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di Colonia ec. Quin di anche l'efìtazbne, che potea darci il Cleracntini nel 1' Istoria de Malatefli di Rimini, tutt'affatto dileguata rimane. Bensì il Sigonio de Regno italiae della flam- pa del 1591. dice,che Federigo Imperadore venne nella Marca Anconitana nel 1164. negli Annali, o Storia di Bologna dell' Hdizi unc del 1^04. all'anno iiöj . ferisse: Fridsricus una atf/i Uxors EtatxUe^ & Coti*. SEC 0 L 0. 429 rado <Archiepìfcopo MoguMÌm ( è non gii col Vescovo di Trento ) in Italiani Ottobri men/e tra

DEL XIh ideila fteffa avrebbero dovuto molto es pressamente parlar gli Scrittori, ficcome fanamentaron quell' altra poscia vera mente feguita nei 11Ó7. Ma tra gli Scrit tori Rer. ltd. abbiamo bensì dagli An nali di Bologna , e di Modena , che Bozzo Luogotenente Imperiale venne uccito nel Contado di Bologna T anno 21Ó4., ma non che per colà fiafi inol trato nella Romagna, e dalla Romagna fino alla detta Marca l'Jrnperadore me- defimo. Similmente dalla Raccolta de gli Scrittori Rer. Germ, rilevar

non fi può, che fiafi egli avviato di là da Bologna, e molto meno nella Marca d'Ancona. Nè di tal passaggio fan motto il Bo- roli, il Marche fi , il Chiaramonti , il Baldailini, il Bartoli, il Compagnoni, il_Saraceni ec. Vero è, che fa men- zion del medefimo passaggio per Faen za il Tonduzzi ncìì' Jßoria di Faenza part. J ' P2g. 198, ; ma fognandolo all' anno 1165. NON merita fede. Vero è anco ra, ch'elfo Tonduzzi cita il dementi li i Scorico il più veridico, ed esatto di quelle parti, ma qui

decisiva l'autorità dello stesso Sigonio de Regno Ita liae riguardo alla gita dell'Imperador Fe derigo nella Marca Anconitana nel 1164. , converrà che pieghi il capo altresì a ciò che egli afferma nel 11Ó5. d'Alberto Ve fcovo di Fri finga, vai a dire, che al Conci- liabolo d'Erbipoli foltts abnuit ; a quello avanza nel 1170. ragionando del Vefcovo di Bamberga, che unus cum <Alexandro ex Germanis Epifcopis fentiebat ; e a quanto da lui fu fcricto con nim fondamento , per av- vifo del Sig. Muratori

è appunto , ove maggiormente apparisce il fuo errore, mentre dallo stesso Clementini rilevali anzi tutto. 1' oppofito, vai a dire, che Federigo i mp , ne j „65. non fu nel la Romagna , ma lolo nel 1167. ; nè mat negl Iflrumenti legittimi del 1165. vien nominato il Vescovo nostro di Tren to , come nè tampoco ram men taf: nel Privilegio conceduto dallo stesso Federigo ai Riminefi nel 11Ó7., quantunque ven gano nominati, come-prefenti a tal At to Criftiana Arcivescovo di Magonza , Filippo Arcivescovo

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History

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(1761)

Page 522 of 828

Cesarei dello fteffj anno 1164. portano la Data in Pavia,'e ne medefimi unque mai non vi comparisce il Vescovo noftro di Trento , come non vi fi efprime neppure nel Documento dall' Ughelli deferirlo . Oltreché fe fi folle quell'Augulìo portato nel 1164. nella Marca Anconitana, l'Aida Federici Imperatorìs non pare, che farebbe!! pian tata prope Ecclefiam S. Taterniani de Fano, ma bensì in Ancona , come Capo di quella Provincia; del che però dimoftra di non averne avuta notizia alcuna il Saraceni

fi diffimulano. .Anzi del nofiro preteso Vicario Im periale, malgrado ogni diligenza da me, •e da altri praticata , non mi riufeì di riscontrar menomiMli.cz cenno nelle ^a- tkquìtates It al. Medii j E vì , nella gran Raccolta col titolo di Scriptorej Herum Micarum ^ nelle Antichità Eflenfi , e ne gli Annali d Italia dell' incomparabile % Muratori. Per altro nel folci To- reo I. Antiquität. It al. col. 47$. e fegg- rap porta n fi non men di tre Carte, le due prime del e la terza del 11Ó7. Nella prima

Citta folle Ve- feovo, ed il titolo fteffo di tal Carta del 11Ö4, la rende fofpetta, appellan doli Scntentia Idta in »Aula Federici impe~ fatms &€. E di fatto oltre il non rap- presentar il tenor di Sentenza, e la for- mola di Giudicato Imperiale, afferman doli cfla Sentenza seguita props Ecclefiam 'Patemiam de Fano, 1' Aula Federici Im- peratoris non era allora prelfo la Chiefa ^ S. Paterniano di Fano nella Marca Anconitana, ma in Pavia. Onde è, che Volumen Secondo. S E C O L O. 4-5' i veri Diplomi

Ray n al dì Cancellarli Imperatoris. Ciò-, che accerta ancora altro contemporaneo in limile altro Cronico, cioè Acerbo Morena , nen punto* accennarti nò dall' uno, nè dall'altro, il pretefo noftro Vicario !m~ periate, e senza far cenno del Vefcovo di Trento , degno per altro , nell' ipotei! che fiato fosse Vicario Imperiale, di par- ticolar ricordanza. E vieppiù lo con ferma Gotifredo Monaco , che lo dice ordinato ab Henrico Leodienfi Epìfcopo VL Kil. Maiì , fenza efifo pure far motto del noftro

Vefcovo , quantunque non abbia mancato di notare , che entro quello fìeffo anno 1164. Reinoldtts Colonienfis Mie- in Italia cum Imperatore erat , e che fitper omnes qui aderaig Trincipes fidelis & devotus fervivit. Ecco chi era veramen te allora uno de* primi Minißri, e de mag giori Favoriti di Federigo. E chi di leg gieri potrà persuaderli, che tale per ap punto folle anche il Vefcovo di Trento, H h h c non-

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History

Year:

(1761)

Page 70 of 828

Ixvii) DISSERTAZIONE e della Prepofitura di Trento, fi appella Odolricm de Torta EhBm Ec- chfìc Tridentine, il quale flato essendo circa la metà del Secolo tredi- cefimo intruso da chi perseguitava la Chiefa di Trento, non ebbe luo go giammai in alcuno de noftri Cataloghi. Ma sebbene in quefti non vi fi legge, nè come Eletto^ nè molto meno come Vefcow il detto ' Od ohico , ad ogni modo nella Tab. Cbron. ^Arcbiep. MedìoU presso i PP. Bollandifti To. VI Maji vi fta regiftrato EL Manàjjes. XXXVI

