61 items found
Sort by:
Relevance
Relevance
Publication year ascending
Publication year descending
Title A - Z
Title Z - A
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_94_object_5191137.png
Page 94 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
di piacere al popolo con l’apparato della sua mu nificenza. Era splendido nella sua sede, largo in donazione ai templi, agli ospizj, agli spedali ; amante del lusso e decoro della sua città, e tutto fervore nell’arricchirla di grandiosi monumenti. Egli condusse a termine la fabbrica del castello vecchio di Trento, chiamò presso di sè il Comacino Maestro Adamo d’Arogno, ed affidò a lui ed ai suoi figliuoli il compimento di certe parti, e gli abbellimenti che rendono mirabilmente stupenda la cattedrale

dalle nuove emergenze dei tempi 3 ). Diede un maggiore sviluppo alla zecca tren tina, ristaurandola, o costruendola a nuovo 4 ) ; e fu primo de’ vescovi trentini, che assumesse il titolo di Principe 5 ), ed acquistasse il do minio temporale della città di Trento, mantenendovi però “ in vigore „ l’ordine ed una parte della primiera autorità del Comune, che ,, continuò a rappresentarsi nel suo civico Magistrato, e che nelle risoluzioni più gravi s’ abbia a richiedere l’assenso dello stesso

Co- : ■ «rane ,,®); cosa che sembra avvenuta non prima dell’anno 12 io, nel qualé i Trentini, visto l’esito infelice dell’ultima rivolta, s’accon ciarono spontaneamente ai voleri del loro Vescovo. Nell’anno I2i3 il vescovo Federico riceveva da Federico re de’ Romani e di Sicilia, eh’era allora in Ratisbona, l’insigne diploma, 1) Kink; Codex cit., pag. 209. — Bonelli: Notizie cit., II, pag, 524. 2 ) Kink : Codex cit., pag. 441 e seg. 3) Kink ; Codex cit., pag. 450-454. 4) (Fazzoletti : Della zecca di Trento

che sulla propria gente, di non fare più lega con i Comuni (li Ve rona e di Bresciane di giurare fedeltà al Vescovo 1 )- E dopo que st’ atto di pace Federico proseguiva T opera incominciata della ristau- razione e ingrandimento della sua autorità, riconoscendo i diritti perduti sui beni della sua Chiesa e acquistandone di nuovi ; conce dendo investiture, patteggiando con gli investiti per modo di renderli - più stretti alla sua persona; invocando laudi dalla reai Corte insuo favore, e cercando

ecc., pag. 33. s) Giovanelli : Zecca trentina ecc., pag. 38. — (Fazzoletti : Zecca ■ cit., pag. 32. s) Cuesseri ; Ricerche storiche riguardanti l’autorità e giurisdi zione del Magistrato consolare di Trento , pag. 38.

1
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_174_object_5191217.png
Page 174 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
le relative prebende; cosa cbe i canonici, temendo non fosse valida, rimisero al pontefice, e fu. da lui confermata 3 ), Indi (1396) assolse le pievi di Cles e di san Zeno in Anaunia dall’ obbligo della costruzione del ponte Carrara 1 *') ; concesse ( 1399 ) ai nobili di Trento e a quelli delle pievi di Lomaso la esenzione dai pubblici servigi e dalle col lette, e imposte prediali 5 ), e riconobbe unitamente al suo capitolo (25 decembre) in faccia ad Alberto e Leopoldo conti del Tirolo i patti stipulati

morì. Ma Roberto nell’ anno stesso della sua incoronazione passava le Alpi, e prendeva la .vja di Trento per scendere in Italia, sollecitato da Bonifacio IX, dai Fio- rentini e dai Lucchesi, che temevano della potenza che v’avea con seguita Gian Galeazzo. Costui sino dall’anno 1395 avea ottenuto da Venceslao il titolo di duca di Milano, ed ora, accettata la signorìa dì Siena, rispondeva fieramente contro l’ invito di restituire all’ Impero il ducato milanese, ed armava per combattere l’Imperatore

conferì varie investiture, si occupò destramente a sopperire ai pres santi bisogni della sua chiesa, ristorò le scadute finanze dei canonici regolari di sant’Agostino in Augia, o Gries (1394), unendo a quel- l’istituto la pingue parrocchia di Merli nga ' r J ; fece eseguire (1395) la giuridica livellazione dei molini della città 2 )-, ridusse il numero dei canonici dì ventisette che erano, a diciotto (l 39 ó), e con le rendite rimaste alla mensa capitolare per le avarie sofferte ne fissò

. Roberto presso al Garda veniva assalito da Facino Cane di Casale che. di fendeva per Gian Galeazzo la città di Brescia, e v’ebbe la peggio (21 ottobre). Chiedeva denari, e questi tardando a> venire, si decise di far ritorno in Germania, Il nostro Vescovo nel tempo, che Roberto fu in Trento, ot tenne da lui con diploma dei 16 ottobre 1401 la facoltà di esigere *) Bonelli : Notizie citate , 111, pag. 239. *) Statuto di Trento. Trento, 1714, pag. 113. Bonelli : Notizie citate , III, pag, 235. 4 ) Alberti

2
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_256_object_5191299.png
Page 256 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
veniva eletto a sostituire il Balclungo, eh’ era morto il giorno 3 marzo-, ma durante il corso delle trattazioni, pervenuta in Trento la notizia della malattia e morte vicina del Pontefice, il cardinale desio, con lettere regie, fu ricercato a portarsi a Roma insieme con il cardinale Matteo Long, arcivescovo di Salisburgo. Prese seco il suo cancelliere Antonio Quetta. e l’Assemblea, per V assenza di lui, impedita a pro cedere negli affari, Fu di nuovo interrotta. Muore il Papa (25 set tembre

sua corona. Restituì a Muley gli Stati 1) Db Leva: Opera citata, IH, pag. 139. 2) Vedi p. Mobizzo : Storia del Congresso dì Trento ecc. Borgo, Mar chetto, 1884, op. in 8 . — Sententia di Trento dei 7 giugno 1535, M '88 della Bibl. Com. di Trento, N. 1167. - . ’

