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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Brani di storia trentina
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Page 260 of 336
Author: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV, 335 S.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole
Subject heading: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 102.539
Intern ID: 336861
— 26Ì — più i maggiori Vassalli, che avessero ottenuto facoltà di erìgere una casa munita o un castello, doveano promettere e giurare di tenerlo sempre aperto al Principe ed a' suoi uomini, e sempre chiuso ai malfattori e ai nemici di lui. Per tal maniera piantassi fra noi il'governo del Principe Vescovo di Trento; governo, che cementato da continui atti di generosa condiscendenza da parte del Sovrano, e di giurata fe deltà da parte dei sudditi, dovea pur promettere un pacifico svi luppo del

che lo stesso Principe di Trento di proprio moto e allo scopo di ami carsi un sì potente vicino lo abbia insignito del titolo di Difen sore e Avvocato della Chiesa e dell'Episcopato Trentino; e tale lo troviamo nominato già nei documenti Ghebardini del 1106 e 1111; titolo, di cui in seguito si fecero investire i Conti succes sori, e che servì ai medesimi di plausibile pretesto per intromet tersi da vicino negli affari del Principato e turbarne la pacifica amministrazione. Dal Conte Adalberto

, il quale nel 1106 ostil mente piomba sopra Trento e ne caccia il Vescovo, sino allo scorcio del secolo decimoquinto, la Storia del nostro Principato non è che una serie pressoché continuata di disaccordo e di lotta fra i Conti Tirolesi e i Principi di Trento. Legga gli Annali Alberti chi vuol conoscere le studiate pressioni, le insidie nascoste e le aperte violenze, le mancate promesse e i violati giuramenti, coi quali quasi tutti i Reggitori della Contea si provavano a invadere i diritti del

benessere materiale e morale della nostra gente. E ciò sarebbe.certamente avvenuto, se il Principato Trentino non avesse trovato sino da' suoi primordi un acerrimo nemico, che per lun ghi secoli ne sconvolse ogni buon ordine, e ne minacciò perfino l'esistenza. Fu questi il Conte del Tirolo, Signore di molte castella confinanti al settentrione del Principato, e di altri feudi interni, dei quali dal medesimo Vescovo riceveva la investitura. Poiché il documento di donazione del 1027 non ne fa parola, pare

Principato e a usurparne il dominio. Al mio intento basta che venga narrando quei fatti che toccano la nostra Valle, e che gravissimi furono per sè stessi e per le loro conseguenze; al che ora mi accingo, seguendo l'ordine del tempo, nei prossimi capitoli.

1
Books
Year:
1890
Storia della Val di Sole
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Page 30 of 104
Author: Bottèa, Tommaso / Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 103 S.. - 2a ed.
Language: Italienisch
Location mark: II 8.254
Intern ID: 339179
più i maggiori Tassali!, che avessero ottenuto facoltà di erigerò una casa munita o un castello, doveano promettere e giurare di tenerlo sempre aperto al Principe ed a' suoi uomini, e sempre chiuso ai malfattori e ai nemici di lui. Per tal maniera piantossi fra noi il governo del Principe Vescovo di Trento; governo, che cementato da continui atti di generosa condiscendenza da parte del Sovrano, e di giurata fe deltà da parte dei sudditi, dovea pur promettere un pacifico svi luppo del benessere

lo stesso Principe di Trento di proprio moto e allo scopo di ami carsi un sì potente vicino lo abbia insignito del titolo di Difen sore e Avvocato della Chiesa e dell'Episcopato Trentino; e tale lo troviamo nominato già nei documenti Grhebardini del 1106 e 1111; titolo, di cui in seguito si fecero investire i Conti succes sori, e che servì ai medesimi di plausibile pretesto per intromet tersi da vicino negli affari del Principato e turbarne la pacifica amministrazione. Dal Conte Adalberto, il quale nel

1106 ostil mente piomba sopra Trento e ne caccia il Yescovo, sino allo scorcio del secolo decimo quinto, la Storia del nostro Principato non è che una serie pressoché continuata di disaccordo e di lotta fra i Conti Tirolesi e i Principi di Trento. Legga gli Annali Alberti chi vuol conoscere le studiate pressioni, le insidie nascoste e le aperte violenze, le mancate promesse e i violati giuramenti, coi quali quasi tutti i Reggitori della Contea si provavano a invadere i diritti del Principato

materiale e morale della nostra gente. E ciò sarebbe certamente avvenuto, se il Principato Trentino non avesse trovato sino da' suoi primordi un acerrimo nemico, che per lun ghi sedoli ne sconvolse ogni buon ordine, e ne minacciò perfino l'esistenza. Fu questi il Conte del Tirolo, Signore di molte castella confinanti al settentrione dei Principato, e di altri feudi interni, dei quali dal medesimo Vescovo riceveva la investitura, Poiché il documento di donazione del 1027 non ne fa parola, pare che

e a usurparne il dominio. Al mio intento basta che venga narrando quei fatti che toccano la nostra Valle, e che gravissimi furono per sè stessi e per le loro conseguenze; al che ora mi accingo, seguendo l'ordine del tempo, nei prossimi capitoli.

