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Title A - Z
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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 19 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
delle Lustrazioni, che si facevano ogni anno al finire del maggio *) alla maniera delle Rogazìonì de cristiani, implorando dal cielo la fecondità della semente affidata alla terra ; e fu in questa occasione che, alle violenze commesse dai cristiani, rispose il popolo infuriato, uccidendo i tre loro commilitoni. Sono questi i primi mar tiri che annovera la chiesa trentina ; ma circa il luogo, ove morirono, v’ è molta incertezza : chi dice fosse Tajo, chi Mechel o Meclo, e chi, e forse con maggiore

ragione, Tavon, che è una villetta della Pieve di San Zeno, nella quale è probabile sia stata piantata tra gli Anauni la prima chiesa cristiana 2 ). 11 vescovo Vigilio scosso allora profóndamente da questo lut tuoso avvenimento, corre in Anaunìa, e raccolte le reliquie dei tre martiri, le manda a Simpliciano, che era succeduto a Sant’Ambrogio nella sede episcopale di Milano. Indi dà mano all’ opera della con versione, ed è detto, che per lui si fosse volta al cristianesimo tutta quella valle. Passa

di là in Rendena accompagnato dal prete Giuliano e da altri difensori della fede cristiana; ma vi incontra il martirio. Il fervente suo zelo lo spinge sino al luogo, dove si rizzava la statua di Saturno fervidamente venerata da que’ montanari ; ve la fa abbat tere e gettare net Sarca, sale sul piedestallo lasciato dalla stessa e pre dica il vangelo. Ma la gente infierisce contro di lui, e ve lo fa morire sotto una pioggia di sassi. Vuoisi che ciò fosse avvenuto sotto il consolato di Stilicene 3 ), che potrebbe

essere il primo od il secondo, vale a dire nell’ anno 400, 0 nel 405 / '). Fa parte de’, vescovi fondatori della chiesa trentina; e, secondo una versione che sembra più equa era- zionale, Vigilio sarebbe stato il terzo di loro 5 ). A Vigilio successero Eugippio, Quartino e Peregrino, il quale era in vita quando Odoacre assunse il titolo di re d’Italia 6 ). *) Tartarotti : Memorie istoriche intorno alla vita e morte dei SS. Sisinnio, Martirio ed Alessandro. Verona, 1745, pag. 18. 2 ) Tartarotti: Opera

cit. pag. 37. 3 ) Vita di S. Vigilio scritta da Bortolammeo di Trento riportata dal Tartarotti nella sua Apologia delle Memorie antiche di Rovereto, p. 303. 4 ) Tartarotti; De origine Ecclesice Trìdentinm, pag. 81. 3 ) Tartarotti ; De origine eco. pag. 62-63. 6 ) Per la seri© da’ vescovi di Trento vedi Appendice N. 2,

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 200 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
della cappella dei santi Quiri c ° Giuditta ; compera da Giovanni di Guglielmo di Castel Nano, Pi etra murata (1452); unisce perpetuamente la chiesa parocchiale di e, ri Vigilio di Rendena al decanato della cattedrale di Trento ; nella questione insorta tra le Comunità di Pinzolo, Boldrino e Fisto valle di Rendena, e frate Giovanni di Gerosa Valtellinese, deci richiamando a sè il diritto di protezione e di reggimento sull’ Gsp 1 di santa Maria di Campiglio 2 ). E fu per lo appunto, che in fi ueS

iS’ che fu-scomunicato nell'anno 1433, perchè renitente ad assolver© ^ somma dovuta al preposito Stanislao, e che fatto vescovo, rip° rl:0 una nuova scomunica nell’ occasione della sua rinuncia al vescovato? che, effettuata in iscritto, rimaneva nel fatto come lettera morta h Egli, rinunciando, avea ottenuto da Sigismondo e da’ suoi nobili ; promessa, che dal Vescovo gli sarebbe pagata una pensione di 4 °° fiorini d’ oro. Nulla però ottenne, e fatta istanza presso il pontefici ebbe disdegno

ottenuti dai vescovi suoi anteC© sS ed accordò loro le immunità dalle collette o retribuzioni della ri* 1 li# in dilesa della Chiesa fuori del principato, prima che siansi d 10 più nobili, e in tal caso con 1 ’ obbligo al Vescovo di fornir loro tre giorni di accampamento, le necessarie vettovaglie, come aia mente era in uso 3 ). Nel marzo dello stesso anno sanziona lo s ’ a della società dei carrettieri trentini. OSSI dop 0 ti# 4 # sfare pienamente alle intenzioni dell’ arciduca Sigismondo, in ulll

