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un Vescovo giovine bensì, ma del pari modestiffimo, com'era S. Vigilio, ofaHe di scrivere a' predetti Vefcovi di Verona e di Brefcia : nolite neglegere ver- bum Dei, chi potrà crederlo ? Ch' egli nonpertanto abbia sparsa la Divina pa rola ne' Territori di Verona, e di Bre* , lo attesta anche la nostra Mem brana fopra descritta, ma lenza il rim- S er ^ tt0 a' rispettivi Vefcovi col (*) Lo stello fi narra nella nostra R ON ESI Membrana. Tutto il punto còn/Tftéj fé tal Chiefa fiali eretta in Trento, op- pur

nobifeutn, ut id loci Bafilica conflrmtur } ubi primum fìdei gloriofae teflìmonium ^fddiderunt . Sembra verifi- mile, che ana fiafi eretta in Trento, e \ LL trl ne ^ . luo go altresì del Martirio , febben per altro dell' eretta in Trento ora non fi trova vestigio j non effendovi in Trento prefentemente de' SS. Martiri Anauniefi fuorché una fontuofa Cap pella nel Palazzo detto del (falafs. (h.) Se i busti, e reliquie de' SS. Marr tiri da S. Vigilio fi trasportarono in Tren to, e fi raechiufero nella

Illa- Brat a Lib. 3. eoi. nix. e feg. „ Nell' „ hanno yjj. poco lontano da Trento J3 fu martirizzato dal popolo S, Sifinnio, „ e Compagni, perchè vi predicavano „ la Fede : per l'ifteffa ragione fu mar- „ tirizzato anni dopo S. Vigilio Vefcovo, ,, negli lAtti del quale, benché impaflricciati „ di giunte , e però di poca autorità , fi )} tegg e > dì eccito i Vefcovi di Verona, e dì „ Brefcia a combattere l'Idolatria nelle Dio- 3 , cefi loro , e che con lor licenza venne a „ predicarvi egli fteffo

nel luogo del Martirio. Che non in Trento, ma nel ipfcgo del Martìrio fiali fabbricata,lo affermano iPP. Bollane disti. Gli Atei però del MS. di 5, Maf- fimino di Treviri dicono esprestamente rediens Tridentinae Vrbi, honorificc condì- dit in Ecclefia, ipforum nomini ab ipfo ( Vi gilio ) Domino confurata. Anche gli Atti, di cui ora fi parla, indicano tal Chiefa fabbricata in Trento. Ad ogni modo leggo nelf Epistola di S. Vigilio a S. Simpliciano Vefcovo Milanefe: reverter ti autem voto, cogitamus

ZZ6 : ATTI V E ° fu Stagno , o S. tupicìm , e quello di Erefcfa o S, Fìlafirh , o S. Gaudenzo. Con vieti dire, che il Sig. Marchese Sci pione Maffei, di chiara memoria , il quale fi è impolverato con poco nel ri volgere i Monumenti dell' infigne Capi tolare Biblioteca dell' illustre fua Patria, e che però non poilono credersi a lui fcoQofciuti tali Atti di S. Vigilio, non gli abbia giudicati di pregiata antichità, anzi niuna fede a questi prestaste j ferie- to avendo nella surriferita Verona

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(1760)

Page 493 of 503

Carbone Vefc. di Fano iió . noe. c. 131. in cardinai d' Aragona 87. pò. Cardinal di Lucca 122. e feg. Cardinali fautori di Vittore Antipapa 33• e fiSS- ' . CarlelTarì Signori Veronefi 20. 102. e fegg. 184. e fegg. Carlo Magno Imperad. 2.84. not. c. C astelbarchi, Signori Feudatari del la Chiefa di Trento nella Val Lagari- na 15. Collegati con GundibaldoDi- nafta di Pcrgine , col Conte Mainar- do, con Ezelino da Romano , ed al tri a' danni delia Chiefa di Trento, e di Feiere 18. e fegg. 313

207. Pratalia zog % 245.247. Preda ; 245.^ Preffano ni, 205. Spor 267. Stenico Dedìc. Vi. goIo-Vattaro 207. S. Cafiiano d'Imola 220, da Caftro Jlfonfo 225. Catalani Gmfeppe 4 16. not. e. Catalogo de Confratelli di S. Remedio 300. 32t. Catalogo de' Vefcovi di .Trento 307,, 333' Cattaneo silvano 270. not, a. 34p. Cavalieri Giammich. 440. not. c. Cavriolo Elia 400. not. a. 420. in not. S. Cecilia. Invenz. del fua Corpo 387. not. a. C hiese , di S. Adelpreto preffo Arco. 2. 301. 305. 308. 332

. ■ di S, Apollinare preffo Trento; De die.. di S. Croce preffo Trento_ 30p. di S. Giorgio nella Pieve di Lizzana 317. di S. Giuliano in Rendena 361. 1 di S. Lorenzo preffo Trento 6. not. a.- di S. Lugano in Fiera me .113. in-not.' ò di S. Maria di Caldaro_ 2004 di S. Maria , e3 EfiìaSitta di ' Rovere»i do 317. - n uv • di S. Michele di Riva 88. 170. 17.1, 205,} di S. Michele (opra Trento 28. u ,,; .' di S. Remedio neU'.Anaunia 321.-^, -..e di S. Sifmiiio dì Pcrgine ip.-'mt; k'fètèi di S. Valerio preffo Cavalefe

