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Vescovo all'ente fin dall 'anno 1220., e morto nel 1224. per la taeftizia, e dolore in vederli privo del temporale Dominio e Prin cipato 5 e che d' allora in poi i Ve scovi di Trento il diritto perdefle- ro di coniare Monete . Ma dalle Carte re gì lì rate nella Continuazione del Codice Wanghiano 'raccoglie/i anzi, che il noftro Vefcovo non '{0- ^ainentc rifiedette nella sua Diocefi c Principato di Trento nel 1220., c fe ne flette in pacifico pàlio 117 quanto del tanto del Vescovado , Principato

dalla Corte, qualmente sotto quefto Ve- feovo Vanno 1222. Trento per ope ra dì Manfredo da Cordovico , che 71 era Signore, vew'JJe in Dominio del- let. Repubblica di Verona , la qual vi tfiandajfe Governatori Antonio Koga- rola z e 'Pace Lazife Cittadini Vero- ne fi . Di quefta Kella opinione fi e il Sig. Simon-Pietro Bartolommei ne l Tuo erudito Libro De Tridenti- narum , Veronenftum , Meranenfium- <^ue Alone tat um fpeciebus & valore ère, pag. 3$. ac feqq. 5 dove altresì fup- pone il noftro

medefimo > ma eziandio, iecondoche poc' anzi accennammo, vi fi trovò nel 1222. ordinando qual Principe indipendente dalla Re pubblica di Verona, che fi riparaf- fe il Borgo di Egna, ttnfenor par te di cui era ftata guaftata e diftrut- ta dalle inondazioni dell'Adige } vo lendo, che folle nella parte supe riore allungato, e a tal uopo varie Locazioni facendo : riconosciuto quindi qual vero lor Principe non Colo dagli Abitanti del Borgo di Egna, ma ancora da Bertoldo di Wan- ga, da 'Pietro di Malofco

, da Got- ]calco diAvio, dZxArnoldo di Metz,' e da più altri Nobili fuoi Valsali!. Nè mi riuscì di ritrovar giammai Carta alcuna nell'Archivio del Ca lvello di Trento, onde fi accerti , che sotto il noftro iJdelpreto 111. di quefto nome, dominaflero in Tren to i Signori di Verona. Anzi il suo SuecelTore Gerardo Cr-emonefe entrò lenza contrago nel poflelfo non Co lo del Vefcovado, ma del Princi pato eziandio , eletto al dire del Pincio, e d J Innocenzo da Prato , ernnitm Suffragi is . Sotto di quefto

ijL dittico UD^LRICI^NO , tum \ & ipfe Caefarius ali am ad Clerum hctbuit ; e che di ciò non contento', volle il buon Vefco- vo che relitti* ibi quatuor Sociis ( tra' quali il 'Pacifico $ il di cui facro Corpo fi venera in Riva di Trento j duo ad populum, duoque ad Clerum verbi mìnifterio & aedificationi plebis infiftennt è'c. Porta opinione il noftro Sig. Apo logià nelle Memorie ^Antiche di Ro~ uereto fag. 19., dove cita Torello Sa- raina, Gio. Francesco Tinto, Lodo« vico Moscardo , e Girolamo

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(1761)

Page 490 of 828

. floruit. (i) Anche quello Möns -Faone, o fia ck Faogna , fi vederà nominato nella Avila predetta. AZIONI. (U Le prefate parole dimòflrano II pio ufo de' beni donati alle Chiese. (/) Quello Conrado chiamato vir fan- £Ì£ converfationis fu Priore o fi a Prepo- filo di S. Michele. (m) Si nomina una Corte, che giace in 1Slave, in una Carta dell' Archivio Prepofiturale di Trento del iijó.; e in altra del Codice Wanghiano num. CCXLV. pubblicata fotto il Vescovo Enrico neir anno 127p. in cui fi tratta

che pref- fo il Magini, Gio. Giorgio Eccard ' ec. ma nelle Trentine Carte eziandio. Cer-: tamente in tre Carte del detto Archiv vio Prepofiturale di Trento ( per tacere di più altre ) la prima del 12,3 5., e le altre due del 12,38,, fi nomina efpreffa^ mente 'Pons de T^ave, e nella terza lì aggiunge fuper Vlumen Mhefts : ed in una del Codice Wanghiano num. CCX., eh' è del 1185., v' hai '^Bum ad pavera Ramberti que eß TridentuW verfus. .(«) Da qui pure apparisce 1' animo religiofiffimo de' Fedeli

cambio nel 1149. , conforme diremo, anche da qui fi raccogte, che sì fatta Scrittura non è del ii 4 ^ (/) Nella Bolla d' *4leffandro 111. , che polcia foggiungeremo, fi nomina Moni Vaidus y o fia Faidtts ( attefa la pro»un- 21'azione de' noftri Tedefchi dell' V. per F., e delf.F. per V. ) che non fembra diverfo del Monte detto il Faedo, o fiaFaè sopra la Prepofitura di S. Michele , ove fi tro va una Chiefa Curata spettante alla me desima Prepofitura. Ecco dove inten dersi dee, che %Altemanno

vi aggiunse Decimarti Ecdefu Faide. (S ) quelli Federigo ed uirrigo fi- o]iuoli d ' Vdalrico Conte di Eppan, veg* gafi il primo Volume pag. 2.7. e feg. (h) Non può dubitarli , che quelli fia Bertoldo di Caßei Thunn , siccome Eberardo era Conte di Flavòn. Anche de' Signori di Thunn le antiche Carte dell' Archivio del Cartello di Trento fanno bene fpefTo menzione. 11 detto bertoldo di Turni fu discendente forfè da Albertino di Thunn, il quale a detta di Amando Friedenfels, circa .Annum Cbrifti 3 050

de' diritti della Chiefa di Trento in t^ova Teutonica, vengono nominaci Ce- roldus Schrecb & ejus Frater Odoricus Ro ck/«' de Jiova, come pur# Hainricus Tro« gi$ & ejus Trater Berteldus q. Concii Tr&gis de '}{ova: ed altresì tra gl' intervenuti al Sinodo del 1336. ti annovera dopa pìccolo Parroco di fiolgiano, Dfis Philippus de Bononia Tlebanus 'Plebis de T^ova. La Jiave sotto la Prepofitura di S. Miche le non fo, che fiali giammai chiamata Tipve, o islpva, ma beasi e per appunto 7{ave fi appella , non

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(1761)