) ; il re Ferdinando avea commesso ai suoi oratori di prestarsi, ' perchè venga promosso al pontificato il cardinale Bernardo; ma Cle mente. morendo, avea raccomandato Alessandro Farnese, e i car dinali intervenuti nel conclave convennero nel nominarlo (12 ottobre). Vi aderirono anche quelli di parte imperiale, per la cagione, che il Farnese avea sempre mostrato, massime in sede vacante, di non temere il concilio *). Si disse Paolo HI; ed appena Bernardo fu reduce in Trento, riconvocaronsi gl’ Imperiali

ed i Veneti, ed ai 6 febbraio 1535 . ripresi in mano gli affari, formularono le relative sentenze ed ordina zioni, le quali furai date, e messe in iscritto per mezzo degli stessi eccrni Arbitri e Mediatori, che in forma di giudici sedenti sopra singole cattedre vennero poi pronunciate (7 giugno) presenti ì nobili signori Gio. Antonio Cotta, Stefano Porro, Girolamo de Geremii, il secretario del Re de’ Romani per la reggenza della contea del Tirolo, Aloisio de Fola, e i mandatari regi e quelli della

serenissima Repubblica 1 ). E mentre ciò si compiva, il nostro Cardinale vescovo ritornava in Germania per assistere il re Ferdinando nel tentativo fatto per to gliere le differenze pendenti traini eil Vaivoda di Transilvania circa la corona d’Ungheria; e reduce dì là, partiva da Trento alla volta di Padova allo scopo di larvisi curare da un male che lo travagliava, Carlo V avea nel frattempo spinte le sue armi sino alla costa settentrionale dell’Àfrica contro i Corsari, che erano arrivati a pos sedere

3
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_255_object_5191298.png
Page 255 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
Basileo, Pietro Alessandripi, Girolamo Thonner, e Girolamo Atitno. La Repubblica vi si faceva rappresentare da Andrea Rosso segretario ducale, da Giacomo Fiorio udinese che avea seco un avvocato, e da Giovanni Delfino che era alla prefettura di Verona. E già sino dal maggio dell’ anno precedente i predetti signori s’ erano radunati per prendere in disamina le cause risguardanti il principato di Trento, il Tirolo e i paesi annessi : ma per venire al termine della cosa fu uopo che si trasportassero nel

di Cadati in Boemia (29 giugno 1534) gli affari di Transilvania furon differiti, e quindi il Clesio potè novellamente ritornare alla sua sede. Nello stesso anno 1534, a dì i3 febbraio, si raccolsero in Trento nella gran sala superiore del palazzo del Signor Giovanni Antonio dei Geremii in Via Larga, ora Podetti, gli arbitri e mandatari del Re de’ Romani e della Repubblica di Venezia allo scopo di discutere, deliberare e sentenziare' sopra certe cause private, che nella pace del 1523 fatta con

passati venti giorni 4 ) se ne dovette di nuovo allontanare. Il re Ferdinando lo spediva a Bologna in qualità di suo ambasciatore straor dinario presso il Pontefice, e presso 1’ Imperatore che vi era arrivato il giorno i3 decembre 1532. Terminata quest’ambasciata il nostro Cardinale, dopo due giorni di fermata in Trento, ripassa a Vienna, ivi chiamato per acconciare le differenze esistenti con il duca Ulrico di Würteniberg, e quelle con il principe di Transilvania. Appianate le prime con la pace

i Veneziani da Carlo V e dall’Arciduca suo fra tello erano rimaste indietro. N’ erano arbitri Geronimo Baldungo di Costanza e Matteo degli Avvocati Bresciano, il primo nominato dal Re, ed il secondo dai Veneziani. A mediatore era stato scelto di comune. accordo Lodovico Porro senatore di Milano e Provveditore generale delle rendite di quel ducato, e erano mandatarj regj Sigi- gismondo di Tono, Raimondo di Dorimberga regio consigliere, An tonio Quetta cancelliere del Cardinale principe di Trento, Girolamo

4
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_10_object_5191053.png
Page 10 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
lo siano venuti, salendo alle strette delle valli del Chiese e dell’Adige, e si siano spinti sino al luogo dove è ora Trento. Se li vollero di stirpe gallica ; ma avevano indole diversa dai Galli, ed alleati de’ Ve neti e de Romani non tenevan che per essi, donde la loro inimicizia per tutte le genti che dissentivano dalla pace di che erano solleciti difensori. I Galli stabiliti nella parte superiore a Trento rimasero nelle condizioni di vita e di costumi proprie della loro razza; ond

' è a ritenersi, eh’ essi facessero parte di quelle federazioni di genti che gli antichi chiamarono retiche, nemiche ai Romani ed ai loro alleati, e si estendevano nel Tirolo, e altrove sino nell’ Elvezia meridionale. Ai Cenomani è attribuita la fondazione di Trento, e dell’ origine loro, cimbra o belga, è detto, non senza le debite ragioni, dall’ illustre scrittore Senatore Gabriele Rosa i ). CAPO IL Primi avvenimenti storici. (364? av. l’ E. V, — 474 dell’ E.V.). Uno de’ primi avvenimenti storici

fu la fondazione della città, che, a detta di Giustino, sarebbe sorta per opera dei Cenomani 2 ). È detto, che questi venissero in Italia condotti da Elitovio, e che favoriti da Belloveso nel loro passaggio delle Alpi, si fossero stan ziati nel paese, dove ora sono Brescia e Verona 3 ), e di dove era facile penetrare nelle valli Trentine 4 ). Essi si sovrapposero agli Itali già stabiliti, e pare che la sovrapposizione sia avvenuta senza che le popolazioni già esistenti se ne opponessero. Vi nacque per ciò

un cotale accordo tra gli uni e le altre che il tempo ebbe a suggellare, formando una sola gente d’indole mite e insieme austera, portata ad accedere a tutti gli ordinamenti della vita civile, a differenza dei G.alli rimasti in Italia, e delle popolazioni alpine della Rezia, che con i loro dissidi, e la barbarie propria della loro razza, incontrarono so vente lo sdegno e la vendetta de’ Romani. ®) I Cenomani in Italia. Brescia, 1886. 2 ) Iustini Historiarum lib. XX. 3 ) «Alia subinde manus Cocnomanorum

