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Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

, 77. Enrico /, imperatore, 5. — IV, imperatore, 6, 9. — V, imperalo re, 9, 11» 20. Enrieo VI, imperatore, .59, 40, 96. Enrico VII, imperatore, 218, 219. Enrico , re di Boemia e di Po lonia, 220, 225, 255, 257. Enrico I, vescovo di Trento. Y. Vescovi di Trento. Enrico II, vescovo di Trento. V. Vescovi di Trento. Enrico III, vescovo di Trento. Y, Vescovi di Trento. Enrico il Leone, duca di Ba viera, 18. Enrico , cardinale dei Ss. Ne reo e Achilleo, 18. Enrico, conte di Würtemberg, 163. Enrico , conte del

Tirolo. V. Tirolo. Enrico, vescovo di Bressanone. Y. Vescovi. Enrico , pievano del Tirolo, ca pitano generale del vesco vato trentino, 248. Enrico , vicedomino, 12. — giudice in Trento, 17, 59. Enrico della Bella, giudice in Trento, 83. Enrico di Egli a, 51, 154, 184. 198. Enrico di Eppan. Y. Eppan. — di Bolgiano, 57, 77,106. — di Roccabruna. Y. lìoc- cabruna. Enrico di Liechtenstein. Vedi Liechtenstein. Enrico di Rollenburg. Y. Rot- ienburg. Enrico di Greifenslein. Y. Grei fenslein. Enrico

Egnone , il ricco, di Bolgiano, 105, m. Eleazaro di ser Yidesli di Ri va, 257. Eleazaro di Mano, 118. Elena di Tessaria ( chiesa e convento di Sanla), 494. Eleonora di Teli de Sieles, 155. Elica di Eppan. V. Eppan. Elindro di Schermano, 232. Elìsa di Banco, 185. j Elisabetta, conlessa del Tirolo. V. Tirolo. Elisabetta di Castelbarco. V. Castelbarco. Elisabetta di Cimiero di Boi- giano, 151. Elisabetta Rote], 342. — (Casa di Santa del l'Ordine Teutonico, in Tren to, 217. Eliseo (chiesa di Santo

) in Te sare. V. Chiese. Emanuele Mad ruzzo, vescovo di Trento, 401. V. Vescovi di Trento. Emanuele di Nomi, 178. Embolo, molile, 570, 571. Emerano (Santo) in Ratisbo- na, 26. Enterico, sacerdote, 147. Enea Silvio Piccolomini. Yedi Piccolomini. Enghelberlo , preposilo di San . Michele all'Adige, 27. Enghelmaro di Villanders. V. Villander s. Enghelprelo di Beseno. Yedi Beseno. Enno (comune c castello di), 289,292,295,508. V. Benno. Eimo (Roberto di), 227. — (valle dell'), 55. Enrichello di Carboncino di Ala

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 20 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

a preghiera d'Ildegarda, quarta abadessa, intervenne alla solenne dedicazione del monastero di Sonnenburgo, nella diocesi di Bressanone, che in quei tempi ricono sceva per suo avvocalo e protettore il vescovo di Tren to ; dal quale confessava di avere in feudo ottenuti molti e importantissimi beni, ricevendone di mano in mano la investitura. Di questi diritti nei tempi consecutivi fu spogliata violoni emoni e la Chiesa di Trento dai Conti del Tirolo, come vedremo nella vita del vescovo Cor rado

II. Abbiamo inoltre, che il vescovo Adalberone, l' anno 1101, a preghiera di Pietro abbate del chiostro di Acquanegra e dei suoi fratelli, concesse loro la in vestitura del monastero di Gironda, con tutte le terre, onoranze e diritti ad esso spettanti, riservando però a se e successori la facoltà di consacrare o sia benedire il dello abbate di Gironda. Questo monastero giace nella diocesi di Cremona, e durò indisputabilmente nell'ubbidienza dei vescovi di Trento fino oltre l'anno 1276(1). Altra notizia

intorno al nostro prelato, non indegna di essere ai posteri tramandata, si è la donazione ir revocabile da lui fatta alla chiesetta di S. Homed io nella valle di Annone, di tre decime; una della della corte di Taonc, l'altra del broilo novello di Terme no, e la terza delle rendite che contribuivano alla Curia Benedetto e Pezilio; dal che si arguisce il culto di questo santo e la divozione del vescovo verso eli esso (2), ( ! ) Archivio Episcopale. (2) Da un breve contenuto nel libro liturgico del sen

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History

Year:

(1761)

Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 2

Page 96 of 828

INDICE DE' DOCUMENTI. Ittico Udalriciano Tag. 3, Calendario Udalricia- no '207. Atti di S. Vigilio del- - la Biblioteca Tren tina 3 19. 4. Atti di S. Vigilio della Biblioteca Veronese 328. 5. Vita di S. Maffenza 540. 6. Altra Vita della fteffa Santa 346. 7. Lezioni della medefima Santa 347. - 8. Memorie di 5. Remedio _ .349- p. Memoria de' Santi, e de' primi Ve scovi di Trento Z55- 10. Memorie delle Chiefe di Caldaro, Tremeno, e Caftello 357- 11. Diploma del 1018. di S. Arrigo Imp

