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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 557 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
—■ 1586 Cristoforo, di Campo fino al 1589. — 1590 Andrea Malfatti di Brentonico. — 1598 Cristoforo di Campo Clesio. — tóoi Pietro Alessandrini di Trento. — lóo3 Pietro Pilati di Trento. — lóoó Orlandino Rolandini di Mantova. —'1607 e 1608 Alessandro de Alberti di Trento. — lóto e 1612 Sagromoro Maraffi di Pontremoli. — 1613 Madruzzi conte Gaudenzio, castellano. — 1614 e 1617 Gianclemente Bertoldi della Naunia. — 1619 Giambattista Ippoliti di Pergine. — 1020 Gianstefano Castelli. — 1622 e 1023

Girolamo Graziadei di Trento. — 1625 e 1626 Bartolomeo Bellini di Casti glione delle Stiviere. — 1628 Giovanni Rigotti. — 1629 Roberto Malfatti. — 1633 Annibale Borri. — 1634 Andrea Madruzzi. — 1637 Giambattista Busetti di Trento, — 1687 Nicola Pasotti della Naunia. — 1643 Gio. Maria Vescovi. — 1654 Carlo Gervasio Alberti di Trento. — 1654 e 1658 Michele Torresani di Cles. — 1662 Carlo Benassuti Rigotti. — 1666 Francesco Maria Villari. — 1668 Giam battista Passerini di Rovereto. — 1674 Carlo Polacchi

di Pergine. — 1675 Francesco Moscardini, castellano della Rocca. — 1679 e 1681 Giacomo Antonio Trentini di Trento. — 1682 Carlo Benassuti Rigotti. — 1685 Carlo Lorenzo Ferrari. — 1685 Francesco Ferrari, vice pod. — 1685 Francesco Tranquillini. — 1710 Antonio di Monte 'Galliano. — 1710 Antonio Dodi di Pontremoli. — 1714 Giambat tista de Angelis di Croviana. — .... Giansebastiano Vespignani d Imola. — 173° Francesco Antonio Orefici di Rovereto, che lasciò l'ufficio nominato capitano di Brentonico. — 1730

Francesco Giro lamo Brocchetti delle Giudicarle. - - 1736 Alberto Cesari di Trento. —- 1748 Pietro Tamanini da Catdonazzo. —■ 1747 Geremia Baldas- sare eav. de Montfort. — 1751 Gian Lodovico de Lutti da Poja, — 1758 Gian Eleuterio Maccari da Cles. — 1762 Carlo Marcabrunì da Arco. — 1768 Alberto degli Alberti da Poja, cav. e consigliere aulico. — 1770 Luigi Cavezzani da Avio. — 1777 Andrea Bassetti da Trento. — 1782 Francesco Antonio Romano Nocker da Borgo. — 1784 Alfonso de’ Marini Mantovano. :— 1789

Ottavio Cesare conte della Pusterla, Milanese. — 1798 Filippo Neri Maffei, anauniese. — 1796 Leopoldo de Visintainer, anauniese. -— 1798 Giovanni Mi chele de Torresani, anauniese, ultimo podestà di Riva, che depose l’ufficio il 5 gennaio 1807 per la innovazione introdotta dal governo bavarese nell’ordine giudiziario. Gab, Calendario Trentino per V anno 1854, pag. 111-122.

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 478 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
missione dell’apostolato. Ei nacque in Bolzano da Giuseppe Maria de Tschiderer e Caterina de’ Giovanetti (15 aprile 1777); e fatto sa cerdote (27 luglio 1800), fu cappellano in Unterrinn e nella terra di Ulten ; insegnò tre anni teologia e pastorale nel Seminario di Trento (1807-1810), e, poi fu parroco di Sarnthal (1810-1819) e di Merano, e, in fine, canonico della cattedrale di san Vigilio (8 ottobre 1826), vescovo ausiliario del vescovo di Bressanone per la provincia del Vorarlberg

(20 maggio 1882), e vescovo di Trento. Vi fece il suo ingresso (3 maggio 1835), partendo dalla chiesa parrocchiale di san Pietro, e muovendo alla volta della cattedrale preceduto dalle con fraternite, dal Clero, dal Capitolo, e seguito da tutte le imperiali e civili autorità. Nella cattedrale fu ietta la bolla- pontificia di sua con ferma; e, pronunciati i soliti discorsi, il Vescovo celebrò la messa e benedì la prima volta la città e la sua diocesi *). Indi diede principio all’ apostolica sua missione

, e non ebbe mai a desiderare cosa alcuna che non fosse conforme al bene spirituale de’ suoi diocesani. Ma non così fu del Pontefice che lo avea confermato vescovo. Egli avea in cominciato a pontificare, quando in Italia più che altrove sentivasi il contraccolpo della rivoluzione francese di luglio, quando il principio' politico del non intervento proclamato dalla Francia tenevasi destinato a proteggere una grande sollevazione. L’impaccio del dominio tem porale fece delirare anche questo Pontefice

, che, uscito dalla sua vera missione di capo spirituale della Chiesa, trasse intorno a sè tutti gli odj della nazione, e morì senza die alcuno versasse sulla sua tomba una lacrima sincera e cordiale. Del resto, malgrado la reazione, le speranze italiane non ces savano di pullulare, e si fecero tentativi per realizzarle. Fallirono sotto l’influenza della Giovane Italia in Calabria (1840), e fallì quello scoppio generale che nell’anno 1844 pareva imminente, e fu cagione della morte dei due fratelli

Bandiera (25 luglio). Due anni dopo, morto papa Gregorio (1 giugno 1846), tornarono tempi favorevoli alle concepite speranze. Comparve nominato pontefice il cardinale Giovanni Maria Mastai Ferretti (ló giugno), che si disse Pio IX, e pubblicò un’amnistiaci6 luglio), che fu levata a cielo dagli applausi clamorosi, che sì diffusero per tutta l’Europa. Il Trentino rispose anch’esso cordialmente agli applausi generali, e senti la prima volta picchiare forte nel suo petto il sentimento della propria

