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Physical description: XVII, 462 S. : Ill.

Location mark: III 103.346/1

Intern ID: 337105

prefente Diploma, non potefTe a patto alcuno collegarfi co' Carleffari di Verona, come d'una Nazione al? Imperador troppo invifa ; farfi può, che lo fteffo noftro Vefcovo fiali creduto efente dalla legge importagli rapporto a' Veronefi : Mentre, prima che accordale a' detti Carleffari l'Inveftitura di Garda, feguì la celebrazione del Lateranefe Concilio (a) , in cui, conforme può vederli nella Labbeana Collezione di tutti i Con- cilj To'. 13. col. 348., e prefio il Chiariffimo P. Antonio Pagi all'an

no ii68. n. 6., il medefimo Imperadore rimafe exauEìoratus 3 & omnes qui ei ex caufa Imperii & Regni religions jurisjurandi tenelantur adflricli, a. jidelitate ejus abfoluti &c. Onde è, che nell' Invertitura data ad elfi Car lelTari non fallì neppur cenno di lui ( b) . Aggiungali, che nè tampoco fi fa, che del Cartello di Garda, e fuo Contado, abbia la Chiefa di Trento guari tempo potuto godere un poftelfo pacifico. Anzi fi fa, che fe l 5 Imperador Federigo nel 1174., e nel 1176., calar volle con

la fua Armata in Italia, tener dovette tutt' altro cammino da quello di Trento ; attefi i porti di Garda, e della Chiufa Veronefe , di già oc cupati da' Collegati Lombardi, che gli contrattavano il paffo . Si fa eziandio da Carta autentica de' 12. di-Giugno 1193., che da Arnoldo di Livo Proccuratore dell' Imperador Arrigo VI. , fu trattata T aliena zione del Cartello di Garda da farfi alla Comunità di Verona, e che ratificata venne dall' Imperadore medefimo a' 15. Agofto dello ftelTo anno, dopo

lo sborfo effettivo di mille marche d' argento, fenza che il Vefcovo di Trento ve ne ave/Te punto interelfe . Si fa • ancora , che il noftro Vefcovo non ritraffe da' prefati Carleffari alcun pecunia- (O La detta Inveftitura ^ Con- à; Aprile del néS-, ed ilPl en ° m Vn celebra- alio di Luterano, giufta il > g aron io, to, non , conforme P« n f ai0n edULabbè, nel iróS., ma nel V , ma de' 27. d* Aprile. La Donazione Densi del Caftello di Garda precedette si ali un > che all' altra , aacrcecbè legnata

a' 50, Fébb^ajo del 1167. (£) In quefta Inveftitura vi hanno bensì i predetti Carleffari annetta la condizione del Salva jturimi Dominarti»! fide lì tute Ì3n Com- munìtats NeroneMarchici ina il nodro Ve fcovo , il quale per alno dal Sig. Avversa rio figurafi Ederentifiimo all' Imperador Fe- derigo, nè tampoco nella niedefima v' ag giunte la folìra claufola del fahrt tarnen Im peratori! fidelitate. '

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Annali del principato ecclesiastico di Trento : dal 1022 al 1540.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 12 - 15 : Annali, Cronache, Diarii)

Page 303 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

dalla Chiesa di Trento, al nobile Parisio di Lo drone ; della metà del castello di Tuono, già pos seduto da Bartolomeo, Guglielmo e Biagio di quel nome, e delle decime nella villa d'Orliselo in Val dì Sole, nella pieve di S. Sisinio, in Smarano, in Vervò, e della sesta parte della decima di Tuono, a Baldas- sare ed Antonio, nipote e zio, di Molare; di una pic cola muta o dazio, che si esige a Trento ogni anno nella festa di S. Vito e. Modesto, fino alla festa di S. Vigilio, e di certe decime nella

di fosse, e d'una terra sotto il detto castello e sopra la villa di Meclo, che si chiamava la casa di Meclo, e di molte decime, a un Giorgio liei e ad Eurico di lui nipote; della decima in Mais, in Eppan, e delle ville di Faire e di Basilica nella pieve di Livo, sotto Alto gii arda, e di certi masi in Bugnaoa, al nobile Svajero di Corona del Nos; dei castelli di Romano e di Lodrone, e delle decime già di ser Vochesio di Ma- druzzo nella valle Renderla, e di altre che i suoi mag giori ebbero

valle di Ledró e in Riva , ad Antonio figlio di Bonapace dei Toccoli d'Arco; d'una torre e mezza, site nel castello di Ca gno, e d' un palazzo con alcuni casali in detto castello e di certe decime, a Jacopo di Rumo; della terza parte della torre di Comaio e di certe decime in Arco, in Comaio, nelle valli di Bono e di Rendena, c del di ritto di esenzione dalle collette, dazii ed altri balzelli e pubblici carichi, ai nobili di Comaio, i quali prote starono di ricevere quell'investitura senza

pregiudizio dei nobili del detto casale di Comaio sui loro feudi; delle decime in Sporo, della giurisdizione c della decima

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History

Year:

(1761)

Page 283 of 828

, che gli lì ag giunga il Vefcovo di Brefcia Fede rigo de' Maggi 5 ma non già qual ter zo Vefcovo ^Arrigo di Trento. Che fe nella feconda Coronazione del La- varo in Roma, quantunque sattem (al riferir del Villani L. 10. c. 54. ) con grandi (fimo bonore & triunfo , non . ebbevjt mano fuorché il fefeovo di Vinegia , ed il Fefcovo d' Eller a 5 0 fìa d'Alena ( co fa accordata anche da! Sig. Muratori ) e perchè poi la prima feguita in Milano , febbenper altro in e fifa ( al dir dello fteffo Villani

fua Conforte colla Corona d'oro, nella Bafilica di S, Ambro gio in Milano, lì contano Federigo de' Maggi di Brefcia , Guido Tarlati di grezzo , ed irrigo di Trento. Ma ciò elfendo appoggiato agli An nali di Milano To. iß.Rer. ltd. Seri- ftor.y ed a Gualvaneo della Fiam ma c. 3 66. , lo Scrittore de' primi ricorda bensì tutti e tre ì detti Ve- feovi, ma fu troppo lungi dal fat ato ffcritto avendo circa l'an. 1480.) nè però atto a convincere nelle co- fe lontane, non appoggiate a più antichi di lui