Elitovio duce vestigia priorum «secula; eodem sàltu favente Belloveso cum transcendisset Alpes, ubi « nunc Brixia ac Verona urbes sunt considunt » T. Invìi Historiarum lib. V, cap. XIX. 4 ) Martini Carlo: Scritti di storia e d* archeologia ecc. Trento, 1855, pagina 99, i i . J ■I I

5
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_253_object_5191296.png
Page 253 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
(21 gennaio 153 1 )* presente il Cardinale di Trento ; il quale finita quella solennità, ritornò alla sua chiesa. Egli avea ai 12 dello stesso mese ed anno con il consenso del Capitolo permutata con questo re la giurisdizione di Bolzano con quella del borgo e del castello di Tergine ; permuta che fu poi confermata dal pontefice Clemente VII ’j. I principi protestanti si raccoglievano intanto in Smalkalda, dove stabilirono una lega per la difesa e il mantenimento della libertà germanica, e il Papa

253 la confessione della loro fede estesa da Melatitene e contenente i punti principali di religione e le cerimonie e pratiche ecclesiastiche, a cui i confessionisti non intendevano di tenersi. E già nella dieta l’ar civescovo di Magonza avea predicata la guerra, e 1' Imperatore in sieme con il fratello suo Ferdinando veniva provocato a por mano alla spada per combattere e punire i disturbatori della pace cristiana. Ferdinando fu allora eletto re de’ Romani, e n* ebbe la corona in Äquisgrana

incominciava a dimostrarsi non soddisfatto di Carlo V, perchè avea permesso che venisse letta la confessione degli eretici, e avesse acconsentito all’ abolizione di alcuni riti, e promesso il concilio. I principi della lega scrivevano all’ Imperatore, ringrazian dolo della fatica adoperata nell’ ottenere che fosse celebrato un con cilio, e chiedevano che fosse tenuto libero da ogni pressione; ma Clemente negoziava con il re di Francia una confederazione, andava personalmente a Marsiglia, ed ivi conveniva

con lui, perchè s’ado perasse ad accomodare le differenze di Germania senza il concilio, e perchè si facesse il matrimonio di Enrico, secondogenito del re, con Caterina de’ Medici, sua pronipote. ■ In Trento, nel giorno stesso dell’incoronazione di Ferdinando rede’ Romani, un incendio divoratore avea quasi per intero distrutto 1’ edificio, ormai progredito, che il desio faceva eseguire accanto al vecchio castello del Buon Consiglio 2 ). Se ne dovette ripigliare la costruzione, e tale e tanta

fu 1’ energia che vi si mise, che tre anni •dopo apparve condotto al suo termine, con quell’ ampiezza, e ma gnificenza da renderlo, come dice il Mariani „ una Regia formale, ■e'una Residenza aurea“. Vuoisi che Giammaria Falconetto n’avesse fatto il disegno, il quale, dato poi ad ispezionare a Francesco Sarisovino, passasse per* la sua esecuzione in mano di Maestro Martino di Como :1 ). Il Clesio vi provedeva a tutto con particolare impegno, malgrado che poeti rimanesse in Trento, e fosse di continuo

6
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_225_object_5191268.png
Page 225 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
d’interdirla per modo, che potesse venire derubata impunemente da tutti, e fosse scomunicato chi desse asilo ad un veneziano. Pubblicato l’interdetto, s’incominciarono’ le ostilità, e fra Agna- dello e Mirabello i Veneziani ebbero una terribile sconfìtta (^mag gio 1509): l a quale decise della sorte della Repubblica. L’Alviano n era caduto prigioniero ; Caravaggio, Bergamo, Brescia e Crema s’ affret tarono a riconoscere il vincitore, e tanto grande fu lo spavento di che *) Màkiami : Trento con il sacro

suono dei tamburi, e in pari tempo i cittadini sbucciano armati da tutti i luoghi, li circuiscono, e li costringono ad andarsene coperti di avvilimento i ). E intanto i Veneziani tornano ad invadere il campo nemico, e sono di nuovo rincacciati. Incominciano allora a sentire il bisogno della pace, e pace desideravano anche gl’ Imperiali ; onde Massimiliano ne commette la trattazione al maresciallo Paolo di Lich- tenstein ed al vescovo Giorgio. Questi se ne fa iniziatore presso il veneto Senato

. I Veneziani non seppero di questa lega, che quando fu pub blicata, o poco prima. Approntarono tosto un possente esercito che misero sotto la condotta del conte Pitigliano fiancheggiato da Bar tolomeo d’Alviano che avea il titolo dì governatore; ambidue Romani della famiglia degli Orsini. Andrea Gritti e Giorgio Cornano n’aveano la sorveglianza, ed erano procuratori della veneta Signoria. L’Alviano, che si ricorda per un ordine dato in marzo 1509 circa le fortifica zioni da farsi in Rovereto 2 ), dovea

prendere P offensiva contro il ducato di Milano, mentre il Conte avea da tenersi alla difesa ; ma nessuno dei due poteva oltrepassare i confini. E intanto i Francesi che erano in Lombardia si preparavano a combattere ; Massimiliano poneva i Veneziani al bando dell’ Impero ; il Vescovo di Trento riceveva dall’ Imperatore ordini, perchè tenesse ben custoditi e pre sidiati i passi di confine; e il Papa intimava a Venezia di restituire, entro ventiquattro giorni, alla Chiesa le terre usurpate, minacciando

Concìlio e altri notàbili, pag. 298 e seg. 2 ) Due documenti tratti dalla Mazzeltiana, e pubblicati per le nozze Scintoni-Dorir/oni. Trento, 1855, pag. 10 e seg.