Page 652 of 828

ß ed è molto lungi dal vero, cheinqueft* otferva nel Codice Wanghianq. anno , elTendo egli affente, fienfi i Ve- (f) Qpefto stello Notajo Zaccheo , rile- ronefi impolle ilari di Trento lotto la vò in forma autentica, per autorità , èd condotta di Manfredo da Cordovico gene- ordine del Ve (covo E. , un' altra Carta frale lor Capitano . Nè fi creda, che al- registrata in Breviaturis quondam Conradini meno negli anni apprestò i Veronefi fie- . Tiotarii. Ha la data » in Schala Vaiati» no venuti in pofleflb

fe non di Trento, ,, Epifcopatus. prelent. D.Gifoldo Cano* bensì dei Territorio Trentino, perchè da „ nico. D. Odolrico de Veleno. Arpolinó. altra Carta autentica dello fteffo Archi- „ de Cleto Sc Wihelmo luo frarre. tri vio del Cartello di Trento, rogata da „ moldo deCagnò. Xoopo deLivo. Am- Matteo Notajo del facro Palazzo, e pub- „ brofio Gaftaldione. Contolino. Henri- blicata Jlnno Domini Mìllefìmo Ducentefimo „ co de Porta. & aliis. An. Dni Mill. vigefmo quinto Indizione Xlll. die nono intran

in loco de Ravazono homi- Canuti* Feudi &c. Che nè tampoco i Ve- „ nibus Civitatis Tridentine & de fuo ronefi dominafiero in Riva, lo accertan „ Epifcopatu. qui vadunt& res fuas por- due Carte del 12.2.2.., l'una data a' iz. di „ tant leu portare faciumt & conducuut Luglio, c l'altra nel 1. di Settembre. „ perAticem in zofum & in fufum &c.„ (d) Qui pur rendefi manifesta la per- Che feBriano Caftrobarcenfe,per altro fe* fonai prefenza del nostro Vescovo in dele alla Chiefa di Trento, ufava firaili

Trento nel 12.2.2.. Più altre Carte fonovi violenze, che avran fatto poi i luo! Mag- ind.ua di quest 'anno medefimo, che di- glori » che non fonofi veduti .già mmai mostrano la c!i lui Residenza in Trento comparire tra fedeli Vaffalli, avvegnaché . nel Palazzo Vefcoyile, ed il di lui tem- d'antichiffimaillustre Famiglia, nelle Car- porale Dominio. te pubblicate nella Diocefi Trentina alla

DEI Xlll. SECOLO. 555 „ diai tie Arcu, quorum unus Veneris (?) Qttefta figla E. forfè vorrà lignifica- „ conjunftas : alter vero praedi&o Ar- re Egnone, giacché questo Nocajo Zaccheo „ chiduciSigifmundo virilicer'adhaefit. „ coftumò in altre Carte di nominare tal (c) Qyefto Vescovo dunque trovoflì Ve [covo colla medefima lìgia ; laddove perfonalmente ^refente in Trento alla nominando il VdcovoEnrico lì. usò.di pubblicazione di fienili Laudi nel 122.2.. , fcrivere dfistefo il di lui nome , come

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(1761)

Page 520 of 828

DEL XII. SECOLO. cA K N O T (a) /^Ueftò Cartel Io dunque appel- lato da Liutprando Mimitio vo cabolo Formicaria, in vano ricercali nella 'Fai Fe no ft a, o poco difcoflo. Si nota nelle Carte noflrc Trentine Caflrum Formigar, auod poflea diBtm Formimi, & nunc Sig~ mmdfcron » Nel Sinodo> d' Enrico de Me tis del 1336. nella Serie de'Vicarj, Par- rochi, Rettori , e Prepofiti di Lungo 1' Adige, lì nomina Das Henriens Hector Ecclefìe de Formano, Il Cartello dunque di Formigaro, o fia di Bigiano

, tanto è ■difcoflo dalla Fai Fenofta , quanto trovali fòt to Bolgiano. Quibdi gli antichi Ve- icovi di Trento folendo far determina zioni notabili intorno a Bolgiano , ed al Tei ritorio , vi concorrevano i Signori ancora di Formiano. Più Carte fu di ciò addurre potrei, ma può ballare per Je ■altre tutte una del Vefcovo Cmrado da ta in Bolgiano a' 2.4. di Giugno del 1190., e regiftrata nel Codice Wanghia- xio n. XLIX.j la quale ficcome riguar dava tutta la Comunità di Bolgiano, e di Keller, così con

Bertoldo di G riffe n- fìein, e Bernardo di Bolgiano, interven- jrero alla pubblicazion della inedefiraa Zucom ed Egemone di Formiano» Si av verta in oltre, che nella nortra Carta non il Cartello detto Formigar ^ ma ben sì il. luogo vicino ad effo Cartello, fi dice inter lAtefìm & Yfarcum. In fine fi osservi, che quegli, che in Carta del 1204. fi chiama Baldo ino di Furmia.no ( eh' è lo ßeffo che Formiano ) ivi cosi no minato con Ottone, Torengo il giovane, e Ciacopino della üeffa illustre Famiglia

, 541. 615. (g) Sembra incredibile, che tutti 1 pre nominati Conti involti fortero nello feif- ma, maffimamenteil piiffimo Arnoldo Con te di Griff enfi.iin. Tanto j£lb'no , o fia sAddpreto, quanto Bertoldo, o fia Bertaldo » Conti del Tirolo , ( qui detto Tiralo) ri- cordanfi nel noftro Calendario. Querto fe condo venne a mancar nella flrada , mentre portavasi a visitare i luoghi Santi di Roma. (b) Nò tampoco potrà perluaderfì, che tutti quelli fjffero aderenti allo fcilma . Tra affiMberto diLivo

, io altra del 1 ij?7 ^ appella Baldoino di For migaro. Si 1 una, che I' altra è del Predetto Vefcovo Conrado, il quale ap punto a'2.4. di Settembre del detco anno 11 97- tro vofli in Talatio Caflri de Formigaro. (b) Ecco che il nofiro Vefcovo per- Analmente ri fide in un prato prcjfo il citello Fonnigar, in tuu' altro occupato AZIONI. che a favoreggiare le parti dell' Impè; radore Scifmatico. (e) Querto .Arrigo della Bella era de Verona , conforme da più Carte rilevali - Ma i Feronefi non fi trovavano

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(1760)

Page 250 of 503

del q. Bertol do di Terlago, e quindi da Gotexalco De cano fu condotto nella Cattedrale di S. Vi gilio, e prefenrato , ed offerto fuper \Altare. Anzi dallo ftefifo Egnone s come da Lega to Appoftolico, a motivo d'aver abbando nato il partito à' Ezelino da Romano, me ritò in oltre d' eflfere dichiarato Cms Ro. in anus . Anche molto prima fotta il-Vef covo Altemanno nell'anno 1124. in Carta autentica, in cui fi nominano i più quali ficati Perfonaggi del Vefcovado di Trento fi conta *Ade!prandius