) picciolo, fefla 1/ hebbe, vuoili folennizzata, nonché da' due Ve- (covi d* Arezzo, e di Brefcia, ma ben anche dal terzo di Trento Non faprei indovinare il perchè que lli loro lì aggiunga, fe non fe ? ò a cagion del fuddetto Parlamento congregatofi in Trento, cui il tio- ftro irrigo non era in gerader di op porli , 0 prefo il motivo di tutt'al tra Coronazione anteriore 5 cui fu ptefente il noftro Vefcovo, avendo molto bene a noftro propolito av vertito T Eruditiffìmo Monfig; Gen- tilotti nelle fue

i86 ^ H KOT quel Vefcovo, il quale lì dimoftro zelante cotanto per mezzo àt fuoi Miniflri a favor della fama Roma na Chiefa nei 1323., fiafi rantolìo così fattamente cambiato , che nel ZZ27. abbia contra la medefimaco- fpirato z fino a meritarli i di lei fulmini £ Vero è, che negli Annali d'Italia del Sig. Muratori all' anno MCCCXXYII. tra* Vefcovi fco- municati, che nel dì zi. di Mag gio ( v' ha chi dice nel dì primo di Giugno ) coronarono Lodovico il ~ßav0ro colla Corona Ferres, e Mar gherita

: il fecondo poi non efprime il nome di uirrigo di Tren io , ma dice foltantofeguita tal Co ronazione per quondam Epi- feopuw retirtum ; e per empiere il vacuo dopo il per ^ balìa il Guido- nem de Tarìatis quondam Epifcopum lAntinum, fenza intrudervi il Ve- lcovo di Trento. Certamente Io ftef- *o Gualvaneo ivi nonc.z66.zMac. Z65. 1 am menta il folo Vefcovo d' Arez- z0 ' e quindi foggiunge di lui : t Z ì 0 tf 1 Si eque Epifiopus depoßtus Impernio* rem depoßtptm inj ufi è ßerunxit. per altro accordo bensì

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History

Year:

(1761)

Page 276 of 828

v*£- dittico i ìnfieme co' Vescovi di Arezzo , e di Brefcia, tutti e tre fcomunicati, ed interdetti del Papa. Di quello fatto però io non ritrovo memoria alcuna in tutti que'MSS. della Chie da di Trento, che fin ora mi riu- fcì di Vedere . In uno d' elfi fol- tanto ritrovai riferita sì fatta Coro nazione, non come fatta per mano del noftro Vefcovo ( dì cui non fi parla né tampoco come alla (letta prefente ) ma per mano del Vefcovo dì ^Arezzo. Di quello folo Vefcovo & xArezzo fa menzione

regnante. ob reconditam doEìrtnam z vitaeque pro<* bitatem , al dir dell' Üghelli. Onde non fo comprendere, come nel Cbro- ni con Regienfe cit. To. XFlll. Rer. Hai. Script, col. 38. fi dica, che coronatu$ eft Ludovicus Corona ferrea per epi- feopos udreiinum , & Mediolanenfem apud Mediohnum , inter di 80s tamen per Tapam . A buon conto però nè pure da quello Cronico fi ha Tintervento a quella funzione del noflro Vefcovo di Trento. E quan do bene vogliali creder agli Annali d'Arezzo cit.To. XXIV

Io dato da Monfig. Gentilotti, non fa menzione fuorché del folo ^Aretino. Nèfi dica, che videntur hctec ita con ciliari pojfe , ut dicatnus frimai e et in aElione partes pretino tributa* ; Brixien- fem & Tridentinum adminißros fuiß'e ; perchè fembra, che avrebbe anzi fatta la principal figura in quella funzione il Vefcovo di Brefcia, in aflfenza di lAicardo Minorità Arcìvefcovo di filano, allora tanto più iniquamen- te da quella Città bandito, quanto D^ALKILLAKO. Ijg accetto al Pontefice allora

. Scriptor. Rer. hai. col. 870., ove fi afferma, che D . Epifcopus Guido principaliter manihus fuis Dei gratia ilium coronavit , quin di fegue bensì , Brixienfem fuiß'e ad- minißrum , ma non già Tridentinum . Per altro negli flefli Annali ivi col 857. fenza il principaliter fi dice, che Ludovicus de Baveria Imperator Me- diolani coronatus eft Corona Ferri per Dominum Guidonem Epifcopum ^Areti- num. -Anzi nella Cronaca Sanefe ( To. XV. col. 7 6. ) tra' Vefcovi ^ che concorféro ad incoronarlo viene

specificato oltre il Vefcovo Guido d'^Arrezzo , ed il Vefcovo di Brefcia 3 anche quello d'afte , lenza efprimerc quello di Trento. Crefce il mio fo- fpetto 3 perchè il noftro Vefcovo En rico tanto non godè prelTo di Lodo vico il Bavaro quella grazia , da lui prima goduta appo iJrrigo_ Impera- dorè, e appo cirm'go Re di Boemia, che anzi l'Anonimo Trentino rap porta pag. 251., che Lodovico Bava ro Imperatore gli re caffè degf Impedì-. Z z r men-

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Category:

History

Year:

(1761)

Page 275 of 828

jura Imperii perfequì. Ni- 5, hilominusLegatos ad Papam mit- „ tit, fcilicetz Epifcopum Triden- 55 tinum Cancellarium fuum 3 Epi- 5, feopum Borentinum ( Botrontimm) 5, &Comitem Sabaudiae, qui hujuf- 55 modi mandatum revocando operam 55 dent. ,5 Veggafi il Tomo IX. Rer. Itaìicar. Script, col. 885. e col. 1277. Non men grato fu ad altro ^ir- rt ZP Re di Boemia, e di Polonia , Duca di Carintia, Conte del Tiro- Io s e di Gorizia , Avvocato delle 4 Z l 0 Kl Chiefe d'Aquileja , Trento, e Brefc fanone