7
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_13_object_5191056.png
Page 13 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
, e fu adoperato di buon’ora a desi gnare quel concentramento reso più regolare di abitazioni sorte alle sponde dell’Adige di fianco al Dosso fortificato a difesa dei barbari. E cosi dicasi della voce Tridentinus applicata alle genti ed alle Alpi circostanti. Quando Trento fosse divenuto una colonia romana non si può precisare, ma è certo, eh’ esso ottenne presto la cittadinanza romana, e 1’ onore di splendido municipio, e che prima ancora dell’ impero di Claudio avea già conseguita una certa fama per que

colà si tenesse „ la parte più nobile e „ più frequentata della città, adorna di templi, della curia e d’altri „ pubblici fabbricati, il luogo ove alle persone benemerite si alzavano „ monumenti d’onore “ '•■). E ciò sembra non essere detto all’ impen- *) Oberziner : I Cimbri e i Teutoni contro i Galli e i Romani , Trento, Archiv. Trent. 1885, pag. 157. 2 ) Ronde abbiano i Cimbri prese le mosse per calare in Italia. Roma, Archiv. Stor. per Trieste eco, III (1886), pag. 262-274. 3 ) Vedi Appendice

o di disconoscerne l’autorità. E tuttavia la questione non è risolta; v’è chi contrasta al De-Vit la calata dei Cimbri per le Alpi Atrez- ziane Q, e v’ è la risposta datta dal De-Vit, che nulla concede a chi sostiene, che i Cimbri vennero in Italia per le Alpi Trentine 2 ). Una controrisposta fu già preparata dall’ egregio nostro Oberziner, e forse a termine della lotta il lettore potrà dire a chi spetta la vittoria. Ritornando ora alle nostre popolazioni, troviamo di dovere os servare, che

dall’arrivo dei Cenomani nel nostro paese alla fine della guerra sociale passarono circa trecento anni, durante i quali s’ ope rarono quegli incrociamenti tra le genti vecchie e le nuove, quello scambio di vicendevoli rapporti tra le une e le altre, da cancellare ogni distinzione di razza, e farvi nascere una popolazione omogenea ch’ebbe a svolgersi di comune accordo con le istituzioni romane, e con la lingua parlata dai Romani che vi si stabilirono in colonia. Il nome Tridenium ò antichissimo

N. 1. 4 ) Stoffella: Illustrazione del Monumento eretto nella città di Trento al suo patrono D. Valerio Mariano dell 1 Ab. Gir. Tartarotli. Rovereto, 1824, pag. 145.

8
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_67_object_5191110.png
Page 67 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
di combattere la confusione dei' poteri laicale e spirituale. La lotta delle investiture avea rilevata l’idea della separazione della Chiesa dallo Stato ; i vizj della chiesa ufficiale servivano ad afforzare quest’idea, ed i Comuni tendevano a realizzarla. San Bernardo gridava contro i vescovi perduti dietro alle magnificenze ed al lusso della vita, richiamava al dovere gli Ordini religiosi tralignati dall’amore delle ricchezze, vegliava sulla cristianità e governava la chiesa e il secolo con il solo potere

della sua parola, e delle virtù, di che era adorno. Ma egli non si accordava con i principi di Arnaldo: riteneva che la Chiesa po tesse disporre del dominio temporale quale strumento di libertà ; e riuscito a far condannare nel concilio dì Sens Abelardo, che inse gnava la separazione della ragione dalla fede, fa dichiarare scismatico Arnaldo, e lo perseguita ad ogni passo, eccitando tutti a riprovarlo. E nondimeno il riformatore entra in Roma, ed è accolto con entu siasmo. Parla degli eroi dell

’ antica Repubblica, e della necessità di ristabilire il Campidoglio con il Senato e gli altri ordini antichi. Vera papa Eugenio III, un pisano, monaco di Chiara valle* il quale fu costretto a partire da Roma, ad abbandonare 1 ’ Italia ed a ritirarsi in Francia (i l 47), dove, viaggiando da un luogo. all' altro, tenne un concilio a Reins ed uno a Treveri. San Bernardo tentava invano di guadagnare alla causa della Chiesa il popolo romano*, lo chiamava ribelle e di dura cervice, invano ricorreva all

9
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_186_object_5191229.png
Page 186 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
C’ era opposizione tra te viste nel Pontefice e quelle dei canonici, e tanto fu detto ed operato, che la Chiesa di Trento rimase in litigio sino all’ anno 1423, nel quale fu eletto e riconosciuto vescovo da ambe le parti Alessandro dei duchi di Mazovia, un polacco, zio per parte di sorella, del re de Romani Federico III. Questi venne a Trento il 26 giugno dell’ anno seguente, dopo di essersi inteso con il Duca, dopo di avergli conferita V investitura del castello e della giurisdi zione

, potentissimi vassalli del vescovo principe di Trento, e questi nell’anno 1405, quando la Se renissima Repubblica era già pervenuta al possesso di Verona, fecero con lei quel trattato di alleanza, che firmarono insieme con i Signori d’Ivano e di Castelnuovo. In esso si dichiaravano buoni figli, ser vitori, amici, aderenti e raccomandati della veneta Signoria, e s’ ob bligavano di dare libero transito e ricetto si per terra, che per acqua a tutte le genti o milizie veneziane, mentre la Repubblica assegnava

a ciascuno di loro delle mensili provisioni in denaro, e s’ obbligava di fornirli all’ uopo di fanti e di cavalli 2 ). E sino a qui non si può dire che i Veneziani comandassero direttamente in valle Lagarina. C’ erano relazioni d’ intimità che legavano gli uni agli altri, e più per confermare quell’ amicizia che in ogni tempo mosse i Signori di quella valle e simpatizzare pei dominatori della città più vicina ai loro ter ritoriali dominj. Solo più tardi la Serenissima Repubblica venne.in possesso

di questi luoghi, e non già per moti subitanei, nè per ispè- ciali avvenimenti, nò per conquiste. Azzone Castelb?*ro Signore dì 1) Monumenta eecl. Tridentince , pag, 128. 2 ) Zorn Storia della Valle. Lagarina. I, pag. 235 e seg.