Capò Duodecimo » 211 non folo Commendata fa pietà del Vefcovo Alternando, ma altresì quel la de* Vefcovi pofteriori, cioè di Federigo, d'Egno.ne, e di F, Filippo. XVIII. Kè fia di ciò maraviglia, perchè da' Vefcovi fucceflori del noftro B. Adelpreto, per fino la Mafnada , o fìa Soldatefca desinata a «difefa del Vefcovado' di Trento folea chiamarli Nobilis Macinata Cafa Bei SanSìi Vigila , ed i Feudatarj, come obbligati alla difefa del mede- fitto, in cafo d'urgente bifogno, anche con la forza

1185. (c ) Alcune di quelle Famiglie , febbene ftrette dal legame di fimile fervitù , talora contavano nobiltà . Onde certa di nome Soffia, febben prima appartenente alla Ma cinata d' Udalrico Conte d'Eppan , e po- feia paifata alla Macinata di S. Vigilio, ß appella nella predetta Carta del 1224. Dna Sophia fili* Dni W ikerit de Viano , che in que' tempi certamente era titolo di nobil tà. E così pure in altra Carta, certa di nome Geltrude fpettante alla Macinata dì Adeleita Contefla di Griffenftein

delle armi , Ho mines de Cafa Dei » de conditione San&i Vigila > & ejus Ecckße (a')j Ho mines de nobili, & gentili Macinata Cafa Dei S. Pigila (b) . Ne altro vuol dire -' Homines de nobili Macinata Cafa Dei S. Vigila , fuorché Nobi le; Milita Epifcopatus S. Vigila y cioè Nobili VafTalli , cui eran fogget- te Ie 'Mafnade, 0 fia Famiglie de' Servi (c) ; verilììmo effendo ciò che D d 2 fa' 1 ' (a) Tra quefti venne annoverato in una Carta del I255J- a* 7* di Maggio dal Vefco vo Egnone, Niccolò figliuolo

de Terlacu. ( b) In una Carta del i2i@. prefTo il Co dice Wanghiano ritrovo, che Dominus Odol- ficus de lArcu (5^ Frater ejus Dominus Fede* ficus ad fanBa Dei Evangelia fupra Ltbrutn forporaliter jutaverunt fidelitatem Beato Vigi- lib iy Domino Frìdcrico Epifccpo ejus Juc- ctßoribus UT HOMINES DE npBlLI MtAClTstUTd. SJ.l^CTl V1G1L11. E fimil- jmente ritrovo in altra Carta del xii6. > che coram D. Frìdcrico Dei gratta Epo & Rega ihjtule Legato Ì¥> Vicario xAdilpretus ' °dohici de ^treu ad fan fi?- Dei

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Geography, Travel guides

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1891

Brani di storia trentina

Page 224 of 336

Author: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa

Physical description: IV, 335 S.

Notations: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole

Subject heading: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde

Location mark: II 102.539

Intern ID: 336861

, e Proposito del Capitolo di Trento. Martino Neydech, Arcidiacono di Trento. G. Maria Molesini, da Valtellina; morto nelT agosto 1560 d'anni 24; un beli'epitafio sepolcrale a di Ini memoria si vede nella chiesa, vicino alla porta della sacristia, Bortolameo Botsch, da Ora, Canonico di Trento. Giovanni Pezzi, da Val di - Sole : in qualche documento è chiamato solamente Vico Plebano. Giovanni Maria fu G. Nicolò de Cerris, da Pergine. Domenico da Roncegno; ne ho trovato cenno solo nel 1872 in un documento del

febbraio di quell' anno. Pietro Ognibeni, Anatme, da Tavon; rinunziò. Giacomo dei Bertoldi, Anaune, da Casèz ; rinunziò. Bortolo Cavoli da Val di Sole. Angelico Pedrazzi da Salò. Giovanni Todeschini da Borzago in Rendena, Canonico Decano del Capitolo di Trento: morì nel settembre 1646. Fece erigere 1' altare del S.mo Crocifìsso nella parrocchiale; altare che recentemente fu posto nella chiesa di Zivignago. Ercole Dusini, da Rovereto ; morì nell' autunno 1670,

Katznitz, da Leissnig, Diocesi di Meinischen. Stefano fu Sigoferdo Taubenmajer, Augustans. ^ Cristoforo Clamor, chiamato Arciprete, Dottore in legge o Cappellano onorario di Sua Maestà Massimiliano. Sotto di lui, e pel eli lui concorso fu fabbricata l'attuale Chiesa parrocchiale. Morì a Pergine li 8 luglio 1521 ; esisto appiè del campanile esterno la lapide che lo ricorda con iscrizione ornai illeggibile, ma che si trova nel Libro di Montibeller. G. Battista Batdironi, milanese, Dottore in medicina

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(1760)

Page 500 of 503

di Trento. Suoi varj titoli 204. 43z. ' Vefcovi. ed altri Perfonaggi foferitti a 'Cefarei Diplomi ec. 11. 55. 7 6. 8z. 85;. s^8. ìd8. 169. 180, zo8. Vefcovi iaEetvenuti al Congreffo di Ra- tisbona 8. j u Al Pavele del 11 6z. n„ i6q 9 Ve-

Severo Sulpizio 404. Sianda Giovanni 369. 439» Sicardo Vefc, di Crerfiona 34. Simmaco Papa, Suo Concilio cóntra gli Ufurpatori de' Beni Ecclefiaftici 2,37. S. Simone di. Trento z-jp. 3Sb 35 8 * 361, Sodegerio Imperiai Pretore in Trento 145. di Spaur ( Conte Giammicb. ) Vefcovo di Trento 38 z. Spaur, a fìa Spor Carlo , ed odlìpran dino Pref. xj. Sìgifmndo 150. Spergefio Giufeppe 19. 244. Spondano Enrico 41. 1 pp. ec. Staidelio Frane, z^Oi ec» Statuto di Trento 347. 358. Stefano Vele, di Londra

2.96. Suben. Sua Prepofitura xoi. 4zo. Tabarelli Tommafo 548. 44& Tartarotti Giacopo 340. 401. 446, Teobaldo Vefc. di Piacenza 119. Teodaldo Vefc. di Vicenza, non già di Trento 119. Teodelinda Regina de' Longob, p, 6. di Terlago ^Adelprandìo zìi. in nét. 431. not. b, sintomo 150. in not. v Bertoldo, e 'Njccdo an. 2,42* Donalo Vincenzo ^ 44<5. nòt. Pref. jx. i» utf.' Tf,'-tulliano Ce dirfi poffa te*» TW« ;2-57- not. a. di Thunn Bertoldo Ì03. Xriß of. e Berna?- ''Ss «V bo 4zz. 5Decano di Trento