> mentre da una Carta del 1314 .5 avvalorata col figlilo diGìo- vanni Vefcovo di Breflanonej lì äf fte ura ) che il noftro E\ Enrico tan« to potè anche preffo di quello fe condo Regnante , che dallo ftefTo ottenne il rilafcio della Valle di Fi em me 5 impegnata per cento e cinquan ta marche d'argento a Mainardo fuo. Padre. Quefto Re ^Arrigo dimoft rolli molto benemerito della Chiesa di Trento, conforme lo dimostra il Di ploma traferitto da Innocenzo di Prato pag, 148. ac feq. Comincia : . Noj Henri

cu s Dei Grätig. Bob e Micie & Toloniae Rex^ Karintbiae Dux, Gq- ri fine A Tjrolis Comes, àquilej enß s Tridentinae, & Briximnßs Eccltßarn m tAdvocatus &c. Termina : Datum Tj rolis anno Dni Millmo tricenteßmo tri- geßmo quarto, die vigeßmo Menßs^Au- gttfli5 indiB. fecmda. Egli febben figliuolo di Mainardo , tanto fu lun gi dall'imitar il mal talento del Pa dre, che anzi ha dato a conofcerc inverfo la C hie fa di Trento un mu- nificentiffimo cuore. Ritorna in molta noch del noftro Vefcovo Enrico T aver

guadagnata la grazia de' due pre lodati Regnan ti 5 ma non già qualora favoreggia to aveffe il partito di Lodovico il Bavaro. Il Chiariamo Monfig- Gen- tilotti nelle Giunte all'Ugelli- rap porta , che quefto Vefcovo nel MCCCXXVII. ritrövofli in Milano, e che nella Bafilica di $- Ambrogio fu pre feme alla Coronazione dell an zidetto Lodovico colla Corona Ferrea infic-

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 518 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

di Brescia, 146; della Valle di S. Caterina, 175 ; della Vergine delle Grazie io Arco, 415, Conventuali minori. V. Ordini religiosi. Convenuto di Campo, 107, Convenzioni. V, Compattale, Cordono di Tel ve, 87. Cornelo ( Adriano da ), Vedi Adriano. Corona del Nos, 291. .Coronaseli!, pieve, 245. Corpus Domini (festa del) in Trento, 407. Corradini Antonio, 502. Corradino. capitano imperiale, 467, 468. Corradino di Caldonazzo, 75. — di Ora , 40. Corrado II il Salico , impera tore, 4, 5, 20. Corrado, re dei

in Verona, 481 ; dì S. Ma ria di Campiglio, V. Cam piglio; di S. Margherita nel sobborgo.di Trento, 225; di S. Blich eie nel sobborgo di Trento, V. S. Croce; di S, Michele all'Adige, 189,. 221, 505 ; di Münster, 305; delle monache di Nago,177; delle Orsoline in Trento, 185; di Slambs, diocesi di Bressanone. 150, 184; di Seriale, 226; delle monache dì Soonenburgo, 270, 292; dei Teatini, 185; di S. Tom maso, presso Romeno, 170, 225, 226; di S. Trinila in Trento, 481 ; degli Umiliati di S. Luca

Romani, 124. — vescovo e principe di Trenio. V. Vescovi di Trento, Corrado , vescovo di Bressa none, 75. Corrado, vescovo di Salisbur go , 10, 12. Corrado , vescovo di Frisinga, 129. Corrado, preposi lo di S. Mi chele all'Adige, 315. Corrado, abbate di Wiltau, 195. fpflip 218. — frate dell'Ordine Teu tonico, 50. Corrado , sacerdote di Terzo- lasio; marito di Erniengar- da, 71. Corrado di Flavone. V. Flavone, — di Merano, 200. — di Firmian. V. Firmian. — di Guglielmo di Castel- nuovo , 254. Corrado

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 552 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

none e Sole, 521 ; dei no bili rurali della pieve di Fondo, 350; per L'esercizio delle miniere c della zecca del Vescovato di Trento , 54, 70, 75,543; dei mina- lori, 457: dei carrettieri, 522; dei porla lori, 551. Statuii tirolesi, 578. Slazonerio Rainoldo di Bolgia- no, 193. Stefano Cazzuffi, 590, 402, 405. — degli Appi-ovini, deca no, 545. Stefano della Roggia, 200. —. di ser Rigolino 1 , 217. — di Casezzo, 460, 461. — cìi Tonno, 440. — no la ro, 198, 199 . — (chiesa di San) in Vien na , 268

(ponte di), 457. Sloro, comune e castello, 58, 81, 556, 542. 544, 576, 578, 582, 585, 587, 588, 507, 412,414,424, 428,459,446. Strasburgo , città e vescovato, 175, 218. Slraso (Lodovico di), 59, 66. Suben, borgo siili'Enno, 12. Subnowski Stanislao, preposito ... in Trento, 298, 302, 303, 515. Suffraganti in Trento, 187; in Aquileia , 229, 258. Sulspach Giovanni, decano in Trento , 544. Sunheim (Corrado di), 258, Susalo nel Perginese, 459, 440. — nelle Giudicarle, 582. Svaiero di Corona del Nos, 291

. Svevia, 590, 457, 458. Svicherio di Montalbano, po destà imperiale in Trento, 111. Svicherio di Metz o Mezzo, 251. — di Mezzacorona, 292. — di Ricliimberg , 164. 285,507,561, 415. tszen, 1. Tabareìli Tommaso, 457, 458. Taf fili Marco di Rogìiacco, 417. Tagliapclra, maestri, in Tren to, 440. Taio , comune, 86, 457, 461, 467 , 470. Tana del Redo in Rendena, 545. Tancredo, templario, 102. Taone. V. Taverne. Tarant (Arnaldo di), 164; Aral do, 104; Ergellino, 164. Tartarolli Girolamo, 21, 24. Tassullo

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Category:

Natural sciences, Agriculture, Domestic economy , Pedagogy, Education

Year:

1886

Relazione sull'attività spiegata dall'Istituto Agrario Provinciale in S. Michele a. A. Tirolo : dall'anno della sua fondazione 1874 al 1886

Page 42 of 112

Author: Istituto Agrario Provinciale <San Michele, Adige>

Physical description: 106 S.. - 2. ed.