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 462 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
v’avea creata una provvisoria Commissione amministrativa con poteri pari a quelli che teneva il Commissariato Bavarese. Era presieduta dal barone di Moli, e furono nominati consiglieri i signori Francesco de Riecabona, Luigi de Marcabruni, il barone Antonio Gaudenti, il Dott. Sisinnio Tedili, che fu giudice di Malè, Cristoforo Bìrti di Rovereto e Giuseppe de Baldovini di Trento. E questa commissione ebbe a durare dai 20 decembre sino al primo settembre 1810, in cui prese piede la Prefettura del

Dipartimento dell’ Alto Adige. Col trattato di Parigi (28 febbraio) il Trentino non poteva più revocare in dubbio la sua destinazione: era stato associato, come diceva al suo tempo il nostro Barbacovi *) alla sua gran madre l’Italia, e quindi destinato a partecipare della sua grandezza, della sua gloria e de suoi destini. Ai primi di aprile si festeggiava in Trento il matrimonio dell’ umso ratore Napoleone coll’arciduchessa Maria Luigia, e vi furono i soliti spari d’artiglieria, e musiche, e luminarie

, ed uno splendido ballo dato dal generale Vial nel palazzo dei Conti Thunn, ove alloggiava. Ai 9 giugno si fece solennità per l’arrivo del barone Antonio Smancini di Pizzìghettone, prefetto di Verona, a cui era stato affidato l’incarico della riorganizzazione del paese, e nel dì seguente fu solennizzata f aggregazione del Trentino al Regno. Il Vescovo taceva ritorno alla sua diocesi (16 giugno), e non pensando più al dominio temporale, rassegnato della sorte che gli destinavano i fatti compiuti

, ripartiva la mattina dei 22 giugno per Milano, accompagnato da suo fratello *) Considerazioni sulla futura prosperità de ’ popoli del Trentino ora riuniti al Regno d’Italia . Trento, 1810, pag. 3.

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 386 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
del dazio. Gli arresti furono estesi a molti, e per ogni e qua lunque sospetto, tanto che venne persino arrestato il paroco di Tione, Don Antonio Sizzo, agnato del Vescovo, per avere detto di non prendersi pensiero pel fatto di quella demolizione. Venne tradotto da dodici birri nel castello di Trento, ed ai primi di agosto 1770 l’uf ficio spirituale pronunciò contro di lui quella sentenza, per la quale fu privato della parocchia e nominato in sua vece Don Paolo Bevi lacqua di Malè. I processi

in Vienna decise a favore del vescovo Cristo foto. I capi della rivolta furono rimandati al tribunale vescovile di Trento, J ) Relazione della demolizione del dazio in Tempesta. MSS. della Bibl. di Trento, N. 56. 2 ) Perini Carlo: Cenni citati , II, pag, 39.

del nuovo dazio, di sottomettersi alla steura,' e di ubbedire ad altre ingiunzioni, se desiderano che loro si procuri la grazia sovrana di poter ritirare dal Mantovano una data quantità di grano e il vino, quando in Arco e in Riva si pagasse più di quattro fiorini ì’ orna ; e così di ottenere che siano diminuite le steure,. e moderate le tariffe del dazio, massime rapporto alle assi *), Indi fu stabilita la quota della steura per ogni paese, e s’incominciarono i processi contro i demo litori

liberare se non ricorrendo ai buoni ufficj dell’imperatore Giuseppe II, il quale fu a Trento nell’ occasione che ci venne l’arciduchessa Maria Amalia, sposa al duca Ferdinando di Panna. Quivi si trovarono ambidue nel luglio del 1769, accolti e festeggiati dal Vescovo principe 2 ), il quale ot tenne altresì di essere ammesso all’udienza dell’Imperatore: la-ebbe in Castello nell’ anticamera dell’ appartamento destinato per la Prin cipessa, e tanto disse di sè e delle calunnie de' suoi nemici, che

l’Imperatore se n’andò convinto della sua innocenza. Restituitosi in Vienna, depose la cosa presso i ministri di sua madre; e fu deliberato che si delegassero i consiglieri Kuen e Sench per riassumere un nuovo processo, Gli avversar] del Vescovo tornarono allora alle brighe ed agli intrighi, finché, nominato giudice in sì delicata controversia il fiscale Giambattista Duvra, ogni questione rimase appianata. Egli, fatto lo spoglio del processo, ne estese la relazione, ed il supremo tribunale di giustizia

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 355 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
40 kt i[ »ii! • ■ i»l ! -: I ' / c \ ii »,. K-.-. I: 1 : H' •K Giuseppe I, che quella terrà gli fosse ritornata, coinè avvenne con i decreti cesarei dei 2 e 23 ottobre 1708. E circa questo tempo il Vescovo dava termine alia visita pastorale, e inviava a Roma , suo nipote per dare relazione dello stato della sua diocesi al pontefice. Clemente XI. Nell’ anno 1709 si nota lo stabilimento in Trento dei padri della congregazione di san Filippo, venutivi sotto la direzione del padre Giuseppe Musocco

vicentino. Il Magistrato se n era opposto, ma gli ammiratori della pietà di quel padre, ottennero che la congregazione fosse ricevuta a patto, che tenesse una sola casa di dodici religiosi, un solo fondo entro i confini della Pretura trentina, e si assoggettasse, senza eccezione, a tutte le colte che venissero ordinate *). E nello stesso anno ebbe principio il lungo processo che fu tenuto nel ca stello di Trento contro. Caterina Donati di Giudicane 3 ), che. passava per visionaria e faceva mostra

- 1’anno 1716 ebbe luogo nel Trentino 1’ultimo processo per strego neria contro certa Maria Bertoletti di Pileante, che fu decapitata e poi abbruciata (14 marzo) nel Palù di Brentonico a vista del popolo 3 ). A Giuseppe 1 succedeva nell’Impero Carlo VI (12 ottobre), fratello del defunto Imperatore, é figlio di Leopoldo I. Egli, prima di essere eletto, era in lspagna, e di là, passando a Vienna, transitò, insieme con la sua consorte, per Trento, dove fu incontrato dal prin cipe di Neuburg, governatore

del Tirolo, ed il Vescovo nostro gli 1) Manci: Annali diali, II, pag. 71. 2) AUi di S. Inquisizione costrutti nel castello di Trento eec, Bìbl. di Trento MSS. N. 755; 3 ) ZoTTi: Storia citata, II, pag. 280 .