. della Prepofi- tura di S. Michele fopra Tren to 391. 2.2.. Carta del 1147. del detto Vefco vo Z94. 2.3. Akra del 1149, dello fteffo 395. 24. Cärta del 1155. del Vefcovo Eve- rardo 398. 25. Permuta feguita tra i BB. Vefcovi Hartmanno di Bressanone , e Adelpreto di Trento 400,- 26. Carta del 1159. dello fteffo B. Adel preto 403. 27. Altra del 1160. dello fteffo 405. 28. Altra del 1160. dello fteffo 407. 29. Altra del 1160. dello fteffo 410. 30. Altra del lidi, dello fteffo 413. 31. Diploma del udì

. 3 63. 12. Diploma del 102,7. di Conrado Imp. 369. 13. Akrodel 10i8.deimedefm10Imp.371. ,14. Carta del noi. dei Vefcovo Adal- perone 373. ■15- Carta . del mi. del Vefcovo Ge- bardo 576. 16. Altra del 11 it. del medefimo Ve fcovo 379. 17. Carta del 112.4. dell' Eletto Alte- manno 3^' '18. Carta del 1142.., in cui con lo fteifo Vefcovo fi nomina Engilbero- m di Choftelvvarch, o fia di Caftdbarco 384. *9« Altra del 1142,, dello ftefib Vefca- vo 386. 20.,.Altra del n 44 . dello fteffo 389. il. Memorie del 1145

. di Federigo I. Imp. 417. 32. Carta del 1163. del B. Adelpre to 420. 33. Altra del 1163. del cnedefimo Ve. feovo 42 z.. Z4> Lega fatta nel 1166. da' Pergineß co'. Vicentini 433« 35. Carta del 1166. del B. Adelpre- . t0 458. 36, Diploma del 1167. di Federigo I; Imp. 44--. 37- Carta del ii <58. del B- Adclpre- t0 447« 38. Altra del 1171. dello fteffo 450, 39- Akra del 1171, dello ftefio 452.. 4°* Altra del 1172. dello fteffo 454. 41. Bolla del 1177. à' Aleffandro Ili. Papa 45 42. Car-

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 164 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

nella valle di Sole, coi beni annessi ed altre prerogative (5). Frattanto il conte Mainardo. sollecito di dilatare in tutte le maniere il suo dominio, non cessava di ves sare le due Chiese di Trento e di Bressanone. Circa la seconda ri'è testimonio il documento di tregua di cinque anni, pubblicata tra il vescovo Brunone e Mai- nardo (4); e relativamente a Trento, due investiture; r una del castello di Mezzotedesco e sue pertinenze (5) ; r altra, del Bosso di S. Lucia nella valle di Annone presso

— m — minali (I). Nel medesimo anno il vescovo Egnonc con ferì in fendo uria casa in Bolgiano nella contrada dette del Cormarch (Kornmarkt ?) ' allo scrivano del conte del Tirolo Mainardo 11(2). Nel dicembre del 1271, il vescovo nostro, in suffragio dell'anima sua e dei vescovi suoi antecessori e successori, donava irrevocabilmente a frate Lombardo, ricevente in nome proprio e de' suoi con fratelli dell' ospitale di S. Maria di Campiglio, la chiesa di S. Biagio, situata nelle pertinenze di Male

la rocca di Fondo , con facoltà di fabbricarvi una corte e case a piacere (6). Ài 22 di novembre del Ì271, il vescovo Egnonc infeudava d'un bosco da dissodare nelle pertinenze di Lana e Tisino un Tri- stanino, figlio di Tristano di Lana (7). (zu Miscellanea Alberti, T, VI, fol. 184. (2) Misceli, Albert!, T. VI, fol. 193. (3) Misceli. Alberti, T. VI, fol. 201. . (4) Sinnnclier, T. IV, pag, 460. (5) Miscellanea Alberti, T. II, fol. 1 OH, (G) Misceli. Alberti, T. II, fol. 106. (7) Codice Wangliiano, pag

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Category:

Religion, Theology

Year:

1903

Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche

Page 114 of 160

Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo

Physical description: 135 S. : Ill.

Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte

Location mark: II 102.542

Intern ID: 150490

da Mezolombardo erige la Via Crucis nella chiesa di Piano. Vengono pubblicate da don Andrea Gallandi di Venezia le let tere dì s. Vigilio a s. Simpliciano e a s. Giovanni Grisostomo intorno ai Martiri anauniesi. 1773. ■— Il celebre missionario padre Girolamo dei conti Trento tiene al popolo un corso di santi esercizii a Sanzeno. Il vescovo Cristoforo Sizzo per dare un luogo conveniente e stabile ai dodici vasi di sacre reliquie che fino dal 1739, dopo di essere state tolte dalla cripta di s. Massenza in Duomo

, V aspettavano, fece preparare un loculo con la fronte marmorea, raffigurante un' urna, sotto la nicchia dell' altare dell' Addolorata, il primo a mano destra di chi entra nella cattedrale di Trento, ed ivi, tra le altre reliquie, addì 18 luglio ripose solennemente anche quelle dei nostri Martiri. Suddiacono : don Michele Antonio Donati da Banco. Chierico teologo: Antonio Donati da Banco. Chierico teologo: Giuseppe Manincor da Casez. 1774. — Cappellano : don Stefano de Angeli da Cloz (in marzo). *) Versione