. Temo 'ancora, che chiami pietà l'avanzare dt. pag. 9. esservi nel noftro Dittico error certo nella dìfìrìbuzione de Vefcovi da x AL iez{fio a Bernardo cioè dall' 881., e più ^ fino all'92 o. circa. Concioffiachè. oil de gì fio, o uéldegifo ( anzi iJdelgifo , come ft a scritto nel noftro Diu rich ) non cominciò già a reggere la Chiefa di Trento nell'anno 881. 5 ma supponevi molto prima nata una .ftrepitofa lite tra lui , e xJdelardo Vescovo di Verona sopra la Villa Afiana ; ed altro è il fissar

Y epoca del Vescovado di ^Aldegifo dall' 881., altro che .sotto di lui fol fielt an« KS 881. Giovanni Vili. Tapa decidejfe le vertenze con delardo di Verona per U Villa i Àfi ana. Onde dubitar non potendosi, che molto prima dell' 881. resse la Chiefa di Trento il noftro yjdelgifo ( e quindi T Ughelli la ferisce all'anno 874. ) non fo ravvisar il preteso error certo , ehe.j.ra* detti A del gif7 e Bernardo vi fi frappongati fei Vescovi di poca durata fc - Malfratamente che non fi adduce dal Sig

. Canonico il motivo di Tepoca del noftro Bernardo all'anno 920. circa,, ed anche tra' VefcovJ uihemanno , ed il B. Adelpreto , vi fi contati due Vescovi che molto po„ co durarano. Errar certo scorgo piuttofto nel Sig. Canonico, che dop Q avere asserito de' due noftri Udalrici nella fu a Diplom. Collefl. pag. 177^ fub not. a. , che alter fioruit circa annum 913.3 alter circa annum I021. ' € dopo aver soggiunto ( il che fa vedere 5 che non v'ha in ciò error^ di ft amp a h ncque minor fit quam centum

annorum & amplini difcrepantì a . per lo contrario nella Epifiolare Differtazione pag. afferma , che Uldarico Da poflo di' anno 81 z. , cui [accedette Eritnberto ali anno circ# 82 .8. Certamente o nell'uno, o nell'altro luogo v' ha fallirà ; nè vedervi tutta l'esattezza nell'epoca d' Erimberto all' anno circa 828. pendofì con ogni ficurezza, che Heimperto y o Heimberto , era già ftro Vescovo neir 827. 5 e che il Concilio Mantovano , cui leg^ geli fbfcrkto Andreas <Jrcbidiaconus agens -vicem Heimberti

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History

Year:

(1761)

Page 35 of 828

T R E V I vL xxxiij fette primi Vescovi non fi fa elogio alcuno, ma vi compari/cono i merij s [empiici nomi , e con tutto ciò non dovrà crederli , in rapporto A quefta fteflfa prima parte, nè Dittico, nè venuto da' Dittici ? XX. Quanto poi ad altre giunte , ed alla ftraordinaria durazione del medefimo Dittico nella Chiesa di Trento , giova di bel nuovo il riflettere', che qui fi tratta di materia spettante soltanto a disciplina s e però fottopofta a variazioni non poche. Onde sebbene i Dittici

nella tor prima origine confiftevano in due tavolette, contenenti i puri e nu di nomi de' Vescovi, ammisero ad ogni modo fu di ciò mutazione, ed anche più in una Chiefa, che in un' altra durarono ; e per con seguenza maraviglia non è, fe nella predetta Chiefa di Trento conti-» nuaronfi di mano in mano, ed anche vi fi fecero alcune giunte a' fem-« plici nomi, fino al secolo XIII. Non importa dunque, che il noftro Dittico non confitta in due tavolette d'avorio, di hoßo , o d'altra ma** teria

, ma in alcuni fogli di pergamena , e che non fia ceffata dopo U metà del IH. fecola ; bensì rileva alfaiflimo, che trovili inferito nel fa-« grofanto Canone della Meffa, e che fi coftumaife di recitarlo sotto i Divini Mi fieri , ciò badar potendo per rendere rispettabile T autorità del medefimo. '■-- ,;: XXI. Da tutte le prefate cofe dileguali quello va ridicendoli anche nella Differtazione Epigolare dell' Origine della Chiefa di àquile ja, pag. 40. e fegg., cioè , che il noftro Dittico altro non fia

fuorché ura Catalogo di Vefcovi di Trento; e eh' è cofa più chiara della luce del Sole, che queflo Catalogo non fia un Dittico ; e che non è gran maraviglia , che ai cu-* ni parabolani per un facro Dìttico lo tengano, e per tale ancora lo abbiano fpacciato in libri fìampati, poiché in quefle noftre parti da qualche tempo tn qua fi ßamp ano libri ambe da chi potrebbe contentarfì d'intendere gif ß am pati ; e che fev —per/tiadeyjt^ che quel Catalogo fia un 'vero Dittico , de' facri Dittici conviene non

avere dlfuM~ Tcte#, e non intendere nè meno il nome ; e che in efifo apparirono fedtcì Vefcovi, che non furono mai al Mondo, 0 fe alcuno ci fu, è fuori della fua nìcchia, e vuol effere collocato dappoi ec. , tutte cofe, che voglionfi condonate ad uno ftrabocchevole trasporto di penna, e ad un cieco amore della propria opinione. Per altro fia detto con buona pace del Sig. Avversario, egli anzi ha dato in ciò poco faggio d'intendere tanto quello, che legge, quanto ancora quello, che scrive. Quello

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Geography, Travel guides

Year:

1891

Brani di storia trentina

Page 298 of 336

Author: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa

Physical description: IV, 335 S.

Notations: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole

Subject heading: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde

Location mark: II 102.539

Intern ID: 336861

decimoterzo esistevano alcune di tali associazioni amministrative, le quali col nome di Universifas, o di Comunitas, trattavano i propri affari, e dirigevano 1' ordine pubblico in base a certe regole e vecchie costumanze del paese. Queste erano certamente avanzi della dominazione romana e lon gobarda, conservate nella tradizione e passate in uso da lungo tempo. Quando perciò la nostra valle venne sotto il governo del Vescovo di Trento (1027), era già formata al sistema di Comunità, e non ebbe bisogno

V. REGGIME INTERNO. Reca per vero stupore il trovare nella Val di Sole una strana abbondanza di piccole Comunità, una dall'altra indipen denti, in modo che quasi ogni paesello vive una vita civile sua propria; basti notare, che su una popolazione complessiva di venti due mila persone,' sono quaranta i Comuni che la rappresentano. Ma quello che più interessa a sapersi è l'antichissima introdu zione di questo reggime sociale fra noi, Le nostre carte ci ap prendono, che ornai nel secolo

di impetrare all' uopo un singolare privilegio ; del che gli atti antichi del Codice Vanghiano non porgono cenno di sorta; bensì rileviamo, che i primi Principi Vescovi confer marono colla propria autorità quella forma di governo popolare, e ne sancirono gli statuti. Che poi così per tempo siasi fra noi sviluppato il reggime a Comune, deve spiegarsi dal motivo, che nella valle mai potò aver luogo una privata giurisdizione feudale, mai la prepotenza di un dinasta; circostanza, che cotanto ritardò

la formazione dei Comuni in altre vallate del Trentino. Dobbiamo però fare ecce zione per la valle di Rabbi, nella quale gli antichi signori di Caldes si avean aperta la via ad esercitare sopra gli abitanti dei diritti di bassa giurisdizione, che poi, come fu detto, passarono nella famiglia dei Tono. Nissuno inoltre ardirà disconoscere quanto abbia influito nella creazione dei liberi Comuni la cri stiana religione, cui dal tempo di S. Vigilio sinceramente pro fessava il nostro popolo ; come in tutto