2
Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Brani di storia trentina
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Page 297 of 336
Author: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV, 335 S.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole
Subject heading: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 102.539
Intern ID: 336861
strage nelle valli più basse del Trentino, era pur penetrata nella Pieve di Ossari a. ma fu eli breve durata. Nella Pieve di Malè invece si manifestò nel 1636, e dal maggio all' agosto ne caddero vittime oltre cento e settanta persone, come rilevasi da nota autentica e contemporanea*, molte famiglie di Male restarono estinte. Qessato nel 1803 ^LEaJXCli)at.Q.. di Trento^ e aggiunto imme diatamente al grande Impero dell' Austria, i nostri ^valligiani traversarono senza gravi molestie tutte le vicende

guerresche e politiche che sconvolsero i primi lustri del corrente secolo, con servandosi obbedienti e sommessi ai vari governi, che in questi anni ebbero dominio del paese; patirono qualche disagio alla venuta dei soldati francesi, e presto dopo nella leva in massa del 1809 contro i Bavari, ma nulla vi avvenne che sia degno di ricordo. Piuttosto noterò, che la valle risentì danni e spaventi non pochi nella primavera del 1848, quando un corpo di volontari italiani, disceso dal Tonale, la percorse sino

— 2'9Ö — Occorsero poi molti anni per rimettere le conseguenze pub bliche e private prociotte dalla grave ribellione del 1525, e 1' esito infelice della medesima fu senza dubbio di buona lezione al nostro popolo. Imperocché non sólo non troviamo mai più. rin novati simili avvenimenti, ma anzi conosciamo che i nostri val ligiani, mediante onesto contegno, ricuperarono gli antichi privi legi, e per quanto durò il Principato Trentino si mantennero fedeli e onorati sudditi. Dopo quell'epoca

pertanto poco o nulla ac cadde in Yal di Sole di interessante per la nostra Storia. La cosa pubblica era amministrata in base allo Statuto Tridentino, con riguardo a speciali statuti del paese-, le famiglie venivano pacifi camente ingrossandosi, e mediante 1' emigrazione, il lavoro e il risparmio si procuravano onesto sostentamento. Merita però di esser ricordata una disgrazia, che afflisse molti paesi della Valle. Quella pestilenza che nel 1630 avea devastato il Bucato di Milano, e nel 1633 portato

3
Books
Year:
1890
Storia della Val di Sole
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Page 67 of 104
Author: Bottèa, Tommaso / Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 103 S.. - 2a ed.
Language: Italienisch
Location mark: II 8.254
Intern ID: 339179
valli più basse del Trentino, era pur penetrata nella Pieve di Ossana. ma fu di breve durata. Kella Pieve di Male invece si manifestò nel 1636, e dal maggio all' agosto ne caddero vittime oltre cento e settanta persone, come rilevasi da nota autentica e contemporanea ; molte famiglie di Male restarono estinte. Cessato nel 1803 il Principato di Trento, e aggiunto imme diatamente al grande Impero dell' Austria, i nostri valligiani traversarono senza gravi molestie tutte le vicende guerresche

e politiche che sconvolsero i primi lustri del corrente secolo, con servandosi obbedienti e sommessi ai vari governi, che in questi anni ebbero dominio del paese; patirono qualche disagio alla venuta dei soldati francesi, e presto dopo nella neue in massa del 1809 contro i Baveri, ma nulla vi avvenne che sia degno di ricordo, Piuttosto noterò, che la valle risentì danni e spaventi non pochi nella primavera del 1848, quando un corpo di volontari italiani, disceso dal Tonale, la percorse sino a Male, ove

Decorsero poi molti anni per rimettere le conseguenze pub bliche e private prociotte dalla grave ribellione del 1525, e 1' esito infelice della medesima fu senza dubbio di buona lezione al nostro popolo. Imperocché non solo non troviamo mai più rin novati simili avvenimenti, ma anzi conosciamo che i nostri val ligiani, mediante onesto contegno, ricuperarono gli antichi privi legi, e per quanto durò il Principato Trentino si mantennero fedeli e onorati sudditi. Dopo quell'epoca pertanto poco

o nulla ac cadde in Val di Sole di interessante per la nostra Storia. La cosa pubblica era amministrata in base allo Statuto Tridentino, con riguardo a speciali statuti del paese; le famiglie venivano pacifi camente ingrossandosi, e mediante 1' emigrazione, il lavoro e il risparmio si procuravano onesto sostentamento. Merita però di esser ricordata una disgrazia, che afflisse molti paesi della Valle. Quella pestilenza che nel 1630 avea devastato il Ducato di Milano, e nel 1633 portato strage nelle

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Brani di storia trentina
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Page 263 of 336
Author: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV, 335 S.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole
Subject heading: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 102.539
Intern ID: 336861
ì tre fratelli Ottone, Ludovico ed Enrico, figli di Mainardo e Conti del Xirolo, ottennero l'assoluzione dallo censure incorse; ebbero eziandio l'investitura del diritto di avvocazia e di molti altri feudi, che riconoscevano dal Vescovo di Trento, previo il solito * giuramento di vassallagio e di difesa. Da qui cominciò un' epoca meno tempestosa per il governo del Principato; sicché il Vescovo potè con sufficiente libertà e- sercitare nelle valli i sovrani suoi diritti, e ricuperare eziandio

notevoli beni ed utilità, che pei bisogni delle antecedenti ostilità erano stati venduti ovvero ipotecati. Ma la tregua ebbe corta durata. Era venuta la Contea Tirolese in mano di Lodovico di Brandeburgo siccome marito della famosa Margherita, unica ere de del Conte Enrico figlio di Mainardo : avea essa vergognosa mente ripudiato il primo marito Giovanni Re di Boemia, per isposare in Trento nel febbraio 1243 il Marchese sunnominato. Questi, fattosi emulatore di ambi i Mai nardi nel perseguitare

' Impero tutti i feudi posseduti dai Mainardi, Conti del Tirolo, e ne fa ceva donazione alla Chiesa di Trento. Ma le armi del Brandebur ghese non si allontanavano per questo dalle terre occupate, anzi raddoppiarono gli sforzi per impossessarsi della stessa città. Il Vescovo Girardo cercò rifugio a Riva sotto la protezione di Mar tino della Scala, e i due Vescovi successori Giovanni e Mainardo non potevano neppure avvicinarsi alla lor sede e prenderne il tem porale possesso. Appena appena per mezzo

il Principato Trentino, e sorretto dal consiglio nonché dall'aiuto del padre suo, Imperatore do' Romani, nell' anno 1346 discese improvviso con buon nerbo di armati sui territorio trentino, e ne occupò parecchie Castella. Pu d'uopo al Vescovo mettersi sulle difese, contrarre grossi debiti, e implorare l'assistenza del Papa e di Carlo Re di Boemia, emulo di Lodovico nel pretendere la dignità dell'Impero. Cario con. sentenza data in Belluno nel 1347, dichiarava devoluti per difetto di successione maschile all

di alte mediazioni fu dato ottenere nel 1359 la restituzione dei mobili appartenenti alla Mensa episcopale e a quella dei Canonici, nell' antecedente invasione derubati. Intanto il Marchese disponeva a capriccio del go verno del Principato; collocava giudici e capitani di suo gradimento, investiva dei feudi vacanti, e con ogni arte procurava tirare a