Subject heading: c.San Michele <Etsch> / Istituto Agrario;z.Geschichte 1874-1886

Location mark: II 108.493

Intern ID: 154383

. — 3 ß — L’Istituto di S. Michele giace sopra un pendio sulla riva sinistra dell’Adige, a 229?» sopra il livello del mare, a 46° 12’ di latitudine nord e 28° 48’ di longitudine est dall’isola del Ferro. Il maso Togn che dista circa un’ora dall’Istituto, è posto a 662 m sopra il livello del mare, , nelle vicinanze dei paesello .di Faedo a 46° 15’ di latitudine nord e 28° 47’ di longitudine est. La valle dell’Adige, che presso S. Michele corre nella direzione di nord-est a sud-ovest

, è di rilevante larghezza ed in easy fra Mezzo lombardo e Mezzotedesco mette capo la valle di Non, la quale, al pari della piccola valle del Sauc (sopra Faedo), esercita una sensibile influenza sulle condizioni climateriche del territorio. Le vette dei monti circostanti raggiungono un’ altezza non indif ferente. Ad oriente il monte Corona tocca un’altezza di 1032 m, il monte Geyer pure situato verso oriente 1080 m, la Paganella a sud-ovest 2120 m, e per ultimo il Bondone, che si eleva a.mezzodì di Trento

, raggiunge i 2100 m. Stando a S. Michele, si scorgono sullo sfondo dell’Anaunia i contrafforti del gruppo dell’Adamello (2300-25007»), i quali ancora nel luglio e nell’agosto sono coperti di neve, mentre dalla vicina Paganella la neve sparisce d’ ordinario verso la metà di giugno per farsi nuova mente vedere dopo le prime pioggie del settembre. Il clima di S. Michele, come quello della vallata inferiore dell’Adige, puossi brevemente caratte rizzare nel modo seguente: L’inverno ordinariamente non

favorevoli, poiché cagionano il disseccamento dei teneri germi delle viti già belli e alquanto pronunciati. Al freddo e burrascoso marzo subentrano per qualche tempo belle giornate che danno grande impulso alla vegetazione, ma ben di frequente l’aprile e gran parte del maggio corrono umidi e piovosi con danno ri levante de’ vigneti che di solito in quest’ epoca presentano l’aspetto più seducente,

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Category:

History

Year:

(1761)

Page 252 of 828

. 6. intran. Marc, in Domo ò 1 Ca* i flro Dfit E pi. prefentibus D- Olderico circhi diacono. DHo Goceli Decano. D. Calepino Judice . D. Manfredino de Clejs. D. Trentino q. D. Ononis Gau di . D. Sjcberio q. Dm Beatricis de fris zio de Corona &c. Se ha egli fimil- mente impegnato al Sig. Tremino fi gliuolo del q. Sig. Ottone Gando di Trento duos Manfos juris EpatusTrid. jacentes in Villa & pertìmntiis Terme- ni ; come pure de Caflro Cunisbeberg & de redditi bus & frugibus eidem Ca~ flro pertinentibus , ciò

feguì ex mutuo 1500. librar. denar.Ver. parv.pro me li or amento & defenfi one Civitatis Trid. ò' Epatus & ad werram faciendam ftando in Trid. contra Dnm Ecelinum de Romano & fuos fequaces , conforme aflìcura un'altra Carta emanata nel lo ftefifo anno 1258. a* li. di No vembre , alla presenza dell'Arcidia cono della Chiefa di Trento , del Prepofito di S. Michele ec. Per la fteffa urgentiflìma caufa accordò il medefimo iióftro Egnone varj Feudi al molto benemerito Sig. Conrado di Formigaro, o fia

cäL DITTICO data a Maìnardo*, in cui, malgrado le persecuzioni da lui sofferte , Io chiama dile&um confanguirteum noflrum. Ha la data : 'Bozani in Talatio Epi- Jcopatus tettici die intränte Madio an no Dni 1272. XV. Inditi. Dà altra Membrana del medefimo Archìvio fenza data a fi ha 5 che fot-: to di luì i Signori Gabriele > Telle-. grino 5 ed .fàuno figliuoli del q. Got- \ iifredo della Pòrta. Trentini, gode- ' Vano ragguardevoli Feudi in Tre me no, Magrè, Fai ec. : ch'erano Con- falonieri

e Cavalieri del Vescovado : che nelle Diete e Congreflj genera li aver dovettero 1' albergo preffo quello del VefcoVó che fòffero efenti dalle Mute J Dazj, e gabelle della Città: che. fofTero foltanto te- fìnti alla guardia : che la Muta delia Pece folle lor data in leu- '•do ec» . Niun altra eccezione può darli a Welto Vescovo, fuorché l'aver sem brato troppo liberale in accordar ! Feudi della Tua Chiefà. Ma la cir- coftanza del tetnpö a in cui prece dette àllà medefima, Io rende in qual che maniera

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Category:

Geography, Travel guides

Year:

1891

Brani di storia trentina

Page 253 of 336

Author: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa

Physical description: IV, 335 S.

Notations: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole

Subject heading: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde

Location mark: II 102.539

Intern ID: 336861

costume di premiare le persone benemerite e accette alla Corona con assegni di spaziosi terreni e con diritti di supremazia su quelli che vi lavoravano; e da qui derivi quella casta di Baroni e di Castellani, che fatti col tempo più forti e più audaci, diven nero famosi nelle nostre Cronache per soperchierie e oscenità. Di tal gente però per conto della Tal di Sole non apparisce il più piccolo cenno, neppure nella tradizione del paese ; e tale fortuna non deve già attribuirsi alla natura del

il dominio dei Carolingi di Francia e degli Ottoni di Germania, in quanto che per loro cura si introdussero migliori regolamenti per la amministrazione della giustizia e pei le franchigie dei sudditi (Vedi Barbacovi). Del resto poi, siccome le fazioni militari, che nel secolo decimo si combattevano fra i vari pretendenti alla Corona d'Italia, erano trattate in provincie assai lontane da qui, ed era pur cessato il timore delle barba riche invasioni, così la nostra gente ebbe agio di volgere a sta bile

utilità le antiche, e recenti istituzioni; il diritto di proprietà era riconosciuto e rispettato; possedeva il privato e possedeva la Comunità; a certi tempi si adunavano i capi di famiglia per trat tare insieme gli affari comuni; quivi si formulavano regole e sta tuti adattati al pubblico bisogno e al privato benessere, e si im ponevano multe ai trasgressori; regole e statuti, dei quali più tardi fu ottenuta formale sanzione dal nuovo Sovrano territoriale, il Principe di Trento. Desta per vero

meraviglia il trovare nei nostri documenti del secolo decimoterzo parecchi paesi insigniti col nome di -Comu nità, quantunque taluni fossero rappresentati da pochissime per sone; e poiché negli Aiutali del Principato non leggesi cenno della concessione di tal privilegio, è lecito arguire che quei pae selli aveansi già innanzi del mille formata questa sorte di governo. Del resto ognuno sa e deplora la penuria di documenti, che