. _ Seguaci della dottrina d' Arnaldo di Biefcia 2.25. 237. e fegg. Oftinati nelle lor prepotenze 216. e feg. Corrucciati con tro il S. Vefc. Addp,, e perchè 218. L'uccidono ivi. Ottengono il perdo no di tal eccello dal medefìmo Santo prima che muoja 240. Nè fono ca ligati dall' Imp. Feder. I., nè dalla Chiefa di Trento-, e perchè ivi. An zi dalia mcdefima Chiefa vengono poi infeudati di Caftel Barco 23p. 245, di Cafkl Pratalia 245. e ricevono al tro Feudo in Brentonico 24 6. Engil- berone ii_ pjü antico

diquefta Famiglia cjui nominsto^•4^' ^ wot. Aldrighctto Uccifore elei S. Vefc. 218. Z37. x^g t Bonifacio Can. ed Arcidiac. di Trento, proccura a' PP. Domenicani il Moni toro di S. Lorenzo de PP. Benedet tini di Trento 247. 327. Bnano Fi gliuolo d'Aldrighetto , cattante netta fede giurata alla Chiefa dLTrent» Z47, Guglielmo> fua folenne ptotefta in favor della Chiefa di Trento 250, Ai tai benemerito della medefima Chiefa 247. Riftoratore, ed amplia tore delia Chiefa di S. Fermo di Verona 250. 317. PiU

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(1760)

Page 432 of 503

, dalla Franzefe nella Italiana favella Jetteralm^ 6 tra< ^ otta * y> Pi'efìfo Roveredo nella Contea del Tirolo, San- „ to A^alprete, Vefcovo di Trento , ove egli è onorato come Martire 3 per eflere flato trafitto con una lancia da uno de' fuoi Diocefani. „ (a). Che ne dice l'Apologifta, il quale avanza rifolutamente contrail noftro Santo /wg. 97. ch' egli non è nominato in alcun Martirologio , pag. 221, ■che Uberto non ha fin qui trovato ricetto in alcun Martirologio y e pag. 224. <ch -égli non

comparijìe in alcun Martirologio , non in alte Calendario anche Jtd ufo della Chiefa di Trento ? (b ) Nè all'autorità-del Cartellano contrapponga il Sig. Apologifta pag. 11, quella deli-erudito Sig. Antonio Rofchnianno , che dice nella Difquifitio Epißolae Hieronymi Tartar otti fart. 2. pag. 1 <5. ToiaiJJ'et fane Ion gè melio- ■ri jure m fu a Dioecefi indagare, .an'ri tè fe omnia circa SanBos ejufde-m Dioe<- : cefis Epifcopos habe an 1 3 aut difcu.Jfa.fint ; pretendendo che con que (te pa role non

di S. Ingenuinoj raalgrado gli errori notati negli Atti di lui ? Gran maraviglia farebbe , fc cotanto lodevole difenfore de' Santi fatto ü foffe tutt ali oppofito J cavilioso impugnatore del noftro, X. E ciò tanto non potè cader nella mente dì cosi faggio, e bc- e-merito Autore, quantochè egli ignorar non potè quello hanno fcric- ' 'Volume Trino . Odd to '0tT ' ' ■ ' ' ' - (a ) 17. de Mars Pres de Rofcvrcy au Comtè de Tirol, S. Adalpret, £veque 3, deTrente, ou'il ed honorè comme Mar- ìi tyr, pour avoir etè

Capo Decimonono. Virologìa così fcrive Benedetto XIV. di felice ■ memoria., Lib. 4. fart. 2. pe Servor. Dei Beatif. & Beat. Canoniz. Cap. XVI. n. 7. „ Abbas Cartel- „ lain Gaiionicus Horiorarius Ecclefiae Parifienfis anno 1709. Pariiiis edi« 5, dit Mar tjrologiumùmverJale continens textum Martjrologii Romani in Gal- Iicurn Idioma translati una cura pluribus Additionibus aliorum San- 5, ftorum. „ Ora in quefìo Martirologio Univerfale fi fa la feguente me- Gloria del ööftro Vefcovo e Martire

ad altro alluda, che agli ^Atti del fuppojhS. ^Acìeìpreto. Impercioc ché come potè egli alludere agli etti di S. Adelpreto : , fe non fi fa, che avefle mai proprie Lezioni? Come potò egli crederlo Santo fuppofto , nel tempo flelTo ch'egli efp re Ha merit e riconofce Sanftos ejufdemDioeceßs Epìf- <opo.s ? E dove mai. il non men pio, che erudito Sig. Rofchmaniio , fi ■è indotto a. negare Ja Santità, per qualche errore fparfo negli Atti •de' Santi ? Non ha anzi foftenuta valorofamente la fantità

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Natural sciences, Agriculture, Domestic economy , Pedagogy, Education

Year:

1886

Relazione sull'attività spiegata dall'Istituto Agrario Provinciale in S. Michele a. A. Tirolo : dall'anno della sua fondazione 1874 al 1886

Page 8 of 112

Author: Istituto Agrario Provinciale <San Michele, Adige>

Physical description: 106 S.. - 2. ed.