44.-5, ine Gi.icopo 416. . ' Suoi Conti 27. i8p. 2,45. Con to, e fua prodezza 6. not. b*. ^ delpreto Podeftà di Trento »40i . \ .A, ' ? Tommaib 'Suo Sentimento , ■ circa i Beni àtf,i. i$&' Martire «fella Everta Eccl. 298. '..Vq; ;* ; .urtalo Conte di Lanußiia,' j?ä S^av« ° inio «JP fi Culto prefittogli tßS.'i *&ik. 4 qét Toréngo Vefc. di Vicenza 81. della Torre Lorenzo zpo. Torri Giorgio zzi. zz$. Tortona. Smantellata da'Pavefi* e per? chè 66. Trento. Sua antichità * nobiltà,? go^ verno Dedic

. 8r, Goftarite nella S. Fe de 350. Conta due foli Vefcovi San ti, e perchè fton.più Z55. zjz. zyi* zSj. Attediato da' Francefi, e con qual fortuna 5 87. Sue Miniere d' Argcn- to %é zapi Suo Sigillo antico 195. Trentini prigionieri in Francia da chi rifeattati 317. Trevigi. Suo Congrcffo Imperiale 81. Tuano Giacopo Jtugußo 348. 443; Turgaw rifugio d' Arnaldo di Brefcia 15. 4x6. Turrifendö Veronefe occupa il Gaft. di Carda ioz. Valle Anaunia, 0 fìa di T^on Dedic. 4x2; Valle di Fieni me amata da Vefcovi Treat

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1860

Annali del principato ecclesiastico di Trento : dal 1022 al 1540.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 12 - 15 : Annali, Cronache, Diarii)

Page 101 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

no, perchè sopra di esso lo ergesse (6). Questo ca stello, ricaduto col tempo quasi in ruina, fu rimesso in ottimo stato da Sigismondo Gerstel. Nel 1222 fu pur proferita da Gerardo arcidiacono della cattedrale di Trento, quale sostituto del podestà, Adclprcto conte del Tirolo, deffmitiva sentenza nella causa vertente fra (1) Misceli anni: Alberti, T. VI, fol. 148. (2) Misceli. Alberti, T. VI, fol. 175. (3) Misceli. Alberti in T. VII, fol. 8. ( / <) Archivio vescovile. (5) Ivi. (fi) Ivi.

nuneiò nelle mani del vescovo tulio ciò che ila esso aveva precedentemente ricevuto in feudo nella piove di Egna e sue pertinenze, consistente in uomini liberi c nei loro beni ed affitti, sulla promessa del nostro prelato di conservare ogni cosa ad utilità della sua Chiesa, e sotto pena di nullità in caso di alienazione (1). Nell'agosto di quest'anno fu falla, per ordine del ve scovo, la manifestazione di lutti i diritti competenti al principe nel territorio di Arco, allora ancor suddito della

Chiesa di Trento (2). Nell'ottobre del 1222, es sendo podestà di Trento A del proto conte del Tirolo, e suo sostituto un Jacopo Blanzemano (5). il provvido nostro prelato ricuperò la torre maggiore del borgo di Riva (4) posseduta da certi particolari, e la giurisdizione di Grumoso, invalidamente infeudala a Nicolò di Egna (5). In questo medesimo anno pensò egli di far risorgere il proprio castello di Ravenstein, intieramente diroccato, investendo del silo, a titolo di feudo, un Bertoldo Sca vili

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(1760)

Page 492 of 503

di Trento 200. e fez* Bertoldo Vefc. di Breffanone zìi. not. r. Bertoh do. Domenici <f. in not. 96. not. d. 1154, Bercondelli Girolamo 8 x. not. b. 84. Z47. Befeno. Suoi Signori 107. Z44. Z45. Beyerlinck Lorenzo 8(5. 87, 94. no. not. a. 253. 363. 364. Biagio di Trento, Vefc. Paffifcafienfe, e Vie. Gen. di Trento uz. not. b. Biancolini Ciò. Batt . 17. not. c. 38. not. a. 83. 95. not. d. p6. 103. not. b~. e c. 18S. zoo. not. b. zjo. zji. not. a Biandrate. Suo Conte 25. 70. 86. Biblioteca antica del Caft

Bartolomtrfèo Vefc. di Trento 244. noe. 4. Bellarmino ( Roberto ) Card. 2.80. 295. S. Bellino Vefcovo di Padova 16. 214. z:p. z<58. zpp. 403. 4°5 ; 4 % P' ucci- -fo per la Libertà Ecdcfiftica da un fuo Diocefano, dove, e quando zi 5, 4i7- Benedetto V- Papa venerato qual Màrtire in Akoli %p i. not. c. Benedetto XIV. P a P^ z<5j. Z72. 27 2,78. zBi. z8z. 204, 285. %py, 35p. S 6%. 3P3. Benetti ( Giorgio ) erge una Cappella a S. Adelp. 590. S. Bernardo ij. not. b. e e, 369. Bernardo Vefcovo

. di Trento 51z. .. Biblioteca Capitolare di Trento 324, not. c. 360. ■ Biblioteca Capitolare di Verona 360. Biblioteca de' Scrittori Domenicani de ■. FP» Quetif» ed Echard, 15^. not. d. 317- e MS- 3 % 3- , noc - «• 4 11 • » .Biblioteca Gentilotti Dedic. Blefenfe 'Pietro 32. 42, 43. not. a. 198. . 'Boeclero Gio. Enrico 443. £oIdctti Marco jlnt, Tref* ij. 280. 371, ; - ^<587. not. a. 408. 438. Bpllandifti 3,63. 268. 175. not. c. %pz. -&93> 3fr 36$ ■ «JìQllando Giovanni 311. 35<5. not. a. 366. ■ **-308

. _ ,, Bolvico Frane. 3^3. ik-S. Bonaventura Dott. Seraf. Suo fenti- mento intorno i miracoli 371. 372. •' . 42 (5. • « ' ■ . S. Bonifacio Appòfl;. della Germania 381» Bonifacio Vili. Papa 2,33. Bofco Giovanni 175. Bofio ^Antonio 387^ not. a. 438. Bozzo Luogotenente Imperiale uccifó da' Bolognefi 14p. 240. Bozzone Sig. di Stenico inveftito dal B. Adelp. zi. ni. 171. zoy, Borzi ( Tantaleons ) Can. e Vic. Gen« di Trento 336. not. a, 441. ; Brandis Franc. 340. not. a. 368. Brayda. Suo fìgnificato 313. not