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Year:

1890

Storia della Val di Sole

Page 23 of 104

Author: Bottèa, Tommaso / Tomaso Vigilio Bottèa

Physical description: 103 S.. - 2a ed.

costume di premiare le persone benemerite e accette alla Corona con assegni di spaziosi terreni e con diritti di supremazia su quelli che vi lavoravano ; e da qui derivi quella casta di Baroni e di Castellani, che fatti col tempo più forti e più. audaci, diven nero famosi nelle nostre Cronache per soperchi eri e e oscenità. Di tal gente però per conto della Yal di Sole non apparisce il più piccolo cenno, neppure nella tradizione del paese ; e tale fortuna non deve già attribuirsi alla natura

del luogo alpestre e segregato dalle civili comodità ; che anzi scorgiamo essersi appunto in simili località alzate quelle torri e que' castelli, che furono per molti secoli covili di ladroneccio e di prepotenza; ma piuttosto all'indole della nostra popolazione, la quale educata per tempo a un viver libero e indipendente, non soffriva che alcuno vi esercitasse una dispotica autorità, o abusasse dei diritti comuni. Questa favorevole condizione politica venne in seguito ognor più raffermata sotto

il dominio dei Carolingi di Francia e degli Ottoni di Germania, in quanto che per loro cura si introdussero migliori regolamenti per la amministrazione della giustizia e per le franchigie dei sudditi (Vedi Barbacovi). Del resto poi, siccome le fazioni militari, che nel secolo decimo si combattevano fra i vari pretendenti alla Corona d'Italia, erano trattate in provinole assai lontane da qui, ed era pur cessato il timore delle barba riche invasioni, cost la nostra gente ebbe agio di volgere a sta bile

utilità le antiche e recenti istituzioni; il diritto di proprietà era riconosciuto e rispettato; possedeva il privato e possedeva la Comunità ; a certi tempi si adunavano i capi di famiglia per trat tare insieme gli affari comuni; quivi si formulavano regole e sta tuti adattati al pubblico bisogno e al privato benessere, e si im ponevano multe ai trasgressori ; regole e statuti, dei quali più tardi fu ottenuta formale sanzione dal nuovo Sovrano territoriale, il Principe di Trento. Desta per vero

meraviglia il trovare nei nostri documenti del secolo decimoterzo parecchi paesi Insigniti col nome di Comu nità, quantunque taluni fossero rappresentati da pochissime per sone; e poiché negli Annali del Principato non leggesi cenno della concessione di tal. privilegio, è lecito arguire che quei pae selli aveansi già innanzi del mille formata questa sorte di governo. Del resto ognuno sa e deplora la penuria di documenti, che

Location mark: II 8.254

Intern ID: 339179

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(1761)

Page 770 of 828

da questa Chiefa „ quello della Chizzola, o fia Chi ufo la, tuttavia veggonfi le rovine di tal Ca- „ e di Seravalle, così detti dalla lor fi- ilello. j, tuazione. ,, (?) In Carta del 1440. nella Pieve di <0 Nel Codice Wanghianò n.XCVIIL Mori , dopo Tierno { ivi detto Tìarno ) v' ha una Carta data in Mori l'anno Sfagno (ivi nominato Bifegno) dopo Sano, e 12.17. intitolata : De Caftro Valdo Tleba- l'aldo vien mentovata Summitas Corone Soft- tus Mitrìi. Mi accerta il predetto Sig. Ignali

tifqueadvdthacerKycA inapprefioCorona Arciprete, che „ era fituato fopra Tier tf Anche in altra Carta del 15z j. die- „do verfo Brentonico, appena_lungi à i predetti Luoghi vien Umilmente no- „ da effo Tierno un mezzo miglio, pa ginata Summitas Corone Sofìgnali ufque ad „ rimente fopra un Doßetto, e fi chiami ulticem &c. E che foste collocato quafi „ anche oggidì la contrada di 'Palt, fu al .in fondo alla Campagna di Mori verfo t J.* }) Caftdlo da Valt , un po' a man fìniftra ■dìge j fu la flrada , che porta alla

dopo le rovi- Ecco il Castello nelle pertinenze s, ne ) e fonovi perfone pur viventi, che di Brentonico, che non fi chiama Ca- „ hanno fra van do trovati pezzi di fer- fìrob cu ™ , ma Cafirum de Doffo Majori. ■3, ro, di rame, ed anche di freccie. (x) Veggafi fopra il Docum. XXXIX. „ li. perchè in faccia a questo Castello Lo stello confermano altre Carte , tra „ verfo fera poche pertiche fi alea il le quali una del .Vefcovo Conrado del 5, monte , e fu in cima a questo v' ha 119 z. Cod. W angh

. n. 61. ^ ed un altra 3, pure gran copia di fallì, che furon ira del Vefcovo Egnone del 12,51. - cit. Cod. „ fabbrica, ed eziandio qualche pezzo num. 2.2.5. z, di muro r ficchè fi argomenta quivi (y) Al num. 2 .55. eie. Cod. v'ha una ? , pure vi folle qualche torre, o fortez- Carta del medefimo Vefcovo Gerardo non „ za per guardia, e ditela dello stello del 12.2.4. ma del 12.2.^, in cui non fa- « Ca liei lo. IIL perchè questo Castello I amen te è chiamato digniffimus Epìfcopu<•, 5, guardava la strada, cui era

vicinifiì- ma ancora Comes Dux & Marchio. Di z, mo , ftrada che allora battevafi da tut- tal Carta rilevali qualiter quoddam Dof- 3, ti quelli, che o dalla Germania in Ita- fum quod Grefla vacatur in vlebatu Gar» 3) lia, o dall'Italia in Germania pasta- dmì &c, cognofcitar ab Epifcopatu Trìden■> j, dann ,e poteva pure guardare in qual- tino- z, che distanza l'Adige. IV. perchè qui- (z) Al num. 2.45. cit. Cod. può ve- z, vi fot to verfo mezzodì pochi pasti, co- derfene un' altra del 1340. del Vclcovo

