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Title A - Z
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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 90 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
, e fa, che il Comune di Trento, prendendo animo dalla nuova di scordia, s’ accordasse con lui nell’ attendere dal tempo 1’ opportunità necessaria per irrompere contro gli autori della pace. Il Vescovo si trova per ciò di nuovo impacciato ; e, viste le difficoltà che si op ponevano per ricomporre il suo Stato all’ ordine ed alla quiete, prende la risoluzione di andarsene e di abbandonare per sempre le troppo difficili e infortunate cure del principato. Passa I’ alpe, e nel borgo di Eniponto (Innsbruck

, e i magistrati della città, risoluti di nulla concedere al Vescovo, ne cu rarono T amministrazione, e dì concerto con Alberto conte del Tirolo, allora nominato podestà di Trento, s’ opposero ad ogni tentativo, che Corrado faceva nell’ intendimento di riacquistare il rinunciato domìnio. E finalmente il Pontefice, condannando le pretese di quei Vescovo, ordina al Capitolo della Chiesa trentina, per mezzo de’ suoi legati Visone, vescovo di Treviso, e Alberto, prete mantovano, di nominare il nuovo pastore entro

), presenti il conte Egenone di Ultimi, Ermanno di Livo, Ottone di Formiano, Musone e Pelarino di Trento, Arrigo Suappo di Livo ed altri, il giorno IO marzo 1205, si dichiara di avere statuito di servire a Dio, facendo voto di entrare in una comunione religiosa. Respinge energicamente ogni preghiera diretta a farlo de sistere da tale determinazione, e, protestando di non ricevere altro dono dalla mano degli uomini, fuorché per volere o comando del suo superiore, l'abbate l 2 entra nel monastero di san

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 226 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
combattuto per tutti i suoi alleati chiedeva ai principi italiani dì contribuire alle spese della campagna 5 occupava Peschiera che apparteneva alla Signoria' di Mantova, e §i disponeva a ripassare in Francia. Occupata Peschiera, la città di Riva, già assediata dalle trupp e Imperiali, delibera di darsi spontaneamente al vescovo Giorgio 1 • Ne furono redatti in Trento i capitoli della resa 2 ), ed Antonio Tabareìlì de Fatis, decano del Capitolo ne prende possesso a dì 29 raag<q 0 1509 3 ). Il Vescovo non

furon prese le città della Venezia, che Vérona, Vicenza e Padova mandarono le loro chiavi a Lodovico XII. Il Duca d’ Urbino occupava in Romagna le terre de veneti Signori, Alfonso d’ Este ricuperava il Polesine, e i Tedeschi, tardi alle mosse, entrano sotto la condotta del Duca di Brunswich nel Veneto e nel Friuli. Trieste inalbera o-fi stemmi austriaci; e tutto questo si compiva entro breve spazio di tempo. Venezia poteasi dire giunta all’estremo di sua rovina; ma dal fondo del suo

dell’ambasciata all’Im peratore ; e giunto a Trento, cerca di parlare con il Vescovo allo scopo di averlo mediatore presso il Monarca ; ma Giorgio non Io volle vedere, nè ascoltare, adducendo che non gli era lecito di avere co municazione o colloquio con gli scomunicati, per cui il Giustiniani non osa procedere nel cammino, e torna indietro 1 ). Al re Ferdinando i Veneziani offrivano la restituzione delle città occupate dalla Repubblica sulla costa napoletana ; e mentre ciò av veniva il re Lodovico, che avea

esita ad esercitarvi il proprio dominio* 3 e de’ suoi primi atti giurisdizionali si nota la concessione (9 luglio) lui conferita, mediante il suo capitano Eustachio di Neudeck a Maffeo e Pasino Girelli, e a Matteo Patorellì, e a Marco de Toffili di Bo gliaco, la licenza della pesca dei carpioni e di altri pesci nel lago di Garda, dalla pietra del porto sino a Campione, sotto ì confini del Comune di Tignale, verso l’onoranza di venticinque carpioni 4 ) ! J ) Bahbacovi : Memorie storiche cit. Il, pag