10
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_173_object_5191216.png
Page 173 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
successore, si raccolsero premurosamente, e a di 29 settembre 1390? incaricarono fra’ Bartolomeo da Bologna, abbate di san Lorenzo fuori le mura, di eleggere in loro nome il vescovo e di pubblicarlo. Costui nello stesso giorno nominò vescovo e principe di Trento Giorgio di Liechtenstein, oriundo del castello di Nicolsburg in Moravia, e pre posito della chiesa di santo Stefano in Vienna. Il canonico Nicolò di F ondo recò al neo-eletto l’istrumento 4 ) della sua elezione, e il vescovo nominato accettò

e confermò il volere dei canonici con lettera dei 18 ottobre dello stesso anno. Papa Bonifacio IX fece altrettanto, e con sua bolla raccomandò a Venceslao, re de’ Romani, di proteg gere 1’ eletto, e con un’ altra della stessa data si diresse ai vassalli del vescovato, ingiungendo loro di prestare al vescovo Giorgio la dovuta ubbidienza. Il duca Alberto conte del Tirolo confermò allora gli sta tuti e i privilegi della città di Trento 2 ), e nel seguente anno ogni cosa fu disposta al ricevimento del

mondo. CAPO XX. Il vescovo Giorgio I e la sommossa de’ popolani trentini. (1391 — 1419). Il duca Leopoldo conte del Tirolo era caduto ucciso nella bat taglia di Sempach (9 luglio 1386), e la Contea si governava contem poraneamente dai di lui figli Guglielmo, Leopoldo, Ernesto, Federico, e dal loro zio Alberto. E fu durante il governo di loro, che i ca nonici della cattedrale di san Vigilio, morto il vescovo Alberto, allo scopo di prevenire l’ingerenza diretta del Pontefice nella nomina del

11
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_90_object_5191133.png
Page 90 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
, e fa, che il Comune di Trento, prendendo animo dalla nuova di scordia, s’ accordasse con lui nell’ attendere dal tempo 1’ opportunità necessaria per irrompere contro gli autori della pace. Il Vescovo si trova per ciò di nuovo impacciato ; e, viste le difficoltà che si op ponevano per ricomporre il suo Stato all’ ordine ed alla quiete, prende la risoluzione di andarsene e di abbandonare per sempre le troppo difficili e infortunate cure del principato. Passa I’ alpe, e nel borgo di Eniponto (Innsbruck

, e i magistrati della città, risoluti di nulla concedere al Vescovo, ne cu rarono T amministrazione, e dì concerto con Alberto conte del Tirolo, allora nominato podestà di Trento, s’ opposero ad ogni tentativo, che Corrado faceva nell’ intendimento di riacquistare il rinunciato domìnio. E finalmente il Pontefice, condannando le pretese di quei Vescovo, ordina al Capitolo della Chiesa trentina, per mezzo de’ suoi legati Visone, vescovo di Treviso, e Alberto, prete mantovano, di nominare il nuovo pastore entro

), presenti il conte Egenone di Ultimi, Ermanno di Livo, Ottone di Formiano, Musone e Pelarino di Trento, Arrigo Suappo di Livo ed altri, il giorno IO marzo 1205, si dichiara di avere statuito di servire a Dio, facendo voto di entrare in una comunione religiosa. Respinge energicamente ogni preghiera diretta a farlo de sistere da tale determinazione, e, protestando di non ricevere altro dono dalla mano degli uomini, fuorché per volere o comando del suo superiore, l'abbate l 2 entra nel monastero di san

12
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_277_object_5191320.png
Page 277 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
li guidava. Finita quella dieta, Carlo V e Ferdinando suo fratello allo scopo di consolidare con un atto supremo le forze di Germania e di Spagna, conchiusero, che Massimiliano, primogenito del re de’ Romani avesse da sposare 1’ infante Maria, figlia dell’ Imperatore. Il nostro Cardinale fu incaricato di benedire queste nozze ; e come ogni cosa fu pre parata, arriva in Trento il giovane Principe accompagnato dal duca di Rrunswich e da altri nobilissimi personaggi (23 giugno). Il Ma- druzzo lo incontra

insieme con il cardinale Pacbeco e i prelati quivi rimasti dopo la transazione del concilio, insieme a tutti i nobili della città e delle castella, e ve lo trattiene sino al giorno 27) nel quale, celebrata la festa di san Vigilio, parte con Massimiliano alla volta di Spagna. I due Principi aveano seco un numeroso corteggio di nobili personaggi d’ ambe le nazioni, e lungo il viaggio furono festeggiati. A Mantova, a Cremona-, Pizzighetone, Lodi, Milano, Valenza, Ales- sandria, Borgo Fornaro ed a Genova

ebbero i ricevimenti più festosi. Ad otto miglia da Genova furono incontrati „ da quel Nettuno de : i tempi nostri terror de Turchi, spavento de Mori et flagello de „ corsari“ *), Andrea prìncipe Doria. Da quest’ ultima città prendono Rimbarco, e giunti a Valladolid, la sera dei 13 settembre, vengono fatti gli sponsali, presenti Filippo fratello della sposa, molti ducili, marchesi, conti e nobili baroni, e le prime principesse e illustri donne di tutta la Spagna. Nel seguente giorno il Cardinale

di Trento be- nedisce gli sposi giusta le cerimonie volute dalla Chiesa ; e dopo di avere assistito a tutte le feste, lascia la Spagna e si riconduce a Trento, accompagnando il principe Filippo per 1’ Italia nelle Fiandre. Ai 20 gennaio :i due illustri personaggi arrivavano ad Ala trentina, ed è detto, che là il freddo avesse agghiacciato l’Adige e due spa- gnuoli, che facevano guardia al Principe -). Il Madruzzo, avvertito, che il duca Maurizio, nuovo elettore di Sassonia, e il cardinale d’Au

lì 1 Besozzi Cerbonio : Delle solennità, guerre ed altri successi noti dopo la gran dieta fatta in Augusta dal Potentissimo Carlo V (1548). Trento,-1885; op. in 12° pubblicato per le nozze Giuliani-Dei Rio, p. 14. 2 ) Besozzi : Opuscolo citato , pag. 52.