Subject heading: c.San Michele <Etsch> / Istituto Agrario;z.Geschichte 1874-1886

Location mark: II 108.493

Intern ID: 154383

- nonpertanto effettuate. In conformità alle esigenze nazionali del paese si dovette aver cura che l’istruzione nella scuola potesse esser fatta simultaneamente in ambedue le lingue del paese: la tedesca e l’italiana. Il personale docente, assegnato all’Istituto, non bastava però ad impartire l’insegnamento bilingue con classi parallele ; sistema al quale si opposero altri serii riflessi in un Istituto, i cui allievi vengono istruiti non solamente nella teoria ma essenzialmente anche nella pratica

. Sì scelse perciò il metodo d’insegnare nella medesima ora, alternativamente in ambo le lingue, in maniera tale, che ogni concetto del docente venisse esposto agli scolari prima in una e poi nell’altra lìngua, potendo intanto gli uni utilizzare l’intervallo di tempo che il docente impiegava a spie gare agli alunni della diversa lingua per farsi i necessari appunti ne’ loro quaderni. Questo sistema, per quanto strano possa sembrare a taluno, fece però ottima prova e viene tuttodì praticato con successo

statuto, elaborato dal Comitato economico, ottenne l’approvazione del- 1 ’ Eccelsa Dieta dopoché 1 ’ Eccelso 1 . R. Governo, per mezzo del Luogo- tenente d’allora S. Ecc. Co. Taaffe promise il suo appoggio alla nascitura istituzione mettendo in vista un generoso sussidio di fondazione (20.000 fior.) ed altri rilevanti contributi annui (in principio 5000 fior, e poscia 3000 all’anno), A tenore dello statuto, le cui più salienti disposizioni se guono qui appresso, l’Istituto venne suddiviso

in due sezioni: nella Scuola e nella Stazione sperirnentale-cbirnica-agricola, ognuna delle quali nella propria sfera di azione doveva cooperare per raggiungere lo scopo di contribuire cioè in tutti i modi, per quanto stava nella propria sfera , al rial zamento ed al progresso delV agricoltura nel Tiralo. Successivamente l’Istituto estese il suo campo di attività coll’as sumere l’istruzione agraria ambulatoria nel Titolo meridionale, e colla pub blicazione di un proprio organo e di un Annuario

agrario in lingua te desca, di cui gli articoli più importanti furono ben anche riportati nelle rispettive pubblicazioni italiane del paese, L’apertura del I corso della scuola ebbe luogo nel novembre 1874. Il primo programma, pubblicato simultaneamente, delineava già allora il compito assegnato all’Istituto e l’attività che esso doveva spiegare. In seguito si manifestò, per vero, il bisogno di qualche piccolo cambiamento al primitivo programma, ma le idee principali del medesimo vennero cio

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Year:

(1761)

Page 607 of 828

5 xo D O C U M E H T I plus vel minus quod, fenfutn ve! feri- benché figliuolo» dell'uccifore del S. ,Aiìrì~ ,, tenciara mutet. & Anno Domini Milh. pre to? confeguita la prefente Itiveflitura. „ CC.XVIIL Indici, fexta. mefubfcripft.,,. dal Vefcovo Conrado ,. né t'effer punto Nella Copia pergamena del medesimo per tal misfatto- da' paterni Fèudi deca- Codice, fatta* con accrefcimenuxdi mot- dato , fembra now poter ft aferivere ad te altre Carte, lotto il Vefcovo piccolo,, altro, fuorché

-.. Quia, igituc majori funt medesimo Codice ». cioè- la- prima», che è „ animàerfione pieàendi noz- tam ih dell'anno- 1194. ,, la 67. det tzot, la „ bi,. quam. Succeffòribus. tuis audori- 79. del np7.,. la 2.18. del lioi- .,. e „. tate- Apoftolica prohibemusne. ipiis-^ quaì teftimonia comparifce poce nella 70. auc haeredibus. eorum; beneficia prae- eh'è del 1194. Qui poi per fine fi. av- „. dicta refticuantur, feu. de novo eis. alia, verta> che- l'aver Brinna- di Caftelbarco, quaelibet. conferantur

. , S; LXI. i2o 4 „ Accordo (egtìka ira Drudo 'Marcellino- Vöde ft ä dì Veronay r fra: Com ado IL Vejcovo dt Trento.. In Originale confer- vafi nelf Archivi# del Caftello di Trento-, L. i-jUS. à Nao Dm Millef. Ducemeflimo quarto-. Indi£f. feptima. Die- Martis. fecondo intrante menfe Martio-in Burgo Ale (a). iti Carrubio (h) quod eft ante- Dornum- Berte (c).. prefen- tìbus D. Adelpto Cornice Ti'rofen, (d). & D. Cornice- Egenone de Ul- temo. & D. Corniti Enrico de Hepait, D. Nìcolao- de E'gna- Ropto

, all'attenenza,, e parziaiì- lcggiutgonfl al solito con figilli e mani tà, che aver dovette: ir mede fimo. Conra- dimorfe k Legalizzazioni d'altri quattro do C come, di Bcfeno) co' vicini' Signori Notar! Guglielma h ivano,, Giuliano-, .e Co»- di Caftelbarco r at lor ravvedimento rado, da'quali pure, non meno che dall' aon che al perdono- Ior accordato dal Originale conservato nell' Archivio dei Santo Martire - Per altro» nelle Deere- Caftello. di Trento,. ft ha,, che questa In- tali di Gregorio

