Dell'origine e della natura dei dialetti comunemente chiamati romanici : messi a confronto coi dialetti consimili esistenti nel Tirolo
.) — nave, ed anche abitazione. 81. Beag, beagan, (in gadd.) bach, byehan (cimfcr.)M- ghau (corri.) blbaix ( bas-Bret.) = piccolo, giovane. Sem bra, che da beag derivi la voce italiana di bagaiella e la volg. bagaiel per indicare una minuzia, ed un uomo da poco. Un fanciuUelto chiamasi in bas-Bret. bugel, ed in cimbr. bu- gail, in alban. vogali. Putte!? Anche nel Tirolo tedesco è un ragazzino dal volgo chiamato <c a kloane Putti. » 82. Bear, bar, gr. laleip, logon; lai. fari, loqui; ì£. parlare
. E di fatto Gesner in Mitlirid. ci ragguaglia, che nella Franconia e nella Svevia le melodie de’cantici chiamansi Baren. 83. Beatila, beata, bili, oes, gr. bios ; lai. ed ir. vita. 84. Bell, lat. carrus; benyn — carriuola; benaid = car naggio, carico. Costumasi pur anche di congiungere in una le due voci cari* e ben. Per 68. karb, barbati, carvenii = carrus, carruga. Dal celtico ben deriva la voce italiana volg. bena, la ted. Benne, non che la ted. Korb (da karvenn.) 85. Benen (quasi ben in a) femina