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(1761)

Page 693 of 828

fi [piega Eiva Palazzo Vefcovile. TREB1VM. Veggafi fu di tale Vocabo^ (fc) In alcuni Documenti del preno- lo il Gloflariodel Cangio, ove lì preti- minato Archivio li faggiuage FallìsiAnax- de non folo in lignificato di Campò nie . Onde non fu Priore nè di S. Ma- fuburbano , o vicino , onde raccoglie fi. ria della Corona ài Monte Balda, nè del- vino, grano, legume ec., ma altresì io la Madonna di Campiglio nella Valle di quanto abbraccia prati, felve ec. latini Rcftdena ; ma di S. Maria Coronata nell

Chiefa del di Spaur. li titolo non è di Maria noftro S.^idelpreto nella Campagna d'Ar- Santiffima fempre Vergine »ina di 5. Mari* co, non folamcnte nelle Carte dei trio. Maddalena , detta Coronata , per denomina- e dei 112,4- » ma eziandio in più altre 2Ìone derivata dai prefato Castello. Carte coftantemente appellata S. jidel ie) Avverte ii Sig. Biancolini nel- preti, e non mai 5. ^Alberti, o s. ^dal le 'Notizie Storiche delle Ckiefe di Verona berti - E però nella già prodotta Carta L. 5. pag. 2.20

59 6 DOCUMENTI de YfoJa & per Federicum Cerefolum & Pexonaticum. & redditus per-, fonales quos di&us Dns Eps ipfi Domino Oldsrieo Paaceric pro dìftis CC. Iibris infeodavic prout continetur in charta fafta matiu mei infrà- fcripti Notarii. L. 8. Ego Arnoldus qu. Ö. Mathei de Plaeentia Imperialis Äu^ le Noe. interfui & rogatus fubfctipfi. ofNNOTotZIO'Xi. / T h vt ei 12.66. continuava dunque nano Longobardico eh' è net primo tomo- j\j il nostro Egnone a tener in del Bollarlo C affinefe, BHydlßJl

., che quindi è venuta la originale del 1158. lotto lo fteffo Ve- voce Longobardica BRED«* , pretendendo (covo Egumt g dice : gloriofomm Marti- altresì , che tutte le Braide erano campi rum Vigilìi & Mdpnttt Tatronorum m* gwffitnì alle mura della Citta . Con tutto- ft r or um » ciò pag. 2,2,1. foggiunge,. che mi Dizh- XCIII. Fa-

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(1760)

Page 121 of 503

Physical description: XVII, 462 S. : Ill.

Location mark: III 103.346/1

Intern ID: 337105

Imperador Federigo prin cipalmente premeva, che violati non foflcro que' temporali diritti, che pretendeva annefli alla fua Imperiale Corona , quindi feguì pofeia con la mediazione de' Principi Rainaldo Eletto di Colonia , Eberardo Vc fcovo di Bambergs, e di più altri ( fenza però 1' intervento del noftro Vcfcovo e Principe di Trento ) la Concordia tra lo ftelfo Augufto ed »1 medefimo Giovanni Vcfcovo Padovano , tuttoché quelli rimaneffe Cattolico. Si legge la Carta autentica nel To. fi. Antiquität, med

g z Kot: zie 1/Iorico - Crit. del B. Adelp. fcovo di Salisburgo Eberardo z Romano Vefcovò di Gurcfc preffo 1' Hanfizio To. 2. pag. 258. , ove accertali , non pure che a Gradenfì Tatrianba & fuis Suffragane is Ozi avi anus excommuntcatus e/7, ma che in oltre multi E pifcopi noltmt recipere OElaviamim, videlicet Veronenßs , 7a- dttanus , & ahi qui timent Deum. Qui pure abbiamo i Vefcovi di Ve rona, di Padova, e più altri, non già Scifmatici, ma veri Cattolici, che ricufano d' accettar I* Antipapa

, e di predargli ubbidienza. XXIII. Quanto a Volderko , o fia Udalrico, o Ulderico Ve fcovo di Trevigi, confederato col nofìro Adelpreto, non può non riputarli fi-, milmente Cattolico , avvegnaché o annoverato , 0 inrrufo nella fuddet- ta lunga raffcgna; mentre pre/Io lo fteffo Ughdli To. 5. col. 525. ri- cordanfi come a lui iodiritte Alexandri III. Litterae , quihus fignificat fe Romae optimi exctptum ejfe, ibtque Tontißcium munus exercere, atque borta- tur, ut conßans fit contra Scbifmaticos . Ciò parmi

efler debba avvenuto nell'anno 1165., quando dopo la Fetta di S. Cecilia, arrivò felice mente in Roma Papa Aleffandro, e ni cor fero a venerarlo i Senatori Ro mani con gran folla di Chierici e di Laici , e gli preftarono la dovuta ub bidienza , come al detto anno leggo negli Annali d' Italia del Sig. Mu ratori. Se il Papa così ragguagliò Folderico , Voldrico , o fia Odolrico 3 Vcfcovo di Trevigi , e lo efortò a efler cortame , non fu dunque quelli Scifmatico, ma bensì vero Cattolico. E cosi

Cattolico vero for za è di credere altresì il noflro Adelpreto , che fu molto fuo amico, conforme conila non folo dal Diploma pubblicato prima dello Sci fina nel 1157. prelfo 1* Ughelli To. 5. col. 524-, ma ancor da altra Carta autentica, che poc' anzi accennammo. XXIV. Non può non crederli del pari Cattolico anche Giovanni Vcfcovo di Padova; certa cofa eflendo , fecondo che nel precedente Capo ofTcrvammo, che rimafe pofeia nel Conciliabolo Lodigiano fof- pefo. Ma febben fofpefo, perchè però air