13
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_30_object_5191073.png
Page 30 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
non ha appoggio, fuori della voce del popolo ripetuta per il corso di parecchi secoli. La leggenda di Carisolo, quasi identica a quella di monte Cala *), Comune di Lovere in Lombardia, ci parla dei ca- stelli guerreggiati, delle chiese edificate e delle conversioni operate da Carlo, non meno che della via da lui battuta per scendere a Verona. Si vuole che una parte del suo esercito fosse venuto per il Tonale a Pelizzano, a Campiglio e in valle di Rendena 2 ); ma la cosa va detta con molta

riserva : c’ è molto da considerare intorno alla natura della stessa, ed al tempo, da cui essa ricevette la sua mag gior diffusione. La storia, che nulla ci prova in proposito, serve invece a provarci, come certe leggende sacre de’ secoli di mezzo, non siano che prette invenzioni di preti e di frati spacciate allo scopo di ac creditare presso il volgo la fama di certi luoghi consacrati al culto religioso, ed a promuoverne la devozione 3 ). Del resto il Trentino, durante la signoria de’ Franchi, mutò

titolo, ricevendo quello di prima Marca italiana 4 ), e come tale si estendeva sino a poco sopra Bolzano, già scemato dai Bavari di Tas- silone, che aveano occupato e germanizzato il paese di qua dal Brenner, e dai Curiensi, ai quali Carlo Magno, nella persona del vescovo Costanzio, avea data con investitura la Venosta. Primo Marchese di Trento fu certo Ruperto, che nel 784 com battè contro Govinio e Idvinio conti bavaresi, e cadde ucciso nel combattimento, donde la sollevazione che poi fu punita

in Tassilone, e mosse Carlo a trasferire la Bavaria ad altro duca, a Geroldo. Morto papa Adriano (795), non mutò la politica papale. A lui successe Leone III, tutto dedito ai Franchi, nemico agli amici del- ‘ 1’ unità ed indipendenza italiana,, e smanioso dì ristabilire l’Impero, che da quattro secoli avea disertato l’Occidente. Carlo Magno avea allora combattute le guerre per la causa del cattolicismo, e padrone della Francia, della Germania dal Reno all’Oder, di due terzi d’Italia e d’ una parte della

Spagna, benché non avesse conseguita la somma dei possedimenti tenuti dall’Impero Romano, entrava nelle idee dì universalità .accarezzate dal pontefice, e nel dì del Natale dell’ anno 800 prendeva dalle mani di lui la corona dell’Impero; impero che traeva seco. l’ombra di quello, onde i Romani sì dissero i padroni del mondo, e che, fondato nei Franchi, -dovea trapassare in Germania , i) Bolognini : Ann, della Soc, Alpina del Trentino , 1875, p. 183 e-seg. 2 ) Bolognini : Annuario cit. 0 quello del

14
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_197_object_5191240.png
Page 197 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
i patti avessero il loro effetto 2 ). Circa questo tempo era canonico della ‘cattedrale di Trento Enea Silvio Piccolomini, che poi fu papa con il nome di Pio IL II nostro Vescovo lo conobbe di persona, ma non vide il suo esalta mento, essendo morto in Vienna il 2 giugno 1444. Fu sepolto so lennemente nella chiesa dì santo Stefano ; ma senza che il suo feretro fosse fregiato del cappello cardinalizio, attesa la neutralità osservata dai Tedeschi nello scisma 3 ). 9 Piccolomini JSnejs Sylvii Opera quce

11 nostro Vescovo nell' anno 1439 celebrava (22 aprile) un si- nodo diocesano, che fu aperto da Giovanni da Capistrano, Minorità, con un’ orazione ciré s’intitola Speculum clericorum ; e nel seguente anno 1449 riceveva da Felice V il cappello cardinalizio, e i titoli di Legato a latere per la Germania, di Patriarca d’ Aquileja, e di am ministratore perpetuo del vescovato di Trento. Indi il Vescovo pas sato alcun tempo nel dare sesto a parecchi affari del suo vescovato, nomina in suo vicario

Giovanni vescovo di Feltro e Belluno, ed ab bandona la sua sede per recarsi a Vienna (1443), dove era stato promosso alla prepositura di quella cattedrale. Nella sua assenza av vennero in Trento rumori ed esacerbazioni non poche, causate dalla risoluzione che avea presa il Re de Romani di continuare nella reggenza del Tiralo anche dopo il termine fissato, I Tirolesi voleano che Federico rimettesse questa reggenza in favore dì Sigismondo, e contrariati, insorgono contro di lui: si radunano in Merano

e decre tano la restituzione della contea al duca Sigismondo. Si voleva che i Trentini accedessero alle loro intenzioni, e conosciuta la loro fer mezza nel rimanere fedeli a Federico, in numero di tremila irrompono sul territorio Trentino, occupano i castelli di Lung’Adige *), e giunti alle porte della nostra città (1 gennaio) la circuiscono e la stringono d’assedio. Federico faceva pervenire ai consoli lettere d’ encomio e d’incoraggiamento; lì eccitava a resistere, promettendo loro pronti soccorsi

