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Category:
History
Year:
1920
¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)
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Page 133 of 192
Author: Grabmayr, Karl ¬von¬ / C. di Grabmayr
Place: Milano
Publisher: Vallardi
Physical description: 189 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte 1918
Location mark: II 102.148
Intern ID: 420137
del secolo decimoquarto fino al decimosesto inoltrato, numerose rappresentazioni popolari e misteri si debbono all’ attività letteraria dell’ elemento borghese, a Sterzing, Bolzano, Bressanone e Hall e perfino a Trento e a Cavalese e trovarono larga imitazione nei paesi tedeschi. Purtroppo, il movimento' religioso e sociale che susseguì a questo periodo portò con sè un decadimento progressivo, sia nel testo, sia nella rappresentazione stessa. Anche i ge suiti e la corte di Innsbruck influirono con

le loro s Mora lità, Storie e misteri » sulle rappresentazioni sacre popolari e portarono il barocco passaggio alle « Passioni » che si diffusero nei paesi alpini, durante i secoli decimottavo. e de- cimonono, in qualche luogo solamente negli ultimi decenni. Benedetto Edelpoceck aveva osservato già nella sua dedica della « Commedia della gaudiosa nascita di Gesù Cristo », nel 1568, all’Arciduca Ferdinando, il geniale fondatore delle Collezioni di Ambras, il quale nel 1584 aveva com posto il primo

dramma tedesco in prosa « Specchio- della ■vita umana » che i Tirolesi avevano particolari attitudini alla scena. La fama degli attori dei misteri della Passione di Eri, di Tiers, di Brixlegg e di quelli della Bauernbühne dì Prudi e delle sacre rappresentazioni di Merano del 1909, non è dunque nuova, ma continua la tradizione dei « commedianti di Innsbruck » che, nel secolo decimosesto, a Vienna, a Praga, e perfino a Lubiana, col proprio reper-

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Category:
History
Year:
1920
¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)
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Page 111 of 192
Author: Grabmayr, Karl ¬von¬ / C. di Grabmayr
Place: Milano
Publisher: Vallardi
Physical description: 189 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte 1918
Location mark: II 102.148
Intern ID: 420137
antica della scuola del duomo è la-scuola della Badia di Innichen nella Pusteria, antichissima fondazione questa di duchi bavaresi. La più nota delle scuole conven tuali tirolesi era però quella della collegiata di Neustift, _ fondazione del vescovo Hartmann di Bressanone (1142). Il Domenicano Felice Fabri da Ulma, che aveva lunga espe rienza di viaggi, riferisce parlando di quanto ebbe a con statare nel 1484 : « Credo di non aver mai udito un canto corale così ordinato e buono come in questo

- convento ». 11 grande, valore in. cui si teneva il canto ecclesiastico ci viene rivelato anche dalla grande cura e dal senso d’arte con cui si legavano e adornavano a Neustift i libri corali. Qui il ca nonico Stefano Stettner (morto nel 1526) scrisse il celebre messale della biblioteca delPUniversità di Innsbruck, che per la ricchezza della rilegatura, la bellezza ed il valore ar tistico delle miniature e delle illustrazioni marginali, egua glia le più perfette creazioni della miniatura tedesca

. La scuola dei ragazzi cantori di Neustift è rimasta a tutt’oggì un centro di coltura del canto e della musica, dalla quale è uscita una numerosa schiera di eccellenti cantori e musici, organisti e compositori. Cor conventi gareggiavano nel cul to della musica le città fiorenti del quattordicesimo e quin- dicesìmo secolo, come Bolzano e Merano, Brunico e Ster ling* Il più -antico regolamento scolastico di Bolzano, che data dall’anno 1424, contiene precise disposizioni per l’in segnamento e Pesecuzione

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Category:
History
Year:
1920
¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)
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Page 114 of 192
Author: Grabmayr, Karl ¬von¬ / C. di Grabmayr
Place: Milano
Publisher: Vallardi
Physical description: 189 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte 1918
Location mark: II 102.148
Intern ID: 420137
(morto ne! 1445). Fra i due riscontriamo una serie nume rosa di nomi ben noti : Rubin von Mais (Merano), Walter von Metz, i tre della Pusteria : Federico de Sonnenburg, Hawart von Antholz, Corrado, burgravio di Lienz. Al tramontare del periodo cavalleresco segui il fiorire delle città le quali nelle rappresentazioni della passione si crearono una nuova forma d’arte, che richiedeva la coo perazione concorde, di forze ed arti diverse. Le numerose antifone, i responsori, le sequenze e gli inni