5
Books
Category:
History
Year:
(1760)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 1
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Page 288 of 503
Author: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: XVII, 462 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 103.346/1
Intern ID: 337105
'Cupo Decimoterzo. % 49 le liti delle Comunità della ftetfa Val Lagaritia per I' ultima lor deci sone portavanfi all' incorrotto Tribunale del noftro medefimo Vefcovo. Il perchè nata effendo ftrepitofa lite tra la Comunità di Mori, e quella diNago 5 fop ra il Monte detto Bordino, o fia Bor dina 3 ad effo, e non già a *-Caftrobarcenfi (che neppur al folito vennero nominati ) toccò 5 udice prima le allegazioni d 'entrambe le parti,il rifolverla, e terminarla. Al che fi aggiunge la confeflìone

Vallis pleno jurefpeßat ad ipfum D. Epum & Epifcopatum & Ecclefiam Tridentinam &c. ita quod ammodo fine ipforum vel ali cujus ^ or um impedimento ipfe D. Eptìs de univerfa Jurifdiflione predi&a poßtt tanquam de re ad ipfum & di Barn Ecclefiam pertinente provi der e difponere & mandare pro libito voluntatis. Quefta Carta fi conferva nell* Archivio del Cartello di Trento, ove fonovi più altre Carte autentiche, diligentiflimamente dal Vefcòvo e Cardinale Bernardo Clefio, d' immortale memoria, raccolte

Se- Volume Trinio . li „ XtO, Sept.-, ed il Fontanini Vinàio, Diplom. L. 2. c, il. n. 11. In Ala dunque ftava il Tri bunal di giuftizia dipendente da quello del Vefcovo e Principe di Trento. Quindi Ala nelle medefime noftre Carte fi conta tra le principali Curie delVefcovado e Principato Trentino , e però in Ala celebrofTì il fa- mofo Accordo, di cui poc'anzi parlammo«

, nelle quali i Signori di Caftelbarco riconobbero la Val Lagarina, ed i Ca melli della medesima, non già come Stato proprio , ma come Stato della Cbiefa di Trento 5 e ciò per antichiflimo immemorabile tempo. Sarebbe troppo lurip-o il riferire tutte le Inveftiture date loro da diverfi Vcfco- vi e Principi di Trento, come a Nobili Vaflalli della medefima Chic- fa-.Dirò qui foltanto di quella più famofa , la quale fu pubblicata ; 35 Anno a Nativitate Chriili Millefimo Quadringentefimo Trigefuno

6
Books
Year:
1890
Storia della Val di Sole
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Page 20 of 104
Author: Bottèa, Tommaso / Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 103 S.. - 2a ed.
Language: Italienisch
Location mark: II 8.254
Intern ID: 339179
hanno per nulla da invidiare la condizione delle altre Talli trentine. Anzi bene usando di que sti mezzi sì ha importato nella Yalle nostra una tal quale pro sperità finanziaria, che si manifesta nella pulitezza del vestito e della abitazione, e più ancora nel carattere franco e sincero delle persone. Voglia Iddio, che il moderno amore alle comodità della vita non abbia a distruggere questa onorata condizione econò mica, e obbligare in un non lontano avvenire anche la Tal di Sole a scaricare i suoi

figli nelle lontane regioni della Bosnia o dell'America! rv. CONDIZIONE CIVILE. A) Prima della erezione del Principato Trentino, Fu già osservato, che quando le aquile dei Romani vincitori penetrarono nelle Valli del N'osi o, le trovarono notevolmente popolose ; deve essere ciò avvenuto qualche anno avanti F Era Cristiana, attesoché l'anno quarantesimo sesto di questa, come ne fa fede la Tavola Clesiana, i Nanni ottennero il favore di essere riconosciuti nel diritto di cittadinanz a, che già prima

Essendo poi le selve ed i boschi quasi per intiero di pro prietà comunale, il ricavo del legname toma a profitto della pub blica. Cassa, la quale sostiene le spese del Comune, che ai nostri tempi son divenute pur troppo molte e pesanti; ma i privati vi trovano pure onesto guadagno col lavoro e col trasporto delle legna. Del resto però è un fatto deplorevole, che i nostri Comuni abbiano con troppa precipitazione snudati gli erti fianchi della valle; basta guardare per accorgersi delle stragi

avvenute per il taglio dei boschi; le acque discendono precipitose devastando paesi e territori, il clima si è fatto più rigido, e il prezzo del legname anche per uso interno è ornai divenuto troppo alto e costoso alle famiglie. Ognuno capisce, che se su questo punto non si pone una prudente economia, la Yalle si incammina a sicura rovina. Da quanto abbiamo qui esposto intorno ai mezzi, dai quali questa gente sa trarre la propria sussistenza, è facile comprendere, che per questo titolo i Solandri non

7
Books
Year:
1890
Storia della Val di Sole
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Page 93 of 104
Author: Bottèa, Tommaso / Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 103 S.. - 2a ed.
Language: Italienisch
Location mark: II 8.254
Intern ID: 339179
, o di famiglie,. che abbiano nella Talle esercitati atti brutali di signoria a danno e a scherno del popolo basso, e neppur la tradizione ce ne ha conservato un ricordo. bell'epoca anteriore alla istituzione del Principato Trentino ci viene dato a conoscere la sola famiglia dei Caldesio, di cui sopra narrammo. A mio credere, rimonta a quest'epoca anche -la nobile famiglia di Livo, imperocché nel secolo duodecimo ci appa risce già assai estesa. Della prima però scomparisce tosto ogni traccia, ed anche

o di diritti, ovvero gradi onorifici- di nobiltà. Nella prima casta noi non possiamo collocare che il casato dei Caldesio, quello dei Livo e quello dei Federici di Ossana. I Caldesio, signori della Rocca e dei diritti di decima nelle valli circostanti, avean ottenuto di esercitare altresì qualche sorta di giurisdizione sugli abitanti della - vallata di Rabbi. Nel secolo decimoquarto questa famiglia ci apparisce oltremodo numerosa; nell'Atto del 1371 Pedrasio signore di Caldesio si enumera fra i principali