. Diabolico- borne- me* mi non. comparifcc*^ punto- nel Codice >y raoriae J. Vicentiniim Epìfcoputri. Pt-ae- Wanghianone tra' cento è più. Nota-:- deceflòrern- tuum.-. nequicer peremiflfent - ri, che trovanti foferitti alle Carte del. „ fenda & beneficia,, quae iili ai Vicen- racntovato Codice accrefciuto. Bensì Ber- tina: Ecclesia- obünebatit,, ipsìs per fen>- tramus D'Ai- Imperar. Henr.'Nptartus- fi tro- , y teatiam. fucrant cuna, multa, delibera va avere rogato le feguenti Carte del tione iubiata

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(1760)

Page 334 of 503

Capo Vecimoqwnìo . 295 ire, e delle quali aflìeunt il• Mariani,, téftimonio oculato, nel Aio Trento pag. '61. Si vede dalla proffetu-va di due volli laterali del Coro effigiati nerfo Oftro S. Vigilio , S. Sì fini0,. S. Martirio , e S. ^Alejfandrò ; e Derfp .%/^^tiiloyie Santa fytajfeyiza ^ S* ]\dagpriano, S» Clatidtano, e 1BE > ì */4TO /,— TFETO ; e dall'antica Ferrata (a) porta in avanti alla Tomba dello ftef- fo Beato, alla parte delira della quale Ferrata vi fi veggono tuttavia le cinque

punte deftinate a riporvi le candele accefe al di lui pubblico Cul to , fenza però potervi vedere, mercechè. infrante dall'* antichità del tem po, le cinque altre corrifpondenti nella parte finiftra. E non per tan to ad onta di tanti e sì chiari contrafFegni di pubblico. Culto , dovrà crederti, o che privato fofle foltanto il Culto del noflro Beato, o che unicamente confiftefTe ( pag. 130. yjpol. ) in una. mifer abil Tabella (b ) di •rame fopra la tomba del medefimo giacciuto in terra in jm cantone

del Duo mo ; e ciò quantunque Urbano Vili. P. M. tolte volelTe e sbandite da' iacri Templi limili cole, come appunto oggetti di pubblica venerazio ne , in que' Servi di Dio , non per anche dalla Sede Appoftolica , né Canonizzati, nè Beatificati, i quali non aveller goduto per anche il lun go pacifico potfeiTò del pubblico immemorabile Culto? Si eh? Confitte in una miferabil Tabella il Culto, che davali prima à Gesù CrocifilTo Ca po de' Martiri nella medefima rapprefentato , e pofeia a Maria

? Confifte in una wiiferabil Tabella reifere ftato effigiato nell 'an tico Coro il noftro Beato, e propollo al pubblico Culto tra' Santi più veneratili della Chiefa di Trento ? E che quelto fia evidente indizio di Culto pubblico , lo infegna il Cardinal Bellarmino De SanEìor. Beatit. Lib. V . ■ ' ■ I II I 1 «!!■ I * _ - icedaìla^»^ 3 antica quella Venata apparì- ^fVofchVÄä ChÌamaU > Pa& 54> ,!„l VpfrnTm U' j i certamente a tempi ? nderba chio , e del Canonico Giovanni di Parma , copriva il nome d'Al

Santiffi- mi, ed a S. Giovanni , e al noftro Martire ancora , come nella ftefia intitolato qual Santo, e Santo tanto• fvenato per Crifto , quanto fve- nato per la Chiefaeh' è Spola di Crifto , e Spola di fangue ? •Confitte in una miferabil Tabella la venerazione , eh' elìgeva quel la dipinta venerabile Immagine , la quale raffigurava fopra la fa - era Tomba II noftro medefimo Martire? Confitte in una mifer abil Ta bella \ atto pubblico di Religione con le accefe candele nell' avvifata Ferrata

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Religion, Theology

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1860

Annali del principato ecclesiastico di Trento : dal 1022 al 1540.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; Dispensa 12 - 15 : Annali, Cronache, Diarii)

Page 499 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Physical description: X, 550 S.

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

Location mark: II 103.174

Intern ID: 219661

INDICE DEI NOMI DELLE PERSONE, DEI LUOGHI, DELLE COSE PRINCIPALI. A. ^4bbasìe, abbati, abbattesse: — del monastero dì S. Lo renzo presso Trento, '15, 22, 30, 52, 46, 80,107,189, 212, 217, 225. 226, 268, 269, 270, 296, 298, 500, 510, 515, 516, 517,-524, 525, 467. — del monastero Rollense,7G. — di Gironda, 132. — di S. Maria nella valle Ve nosta, 184, — di Padolirone, 191. — di S. Ruffino e di S. Maria di Follonica, 105. — di S. Cipriano in Maria no , 194. — di 3. Fermo in 'Leonico, 194