, che venivano cantati in queste rappresentazioni, mantennero il ricordo della loro origine liturgica; occasionalmente vi si interca lava anche la canzone sacra tedesca, come avveniva, del resto, nella liturgia stessa. I luoghi dove furono particolarmente coltivate le rappre sentazioni sacre a sud del Brennero sono Sterzing e Bol zano. Sterzing, la piccola antica città coi suoi ricchi artieri e i suoi numerosi minatori, possiede, tra tutti i luoghi ove dove suona la lìngua tedesca, uno dei più

conferisce alla Passione Tirolese un carattere dolce e mite. La crudezza della rappresentazione della Via Crucis viene mitigata dai commoventi lamenti del Redentore, l’a gonia di Gesù è accompagnala dal mite lamento di Maria, che commuove a pietà; l’esaltante giubilo pasquale erompe dalle voci dei fanciulli-angeli nei «Misteri della resurre zione»: scene intere sono cantate. A Bolzano, dove la cit tadinanza era divenuta ricca coi mercati e col commercio,

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Category:
History
Year:
1920
¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)
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Page 30 of 192
Author: Grabmayr, Karl ¬von¬ / C. di Grabmayr
Place: Milano
Publisher: Vallardi
Physical description: 189 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte 1918
Location mark: II 102.148
Intern ID: 420137
abbandonò a sè stesso il Tirolo, il nemico potè, nella quarta battaglia al Berg Isel, costringere il Landsturm alla riti rata e rompere la resistenza che qua e là si rinnovava. Nè i Tirolesi si limitarono a combattere da eroi : da eroi sep pero anche morire. Colla sua morte Andrea Hofer, la vit tima della Signorìa napoleonica, divenne il martire della fede Tirolese. Il paese fu smembrato secondo la volontà del domina tore. La parte meridionale, con Bolzano, ma senza Merano e Bressanone

, fu assegnata al Regno d’ Italia, e -la valle della Drava al Dipartimento francese dell’ Uliria. Il resto rimase alla Baviera. Così si era, nelle grandi linee, rico stituita la-vecchia ripartizione romana. Ma era una divi sione ormai assurda. •Ciò che da secoli era insieme cresciuto veniva smembra to,- antichissime linee di comunicazione venivano intercet tate. Bolzano ne ebbe enorme danno. La sua posizione dì città commerciale era finita, anche se non si consideri Fop- pressione della straniera signorìa

. Nel 1813, ancor prima della battaglia di Lipsia, gli austria ci puntarono nella Posteria e occuparono tosto tutto il pae se; nel 1814, la Baviera abbandonò all’Austria la parte del paese da lei dominata, cosi che Finterò Tirolo fu nuova mente riunito sotto lo scettro asburghese. Grande fu la gioia del paese, ma non tutte le speranze sue si compirono. L’ Imperatore Ferdinando I non si decise a ripristinare l’an tica costituzione e si astenne da riforme. I Tirolesi otten nero solo 1’ ombra di una

costituzione, nella forma di una dieta consultiva, con diritto di petizione. Anche in altri campi vennero fatte delle concessioni all’elemento feudale, specialmente in quanto concerneva la giurisdizione patrimo niale, che fu ristabilita contro il parere di tutte le istanze, seguendo le influenze degli ultra reazionari. L’importanza della questione nazionale sfuggì interamente al Governo,