. c. Breviario antico in Trento 32z. Breviarium Bohemicale in Trento 304; Brorapton Giavanni 385. Bruna ( 'Niccolò ) Vefc. di Trento, fuó Sinodo 333. e fegg. 35 7. 352. 3 <5 i. Brunichilde Regina di Francia 327. Brunone Arcivefcovo di Treviri , cori più altri Perfonaggi imprigionato preffo Trento , pòi liberato 14. Burcklehner Mattia 11. zo. 3Z4. C Cà di Dio di Trento quando eretta 2,04. not. d. Caffaro Annalisa de' Genovefi 100. 111» fuo Continuatore Oberto 121. 131. C. Valerio Papirio confeguì in Trento

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Religion, Theology

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1860

Page 802 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

4144. Altemanno, vescovo di Trento, pronunzia una sen tenza nella lite ver Ieri le fra le comunità di Riva e di Arco in materia di proprietà territoriali e dei loro confini. Data in Trento, nel palazzo episcopale, li 23 Novembre 1144, indi zione 'VII, io presenza del conte A del pre to di Tiralo, di Gior dano di Formicario, di Corrado di Sejano, e di molti altri; rogato un Alberto, notaro del Sacro Palazzo (1). 1455. Everardo, vescovo di Trento, stipula col Comune di Riva le seguenti

ad alcun soggetto a feudale signoria di dimorare nel loro territorio. 4.° Che debbano aju- tare il vescovo in tolti gli affari suoi, dentro l'Episcopato; a • proprie spese nella pianura superiore del lago , -a spese del vescovo fuori di questa. 5.° Glie il vescovo, dal canto suo, volendo infeudare il suddetto affitto sulle case di Riva, non possa farlo che ad un Rivano; e nel caso ch'egli ne infeu dasse un estraneo, i Rivani abbiano il diritto di non pagare il casatico che al fisco episcopale. Data

in Riva, li 4 Aprile 1155, presenti Bertoldo di Tono, il conte Adelpreto, Odorico di Per sine , Corrado di Sejano ed altri; noLaro Alberto (2). 1192, Corrado, vescovo di Trento, conferisce al Comune dì Riva, a titolo di feudo, il diritto di stabilire e allogare le galete (misure dei liquidi) nel distretto, e di tenere e dare a nolo delle barche da trasporto fra Fonale e Torbole. Il pro li) Bonelìi, T. 11. pag- 389. Bonellì. T. II. 308. Codice Viuighiano, pag. 22.

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(1761)

Page 211 of 828

fi4 yA X KOT e coiriferizione «felleReliquie, che vi fi contengono, di cui ne faremo ufo a fuo luogo. Nella Biblioteca del Castello di Trento al num. z8. v'ha Cod. Memh\ in fol. Itile deferìpius continent Tetri Tresbjteri Trecenßs Scoiaßicam Hi fio- Yiam . Che questo Codice fotte del nostro Vefcovo Federigo Wanga lo At- testa una Nota fatta dal celebre Ve fcovo Giovanni Minderbacbio al prin cipio dello stello Codice premetta.. Vi fi trova eziandio al num. ji. altro Codice parimente fcritto

è Riprando ) fece il suo Testamento , e tra altri pil Legati, lafciò Eccìefìe S, lAdelpreti de Campagna xArci centum foldos Veronenfes. I delpreto iii. (5:4) Siccome ne' fufTeguenti Ve- feovi di Trento non ferbafipiù la for ma del Dittico, così efprimefi la lo ro Nazione, e Patria ; cofa, che non fi è costumata ne' precedenti. E per chè idelpreto di Ravenflein pafsò da Vicedomino ad ettcr Vefcovo di Tren- to , conforme anche 1 fuoi Predecef- fori vtìbertOi e Conrado fimilmente pri ma furon Vicedomini

, il primo di Sa lomone , ed il fecondo di ^Allerto ; quindi raccogliefi, che la carica di Vicedomino non portava foltanto l'uf fizio di Maggiordomo, Economo, o Maftro dì Cafa, dì giudicare ( altresì nelle liti, e ne' delitti de' Vattalli, e dì custodirei! Palazzo nella morte del Vefcovo, e di foprantendere al le rendite del Vcfcovado, ma ezian dio d*estere in prolfima difpofizione di fuccedere a' medefimi in Vefcovo e Prencipe. Onde ditte ottimamente il nostro Erud. Apologista pag. 301. not. 2 2., che

in membrana in foglio , di buona no ta ( benché in parte corroso da* to pi J, che contiene il Comentario di S. Girolamo sopra il Libro di Ci ob- be 3 il qual Codice altresì, confor me porta l'ifcrizion del medefimo, fu del nostro Vefcovo Federigo Wanga. . Non tralafcierò in fine di notare, qualmente da Ambrogio Franco fi ha , che fotto questo Vefcovo, il già mentovato Odolrico figliuolo del q. Federigo d'Arco ottenne la Con ferma del Privilegio accordato dall' Imperador Federigo 1, nel 1164, ad etto

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(1760)

Page 242 of 503

uiltißimo famu- hntum fufientatione , fu la ferma fperanza, che fi nofira pro Deo damns tranfitoria, recipiamus aeterna. Anche Eberardo immediato Anteceffor del noftro Ade /preto ebbe a dichiarare la fua pura intenzione con quelle parole : nos debemus ( parla d' un fuo Feudo in Riva di Trento ) nos debemus detinere & ob/ervare in honors SanSìi Vigiliì (a). X. Ora che fimil zelo , ed intenzione dimoftrafle il noftro Adel« preto, ferabra non poterli negare fe non da chi è troppo buono nei bei'fi

le cantafavole del Sanfovino. Certamente che il noftro Prelato nel Diploma di Conferma ottenuta da Federigo I. Imperadore nutrifle in torno z beni e diritti della fua Chiefa i pii fentimenti medefimi, e Io fteffo religiofo riguardo, Io aflìcura il Diploma, in cui a memoria ri chiamami le parole contenute nella Donazione del Re Arrigo predecef. fore, come per appunto Donazione fatta fanSlae Trìdentinae Eccìefias 5 in qua pretiojorum Mar tyrum Vigila, Si finii, Martjrii , at que ^Alexandri cor- fora

oflenAìt , quoti ttntìqtàs j äUt medili temporibus , Rivae jus aiiquod Civitatem illatn hjbtitjfe probet. Lo iuifo altresì dimoftran più Documenti au tentici e finceri pubblicati fot to il Vefcovo Altemanno. (b) Ughelli cit. To. 5. col. 597. (r) Così cantano le Inveftiture del 116H e del 1172,, come ben offcrvofTì nella D'f' fir f. del B. Jiàalpr■ pag, 19. not. b.