Clemente XIV conferma la erezione della con fraternita della Madonna del buon Consiglio già istituita a Sanzeno, accordando alla medesima varie indulgenze. Da questo punto pre sero a farsi assai numerosi dentro e fuori la pieve i suoi membri. Con decreto del governo (11 aprile) vennero proibite tutte le pro cessioni che si estendevano fuori del confine della propria parrocchia. Cessarono quindi per quelli di Sanzeno le processioni a Senale, a Cles, e a santa Giustina. Il padre francescano Cesario Paoli

: < D. 0. M. Per l'erezione dell'aitar maggiore in onore della b. Vergine del buon Consiglio e dei se. Martiri Sisinio, Martirio ed Alessandro, titolari di questa chiesa parrocchiale, fatta a proprie spese dai nobili fratelli Francesco Antonio con sigliere di sua altezza il vescovo e principe di Bressanone, e Giovanni Michele de Gentili di Worz, il parroco e il popolo della pieve di Sanzeno riconoscenti posero a perpetua memoria della cosa, l'anno del Signore 1771. »

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Category:

Religion, Theology

Year:

1903

Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche

Page 41 of 160

Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo

Physical description: 135 S. : Ill.

Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte

Location mark: II 102.542

Intern ID: 150490

1090 (?). — Il lavoro della fabbrica del santuario di s. Romedio progredisce, e il vescovo di Trento, 'Adalberone, bavarese, vi concorre ■con munificenza, investendo della sovraintendenza di essa, Pietro sacerdote. Prete a san Romedio ; Pietro. 1097. —L ' imperatore Enrico III dona al monastero di s. Gior gio presso Innsbruck il capo di uno dei due compagni di s. Romedio, falsamente di poi scambiato per quello dell'istesso santo. 1110 (?). — Il vescovo di Trento Geb ardo largheggia per

tridentino Alternano dalla chiesa della città •consecrata alla memoria di Martiri Anauniesi, dove s. Vigilio aveva poste le loro insigni reliquie, le trasporta con pompa e solennità nella cripta di s. Massenz a, sotto il coro della cattedrale. 1150. — Era in massimo fiore la confraternita di s. Romedio, i cui confratelli, appartenenti alla Valle di Non e anche ad altri luo ghi, avevano lo scopo di concorrere annualmente alla fabbrica del • santuario. Fra gli ascritti troviamo non pochi sacerdoti. Verso

la fabbrica del santuario di s. Romedio, investendola del diritto di alcune ' decime in Tavon e Termeno. 11*20. — Probabilmente in questo tempo ha termine la fabbrica ■del santuario di s. Romedio, e si fa la solenne traslazione delle reli quie del Santo, la cui festa commemorativa si celebrò il primo di ■ ottobre. , 1130 (?). —Intorno a questo tempo Regimberto, vescovo di Bres sanone, donava all' abbazia dei benedettini di s. Giorgio presso Inns bruck una costa levata dal corpo di s. Romedio, nonché altre

reliquie tolte dai corpi dei santi compagni di lui, Davide ed Àbramo. La faina di s. Romedio quindi si spande sempre più di lontano, e molti altri devoti cercano di averne reliquie. 1135. _ il vescovo di Trento Alternano dei conti di Baviera ■consacra nel monastero di Suben un altare in cui colloca reliquie di s. Romedio e de' suoi due compagni. 1141. — Armano, vescovo di Bressanone, consacra sul monte ■Cornol una chiesa, e mette nell'altare della stessa delle reliquie di s. Romedio. 1145. — Il vescovo

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 159 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

Nel mese di giugno 1268, il conte Mai nardo e Regina sua moglie accordarono un salvocondotto ad Etnerico sacerdote e ad altri nuncii del vescovo di Trento, affinchè potessero andare e tornare sicuri da Bressanone, ove dovean trattare di alcune differenze insorte tra esso vescovo e il conte. Ä tale estremo erano giunte le cose! Successivamente poi, cioè li 15 del mese di luglio, comparve in Trento il maestro Gio vanni Ungaro, nuncio del decano di Bressanone, giu dice delegato del vescovo

di Coirà, il quale citò il no stro vescovo Egnone a presentarsi personalmente, o col mezzo di procuratore, nella cattedrale di Bressanone, onde assistere alla tassa delle spese contumaciali da lui incorse, per non esser comparso alla prima chiamata, nonché a rispondere al conte del Tirolo (1). Nel me desimo anno, Cristiano di Pomarolo, di cui più volte parlammo, decaduto dalla grazia del vescovo nostro per aver mancato alle sue promesse, fu a quella benigna mente riammesso, dopo aver dato segni

di ravvedimento, e dichiarato che in avvenire gli sarebbe fedele (2), Alla fine di ottobre di quest' anno, il vescovo Egnone, supplicato dalla Comunità di Riva, col mezzo del notaro Boninsegna suo procuratore, affinchè si degnasse di con segnare alla'fedeltà del Comune la torre e il palazzo vescovile, promettendo di custodirlo ad onore di Dio e della Chiesa , annuì tosto alla sua domanda (3). (1) Miscellanea Alberti, T. VI, fol. 171. (2) Archivio vescovile. (5) Miscellanea Alberti, T. VI, fot. 105.