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History
Year:
1920
¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)
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Page 65 of 192
Author: Grabmayr, Karl ¬von¬ / C. di Grabmayr
Place: Milano
Publisher: Vallardi
Physical description: 189 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte 1918
Location mark: II 102.148
Intern ID: 420137
nel 1913 così stabilito. (Bollettino del Ministero delle Fi nanze, XXVI Annata) in migliaia di corone; Proprietà fondiària Stabili i Imprese Stipendi e paghe Capitali Diverse Innsbruk e Hotting . . 2S2 3103 10419 23972 6997 562 Bolzano e Gries . . . 831 2385 5624 6S5B 3350 250 Resto del Tirolo settentr. 3941 2651 . IOI68 14138 2897 37S Merano e dintorni . . . Nel resto del Tirolo meri- 613 2812 5949 6205 4792 570 dionale con Livinallongo 3762 2 333 8369 7184 3108 319 Ampezzo 13 119 251 233

52 I 9 Totali 9442 15403 40780 5859° 21 I96 1898 Totale generale 147 309. Per i sei territori citati le riduzioni da apportarsi al red dito sono complessivamente 20 764, cosicché si ha un red dito imponibile netto di corone 126502000. È però da os servare che alcune riduzioni vennero calcolate mentre non dovrebbero, a rigor di termini, venir dedotte, cosicché il resto netto sarebbe invece di corone r 333000000. Tutti i fattori economici parlano dunque in favore della unità del Tiro lo tedesco e ladino

, unità che costituisce una imprescindibile esigenza della giustizia e dell’equità.

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Category:
History
Year:
1920
¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)
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Page 158 of 192
Author: Grabmayr, Karl ¬von¬ / C. di Grabmayr
Place: Milano
Publisher: Vallardi
Physical description: 189 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte 1918
Location mark: II 102.148
Intern ID: 420137
dell’associazione dei cantieri di Ratisbona, al cui congresso, già nel 1459, il Tirolo meri dionale era rappresentato da « Michele dell’Adige ». Il li bro contiene i nomi dei maestri, ed artigiani di tutte le re gioni del Tirolo. Il Duca Sigismondo, soprannominato il ricco, aveva ab bellito l’antica capitale Merano di altri due magnifici fab bricati, il palazzo principesco e la chiesa dell’ ospedale. Verso la fine del quindicesimo secolo, Innsbruck andava sempre più sviluppandosi come effettiva capitale della

pro vincia. La nuova costruzione di una residenza a Innsbruck, l’abbondanza di minerale delle miniere di Schwaz, il tra sporto della zecca da Merano a Hall portarono allora an che per il Tirolo settentrionale, che fino a quel tempo ave va avuto minor ricchezza di opere d’arte, una fiorente vita artistica, che con 1 ’ imperatore Massimiliano I, in parte di conserva con lo sviluppo dell’arte della Germa nia meridionale, raggiunse il suo apogeo. La chiesa di Schwaz, Hall e Seefeld, il castello

di Innsbruck e il Gol denes Dachl, le statue di bronzo della chiesa di corte uscite dalla fiorente fonderia di Innsbruck ed i celebri pezzi di artiglieria colà fusi, le corazze dell’armeria di Innsbruck, i quadri del chiostro di Schwaz e del castello Tratzberg, i conii dèlia zecca e le vetrofanie della vetreria di Hall, sono prova dell'alto livello raggiunto dall’arte nel Tirolo settentrionale.

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Category:
History
Year:
1920
¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)
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Page 147 of 192
Author: Grabmayr, Karl ¬von¬ / C. di Grabmayr
Place: Milano
Publisher: Vallardi
Physical description: 189 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte 1918
Location mark: II 102.148
Intern ID: 420137
esprime l’intimo suo sentire e la profondità dell’anima po polare nelle sue poesie e nei suoi racconti « Prati di monte » e « Dura alternativa ». Lo Steck si è reso benemerito del germanesimo, fondando insieme con il Wackernell, il Roh- meder ed Edgardo Meyer il Volksbund per la difesa del confine minacciato della patria tedesca. VI. Accanto a questo idealismo di un’arte tirolese serena.ed ampia e dal tratto talora grandioso, si sviluppò un realismo robusto e nervoso, dallo stile xilografico