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 184 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
la restituzione d’ogni diritto al principato, e, in ispecie, I' annulla- mento delle scritture eh’ egli fece nel tempo della sua cattura, im plorando, che il Duca fosse costretto a ritirarsi dal territorio ingiu stamente occupato. II concilio trova giuste le presentate istanze, e nella sessione XX (1415) rilascia un monitorio,, in cui s’intima al Duca, ed a’ suoi aderenti, di restituire entro trenta. giorni ciò che alla Chiesa di Trento aveano usurpato l ). Indi ì Padri si danno premura, perchè 1’ imperatore

imprigionare, ed esaminata da una commissione la sua dottrina, fu ordinato che fossero bruciati i suoi libri, e 1’ autore fosse consegnato all’ Imperatore, che 1’ avea munito d’ un salvacondotto. Questi lo ri mise all’elettore palatino che lo fé’ morire sul rogo (6 luglio 1415). U w ual sorte ebbe Girolamo da Praga ; ma con queste morti non s 1 estinse I’ apostolato del predicatore di Betlem. E dinanzi allo stesso concilio fu portata la causa del vescovo di Trento, il quale chiedeva

Sigismondo lo condannasse al bando dell’ Impero; ma il Duca, che era presente al concilio, promette con giuramento di fare quanto gli veniva ingiunto, onde avvenne che il monitorio rimase sospeso. Visto poi come quella promessa non s’ adempiva, il concilio ordina che il monitorio fosse pubblicato, e nomina i com missari apostolici per la legalità della intimazione 2 ). Jacopo, vescovo di Lodi, che nel concilio presiedeva alla nazione italiana, scrive allora a Pietro di Sporo, a Simone e ad Erasmo di Tono

, a Ildebrando dì Cles, e ai sìndaci e fiduciari delle valli del No sin, eccitandoli a coo perare con tutto il loro zelo alla riconciliazione del duca Federico con il vescovo Giorgio 3 ). Dipoi il concilio riconosciuto, che il mo nitorio era stato legalmente intimato, pubblica a dì tre marzo 1417, presente 1’ Imperatore, una sentenza, nella quale veniva scagliata la scomunica sul Duca e su tutti t detentori di beni spettanti alla Chiesa di Trento, e si sottoponevano all’ interdetto ecclesiastico le terre

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Category:
History
Year:
1874
¬Un¬ pò di cronaca contemporanea di Rovereto : 1871-1872-1873 ; con aggiunte e mutazioni e con un appendice contenente notizie roveretane degli anni 1869 e 1870
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Page 16 of 78
Author: Probizer, Francesco / [F. P.]
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 74 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Raccoglitore ; 1874, n. 3, 4, 6, 7, 9, 11, 12, 13, 15, 17 e 18;
Subject heading: g.Rovereto ; z.Geschichte 1871-1873
Location mark: II 102.514
Intern ID: 238417
alla radicale rinnovazione delle piante vecchie e depe rite del passeggio di S, Rocco ; alla rettilineazione ed ampliamento della piazza di S. Carlo, e dell’ imboccatura della via dietro alle Rozze sopra area in parte donata dalla spettabile ditta Tacchi, con , abbassamento del ponte sulla gora, che venne costrutto in ferro ; ad un tronco della strada per alla Madonna del Monte, reso comodo e spazioso a cura e col generoso con corso di privata munificenza; alla diramazione ed introduzione del

Gaz a mezzo della “ Inländische Gas Gesellschaft „ di Vienna; e finalmente alla nuova strada di congiunzione fra la città e la stazione ferroviaria condotta a termine nella massive parte, meno il tratto occupato dalle vecchie carceri, intorno al quale deplorevoli collisioni, che dovrebbero nell’interesse del Comune, e potrebbero facilmente es sere rimosse, impedirono che venisse aperto fin’ ora un passaggio provvisorio. A quest’ ultima grandiosa ed importantissima opera si connettono l’apertura