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 518 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

di Brescia, 146; della Valle di S. Caterina, 175 ; della Vergine delle Grazie io Arco, 415, Conventuali minori. V. Ordini religiosi. Convenuto di Campo, 107, Convenzioni. V, Compattale, Cordono di Tel ve, 87. Cornelo ( Adriano da ), Vedi Adriano. Corona del Nos, 291. .Coronaseli!, pieve, 245. Corpus Domini (festa del) in Trento, 407. Corradini Antonio, 502. Corradino. capitano imperiale, 467, 468. Corradino di Caldonazzo, 75. — di Ora , 40. Corrado II il Salico , impera tore, 4, 5, 20. Corrado, re dei

in Verona, 481 ; dì S. Ma ria di Campiglio, V. Cam piglio; di S. Margherita nel sobborgo.di Trento, 225; di S. Blich eie nel sobborgo di Trento, V. S. Croce; di S, Michele all'Adige, 189,. 221, 505 ; di Münster, 305; delle monache di Nago,177; delle Orsoline in Trento, 185; di Slambs, diocesi di Bressanone. 150, 184; di Seriale, 226; delle monache dì Soonenburgo, 270, 292; dei Teatini, 185; di S. Tom maso, presso Romeno, 170, 225, 226; di S. Trinila in Trento, 481 ; degli Umiliati di S. Luca

Romani, 124. — vescovo e principe di Trenio. V. Vescovi di Trento, Corrado , vescovo di Bressa none, 75. Corrado, vescovo di Salisbur go , 10, 12. Corrado , vescovo di Frisinga, 129. Corrado, preposi lo di S. Mi chele all'Adige, 315. Corrado, abbate di Wiltau, 195. fpflip 218. — frate dell'Ordine Teu tonico, 50. Corrado , sacerdote di Terzo- lasio; marito di Erniengar- da, 71. Corrado di Flavone. V. Flavone, — di Merano, 200. — di Firmian. V. Firmian. — di Guglielmo di Castel- nuovo , 254. Corrado

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 391 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

; pa lazzo, che essendo stato quasi subito dopo consumato dal fuoco, avrebbe rimesso nella primiera sua condi zione, se non l 'avesse prevenuto la morte. Il Capitolo, volendo usare del suo diritto, affrettò l'elezione del successore; tanto più che sapeva avere l 'impcralor Federico ottenuta dal papa la facoltà della nomina al Vescovato di Trento. Riunitisi in collegio i canonici, nel giorno di S. Girolamo, 50 settembre i486, dopo soli nove giorni di vacanza della sede vescovile, elessero Udalrico III

Uiiesa sua sposa, adornò eli varie fabbriche la città, costruì parecchi forti a difesa e presidio del Principato. Di lui abbiamo un utile ordinamento, inserto negli Sta tuti municipali, riguardante i. vini forestieri. Egli rie dificò Castel •Corredo , riavuto malconcio dalle mani del duca Sigismondo. Negli ultimi suoi giorni sostenne per l'Imperatore una decorosa ambasciata presso la Repub blica di Venezia; e finalmente ricuperò il palazzo ve scovile in Bolgiano, occupato dal Conte del Tirolo

di Frundsberg, nobile angnstano, canonico di Bressanone, di Frisinga e d'Augusta, ove dimorava. Ài primi di dicembre dello sless' anno, la Cattedrale di Trento fece il prezioso acquisto d'una santissima spina della corona di Gesù Salvatore, dona tale da Vincenzo di Monfort, canonico di Trento, al quale per gratitudine il Capitolo decretò un annuale anniversario, che tuttora si celebra. Per . altro alla elezione di Udalrico si oppose con tetta la forza Federico HI, presentando alla Santa Sede, in vigore

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 133 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

presso Gal darò. nei prati di Sagonara e al Masotto; la qual decisione fu in seguito confermata nel 1257 dal vescovo Egnone (2). In tal guisa procedettero le cose sino all'anno 1248, in cui, morto Ottone, secondo duca di Merano ed ul timo della stirpe di Àndecco, si aperse nuova fonte di calamità al Principato di Trento. Imperciocché Alberto, conte del Tirolo. come marito di luta, unica figlia ed erede di Ottone, andato al possesso della dueea e vi stosi in grado di forze molto superiore ai vescovi

suoi clienti, non islette guari che, sotto mendicati pretesti, invase ostilmente i vescovati di Trento e di Bressanone; dopo aver obbligato il vescovo nostro ad alterare rin vestitura feudale dell'avvocazia, concessa nel 1240 a lui e agli eredi maschi, con altra clandestina, estesa anco alle femmine, senza alcuna partecipazione del suo Capitolo (5). In questi atti di prepotenza durò il conte (1) Miscellanea Alberti, T. VI, fol. 450, (2) Codice 'Wanghiario, pag. 385, (5) Ciò consta dalla protesta

del 4250, che verrà ciinln nella vita del vescovo Egnone.