, che descrive con arguzia ed ironia, in forma aneddotica, la vita e le passioni della popolazione contadina. Il meranese Carlo Wolf scris se le numerose sue novelle (p. e. il primo volume delle sue «Storie del Tirolo, « Sixt e Hartl», ecc. «Fedeltà tiro lese ») rivolgendosi a poco a poco sempre più a un pub blico forestiero che ai lettori indigeni. Questo indirizzo fu seguito dal noto umorista R. Greinz che ne trasse in Germania un vero e proprio «tipo ». Dap prima egli tracciò in bozzetti

e schizzi una buona parte della vita tirolese, indi, da una decina di anni egli pubblicò regolarmente verso Natale un suo romanzo di ambiente lo cale, nel quale sono assai spesso riuscite rappresentazioni naturalistiche della vita borghese nelle piccole cittadine del Tirolo. Carlo Zangerle di Merano, fino novellatore, padrone si curo della lingua e del dialogo, scrive delle gioconde storie meranesi e schizzi di maggiore profondità come « Joerg der Reimer » dove si rispecchia il meglio delbanima popo

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Category:
History
Year:
1920
¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)
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Page 156 of 192
Author: Grabmayr, Karl ¬von¬ / C. di Grabmayr
Place: Milano
Publisher: Vallardi
Physical description: 189 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte 1918
Location mark: II 102.148
Intern ID: 420137
(1509) fu dipinto da un artista che fu certo in rapporti con la pittura di Norimberga, se non è addirittura da attribuire allo stesso Dürer. Nell’altare a trittico e nelle statue di legno, creazioni nell’essenza loro estranee al genio artistico italiano, si manifesta l’arte pla stica del paese. Le più note opere di Michele Pacher da Bruni co nella Posteria' (morto nel 1498) : l’altare della chiesa parrocchiale di Gries presso Bolzano e di S. -Volfango nel Salzkammer- gut, fanno di lui uno dei più

celebri artisti dell’ultimo pe riodo dell’arte gotica. Dal suo laboratorio uscirono gli al tari di Termeno (oggi nel Museo nazionale di Monaco), di Pinzon presso Egna, gli altari della chiesa dei France scani a Bolzano e Bressanone, a Voels s, Schiern e nel castello principesco di Tiralo. Sotto l’influenza di Pacher cominciò a fiorire una scuola di scultura, della quale sono conosciuti i maestri Luca Alber, Ioerg Arzt, Toerg Liei ss, Silvestro Mueller, Narciso di Bolzano e Volfango Asslinger, che

intagliò pure lo splendido altare a Heilin- genblut nella Garin zia. Il più grande altare del paese è opera di Giovanni Schnatterbeck di Merano, per la chiesa parrocchiale di Lana. Sterzing ebbe, un altare del noto maestro di UIma, Giovanni Mueltscber (1458)' e quello della chiesa dì S. Vito presso Mais è opera insigne dì Ivo Stringi da Memmingen (nel 1514). Volendo compilare un elenco sìa pur solo dei più importanti altari ad ali del

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Category:
History
Year:
1920
¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)
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Page 112 of 192
Author: Grabmayr, Karl ¬von¬ / C. di Grabmayr
Place: Milano
Publisher: Vallardi
Physical description: 189 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte 1918
Location mark: II 102.148
Intern ID: 420137
tedesca,-olire il canto liturgico latino, veniva coltivata con amore. L’antichissima canzone pasquale «Christ ist erstan den » (Cristo è risorto) la canzone di Pentecoste: «Nun bitten wir den Heiligen Geist » (Ora preghiamo lo spirito Santo), il canto dei pellegrini « In Gottes Namen fahren wir » (Nel nome di Dio pellegriniamo) ne sono per molti ri guardi una testimonianza. 1 rappresentanti principali della tradizione musicale mon dana e popolare nel medio evo sono i musici vaganti. Eran

costoro privi di diritti e di onore al pari dell’altro « popolo girovago », viventi senza patria, sulla strada maestra e nella taverna. Li attrassero oltre il Brennero il magnifico paese fiorente lungo l’Adige, la corte gioconda dei conti del Ti rolo, la sede vescovile principesca sull’Isarco, la numerosa nobiltà dei castelli attorno a Bressanone, Bolzano e Merano, i mercati frequentatissimi della ricca città commerciale di Bolzano, le nozze e sagre nei villaggi, liete di vini e di Oh tradige e del