XI. FAMIGLIE HOBILI. Essendoché la Val di Sole, attesa la sua posizione di confine, fu. per lungo tempo tenuta sotto l'immediato e vigilante governo dei Principi e 'Vescovi, non potea essa favorire l'impianto di forti famiglie, le quali avessero a prevalere nel maneggio della pub blica cosa colle arti o colla prepotenza; ne ciò permetteva lo sviluppo civile della popolazione, che per tempissimo trovammo composta a reggi me comunale. Le nostre Cronache non conten gono un cenno di persone

la seconda deve aver avuto corta durata, tanto che nell'Atto di tregua fra i Signori delle Valli del N'osio, stipu lato nel 1371. non leggesi di essa alcuna menzione. Costituito il trentino Principato (1027), invalse anche presso noi il sistema feudale già adottato nei paesi soggetti all' Impero germanico; e da questo punto rileviamo la formazione di parecchie famiglie, le quali in premio dei servigi prestati in pace o in guerra, ad utilità del Principato o dell'Impero, ottenevano investiture di beni

dinasti delle valli; ma un secolo dopo anche questa famiglia va a finire. Vi succedono per eredità i signori di Tono; con sentenza del 1492 vengono ristretti alla sola bassa giurisdi- I l % \ t

8
Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Brani di storia trentina
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Page 323 of 336
Author: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV, 335 S.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole
Subject heading: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 102.539
Intern ID: 336861
, o di famiglie, che abbiano nella Talle esercitati atti brutali di signoria a danno e a scherno del popolo basso, e neppur la tradizione ce ne ha conservato un ricordo. Neil' epoca anteriore alla istituzione del Principato Trentino ci viene dato a conoscere la sola famiglia dei Caldesio, di cui sopra narrammo. À mio credere, rimonta a quest'epoca anche la nobile famiglia di Livo, imperocché nei secolo duodecimo ci appa risce già assai estesa. Della prima però scomparisce tosto ogni traccia, ed anche

o di diritti, ovvero gradi onorifici di nobiltà. Nella prima casta noi non possiamo collocare che il casato dei Caldesio, quello dei Livo e quello dei Federici di Ossana. I Caldesio, signori della Rocca e dei diritti di decima nelle valli circostanti, avean ottenuto di esercitare altresì qualche sorta di giurisdizione sugli abitanti della vallata di Rabbi. Nel secolo decimo quarto questa famiglia ci apparisce oltremodo numerosa ; nell' Atto del 1371 Pedrasio signore di Caldesio si enumera fra i principali

XL FAMIGLIE NOBILI, Essendoché la Yaldi Sole, attesa la sua posizione di confine, fu per lungo tempo tenuta sotto l'immediato e vigilante governo dei Prìncipi e Vescovi, non potea essa favorire l'impianto di forti famiglie, le quali avessero a prevalere nel maneggio della pub blica cosa colle arti o colla prepotenza; nè ciò permetteva lo sviluppo civile della popolazione, che per tempìssimo trovammo composta a reggime comunale. Le nostre Cronache non conten gono un cenno di persone

la seconda deve aver avuto corta durata, tanto che nell' Atto di tregua fra i Signori delle Talli del Nosio, stipu lato nel 1371, non leggesi di essa alcuna menzione. Costituito ir trentino Principato (1027), invalse anche presso noi il sistema feudale già adottato nei paesi soggetti all'Impero germanico ; e da questo punto rileviamo la formazione di parecchie famiglie, le quali in premio dei servigi prestati in pace o in guerra, ad utilità del Principato o dell'Impero, ottenevano investiture di beni

dinasti delle valli ; ma un secolo dopo anche questa famiglia va a finire. Ti succedono per eredità i signori di Tono; con sentenza del 1492 vengono ristretti alla sola bassa giurisdi-

9
Books
Year:
1890
Storia della Val di Sole
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Page 33 of 104
Author: Bottèa, Tommaso / Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 103 S.. - 2a ed.
Language: Italienisch
Location mark: II 8.254
Intern ID: 339179
eziandìo notevoli beni ed utilità, che pei bisogni delle antecedenti ostilità erano stati venduti ovvero ipotecati. Ma la tregua ebbe corta, durata. Era venuta la Contea Tirolese in mano di Lodovico dì Brandeburgo siccome marito della famosa Margherita, unica ere de del Conte Enrico figlio di Mainardo: avca essa vergognosa mente ripudiato il primo marito Giovanni Re di Boemia, per isposare in Trento nel febbraio 1243 il Marchese sunnominato. Questi,. fattosi emulatore di ambi i Mai nardi nei

maschile all' Impero tutti i feudi posseduti dai Mainardi, Conti del Tirolo, e ne fa ceva donazione alla Chiesa di Trento. Ma le armi del Brandebur ghese non si allontanavano per questo dalle terre occupate, anzi raddoppiarono gli sforzi per impossessarsi della stessa città. Il Vescovo Girardo cercò rifugio a Riva sotto la protezione di Mar tino della Scala, e i due Vescovi successori Giovanni e Mainardo non potevano neppure avvicinarsi alla lor sede e prenderne il tem porale possesso. Appena appena

