.Dal Papa rei si può recarsi a Breguzzn (in un 'altra mezz'ora cirea) pel $t'iilicro della, tfriitcdd: (frinita (lei .Romani). •La- gita ù amena, ed- offre magnifici panorami. fi, A Miravalle. Meno eie vaia de] Pepare] è la. locai il A. Miravalle a. cui s i giunge (in venti mimiti) per un .sentiero ombreggiato costruito dalla, Soc. AbbeJ. Da, ossa, si domina tulta, la, busta di Tione e la valle intera fino alla. strotta di atonico. K' indubbiamente il mi glior punto di. vista. Al punto cui 111

ina lite è stato costrutto un chiosco dal quale è breve l'accesso al «piano dei morti» (love si esposero a terrore i cadaveri dei giustiziati della sollevazione di Tempesta. 7. Alla Madonnina, Da Tione si scende al torrente Arno e lo si traversa su di una passerella costruita per cura, della, società, d'abbellimento col concorso dei comuni di Vol be no e /nolo. Per bel sentiero si rag giunge il tranquillo e pulito villaggio di Bofb('//o, ove si prende la strada, che verso mezzodì-sera percorre

l'altopiano della Ma donnina e mette poi a. B reg uzzo e Hondo. Seguendo questa- strada, si nttraversa una. incantevole regio ne di praterie e boschi di larici e faggi : ha. l'aspetto di un parco. 11 santuario della 'Madonnina o Madonna, dei larici — Jinda chiesetta eretta verno il 1 580 contenente un- bell'affresco di Pupin da Schio -— si annida su quell'altopiano: ha. un. bellissimo piaz zale ombroso ed una copiosa, fonte di.ottima, acqua.* a pochi pas- si un poggio detto Belvedere, donde .-'si domina

, la. busa di Tione. Dalla, i Madonnina, si prosegne per. Bon do, B reg uzzo, oppure ve nendo verso mattina, per l'altopiano e le cosi dette Buse di Zuclo, si può ritornare a. Tione per Zuclo e Ho!Iterio. Al Santuario della- Madonnina si può ascendere anche e più'

di chi vuole gli S1oni abitanti di Stenico o di Sloro o di Ve/itone) se non che gli Stoni devon esser stati gente alpina della regione bresciana, assai probabilmente toc cante la parte meridionale del Trenti]io alla destra dell'Adige. Ma dalla guerra, di G. Marcio liege (118) corion molti lustri primo che in qualsiasi parte dell'intera regione trentina si abbia ancora a parlare dì Roma e cioè fino al 23 a. C., Fanno in cui M. Apuleio,, legato d'Augusto, erigeva sul Dosa Trento presso Trento, opere

dell'intero 'TjrojTtino. . III. NAZIONALITÀ E DIALETTO Della nazionalità delle popolazioni giudicariesi, non è ne cessario parlare dopo quel che fu detto sui primi abitatori della regione. L'uomo entrò in queste valli nell'età neolitica, e se Ibero-Liguri furono i neolitici d'Italia, tali furono anche quelli del Trentino, perche perfettamente analoghi sono i giacimenti .scoperti. L'ultimo fiotto della corrente italica che passò le Alpi fu quello degli Etnischi, che, secondo uno scrittore tedesco