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 304 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
Lodovico Madruzzo ed i Legati aveano concesso il privilegio di fare stampare i decreti promulgati nella sessione III dei 15 luglio 1563 *)* Molti coltivarono le arti del disegno, ed anche queste, come nelle lettere e nelle scienze, il Trentino n’ ebbe a segnalare di sommi. N’ è primo un figlio di sarte nato in Trento (1524), Alessandro Vit toria della Volpe. Alla morte del vescovo Bernardo Clesio contava . 15 anni di età, e quattro anni dopo, itosene a Venezia (26 luglio 154 - 3 ), entrò nello

studio di Sansovino. Il suo genio per l’arte non lo potè contenere tra le mura della sua citta natale, e cola presto si rese celebre nelle opere di scalpello, e nelle decorazioni in plastica. Ve nezia divenne il teatro della sua attività artistica, e vi morì (37 mag gio 1608), lasciando di sè quella fama, che non si estingue con ('aumentare dei secoli 2 ). Vincenzo Vicentini fu un altro celebre scul tore, del quale si nota la stupenda cantoria che è all’organo dì santa Maria Maggiore in Trento. Alla

stessa arte attese Giovanni Liiizo so prannominato Motschon. Ei fu di Pergine :i ), ed a Zurigo pose sulla fontana che è tra l’ Abbazia e XHotel de Ville la statua di Sansone che strozza un leone. Ma passato in Lucerna, una disputa religiosa da lui impegnata con il borgomastro lo rese prigione, e, ricusando di sottomet tersi alla chiesa cattolica, fu decapitato (8 maggio 1559). Nella pittura furon valenti un Girolamo da Trento, che nell’anno 1502 ci diede il dipinto in legno rappresentante

il Salvatore offerto da Pilato alle turbe, e Fede Galizia, figliuola di Anunzio che fu miniatore, e passò in Milano, dove la figlia ebbe a lasciare i migliori suoi lavori. Si di stinsero poi nell’ arte d’ intagliare in legno per uso di stampa Antonio Fantuzzì, detto anche semplicemente Antonio da Trento, sua patria, e Giambattista Cavalieri lagarìno , il primo allevato alla scuola del . Parmigianino, ed il secondo informato ai dipinti dell’Urbinate, dì Giulio Romano, di Nicolò Circiniano, e di altri

. Aliprando Caprioli disegnò ed incise con molta bravura tra gli anni 1575 e 1600 ; Giovanni Guetti di Giudicarle è pure dato come bravo incisore, e lui si ricorda negli ornamenti fatti nel 1584 ad una poesia popolare satirica inti tolata; Sier Giacopìno. E infine sono lodati trai maestri d’arte Gio vanni Scolari orefice ed incisore, Leopoldo dal Pozzo che lavorò in musaico, e un Maestro Conto della Zinella, che fu distinto ricainatore in Coreggio presso il fiammingo Rainaldo Duro 4 ) ; anche questi tren

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 335 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
ranea al suo ingresso in Trento, giunse la notizia della venuta del- l’Infante Margherita Teresa, figlia di Filippo IV re delle Spagne,, destinata sposa all’ imperatore Leopoldo I. Il nuovo vescovo era in caricato a riceverla in nome dell Imperatore, ed a Roveréto, nel pa lazzo Pretorio, ne fu effettuata la consegna. Il duca di Alburquerque consegnava in nome della Regina reggente di Spagna la Infante al cardinale d’ Harrach, e questi la riceveva in nome di Cesare, e la passava al principe

città di Trento, veda 1’ opuscolo del P, Ferracci intitolato : Il Sacro Gerione , Trento, 1666, q ZoTTi • Storia della valle IjOjQ ar iaci, II, pàg. 206. ì) Mariani: Opera citata, pag. 411.

di Dietrichstein designato primo maggiordomo dell’ augusta sposa. Ne fu esteso l’atto pubblico alla presenza di dieci cavalieri, cinque alemanni, e cinque spagnuoli, e cosi fermati gli sponsali, gli spagnuoli presero congedo e se n andarono. L infante Margherita vi rimase, e visitato il convento di recente eretto dalla Madre Giovanna Maria della Croce, che al secolo si diceva Bernar dina FLoriani l ), parti con l’imperiale comitiva alla volta dì Treato. A Galliano fu splendidamente onorata dal barone Andrea

Giovanetti, feudatario del luogo, con ìspari, archi adorni di statue, fontane zam pillanti vino e con un sontuoso banchetto. A Trento fu portata in lettiga sino alle porte del duomo, dove la ricevettero i canonici, il clero ed il collegio dei dottori. Un grand arco era stato eretto sul corso di Via Larga, e fu il più bello ed artistico di quanti furori costrutti in addietro, opera del valoroso architetto Lodovico di Sar degna r ) ] e vi furon poscia comparse e festeggiamenti, che tennero occupati

favorevoli ai. suoi interessi. Nell’ anno 1664 avea ottenuti dalla dieta di Ratisbona que’ soccorsi che portarono gl’imperiali a vincere i Turchi a san. Gottardo d’ Un gheria (l agosto) ; e, fatto sposo a Margherita dì Spagna, divenne cognato a Carlo II, che Filippo IV, morendo (17 settembre 1665), lasciava ancora bambino sotto la tutela della madre, che vi. teneva la reggenza aiutata dal padre Midhard, uomo intrigoso poco atto a reggere i destini d una vasta monarchia. fatta in quest’incontro dalla

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 474 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
Saracini, i superiori de’ due conventi de’ Riformati e de’ Cap puccini, ristabiliti in Trento (9 agosto 1815), l’Arciprete della Col legiata di Arco per supplire all’Abbate della soppressa Prelatura di San Michele all’Adige. Nello stesso anno (1816) tra il governo e il nostro Vescovo si componeva la lite della collazione delle parrocchie della diocesi, mediante una convenzione, per la quale il governo dovea acconten tarsi di poter disporre di sole dodici, in luogo di tutte, come pre tendeva sino