— sà — ì tre fratelli Ottone, Ludovico ed Enrico, figli di Mainardo e Conti del Tirolo, ottennero l'assoluzione dalle censure incorse; ebbex-Q eziandio l'investitura del diritto di avvocazia e di molti altri feudi, che riconoscevano dal Vescovo di'Trento, previo il solito giuramento di vassallagio e di difesa. Da qui cominciò un' epoca meno tempestosa per il governo del Principato; sicché il Vescovo potò con sufficiente libertà e- sercitare nelle valli i sovrani suoi diritti, e ricuperare

perseguitare il Principato Trentino, e sorretto dal consiglio nonché dall'aiuto del padre suo, Imperatore de' Romani, nelT anno 1346 discese improvviso con buon nerbo di armati sul territorio trentino, e ne occupò parecchie Castella. Fu d'uopo al Vescovo mettersi sulle dilese, contrarre grossi debiti, e implorare l'assistenza del Papa e di Cario Re di Boemia, emalo di Lodovico nel pretendere la dignità dell'Impero. Carlo con sentenza data in Belluno nel 1347 dichiarava devoluti per difetto di successione

per mezzo di alte mediazioni fu dato ottenere nel 1359 la restituzione dei mobili appartenenti alla Mensa episcopale e a quella dei Canonici, nell' antecedente invasione derubati. Intanto il Marchese disponeva a capriccio del go verno del Principato; collocava giudici e capitani di suo gradimento, investiva dei feudi vacanti, e con ogni arte procurava tirare &

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Brani di storia trentina
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Page 288 of 336
Author: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV, 335 S.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole
Subject heading: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 102.539
Intern ID: 336861
—; ma tutt' altro avveniva nelle nostre valli e nel Principato Trentino. Quantunque trentasette Comunità della Naunia avessero dichiarato non appar tenere a quelle che rigettano il Tese ovo, pure tante altre persi stevano nella defezione, e col terminare di giugno le turbolenze si erano oltremodo aumentate nella Yalsugana e nella giurisdizione di N'oini ; nella stessa città di Trento si aveano dovuto adottare severe misure a prevenire guasti e rovine.

erano spalleggiati anche da qualche nobile feudatario; non ottennero però l'intento, e dopo molti diverbi vennero cacciati dall'assemblea tutti coloro che più. ostinatamente si erano dimostrati avversi al clero ; qual cuno eziandio per offese insolenti fu messo prigione. Nella Dieta furono prese importanti risoluzioni onde preve nire o sopprimere la sommossa dei rustici; proibite le conventi cole, il suonar le campane a stormo, il portare bandiere, il radu narsi con armi; fu ordinata la scelta

di buoni, che s'adoperassero a metter in pace i popolani, e intanto sino alla conclusione della Dieta fu imposto il pagamento delle decime e collette. Vennero poi invitati i reclamanti a presentare senza ira i loro gravami, con promessa che si giudicherebbero nella Dieta e sarebbe fatta giustizia. Le deliberazioni della Dieta furono ascoltate con disgusto dai turbolenti villani; e in quanto alla produzione dei gravami si protestò, che non in cumulo con quelli dei nobili e dei prelati, ma in separato

dovessero venir esaminati e giudicati. Infatti, nella sessione dei 23 giugno alla presenza dell'Arciduca, di sua mo glie e degli oratori della Baviera e della Lega sveva, fu fatta lettura degli articoli di gravame formulati dalle Comunità a carico dei nobili e dei prelati nei convegno di Merano, e dichiarato di prenderli in considerazione. Pater a primo aspetto, che per influsso della Dieta le cose si disponessero a calma, e in data 20 giugno era stato scritto da Innsbruck che — Anaunes meliora sentiimt

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Books
Category:
History
Year:
(1760)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 1
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Page 144 of 503
Author: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: XVII, 462 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 103.346/1
Intern ID: 337105
- mone, ma <Adclprcto) Arnoldo Conte di Ma°re\ fteva nel)'infezione dell'aria eftìya di Roma. e Signore di Greiffenftciv, fabbricò un Convtn- ( b) Si nota in eflfo MS, che per impulfo to ai Canonici di S. s/goflìno . Veppafi la£>//- del Vefcovodi Trento , il quale rifieileva ftrt. del B. Jtdaìpr. pag. iS. not. d. nel 1167. ( qucfti certamente fu , non Sa/o-

in Banigal fui Bo- lognefe i e di là paffato egli farebbe co' Vefcovi, e Perfonaggj illu fori, allo fteflo Diploma fofcritti , inverfo Roma, ov'eglino per certa Epidemia (a) miferamente perirono. E tanto fu lungi il noftro Patta re dall' entrare nella Ior militare fpedizione alla volta di Roma , che anzi in quefto fteffo anno n6j. Tantamente impiegoflì nella fua Dio* cefi intorno alla fondazion d'un Convento di Canonici Regolari di S. Agoftino, ficcome in un MS. ritrovo tratto da antiche Memorie (b). XVI

di Borgogna, prima che nafcelfe Io Scifrna. 2. Che uopo gli fu d'impiegare non poco di fue foftanze per riparare que' danni, non del tutto reintegrati da Cefare, de' quali fa ricordanza Ottone Vcfcovo di Frifinga, avvenuti bensì pri ma ch'egli entralfe nel Vefcovado, e Principato Trentino, ma che a lui ancora convenne pofeia di rifentirli : ciò che accadde allora quando lo fteffo Cefare, a detta del medeftmo Ottone L. 2. c. 11., per Brixino- Folume Trimo. O ram (a) Già fi è poc' anzi notato, che confi