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Year:

1890

Storia della Val di Sole

Page 68 of 104

Author: Bottèa, Tommaso / Tomaso Vigilio Bottèa

Physical description: 103 S.. - 2a ed.

decimoterzo esistevano alcune di tali associazioni amministrative, le quali col nome di Universitas, o di Comuniias, trattavano i propri affari, e dirigevano F ordine pubblico in base a certe regole e vecchie costumanze del paese. Queste erano certamente avanzi della dominazione romana e lon gobarda, conservate nella tradizione e passate in uso da lungo tempo. Quando perciò la nostra valle venne sotto il governo del Vescovo di Trento (1027), era già formata al sistema di Comunità, e non ebbe bisogno

y. Jim (WIE INTERNO. Reca per vero stupore il trovare nella Val. di Sole unà strana abbondanza di piccole Comunità, una dall'altra indipen denti, in modo che quasi ogni paesello vive una vita civile sua propria; basti notare, che su una popolazione complessiva di venti due mila persone, sono quaranta i Comuni che la rappresentano. Ma quello che più interessa a sapersi è l'antichissima introdu zione di questo reggime sociale fra noi. Le nostre carte ci ap prendono, che ornai nel secolo

di impetrare all' uopo un singolare privilegio ; del che gli atti antichi del Codice Vanghiano non porgono cenno di sorta; bensì rileviamo, che i primi Principi Vescovi confer marono colla propria autorità quella forma di governo popolare, e ne sancirono gli statuti. Che . poi così per tempo siasi fra noi sviluppato il reggime a Comune, deve spiegarsi dal motivo, che nella vali e mai potè aver luogo una privata giurisdizione feudale, mai la prepotenza di un dinasta; circostanza, che cotanto ritardò

la formazione dei Comuni in altre vallate del Trentino. Dobbiamo però fare ecce zione per la valle di Eabbi, nella quale gli antichi signori di Caldes si avean aperta la via ad esercitare sopra gli abitanti dei diritti di bassa giurisdizione, che poi, come fu detto, passarono nella famiglia dei Tono. Nissuno inoltre ardirà disconoscere quanto abbia influito nella creazione dei liberi Comuni la cri stiana religione, cui dal tempo di S. Vigilio sinceramente pro fessava il nostro popolo ; come in tutto

Location mark: II 8.254

Intern ID: 339179

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Annali del principato ecclesiastico di Trento : dal 1022 al 1540.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 12 - 15 : Annali, Cronache, Diarii)

Page 527 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

di Leimburg, 298. — (monastero di San) nel la valle del l'Enn o, 55. Giorgio (castello di San), 252. — (San) in Molinara, 294. V. Chiese. Giovacliino da Montano, 288. Giovanna di Castelbarco. Vedi Caslelbarco. Giovanni XXII, papa, 224, 226, 230 , 516. Giovanni XXIII, antipapa, 282, Y. Gossa. Giovanni III di Pistoia, vesco vo di Trento. V. Vescovi di Trento. Giovanni IV, Ilinderbach, ve scovo di Trento. Y. Vescovi di Trento. Giovanni Michele dei conti di Spaur, vescovo di Trento, 7, 520. V. Vescovi

di Trento. Giovanni, vescovo di Feltre e di Belluno, 505, 506. Giovanni, vescovo di Argenti na, 218. Giovanni, re di Boemia e conte del Tirolo. V. Tirolo. Giovanni d'Arco. V. Arco. — di Castelbarco. V. Ca stelbarco. Giovanni di Castel Clesio. V. Clesio. Giovanni di Lodrone. Y. Lo drone. Giovami di Nano. Y. Nano. — di Sporo. Y. Sporo. — di Tono. V. Tono. — di Enno. V. Emo. — di Weineck, V, ~Wci nedi. Giovanni di Calabria, priore di Campiglio, 591. Giovanni de Falis. Y. Falis. —■ di Povo, canonico

di Trento, 356. Giovanni, vicario spirituale in Trento, 207. Giovami d'Isnina, decano di Trento, 287, 289. Giovanni di Brescia, canonico di Trento, 244. Giovanni, arciprete di Yillafran* ca, 51. Giovanni, abbate del monaste ro di Piburgo, 55. Giovanni, decano di Trento, 75. — converso di S. Tom maso di Romeno, 74. Giovanni, pievano di Revò, 501. — Zuclierio, 551. — no taro di Comaio , 255. Giovanni, notaro di Fondo, 528. — da Porgine, 66. — da Mori, 75. — Ungaro, 147. — da Canczza, 200. — da Fondo

, prete, 297. Pelizzaro di Trento, 345. Giovanni da Cavedine, giudice, 151, 186, 187. Giovanni, bombardiere del ve scovo di Trento, 546. Giovanni di Cerosa di Valtel lina, 519.

Giordano di Garduino. V. Gar- dumo. Giordano di Pomarolo, 119. Giorgello di Tono. V. Tono. Giorgio I, Il e ///. vescovi di Trento. V. Vescovi di Trento. Giorgio, vescovo di Bressano ne. Y. Vescovi. Giorgio, colile di Eppan. Vedi Eppan. Giorgio di Castelbarco. Y. Ca- slelbareo, Giorgio di Lodrone. V. Ladrone. — di Firmi an. V. Firmian. — de Falis. Y. Falis. — di Pie trapiana. Y. Pie- Irapiana. Giorgio di Clesio. V. desio. — di; Sporo. V. Sporo. — di Wolckenslein. Vedi Wolckensiein. Giorgio

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 520 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

. Domenicani, frali. V. Conventi. Domenico (chiesa di San) nel monastero di S, Anna di Sopramonte, 115, Domenico, vescovo di Brescia e vicario di Roma, 557. Domenico , vicario di Tione, 414. Dosso di Trento, 528. Dosso del Pievano, nella valle di Cavedine, 474. Dosso maggiore, castello, 87. Dosso (Simeone del), 266. Drena (castello di), 587. Dro , comune, 152, 260, 315, 455, 440, 462. Drobossaü (Belliotlo dei), zec chiere fiorentino in Tren to, 148. Drudo Marcellino, podestà dì Yerona, 54. Duello

giudiziario nel Trenti no, 17. Durone , monte, 34, 318, 397, 412, 414, 458, 446, 449, 451, 453, 468. Eberardo , vescovo di Trento. V. Vescovi di Trento. Eberardo , arcivescovo di Sa lisburgo. Y. Vescovi. Eberardo di Ravenstein. Vedi Ravenstein. Ebrei in Trento, 552, 559, 367, 568. Ebrei in Riva, 459. — ìu Mantova, 355. — in Verona, 555. EcceUno di Campo; EcccUino di Galdes. Y, Ezzelino. Ecco (luogo di), 128. Edifìcii nuovi nella città di Trento, 485. Edemburgo, castello, 159. Edvige Hin der bacìi, 535