Capo Duodecimo, 203 alla medefima , fi dice Baec omni Ci nota fidelium faSla funi ac receptas ad Monaßki Ordinis inibì converfationem , & ejus immutabiliter confirmation nem éc. ; alla qual Carta furo« preferiti con più altri Eherardo Conte di Flavòn, e Bertoldo di Thunn. Non fono da trafandarfi fu quello medefimo punto neppur le parole d'altre Carte del 1126. , onde ap- parifce , che lo fe/To noftro piiflìmo Vefcovo dotò la Prepofitura di Suben pro Divini Cultus augmentations , & Fratrum inibì

conquiefctmt (b). Che fe la neceflìtà coftrinfe il noftro Vefcovo ad impetrar tal Conferma, fegno è , che non mancava in quel torno di tempo chi le antiche Donazioni, tuttoché sì - religiofamente fatte , ten- taffe combattere ; nella foggia che far allora foleafi dagli Arnaldifti 5 cui troppo fiuzzteava V appetito il patrimonio degli Ecclefiaflict. XI. Lo accertan vieppiù alcune Carte autentiche, rogate alla pre ferita'del^ noftro Santo Paftore. Attefochè dalle medefime rendefi in dubitata fede, ch'egli

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Religion, Theology

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1860

Page 505 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

(Stalo e ducili di), G, 9, 12, 18, 22, 40, 141, 160, 161, 187, 257, 242, 459. Beatrice d'Arco, Y. Arco. — di Beseoo. Y. Beseno. Belforte (contea di), 450. Belitta dei Caslelbarco. Y. Ca- slclbarco. Bella (Enrico e Gherardo del la ), 85. Bella, moglie di Moar ebreo in Trento, 560. Bella-stilla (Qtlobono di), 84. Bellensani , famiglia Iren lina, Guglielmo e Bonaverio, 162; Pietro, 193, 254 ; Bonifacio, 499; Giovanni, 246, 266; Gugliclmina, 266; Rodolfo, 277 , 278. Bellensani (contrada dei), in Trento

, 572. Bellinaccio di Levico, 178. Bellino, vescovo di Padova, 16. BellioUo de' Rubafadis. Y. Bu- bafactis, 154. BellioUo- de' Drobossati. Vedi Drobossali. Belluno, città e vescovato, 20, 178, 181, 241, 505, 506. Belvedere, castello, 19. Benedetto , 8. Benedettini di S, Lorenzo pres so Trento, 45, 22, 50,94, 107, 195, 298. Benedetto, abbate di S. Loren zo, 107, 298, 505, 309, 310, 512, 515, 516, 317, 324, 525. Benedetto XI, papa, 209, 210. — X//, papa, 250. — XIV, papa, 595. — del Laghetto

Bartolomeo detloFrapure,spe ziale, 452, Bartolomeo , frale domenicano, da Trento, 94. Bartolomeo da Bologna, abbate di S. Lorenzo, 268, 269. Bartolomeo (miniera a Santo), 596. Barunheim Giovanni, vicario generale, 596, Baselga, vico e pieve, 59, 60, 109, 110, 222; 466, 479. Basilea (Concilio di), 299, 500, 503, 509, 510, 511, 512. Basilica, villa, 291. Bassano, cillà e vescovato, 410. Bastia nel monte Embolo, 370; bastia di Sloro, 377. Battuti laici (confraternita dei), in Trento, 255. Baviera

di Ca vedine, 550. Benricevulo di Riva, 240. Benvenuto di Albertino di Co- velo, 171. Bevalo e Beraldo di Yanga. Y. Vanga, Berengario, maestro dell'Ospi tale di S. Giovanni, 166. Bergamo , ci Uà e vescovato , 189, 191, 227. Bernardino da Fellre, beato , 559. Bernardino (convento di San to) dei PP. Riformati pres so Trento, 410. Bernardino di Tono. V, Tono. — di Lodrone. Y. La drone. Bernardo , Bnrcardo o Pcrvar- do j vescovo di Trento. V. Vescovi di Trento. Bernardo Clesio, vescovo di Trento. Y. Vescovi

di Trento, Bernardo, vescovo di Padova, 19J, 192. ; Bernardo , duca di Sassonia, 57. — di Giovnnnisio, 502. Bernerio Luigi, 45. Berta , abbadessa di Somien- burgo, 28. Bertoldi Stefano, no laro di Ca- sezzo, 475. Bertoldo di Oes. V. Ctesio. — di Eppan. V. Eppan. — vicedomino. vescovi le, 61.

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1903

Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche

Page 31 of 160

Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo

Physical description: 135 S. : Ill.

Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte

Location mark: II 102.542

Intern ID: 150490

e di Padova. Costui nel 1222 seppe tirar dalla sua i cittadini di Trento. E fu allora che il principe vescovo, vistosi in pericolo, onde trovare una difesa che fosse valida pér il suo stato temporale, dichiarò il conte del vicino Tirolo, Àdalpreto, avvocato e protettore della chiesa di Trento, Tale avvocazia e protezione però a nulla valse, che Ezzelino restò padrone di Trento fino al 1255, e non cessò di turbarne il ter ritorio che alla sua morte, avvenuta quattro anni dopo. signori di Rottenburgo. e nel

1409 alla famiglia Biens o Pens. Nel 1455 poi casi fu rono divisi; parte restò,assieme al « dosso Buseno » a Pietro Pens del fu Bertoldo da Costanza, abitante in Malgolo, e parte passò ai Coredo. Nel 1464, morto senza figli Antonio da Coredo. il feudo cessò perla sua famiglia. Più tardi questa porzione veunn data al comune di Salter e Malgolo, e nel 1825 la curia di Trento cessò di avervi in gerenza. Il colle o ' dosso su cui sorgeva il castello si chiama anche adesso « Dos Casi ir-. < Il Castello

dei Guelfi e dei Ghibellini, giusto allora pullulate a parteggiare chi per il papa, chi per l'impero, i quali si trovavano in lotta. Fortuna volle, che questi partiti, accesi anche fra le nostre montagne, si vennero quietando in causa delle Crociate, cui probabilmente presero parte anche signorotti e altre persone della nostra valle. Ma ecco, poco dopo scendere in campo contro il principato ecclesiastico di Trento Ezze lino da Romano, capo dei Ghibellini in Italia, e tiranno esecrato dì Verona

di Malgolo sorge al disotto del villaggio! omonimo, in bellissima posizione. 11 villaggio e rammentato nei documenti fino dal chiudersi del secolo XIII, e colà i signori di Coredo-Valer verso 1342 godevano in feudo il « maso di Malgolo ». Nel l4'2o questo maso ■ col nome di « torre di Malgolo » passò in fendo ai fratelli Antonio e Gerardo Concini, figli del notaio Enrico da Casez, i quali eb bero anche i campi, i prati e gli orti a quello annessi. Da allora in poi cominciò a chiamarsi il Castel Malgolo