. — di S. Maria di Pratatia, 194. — di S. Michele all'Adige, 212. — di S. Maria in Organis, 288. — di Villafranca, 51. — dì S. Trinità, 481. — di Soniienburgo, 292. — di Slarabs, 156. — di Wiltau, 99, '195. — di Tegernsee, 46. Abramo, compagno di S. Ro- medio, 12. Acerbi (Nicolò degli), 485. Acquanegra (chiostro di), 8. Adalberone , vescovo di Tren to. 'V. Vescovi di Trento. Adalberone di Vanga. V. Vanga. Adelaide , contessa del Tirolo. V. Tirolo. Adalberto, conte del Tirolo. V. Tirolo. Adelgerio , vescovo

di Feltre e di Belluno, 478, 179, 181. Adelmaria di Beseno. V. Beseno. Adelperio d'Arco. V. Arco. — di Mezzo. V. Mezzo. — dei Calepini. V. Ca- ' Ifìpini. Adelperio di Delaito di Tren to, 260. Adelprclo /, vescovo di Trento. V. Vescovi di Trento. Adelprelo II, vescovo di Tren io. V. Vescovi di Trento. Adelprelo III di Ravenstein, vescovo eli Trento. V. Ve scovi di Trento e Ravenstein. Adelprelo (chiesa ed ospizio di Santo ) y nelì' ArclieSe , 95, 154, 145, 227. Adelprelo o Alberto , conte del Tirolo

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(1761)

Page 20 of 828

- (a) Negli Atti del MS. di $. Muffi mmo dì Treviri presso i PP. Bollandifti. (&) Non già infra, ma intra micros. Civitatis , penfo che legger fi debba ne' tefìè citati Atti. Di fatto gli altri Atti dicono intra Cìvìtatem. (c) Michel Angelo Mariani nel fuo Trento pag. 44^,, che cita le M a nofcrhte Trentine Croniche d'Innocenzo di Trato. (d) Ne daremo i Documenti nella ftoftra Raccolta n. CXVIII. (£) Leggafi in cianai. Eccl. Sabion. tunc Bnxm. Sm, 1. ^ nnoL ^ ac Sacc , IV. ^tnmt . 180. E quanto qui

xv'ttj ì> ì s ì n n f ^ 2 i o n è. fatto a ààkèz che la grandezza, e popolazione deli' antico Trento» più confifteva ne* Sobborghi , che nella Città , cosi non gii sembrerà per avventura incredibile, che i Vefcovi più antichi di Trento svelse ro. !a Ior refidenza negli ftefli Sobborghi. E da qui vieni! ad inten dere il perchè S, Vigilio confecrato venne dal Vescovo d* Aquile ja ex-* tra muros Civitatis Tridentinae (a)', ed il perchè ancora lo fteffo S„ Vigilio colloco una Chiefs intra muros

Civitatis (of. E quando bene, come pensarono alcuni (c), voglianfi diftinguer due Trenti, cioè Tren to vecchio, che vuoili piantato da grinta origine a Dos Trento, coll an«*, fico Surbanum , o fia Suburbanum 3 ove ora è S. Margherita (d)y da Trent® nuovo col Suburbium novum , ora nominato Borgo nuovo i anche io quefta ipotefi vienfi agevolmente a comprendere , come S. Vigilia effer potesse il terzo Vefcovo della nuova Città , la qual poscia venne altresì nella presente forma rinnovellata fotto

% S. Vigilio preceduti, fi adducano gli Atti dello flesso Santo dell' infw gne Biblioteca Capitolare di Verona; perchè il Chiariflimo Sig. Mar-* che fé Scipione Maffei, che gli ha veduti, e difaminati, gli fcart^ nel!' Jßoria di Verona Libro Ottavo pag. 409. dell' Edizione del 1732, come impaßicüati di giunte , e di poca autorità . Il ehe detto fia , not> perchè in tutto approvi tal Critica di sì valentuomo, ma per far co,* nofeere 3 eh' egli non gli ebbe in grado di cotanto antichi 3 c rifpet^ tabi

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(1761)

Page 112 of 828

error ihm Haere- ticorum 3 . qui tunc la t è vigebant . Che altresì il Documento del prefato Concilio non fia in ogni sua parte efatto, ed irreprenfibik, ma che in più lezioni noch abbia d J efler notato, e corretto, nella Disserta- zione previa Io abbiamo ballante- mente: avvertito. E che nè tam poco fia inconcordabile onninamen te col noftro Dittico, lo raccolgo dal 'titolo del Concilio llesso, che dic^fi formato.da Vefcovi numero triginta àuabm , e Quel che più mon ta , nello 'ftdffo ; principio

intervenutie.con quello flesso Concilio vieni a con cordar ottimamente del pari il no- llro Dittico, in. cui ^Aßero , o fi a uiflerio fi fa immediato predeceflo-^ re di S. Vigilio . Si richiami à memo- fia ciò, che nella Previa Disserta-! zi.one dicemmo. Quanto poi agli Atti del mede- fimo S. Vigilio z pubblicati da' PP. Boi-

oiL DITTICO Xj Epifcopum XVI. foft quern oifler'mm JVll, ordine fcribunt, & pofi eun- dem immediate TXiroum Vigilium Epi fcopum XV1U- infignem & SmBum Taflorem Tridenti &c. Anche gli Arti di S\ Vigilio, u-fati in oggi dalla Chiefà di Trento, affermano, che Egli fuccedette defun&o vffterio Epìfcopo , cioè 'ä queir ^Aßerio^ fotto di cui troppo infettarono la Città di Trento gli Eretici Ariani, feb- ben da lui combattuti. Onde toccò pofeia allo flesso S. Vigilio la felice forte di .ripurgarla