Decani di Bressanone , 447 , 423; di OlniiUz, 228. Decanie rurali, 154. Deceniaro di Bramonte, 164. Del ai lo di T renio, 266. ' Deano, comune e castello, 79, 80, 445, 465, 475, 478. Y. Enno. Dermulo, comune, 362. Diemaro di Boimund, Y. Boi- munti. Diete imperiali: in Augusta, 75, 472, 475, 477; in Costanza, 410 ; in Norimberga, 76, 90, 95; in Ralisbona, 439, 442, 476; tir Spira, 476, 477; in genere, 4, 367, 434. Diete del Tirolo, 91, 285, 286, 507, 350, 568, 587, 589, 402, 406, 413, 434, 440

. Egenone o Egnone , conte dì Eppan. V, Eppan. Egna (borgo, castello e signo ri di), 27, 28, 34, 59, 43 51, 84, 87, 88, 89, 154 * 156, 184, 198, 243, 244* 296, 480. Egnone , vescovo di Trento. Y. Vescovi di Trento. Egnone, vescovo di Bressano ne. V. Vescovi.

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Religion, Theology

Year:

1860

Page 521 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

, 77. Enrico /, imperatore, 5. — IV, imperatore, 6, 9. — V, imperalo re, 9, 11» 20. Enrieo VI, imperatore, .59, 40, 96. Enrico VII, imperatore, 218, 219. Enrico , re di Boemia e di Po lonia, 220, 225, 255, 257. Enrico I, vescovo di Trento. Y. Vescovi di Trento. Enrico II, vescovo di Trento. V. Vescovi di Trento. Enrico III, vescovo di Trento. Y, Vescovi di Trento. Enrico il Leone, duca di Ba viera, 18. Enrico , cardinale dei Ss. Ne reo e Achilleo, 18. Enrico, conte di Würtemberg, 163. Enrico , conte del

Tirolo. V. Tirolo. Enrico, vescovo di Bressanone. Y. Vescovi. Enrico , pievano del Tirolo, ca pitano generale del vesco vato trentino, 248. Enrico , vicedomino, 12. — giudice in Trento, 17, 59. Enrico della Bella, giudice in Trento, 83. Enrico di Egli a, 51, 154, 184. 198. Enrico di Eppan. Y. Eppan. — di Bolgiano, 57, 77,106. — di Roccabruna. Y. lìoc- cabruna. Enrico di Liechtenstein. Vedi Liechtenstein. Enrico di Rollenburg. Y. Rot- ienburg. Enrico di Greifenslein. Y. Grei fenslein. Enrico

Egnone , il ricco, di Bolgiano, 105, m. Eleazaro di ser Yidesli di Ri va, 257. Eleazaro di Mano, 118. Elena di Tessaria ( chiesa e convento di Sanla), 494. Eleonora di Teli de Sieles, 155. Elica di Eppan. V. Eppan. Elindro di Schermano, 232. Elìsa di Banco, 185. j Elisabetta, conlessa del Tirolo. V. Tirolo. Elisabetta di Castelbarco. V. Castelbarco. Elisabetta di Cimiero di Boi- giano, 151. Elisabetta Rote], 342. — (Casa di Santa del l'Ordine Teutonico, in Tren to, 217. Eliseo (chiesa di Santo

) in Te sare. V. Chiese. Emanuele Mad ruzzo, vescovo di Trento, 401. V. Vescovi di Trento. Emanuele di Nomi, 178. Embolo, molile, 570, 571. Emerano (Santo) in Ratisbo- na, 26. Enterico, sacerdote, 147. Enea Silvio Piccolomini. Yedi Piccolomini. Enghelberlo , preposilo di San . Michele all'Adige, 27. Enghelmaro di Villanders. V. Villander s. Enghelprelo di Beseno. Yedi Beseno. Enno (comune c castello di), 289,292,295,508. V. Benno. Eimo (Roberto di), 227. — (valle dell'), 55. Enrichello di Carboncino di Ala

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Year:

(1761)

Page 73 of 828

da Udalrico primo immediato predeceffor d' Udalrico fecondo , così è un fogno !' immaginarli per una lezione gli dicata incerta dal gran Muratori, un jirimondo diftinto da Arnaldo. XXXIX. Spero in oltre dalla moka gentilezza del Sig. Canonico Veronese, che se quelli spende molte parole contra certa Carta della Chicli Frifingenfe fenza nota Cronica ec.(a) rapportata dal T. Meicbelbech nella fuaStoria di Frifmga (Scrittore per altro di credito, ed accurato, e che dimoftra d'aver molto bea ponderata

l'antichità, e valore de' Codici di quella Chiesa ) dalla qual Carta argomentanti i due Uldarici ( 0 piuttosto Ud air iti ) nella Cbiefa di Trento immediatamente fuccejjì , fecondochè a suo luogo vedremo ; spero , difli , che fi risparmerà la fatica di gettarne altrettante fopra ! Documenti, che tuttavia la ftefla Chiesa conferva : mentre dai suo Dittico fi alììcura, che Udalrico fecondo cominciò a reg» gerla, e governarla dall'Anno MXXII., e da autentico Diploma deir Im® perador irrigo il Santo dell'Anno

MX Vili., il quale può vederli nella noftra Raccolta de' Documenti num. XI., fi accerta, che continuava un altro Udalrico , primo dì quello nome, nel reggimento, e governo del la medefima ; per nulla dire d'altro Diploma del 1006. in cui quello noftro Udalrico efpre/Tamente vien nominato, e di ciò, che dello ftelTo rapporta il Sig. Ab. Refchio circa l'anno 1020. XL, So , che qui per non naufragare fi farà ad afferrare una ta vola 5 con ripetere quello -fcrìiTe pag. 15., cioè dato ancora che creder

fi debbi} al Documento ( Frifingenle ) addogandolo per bello e buono , e confe fi- fare ì due Uldarici di Trento nel Catalogo del Secolo XI. Tun all' altro im— Medicamente fueeeßo, chi potrà poi negare che un altro ve ne fia flato affai più avanti dell' iflejfo nome dall' autor del Catalogo ommeß'o, tuttoccbè pregie- wie reßi ancora, il lavoro, ma al Catalogifla ignoto in quel tempo cosi FE- R<ACÉ DI FAVOLE, E D' IGNOR ^4N? Qui pure pronta è la ri- Ipofta , non esservi ballante motivo d'aggiugnere