Nei 1247, Goffredo della Porla e Nicolò, figlio di Gonselmo, gastaldioni di Termeno eletti dal podestà Sodegerio. investirono, a titolo di locazione perpetua, Alberto Osterolieni di una pezza di terra a Romenpubel, eolF obbligo di contribuire annualmente alla Camera ve scovile due orne di vino bianco di primo vaso (I). E nello stess' anno, avanti il podestà imperiale Sodegerio di Tito, contro i Caldaresi e a favore dei Fiemmazzi fu deciso il diritto di erbatico, ossia di pascolo, nella palude

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Category:

History

Year:

(1761)

Page 202 of 828

ec. 5 come cola {peccante unicamente al Vescovile di ritto , e non già di ragione del Cle ro . Di tali Statuti poscia ne dare mo un faggio sotto il Vescovo Ge rardo. E ficcome egli softener do- vea non solo il grata di Vescovo, ma quello ancora di Principe, così non mancò d 1 adempiere sì 1' uno , che l'altro, dovere. Lcggeiì pertanto nella Pergame na del F. Bìaxìus , che nella Villa ài Cartello della Val di Fiemme da lui fi consacrò Ecdeßa S. Georgii,Do minica prima menfis OEìobris . Non vi fi esprime

at DITTICO ! ^ quarto Infrante menfeNovembris. « & in eodem anno & mense die « Dominica 13. exeunte ( cioè a' M 18. di Novembre ) di&us Dns yy Eleéhis cum maximo triumpho & z, gloria afcendit Palatium fuum Epi- „ scopale, cujus honor & virtus fit „ in fecula feculorum Amen . „ Entrato dunque in pofleffo del Vescovado, tantofto volse l'animo al buon governo della sua Diocefi. Quindi da lui nell' anno appresso 1.208. emanarono gli Statuti Sino dali, che riguardano l'elezioni de' Decani, Arcipreti

Conrado Vescovo di Bressanone, e con ^Al- berto , o fia t Adelpreto Conte del Ti- rolo ec., fu presente ad una Dieta solenne dal Re Federigo II. tenuta in Augufta Fridericus a Vfangen Tri* dentinenfis Epifcopus ; che con lo fles so Conrado intervenne ad un' altra Dieta celebrata in Norimberga nel 1216., e che ritrovatili foferitti. ad un Privilegio accordato in Norim berga l'anno 1218. dallo flesso Re de' Romani Federigo II. a Bertoldo Vescovo di Bressanone successor di Conrado, Fridericus Epifcopus

Tri* dentinus, ^Albero if Bercbtoldus fra- ir es d» VVangm . Dove fi ©sservi, che quefto Privilegio portando \\4<~ Sìumldnno Dom. Incarnai. 1218., ed Ü Datum apud Nurberg. 4. Cai. nuarii Indizione fexta , forza è il di re , che 1 'Mum fia molto diverso dal Datum , e che quello fia prece duto a quefto ; atteso che quando seguì quefta Data , il noftro Fede rigo era già morto ; mentre essa Data cade a' 29. di Dicembre del 1218., e la morte di Federigo seguì a' 6. di. Novembre di queft' anno mede

- fimo. Si avverta in oltre, che {'lì bero & Bercbtoldus fratres de VFan- gen nel preaccennato Privilegio no minati, fi chiamali ^édalpero & Ber~ toldus Fratres de VVanga nella Car ta n. VII. Cod. VP an*. pubblicata l'anno 1211. Indizione 14. giorno di Sabbato , agli 8. dell' entrante Gennajo, prefentibus Dfio Comite Re- O genar-

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 308 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

Enrico di Ast. vescovo di Feltro, assistito da due altri vescovi. Nel mese medesimo, il nostro vescovo concesse a Francesco di Adelperio, cittadino di Trento, in pre mio dei fedeli servigi personalmente e con suo dispendio prestati nella pugna contro Paride di Lodrone, ribelle, alcuni poderi, detti al Paradiso, fuor della porta del castello del Buon Consiglio, a titolo di allodio ossia di dominio libero e diretto. E nell'ottobre dello stes- s' anno il suddetto Francesco di S. Martino vendette

per mille ducati d'oro a ser Pietro di ser Nani di Siena, abitante in Verona, una muta o dazio infeudatogli dal vescovo di Trento sui legnami e altre merci die tras- portavansi sull'Adige, salvo il diritto a ima parte di quel dazio spettante all'abbazia di S. Lorenzo (4). Nel 1426, il pontefice Martino V, con sua bolla diretta al decano di Bressanone, eresse in Prepositura l'Abbazia di S. Lorenzo o sia di S. Apollinare presso la città di Trento, alla quale era unita la chiesa pa rodiale di Ora

sopra Egna (2). Nei marzo del 1427, il vescovo nostro delegò i canonici Giovanni dei Cavalli e Artovieo di Passavia a visitare le parocbie italiane della sua diocesi e ad investigare, se vi pullulassero eresie o commettessero atti di simonia (5). Il primo ' di luglio di quest anno, il vescovo Alessandro investiva della decima maggiore nelle ville di Mezzana e di Ronzo e del dosso al Ga- (1) Hippoliti, op. cit. in Vita Epìsc, Alexandri. (2) Bonelli, Noliz. islor. crii., T. III, P, I T pag