de^li -Atti, trrnia 'due foltanto fi annoverano ? ( fù.1 : q.ual numero concordano il Barofìio 5 il.Binio, il Bafnagio cc.) Manca .però tra .quelli T Everso. , avvegnaché cipresso non che nel Catalogo premesso agli Atti 5 ma ancora negli Arti incdefìmi; di.qua lunque poi Città' égli vogliali Ve fcovo, fu di che ,pììi varianti ,fi -leggono; e quindi trassero origine diverfe opinioni, chi volendolo Ve dovo di Pavia ceIebre,Cictà iu.Lom- 'uaLKlLl^ANU . I y bardia; chi di Ccneda nella Märca Trevigiana 5 e chi

di Tinia o Tine, Citta della Bofnia . Aggiungali per tanto anche quello Vefcovo , ed ecco, che non ,già trema due fola- mente , ma bensi .trenta tre compa riscono . Come dunque falvarfi può il numero di triginta duobus assicu rato dal titolo, e dal medefimoprin cipio degli Atti? Non v' ha altro fcampo, che il dire , qualmente lo Scrittore degli Arri perfuafo essen do del numero de' z 2. Vefcovi, e veggendo , che .colla giunta dell 3 Evenzìo farebbe esso numero ere- feiuto fino a' zz., credette

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Natural sciences, Agriculture, Domestic economy , Pedagogy, Education

Year:

1886

Relazione sull'attività spiegata dall'Istituto Agrario Provinciale in S. Michele a. A. Tirolo : dall'anno della sua fondazione 1874 al 1886

Page 97 of 112

Author: Istituto Agrario Provinciale <San Michele, Adige>

Physical description: 106 S.. - 2. ed.

Subject heading: c.San Michele <Etsch> / Istituto Agrario;z.Geschichte 1874-1886

Location mark: II 108.493

Intern ID: 154383

esistenti Annalen der Oenologie nelle Landwirth. Versuchsstationen , nonché di quando in quando nella Wiener landw. Zeitung ed in altri giornali agricoli. Nei primi anni di esistenza dell’Istituto le pubblicazioni dello stesso furono inserite nelle Mittheihuujen des landw. und Gartenbauvereines iti Boi* giano delle quali era allora redattore il docente ambulante signor Mader> e nell’ Agricoltore, organo del Consorzio agrario in Trento. Colla nomina del sig. Mader a docente dellTstituto nell’aiitio 1877

VII. PUBBLICAZIONI I lavori intrapresi, e le esperienze fritte tanto nel podere dell’Istituto, che nella annessa stazione sperimentale, come anche le impressioni che i docenti si ebbero nelle escursioni e nelle lezioni ambulanti, servirono di base alla maggior parte delle pubblicazioni dell’Istituto. Lavori di maggior mole vennero inseriti, come fu già altrove accennato, precipuamente nella Weinlaube, all’ edizione del qual giornale partecipa il Direttore dell’L , stitutO, inoltre nei già

, le Mittheilungen diventarono contemporaneamente organo dell’Istituto, ed il sig. Mader ne continuò la redazione. Nel 1881 si sciolsero i rapporti col Gartenbauverein di Bolgiano, ma questo continuò la pubblicazione del periodico ancora per un anno. Non potendo però l’Istituto tare a meno di un organo, in base ad una sovvenzione di fior. 200 concessa dall’Eccelsa Dieta, nel 1882 ebbero luce i Tiroler landw. Blätter che contemporaneamente sotto il nome di Landw. Mitiheilungen vennero aggiunti a tutta la tiratura

del giornale politico Tiroler Volksblatt, il più diffuso, nei circoli agricoli, del Tiralo meridionale. Circa 400 copie del nuovo giornale furono spedite direttamente da S. Mi* chele, dei quali 300 ad abbonati al prezzo di fior. 2, ed in parte a fior. 1. Al principio del 1884, dietro proposta della Direzione, i Tiroler Blätter furono assunti dalla I Sezione del Consiglio provinciale d’agri coltura in Innsbruck, quale organo ufficiale, e si fusero cogli Innsbrucker landw. Blätter finallora

contributo di soldi 60 e le spedizioni cumulative si fanno per soli soldi 40 all’anno. In pari tempo fu fatta a tutte le redazioni dei giornali politici del paese l’offerta di unire il nostro organo ai loro giornali, verso il solo indennizzo delle spese di stampa e carta.

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(1761)

Page 420 of 828

, pro indubitato afferam ex §. 5. „ Exiit ad terrkoria Feroncnfium vel Bri- „ xiarnmm : ubi iterutn particula vel „ pro & ponitur. „ (o)^^inagnia è nominata l'Anauma, o fia Val di Non, anche da S. Figilio nella fua Epistola a s. Giovanni Grifofto- } con errore poi la chiama Civitatem ri'?'! 1 ™ MS. di Treviri. Negli At* del Fezio fi chiama Anania. (P) Supponefi , che questa Valle al- fora folle in gran parte idolatra, e pa gana , chiamandola le noftre Lezioni pa- pulum idolatria & errore coftfufum

contra di loro la perfecuztone soltanto allora quando con petto forte ed invit to fi opposero a* riti fuperftiziofi dell3 barbara gente, quindi argomentali, che questa attaccata era bensì alle vane os servanze del Paganefimo, ma che non era poi nimica cotanto del nome Cristia no. Finalmente il supporli prima del Martiri l'Anaunia Pagana ed Infedele , vien agevolmente a verificarli,prenden do la denominazione a potiori. Si ram mentino le cose dette nella Previa Dis sertazione. (q) Manca in questo Iuog