15
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_264_object_5191307.png
Page 264 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
ambidue incaricati dai loro padroni a trovarvi i relativi alloggi. E fu convenuto, che il Cervino alloggiasse nel palazzo di Giambattista Girai di a Prato, non lungi dal duomo, ed „uno dei più notabili« della 'città a h ; e che il secondo Cardinale Legato avesse la casa ora Benvenuti, del giureconsulto Antonio Gigli chiamato Ouetta dal* suo paese natio, situata in Via Larga s ). I due legati arrivarono in Trento il giorno 13 marzo, al 17 vi giunse Don Diego di Mendozza, am basciatore cesareo presso

Sua Maestà Cesarea pieghevole alle sue intenzioni. A Worms dovea essere convocata una dieta per trattare di affari relativi al concilio. Paolo III avea scelti ’ per suoi ledati Gio vanni Maria del Monte vescovo di Palestrina, Marcello Cervino car dinale di santa Croce e Regìnaldo Polo, un inglese diacono di santa Maria in Cosmodin, e questi dovevano arrivare a Trento prima che nessun altro prelato vi arrivasse. A scongiurare la procella, di che era minacciato per la dieta di Worms, manda all

’ Imperatore il car dinale Farnese suo nipote, e al re de’ Romani, Fabio Mignarello da Siena con ordine di seguirlo alla dieta. In Trento il Magistrato con solare, d’ accordo con il Vescovo,. provvedeva a ciò che la città fosse degna sede del concilio, e coloro che sarebbero per intervenirvi non avessero disagio alcuno *)■ A dì 6 marzo vi giunse Angelo Massarello allora secretarlo del Cervino, e poi secretario del concilio, insieme con Giovanni Battista da Spoleto, famigliare del cardinale del Monte

1) Giuliani: Trento al tempo del Concilio , Trento, Archiv. Trenti*** 1883, pag. 150 0 sog, 2 ) Mariani: Opera citala, pag. 168. 3 ) Giuliani nelL’Arc/mno citato , pag. 168.

16
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_47_object_5191090.png
Page 47 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
di Carinzia, padre del defunto pontefice Gregorio V. E mentre questi scendeva per la valle, del Brenta e si proponeva di unire le sue alle forze del- l’arcivescovo di Ravenna e di Teodaldo marchese di Modena ed avo della contessa Matilde, fu sopraffatto dalle schiere italiane, e rotto su tutti i punti. Necessità volle eh’ egli rifacesse il cammino pel quale era venuto. Arrigo vi cala poi con nuova oste (9 aprile 1004): giunge a Trento il dì delle Palme, e qui, accolto solennemente dal vescovo UdalricQ

47 divina, correndo in folla ai santuari, vestendo il cilizio, testando in favore delle chiese e dei monasteri. Il Trentino non fu meno degli altri paesi cristiani tratto a secondare il delirio del tempo : anche qui la formula termino mundi appropinquante esercitò il suo prestigio, e si spinse al punto, che cessato il pericolo, il popolo credenzone più non riebbe il suo, e cadde più profondo nell’ abisso della servitù feudale. I Romani del resto continuavano ad accarezzare l’idea della

repubblica, ad avere in odio i papi nominati dall' Imperatore, a pro vocare, colle solite reazioni, il ritorno di Cesare, il quale ci venne Fanno 1001, ed intimò la guerra a Tivoli che s’era ribellata. Ma venuto in Roma, il popolo lo assedia nel suo palazzo, sì che appena gli riesce di fuggire insieme col papa, e poco dopo lascia la vita nel castello di Paterno in Campania (17 gennaio 1002) a ventidue anni, 11 suo cadavere fu trasportato in Aquisgrana, passando per Trento e la Baviera ; non lasciava

I, e dai cittadini,. si trattenne un giorno. Arduino avea intanto concentrate le sue truppe nei campi di Verona, ed Arrigo, trovati insuperabili i passi all’Adige, torna indietro, e per i monti della Carinzia, entra nel Friuli, e per la Piave al Brenta, riesce ad assalire i pochi italiani che vi difendevano i luoghi. Indi va difilato contro il nemico, e trova che Arduino era stato abbandonato da quelli che facevano mostra di sostenerlo. Verona gli apre le porte, la plebe lo accoglie con applausi

17
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_14_object_5191057.png
Page 14 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
antica della città di Trento , pag. 45 . 2 ) Cresseri: Ragionamento cit. pag. 91.— Ranzi: Pianta cil. p. 43, 3 ) Martini: Opera cit. pag. 281 . 4 ) Martini: Opera cit. pag. 293.

, che tenaci della loro libertà e sprezzatori della morte, aveano in odio la sudditanza. Il territorio Trentino, al tempo dei Romani, pare si estendesse dalla Chiusa di Verona all’imboccatura dell’Eisack con l’Adige 4 ). Apparteneva alla tribù Papiria, e formava parte della decima re gione, in che, per volere di Augusto, veniva divisa l’ Italia. I Reti scendevano sovente nel territorio trentino per commer ciare, barattando bestiami, pelli, lane, tele, miele ed altri prodotti, e talvolta per rapinare

e provocare reazioni, prima dai Cenomani, e poi dai Romani, che in fine ebbero ad assoggettarli completamente. A Druso, il più giovane de’ figliuoli di Augusto, ne fu dato l’inca rico, e questi venne ad incontrarli tra le gole de’ monti trentini, é nell’anno 15 av. l’E. V. (739 di R.) riesce a combatterli ed a respingerli ai luoghi nativi; ma colà i Reti si rifanno con i soccorsi 1 ) Cresseri Gianoiacomo : Ragionamento intorno ad una iscrizione trentina d’Augusto. Trento, 1760. .■— Ranzi Fr. : Pianta