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(1761)

Page 212 of 828

M DITTICO ttelia furriferita Carta del 1208. j?d sltre, ma eziandio in un' altra Cod. Wang. num. CCVIII. intitolata De Se- gunzano , con quefto principio : iAn- no Dili 1216. Inditi. 4. Die Jovis 17. txeunte merìfe Februarii inTridento in Camera Talatii Epifcopatus prejentibus Dio Bertoldo de Ninfa Vice domino T ri denti ùc. Quefto Bertoldo da Ninfo Vicedomino di Trento fembra quel des so, che in Carta del 1218. , citata nel primo Volume pag 211. not. c. fi chiama Bertoldus de Runfo ( così una

Copia, ma in altra più efatta ed antica fi legge de Ninfo) eleBusEpi- fcopusTrtxtnenfìs , e che dall'Hundio fi chiama Bercbtoldus Comes a Neiffen Suevus . Tuttavolta più Cataloghi antichi de' Vefcovi di Trento , da me veduti, convengono nelTaccer tare vieppiù, che ^Jdelpretus de Ra- nenfiaìn fuit Vicedominus TredeceJJoris fut i ed in uno d'eflì Cataloghi fi di chiara eziandio, eh* egli fu Tirolen- fis ex Caßro Raven/lain fupra Bulza- num. Lo ha detto anche il Pincio, che Federici vicefn gejferat

, e che me morine proditum e/?, ejus Majores Vi vos ftfijfe Nobtks, & fupra Bulgianum habit affé in quodam monte , ubi bodie quoque durai Caflrum Ravenftain ap- pellatum z pt'f Sigifmundum Gerftelum inflauratum . Dall' Anonimo Trentino pag. 223. v ien commendato „ come uomo let- 05 terato, e di nobili coflumi orna- to, Coadiutore del fuo Predecef- -, forc Federico, per il che fu poi >3 anco facilmente dichiarato mei ite- » volt* lucceilorc, quale per quel po- DudLKi L ItANO. 115 „ co di tempo, che

governò la fua „ Chiefs, c tempora! Dominio , „ prudente Tempre fi dimoftrò ec. „ Lo faVefcovo intorno affanno 1220. E ciò confermali con una Carta au- tentici Cod. Wang. n. CCXXU. pubr blieata^m a Nat. Dfii 1220. Indi81. 8. die Veneris 8. exe un. Januar io in Trid. in Talat. Epifcopatus. prefentibus D. Henrico Decano. D. Gerardo <Xr- chidiacono. & D. Odolrico de Sellano lArcbipresbjìero de Nomajfo Canonicis Ttidentinis ór., nella qual Carta fi appella .Albertus Divina interveniente Mifericordia fan

&e Tridentine Ecclefie llluftris EleElus nuper pro Regaliis é*. aliis fuis Epifcopalibus honoribus reci- piendis éfc. Ritenne il titolo di .Al bertus Dei grätia fanEìe Tridentine Se~ dis lllußris EleElus anche in altra Car ta deiranno medefimo 1220. a' 2.di Giugno, nella quale nomine & vice Cafa Dei S. Vigila inveftì d' un Mafo ficuato nelle pertinenze di Cortazza, Montenaria e Gonfelmo F/atelli, e ciò a motivo, che quefti pro fuh fi dio San sie Terre ubi ohm Dfìs E pus Fr. Tre» deceß'or fuus bone memorie

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Religion, Theology

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1860

Page 507 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

Monadimanc, benedettino, 298. — Nicolò, 560. — Giovanni di Ca- sezzo, 478. Bonapace di Preore, 527, — Francesco, 405. Bottaio di Laguna, 550. Bonaventura t priore degli Ago stiniani nella Marca Tre visana, 155. Bonaventura da Trento, 164. — _ di Francesco Fa bro di Trento, 232. Bonaventura, ebreo in Trento, o5o, ooo, ooG, Bonaventura , 57. Bonavila, 115. Bando, comune, 582. Bonifacino di Bolone, 115. —• di Riva, 105. Bonifacio Vili, papa, 206. — IX, papa, 268, 271. — (conte di San) 118, 119

di), 457, Bordino, monte, 27. Borgo (Andrea del), 445. — corn une, 60, 586: di Valsugann, 460. Borgogna, ducato, 411. Borqonuovo di Trento, 24, 42, 63. Borqonuovo (Gualtiero di), 42; Bertoldo dì, 65. Bormio (Cipriano da), 554. Borsa di Castelnuovo. V. Ca- stelnuovo. Bortolazzi (conti), di Trento, 'S ò i ò* Borzachino di Riva, 118. Borsaga (Jacopo di), 81. Bosco, castello e signori, (Ar- righetto del), 55, 49, 76. Bosenlino, connine, 76,86,259, 256, 260, 295, 426. Bosonense, vescovato, 187. Bossi

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Year:

1860

Page 201 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

o vicarialo di Trento fu * sostituito a Giovanni di Ca vedine un Bertoldo dei Guidoni bergamasco. Ciò si de duce da certa istanza del più volte accennato Graziadeo di Castel Campo fatta ai vicario Bertoldo; nella quale, asserendo di non avere in cosa alcuna offeso il Conte del Tirolo e il Comune di Trento , aggiunge di non saper capire come il castello di Toblino, di sua ragione, venisse da loro guasto in maniera che si atterrasse ; e dichiara esser pronto di stare a sentenza, ma intanto

richiedeva un precetto da esso vicario, con cui s'ini bisse a chiunque, sotto certe pene, la demolizione di esso castello. N'ebbe in risposta, che egli non voleva ingerirsi in tale materia, e che si portasse a raccontare le sue querele al capitano che pel Conte del Tirolo risiedeva in Trento (1). Il papa Onorio IV in questo medesimo anno con fermò con sua bolla uno statuto capitolare concernente la elezione dei canonici di Trento ; del quale per altro non ci è rimasto vestigio (2). Nell'aprile di quest

'«inno, il Conte del Tirolo accennava ipocritamente di voler pace o almeno tregua col vescovo nostro ; e però, col mezzo di procuratore offeriva la restituzione dei castelli e degli altri diritti usurpati alla Chiesa. Delusi dalle ingannevoli promesse il decano e i canonici della cat tedrale, e i. prelati di S. Lorenzo, di Augia e di S. Mi chele, prevedendo che il vescovo Enrico, in diflelto delle armi temporali, scagliasse sulla città e sulla diocesi le fi) Miscellanea Alberti, T. VI, fol. 177

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(1761)

