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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 563 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
vitori, i quali si sono giurati, parimente e ’l Castello di Buon Con seglio insieme con la Città di Trento, et tutte le altre nostre Città, Castelli, Chiuse et ufficij, et tutti] quelli che possedono tali Città, Castelli, Chiuse et ufficij, et tutti gli altri della Chiesa Vassalli et Sudditi a noi non debbano prestare ajuto di sorte alcuna, ne assi stenza, ne favore contro la nra Graziosa Signoria d’Austria, et li Suoi ; ma con questo modo, che loro anco non diano a quella nra Gra tiosa Signoria

et con tutto quello, che possedono contra quelli che per questo tempo fossero contrala Gratiosa nra Signoria, Provintie et Sudditi, li quali anco a Sua Signoria debbano esser obbedienti, et questo da noi essergli con cesso, et detta causa siano assolti dal giuramento con quale a noi sono tenuti, et per testimonio di questo diamo al Prefatto uro Gra tioso Sign. Duca Sigismondo, Suoi eredi et Successori da parte nra et Successori nri Vescovi della Chiesa dì Trento, questa lettera si gillata con

il nostro pendente Sigillo. Et noi Giovanni Andrea Decano, li Canonici generalmente, et tutt’ il Capitolo di Trento recognoscemo, che ’l prefatto nostro Gra tioso P. Vescovo Giovanni ha fatto la prefatta rennovazione, et confirma tione della prefatta obligatione scritta con nostro conseglio voluntà et saputa, promettendo ancor di voler quelle osservare fermamente, et saldamente, et perciò habbiarno posto il nro Sigillo insieme con quello del prefatto nro Gratioso Signore di Trento a questa lettera

avere, restino sicure siccome gli parerà espediente, acciocché per questo a noi, et alla Chiesa nra, parimente alla Gratiosa Signoria nostra, Sue Provincie et Sudditi non nasca danno. 11. Ma die li Capitani quali egli metterà alla custodia delle porte della Città siino persone a noi grate, et a noi prestino giuramento, et promettine di scuodere le mute, et Dacij nostri, et denonciare in tieramente adii nostri Daziari, et Contrascrivani, et consigliar fedelmente. 12. Et se noi o qualunque altro

, o. suoi Eredi aiuto alcuno, assistenza, ne favore contro noi, ma che in tutto questo caso restano fermi. 13. Ma se alcuno de luoghi forastico, et persone sia chi si voglia, niuno eccetto, pigliasse le parti nostre per aiutarci, et volesse essere contra la Gratiosa Signoria, sue Provintie et Sudditi all’ bora essa nostra Gratiosa Signoria et Eredi debbano, et possino prevalersi d’esso Castello di Buon Conseglio insieme con la Città di Trento, et parimente l’altre Città, Castelli, Chiuse et TJificij

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 260 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
Fierame, dei Castelli di Selva, di Tenno, dl Stenico e di altri luoghi; attese alla riforma dello Statuto di Trento, e lo rese di pubblica ra gione con il mezzo della stampa 1 ); s’occupò nell’erezione ed am pliamento dell’ archivio episcopale, cui arrichì di preziosi codici 2 ), e protesse i letterati e gli artisti, sicché possiam dire, che Trento mai vide, come al tempo del desio, tanta affluenza di uomini periti nel- 1 ’arte e nel sapere, tanto movimento artistico e letterario, tanto va lore

anche ne' nostri, che incominciarono allora a sentirsi trasportati a gustare i frutti della vita dell’ intelligenza. • CAPO XXVII. Il vescovo Cristoforo Madruzzo e il concilio di Trento. (1539—1567). Cristoforo Madruzzo fu degno successore di Bernardo Clesip, 11 Capitolo, ad unanimità di suffragi, lo elesse vescovo a dì 5 agosto 1539, quando contava ventisei anni di età. Da sedici anni era stato nominato canonico della cattedrale di Trento, e poi successivamente decano della stessa cattedrale (1535

codici manoscritti dal nostro benemerito compatriotta Comm. To- maso Gar. Trento, Monanni, 1858, 1 voi. in 8.0 2) Bonelli Monumenta etc. pag. 186. 3) Bonelli Monumenta etc. pag. 195. 4 ) Papadopoli Historia gymn. Palavinii Venetiis, 1726, II, pag. 79 , 3) Bonelli Monumenta etc. pag. 196.