? K E y 1 uf. hxj MONDO ; io rifpondo fubi to , che pre/To il Sig. Gentilotti non li chiama «drnoìdus y ma ^Arnaldus , fino a dire, che 7>. i. p. j 2 . in append, diph~ matura ad Cbron. Reicbenfperg. & in colletì. Conci!, femper vocatur ^ARN^LDUS, e che all' anno $6j. non riferendoli il noftro Arnaldo come morto, ma come vivente, egli è quel d«iTo che 1'.Arimondo del Muratori all' anno 971. Che però ficcome è ima chimera il figurar tra* Vescovi Trentini un Voi-' darico dèi 91z. o 8iz. diftinto

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History

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(1761)

Page 86 of 828

foßenneroil martirio . Gos-à egli fcfiSe'allorché- scriveva fenza paffione-. LVIIL Alle predette Memorie diS. Remedio, vengono in legu'à nella noftra Raccolta altre Memorie, sì intorno a primi Vescovi di Trento d& Giovino fino ad Agnello s come'intorno alle C hie fé di S> Maria, di Caldaro ^ de J SS. Quirko c Gialita di Tre me no > e di S*Vigilio di .Gattello, a' tetti- pi del Vcicovo Uàilfcalco. dalle quali Memorie rilevali * che il numero de 3 ' Vescovi preceduti a S. Vigilio no» dee lì trasporre dopo

lxx'xiv pi SS E R T 2 / '0 2v M Cappella a lui in Val di Non dedicata } quali che fi avelTea temere dei no fòr o S, Romedio- He, fi forte fuas repetitum venerit olim • Grex avium flumas ^ rnoveat cormcula rifum Furiivis nudata coloribus (a) ; . non altri contrappongo, che lui medesimo nelle Memoria Ißoricbe pz». 37 .5 ove dello ftelTo 5. Romedio coti mente più fé rena > e più fpire giudi cata, -tute* all' oppofito afferma, che -quel Santo finì la fua vim nella Diocefì di Trento nel Caßello

di lui > e che il Dìttico Udalnciano dopo il principio del Secolo XL concorda, cori quello circa la. metà del Secolo- IX. fotta iL predetta ' Üdilfcalco » Ähz.i fembra convenire con quello 5 che molto prima,correr dovea nella, ftagione del Vefcovo -Agnello . E,però ficcome tal Dittico. UdaJriciano tratto venne, da quello lotto lo fteffo Udìlfcalco 3 e poscia continuato rinoadl/^/rico /I. cc „ COSÌ (il), Horat. L,x.Ep.y.ndir* 'Veneti 153d- Qui- Cottane© ff aggiunga „ che ift Ulì'Ikì^ (b) Ne* Monumenti

di Hohenwart veiticura data« Caßro S, Figilii de Core- § chiama ' Jom-s in qnodam mir as altìtu- do dal Vefcovo- Giovanni Hinderbachio , a dinis faxo prope Cafiellum Thmrsnfe C !eZ- Prancefca^ Vdiegl\er di Tavone nel 1467. Taunznfe ) & alveim nomina Molax . E. a' 2.7. di Settembre, fi nomina hem dìftug febbene di queßo Molax l Apologifta pag. in Falle ni Molava apud\Aquaw Sanftì zi5. nella Val di Non non trova ri- -medii-, ed in altra data Tridenti in Caßr* fcontro, e io va anzi ricercando- nella Boni

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Year:

1890

Storia della Val di Sole

Page 25 of 104

Author: Bottèa, Tommaso / Tomaso Vigilio Bottèa

Physical description: 103 S.. - 2a ed.

BJ Dopo la erezione del Principato. Più abbondante materia alla nostra narrazione viene offerta dall' epoca dell'istituzione del civile Principato di Trento, mercè i molti documenti, che ci hanno conservata la memoria dei fatti dopo quella accaduti. Il Codice Wanghiano, gli Annali Alberti, i Volumi del Bonetti, e le nostre domestiche carte contengono notizie interessanti non solo per la Storia della Val di Sole, ma per quella eziandio di tutto il Trentino, come si rileverà da quan to in seguito

vengo esponendo. L'Imperatore Corrado, detto il Salico, volendo imitare 1' e- sempio di qualche suo antecessore, con solenne diploma dato in Brescia nel 1027, fece ampia e perpetua donazione alla Chiesa di S. Vigilio in Trento, vale a dire al. Vescovo di questa Città e successori, del paese formante il Comitato Tridentino, con tutte quelle pertinenze e diritti, che prima d'allora vi aveano esercita to i Duchi, i Conti e i Marchiani, posti a governo di questa provincia; l'anno dopo lo stesso

' Adige le loro acque, non che per quelle bagnate dal Sarca e dal Chiese. Subì in seguito per parte di e- stemì ed interni nemici violente manomissioni, e fu ristretto a minor circondario; potè nullameno sostenere per quasi otto seco li la propria dignità, soccombendo solo allora, quando le maggiori Sovrane Potenze ne decretarono la secolarizzazione (1803). Non sì tosto i Vescovi di Trento furono investiti della civile giurisdizione, presero a cuore e la tutela dei feudali diritti, e il buon governo

Imperatore vi aggiunse simile donazione dei Comitati della Venosta e di Bolzano. Da questo momento il Vescovo di Trento fu insignito col titolo di Principe, e. riguardato quale gran Feudatario dell'Impero Romano, otte neva la imperiale investitura delle. regalie, cioè dei diritti sovra ni inerenti al Principato. Questo poi abbracciava nei primi tem pi un territorio assai vasto; poiché dalla Chiusa di Verona si e- s tende va per tutta la Valle dell'Adige, e per tutte le Valli la terali. che spingono all

dei loro sudditi. Ne fanno prova per la Valle di Fi emme i patti convenuti col Vescovo Ghebardo già sui pri mordi del secolo duodecimo, e per la nostra Valle le molto me morie conservate nel Codice Wanghiano, dalle quali apparisce

Location mark: II 8.254

Intern ID: 339179

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Geography, Travel guides

Year:

1891

Brani di storia trentina

Page 255 of 336

Author: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa

Physical description: IV, 335 S.