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Books
Category:
History , Law, Politics
Year:
1858
Statuti della città di Trento : colla designazione dei beni del comune nella prima metà del secolo XIV.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 3 - 6 : Municipii e Comunità)
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Page 421 of 823
Author: Gar, Tommaso [Vorredner] / con un introd. di Tommaso Gar
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: LXXI, 343 S.
Language: Lateinisch
Notations: <br />Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri, 1859. - 1859 - In: Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7-9 : Municipii e Comunità
Subject heading: g.Trient / Stadtverfassung ; z.Geschichte 1500-1600 ; f.Quelle
Location mark: II 103.173
Intern ID: 219652
a Marcabruno , signore della Pietra e di Be- seno ; terre in seguito incorporate colla pretura di Ro vereto, la cui popolazione e ricchezza prendevano con tinuo incremento. 1 vescovi di Trento, principi dell'Impero e quasi tutti tedeschi di origine, non vedevano di buon occhio cotesto allargamento del veneziano dominio dentro il ter ritorio del loro stato, e studiavansi di contrabilanciaf- ne, per quanto era possibile, l'influenza, col favorire direttamente o indirettamente gli interessi dinastici delle

famiglie da lungo tempo investite di feudi considerevoli nella Valle Lag arimi e in quella del Sarca, e col dar passo più libero alle ambizioni dei Conti del Tiro lo, loro avvocati; i quali, cogliendone il destro, o per usur pazione o per atti spontanei di vassallaggio da parte di alcuni feudatarii intolleranti della signoria vescovile e della veneziana, si andavano acquistando anche su quelle regioni meridionali del Principato Trentino una prevalenza sempre maggiore. Ciò avvenne particolar mente

che Dilanio aveva ollcmUa dal Castelbarco una formale cessione de J suoi diritti su Rovereto, in quest'anno me desimo poterono i Veneziani aggiungere stabilmente quella grossa borgata e le terre contigue agli altri loro possedimenti nella Valle La gar ina , che andarono di mano in mano o per compera o per conquista aumen tando; e segnatamente nel 1439, coi castelli e colle giurisdizioni di Guglielmo di Castelbarco, a lor ribel latosi; e l'anno dopo, con quasi tutte le terre appar tenenti

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Brani di storia trentina
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Page 250 of 336
Author: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV, 335 S.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole
Subject heading: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 102.539
Intern ID: 336861
hanno per nulla da invidiare la condizione delle altre Valli trentine. Anzi bene usando di que sti mezzi si ha importato nella Valle nostra una tal quale pro sperità finanziaria, che si manifesta nella pulitezza del vestito e della abitazione, e più ancora nel carattere franco e sincero delle persone. Voglia Iddio, che il moderno amore alle comodità della vita non abbia a distruggere questa onorata condizione econo mica, e obbligare in un non lontano avvenire anche la Val di Sole a scaricare i suoi

Essendo poi le selve ed i boschi quasi per intiero di pro prietà comunale, il ricavo del legname torna a profitto della pub blica Cassa, la quale sostiene le spese del Comune, che ai nostri tempi son divenute pur troppo molte e pesanti ; ma i privati vi trovano pure onesto guadagno col lavoro e col trasporto delle legna. Del resto però è un fatto deplorevole, che i nostri Comuni abbiano con troppa precipitazione snudati gli erti fianchi della valle ; basta guardare per accorgersi delle stragi

avvenute per il taglio dei boschi; le acque discendono precipitose devastando paesi e territori, il clima si è fatto più rigido, e il prezzo del legname anche per uso interno è ornai divenuto troppo alto e costoso alle famiglie. Ognuno capisce, che se su questo punto non si pone una prudente economia, la Valle si incammina a sicura rovina. Da quanto abbiamo qui esposto intorno ai mezzi, dai quali questa gente sa trarre la propria sussistenza, è facile comprendere, che per questo titolo i Solandri non

figli nelle lontane regioni della Bosnia o dell'America! IV. CONDIZIONE CITILE. A) Prima della erezione del Principato Trentino. Fu già osservato, che quando le aquile dei Romani vincitori penetrarono nelle Valli del Nosio, le trovarono notevolmente popolose: deve essere ciò avvenuto qualche anno avanti l'Era Cristiana, attesoché l'anno quarantesimo sesto di questa, come ne fa fede la Tavola Clesiana, i Nanni ottennero il favore di essere riconosciuti nel diritto di cittadinanza, che già prima

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Books
Category:
History
Year:
1859
Statuti della città di Rovereto : 1425 - 1610.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 7 - 9 : Municipii e Comunità)
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Page 9 of 409
Author: Gar, Tommaso [Vorredner] ; Cresseri, Simone / con un introduz. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: XLVIII, 359 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Rovereto ; s.Satzung ; z.Geschichte 1425-1610 ; f.Quelle
Location mark: II 173.697
Intern ID: 206447
a Marcabruno, signore della Pietra e di Be- seno ; terre in seguito incorporate colla pretura di Ro vereto , la cui popolazione e ricchezza prendevano con tinuo incremento, 1 vescovi di Trento, principi dell'Impero e quasi tutti tedeschi di origine, non vedevano di buon occhio cotesto allargamento de! veneziano dominio dentro il ter ritorio del loro stato, e studiavansi di controbilanciar ne , per quanto era possibile, V influenza, col favorire direttamente o indirettamente gli interessi dinastici delle

famiglie da lungo tempo investite di feudi considerevoli nella Valle Lagarina e in quèlla del Sarca, e col dar passo più libero alle ambizioni dei Conti del Tirolo, loro avvocati; i quali, cogliendone il destro, o per usur pazione o per atti spontanei di vassallaggio da parte di alcuni feudatarii intolleranti della signoria vescovile e della veneziana, si andavano acquistando anche su quelle regioni meridionali del Principato Trentino una prevalenza sempre maggiore. Ciò avvenne particolar mente

che intanto aveva ottenuta rial Castelbarco una formale cessione de' suoi diritti su Rovereto, in quest' anno me desimo poterono i Veneziani aggiungere stabilmente quella grossa borgata e le terre contigue agli altri loro possedimenti nella Valle Lagarina, che andarono di mano in mano o per compera o per conquista aumen tando; e segnatamente nel 1459, coi castelli e colle giurisdizioni di Guglielmo di Castelbarco, a lor ribel latosi; e l'anno dopo, con quasi tutte le terre appar tenenti

