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Title A - Z
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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 30 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
non ha appoggio, fuori della voce del popolo ripetuta per il corso di parecchi secoli. La leggenda di Carisolo, quasi identica a quella di monte Cala *), Comune di Lovere in Lombardia, ci parla dei ca- stelli guerreggiati, delle chiese edificate e delle conversioni operate da Carlo, non meno che della via da lui battuta per scendere a Verona. Si vuole che una parte del suo esercito fosse venuto per il Tonale a Pelizzano, a Campiglio e in valle di Rendena 2 ); ma la cosa va detta con molta

riserva : c’ è molto da considerare intorno alla natura della stessa, ed al tempo, da cui essa ricevette la sua mag gior diffusione. La storia, che nulla ci prova in proposito, serve invece a provarci, come certe leggende sacre de’ secoli di mezzo, non siano che prette invenzioni di preti e di frati spacciate allo scopo di ac creditare presso il volgo la fama di certi luoghi consacrati al culto religioso, ed a promuoverne la devozione 3 ). Del resto il Trentino, durante la signoria de’ Franchi, mutò

titolo, ricevendo quello di prima Marca italiana 4 ), e come tale si estendeva sino a poco sopra Bolzano, già scemato dai Bavari di Tas- silone, che aveano occupato e germanizzato il paese di qua dal Brenner, e dai Curiensi, ai quali Carlo Magno, nella persona del vescovo Costanzio, avea data con investitura la Venosta. Primo Marchese di Trento fu certo Ruperto, che nel 784 com battè contro Govinio e Idvinio conti bavaresi, e cadde ucciso nel combattimento, donde la sollevazione che poi fu punita

in Tassilone, e mosse Carlo a trasferire la Bavaria ad altro duca, a Geroldo. Morto papa Adriano (795), non mutò la politica papale. A lui successe Leone III, tutto dedito ai Franchi, nemico agli amici del- ‘ 1’ unità ed indipendenza italiana,, e smanioso dì ristabilire l’Impero, che da quattro secoli avea disertato l’Occidente. Carlo Magno avea allora combattute le guerre per la causa del cattolicismo, e padrone della Francia, della Germania dal Reno all’Oder, di due terzi d’Italia e d’ una parte della

Spagna, benché non avesse conseguita la somma dei possedimenti tenuti dall’Impero Romano, entrava nelle idee dì universalità .accarezzate dal pontefice, e nel dì del Natale dell’ anno 800 prendeva dalle mani di lui la corona dell’Impero; impero che traeva seco. l’ombra di quello, onde i Romani sì dissero i padroni del mondo, e che, fondato nei Franchi, -dovea trapassare in Germania , i) Bolognini : Ann, della Soc, Alpina del Trentino , 1875, p. 183 e-seg. 2 ) Bolognini : Annuario cit. 0 quello del

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Page 76 of 138
Author: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 125 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Location mark: II A-4.038 ; II 38.772
Intern ID: 155221
il torrente fino al fondo della Valle, si giunge alla Bocca di Namhino (m. 2400) da cui si può in 2 ore scendere a Campiglio. 7. La Valli di Genova (ore 4 >/,)• L’escursione nella Valle di Genova è senza dubbio la più (interessante di quante si possono fare nei din torni di Pinzolo. La sua selvaggia bellezza, le lue caseate, le leggende di folletti, di versiere e di stregoni dei quali la fantasia popolare ne ha fatto la dimora in seguito dì un immaginato decreto del Concilio di Trento, l’altezza delle

di seguito a passarvi r estato eoi Vicario generale _N. de Thunn c lasciò in dono alla cappella una tazza d’argento ed un messale. Dai piani di S. Giuliano per il sentiero che siile al piede della Costacela si può passare nella Valle di Borzago. 6, la Val Namfcrone (ore 3). Passato il Sarca sul ponte della strada che mena a Campiglio si sale per la scorciatoia sulla roccia di fronte al ponte stesso. Un sentiero percorre tutta la Valle di Hambrone fino alla Malga di Amola. Risalendo sempre

cime granitiche che la circondano, la hanno già resa famosa presso i touristes che d’una voce la dichiarano superiore per pittoresche vedute, grandiosità di quadri e severa poesia alle più vantate vallate della Svizzera e del vicino Tirolo. All’ entrata della Valle di Genova sorge uno scoglio isolato sul quale è posta la chiesuola di S. Stefano col suo aguzzo campanile a guardia del passo detto la Bocca di Genova. A destra di questa s’interna la seo- ' scesa vailetta di S. Martino, in fondo alla