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(1761)

Page 620 of 828

. di Settembre, Muta Turbulae & Rìppae <ù~c. Nel mar- giorno di Domenica , o pìuttoflo nella gì ne poi nota : Cotifirmat banc innjeflitu- feguente Domenica de* 4. d'Octobredcl ram 'Philippus 'Romamrtm Rex iroy. 120p, Quanto agli anni del Regno d'Ot ri Sebbene l'Imperador Ottone W. così tane , così nel prefentc Diploma vengono ftntenzìò fuquefto punto contra Vlrico computati 5 come le non fosse nato lo 4 Arco- il giovine, lo avea però favorito feifma di due Re, cioè di Filippa Duca di un anno prima , cioè nei

vidi. 8c legi. & exemplavi. & me fubfcripfi. Le meutn lignum ap« pofui. Anno Dnì Millefimo. Ducentefimo. Quinto decimo. Indizione lercia, die Veneris, quarto exeunte mense Augufti. (e) o$K KOT azioni* ^ D AI àneo nella tua Diplomata- peranche compiuto l'anno primo dell'Ira- * r i a 2-5'. all' anno 12.00. fà period'Otto»e>. non avendo quelli ricevuta L r ^P orta toveßitwa Conradi Epifcopi in dalle mani di Papa Innocenzo 1IL l'Impe- D - °debìckm /. q. O. Frìierkì de ^tuo de rial Corona le non fc zxj

12.09. , confer- Suevia, e d'eflo Ottone figliuolo del già mandoglr il Privilegio di Federigo I. Im- Duca di Sassonia e Baviera Arrigo il Leone. peradore del 1 164. rapporto alte XXIV. Per altro avverte il Sig. Muratori negli Jj re Imperiali, che cada un anno furono Annali d'Italia Anno MCXCyill. , qual- da queli Augulìo all' inclita Cala d'Arco ,■ .mente,, Ebbe mano nell'elezion d 'Otto- per la benemerenza de' due Fratelli Viri• ,> ne IV. Innocenzo- IIL Papa, perch' egli co il Vecchio s e Federigo

Padre del pre- 3 , era d' una Ca fa ^ fiata Tempre divora fente Vlrico , accordate. „ della fanta Sede, e Cala, che per la (c) Cioè della Nobil Famiglia di Haven- 3> tua parzialità ver lo i Papi avea perduti ßain t onde trasse l'origine it noftro Ve- „ i Ducati di Baviera e Sassonia ec. „ feovo Adelpreto 11L Successor immediato (e) Anche a quefto Diploma fi vede del Vescovoqui nominato. premesso ciò? che avvertimmo 454- (d) Siccome quefto Diplòma emanò» not. g» icl Giugno del 12.16. , così non era

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Religion, Theology

Year:

1860

Page 304 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

Toblino, e d'una decima nella pieve di Bono e di certi vassalli, a Svcicherio di Mezza Corona e a sua moglie Margherita e a suo figlio Vi gilio ; del dosso posto sopra la villa di Mezzana al Ca- stellazzo, di certe decime nelle ville di Mezzana e di Ronzo, della sera parte della Regolaneria della pieve di CI e si o. e di alcune decime in disiano, in desto e in S. Sisinio, a Giovanni Clescr di Cassino; della quinta parte delle decime -in Sporo maggiore, ' a Cri stoforo di Leonardo di Sporo ; del

della villa eli Fai, della decima del Fonte, alla Nave, e della stessa Nave, dei laghi e della decima dì Zom barla , dei beni già spellanti a Gralando di Saìorno, cioè della decima di Mezzolombardo , e del monte o colle di Mezzo, o della giurisdizione di Pissavacca in Fajo, ai nobili Giovanni e Giorgio di Sporo; di un casale sul dosso di Castell'Enno e dì alcune decime a Marino di Maestro Bartolomeo di Enno ; d'ima parie di Castel Campo e del dosso di Merlino e pieve di Bono, e del Castello

regalie e dei beni feudali spettanti al monastero di Sonnenburgo, a Madonna Orsola abbadessa di quello ; del ponte al

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Year:

1858

Vita di Alessandro Vittoria, sculture trentino composta dal Conte Benedetto Dei Giovanelli.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; 1)

Page 64 of 145

Author: Giovanelli, Benedetto ; Gar, Tommaso [Vorredner] ; / rif. e accresciuta da Tommaso Gar

Physical description: 139 S.

Location mark: II 103.172

Intern ID: 330382

— fio — il Vittoria conic maestro loro, e riputavano mollo il giudizio di lui. * E il Ridotti, nella vi la del pittore Giovanni Contarmi, ci narra clic « tanto costui, quanto Pietro Malombra portavano lo fatiche loro a vedere ad Alessandro Vittoria, scultore eccellente, acciò ne facesse giudizio: il quale, dimandato un di quel che gliene pa resse, ammirando il colorito di Giovanni, a lui disse clic attendesse a dipingere, e al Malombra a copiare. » Il Temanza aggiunge ancora, che « Leonardo

un casello occorso fra il dello Corona e Alessandro, che nel tempo stesso serve a informarci del carattere amabilissimo dei nostro artefice: ed è che questi, un di che per qual si fosse affare gli entrò in casa, al vederne la bella tavola di Sani' Onofrio, condotta dal Corona per commissione della Confrater nita di-i tintori , che poi fu posta al loro altare nella chiesa dei padri Serviti, gli disse, che sc Y avesse ve duta fuori di quella casa, l'avrebbe credula opera del Tintoretto. Nnllu quale

Corona, pittore fra i più nobili de' suoi tempi, consigliava sempre le opere sue con Alessandro, c a Ini ricorreva come a maestro, riè poneva mano alla tavolozza, se non dopo averlo consultato. Anzi , dovendo egli dipin gere la tavola dell'Annunziata suirarco in fondo della cappella del Rosario , accanto alla chiesa dei Domeni cani elei Santi Giovanni e Paolo, Alessandro Del fece i modelli delle varie figure, mediante i quali condusse quest'opera a perfezione, » E qui vuole essere ricor dato eziandio

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History

Year:

(1761)