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Page 13 of 138
Author: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 125 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Location mark: II A-4.038 ; II 38.772
Intern ID: 155221
Capitolo della Cat tedrale di Trento fu concessa ad Alberto di Stenico la investitura feudale dello decime di Rendena, assieme ad altre delle Giudicarle, la quale fu confermata nel 1204 da Federico di Tanga. Nel 1212 questo stesso Federico per estinguere certo debito contratto coi Bresciani da Corrado suo prede cessore, prese dagli abitanti della Rendena 3300 lire veronesi, concedendo loro in ricambio parecchie esen zioni e prerogative. I più antichi documenti locali che accennino al fun zionamento del

regime comunale sono due pergamene una del 1229, l’altra del 1255, conservate nell’archivio del Comune di Pinzalo. Vi troviamo che gli uomini della comunità di Pinzolo e Baldino si erano raccolti a nominar un procuratore, onde terminare una differenza insorta con quelli di Carisolo nella divisione delle Mon tagne di Bulgaria e Magnabò. Nella lotta fra Maioardo Conte del Titolo ed Egnone Vescovo di Trento (1254-1275), i Rendenesi, benché molti dei Giudicariesi prendessero partito pel primo

in modo stabile i civili costumi c lo usanze locali, insegnarono a quella forte popolazione una forma di self governement, la quale appunto perchè sorta natural mente, nè importata, corrispondeva nell’essenza e nelle forme così perfettamente ai bisogni veri del vivere comune ed individuale che fu impossibile sopraffarla o modificarla al principio di questo secolo, anzi vive tutta via e nello spirito della popolazione ed in alcune usanze ed appellazioni sociali. Sì fu soltanto nel 1202 che dal

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 436 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
che tra i privilegi concessi alle Monache di S. Michele in Trento, se ne contava uno „ che ha del prodigioso, e vien dal Cielo. Ogni qual- » volta è per morire alcuna delle Suore, di tre campanelle, che hanno, » 0°è delle Messe, della mensa, e del Capitolo, una suona infalli- » bilmente da sò stessa pochi dì avanti ; e ciò, oltre consta di .fama, » 111 * v *en’ affermato costantemente dalla moderna Abbadessa, eh’ è » l a Madre Suor. Veronica Rosina, nata Colonna de’ Baroni di Vels Inoltre

volte causate da certe unzioni praticate, secondo la comune credenza, da untori pellegrini e questuanti. E in ciò con lui credevano anche i medici e le autorità cittadine, come avvenne di osservare in Trento l’anno 1671. Egli ci racconta, che fattovisi grande rumore per la moltitudine venutavi di gente straniera, e per certe unzioni, vere o false, vedute in diversi luoghi, si credette, che la peste del 1630 avesse da ritornare. Il Magistrato consolare ricorse ai collegio de’ medici, e dietro suo

accascia Xintelletto, e lo obbliga a farsi schiavo dei pregiudizj del volgo. Due soli uomini pare avessero dato nelle loro opere qualche segno non comune di elevatezza di mente, e questi furon figli di quella classica terra, che mai rimase deserta di chiari ingegni : Giambattista Ruffinì di Bréz, che nel chiostro sì disse p. Giovenale, e fu distinto nella metafisica, e Romedio Tolotti di Nano, che va ammirato come uomo -• t) Mariani: Trento con il sacro Concilio et altri notabili, Trento, 1673, pag

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Page 63 of 138
Author: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 125 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Location mark: II A-4.038 ; II 38.772
Intern ID: 155221
fosse un castello romano, furono trovate varie monete coll’ effigie di Claudio imperatore. A Caderzcne, sulla destra del Sarca, dimorava la famiglia privilegiata dei Bertelli, investita dai Conti d’Arco della colletta delle decime dì Rendena. La via passa quindi per un ponte sulla sinistra del torrente, attraversa Giustino. Il presbiterio della chiesa di Giustino che era esso pure adorno di affreschi del 1430, opera di un Simone, probabilmente il de Averaria, venne barbaramente distrutto nel