159 difetto di cognizione della lingua tedesca. Fu per ciò nominato a sostituirlo, il conte Giovanelli ; e questi fé’ pure parte della deputa zione inviata ad Innsbruck per ossequiare l’Imperatore, che vi ar rivava per ricevere dai nuovi sudditi gli atti di omaggio, e il solenne giuramento di fedeltà. Era destinato per questa funzione il giorno 30 maggio, e v' andarono, oltre il Giovanelli, il Vescovo con il canonico Kyrie, il conte Pio Wolkenstein, il podestà Rung unito al savio conte Paride

provvisorj sino a questione finita, cioè sino ai io aprile 1819, nel quale il governo Con suo decreto ebbe a confermare reiezione fatta dal Vescovo, che, come è detto, si fece in buona fede , mentre in avvenire le collazioni delle paroc- chie saranno di nomina sovrana ■ e ciò in conseguenza dell’avvenuta secolarizzazione del vescovato *). Indi cancellato il principato di Trento, come fu detto, dal ruolo degli Stati appartenenti all’ Impero Romano-Germanico, più non ebbe a comparire che come parte del

Trento l’arciduca Ranieri, viceré di Milano (8 maggio), Maria Luigia, già imperatrice, ed allora duchessa di Parma, Piacenza e Guastalla, proveniente da *) Grazia uni : Manoscritto citato.

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 152 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
Trento con 1 ’ obbligo di contribuirgli annualmente una coppa d’argento dorata del valore di cento lire veronesi 1 )- Nel primo gennaio del 1339 conferma agli uomini della valle di Flemme i loro privilegi); e in ispecie quelli ricevuti dal vescovo Gebardo ; e poi rilevato, che la giurisdizione di Metz (Mezzacorona) s’ aspettava al principato di Trento ottenne una favorevole sentenza contro Leonardo e Svicherio, che • ve la tenevano illegalmente, non meno che il decreto d’immissione con

moneta (1340), che avesse da una partè l’uccello di Venceslao, e dall’altra l’effigie del vescovo C ).'H Vescovo avea inoltre confermata una notevole aggiunta di leggi allo Statuto municipale 7 ), ed avea determinata 1’ annua contribuzione; eh© le ville della Comunità di Tergine gli doveano pagare 8 ), £, circa questo tempo, e precisamente nell’anno 1340 Bona veri© dei Belleti- zani fondò in Trento la casa dei Battuti o Flagellatori 9 ), uno del grandi fenòmeni morali del Medio Evo, specie

ispeciale comando di Giovanni duca di Carinzia e conte del Ti ralo, tanto ai fratelli suddetti, quanto ad altri nobili ivi dimoranti, di non disturbare il Vescovo nel possesso di essa 2 ), E di lui ancora si nota la nomina di due suoi procuratori nelle persone di Jacopo rio- taro, e di Bonaventura di Francesco Fabro, ad effetto di rinvenire e ricuperare i beni del vescovato illecitamente occupati, o distratti 3 ). ■ Sotto di lui fu introdotto in Trento lo stemma di san Venceslao Il Vescovo lo avea

impetrato dal re di Boemia per la sua Chièsa © per la città 4 ), e consisteva in uri’ aquila nera, dorata alle sommità delle ali, al rostro ed agli artigli; aquila che fu scolpita su tutti -ì luòghi pubblici, e fu adottata dal Comune, e forse in luògo di altro stemma, di quello che la tradizione ci rammenta, e pare avesse recato nel suo scudo i tre monti, entro i quali sorgeva la città di Trento ») E fu pure sotto di lui, che si fece la designazione dei beni comunali della'città, e si coniò la prima

di sodalizio sorto in Italia circa F anno 1260, dopo l’ eccidio della famiglia de’ Romano Nel frattempo, mentre il Vescovo si teneva occupato in affari risguardanti i beni e i diritti inerenti alla sua chiesa, nel vicino Titolo 9 Kink: Codex cit. pag. 224. — Alberti: Annali citati, pag, 2) Bonelli : Notizie citate , IH, p. 222, — Alberti: Annali cit. p. 3) Alberti : Annali cit. pag, 223. *) Bonelli : Notizie cit. Ili, p , 220. — Oghelli Italia Sacrai, p. °) Giqvanelli: Intorno alla zecca Trentina, ecc. pag

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 121 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
e curatele siano riservati al Vescovo. Il Conte dal canto suo non prometteva che ciò a cui era tenuto come avvocato della Chiesa di Trento l )- Indi nel maggio dello stesso anno Egnone affitta per un anno la sua zecca a Belliotto dei Drobossati fiorentino per lire 300 2 ); e, nel novembre, alla presenza di Mainardo e di molti altri testimoni trasmette a titolo di pegno, per 1150 lire veronesi a Gra- lanto di Salorno la gastaldia di Fiemme con il patto di ricuperazione 3 ). Nella prima metà del 1270

Egnone ritorna a Trento, e con il consenso del Capitolo, dei ministeriali e dei cittadini, disobbliga perpetuamente, in rimedio dell’ anima sua e de vescovi suoi successori, gli uomini della cappella di Termeno e di Magrè dalla colletta loro imposta di fresco dai conti del Tirolo. Era questo un atto di sovra nità che non piaceva ai Conti, e li rendeva poco disposti a permet tere che il Vescovo rimanesse tranquillo possessore della sua sede. V’ è chi dice, che Mainardo si fosse accordato segretamente

121 nardo una transazione, nella quale veniva stabilito, che pagato lo stipendio dei capitani e dei custodi di Trento e dei castelli del ve scovato, tutte le rendite derivanti dai dazj, da affitti, da collette, e da altri rami d’entrata, fossero divise per metà tra loro, eccettuata però- la parte spettante al Conte, che doveva essere mantenuta senza diffalco. Di più, si convenne, che le spese di guerra siano fatte in comune, e che i proventi delle appellazioni, delle vendite, delle tu tele

coi Castrobarcensi, e con que’ cittadini, che disamavano il Vescovo, e avesse loro assicurata piena libertà di agire quando volessero man dare ad effetto le loro mire di sedizione 4 ). E in vero non tardarono i Castelbarco ad unirsi con ri malcontenti di Trento; e, assalito Egnone ■nèlla sua ■ sede, lo costrinsero di nuovo a fuggire. Egli si ripara -in Pine, e sotto il portico di santa Maria di quella valle, fulmina contro i Castelbarco e i cittadini loro alleati la sentenza di scomunica con

