Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
. , 2) Statuto di Trento citato , pag. 52. — Bar: Statuti della citta dì Trento , pag. 96. 3 ) Cavioei Bellum Róbor et anum nella storia cit. I, pag- 488. 4 ) Borelli Monumenta etc. pag. 165.
mal provveduta di viveri e di denaro, sollecitava 1’ abbandono di quel misero paese, Ogni cosa era stata distrutta, e nell’ andarsene, appiccò il fuoco al castello ed alla terra di Rovereto. I Veneziani riebbero tosto ogni terra perduta (25 luglio) ; ma, o ebrezza di vittoria, o desiderio di conquista, s’ avvanzano con la metà del loro esercito oltr' Adige e prendono il castello di Nomi, e con 1’ altra metà asse diano quello della Pietra, distendendosi sino a Mattarello. Due ponti, uno sopra
Poniarolo e 1’ altro di fronte a Calliano vi mantengono aperte le comunicazioni. Parea che la mossa fosse diretta su Trento, ed il Vescovo, che nel frattempo era ritornato da Roma, preso da spavento, fa venire a sè Giorgio Pietrapiana, illustre soldato nelle guerre fiamminghe, e Federico Kampeller eh’ era rimasto indietro dall esercito passato in Germania, e commette loro le proprie milizie. Indi promette al popolo, perchè vi presti mano, ricompense fran chigie indulgenze, ed egli stesso in veste
che vi s era accalcata, e i soldati, che rimangono addietro sono colti dai nemici, e restano o morti 0 prigioni sul campo (io agosto). È detto, che diecimila v’ avessero lasciata la vita, e che di questi settemila perirono , affogati nell’Adige 2 ). Grande fu lo sgomento de’ Veneziani, e grande il tripudio dei vincitori. Questi s’ affrettano a spogliare il campo ne mico, e rinvenuto il cadavere di Sanseverino, lo trasportano a Trento insieme a quello di Giovanni Francesco da Tolentino, eh’ era
stato ucciso presso a Castel Beseno 3 ). Ivi ambedue furono sepolti con isplendida pompa, il primo in Duomo, ed il secondo nella chiesa di san Francesco fuor delle mura Q • e intanto che ciò seguiva, il conte Giulio Rossi, che avea avuta parte nel comando dell’ esercito veneto, .raccoglieva intorno a sè gli scarsi avanzi della strage subita, rientrava in Rovereto,- e si disponeva alla difesa. Ma era tempo che avesse da finire questa guerra fratricida. ut) Frapporti : Opera citata , pag. 513