<V nella no- ftra Membrana il pezzo , che riguarda S. Remedio, e Compagni , il qual pezzo per altro leggefi negli Atti di F. Barca* lommeo, e del Fezio. (r) Cioè) fé credefi a ? PP.Boilandiütj nel luogo stesso del Martirio. F. ßarto* Ss 2 Ioni-

, cioè permrxthm , attela la tmfchianza che avea delle gentilesche superstizioni. Quello poi, che S. Vigilio enfàticamente dice di questa Valle nella predetta Epiftola a S. Giovanni Grìfoflomo , cioè che il nome di Cristo le era fiato ignoto , pellegri no, e forestiero, e che i tre Martiri fu rono i priaii, che le predicarono la Fe de di Gesù Cristo, e che quando elfi vi vennero, non fi ravviava nella medefl- rna legno di Fede Cristiana » deefi inten dere con la dovuta limitazione, e sana

- Me a Le ; incredibil cola essendo, che fino à quel punto, cioè fino allo spirare del quarto secolo, anche iti tempo della Fe ile più luminosa, e più dilatata, non vi 5.1 lie unque mài trapelato raggio d'ef- La, e che i Predecestòri di 3. Vigilio, o fossero molti, o pochi , non fi averter giammai prefa la cura di trarla dal bu io j e di diradarle le tenebre, nèCriftia- iiQ alcuno per illuminarla vi avefle mai IG 1 L I O. oiato por piede. Io per tanto farei di avvilo, che i predetti SS. Martiri fieno flati r primi

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(1761)

Page 421 of 828

& d' un an tico'Codke''de'te biblioteca. ' ^Onorio, etwas positiv, quod anno,non pitola-re di Trento. In quelli di F. Bar- ' 1°?' » / cd 405. paifus Vigilius fir. Theo- tolommeo, del Fezio,. de Bollandlftì cc. 4 « Junior tua? aanucn 4. Imperii au- tta fcritto: ex int erfähr am frofapia] in als. lui -*>

» an» „ no 4 02 - primucn diÄus Aüguftus. „ (7) Non fi può con certezza Capere Gio: Grifoftorao: Spettato* , confiteor, fui Cotto <}Uàle ^d-e' Confolaridi StUieme dò int sì ' ifìci tnyßßyii, & Sawfio/aw cinsres ixcubator ..... Vidi vix h&dieque cyeidm mihi à. Più dichiaratamente ciò eiprv nie la Sequenza predo il Fezio pag, 2.73. yidit imnm ^ingelomm Trims minimal SanELarum Dantes gaudio, coclorum Ferns Mundi incola „ ( f) Fuor di luogo nella noflra Mem brana lìa fcritto : ,, Serviti! namque cu.- z, jufdam divitis

predium erat ia quo Dyaholicum Simulacrum inaffa eris 3> » avvenilfe. Concordali bensì tutti i mo numenti a mìa notìzia pervenuti > nelf asserire martirizzato 8. Vigilio Stilìcone Confide ; ma non esprimono fe parlino- del primo, che cade nel 400, , oppure del fecondo, che cade nel 405.. E pera- di certo non fi late tal Martirio fu fegur- to nel 400., o piuttofto nel 405. So v che fu fe alimento del P. Papebrochio 5, che cum- nan legatttr Stilìcone. IL nulla e fi Caußa , cur e a mors, ad annum 405

. dìffè- vatttr i ma io ancora, che lo- tteflò Pape- ,, co'nflatum, difpeodium dabat mifcrabi- brochio qui non fa- panto fermo, mc n . ,1 le. quod Saturno inferni jure dedica- tre foggiugne: nifi putes-nliquis ejus ^AUì$. tum veoerantes lìllà acque ignari co-- tns annoi (.cioè poß CCCXCPIL) non [uffici re. E nella Nota n. allo S tilicoTte Confide egli avverte 1 Stilicoms jecundks Confulatuy hic erat ex: pìuriurn feritentici y pofi prìtnuttt Canfulatum anno 4.00. geftum. Si noti poi r , che nella

noftra Membrana qui mancai l'enorme anacronismo deiner non Hormifdae 'Pacete Sedìs Apofiolkae del MS. di- Treviri, e di F. Bartolummeo >. le Donazioni di Teodofio, e di Conradó Imp. (%) Non fu Mìe dunque , che dknt Martyrii uiEia, nulla exprimunt,. come fcrif-. fero i PP. Bollandoti. Caa)' Il reità, che viene in feguito db* po il x. non il. può- rilevare con fieurezza P Vallem fluent em Lscmt Benacenfan quém benché paj.ì, che dir voglia XX. Nel mar» Cardie vacant inzer Feromm Tridentum & gin e pero

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(1761)