F interdetto sopra la città e su tutta la diocesi (13 ottobre 1270), e ne trasmette copia al preposito di san Michele ed ai parroci dì Fiemme, di Cembra e di Giovio, affinchè fosse resa di pubblica ra gione s ). E da quel punto il Vescovo più non si rende alla sua sede. *) Alberti : Annali cit . pag. 148. 2 ) Prima del Drobossati la zecca di Trento era stata impegnata (16 settembre 1262) a Facino Nosterio, a Turesendo Ipotecario e a Benvenuto Corogolla (Durig: Beiträge cit. pag. 93), e dopo di lui, per

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 208 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
, pag. 352. — Bonelli Monumenta &tc. pag. 421 e seg. 4) Bampi : Della stampa e degli stampatori nel Principato di Trento, Trento, Arch, Troni. II, pag. 203 0 seg. 4) Zanella: Maria, cenni storici , pag. 61.

nelle passate guerre*), pei molti abbellimenti introdotti nei fabbricati della città, per l’ opera perseverante da lui mantenuta nell arricciare di codici e di libri la biblioteca vescovile, pei ricchi arredi che prov vide a decoro della sua chiesa, e per quell’ amore eh’ era entrato in lui di alternare le incumbenze del suo ministero con gli utili studj, frutto dei quali sono le note apposte ai codici e libri da lui posse duti, e la continuazione dell’ opera di Enea Silvio Piccolomini

le influenze dei pregiudizj lasciati ai popoli dai secoli di barbarie e d’ ignoranza, e che 1 Inquisizione trovava campo di espandersi e di sfogare la propria rabbia contro 1’ indipendenza del pensiero. Da noi le cose non andavano in modo diverso, e la cacciata degli Ebrei da Trento e da altri luoghi del Trentino, avvenuta nell’ anno 1475, in seguito alle persecuzioni mosse contro di loro dal mondo cristiano, ne fa ampia fede. Un orribile avvenimento, che l’ignoranza dei tempi seppe ac creditare

, e i nostri cronisti ebbero a narrarci con tutti i suoi parti colari veri od inventati 3 ), diede occasione, che anche in Trento s’introducesse la stampa. Le prime stampe che vi si fecero sono dell’ anno 1475 • contengono la storia del martirio del b. Simone, e sono date da stampatori girovaghi 4 ). Primo di questi sì nota un Alberto Kunne (1475), secondo un Ermanno Schindeìeyp (1476), e terzo il prete Leonardo- Longo Trevigiano, quivi venuto da Torre di Belvesin con titolo parocchiale presso la chiesa

di santa Maria Maggiore 4 ). Di questo prete le edizioni trentine che si conoscono cì danno 1’ operetta del Calfumio e Xovenzonio de beato Simone puero et. martyre (1481), la commedia di Sicco • Polentone intitolata La Catinìa (1482, 28 marzo), e gli epigrammi intorno al b. Simone dì Giovanni Mattia Tiberino di Chiari (In beatum Symouem et. epigramma , i) Alberti*. Annali citati, pag. 350. ' ' 4) Frapporti : Opera citata, pag. 551. 3) P in ciò : Croniche di Trento , pag. 119. — Alberti: Annali citati

11
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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 392 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
definire immediatamente certe questioni eh’erano insorte tra la contea del Tirolo e il principato di Trento. A questo fine tenne in Trento con i commissari austriaci delle con ferenze in cui si trattò dei dazj e dei loro gravami, dell’ affare mi litare, e di altri argomenti di non minore importanza. Terminate le sessioni, si propose di recarsi a Vienna per ultimare le vertenze pen denti con vantaggio della sua Chiesa, e se ne va; ma l’effetto non corrispose all’aspettazione dei Trentini, avendo egli

decano, alla quale dignità rinunciò tosto che fu al pos sesso del principato di Trento. A di 30 novembre fu consacrato da Mons. Minucci vescovo di Feltre assistito dai due prelati di Stamps e di San Michele all’Adige, dove prima avea fatti tre giorni di esercizj sotto l’apparente direzione del suo pro vicario Redolfi *) ; ma come prese in mano le redini del governo non fece buona prova di se : scelse a ministri persone poco atte a provvedere alla buona direzione degli affari dello Stato, e volle

stabilito e con chiuso solennemente con Sua Maestà l’Imperatrice Regina un trattato (24 luglio 1777)5 che segna il tracollo d’ una potenza vicina ad estin guersi. Vi si stabiliva, che il Vescovo facesse eseguire la perequazione in consonanza delle patenti tirolesi ; che le steure vengano esatte dagli steurali vescovili per conto della provincia ; che la coscrizione militare sia fatta dal Conte del Tirolo in vigore del diritto di difesa; che i dazj austriaci eretti ai confini della Venezia rimangano

, e siano osservate le tariffe del Tirolo, che cessando i dazj interni si man tengano i dazj pel vino, acquavite e tabacco, e che il Vescovo si uniformi alle disposizioni del Conte ; che 1’ ufficio capitanale di Trento avesse il diritto di ascoltare e definire le questioni e i gravami che fossero portati dalle Comunità trentine suddite vescovili intorno a steure, concorrenze militari, contribuzioni di carriaggi e di difesa dello Stato* che Termeno e Levico siano rimessi al Conte del Tirolo, e il Vescovo

12
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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 225 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
d’interdirla per modo, che potesse venire derubata impunemente da tutti, e fosse scomunicato chi desse asilo ad un veneziano. Pubblicato l’interdetto, s’incominciarono’ le ostilità, e fra Agna- dello e Mirabello i Veneziani ebbero una terribile sconfìtta (^mag gio 1509): l a quale decise della sorte della Repubblica. L’Alviano n era caduto prigioniero ; Caravaggio, Bergamo, Brescia e Crema s’ affret tarono a riconoscere il vincitore, e tanto grande fu lo spavento di che *) Màkiami : Trento con il sacro

suono dei tamburi, e in pari tempo i cittadini sbucciano armati da tutti i luoghi, li circuiscono, e li costringono ad andarsene coperti di avvilimento i ). E intanto i Veneziani tornano ad invadere il campo nemico, e sono di nuovo rincacciati. Incominciano allora a sentire il bisogno della pace, e pace desideravano anche gl’ Imperiali ; onde Massimiliano ne commette la trattazione al maresciallo Paolo di Lich- tenstein ed al vescovo Giorgio. Questi se ne fa iniziatore presso il veneto Senato