Notations: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole

Subject heading: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde

Location mark: II 102.539

Intern ID: 336861

BJ Dopo la erezione del Principato. Più abbondante materia alla nostra narrazione viene offerta dall'epoca dell'istituzione del civile Principato di Trento, mercè i molti documenti, che ci hanno conservata la memoria dei fatti |opo quella accaduti. Il Codice Wanghiano, gli Annali Alberti, I Volumi del Bonetti, e le nostre domestiche carte contengono notizie interessanti non solo per la Storia della Val di Sole, ma per quella eziandio di tutto il Trentino, come si rileverà da quan to in seguito

vengo esponendo. J L'Imperatore Corrado, detto il Salico, volendo imitare 1' e- j sempio di qualche suo antecessore, con solenne diploma dato in IBrescia nel 1027, fece ampia e perpetua donazione alla Chiesa di | S. Vigilio in Trento, vale a dire al Vescovo di questa Città e : successori, del paese formante il Comitato Tridentino, con. tutte i quelle pertinenze e diritti, che prima d'allora vi aveano esercita to i Duchi, i Conti e i Marchiani, posti a governo di questa ptómncia; l'anno dopo

, che spingono all' Adige le loro acque, non che per quelle bagnate dal Sarca e dal Chiese. Subì in seguito per parte di e- sterni ed interni nemici violente manomissioni, e fu ristretto a minor circondario; potè nnllameno sostenere per quasi otto seco li la propria dignità, soccombendo solo allora, quando le maggiori Sovrane Potenze ne decretarono la secolarizzazione (1803). Non sì tosto i Vescovi di Trento furono investiti della civile giurisdizione, presero a cuore e la tutela dei feudali diritti

lo stesso Imperatore vi aggiunse simile donazione dei Comitati della Venosta e di Bolzano. Da ques to '/momento il Vescovo di Trento fu insignito col „titolo, di .Principe, \e, riguardato quale gran Feudatario dell'Impero Bomano, otte neva la imperiale investitura delle regalie, cioè dei diritti sovra- ìì inerenti al Principato. Questo poi abbracciava nei primi texn- >i un territorio assai vasto; poiché dalla Chiusa di Verona si e- ; tendeva per tutta la Valle dell'Adige, e per tutte le Valli la terali

, e il buon governo dei loro sudditi. Ne fanno prova per la Valle ^ di Flemme i patti convenuti col Vescovo Ghebardo già sili pri- : mordi del secolo duodecimo, e per la nostra Valle le molte me- f morie conservate nel Codice Wanghiano, dalle quali apparisce ,<ó O- L. '2^'' S

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History

Year:

(1761)

Page 239 of 828

, vacante, per la morte cT lAldrigbetio , ciò nulla ottante da' làici della Chiefa di Trento fuv- vi intruso chi fi chiama Uhkus , ed anche Odolricus Epìfcopus Trident, eie- Bus in due Carte dell'Archivio Pre- pofiturale di Trento, la prima ro gata nel dì 7. di Febbrajo dell'an no 1252., l'altra nel dì 27, dello àllo Mefe, ed Anno. E ficcome i Beni della Kella Chiefa di Tren to erano flati allora occupati per initnkos Ecdefiae , al dir d' Innocen zo IV. , così per indulto del me- defimo Pontefice elfo

Egnone fu ren- diito capace di poter partecipare qualche porzione delle rendite del la primiera fua Chiefa con Brunone Eletto, finattantochè avefife egli po tuto ricuperare, e pacificamente pos sedere Caßra 5 Villas 5 & bona Eccle- fi a * f Ime . ' Di fatto al noftro Egnone , ed al- a Chiefa di Trento, cui presiede- va, convenne molto soffrire, tanto da Ezehno M Romano il Tiranno 3 a X 1 0 K 1 quanto da M&in&xào Conte di Go-* rizià e dèi Tirolo. In rapporto ai primo z concordano i Cataloghi

de* Vescovi di Trento in parlando di E gitone da Eppan , qualmente tempo-, re bujus' Veronenfes ceperunt Cftiita- tem Tridentimm frauds é* opera Eze- ■ lini de Caflro Pomario * Lo fìeffo dietro il Biondo, il Franco, ed il Pigna, conferma Innocenzo da Pra to 5 il qual però corregge Terrore del medefimo Biondo nel figurare oppreffo Trento sotto la tirannia d* E zelino per lo, spazio di trenta-' quattro anni, ed avverte s che quel li di Trento furono I primi ad al zar il capo contra lo fteffo Ti ran

y ed cozzone di Caftelbarco. Su di che rendono in dubitata fede non men di,tre Car te nella Continuazione del Codice Wanghiano in autentica forma pro dotte a nn. CCLX. CCLXI. e CCLXII. Cominciano tutte e tre: Kos Egno Dei gratia Tridentina Epus more pit Tatrìs qui ojfendentes fiJios odijfe nonpoteß.... juxta folitam ejuß* dem

142 oi N K 0 T „ dies criminàlium . & XL. venia- 1 z, lium in Ono relaxamus. „ Qui giova l'aver rraferitea intera que lla Membrana sì per accertare 3 che il noftro Egnone dopo la morte di ofldrigbetto amminiftrò la Chiefa di Trento , durando tuttavia Vesco vo in quella dì Bressanone , co me pure per aflicurare il di lui ca ntate voliffi ma cuore inverso le per- fone Religiose bifognevoli di tem porale fuffidio. Ma sebbene il noftro Egnone avea tutto il merito d' empiere la Sede di Trento

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Year:

(1760)

Page 95 of 503

Physical description: XVII, 462 S. : Ill.

Location mark: III 103.346/1

Intern ID: 337105

fi M,Bernardino Corio par ti prima dell Hiflorie di Milano pag. m. 115. e leg., ove nomina Ttlle^rint 'Patriarca ijuilejj, Guido *Arcivefccvo di Kemna. (b) Anche lo fleffo Corio dice :r« molta comitiva di Fefcovi, d' .Abbati ec. ; ina non fa motto del Vcfcovo ci Trento, beni del fefccvö di Vere tili. E nella I ft or is Impe riale di Ricobaldo Ferrarefe Te. IX. Script. Her. ItahcjT. col. 16%- fenw si Yc'.covo <ii Trento vien mene orato il l'tfctvt £ jlArin. (O All'anno iKU fotto il num. XVI

^ ß Xctizie Jporic'O - Crii. del B. ^Achlp. neis fttis , ne tampoco i! cum nonnullis Suffragane is fuis , facendogli im mediatamente feguire 1' & Dominus Guido ele&us Ravcnnae Archieptft-o- pis (ä) . Si aggiugne ben c vero 1' & multi Epifcopi (b) ■ ma fi av verte tanto prcfTo ti Baronia (c ) , quanto preflo la Collezione Lab- benna (ri) , clic v? rime cognita reßiirfunt ex tisdem plurimi. E febbene il noflro Vcfcovo non vcdcfi ivi nominato tra que' Prelati Cattolici, contra de' quali in quel

. HJ.folemnitcr & unirerfim tam in Gallia, tsuam in Jlnglia , liomanus Vontifex cgnt'.st, {? Oftavìanus repudiatili ; di ciò pofeia certificato i! detto Patriarca, prima di morire entro tal anno, fi farà ravveduto deli' error fuo in favorir l'Antipapa. Dalia di lui Lapida Se polcrale enfiente nella Metrcpolirara Ghie- la d' Aquileja con So flemma gentilizio di effo Patriarca preffo V erudir ifliroo Bertoli pag. }j6. , fem bra poterfi raccorrc, che non fi a morto Scifmacico fcomunicato. {a)Lo fleflb