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 290 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
minati suoi commissaij Nicolò de Polweiter, Luca Römer e il Doti. Antonio Schrottenberger ; i quali, come vennero a Trento, rassegna rono ai Consoli le loro credenziali. Non vi trovarono ostacolo da parte della cittadinanza -, e nell’ anno seguente Massimiliano li poneva sotto sequestro il principato, e vi nominava suo commissario Francesco Hendl. Indi rimise la causa del Vescovo al Foro imperiale residente nella città di Spira, ed ivi si fece quella nota, che venne pubblicata 1’ anno 1571 col

XIII, il quale non fece tanta festa nel dì del suo esaltamento, quanta ne fece per la notizia della strage fatta in Francia degli Ugonotti nella troppo celebre notte dì san Bartolameo (24 agosto 1572). In Trento è poi da notare lo scoppio di quella pestilenza, che partita da qui, scese ad invadere la Venezia e la Lombardia. Si narra che sulla fine del marzo 1574 si manifestarono in Trento parecchi casi di peste ; ed è detto, che il contagio fosse stato portato da un . fo restiere venditore di merci

, o da un Trentino che andato alla fiera 1) Perini : I Castelli del Tiralo , II, pag. 35. 2) Manci: Annali di Trento, MSS. della Bib. eli Trento, 1, pa g. 463

titolo di Notula Spirensis, e non fu accettata. Rima sero per ciò le cose come s’ erano poste ; e intanto si riaccendeva la questione per il possesso dei Quattro Vicariati. Se Io contendevano ì Madruzzi ed i Castelbarco ; e dopo lunghe contese esacerbate da vicendevoli aggressioni, vennero alla risoluzione di rassegnare la causa all’ Imperatore. Questi con lettera dei 25 settembre 1573 la unisce a quella del Vescovo e ne commette l’esame ai commissarj residenti in Trento, e nondimeno la cosa ebbe

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 295 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
) il Rituale Sacramentorum ex Romana Ecclesiae ritu 1 ). Gli anni trascorrevano più o meno tran quilli, e la famiglia Madruzzo continuava a godere dell’ aura di gran dezza e di splendore formatasi col valore militare degli avi, e ricon- firmata con le virtù di che s’ adornò il Cardinale del Concilio. Dei fratelli di Lodovico vivevano ancora Giovanni Federico, che s’era' maritato ad Isabella contessa di Chalant, Aliprando Madruzzo ca nonico e decano della cattedrale di Trento, e quel Fortunato che

e n’ usciva da un’altra, e ciascun individuo era tenuto di giurare solennemente sul Vangelo di essere fedele alle convenzioni stabilite. Compito quest’ atto, i commissarj dettero mano a processare ed a condannare quelli che tenevano in prigione, tra’ quali era quel Cornato di cui si parlò più sopra, un Giovanni Armati di Lomaso notaro, un Giovanni Fantino di Cimego pure notaro, e molti altri giurisperiti dei varj luoghi della valle. I notari furono sospesi nel- l’esercizio della loro

professione per un numero determinato di armi, e condannati ad una pena pecunaria. Altri detenuti furon banditi in perpetuo dalle terre di Giudicarle, ed altri in fine sottoposti alla con fisca dei loro beni, od obbligati a versare una data somma in ragnesi. Composte le cose di Giudicane, il nostro Prelato passa up’ altra volta in Germania incaricato dal pontefice Gregorio XIII (5 marzo 1581) d’una nuova legazione; e ritornato di là, pubblica in Trento colile stampe di Giambattista Gelmini (1588

della Veneziana Repubblica che vivea da Bandito 4 ), nella sera del 9 novembre sbarca presso la porta del castello di Riva con cento e più uomini. Viene al palazzo del Po destà e fa uccidere un tale eh’ era di sotto ai portici. Il Podestà che vide la cosa, fa suonare la campana a stormo, e manda ì suoi uf ficiali a vedere che cosa facesse quella gente; ma giunti alla torre furono rincacciati a forza di archibugiate. Il Conte con i suoi bravi volge* allora alla rocca, e nell’andarvi incontra Bastiano

Marchiano ,*) Bonelli Monumenta etc. pag, 215. 2 ) Perini: I Castelli del Tiralo, II, pag. 55. 3 ) Gar : Statuti della città di Riva, pag. 234. 4 ) FulTiIn : Ballettino bibliografico dell’Archivio Veneto , 1881, p. 92.

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 548 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
, e libertà, de quali la Chiesa Nostra, ed Antecessori, e Noi pure alcuni anni restas simo privi, per ciò in attestato vero, fermo, e perenne delle cose premesse a nome della Nostra Chiesa per Noi, e tutti li successori Nostri diamo ■ la presente alli antenominati nostri cari Signori, ed alli Eredi loro Conti del Tyrolo, fermata col sigillo nostro, e del Capitolo. Noi XJdalrìco il Decano, Leopoldo l’Arcidiacono, e li Canonici tutti della Chiesa, e Capitolo di Trento attestiamo, e facciamo noto

loro Conti del Tyrolo, come veri Prottettori ereditari di volerci difendere Noi, la Chiesa Nostra, e suc cessori Vescovi di Trento, e di Mantenerci nel possesso de Nostri Castelli Città, fortezze e sudditi, beni, giurisdizioni spirituali e tem porali 'libertà,’ e buone usanze, e di proteggerci e difenderci in ogni congiuntura, che fossimo assaliti. Succedesse poi, che a Noi o a Nostro Capitolo ò a’successori, overo anco a’Nostri Commandanti e Capitani sembrasse, che dalla Nominata Nosti

espressamente colla presente, che per Noi e per tutti li successori Nostri ci siano obligati perpetuamente con tutto il buon ordine di potere, parole, ed avere, ed in conseguenza de' diritti temporali e spirituali della Nostra Chiesa, e raggioni antiche, libertà, e buone usanze alla Medesima appartenenti di Mantenere ed osservare la so prascritta convenzione libera, e dì lei approvazione in particolare, ed universale, alla quale di propria scienza per Noi e della Chiesa Nostra spediente, onore, e vantaggio