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Books
Category:
History
Year:
(1761)
Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 2
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Page 545 of 828
Author: Bonelli, Benedetto / Benedetto Bonelli
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: XCVI, 730 S.
Language: Italienisch
Location mark: III 103.346/2
Intern ID: 337106
immediato del Vescovo Federigo W anga, il qual Melprets per al tro in quasi tutte le Ca: te coftantemen- te conferva il nome d '^Alberto. (b) Il nome de* Carleffm Feronefi , det ti dal Pincio Cariefii, avvegnaché inau diti all'Avversario del B. Adelpreto f è ce lebre nelle Carte di quefto secolo; on de nella Carta presso 1' Ughclli To. F. hai. facrae col. 781. e fegg. pubblicata (otto il Vefcovo di Verona Tebaldo alla presen za di Fvidone Cardinale Legato di Papa Eugenio 111., fi nomina Carhfaris

-, e pa rimente il nome di Carlaxaru apparisce con quello di Briani de Lagari , di Fride• rici de Trimero , di Liuti de Rtrueredo ; di Ott bonis de 'Preffana , e di più altri, in al tra Carta dd 1154. appo il Sig. Mura tori nelle Eßeiifi part, prima Cap. xxxiF. pag. 341. Riveggafi il Docum. XXX. not eL, e qui sorto not. b. (c) Zsgefie , e Lage fa fi chiama in al tre Carte, c non vuol dir già Laxss del remino, cna LaxJ/e del Veronese pref- lo ü Lago di Garda. (d) Egli è tutt* affatto incredibile, che tutti

, almeno per qualche parte dell'anno, e che fedeli alla Chiesa di Trento collantemente fi dimostrassero, e pronti per venirle in ajuto contra i nimi- ci, che l'andavano di tratto in tratto infossando. La gran prepotenza di co- fioro lo indusse a lor contrapporre la potenza de' medesimi Carltffari , i quali siccome furono riconosciuti fedeli al Ve scovado, e Principato Trentino, così fel»'' bra, che fossero ftimati fedeli all' Impf* 10 « Le circoftanze funeste d'allora, sì dell Im perio, che dello Stato

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Books
Year:
1890
Storia della Val di Sole
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Page 58 of 104
Author: Bottèa, Tommaso / Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 103 S.. - 2a ed.
Language: Italienisch
Location mark: II 8.254
Intern ID: 339179
qual punto erano spalleggiati anche da qualche nobile feudatario; non ottennero però l'intento, e dopo molti diverbi vennero cacciati dall'assemblea tutti coloro che più ostinatamente si erano dimostrati avversi al clero ; qual cuno eziandio per offese insolenti fu messo prigione. Nella Dieta furono prese importanti risoluzioni onde preve nire o sopprimere la sommossa dei rustici-, proibite le conventi cole, il suonar le campane a stormo, il portare bandiere, il radu narsi con armi; fu ordinata

la scelta di buoni, che s'adoperassero a metter in pace i popolani, e intanto sino alla conclusione della Dieta fu imposto il pagamento delle decime e collette. Tennero poi invitati i reclamanti a presentare senza ira i loro gravami, con promessa che si giudicherebbero nella Dieta e sarebbe fatta giustizia. Le deliberazioni della Dieta furono ascoltate con disgusto dai turbolenti villani; e in quanto alla produzione dei gravami si protestò, che non in cumulo con quelli dei nobili e dei prelati

, ma in separato dovessero venir esaminati e giudicati. Infatti, nella sessione dei 23 giugno alla presenza dell'Arciduca, di sua mo glie e degli oratori della Baviera e della Lega sveva, fu fatta lettura degli articoli di gravame formulati dalle Comunità a carico dei nobili e dei prelati nel convegno di Merano, e dichiarato di prenderli in considerazione. Pareva a primo aspetto, che per influsso della Dieta le cose si disponessero a calma, e in. data 20 giugno era stato scritto da Innsbruck che — Anaunes

meliora sentiunt —; ma tutt' altro avveniva nelle nostre valli e nel Principato Trentino. Quantunque trentasette Comunità della Naunia avessero dichiarato non appar tenere a quelle che rigettano il Vescovo, pure tante altre persi stevano nella defezione, e col terminare di giugno le turbolenze sì erano oltremodo aumentate nella Valsugana e nella giurisdizione di Xoini ; nella stessa città di Tronto si aveano dovuto adottare severe misure a prevenire guasti e rovine.

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Books
Year:
1856
Episodio del medio evo trentino
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Page 32 of 65
Author: Gar, Tommaso / Tommaso Gar
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 62 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.592
Intern ID: 318633
Per estensione di terreni e di servi, e per lonta nanza e debolezza del signore diretto o delf impera tore, giunsero gradatamente i maggiori vassalli a domi nare in modo quasi assoluto. Lo i Stalo andava, come si è detto nell' introduzione, smembrandosi in tante signorie quanti erano i conti, i baroni ed ,i militi. Al confluente di tutte le valli, sulle più scabre e inaccesse eminenze sorgevano, turriti castelli, dai quali dipende vano nel civile e nel criminale i borghi e i villaggi

della donazione imperiale, più volte accennata, il Vescovo di Trento era supremo signore nel suo ter ritorio, e vassallo immediato dell’Imperatore. Da lui dipendevano le infeudazioni di ogni grado e importanza; e cotesto suo diritto compendiavasi nella parola hanno, esprimente il circolo dentro il quale tutti e singoli i feudatari!’ eran compresi, e dal quale nessuno poteva uscire. Il complesso di queste dipendenze appellavasi. macinata o masnada 4 della casa di Dio o di S. Vigilio, patrono della

circostanti; essendosi i feudalarii. arrogata in gran parie la potestà di giudicare quali sovrani indipendenti, di batter moneta, di far la guerra, di stringere federazioni. Nè fia meraviglia se il capo dello stato o il signore supremo del feudo, spogliato delle sue principali pre rogative, senza autorità e senza forza di far eseguire le leggi, non potesse sempre proteggere l’innocente e punire il colpevole. Tale infelice condizione di cose riscontravasi specialmente nel Principato Trentino. In virtù