1866, e delle pitture che lo coprivano non ne rimangono più che due sulla parte meridionale.*) La chiesa di Santa Lucia è delle prime erette in Rendena, consacrata tra iJ 1212 ed il 1218 era sede della Curazia di Sopracquei che comprese i paesi di Giustino, Massimeno, Pinzolo e Carisolo fino al 1640. Una bella strada salo all’est di Giustino al pittoresco villaggio di Massimino, il cui nome vuoisi derivato da un antico castello romano detto Castel Massimo. Dal poggio su cui è Massimeno, guardando

verso nord-ovest sopra F entrata della Talle di Genova si scorge la cima della Pressanclla ed il vicino monte Botteri colla di stesa dei loro ghiacciai. La chiesuola di S. Giovanni Battista di Massimeno vuoisi sorgesse sulle rovine di una rocca, esistente nel luogo detto la guardia. In quei pressi furono rinvenute monete, armi ed uno scheletro chiuso in una armatura di ferro, — Anche questo tempio dovea essere inter namente coperto di affreschi ora distrutti; si vedono l ) V. Annuario B. A, T. 1877

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Page 36 of 138
Author: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 125 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Location mark: II A-4.038 ; II 38.772
Intern ID: 155221
rapidissimo della popolazione, la qual© negli ultimi duo secoli è cresciuta quasi di un terzo. La principale industria della Rendena è la pastorizia. Vitelli e burro vengono esportati per le città, special mente a Tronto o R iva. Le vacche della Rendena lat tifere più di qualunque altra razza del Trentino sono assai pregiate. — Una buona parte dei pascoli vieti© affittata alle mandi 1 © che vengono dalle altre vallate, e segnatamente a quelle che salgono dal Bresciano. L’in dustria del

caseifìcio è perù ancora allo stato rudimen tale malgrado la bontà dei prodotti, ond’è che il reddito importante di un prodotto di tipo costante non è punto ancora sfruttato. Un’altra fonte di ricchezza pel Comuni sono le selve di abete rosso e bianco, e alcune di larici. L’industria del boscaiuolo, la segatura ed il trasporto del legname occupano una buona parte della popolazione maschile. Tuttavia questi due cespiti sono affatto insufficienti e 1 emigrazione toglie alla Rendena in media e per quasi

tutto l’anno oltre un terzo della sua popolazione maschile, ed un quarto dello femmine. I Rendenosi vanno per lo più ad esercitare la profes sione dellVfrroiùio ambulante e coltéllinajo, di cui si sono fatta una specialità. Tutta PItalia, la Germania e l’Ame rica meridionale, sono percorse dagli arrotini Rendencsi che si spingono innanzi una ingegnosa carruola conte nente la loro officina. — A Londra, a Parigi, a Pie troburgo, a Nuova York molti hanno saputo racimolare coll’economia e l’indefesso

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 257 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
perduti, obbligandolo a riconoscere il regno per un feudo della corona di Spagna ; spezzò i ferri a 20 mila schiavi, e s’imbarcò (1.7 a g 0 ' sto 1535) per la Sicilia, traendo seco le benedizioni degli schiavi redenti e la. fama di avere domata 1’ alterigia d’un nemico divenuto spaventoso e terribile alla cristianità ; onde potea vantare di avere un titolo di più per salire al soglio che lo renderebbe capo temporale del mondo cristiano. Ma I’ unità, che sperava di ristabilire, veniva lacerata

dalla Riforma, e le nazioni si manifestavano contrarie alla monarchia, coiti’ era stata concepita nel Medio Evo. Il Clesio, che da Padova s’era recato alla Corte di Vienna, scendeva a Napoli per visitare 1’ Imperatore, e rallegrarsi del ripor tato trionfo in nome del re Ferdinando. Di là passa a Roma, e in fine fatta premura insieme con gli altri commissari imperiali presso ài Papa per una sollecita dichiarazione del concilio generale, si ri condusse in Trento, e vi si trattenne, finche seppe che

rendimento di conto circa il denaro somministratogli per le spese dei quattro viaggi fatti per le tre legazioni a Bologna, e pei viaggi di Roma al conclave, e di Napoli e Roma ancora 2 ). Indi il Clesio, dopo di aversi trattenuto due mesi in ‘Innsbruck, conosciuta 1’ intenzione di Ferdinando di recarsi a Bolzano, e poscia a Trento, con ogni prestezza ritorna alla sua città per preparargli un convenevole rice vimento 3 ). E il Re ci arriva insieme con la sua consorte Anna d’Ungheria a dì -12 settembre

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