18
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_323_object_5191366.png
Page 323 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
uro fusi più di cento mila fiorini in questa amenda l ), si dovette ras segnare alla sorte, che lo voleva sacrificato alla prepotente ambizione de suoi maggiori. c . , La storia degli amor del Vescovo con la Particella forma la parte più rilevata della sua vita, li rimanente è poca cosa, e si riduce alle feste che si fecero in Trento per la venuta di principi e di prin cipesse • feste che furono più frequenti del solito, e segnano le ultime faville d' una stella vicina al suo tramonto

. E primieramente se ne tecero nell’ ottobre del 1631 per lo arrivo di Maria Maddalena gran duchessa di Toscana, che ci venne di passaggio diretta in Germania, e noi per la venuta di Anna de' Medici, figlia di Cosimo li, eletta sposa dell’ arciduca Ferdinando Carlo (1646) per l’arrivo e il lungo ' soggiorno che vi fece l'arciduchessa Maria Anna designata sposa a Filippo IV re di Spagna (21 decembre 1648 — 19 maggio 1649), e in fine per gli arrivi della principessa Eleonora di Mantova (1651) che andava

alle nozze dell’imperatore Ferdinando III; e di Cristina di Svezia (1655)5 che ci venne da Innsbruck preceduta dalla fama d’una sconfinata pietà, tutta fervore per il catolicismo di fresco abbracciato. Il Vescovo era 1’ anima di queste feste, ed. al castello di sua residenza, convenivano i festeggiati, e sempre nelle forme, e con i tripudi tradizionali della sua famiglia. I cinque mesi che pas sarono durante il soggiorno dell'arciduchessa Maria Anna ci offrono lo spettacolo d’ una serie di festività, che

avrebbero dovuto stancare cdi animi più tenaci nel fruire i godimenti della vita. Ella giunse in città accompagnata da Ferdinando re de Romani con un seguito di circa 1000 persone e 600 cavalli; ebbe un pomposo ricevimento a Lavis fece il suo ingresso trai colpi festanti delle artiglierie; e 1 ar ciduchessa, il re, una parte della Corte, il conte Ausperg, e la regia guardia, presero alloggio in castello. Il cardinale d’ Harrach, ch’era del seguito, lo ebbe nel palazzo Galasso, il duca di Terranova

, am basciatore di Spagna, andò ad abitare il palazzo Lodron, mentre gli altri personaggi ed ufficiatiti furono alloggiati in 102 quartieri scelti tra i più comodi della città. Indi ci vennero altri principi e princi pesse dall’ Italia e dalla Germania, ad eccezione del duca di Maqueda, die dovea tenersi in Rovereto per levare colà F Infanta cesarea in nome del re Filippo, e non v’arrivò prima del giorno 15 maggio dell’ anno seguente. In 'Frento la sola presenza di tutta questa gente nuova costi tuiva uno

19
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_254_object_5191297.png
Page 254 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
da parte dei capitani vescovili,: e fu stabilito, che il Vescovo potesse appellarsi al tribunale del Conte del Tirolo, e che il Conte tenesse per sè Rovereto con i villaggi appartenenti a quella pretura con 1 obbligo però dì ricevere 1 inve stitura dal Vescovo di Trento 2 ). In quanto poi ai quattro Vicariati di Mori, Ala, Àvio e Brentonico ed altri luoghi della Lagarina fu convenuto, che il re Ferdinando consegnarli debba, come consegnò di fatto, alla Chiesa di Trento 3 ) con 1 ’ onere però

distratto da cure estranee a quelle della sua diocesi. Per le opere di abbellimento dispose che vi s’impiegassero gli artisti più celebri del tempo, e così fu fatto. Vi vennero il Romanino, il Ricciarelli da Volterra, Girolamo da Trevigi, Paolo Farinato, i due Palma, i fratelli Dosso, Domenico Ricci detto il Brusasorci, Vincenzo Vicentini, e molti altri -, ma appena ripigliati i lavori, dopo 1’ avvenuto incendio, - il Vescovo dovette assentarsi di nuovo. Fu mandato ad assistere ad un altra

dì redimerli dai. conti d’Arco”, ai quali erano oppignorati per fiorini 10478 *). In Ra tisbona doveansi trattare in ispecie di due cose: degli apprestamenti militari per la guerra contro il Turco, che minacciava novellamente d’invadere gli Stati austriaci, e di cercare un acconcio rimedio per impedire che F eresìa sì dilati maggiormente in Germania, Vi assisteva Ferdinando ; ma nel fervore della consulta dovette recarsi in Boemia, per la qual cosa il cardinale Clesìo fu incaricato di rappresentarlo

20
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_57_object_5191100.png
Page 57 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
il quale investe propter Deum et animas merce dem, nella persona del vescovo, la Chiesa di Trento, di Castellare, ed’ogni sua partinenza. Il diploma è noto 1 ), e riguarda il marchesato di quel luogo, che rimase ai vescovi della chiesa trentina sino all’ anno 1796, e si diceva Castellare trentino, come ora si dice Castel d’Ario Mantovano a ). Nello stesso anno mo riva il vescovo Arrigo, ed a lui succedeva Pervardo o Bernardo, del quale nulla ci consta 3 ), e poi Adalberone (1084), canonico d’Augusta

di Rodolfo, dà il ducato di Svevia agli Hohen staufen, che divennero i continuatori dell’opera dei Ghibellini, ed invade i ducati di Bertoldo e di Guelfo, dando i beni che teneva quest’ul timo in Passiria, ad Altovino di Bressanone. A Verona s’incontra con Arrigo vescovo di Trento, che accompagnato dal suo avvocato Go- tofredo, chiedeva mercede pei servigi a lui prestati, ed egli, non molto lungi dalla città, in Casa Sollariata, presso il monastero di S. Zeno, segna un diploma (15 novembre 1082), con

: Di’ Castellar0 trentino ecc. Roma, Archiv, stor, per Trieste ecc. 1882. 3 ) Alberti : Annali del Principato eccl. di Trento reintegrati ed an notati da T. Gar. Trento, 1860, pag. 7.

21