Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
, dove i tre pastori di Trento, Brescia e Verona segnar potrìa ; quando, ascendendo lungo il corso dell’Adige, prese dalla ruina, che è nel fianco dì qua da Trento, imagine del burraio che mette dal sesto al settimo cerchio del suo Inferno ; mina, che i più ci danno con il Tartarotti 3 ) per quella di Marco, mentre pochi altri opinano con il padre Cesari, che sia quella del Cengia rosso presso il castello della Pietra 3 ). E fu altresì circa questo tempo, che fra’ Dolcino avea bisogno di essere
E mentre tali cose si compivano nel Trentino, un’antica tra dizione ci dà, che Dante Alighieri, peregrinando da Verona, fosse stato ospitato nel castello di Lizzana da Guglielmo di Castelbarco. Ciò dovea succedere tra gli anni 1303 e 1304, quand’ egli non avea ancora pubblicata la prima cantica del suo Poema immortale *) ; quando dal suo primo rifugio e primo ostello , che fu la cortesia di Bartolomeo della Scala, salì a vedere il lago di Garda, e ne ammirò le fonti, e il luogo che è nel mezzo
avvertito a tenersi ben provvisto di viveri, perchè stretta dì nevi Non rechi la vittoria al Novarese. Di. fra’ Dolcino era vivissima la memoria nelle nostre valli. Fu di Romagnano nel contado di Novara ; avea abbracciate le opinioni religiose di Girardo Sagarella, monaco parmigiano 4 ) ; e, cacciato di patria, venne in Trento, e vi si fece Umiliato ; ma il chiostro non era fatto per lui. Conobbe presto certa Margherita di Trank, giovane di natali generosi ed educata tra le mura del Convento di santa
dai loro, petti un grido di dolore, un anelito sospi roso 6 ). Rimasero fermi e silenziosi ; e in fine, Dolcino a Vercelli, e - J ) Balbo: Vita dì Dante . Firenze, 1853, pag, 216. s ) Tartabotti : Memorie antiche di Rovereto, pag. 74, 3 ) Bellezze della Commedia dì Dante Alighieri , I, pag. 242. /*) Cantò : Gli Eretici in Italia. Torino, 1865, I, pag. 216. 3 ) Baggiqlini: Dolcino e i Patareni eco. pag. 37. 6 ) Baggiqlini: Opera citata, pag. 143. — Da vedersi anche l’Opera molto erudita di Julius