. I Veneziani non seppero di questa lega, che quando fu pub blicata, o poco prima. Approntarono tosto un possente esercito che misero sotto la condotta del conte Pitigliano fiancheggiato da Bar tolomeo d’Alviano che avea il titolo dì governatore; ambidue Romani della famiglia degli Orsini. Andrea Gritti e Giorgio Cornano n’aveano la sorveglianza, ed erano procuratori della veneta Signoria. L’Alviano, che si ricorda per un ordine dato in marzo 1509 circa le fortifica zioni da farsi in Rovereto 2 ), dovea

prendere P offensiva contro il ducato di Milano, mentre il Conte avea da tenersi alla difesa ; ma nessuno dei due poteva oltrepassare i confini. E intanto i Francesi che erano in Lombardia si preparavano a combattere ; Massimiliano poneva i Veneziani al bando dell’ Impero ; il Vescovo di Trento riceveva dall’ Imperatore ordini, perchè tenesse ben custoditi e pre sidiati i passi di confine; e il Papa intimava a Venezia di restituire, entro ventiquattro giorni, alla Chiesa le terre usurpate, minacciando

Concìlio e altri notàbili, pag. 298 e seg. 2 ) Due documenti tratti dalla Mazzeltiana, e pubblicati per le nozze Scintoni-Dorir/oni. Trento, 1855, pag. 10 e seg.

13
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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 437 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
(il Racchiuso), Giovanni Grenenbruch (X In focato), D. Giovanni Sasso (l’ Aspirante), D. Giovanni Maria Trento Turcato (XElevato), il dott. Gioseffo Rovereti (XInspirato), D. Biagio Oliveri (il Fervente), il dott. Gio. Giacomo Sizzo (XEccitato), il dott. Marc’Antonio Bertelli (XIncenerito), Giuseppe Amadori (il Ravìvató), e Spirito Tisio (il Notturno) tutti trentini. Nel ió 3 o, colpita la città di Trento dal llagello della peste, rAccademia rimase Dativa, e solo quarant’ anni dopo si tentò di rav vivarla

di Trento, Michel’Angelo Mariani (l’ Intrepido), l’autore del libro intitolato Trento con il sacro Concilio ed altri notabili, e due padri della Congregazione Regolare Somasca: to Mariani: Opera rii. pag. 347.

di profonda erudizione, e di buon gusto per la letteratura italiana e latina. Del resto tutto passava a seconda della reazione: la stessa Accademia degli Accesi, che s’era aperta in casa Alessandrini l’anno 1628, non andava esente dai capricci del tempo. Era una specie di Arcadia, i cui membri insigniti di nomi pomposi soleano raccogliersi, in dati tempi, in pubbliche adunanze, sforzando le Muse a bruciare incenso a pie’ del trono del Vescovo principe loro protettore. I primi iscritti furono

14
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 99 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
: Antiche pergamene della Abbazia di S. Lorenzo in Trento. Roma, Archivio st. per Trieste ecc. 1884, pag. 33. — Alberti : An nali cil. pag. 94. — Ranella : A. Maria di Trento » pag. 60

99 più - irrompente e licenziosa. Esprimeva l’opposto della perfezione evangelica; e, in mezzo a tanto male, il vescovo Gerardo, che da papa Onorio avea ottenuta la licenza di potere, nel caso di necessità, infeudare ed alienare uria porzione de’ beni spettanti alla mensa ve- 1 . scovile, e di visitare ogni triennio il sepolcro dei santi Apostoli *), chiese ed ottenne di assolvere nel suo vescovato i sacerdoti rei di concubinato, quand’essi promettessero con giuramento di emendarsi. E a questo

, in perpetuo, con tutti i suoi beni e dipendenze, ad alcuni frati dell’Abbazia di Vallalta condótti da Oprando priore, ed ai loro successori 4 ). E fu in questo convento che fiorì, durante il governo del nostro Vescovo, il domenicano Bar- tolarrieo da Trento, uomo di grande pietà, e celebrato scrittore d’un leggendario de’ santi. Nel frattempo papa Onorio continuava ad insistere presso ITnr peràtore, perchè si risolvesse a prendere la croce ; Federico 11’ avea poca voglia, e tuttavia, morta la sua Costanza

, e sposata Iolanda, unica erede di Giovanni di Brienne, re di Gerusalemme, promette novellamente dì andare in Terra Santa. Se non che le città lombarde tornarono a costituirsi in lega, .e n’ era minacciato, per la qual cosa fu costretto a differire 1 ’adempimento della fatta promessa. Questa vòlta la lega lombarda non avea però i vantaggi della prima: c’era B Alberti: Annali oit. pag. 91. Kink : Codex oit. pag. 337. 3 j Alberti Annali oit. pag. 91 0 seg. — Kink : Codex eit. p. 336-346. 4 ) Predelli

15
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 120 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
120 sua Chiesa il feudo accordatogli, consistente in una braida (vasto podere) 'a* sant’Adelpreto nelle adiacenze di Arco, e nella- decima dell* olio -e della biada entro la- pieve di Riva, allorché gli avesse sborsate'dugento lire veronesi 1 )- Di più, egli vi riceveva le esterna zioni di fedeltà da parte dei Comuni dì Galavinoe di Cavedine per mezzo dei loro sind aci e procuratori; altre popolazioni ne imitavano . l’esempio, rifiutandosi di obbedire agli ordini di Mainardo; ed il Ve scovo