. (d) To. ij. co!, zpi. (') Gli fcomunicati ,e deporti irreevfttom da ll' Antipapa furcno i Vescovi di Milano, di Pi, cenia f di Brcfcia, e di Bo logna. Qaefti fmon dall' Imperadore chia- del !' Imperio nell'EpiftoIa da lui du «''definio Impero, che può veder fi T. X tìl Cm( uhi f {sL i?0 . Veggafi Ottone Mor««» T,. FI, Stnpitr lìer. Ita/, pag. 1091. Sigonio Z. , 3 .d? H .'/>!« Italia e pag. 755. Baronio ad ann. 116t. Ad ogni modo il Vefcovo di Brefcia fi foflennc nel la propria Sede col favore del Popolo, con forme

offerva il P. Giangirolamo Gradeni» go in Serie Tontificum Brìxianorum pag. 2f?. E che fia rimalto buon Cattolico, Io pro va con un irrefragabile Documento del MCLXIV. Indizione duodecima, dato nel mele di Giugno in Venezia da Rivoalto, cui fonofi foferitti : F.go HdcbranAus preti. Card. Baflicac A'//. >4pojic!or. Ego Tctrus Ca- fleli. Ecclefiae Epifcoptii. Ugo Rajrmundut Bri* x'tenfu Epifcopui. Ildebrando era Ltgatut Do* mni Tttpae Alex. Ma il P. Gradenigo cad de in un graffo anacronifmo nello

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History

Year:

(1761)

Page 153 of 828

5 & \si N' N 0 T' iA furnftam caßiittis gratiam . te auxi- liame cußodiat. Ter Dom. Sin ora non potei incontrar Carta alcuna, che parli o di Moniftero, o di Col legio di Sacre Vergini , fiorite in Trento 2' tempi del noftro Udalri- co IL ; rilevo bensì da ciò , che narra F. Bartolommco prelTo i PP. Bollandifti Die X. ^Jugufti pag. 5 zi., che 1 Monaci Benedettini lotten- trarono nel Moniftero di S. Loren zo preflo Trento a certe antiche Religiose , dalle quali era prima abitato. Onde quefte per

, e grado di Principe. Quando bene poi da quefto noftro gran Prelato non fi avene altro, fuor ché il Calendario, ii Dittico, e tutto r intero Libro Liturgico, che daeffo vien appellato Udalriciano , ciò ba- ftar potrebbe per farlo conoscere molto benemerito della Chiefs di Trento. Siccome a' tempi di luì fi continuava la Disciplina intorno ali* ufo del Dittico, così continuo^ la Disciplina di porgere a J Bambini bat tezzati la Comunione del Corpo e Sangue di Gesù Crìfto , prima che fi slattafTero dalle

rispettive lor Madri . Facendoli nelT accennato Libro Liturgico sovente menzione di S. ^Afra Martire Auguftana e nel Calendario, e neir Orazion Nobis quoque peccatoribm del Canone del la Metta , e anche nel Corpo del Mellale, quindi può arguirli la di vozione del noftro Véscovo inverso la Santa Martire Auguftana. Vano bensì j anzi vaniffimo farebbe il sospettare , che quefto Udalrico fi chiami Secondo qual fopranome di affai nota famiglia di Trento in que'tempi. Onde ha fatto bene il Sig. Cano nico

de' Dionifì nella Differì. de'due Uldarici pag. 16. a non renderli di tal sospetto garante. , Morì il me- defimo Vescovo ( fe ad elfo ap partiene la memoria del Necrologio Fuldenfe ) neir anno 1055. , e la di lui morte nel Calendario Udal riciano vicn rammentata a' 25. di , Feb-

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History

Year:

(1761)

Page 171 of 828

74 <A K N 0 T , di mano in mano fedelmente fino a > tempi fuoi derivata ; e moki lumi ritrai - potè dal fuo illustre Antena to ofntonio da Prato, uomo dottif- sich del pari che piiflìtno, merce- chè Fondatore del Moniftero della SS. Trinità dell' Ordine di S. Chia ra in Trento , e Scrittore di più Libri, cioè ( al riferir dei medefi- mo Innocenzo pag. 23 9- ) De Re publics 3 de Feudi s, de Secundts Nu- ptiis, de Ludo, de Repertorio in Bar- iboìum. Nè fi manchi ancora di ben ri flettere, che

battezzato qual Beato il nostro sAdelpreto. E chi potrà per- fu aderii, che una Chiefs, come là nostra, così dilicata e ritenuta nel riconofcer quai Beati i fuoi Vefco vi , cadeffe nella follia di negar ad altri più degni quel titolo, da està indebitamente ad sAdelpreto accor dato > Che abbia trasandati i più meritevoli per appigliarsi a chi sta to ne^ foste tuet'* affatto del mede- fimo indegno? Che abbia in ma- fZ/ONl teria di religione con la più con dannevole fuperftizione fpacciato a* fuoi Fedeli

non furonvi altri San ti ; così molto meno tien T argo mento di chi dal Culto men und verfàle , e folenne dato ad sAdeU preto , fi avanza ad arguire , che dunque egli non fu ne Martire, nè Santo. Bensì dall' <Jdelpretti Vin Beati del Dittico, e dall' Vili. là. Mari. Hic obiit ^Adelprefi 2 eß dell' annesto Calendario, penfo di poter più ragionevolmente argo mentare ^ che dunque e fu Santo 5 e fu Martire ; cominciato avendo la fua gloriofa carriera dopo la mor te di Ebrardo feguita ( come nella Nota

nella lunga raflegna di Vescovi nel nostro Dittico testura, a due foli foliflimi, cioè a Vigilio, ed xAdéìpreto IL vien attribuito sì fatto titolo di Beati; nè vi fi rav visano i molti Vefcovi qualificati quai Beati , e Santi , che nella Se rie de' Vefcovi delie profittile Chic- fé di Verona, e di Brefcia com- pajono, avvegnaché per altro non fienvi mancati tra'Vefcovi Trentini più altri Prelati per Santità chiari ed illustri. 'Onde niuno a creder s* induca, che il prurito d' aver Santi abbia

precedente dicemmo ) a' 18. di Giugno del 1156. , ed avendo la compiuta , e coronata col San gue fparfo per ia fua Chiesa agli 8- di Marzo del 1177. Quindi ma raviglia non è , fe in una Carta Originale del Vefcovo Egnone s che in feguito di questa nostra Raccol ta daremo ) del 1258. venne con fide-

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Religion, Theology

Year:

1860

Page 519 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

Costa Cartura, 76, 77. Costanza, città e vescovo lo , 282, 284, 287, 298, 522, 410. Coslede Angelo, 470, 471. Covalo di Romalo, 162. Covelo, comune, 58. — nella Valsugana, 241; Albertino, 171 ; Benvenuto, 471; Jacopo, 171; Uggie- ro, 171. Cremona , città e vescovato, 8, 91, 93, 132, 256,252, 411, 450. Crescendo,, serva feudale, 100. Cripta di S. Massenza nella cattedrale di Trento, 5, 287. Cristiano di Pomarolo, 142. 147. Cristiano di Via nino, 154. — di Vigo di Pine, 451. Cristoforo (chiesa

di San). V. Chiese, Cristoforo (lago di San), 152, 290. Cristoforo Moro, doge di Ve nezia, 525, 541. Cristoforo Madruzzo, vescovo e principe di Trento. Vedi Vescovi di Trento, Cristoforo, vescovo di Bressa none, 419, 455, 454. Cristoforo di Tono. V. Tono. — di Liechtenstein, Y, Liechtenstein. Cristoforo di Schroveustein. V. Schroven stein. Cristoforo di Leonardo di Spo ro. V. Sporo. Cristoforo guardiano del con vento di Scliwalz, 425. Croce (convento e sobborgo di Santa) in Trailo, 97, 108, 117, 209

. V. Conventi. Croce (Porta di Santa) in Tren to, 500. V. Porle. Croce (Rambaldo e Kecinaldo eli Santa), 74. Crociferi, monaci, 50, 75, 257. Y. Ordini religiosi. Cronaca Tirolese, 157. Crolla Paolo, vicario capitolare in Trento, 411, 413. Crociana, comune, 560. Cubilosa d'Arco. V, Arco. Curia di Trento, 20, 35, 46, 54, 59, 65, 85, 85,113, 200, 240, 258. Curia di Ala, di Arco, di Boi- giano , di Cles, di Ledro, di. Magnano, di Malè, di S. Tommaso, di Yolsana, 200. Curia di Santa Giustina, 167. — del Tirolo

. Decani e decanato della cat tedrale di Trento, 46, 48, 60, 73, 117, 157,145, 156, 172, 188, 189, 195, 207, 209, 212, 221, 250, 255 , 287, 296, 319, 525, 526, 544, 345, 571, 577, 425, 484.

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 499 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

INDICE DEI NOMI DELLE PERSONE, DEI LUOGHI, DELLE COSE PRINCIPALI. A. ^4bbasìe, abbati, abbattesse: — del monastero dì S. Lo renzo presso Trento, '15, 22, 30, 52, 46, 80,107,189, 212, 217, 225. 226, 268, 269, 270, 296, 298, 500, 510, 515, 516, 517,-524, 525, 467. — del monastero Rollense,7G. — di Gironda, 132. — di S. Maria nella valle Ve nosta, 184, — di Padolirone, 191. — di S. Ruffino e di S. Maria di Follonica, 105. — di S. Cipriano in Maria no , 194. — di 3. Fermo in 'Leonico, 194

. — di S. Maria di Pratatia, 194. — di S. Michele all'Adige, 212. — di S. Maria in Organis, 288. — di Villafranca, 51. — dì S. Trinità, 481. — di Soniienburgo, 292. — di Slarabs, 156. — di Wiltau, 99, '195. — di Tegernsee, 46. Abramo, compagno di S. Ro- medio, 12. Acerbi (Nicolò degli), 485. Acquanegra (chiostro di), 8. Adalberone , vescovo di Tren to. 'V. Vescovi di Trento. Adalberone di Vanga. V. Vanga. Adelaide , contessa del Tirolo. V. Tirolo. Adalberto, conte del Tirolo. V. Tirolo. Adelgerio , vescovo

di Feltre e di Belluno, 478, 179, 181. Adelmaria di Beseno. V. Beseno. Adelperio d'Arco. V. Arco. — di Mezzo. V. Mezzo. — dei Calepini. V. Ca- ' Ifìpini. Adelperio di Delaito di Tren to, 260. Adelprclo /, vescovo di Trento. V. Vescovi di Trento. Adelprelo II, vescovo di Tren io. V. Vescovi di Trento. Adelprelo III di Ravenstein, vescovo eli Trento. V. Ve scovi di Trento e Ravenstein. Adelprelo (chiesa ed ospizio di Santo ) y nelì' ArclieSe , 95, 154, 145, 227. Adelprelo o Alberto , conte del Tirolo

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 501 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

, MG, 347. Alessio di Tommaso del lago di Como, 440. Aliprando di Clesio. V. Clesio. — di Madruzzo. V. Ma ri ruzzo. Allemagna. V. Germania. Allume di rocca nel Trenti no, iyò 1 ■ A Ir a ini Nicolò, di Brunn, ve scovo di Trento. V. Vescovi di Trento e Nicolò. Alreim Nicolò, nipote del ve scovo, 257, 245. Allaguarda, castello riell'Ànau- nia, 276, 291. Altari nella cattedrale di Tren to: altare di S. Vigilio, 11, 117, 137; di S. Biagio, 141 ; della SS. Trinità, 408; della Vergine dei Selle dolori, 14; dei

SS. Pietro e Pao lo, 26 - di S. Massenza, 207, 354 ; del Coro , 357 ; di S. Dorotea, 378. Altari della Trinila e della Vergine in Suben, 12. AUemanno di Tarant. V. TaranL — vescovo di Trento, V. Vescovi di Trento. Alleniliia , conlessa di Flavone. V. Flavone. Altenburg, castello, e signori: Arrigo, 164, 168, 245, 239. Alticlo, o Aiticieo, o Àltichen, presso Termeno, 135, 155, • 203, 243. Amacia, (signori di): Odorico, 266; Guglielmo, 288, Ambcno (S. Maria di), 90. V. Campiglio. Ambulo, comune neirAnaunia

, 224, 226, 461, 475. Americo, commissario del con te del Tirolo, 465. Ammolberlo, abbate di S. Lo renzo presso Trento, 46. Ammolilo , abbate di S. Lo renzo, 80. Ando di Termeno, 210. Ancona, città e vescovato, 337. Andecco o Andech (conti di), 23, 121. Andelo, comune, 546, 450. Andrea (chiesa di Santo) in Terlago, 225. Andrea, eon le d'Arco. V. Arco. — conte di Lodrone. V. Ladrone. Andrea de Reggio. V. ììeggio, — di Borgonuovo, 57. — da Molino. V. Molino. •— dei Borgo. V. Borgo. — (lago di Santo

Äldrighßtlo .äi Caslelbarco. V. Caslelbarco. Aldrighello dt Garclumo. Vedi Gardumo. Aldrighello di Toblino. V. To bi ino, Aldrighello di ser Bcnriccvulo di Ili va „ 240. Alemanni (fratelli) V. Confra ternite e Zappatori. Alemanno di Buina, 246, Alessandrini Gabriele, 45, Alessandro II, papa, 6. — III, papa, 19, 27. — IV, papa, 129. ■ — VI, papa, 593, 395. — duca di Mazovia, vescovo di Tremo. V. Ve scovi di Trento. Alessandro, conte d'Arco. V. Arco. Alessandro, martire anauuiese, 12, 100

), 421. Andria (Jacopo Merden de), 293. Andriano (Erardo e Nicolò di), 228. Anfo (rocca di), 427, 428. Anhang , commissario vesco vile, 297. Angelino , 567. Angelo , vescovo di FelU'e, 569, '572. Angelo, ebreo in Trento, 555, 356.

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(1761)

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