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Books
Category:
Religion, Theology
Year:
1860
Annali del principato ecclesiastico di Trento : dal 1022 al 1540.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 12 - 15 : Annali, Cronache, Diarii)
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Page 285 of 828
Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: X, 550 S.
Language: Italienisch
Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861
Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540
Location mark: II 103.174
Intern ID: 219661
tiitori pel mantenimento' delle .mura, delle piazze, dei ponti, delle vie e delle case (1), Nel 1404, il vescovo Giorgio accordò generosa mente ai fratelli Vinciguerra ed Antonio d'Arco la fa coltà di riedificare il castello di Spineto nelle Giudi- carie, feudo di quella casa, il 'quale era stato recen temente demolito dalle genti del vescovo nella guerra che per cause a noi ignote i suddetti fratelli gli mos sero (2), Nel maggio del medesimo anno fu conchiuso in Riva un accomodamento tra

Francesco da Carrara, signore di Padova, e il vescovo nostro, per la libe razione di Siccone da Caldonazzo, che era stato dal vescovo, per le sue iniquità, tenuto da varii mesi prigione (3). Il vescovo Giorgio nel suddetto anno ebbe il contento di veder ritornare nel grembo della Chiesa di Trento la Comunità di Tignale, che per anni 55 aveva ubbidito ad altro padrone. 11 popolo di Tignale fu in epoca a noi più vicina levato per la seconda volta dalla sudditanza della Chiesa-di Trento, che og gidì

riconosce nel solo spirituale; rimanendo nel tem porale soggetto alla Repubblica di Venezia (4). E qui non sarà fuori di luogo l'accennare alle influenze po litiche che subirono in quel torno di tempo alcuni paesi più meridionali del Principato Trentino. Estinta nel 1575 in Cansignorio la linea legittima degli Scaligeri, su- (1) Ugelli, Italia Sacra, T. V. Bonelli, T. Ili, pag. 243. (2) Boiiclli, Mommi. Eccl. TrkL, pag- 121. (5) Monlebeìlo, Noli:., islor. della Vahugana. App., pag. 83. (4) Miscellanea

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Books
Category:
Religion, Theology
Year:
1860
Annali del principato ecclesiastico di Trento : dal 1022 al 1540.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 12 - 15 : Annali, Cronache, Diarii)
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Page 569 of 828
Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: X, 550 S.
Language: Italienisch
Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861
Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540
Location mark: II 103.174
Intern ID: 219661
per quattromila ducati d'oro a Mastino II della Scala « propter gravem rebellionein quorundam nobilium et magnatimi suorum. » Nel 1588 fu tolta agli Scali geri da Galeazzo Visconti, e rimase in potestà dei si gnori di quella casa fino al 1401, in cui loro fu strap pata da Francesco li Carrarese, divenuto signor di Verona, che la cedette quasi subito al vescovo di Trento per seimila fiorini d'oro, Spento il Carrarese coi figli dai Veneziani nel gerniajo del 1406, i Visconti ri presero Riva

- radadda , ì Rimani si sottomisero alle genti del Vescovo dì Trento, sostenute da quelle dell' imperatore Massi-

, abbandonandola, come ribelle , alle de vastazioni di Galeazzo di Mantova. Dal 1407 al 1420 fu occupata da Federico, conte del Tiralo, usurpatore del Principato Trentino, poi resa al vescovo fino al 1424 vìi cui pervenne a Filippo Maria Visconti; il quale, fatta pace colla Repubblica di Venezia, la restituiva alla Chiesa di Trenßo nel 1426, Riaccesasi pochi anni dopo la guerra tra il Visconti e i Veneziani, e dichia ratosi il vescovo nostro pel signor di Milano, questi ultimi s'impadronirono li 9 maggio 1440

della città e del territorio di Riva. In quella guerra fecero prove di gran valore i primi capitani di ventura che allora vantasse l'Italia , il Piccinino, il Gatlamelata e lo Sforza. Riva, colle giurisdizioni di Nago e di Tortole, col castello di Penede e la valle di Ladro, rimase in potere della Repubblica di Venezia , che vi mandava a governo i suoi Provveditori e Castellani , dal 1440 al 1509; in cui, ridotte a pessimo partito le cose dei Veneti per la lega di Cambrai e la sconfitta di Ghia

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Brani di storia trentina
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Page 267 of 336
Author: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: IV, 335 S.
Language: Italienisch
Notations: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole
Subject heading: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde
Location mark: II 102.539
Intern ID: 336861
— ä68 — radici così forti da contenerli nei doveri di una affettuosa fedeltà. Le continue fazioni interne ed esterne avean ridotto il governo principesco in somme angustie, le rendite della Mensa eran di venute incerte, o doveansi oppignorare a potenti persone per ri cavare denaro; il debito pubblico veniva ognor più ingrossando, onde puntellale alla meglio e difendere i diritti del Principato ; da qui la necessità di imporre ai sudditi sempre nuove e pesanti contribuzioni sulle terre e sulle

teste, e la urgenza di rascuoterle ad ogni costo. Per mala ventura quegli stessi che in qualità di massari vescovili avean l'incarico di incassare cotali tributi esercitavano il loro ufficio con modi aspri e prepotenti, litigavano sul valore delle monete e sulla qualità del grano, e osavano perfino di esi gere più del dovuto, usando a capriccio più o meno aperte con cussioni e parzialità. Questo modo di trattare inaspriva assai gli animi dei governati contro il reggime principesco; e tanto più

, perchè vedevano questi ufficiali del Vescovo rivolgere a proprio profitto la carica loro affidata, e aumentare ognor più il loro pa trimonio. A queste cause interne di malcontento si aggiungeva la influenza che sul nostro popolo esercitava il Conte del Tirolo: già da un secolo e mezzo egli teneva nelle Talli del Nosio propri Capitani e Ministeriali, e per mezzo di questi regolando con mi tezza la pubblica cosa, veniva guadagnando gli animi a suo favore, li alienava dal go verno del Principe, mette

bel principio del secolo venuto al possesso della Contea Tirolese, e ambizioso com' era, avea risoluto di spinger più in là di quanto aveano fatto i suoi prede cessori le rovine del trentino principato. Pienamente informato del malcontento, che contro il governo del Vescovo si covava e dal basso popolo e dai Magnati, credette esser giunta la propizia

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