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Religion, Theology

Year:

1860

Page 316 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

Nel 1440, il vescovo Alessandro da Felice V an tipapa fu crealo cardinale, Legato per tutta la Ger mania, patriarca d'Aquileja, coi titolo di amministra tore perpetuo del Vescovato di Trento (1). Già dall'anno antecedente infieriva la guerra sul lago di Garda tra i Veneziani e il duca di Milano. Nicolò Piccinino, generale di Filippo Visconti, s'impadroni del castello di Lodrone, e dì quelli di Periode, di Tonno e di Arco. Io quest'anno 1440 fu tolta dai Veneti al nostro vescovo anche la città

di Riva, e messa a duro sac cheggio. Nel 1441 emanò un diploma col quale Giorgio vescovo di Bressanone e alcuni fra i più polenti vas salli, in nome di Federico re dei Romani, decretarono doversi restituire al cardinale Alessandro, patriarca d'Aquileja, Legato in Germania e vescovo di Trento i castelli di Stenico, di Tenno e di Mano, e ammet terlo nel castello e nella città di Trento, in cui, per caso di assenza, egli avesse facoltà di instituire un suo capitano. In quest' anno medesimo, il nostro

vescovo ottenne lettere di protezione dal suddetto re dei Ro mani su tutti i diritti della sua Chiesa contro coloro che ne aveano usurpato una buona parte; e ratificò l'abdicazione del feudo di caste! Mad ruzzo fattagli da Jacopo figlio di Raldassore di Roccabruna (2). Nel 1442 , ai 28 di luglio , il véscovo Alessandro investiva Zenone Vitale di Romalo di un feudo cedu ti) Bonetti, op. cit. (*2) BonelU» Monum. Eccl Triti., pag. lo4, col. 2.

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History

Year:

(1761)

Page 498 of 828

poi in quella Carta oldalpertus Treßd Tridenti- ?ws fenza il Beatus , indica, o che era tut tavia vivente il nodro Veicovo, il quale al B. Hartjnanno molto (opra vvisse, o che il Culto del medeiimo noilro Vefcovo fu riftretto alla fola Chiefa di Trento. (e) Quelle Femmine appunto come Mi- nifterìali delle rispettive Chicle di Trento, e di Bressanone, erano obbligate a predar loro i dovuti fervigj. (/) Simili Concambj , o fia Temute face- vanfì dagli Ecclefiaftici inavanti all'Alta re, perchè

DEL XII . \a H K 0 T (a) T TNa Copia di quella Carta con nidi- KJ ta gentilezza vennemi comuni cata dall' Erud. Sig. Ab. Refchio , come tratta Ex ^ c ^' iv ^ Brixinenf. Lib. Tra dition. BßB> ~fä' IZ S' (b) Si chiama in una Carta presso il Chiarissimo P. Bernardo Maria de Rùbeis Montm. Eccl. udquik'jen. cap. 68. num. 8. col. 675- P^wutatio & congambium. E di fatto fi in il Concambio oCongambio none al tro, che Minißerialmm permutano quaedam, ed è chiaro contrassegno dell' ottima cor- rifpondenza

ebbe però, che io fappia , lo (lesso B. Hartmanno giammai univerfal Mcfla & Uffizio in tutta la Diocefidi Bressanone. Anzi in un Necrologio d'un Messale x. Kah J an ' ( Diplomataria facra Ducatus Sty- riae part, prior, pag. 15:4. ) lenza l'aggiun to di Beati, o di Beatae memoriae fi legge : Hartmannus Brixinenfis Epifcopus Frater nvfler. ( d ) Qp e g'i j àe qui fi chiama «4dal- pertns , nelle Carte, che seguiranno in appresso , ora fi nomina ^idelpretus, ed ora Albertus. Nella Nomenclatura quorun

in vita quando fu detto ^ idelpreto 3 e quando j.liberto ) perchè fino all'ultima effufìone del sangue refiftette eroicamente a' nobili Arnaldifti -de' tempi Tuoi. Anche nel Ca talogo de' Nomi Proprj Tedefchi dato in luce dal Goldafto tra gli Scrittori delle cole di Germania , JLdelpret e jllhretb. pre n don fi per lo flesso nome. Nelle Car te , che da noi fi daranno, non di rado leggefi ^Albertus, non già perchè Alberto, non idelpreto fi chiamasse , ma forfè per cagione di maggior brevità. Il dirli

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Religion, Theology

Year:

1903

Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche

Page 112 of 160

Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo

Physical description: 135 S. : Ill.

Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte

Location mark: II 102.542

Intern ID: 150490

2.35; la sua chiesa invece fior. 5.44. Prete novello : don Luigi Francesco Ziller da Sanzeno, ordi nato ai 25 settembre. Si rifà il pavimento della chiesa di Salter. 1769. — Parte in dicembre il cappellano don Urmacher, il quale va quale curato a Sopramonte. 1770.— Cappellano: don Felice Bellottì (in febbraio). I nuovi gradini in pietra del presbiterio della parrocchiale reclamavano i balaustri pure di marmo. Si decide di farli, ed il lavoro viene commesso allo scalpellino Filippini di Trento

. Un altro lavoro erasi allora reso necessario per il decoro del presbiterio, l'erezione cioè di un nuovo altare maggiore in marmo, ripiovendo quello di legno, già vecchio e tarlato. A quest' opera volle concorrere, sostenendone quasi tutta la spesa, la munificen- tissima ed illustre famiglia dei nobili Gentili da Sanzeno con a capo il signor Francesco, consigliere del vescovo di Bressanone. Il lavoro venne commesso ad un distinto maestro di Rezzato in Lombardia. Nel villaggio di Casez viveva allora

certo Insom, intaglia tore di figure in pietra ed in legno, il quale probabilmente avrà lavorato anche per le chiese della nostra pieve. Da lui nacque quel Giovanni Insom, che fu a Firenze presso il celebre Felice Fontana da Pomarolo, e vi lavorò in legno i pezzi anatomici, che il profes sore gli veniva suggerendo, distinguendosi ancora assai per altre sue opere pregiate. 1771. — Quest' anno si ebbe il piacere di vedere messo al suo posto nella chiesa parrocchiale il bellissimo aitar maggiore

assieme alla balaustrata del presbiterio. L' altare era stato tutto lavorato in casa Gentili, con marmi trasportati fin là a schiena di mulo. — Rimosso perciò 1' altare in legno, il cui dossale fu appeso insieme con Pancone dei tre Re alla parete del presbiterio dal lato del-

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Religion, Theology

Year:

1860

Page 287 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

, Questi, invogliatosi di dilatare il suo dominio nel Principato di Trento, di cui era avvocato, si fece scudo dei patti strappati dai suoi maggiori ai vescovi antecedenti, e giunse ben presto a segno di moderare a suo talento ogni cosa dentro e fuori del Vescovato. Già nel febbrajo del 1407, col pretesto di sedare le commozioni della città di Trento, da lui a bello studio suscitata, costrinse il ve scovo Giorgio a confermare il nuovo Statuto, pregiu di cevol e alla sua autorità; e a venir seco

a conces sioni ancor più gravose che non erano quelle riferite del 1599, Queste concessioni e le cortesi imbasciate é le umili rimostranze de 1 suoi diritti, nulla giovarono al nostro vescovo. A qual segno di superiorità sopra il Trentino fosse giunta la potenza di Federico, ce lo dimostra l'ordine rigoroso dato da lui ad ambidue i cleri delle Chiese di Trento e di Bressanone, di non contribuire alcun caritativo sussidio agli esattori di Gre gorio XII, tacciandolo di estorsione, sotto pena della

le più solide fondamenta al siio dominio nel continente. Perduta Brescia e Verona, non poteva la reggente Ca terina Visconti più mantenere il possesso di Riva, con ' cui non aveva comunicazione. Il vescovo nostro corso anch'egli a ricuperare la Riviera Trentina e la parte del lago di Garda alla sua Chiesa spettante, e Y ottenne in quest'anno 1405. Ma di gravi calamità gli doveva esser fecondo un principe suo vicino, Federico d'Austria, entrato di fresco al possesso della Contea del Tirolo

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Religion, Theology

Year:

1860

Page 171 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

castello di Trento. Le cose sarebbero state con dotte alF estremità, se F Imperatore, chiamati i conten denti presso dì sè nella città d'Augusta, esaminate le loro differenze e ragioni, non avesse per sentenza ar bitrale deciso, che il conte Mainardo restituisse al ve scovo tutte le rendite usurpate della città e della dio cesi, e depositasse per un anno, dal prossimo S, Mi chele, i castelli di Edemburgo, di Levi co, di Yoìsana e di Tonale, da sè occupati, nelle inani dei Cavalieri Teutonici, i quali

diti vescovili, Enrico, dato di mano alle armi spirituali, scomunicò l'usurpatore e i suoi complici, sottoponendo alla stessa censura e all'interdetto la diocesi ; indi col- l'ajùto dei popoli di Bressanone, tartassati dal Conte, e di parecchi vassalli rimasti fedeli, fra i quali sì distin sero i nobili di Zwingenstein, radunato un esercito, assalì la città di Trento, e da quella e da varii altri distretti riuscì a cacciare il presidio nemico. Bla pas sarono appena otto giorni dal suo ingresso

in città, che vi fu fatto prigione. Potò colla fuga sottrarsi alla cu stodia del suo avversario li 25 gennajo del 1275; nondi meno fu poi costretto di vivere in esSglio per mesi dieci e giorni dodici , vale a dire fino ai 4 dicembre. Ritornato, si trovò in nuova lotta col Conte del Tirolo, che durò mesi sette. Mainardo II accusò il nostro ve scovo come spergiuro presso la Santa Sede; ma En rico potè presto scolparsi della strana imputazione, e, mercè l'efficace interposizione di Cesare, ricuperò il suo

, se fra quel tempo seguisse la pace, dovessero consegnarli ad Enrico, e, se non seguisse, li restituissero in potere del Conte, restando vive le

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Religion, Theology

Year:

1860

Page 194 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

, anche - nel temporale, il suo vescovato ; e ciò si ricava da un documento autentico in cui si fa cenno di un tale Mas similiano, che il vescovo teneva nella città di Trento in qualità di suo vicario, giudice ordinario, ossia po destà (5). Ài 12 dì febbrajo di quest'anno, molti degli (1) Codice Wanghiano, pag. 417, (2) Miscellanea Alberti , T, VI, Col. 155, (5) Miscellanea Alberti, ivi. (*) Misceli. Alberti, T. VI, fei, 160. (5) Inuoc. a Prato, Lib. 'Vili, fot, 141 Misceli, Alberti, T. V, fol. 195,

tanti (^)- Nell'anno medesimo , da commissari dei've scovi' di Trento e di Bressanone furono piantati i ter mini dividenti la diocesi d'ambi quei prìncipi, ed altri fra il Comune della Valle di Fiemme, territorio tren tino, e il Comune di Sorana della Valle di Fassa, ter ritorio bressanonese (2). In fine poi di novembre dello stess' anno, essendo stata redenta la gastaldia di Fiemme dalle mani di Gralanto di Salorao, cui Favea oppigno rata nel 1269 il vescovo Egnone per 1500 lire, il ve scovo

nostro la commise ad Odorieo di Bolgiano, con autorità di esercitarvi in suo nome giurisdizione, co mandando allo scario di quella valle di prestargli la ' ubbidienza dovuta a un gastaldo vescovile (3). Àgli li dicembre 1281 , la maggior parte degli uomini del monte di Ritten prestarono giuramento ad Ulrico di Bolgiano, sindaco del vescovo nostro, siccome appar tenenti alla Gasa di Dio e di S. Vigilio (4), Nel 1282 il vescovo Enrico governava im media- lamento e senza intervento del ministro cesareo

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Religion, Theology

Year:

1860

Page 134 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

— m — del Tiralo fino alla morte, avvenuta nel 1254, Della morte poi del vescovo Aldrighetto di Campo non si sa l'anno preciso; tuttavia si congettura con fondamento, che accadesse nel 1247, Egnone, detto anche Egenone, dell' antica famiglia dei conti di Eppan, canonico della cattedrale di Trento e già vescovo di Bressanone, fa dichiarato vescovo e principe nostro nel 1248. Nell'aprile di quest'anno, Egnone ricuperò da Àdelberone di Wanga, stipulante anche a nome di suo zio Beraldo, trattenuto

prigione in Salorno, il feudo, di cui la sua famiglia era stata investita dal vescovo Alberto di Ravenstein, consistente in una casa murata con torre ed altri edifìci!, posta nella città di Trento, in capo al ponte dell' Adige, e mediante lo sborso di lire 1250. Quella torre anche presentemente si chiama di Wanga (1). Due investiture dì locazioni perpetue furono spe dite anche in quest'anno e nel 1249 dal più volte no minato Sodegerio di Tito, podestà imperiale nel Ve scovato (2). Nel 1250, papa

Innocenzo IV confermò il nostro vescovo Egnone in tutte le grazie e privilegi, che per indulto della Santa Sede aveva fino allora goduto quale amministratore del Vescovato. Il breve di conferma fu diretto per l'esecuzione al preposilo di S. Michele (5). Trasferito in detto anno dalla Chiesa di Bressanone a (!) Miscellanea Alberti, T. VI, loL 154. Bonell. Nolis. istor, crii. T. II, pag. 584. (2) Misceli, Alberti, T. VI, Col. 197, (5) Misceli. Alberti, T. V, f'ol. \M.

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Religion, Theology

Year:

1860

Page 210 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

vescovo Filippo fu eletto, parìa di lui, è una procura latta nella città di Augusta da Guglielmo di Ezzelino di Egna, di consenso de' suoi fratelli Ulrico ed Enrico, a Rodolfo, canonico di Bressanone, ivi presente, ad Ot tone di S. Ingenuino, e a Rainoldo Stazonorio, citta dini di Bolgiano, ad effetto di rifiutare nelle mani del vescovo di Trento la terza parte dei beni, castelli e diritti feudali della Chiesa, comperati dal di lui fratello Ulrico; con che però esso vescovo ne dovesse investire

Arnoldo di Velles e i di lui eredi (1). I figli di Mainardo, che giurarono di restituire il mal tolto dal padre loro alla Chiesa Trentina, non sep pero anch'essi risolversi ad eseguire il debito loro; come si può rilevare agevolmente dagli alti giurisdi zionali di mano in mano da essi esercitati. Fra gli altri noteremo questo, dell'anno 121)6, con cui, Stefano no- laro, sovrastante alle cantine del Conte del Tirolo, a nome di lui, e a titolo di locazione perpetua, investiva Odorico ed Enrico, ambi

di Cognola, di un casale con alcune pezze di terra grczzive, nelle pertinenze di Co gnola, e nel luogo detto alle Taverne (2). Fu solamente in quest'anno 1296, che il vescovo nostro, portatosi personalmente a visitare Adolfo re dei Romani in Francoforte, ottenne da lui la solenne inve stitura delle regalie e dell' amministrazione del tempo rale con piena giurisdizione del Principato. E nel me desimo anno e giorno, udite dal nostro vescovo le (1) Miscellanea Alberti, T. Yl, Ibi. 149, (2) Innocenzo a Prato

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Category:

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Year:

(1761)

Page 107 of 828