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Title A - Z
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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 143 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
di avere prestata mano nella strage de’ Templari, uno de’ piu odiosi delitti che avessero insudiciata la storia, fissò la sua residenza in Avignone (1309)? dove, per lo spazio di circa 70 anni, apparvero papi che si dissero vicarj di Cristo, e furono sordi ai lamenti ed ai rimbrotti della cristianità. . A coprire la sede vescovile di Trento fu eletto, per opera deir Imperatore, Arrigo III Lorenese di Metz (1510), un frate cister cense e cancelliere di Arrigo VII, il quale fu riconosciuto dal pon tefice

Clemente V tosto che si obbligò a pagare al collegio dei cardinali il consueto sussidio 2 ). Nella vacanza della sua sede Daniele pievano dì Cles, per commissione del cardinale Napoleone Orsini, legato apostolico nella Marca Trevigiana, avea effettuata l’incorpo razione dell’ospitale di san Nicolò presso Trento, con l’abbazia di san Lorenzo. Gargia, moglie del fu Montanari da Vicenza, avea ri nunciato a Stefano di ser Rigolino, collettore delle rendite episcopali per il conte Ottone, a tutti i. suoi

vescovili, e adope randosi presso il suo capitano in Mantova, perchè la Chiesa di Trento riacquistasse il registro intitolato il Libro di san Vigilio, che si trat teneva colà in mano dei Minoriti ' 1 ). E nondimeno il Vescovo prima di venirci manda alla sua Chiesa Nicolò, tesoriere di Eichstat e no- taro della Corte cesarea, e un fra’ Corrado, con facoltà di ricevere dalle città di Trento, Bolzano e Riva, e dai ministeriali, vassali e j ) Dante : Inferno , canto XIX, v, 82. 2 ) Alberti : Annali cit. pag

diritti, dei quali fu poi investito il giudice Lanzarotto ; ed in pari tempo, per ordine del suddetto cardinale, fu fatto F estimo dei beni ecclesiastici del vescovato, sul quale sì stabilì poi una tassa proporzionale ad effetto di pagare le provvisioni e gli altri oneri dal cardinale imposti 3 ). Il legato però poco si curò dei reali interessi della diocesi trentina, a differenza dell’Imperatore, che, nominato il vescovo, si dedicò al suo meglio, inviando commissarj che riordinassero le entrate

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 156 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
150 mentre affidava la Valsugana inferiore, e Feltre e Belluno, alla cu stodia de’suoi capitani 1 )- Il nostro vescovo lo segue; ma morto d’improvviso, 1’Imperatore (il ottobre 1347), muore ancor lui in. Moravia agli ultimi dì ottobre, od ai primi di novembre. Papa Clemente VI nominò allora vescovo di Trento Gerardo di Manacco, arcidiacono di Costanza che a quel tempo era con luì in Avignone. Se non che costui temendo del Marchese, il quale di rigeva le sue truppe su Trento, non osa venirci

, e Ci nomina Nicolò Alrain, nipote del vescovo, defunto (4 gennaio 1848), in suo vicario ed a capitano della città, e di tutto il vescovato, con mero e misto imperio, vale a dire con impero di spada e di giurisdizione, si nel civile come nel criminale 2 ). Ma questa nomina pare non abbia ottenuto il suo effetto: i canonici, nell’assenza del vescovo, si tenevano conie suoi vicereggenti, come prova 1’ atto capitolare, con il quale essi nominarono (29 maggio) capitani in Giudicane Nicolò e Giovanni Signori

d’Areo 3 ) ; e poi ogni delegazione conferita dal vescovo eletto andava a cessare sotto l’influenza dei timori che destava il marchese Lodovico co’ suoi campeggiamenti già estesi quasi sino alle porte della città, e con la morte del vescovo Gerardo, che avvenne (ot tobre 1348), quando i cittadini insieme col Capitolo si radunarono per deliberare intorno alle misure da prendersi contro il nemico. Si ricorre a Jacopo di Carrara, e coi soccorsi avuti da lui si riesce a respingere i tentativi fatti dal

, uccide Giovanni d’Arco Fa buon viso alle genti di Siccone di Caldonazzo, di Marcabruno di Castelbarco, e poi con nero tradimento consegna ai nemici il Ca stello, e la torre Vanga di Trento (gennaio 1349). Indi tenta di as soggettare al Brandenburghese anche il castello di Porgine ; ma non ci riesce'- Bonaveutura, suo nipote, lo teneva in custodia; e, come seppe l’intenzione dello zio, gli si volta contro, lo uccide/e con temporaneamente chiama i Carraresi, e se ne fa scudo consegnando loro

il Perginese, e.i castelli di Roccabruna, Levico e Selva'»). \\ t) Frapporti 1 - Opera citata, pag. 466. A ' 2 ) Alberti: Annali cit. pag. 245. 3 ) Monelli Monumenta pag. 102. 4 ) Vergi : Storia della Marca Trevigiana , X.11, Docum. pag. 107,

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 199 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
di moralità. Il nuovo Papa nell’anno seguente a quello della sua elezione, con bolla dell’ 8 ottobre, cassata la nomina dell’ abbate Benedetto, conferma Giorgio in vescovo di Trento, e convalida gli atti sin’ allora esercitati nell’ amministrazione del vescovato. Indi interviene a deci dere nella lite insorta tra 1 ’ abbate suddetto, e 1 ’ arciduca Sigismondo e parecchi nobili partigiani di esso arciduca. L’ abbate era.quel desso, 1) Bonelli: Notìzie citate, III, pag. 252. 2 ) Alberti : Annali citati