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Page 104 of 138
Author: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 125 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Location mark: II A-4.038 ; II 38.772
Intern ID: 155221
* rione e del furto' a »ano armata, un lucroso passa* ■ tempo ; e dalla Tal di Bole fino al lago d'Idro essi attraversavano quelle Giudicane, insofferenti di ogni dinastica prepotenza, rette a libero comune, rispettoso , delle altrui proprietà e gelose delle proprie franchigie, ì Egli è certo quindi che per questa eccezionale circo- j stanza, questa via è stata una delle arterie della grande corrente commerciale stabilitasi fra la Germania e la I Regina dell* Adriatico. > Ed ecco in qual modo

e perché vediamo nell’età di i mezzo sorgere corno quelli del Grande e del Piccolo 8. Bernardo, del B. Gottardo c di tanti altri l’Ospizio di Campiglio, manifestazione dì quello spirito di mistica carità che fa molto perdonare a quei brutti tempi di violenza. Un certo Raimondo, di cui s’ignora la patria fondò, siccome trovasi ricordato in una lettera del 6 Dicem- bre 1188 di Corrado II di Beseno Vescovo di Trento*. » nel luogo che si dice Ambino, l’Ospizio di Campiglio in rimedio dell’anima sua

, ad onore della beata sempre Tergine, a sostentamento dei poveri e a difesa dei [ passaggierì, essendo il luogo deserto ed inabitabile nel quale il viandante veniva derubato ed assassinato . Ben presto altri si unirono a Raimondo e ! Comuni | della Rendena, anche per 1* interesse che doveano avere ! a rendere piu sicuro ed agevole quel transito, andarono [ a gara nel fare al Pio Istituto donazioni di terreni, di | pascoli e nei pressi di Campiglio e nella Talle. j L’Ospizio sorto per privata iniziativa

e di laici, f u ; retto da loro fino al 1212 sotto la sorveglianza, pe r \ quanto importava il servizio della Cappella, del Rettore [

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Page 74 of 138
Author: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 125 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Location mark: II A-4.038 ; II 38.772
Intern ID: 155221
Questa cima e all’estremità di imo sperone isolato ed il panorama elio si domina di lassù compensa di gran lunga la breve fatica dell’ascensione. Il gruppo dell’Adam elio e della Presanella si presentano vicinis simi ad occidente coll’estesa dei loro immensi ghiacciai. Oltre la profonda © ristretta Tal le di Àgola si erge il Gruppo della Tosa colle cime accessorie, di cui si può perfettamente studiare la strana ed interessantissima struttura. Nel fondo si scorgono al mezzodì i laghi d’Idro

e di Garda, al nord le cime dei due Mondifrà, della Flavona e tutto il gruppo di Brenta. Balla cima si può scendere per un sentiero all’ est in Valla gol a e di là in 3 ore giungere a Campiglio. 2. Alia Pali dii lughè (m. 2317) (ore 4). Vista dalla valle questa cima appare come un acuto cocuzzolo, dietro il quale fa capolino la cresta dolomitica della Cima dì Nafdisio. Una strada mulattiera sale da Giustino alla Malga di Brent dell’Orso, si attraversa quindi l’alpe fra il Prafiorì ed il Dosso -del