, appr offittaildò di ( l uc3te circostanze a lui favorevoli, scaglia la scomunica sull’usurpatore e interdice la città di Trento. Il vescovo di Cremona conferma la pronunciata episcopale sentenza (8 feb braio 1268 ); per la qual cosa Mainardo sbigottito s’appella a Roma.- Fu delegato a comporre la vertenza il vescovo di • Coira ; il quale nomina in sua vece Corrado decano di Bressanone. Il nostro -Ve scovo è invitato a comparire dinanzi a lui, e vi manda Emericò sa cerdote in qualità di legato

st’ultima sentenza risolve di aggiustarsi con i conti del Tirolo ; ed ai 3 i ottobre, aderendo al voto della Comunità di ■ Riva espresso col mezzo del notaro Bon'msegna, rimette alla fedeltà della stessa la torre ed il palazzo vescovile con la promessa di custodirli ad onore di Dio e della Chiesa *). Si reca dipoi a Bolzano, dóve conchiude la pace coii i conti Mainardo ed Alberto del Tirolo (20 decembre). Fatto ciò, i Signori di valle Lagarina non tardano a sottomet tersi al Vescovo, e così fa la città

di Trento, che a dì 15 febb. 1269;, per mezzo de* suoi procuratori, giura ad Egnone di stare a’ suoi comandi v e promette di essergli ubbidienti sotto pena-dì 3000 U re veronesi.* Mainardo le fa da mallevadore, eil Vescovo, fatti bàttere i detti procuratori, ed altri cittadini, da Gennaro priore di santa Maria Coronata collibro dei salmi, assolve l'intera città e la riamette alla partecipazione dei sacramenti 3 ). Non rimane a Trento;-e ritenendo la pace conchiusa con ì conti del Tirolo più sincera

16
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 372 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
a ricevere la sposa in qualità di procuratore, e vi andò accompagnato dal conte di Salm destinato in maggiordomo della stessa, dalla con tessa Herdedi che dovea essere sua maggiordona, e dalla contessa Cavriani che vi figurava per la prima dama. Lo seguivano inoltre dame, paggi, e servitù d’ ogni ordine e sesso ; e tutta questa comitiva passava per Trento verso la metà di settembre del -17.60. Ai i8 dello stesso mese si dovea ritornare con la reale Principessa ; e in questa occasione

di Parma Elisabetta destinata sposa dell’ arciduca Giuseppe d’Austria. MSS. della Bibl. di Trento, N. 1079, — Lo stesso : Annali citati , II, pa gina 401. 2 ) Manci : Relazione citata.

il Magistrato dispose che fosse rimesso il selciato delle vie della città, e che pel ricevimento i consoli avessero vesti di cerimonia acconciate alla spagnuola, e parrucche alla delfina ')• E Principe ve scovo con altrettanta premura si diede ad ammobigliare il Castello, ed a farlo pulire in alcuna sua parte. Vi fece fare al torrione il pa vimento di marmo rosso e bianco, e in esso, e nel salone, ordinò che fossero ristaurate le pitture vecchie, e che il Fontebasso, fatto venire da Verona, ne dipingesse

di colore, magra di corpo, con 1’ occhio sinistro più brillante del destro, la bocca grande e il labbro superiore nel parlare alquanto contratto in alto. Era vestita di stoffa rosea a fiori d’argento, con mantellina di doppio velo nero ed una cuffia a nastri verdi 2 ). Dopo il pranzo ella si recò alla chiesa dì Santa Maria Maggiore, e poi al Duomo, quivi ricevuta dal Vescovo e dai canonici. Rientrata in Castello, dopo la cena, si con geda dalla nobiltà di Trento, dicendo di volere partire in privato

, senza cerimonie di sorta; e così fece il di seguente ad ore otto antimeri diane. La sera, in città fu fatta una generale illuminazione ; e fu os servato, -che durante il breve soggiorno di questa principessa tra le dame trentine quella eh’ ebbe più ad avvicinarla fii la contessa Thurni, vedova del fu Agostino e madre del conte Pietro Vigilio, che fu poi vescovo e principe. Nell’ ottobre dello stesso anno il canonico Sigismondo dei conti b Manci : Relazione del viaggio e passaggio della Principessa

17
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 532 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
, p. — 1788 Giulio Cesare Vaini di Ferrara, p. — 1790 Francesco Valdrighi di Modena, p. — 1791 Giandomenico Roma gnosi di Piacenza, p. — 1792 Luigi Fran cesco Riboldi di Parma, p. — 1794 Luigi Cheluzzi di Colle in To scana, p. 1800 Filippo conte Cesarmi di Parma, p. — 1802 Dott. Giovati Francesco Bernardelli pro-pretore. 1803 Pace Bonacina dì Milano, p. — Luigi de Lupis, pro-pretore. N.° 5 b. Memoria dell! Scarj col loro nome, cognome, pàtria, e fatti più raguardevoli. (MSS. della Bibl. Com. di Trento

Paolo Baiestrari di Lucca, p. — 1716 Antonio Maria Beghini di Panna, — 1720 Antonio Muzio di Città di Castello, p. — 1722 Giandomenico Carretto Mancurti d’Imola, p. — 1727 Giovanni Piz- zoli di Milano, p. —. 1729 Giuseppe Tonelli di Mantova, p. — 1780 Cesare Tommaso della Porta di Milano, p. ■— 173o Antonio Loria di Mantova, p. — 1735 Giandomenico Carretto Mancurti, d’Imola, p. — 1745 Girolamo Giuseppe Pasqua di Pontremoli, p. — 1752 Do menico Madii di Mantova, p. — 1755 Claudio Canzoni

. N. 306). Quantunque molti siano, e ben antichi i privilegi, che la Ma gnifica Comtà di Fiamme ha ottenuti da Imperatòri, Arciduchi e Conti del Tirol, e Principi di Trento in ordine a fare, elegere, e creare il suo Scarìo (eh’è il Capo, e quasi Regolo del Paese), pure siccome è cosa antichissima fondata sulle sue veehissuue osservanze, e consuetudini, così non si sà ne donde, ne come ne derivasse un tal nome di Scario. E perchè vechiamente non registravano le minì- stranze, così neppure si può’ sapere