199 Benedetto (21 settembre). L’Arciduca rende allora consapevoli i Padri dello stesso concilio della nomina da lui fatta di consenso con il Capitolo nella persona di Giorgio Hack Slesi ano. e ne chiede 1 ’ ap provazione. Giorgio era di Themeswald, e fratello del maresciallo dell’ar ciduca Sigismondo. Avea ambizione, che lo traeva ad insediarsi nel castello del Buon Consiglio, e ad esercitare la principesca giurisdi zione prima ancora che il Concilio confermasse la sua elezione. Con fermato

(17 ottobre *), l’Arciduca riebbe I’amministrazione del prin cipato, ed il Vescovo, lasciando a lui piena libertà' di agire, sceglie in sua residenza Caldaro ; e di là rinnova (23 febbraio 1447) a Giovanili dì Castelbarco l’investitura del piccolo dazio che si esigeva nella città di Trento • indi investe Leopoldo di Adelpreto di Povo delle decime di certi luoghi, e di alcune terre situate nelle pertinenze del suo distretto ; e approva la nomina di Corrado di Bressanone a preposito de’ canonici regolari

al suo successore Tomaso di Sarzana, che prese il nome di Nicolò V. I principi ed i prelati del- 1 ’'Impero ne seguivano 1 ’ esempio ; il nostro Vescovo e il suo Capìtolo non furono da meno ; la Francia volea pure la pace della Chiesa, e la pace ebbe il suo effetto : con la rinuncia al pontificato di Fe lice, V (9 aprile 1449), E così ebbe termine il grande scisma, che diede papi in Avignone e in Roma, e fu cagione di molte calamità, e di quegli abusi, che resero, il clero ribelle ad ogni sentimento

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 172 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
pensiero di trovarsi in buoni rapporti con il Conte del Tiralo, e il re de Romani dal quale otteneva (3 maggio 1389) il diploma di conferma delle donazioni e dei privilegi conceduti ai vescovi di Trento dai precedenti imperatori, e in ispecie di quello che riguardava le miniere d’ oro e di altri metalli esistenti nel vescovato trentino 1). E così in calma, e sempre soddisfatto del bene che gli concedeva la sua dabbenaggine, giunse al giorno 9 settembre 1390, in cui finì di vivere. La morte

si chiamò Urbano VI. Ma costui nel dì seguente alla sua incoronazione sgridò pubblicamente i cardinali per la loro maniera dì vivere, minacciò la regina Giovanna di Napoli di volerla mandare a filare in un chiostro, dichiarò d’ essere risolto di far giustizia dei re di Trancia e d’ Inghilterra ; e mentre andava innanzi con siffatte minacce, il cardinale della Grange sollevò una questione, che gettò l’Europa in una discordia dì quarant’ anni, I cardinali dichiarano, che papa Urbano è un usurpatore della

sede di Pietro, lo anatemizzano e tutti uniti nella città di Forlì elessero un altro papa, che fu il cardinale Roberto di Ginevra chiamato poi Clemente VII (21 settembre), il quale fissò la sua dimora in Avignon. La cristianità comparve allora divisa tra 1 ’ uno e 1 ’ altro pontefice ; onde avvenne, che l’Italia, ad eccezione di Napoli e della casa di Savoja, si tenne al primo, mentre la Francia era clementi ciana. Il re di Germania piegava in favore del papa di Roma, i princìpi d’Austria stavano

il bisogno dell’ unione della Chiesa. Ma il tempo, tardava ancora a rendere alla Chiesa quest’ unione. I' cristiani continuavano a mantenersi divisi, e c erano abusi di potere, ì) Bonelli: Notizie citate, III, pag. 23 L 2) Bonelli : Monumenta ecc. pag. 116.

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 168 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
solenne amba sciata con-le chiavi della città, ed il Papa entra in Roma tra le ac clamazioni del popolo e i festeggiamenti del clero. Ma il Cardinale moriva poco dopo, e il Papa scoraggiato per tale perdita, fe’ ritorno in Avignone (i370), dove morì nello stesso anno a dì 19 decembre Gli successe Pietro Roger, nipote di papa Clemente VI, il quale si disse Gregorio XI ; e fu lui, che mosso dalla forza delle circostanze ebbe a ristabilire la Santa Sede in Roma (22 settembre 1376). Ma un tale

ristabilimento non fu felice, perchè seguito da uh epoca ma laugurata, in cui più papi scesero a sfidare impunemente gli oltraggi della- cristianità per tenersi fermi al potere; epoca che s’intitola del grande scisma cP Occidente, il quale sortì dallo stesso collegio dei cardinali, e fu reso irrimediabile. Ora veniamo di nuovo al nostro Vescovo. Egli, essendo oppi gnorata al suo vescovato per 15 mila fiorini la giurisdizione di Porgine ve la faceva amministrare a nome suo, malgrado che rimanesse dei Conti

sudditi degli Scaligeri, la conferma dei loro privì- Desiderio Reich: Notizie e Documenti intorno all’Ordine dei Crocife - ■ in Trento, Trento, Programma dell'i. r. Ginnasio superiore, 188 5 * U Mqktebello : Notizie citate, pag. 418. ? —

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