Sabbione e si sale alla piramidale Pala del Mugliò. Da questa eine benché poco più alta del Dosso del Sabbione si scorge una vista molto più estesa. Fra i duo gruppi deH’Àdamello e della Presanella appaiono alcune vette del Cevedale e nel fondo a settentrione lo Alpi deirOetzthaL All’est la Pala del Mugliò c tagliata a picco ed un profondo precipizio la separa dalla Cima di Nafdìsio e dal Gruppo della Tosa. 3. Il Vili® d* Algol® (ore 2). Dal villaggio di Massimeno si sale per un sentiero al luogo detto

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 374 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
Inoltre si rileva dalla stessa Relazione , che il coro' della cat tedrale avea due mansionari, e 30 beneficiati ; che nella diocesi c’erano, come al presente, due collegiate, una a Bolzano ed un’altra in Arco, la prima composta di un preposito mitrato, un decano e sette canonici ; e la seconda, d’un arciprete e tre canonici con cura d’anime, ed un canonico, non obbligato alla sede, di fondazione del conte d'Arco, d’ un cappellano curato, d’un premessario ed un be neficiato obbligati al coro

. Indi c’erano quattro priorati: san Martino, san Leonardo di Ala, san Tomaso di Riva, e quello di Campiglio unito al Capitolo in aumento delle presenze corali. De’ Frati erano in città, oltre i Filippini e i Gesuiti, gli Agostiniani, i Domenicani, i Minoriti, i.Cappuccini, i Riformati e i Carmelitani. Tre erano i con venti di monache, e 3 l nella diocesi, oltre le terziarie di san Do menico senza clausura; e poi c’erano due ospitali diretti da secolari, due monti di pietà, uno in Trento e l’altro

, furon personaggi, la cui celebrità era dovuta più alle dignità ed alle cariche sostenute, che al sapere ed alla dottrina loro 2 ). Di Cristoforo Madruzzo non professava alcuna stima, dicendolo un Midollonaccio s ), che giusta la Crusca vale per un uomo semplice, facile ad essere raggirato; ed a ciò aggiungeva parole di scarso elogio pel cardinale Lodo- vico, e per la città di Trento, che poca o nessuna gloria le ri- b Bonei,li : Notizie isiorìco-crìtiche ecc, li, Dissertazione previa^ pag. XCII

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1882
¬La¬ valle di Rendena : illustrazione
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Page 115 of 138
Author: Gambillo, Carlo / Carlo Gambillo
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 125 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Location mark: II A-4.038 ; II 38.772
Intern ID: 155221
\m dì uno dei molli errori di nomenclatura della carta topografica militare, ora però ogni quistione fu defini tivamente terminata da una commissione che assegnò a ciascuna punta il suo proprio e vero nome d’accordo colle tradizioni locali. Ili Gina delle Vii Pene è come la Cima di Brenta coperta da una callotta di ghiaccio, e perciò venne so vente confusa con quella che le sta più. ad oriente. Non sappiamo che alcuno ne abbia ancora tentata la salita e invitiamo gli alpinisti a farne una

misurazione esatta. La Cima Falkner (3013) è un picco isolato al Nord della Cima di Brenta, separata da questa da una pro fonda spaccatura che chiamasi Bocca di TmkeU, Esso fu cosi chiamato in onore del signor Ä. de Falkner, che fu primo a farne Fascensione nell’Agosto 1880. La Cima Berna non si può scorgere guardando il gruppo dal lato di Campiglio essendo nascosta dalle due cime delle Val Perse e di Brenta alta. — Essa è all 1 oriente di quest 1 ultima e divisa da essa da una pro fonda spaccatura

chiamata la Bocca Freshfield, mentre il lato opposto che guarda la Valle delle Seghe è for mato da una enorme parete a picco. Partendo da Campiglio si può fare l’ascensione della Cima Boma guadagnando il passo del Crostò, passando per le Croietto e tenendosi poi a destra del sentiero che mena alla Bocca Gaìarda; partendo da Molveno si ascende la Val delle Beghe, poi il fianco sinistro delle Val Perse, indi si passa la Bocca Gaiarda e si giunge alla cima girando verso mezzogiorno, e traversando

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