Burgraviato. I libri camerali degli impiegati del principato del tredicesimo e quattordicesimo secolo ci tramandano numerosi nomi di musici, fra cui anche il nome del più antico cantore della Venosta che ci sia noto, Giovanni Säger di Latsch. I musicanti erano i custodi delle antiche leggende eroiche, e. furono essi che coltivarono e diffusero le canzoni popolari, vere rappresentanti della musica strumentale del medioevo. La Saga eroica era molto diffusa nel Tirolo meridionale, specialmente il ciclo

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Category:
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Year:
1920
¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)
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Page 171 of 192
Author: Grabmayr, Karl ¬von¬ / C. di Grabmayr
Place: Milano
Publisher: Vallardi
Physical description: 189 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte 1918
Location mark: II 102.148
Intern ID: 420137
debbono essere curvati sotto l’odiato giogo dell’italiano, a cui la for tuna, non il valore, conquistò la vittoria! Noi non abbiamo più forze ora, per salvare la nostra' terra ed il nostro popolo dalla schiavitù! Il 1 irolo fu, più di qualsiasi altra regione di contine della . disciolta Monarchia, teatro eli guerra e tappa militare. I nostri reggimenti di cacciatori e di bersaglieri tirolesi si sono lanciati all’assalto dovunque più fervida ardeva la lotta, e pure, alla fine, pel tradimento

di ' camerati non tedeschi, hanno dovuto subire la dura sorte della prigionia italiana. Siamo quindi fisicamente dissanguati e dobbiamo, impo tenti tollerare, serrando i denti per lo sdegno, che il ne mico torturi i nostri connazionali, che si trovano entro la linea di demarcazione. Egli considera e tratta l’intera po polazione maschile come prigioniera di guerra, cerca già du rante l’armistizio, di stedeschizzare la scuola, trascina in catene i 'politicamente sospetti; noi dobbiamo subire l’onta di vedere

la capitale della nostra regione occupata, e udire nel luogo sacro alla vincitrice anima tirolese, il Berg Isel, echeggiare lo stridulo cicalio di agghindati siciliani. Nell’ombra cupa della nostra impotente miseria, che ha abbattuto pure la Germania e l’Austria tedesca, e che ci abbandona..all’arbitrio nemico, brilla pei* noi una sola spe ranza : il nostro limito . Col tenace orgoglio di'una fiera e libera razza montana, noi ci aggrappiamo ad essa. Per

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Category:
History
Year:
1920
¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)
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Page 130 of 192
Author: Grabmayr, Karl ¬von¬ / C. di Grabmayr
Place: Milano
Publisher: Vallardi
Physical description: 189 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte 1918
Location mark: II 102.148
Intern ID: 420137
mente in tutto il paese. La lingua dei documenti comincia verso la seconda metà del secolo XIII. 11 più antico docu mento in lingua tedesca nel Tiralo, è quello di Inist del 1265; se ne hanno poi a 13runico nel 1287; a Chiusa ned 1296, a Altenburg presso Caldana nel 1307. La lingua è puramente tedesca ; tra l’altro vi compaiono i nomi bava resi dei giorni della settimana aritag per Dienstag, f fins- tag per Donnerstag. La redazione tedesca degli statuti ci vici di Merano risale alla prima metà

del secolo XIV. Quan to grande fosse l’importanza del linguaggio giuridico ger manico del secolo XV si può rilevare dal fatto che gli statuti tridentini vennero tradotti in tedesco già nel 1463, mentre la traduzione italiana risale solo al secolo XVI. I poeti tirolesi del Mittelhochdeutsch, mostrano ben po che caratteristiche speciali nella lingua da loro usata; essi si servono della lingua poetica comune, così che solo dai loro nomi, come Rubin, Walter von Metz, Hartmann von Starkenberg, si può

meridionale, sulla fine del medioevo, e parecchie residenze nobiliari sul l’Adige, come quella dei Vintler a Runkelstein, ne dove vano essere largamente provviste. Il particolare posto che spetta nella poesia tedesca a Osvaldo di Wolkenstein (1377- 1445) si spiega col fatto che egli potè attingere a fonti esau rite e chiuse da tempo in altri paesi. Eppure la lingua della sua poesia è interamente e prettamente tedesca, e non ha

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