8 items found
Sort by:
Relevance
Relevance
Publication year ascending
Publication year descending
Title A - Z
Title Z - A
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_181_object_5191224.png
Page 181 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
govèrno del principato verso un’ annua pensione di mille ducati. Poco dòpo.-va a Nicolsburgo, castello di sua famiglia, e là incomincia a reagire contro il Duca, facendo da prima sapere a tutti di essere egli solo legittimo signore del principato trentino, e ordinando che a lui dovessero far ricorso tutti i suoi sudditi. Indi ritratta le promesse è convenzioni fate con il duca Federico siccome estorte per vini et metum in constantem virimi, e così quella che fece con i cittadini di Trento

nemici, onde avviene che il Duca pressato dà ogni parte, si trovò costretto a pensare seriamente a sè ed alla 1 sicurezza de’ suoi Stati. E tuttavia il Vescovo continuava a rimanere in Nicolsburgo, e Federico non cessava di dominare sul principato trentino. Nel frattempo in Germania era morto 1 ’imperatore Roberto (18 maggio 1410), ed a lui succedeva,, Sigismondo figlio di Carlo IV, margravio di Brandenburgo e re d’ Ungheria. Gli elettori della parte contraria alla sua elezione elessero fosse

di Lussemburgo, marchese di Moravia ; ma costui visse poco, e nell’anno 1411 Sigismondo si trovò solo al possesso della corona imperiale. E non andò guari che scoppiò la guerra tra lui e la Repubblica di Venezia. Egli chiedeva alla Repubblica la restituzione di Zara, e non ascoltato, mandava nel Friuli le sue truppe composte di undicimila Ungheresi sotto la condotta del generale Pippo Spano fiorentino (28 novembre 1411). Udine ed altre città riconobbero il re de’ Romani, tennero forte Sa ette e Brugnera

, ma non arrivarono ad impedire che gli Ungheresi andassero avanti, e giungessero a sottomettere Feltro e Belluno insieme con altri luoghi compresi i più tenaci nella difesa. Sigismondo avea altresì nominato Brunoro della Scala a suo vicario in Verona e Vi- ceiiza, e poi calava egli stesso in Italia, e spingeva il suo esercito .nel Vicentino. I Veneziani gli apponevano Carlo Malatestà Signore di Rimini; ma Sigismondo, trovata una forte resistenza sotto le città di Bassano, di Verona e di Vicenza, volse

1
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_223_object_5191266.png
Page 223 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
Giorgio nella dieta di Costanza avea ottenuto da Massimiliano 1’ investitura delle regalie del suo principato ; e fu in seguito alle deliberazioni prese in quell’ adunanza dai principi dell’Im pero, che Trento si trovò invaso dalle truppe imperiali. L’ Imperatore v’ avea mandati mille fanti e due mila cavalli, mentre egli entrava in Francia per la Borgogna allo scopo d’ impadronirsi del ducato di Gueldria nelle parti della Germania inferiore 1 ). Avea nominato ri! nostro Vescovo plenipotenziario

al re di Francia, Brescia, Bergamo, Crema, Cremona e Ghiaradadda ; al re di Spagna, Trani, Brindisi, Otranto, Gallipoli, e le altre terre che i Veneziani avevano ricevute in pegno da Fer dinando II re di Napoli, e ad altri che entrassero nella lega, i rima nenti possediménti della Repubblica, come la Dalmazia e la Schiavonia che venivano destinate pel re d’ Ungheria, il regno di Cipro che as- segnavasi al duca di Savoja, ed altri possessi che voleansi aggiudi care ai casati d’ Este e di Gonzaga. Il vescovo

. Il Vescovo raddoppia allora le sue cure, e mirando alla riconquista di Riva, se la intende e con i fratelli Lodrone per tenere indietro i Veneziani che aveano eretto un bastione di fronte al loro castello omonimo, e con i capitani Giovanni di Veinecco, Nicolò Frautmansdorf e Gau denzio Madruzzo per la conquista della valle di Ledro. Ordina dipoi, che si dia principio all’ assedio di Riva ; ma quindici giorni dopo se ne ritraggono i militi per tradimento o perchè non pagati, prima i duemila grigioni

2
Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/350295/350295_459_object_5191502.png
Page 459 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
); pace fatale che rapì alla monarchia austriaca più di tre milioni e mezzo di sudditi. Con 1 ’ armistizio di Znayn era stata ordinata l’immediata eva cuazione delle truppe austriache dal Tirolo e Vorarlberg ; ma i Ti rolesi non ci credevano e volevano che la notizia Fosse uno strata gemma del nemico ordito allo scopo di far loro deporre le armi. Nuovo entusiasmo scorre per le vene di tutti, uomini e donne sì rianimano per la difesa della loro patria. Un parlamentario francese, scortato da quattro

cavallieri, rassegna in Rovereto al comandante di quella piazza (23 luglio) i dispacci a stampa dell’avvenuto armi stizio con l’ingiunta, per là truppa imperiale, di sgomberare dal Tren tino e dare luogo ad una colonna di napoletani che era in procinto di entrarvi. Que dispacci vengono dipoi confermati al colonnello Lei- ningen, ed ai Tirolesi dal commissario barone de Hormayr, e dal comandante superiore barone Buoi, onde il colonnello, assembrata in Trento la sparsa sua truppa, parte alla volta del

Tirolo (1, agosto), unendosi per via coll’esercito del comandante per indi uscire dai confini tirolesi. In Trento entra tosto il generale Dasmaìre con 1300 uomini, e 30 mila condotti dal maresciallo Lefevre, duca di Danzica, irrompono nel Tirolo dalla parte di settentrione. 1 Tirolesi ne ri mangono imperterriti ; e, visto il pericolo, in che versava la patria loro, ripigliano le armi, e furibondi si scagliano contro il nemico. Combattono, e combattuti, risorgono, tornano a combattere, e vit toriosi

3