Page 554 of 828

ai luoghi più ben muniti del fuo Principato per assicurarsi dalle loro in- fidie ed invasioni. Alla lor gran po tenza in somma !' essersi confervati ne loro Feudi anche dopo aver tolto di vita il tento loro Paftore. Per altro il non aver Chiefa di Trento fatta vendetta alcuna , Potarne Secondo. SECOLO. 457 dell'orrido misfatto da loro commeilonella Verierabil perfona dello flesso loro Pa store , può ascriverli ancora parte al perdono, che questi prima di morire lo. ro di buon cuore accordò , parte anco

* & E L X I h cuo nmafe per mano di quella mede sima pecora fmarrita, che, cercava qual buon Pastore di ricondurla all Ovile. 3 vai a dire per un colpo di lancia vibra togli in petto da ùldrighetto di Caflel- barca. Onde, come altrove dicemmo , un antico Poeta cantò del sottro Santo pastore Taflorem jugulavk Ovis res mira per Orbem ! (n) Segue un' altra autenticazione di Conrado Not. Imp. del 12.18., cui in al tro Codice vi fi aggiungono altre quat tro. Qui poi recherebbe maraviglia

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Year:

(1761)

Page 284 of 828

^AL DITTICO I Imperatoris m die Epiphaniae Me- z, diolani per Archiepilcopum Ca- .i, 'ftonum, de h Turre pera&ae in- .jj terfuifie,,, Di quefta Coronazio ne però parla il vero Cronico del predetto Gualvaneo prefib il Sig. .Muratori to. XL Scriptor. Ker. Ital- ai-, come seguita non ncll' anno MCCCX. , ma MCCCXL , nè vi fi esprime il Vescovo di Tren to ( se b ben v'ha tutto il motivo dì crederlo intervenuto ) ma fi di ce soltanto , che interfuerunt ìftì Co ronai toni uircbtepifcopi & Episcopi

numero XXVII. , o come ha altro MS- Ambrofiano: XXIX. Vi fi legge es- prelfo bensì al detto An. MCCCXL il Vefcovo di Trenta ne^prefati An nali Milanefij, che falsamente porca- no il titolo dello Beffo GuatvaneOj, onde pud» fo/pettarfi , che il loro Autore abbia preso motivo di figu rarselo prefente anche alla Corona zione del B a dark del MCCCXXVII. Vero ancora, che quello raccon tali in efli Annali Mi lane fi di quefta pofteriore Coronazione concorda . con quello fcniTe anche Niccolò Burgondo

ec° ,Circa la molta libertà y che Nicco* Io Burgondo fi prese contra i Ro mani Pontefici- nello scrivere la sua Storia Bavarica, può vederli la Biblioteca Hifiorka SeleSf» delineata dallo Struvio y e perfezionata dal Buder pag. 930. dell Edizione dgl 1740. In somma se sopra il nofiro Vescovo F. Enrico y come troppo aderente a Lodovico il Bavero , cadu ti fofiero i fulmini della Sede Ap- poftolica,, non sembra , che fareb*> befi creduto y e rispettato nellaDio^ cefi di Trento, come anzi beneme rito della

mede firn a, appellato però TOSTOLICE SED1S PIGS ISSI- MUS ET1SCOTUS , in pubblica Car ta data oinno 1331- IndiB. 14. die 8-. intran* Septemb. in Villa Ffabiani in Cur te Domus Nobilis Militis Dui Manfredi v de Clexio , Anche in una Carta del 1341- , da noi già ram-' mentata pag.- 110. col 2. , fi chia ma Vescovo di buona, memoria, itv fieme con Federigo- y E gnaw ec. Ecco r motivi y per cui penso di poter sospendere la mia credenza fu quel MS. della Biblioteca Via- dobonefe contenente il Cronico

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Year:

(1760)

Page 501 of 503

Physical description: XVII, 462 S. : Ill.

Location mark: III 103.346/1

Intern ID: 337105

4^2, Vefcovi (comunicati da Vittóre Antipa pa 5Ó. not. e 68. Vefcovi ( Vigilio ) Arciprete di Mezzo- Corona 34 6t Vefcovo Catenenfe mòrto per la Liber tà Eccl. 377. e fegg. Vezzano. Sua Ifcrizione di S. Valenti no ìji. Ughelli Ferdin. 71. e fegg. 90. 95. e fegg. 108. e fegg. 118. e fegg, 141, 158. 164. 364. ec. Ugone Vefe. di Lincolne 38 d.. Ugone Vefc. di Piacenza up; Ugone Vefc. di Verden xoi. Uguzio Vefc. di Vercelli 95. 117« —' S, Vigilio Vefc. di Trento Dedic. 3 .3. 331- 347

- 3 60 « Vignali Antonio 350. Vittore Antipapa 37. 45. 48. jdj. 177. Uldrico Vefc. di Coirà 94. Voldrico Patr. d'Aquileja 16. 38. 51, 73. p6. 1Ö3. 182.. 193, 197. 2.54, Voldrìco Vefc. di Trevigi 81. 7p. 174, 179. Urbano Vili. Papa. Suoi rigori intor no la venerazione de' Santi zjz. 280. 357. 417. Wanga Melperme, e Bertoldo zu. e fa Wanga (Federigo) Vefc. di Trento, Vie. Imperiale, e Legató di tutta l l'Italia iz8. 147. Erige Chiefe , ed Ofpeda- li 195. 109. Piifiìmo 301. Wernhero Prepoüto di S. Maria di See

» covia 180. Widone Vefc. di Jurea 174. Wille Imo Vefc. di Novara ivi. Windheim Criftiane Erne fio z6z, zój. 40 6. Wolckenftein. Marco Sittico zzi. 346. 35^ Z Zaccaria Frane, otftt. ipi. 2 .$6, Zeno lAppoftolo 350. Zirpa del Veronefe 301. 1 L jF / N E.

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Year:

1858

Vita di Alessandro Vittoria, sculture trentino composta dal Conte Benedetto Dei Giovanelli.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; 1)

Page 79 of 145

Author: Giovanelli, Benedetto ; Gar, Tommaso [Vorredner] ; / rif. e accresciuta da Tommaso Gar

Physical description: 139 S.