di una strada traversale di faccia alla filanda Tacchi, e l’ampliamento del piazzale della Stazione colla sistemazione dello sbocco della vecchia strada delle Grazie ed abbellimento dei fabbricati che la prospettano, opere quest’ultime ancora in corso d’ avan zata esecuzione. Alla nuova strada si connette pure la compera fatta dal Comune dello stabile Farolari (Conchiuso di Rappre sentanza 8 Marzo 1872), i cui vasti terreni, tagliati per mezzo da dein strada, costituiscono quasi tutta 1’ area

giacente fra la via delle Grazie, quella di circon vallazione della stazione, l e quella di S.t Giorgio, ed of frono la migliore e più naturale opportunità per un re golare ampliamento della città nostra. In seguito a questa compera, che assieme alla combat tuta apertura della strada per alla stazione non esitiamo

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 427 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
e munizioni, il generale Laudon, il Wuchassovieh col suo quartiere generale (l gennaio 1801). Era pure arrivato in Trento il generale Saint-Julien, che sotto Verona avea riportata una forte contusione • ogni cosa si ordinava per la ritirata, che giusta gli ordini del Bellegarde dovea farsi per la via di Valsugana e Bassano. Il generale Laudon fu destinato a favorire quella ritirata, resistendo al passo della Pietra; e mentre tutto an nunciava prossimo 1’ arrivo del nemico, il Principe vescovo abbandona

la città (5 gennaio) in compagnia dell’Ab. Ambrogio Schrech, ■'del suo cameriere e due staffieri, e per Borgo raggiunge la strada di Conegliano per recarsi a Gorizia, dove intendeva di fissare la sua dimora sino che le cose saranno ristabilite alla quiete 2 ). Ai 6 gennaio i primi drappelli francesi della vanguardia di Macdonald comandata dal generale Lecchi si spingono sino di fronte a Trento, e schierati sulle alture di san Giorgio, Mirabel e nelle colline di san Nicolò, fanno fuoco contro gli

saglieri ; al castello della Pietra si fecero demolizioni e riedificazioni di fortini, e in fine, trasferito in Riva il quartiere generale (23 no vembre), nulla mancava per agire d accordo con la grande armata, di cui la divisione comandata dal Wuchassovieh formava l’ala sinistra. Ma non a guari (22 decembre) i Francesi dalla Svizzera irrompono nel Tirolo *, il generale Vandamme, che ci veniva con un esercito di cinquemila uomini, fa assalire da 800 granatieri gli Austriaci eh’ erano al Tonale

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 447 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
% Indi fu ordinato che l'Archivio principesco fosse trasportato a Vienna , e nel mese di maggio quando in Trento e fuori s’ attendeva a for tificare, venne l’archivista di Corte signor Gessler, il quale, assistito dal secretario principesco Ducati il seniore, pose mario all’ opera. L’archivio si teneva al Castello nella parte settentrionale della gran torre e conteneva oltre la preziosa raccolta di documenti risguardanti la storia del Principato, molti codici antichi di gran valore, e ne fu fatto

ne ritrasse dei saggi e li fece studiare da chi conosceva perfettamente le lingue settentrionali, onde fu conchiuso che quel linguaggio nulla avea di comune con quello degli antichi Cimbri, ed èra pretto te desco corrotto e frammisto a vocaboli italiani.. A Trento visitò i contorni, salendo fin sopra Sardagna, e facendo i monti di Martignano e le colline vicine. Tornò poscia in città, ed ai 6 luglio partì di qua per Cembra, Fiemme e Fassa alla volta d Innsbruck l * Le fortificazioni non furono

incominciate che nell’ anno seguente. Ai primi di gennaio ne fu data comunicazione al civico Magistiato , e previsto il malcontento che per esse si sarebbe destato nel popolo, fu inviato in Trento il tenente maresciallo marchese di Chasteller con i generali Dedovich e Giulay, e numerosa truppa. E prima ancora che questi venissero furono proibite con circolare (5 gennaio 1805) le antiche Regole, od assemblee popolari, in cui venivano trattatigli affari del Comune, dichiarandole illecite combrìcole dì popolo

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