Page 595 of 828

DOCUMENT 1 Dalla _ mede/ima rileva/I non dirimile Cambio seguito tra Jo fteffo Conce ^irri go, ed il Vefcovo ^Alberto , con proraef- fa, che Io fteflb Vefcovo gli sborfaffe ottocento Lire Veronesi nella prossima ventura Epifania , e con la sicurtà non folo di lucane e Ribaldo di Cagno , ma ancor del detto Conrado di Formiano. (d) In quefìa Carta del dì io. d'Apri le fi appella soltanto Eleffus , febben nel Documento precedente fuppanefi Epifco- pus , Per altro nella Carta del medefimo Codice

- fta &c. In effa fono nominati Fedricns de lArcu. Bertoldus Ficedominus de Cleis &c. ed ha 1 ' odBum in Cleiffe in Choro Ecclcfìe S, Marie Vlebis de.Cleis a' 2.4. di Giugno del 1188. & (// Famiglia affai nobile ed antica dì Trento prelentcnaente eftinta. (?) Cioè di Vlten , latinamente de zju tìmis. II9I. Carta autentica , in cui è nominato Aldrìghetto di Cafleìbarco qual primo Tsftimonio di certa Hfyfegna fatta a Conrado 1J Vescovo dt Trento da Arnoldo di Met%; e della reminone a queßo accordata

Wanghiano n. XLVI.che ha Va - Bum in Suburbio de Egna a' iz. d'Ottobre dello fteffo anno 1189. come Vefcovo , non che eletto, ma confecrato , fi dice Tridentine Sedis Fenerabilis Epifcopus , e di lui fi afferma, che Subburgium de Egna cùn- flruxerat & fundaverat ad honorem Dei beati Vigdii &Cafadei &c. ; alla qual Car ta furono preferiti Bonomo Sacerdote e Piovano di Flemme , Bertoldo Sacerdote di 5> Floriano, i lopreto di Salerno , Er- marno Gaftaldione del Vefcovö, ed Egitto di Formiano

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(1761)

Page 183 of 828

fiorì Éngelberib Prepofito di S. Michele (opra Trento , il quäl pure intervenuto col medefimo Ve- icovó in Venezia al famoso abboc camento tra Federigo rAugufto,- ed oiìeffandtolll. Pontefice s ottenne da quefto la Bolla che recherò tra' Documenti in seguito diquefta flef- fa Raciolta. Finalmente morì Sa lomone a* 3 o. di Dicembre del 118 3., mentre nelK anno appresso i come tofto vedraflì, già era Vescovo al lerto di lui Successore. ALBERTO. (49) Ì/Erud. Sig. Àpologiftapag. '300. scrive del noftro

liberto : Dal P, Carlo Meichelbeck nella Storia di Fri finga To. 1. Tari. 2. 53 560. num. 1344- abbiamo 53 un' Epiftola di quefto Alberto -, scritta ad Alberto Vescovo di Fri- 5, fingazed alla pag .562. num. 1348. ss una Sentenza , o Giudicato del -ji medefimo circa una lite tra il det- f S c o Alberto I. Vescovo di Frifin- ' Z I 0 K I jS ga, e Bertoldo Conte del Tirofck „ Non portano alcuna nota d anno ,y quelli Documenti ; ma come Al- ,z detto 1. Vescovo- di Frifingä mo- „ ri l'anno 1183V, ovverò

il fe- guente, è il noftro Alberto non „ fu Vescovo di Trento prima del ,, 1182. j poiché in tal anno vive«' z, va il suo Antecessore, così pto-: zz. babilmert'te all'arino iiSj. voglio-. „ no riferirli ec. „ Ma noit v' ha probabilità alcuna, anzi certa cosa è',, che la detta' Sentenza * 0 Giu dicato 5 iti cui leggefi i <Al. Dei gra~- Ha Venerabili^ Tridetitinae Eccleßae Epifcopus , ed iit apprèsso* di nuovo più espressamente : SanSlaeTri, denfìnae Eccleßae È pi [co pus , non può? riferir ft all' anno 1183

86 JNK 0 T , r.i contenendo un' altra Inveftlturs data ad ^Adtlpreto di Villazzano, a Odolrico e Giovanni suoi Figliuoli ^ tutti c tre infeudati ( dopo losbor- fó effettivo di du genta lire dì da- ilari di moneta Veronefe ) de Po- wo & Cerneva qùam ienebat Milo Ca- wonco/us non Unge a Torf <_Aurio- la prof e flumen lAibeßs ? notf fi vol le Ior accordata fe * non fc colla clausola in fine- del Dno Epifcopo di- ■cerne, fulvo jure & bonore SanBi Vi* fgilii . Sotto del noftro Vescovo Salo mone

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(1760)

Page 228 of 503

pari divoti, e parziali del lio filo medefimo Vefcovo. XXL Se non che chi comprender faprà , che un Papa cotanto zelante, come Aleflandro III. , tollerale nella Diocefi di Trento, fen- za recar provvedimento alcuno, un Vefcovo, che pretendefi non pure lungo tempo fcifmatico, ma altresì uno de' maggiori Arnefi, e de'Fau tori più principali dello Scifmatico Augufto , e tale che la neceffaria Refidenza nulla punto oflervalfe? E fia credibile, che contra un Ve scovo così dimentico de* proprj doveri

Capo Undeciffló « 189 fteiri; non che Alberto, O Gì Adelpreco, e Bertoldo Conti del Tirolo , Ebe- rardo, ed Arpone Conti di Flavone, c più e più a ' tl 'i molto ragguardevoli Perfonaggi lodati nelle Carte pubblicate fotto! Io fteffo noftro Adelpreto. We tampoco andrebbero efenti , ed immuni dalla cenfura di Scifmatici Sco municati Galileiano da Maderno , e Feruta da ifeo , ricordati nelle .Carte del 1161. e del » avvegnaché. Diocefani del Cattolico Vefcovo di Brefcia* e non per tanto molto del

, niuno ofaffe far parola , nè Papa, nè Patriarchi, nè Vefcovi vicini, nè Clero, nè Capitolo della Chiefa di Trento ? Che di lui, il quale pretendefi uno de primi Mi- nifiri, e de' maggiori Favoriti di Federigo , niuno Scrittore ne pari a fi e di tutti que' molti, che fcritto hanno de' veri primi Miniflri , e de' veri ■maggiori Favoriti di Federigo medefimo? Se dall'Ughelli To. 2. col. 694. fi fa, che Aieffandro III. non folo fcomunicò,ma ben anchedepofedal Vefcovado di Fermo Balignano, come troppo

ritrovali regiftrato nel novero de' Vefcovi, e Principi Scifmatici , in quella felice occafione foltanto riuniti, e riconciliati coli' Im- (*) Dirfert. del E. J.dctlp . pag- 2$. not. d. ed e.

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1860

Page 98 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

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