18
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 277 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
li guidava. Finita quella dieta, Carlo V e Ferdinando suo fratello allo scopo di consolidare con un atto supremo le forze di Germania e di Spagna, conchiusero, che Massimiliano, primogenito del re de’ Romani avesse da sposare 1’ infante Maria, figlia dell’ Imperatore. Il nostro Cardinale fu incaricato di benedire queste nozze ; e come ogni cosa fu pre parata, arriva in Trento il giovane Principe accompagnato dal duca di Rrunswich e da altri nobilissimi personaggi (23 giugno). Il Ma- druzzo lo incontra

insieme con il cardinale Pacbeco e i prelati quivi rimasti dopo la transazione del concilio, insieme a tutti i nobili della città e delle castella, e ve lo trattiene sino al giorno 27) nel quale, celebrata la festa di san Vigilio, parte con Massimiliano alla volta di Spagna. I due Principi aveano seco un numeroso corteggio di nobili personaggi d’ ambe le nazioni, e lungo il viaggio furono festeggiati. A Mantova, a Cremona-, Pizzighetone, Lodi, Milano, Valenza, Ales- sandria, Borgo Fornaro ed a Genova

ebbero i ricevimenti più festosi. Ad otto miglia da Genova furono incontrati „ da quel Nettuno de : i tempi nostri terror de Turchi, spavento de Mori et flagello de „ corsari“ *), Andrea prìncipe Doria. Da quest’ ultima città prendono Rimbarco, e giunti a Valladolid, la sera dei 13 settembre, vengono fatti gli sponsali, presenti Filippo fratello della sposa, molti ducili, marchesi, conti e nobili baroni, e le prime principesse e illustri donne di tutta la Spagna. Nel seguente giorno il Cardinale

di Trento be- nedisce gli sposi giusta le cerimonie volute dalla Chiesa ; e dopo di avere assistito a tutte le feste, lascia la Spagna e si riconduce a Trento, accompagnando il principe Filippo per 1’ Italia nelle Fiandre. Ai 20 gennaio :i due illustri personaggi arrivavano ad Ala trentina, ed è detto, che là il freddo avesse agghiacciato l’Adige e due spa- gnuoli, che facevano guardia al Principe -). Il Madruzzo, avvertito, che il duca Maurizio, nuovo elettore di Sassonia, e il cardinale d’Au

lì 1 Besozzi Cerbonio : Delle solennità, guerre ed altri successi noti dopo la gran dieta fatta in Augusta dal Potentissimo Carlo V (1548). Trento,-1885; op. in 12° pubblicato per le nozze Giuliani-Dei Rio, p. 14. 2 ) Besozzi : Opuscolo citato , pag. 52.

19
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 396 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
ai diritti della sua Mensa, e a darsi bel tempo, pas sando da Trento al castello di sua famiglia, e a Salisburgo, e a Vienna, dove solea andare di frequente, e v’andò anche nell’anno 1780, che fu 1’ ultimo per 1’ imperatrice Maria Teresa. Era di ritorno a Trento nel settembre ; e, dopo breve sosta, passò a villeggiare in Anaunia, e poi in Santa Massenza, di dove, nel novembre, si restituì alla sua città, e quivi si dispose a stabilire 1’ aggregazione al Capitolo dei due priorati di san Leonardo e di san

Tomaso. A' dì 29 novembre cessava di vivere l’Imperatrice madre, ultimo rampollo della casa d’Habsburgo, e per questa morte Giuseppe li gì trovava libero di agire negli Stati ereditar] a seconda de' suoi in tendimenti. Volea fare, che questi Stati fossero civilmente eguali, ed a questo scopo pubblicò il famoso editto dei 15 ottobre 1781, con il quale sanciva il principio della tolleranza religiosa. Dichiarava il cattolicismo religione dello Stato ; ma voleva che Roma non avesse da turbare la sua

, come fece l’anno 1782. V’ arrivò a dì 22 'marzo, e l’Imperatore lo accolse con molta cor tesia ; ma non tenne parola con lui di affari ecclesiastici, nè il Papa Volte essere primo a parlarne; per la qual cosa quella gita rimase come non fatta. Giuseppe II contìnuo a battere la via delle riforme, e il Pontefice, di ritorno, prese la via di Monaco, Innsbruck e Trento. Il nostro Vescovo si lusingava di averlo suo ospite ; ma il Pontefice se ne volle scansare, e solo per le preghiere del Nunzio Mons

20
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 264 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
ambidue incaricati dai loro padroni a trovarvi i relativi alloggi. E fu convenuto, che il Cervino alloggiasse nel palazzo di Giambattista Girai di a Prato, non lungi dal duomo, ed „uno dei più notabili« della 'città a h ; e che il secondo Cardinale Legato avesse la casa ora Benvenuti, del giureconsulto Antonio Gigli chiamato Ouetta dal* suo paese natio, situata in Via Larga s ). I due legati arrivarono in Trento il giorno 13 marzo, al 17 vi giunse Don Diego di Mendozza, am basciatore cesareo presso

Sua Maestà Cesarea pieghevole alle sue intenzioni. A Worms dovea essere convocata una dieta per trattare di affari relativi al concilio. Paolo III avea scelti ’ per suoi ledati Gio vanni Maria del Monte vescovo di Palestrina, Marcello Cervino car dinale di santa Croce e Regìnaldo Polo, un inglese diacono di santa Maria in Cosmodin, e questi dovevano arrivare a Trento prima che nessun altro prelato vi arrivasse. A scongiurare la procella, di che era minacciato per la dieta di Worms, manda all

’ Imperatore il car dinale Farnese suo nipote, e al re de’ Romani, Fabio Mignarello da Siena con ordine di seguirlo alla dieta. In Trento il Magistrato con solare, d’ accordo con il Vescovo,. provvedeva a ciò che la città fosse degna sede del concilio, e coloro che sarebbero per intervenirvi non avessero disagio alcuno *)■ A dì 6 marzo vi giunse Angelo Massarello allora secretarlo del Cervino, e poi secretario del concilio, insieme con Giovanni Battista da Spoleto, famigliare del cardinale del Monte

1) Giuliani: Trento al tempo del Concilio , Trento, Archiv. Trenti*** 1883, pag. 150 0 sog, 2 ) Mariani: Opera citala, pag. 168. 3 ) Giuliani nelL’Arc/mno citato , pag. 168.

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