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 25 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
, un Como che po trebbe stare da sè, un Coinus che può essere lo stesso Como , ed un Annio che non si saprebbe dove collocare,'- se non fosse lo stesso Eunio 7 ). Coinus è dato quale predecessore di Evino 8 ), e ad Eunio *) Historia Longobard. lìb. Ili, cap. 31. 2 ) Memorie antiche di Rovereto , pag. 8. — Bottea : I Franchi nella valle di Sole. Trento, Arch. Trent. 1884, pag. 83 e seg. 3) I Castelli Trentini distrutti ecc. pag. 27. 4 ) Della storia e delle condizioni del Trentino ecc. pag. 141

25 mali che loro sarebbero derivati resistendo. Paolo Diacono ci dà per ordine i nomi dei castelli distrutti, che furono: Tesano., Maletum , Sermiana, Appianum , Fagitana, Cimbra, Vitianum, Bremtonicum, Volaenes, Eunemase, e i due castelli non nominati di Alsuca 1 ). Il solo castrum Ferruge rimase salvo dalla distruzione, essendosi messi di mezzo i vescovi Ingemmo di Sabione e Agnello di Trento, stipu lando, che gli uomini eh’erano in esso, pagassero per ciascuno solidus unus usque ad solidos

sexcentos. Ma, della via praticata da questi Franchi per giungere nel Trentino, nulla si dice. Il Tartarotti è di pa rere, che una parte dell’esercito franco sceso dal Gottardo nel Mila nese, si fosse staccata, passando a sinistra, e per la valle Tellina fosse entrata nella Rezia, e sul territorio trentino, venendo in Anaunia dal passo che oggi è detto Ponte di legno -). 11 prof. Malfatti suppone invece, che Cedino, per ragioni di tempo e di strategia, avesse preso altro cammino, venendovi dall

’ Engadina e il passo di Reschen 3 ). E simili differenze s’incontrano presso gli autori per ciò che si rife risce ai luoghi dove s’ergevano i castelli distrutti. Basta capacitarsene consultando il Frapporti 4 ), il Bottea citato, e lo scritto del signor Malfatti, che tocca della distruzione degli stessi, e fu dettato con particolare acume e dottrina, Autari era morto (5 settembre 590), e del duca Evino più non si parla. Salì al trono Agilulfo, ed a lui si riferisce la pace combinata con i Franchi, nella

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 328 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
presso il volgo ignorante qualche traccia di ragione per sostenersi. L esistenza del diavolo non è ancora interamente bandita dalle mentì degli uomini; e fu il diavolo che partorì le streghe e gli stregoni; ina come questo ebbe a trovarsi di fronte ai progressi della scienza, i suoi prestigi cessarono, ed esso stesso s’indusse a languire, a per dere la vita colpito da marasmo senile. La lotta della sana ragione contro quest’ essere imaginario incominciò sino dal secolo decimosesto, e com’ebbe

, a proseguire ogni dì più vittoriosa, rimase soverchiata completamente la reazione, che si dimenava per sostenerlo. Gli ultimi sforzi di essa si riscontrano nei sermone che pronunciò il famoso ge suita Giorgio Gaar a Würzburg presso al rogo di Suor Maria Renata (21 giugno 1749); sermone, che appoggiando tutta la stregoneria, condanna di ateismo chi non ci crede ! ). Ma V intemperanza del frate ottenne 1’ effetto contrario : nessuno s’ acchetò alle di lui parole, e la lotta contro i pregiudizj della

stregoneria si fece più gagliarda dì prima. Sorsero a combatterla apertamente i più valenti scrittori del tempo, de’ quali è uno il nostro celebre Girolamo Tartarotti, che nell’anno stesso in cui fu pubblicato il Ragionamento del Gaar, pub blicò colle stampe di Rovereto il suo trattato Del Congresso not turno delle Lamie; e così abbattuto 1‘edificio della stregoneria, il diavolo, dopo tanti secoli d’ imaginaria esistenza, s’ebbe a trovare colpito da quella ferita mortale, che lo rende impotente a più

rilevarsi. Nel 1646 1’arciduca Ferdinando Carlo, divenuto maggiorenne, prendeva in mano le redini del governo del Tirolo, e nell’anno se guente (25 aprile) moriva in Vienna d’Austria Mattia Galasso 2 ) nativo di Trento ed unico figlio di Pancrazio di Campo e di Maria Mercanti. Nacque ai 16 settembre 1584, ed ebbe a figurare nella guerra dei Trent’ anni, combattendo ai comandi del Wallenstein, e poi coinè generalissimo, avendo raggiunto il supremo comando con la perfidia d’un tradimento : si pensò

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