Page 662 of 828

per fettamente povere, e fecza beni in co mune . (h) Da qui fi può arguire, che que llo Moniftero di Trento folle uno de primi dell'Ordine di 3. Chiara. (/) V'hanno due altre Bolle prece dute alla presente del medesimo Ponte- tìce , 1 J U na col Dutum Verufii quarto no- nas Juiii Tontificatus noßri J-nno terùo, !' altra col Datum Spuleti ofiiW K-.ilJimi SECOLO. $$$ Tontificatus noßri Anno fextò'. Nella pri J ma fi conferisce l'Indulgenza di venti giorni a tutti i pii Fedeli (ov ven i tori delle

ripugnanti a quell'altra del Car dinal Violino , pofeia Gregorio IX. Imper ciocché nella Bolla pergamena confer va ra nelf Archivio dello ftello Moniftero di S. Michele , indiritta dal medesimo Pontefice D:leftis in Xpo FUiabus jlbbatìffc & Convintiti Ine lufarum Arciliarum Xpi Mottaflerìi Sanßi Franäfci 'Pr ^genfis Ordì' nis S. Damiani 9 che ha il Dati. Luterani 2111. ISìon. Mai} Tontificatus mflri ^inno duodecimo , leggo: Regalarti Beatijfimi Be nedici in qua virtutum perfeffio & fummo, difiretìo

predette povere Monache : 1' altra è indiritta a' Diocefani de Vescovadi dì Trento, Coirà, e Bressanone, invitane dogli a far limosina alle Monache Ma* nofierii SanUi Apollinaris Tridentini , on de proseguir potessero la cominciata ere zione del Moniftero di S. Michele nel Borgo di S. Croce presso la medesima Città, concedendo a tal uopo l'Indul genza di 40. giorni. Finalmente tra più altre Bolle Pontificie confervate nell' Archivio del medesimo Moniftero, me rita , che da me qui fe ne traferiva una

DEL XI 11. «lice, che fu prima. Decano , mi egli ha equivocato fui nome di Olderici , che co me apparifee da quella Carta di Gerardo, fu Decano nello flesso tempo, che M- drighetto era Canonico , Oltre di che fin ora non ho crova.ro Carta , che lo faccia Secano. (e) Prima dunque che l'Abbadefla •palmeria con le fue Suore paflasse al Moniflero di S. Michele , fe ne ftava a JPiè di Gattello predo 5. Apollinare, ed è da credere, che quivi osservasse la Regola di S. Benedetto , nelle cofe pe rò non

d Innocenzo IF. del seguente tenore : j, Innocentius Epifcopus Servus fervo- „ rum Dei. Dile&is in Xpo Filiabue „ Abbatifle Monafterii S. Michaelis de „ Tridente . ejufque ^ororibus Indulis 3, catu prefentibus quam futuris regu- ,, Jarem vitaro profeflìs in perpetuum. ,, Religiofam Vitam eligentibus Apofto- „ licum coirventt adesse presidium. ne „ forte cujuslibec temeritatis incurfus. „ aut eos a proposito revocet. aut ro- „ bur. quod abfit. facre Religionis in- „ fringat. Eapropter dile&e in Xpo „ Filie

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(1760)

Page 267 of 503

di riftituirgli il panegirico, che gli fa pag. 213. ^p 0 h con dire, che il valente ^Apologifla, il quale fin qtà della fua cognizione neb la Storia Ecclefiaßka, Civile, e Letteraria 3 nel? ufrte l/lorica , Critica s e Diplomatica, nella Loie a, nella Geografia, nella Disciplina della Chiefa > e neU la ßeffa Teologia tanti be' faggi ci ha dati, ora ce ne porge uno del fuo pro* fondo fapere , vai a dire in materia de' Ribattezzanti predetti ? Quanto - poi al fuo profondo fapere in rapporto al primo, cioè

aaü Hotizie Jftorìco - Crit. del B. àelp. bus adhiberetur. Morem JEgypti perfpicimus ex teßimoniis Dionjfii ^Alexan- drini &c. Ecco fe la Chiefa di Cartagine allora maggior feguito ancora godeffe di quella di Roma , e fe V\jiFFRlC^i TUTT<A, e la maggior parte dell' Oriente > e dell'oi/ia era eon lui , cioè con Cipriano Ribattezzante. Entrò qui nel pecoreccio il noftro Teologo Apologifta, nò fo , come po trà ufeirne. Che farebbe poi fe ai Teologo da lui motteggiato faltaf- fe il ghiribizzo

fe il nredefìmo Decano infegnato aveffe lecito ad un Vc~ fiwo e Trincipe l'efporr e la propria vita 3 colf azzufarfi egli fleffo col ni mico , cofe tutte vietate da' facri Canoni . Ma la pura e pretta menzogna ( per chiamare con effo lui le cofe co' lor propj vocaboli ) troppo è pa- lefe ; infegnato anzi avendo lo ft e fio Decano nel fuo Libro pag- 37- Falfo che il Beato noßro ^Adelpreto contro il fenfo del Canone 20. del 1V % Concilio Cartagine fe 5 e del Can. 19. abbia litigato con la fpada alla mano

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(1761)

Page 681 of 828

. De Fita & ho- neflate Clerkarum del Sinodo di Nimes celebrato nel 12.84. presso il Labbè T. 14, col. 812,. (g) Thya nella predetta uimdtkeei ß deferi ve ^Àrbor perpetuo virens , cupreßb ftmilis, odorifera &c. Serve di Fiaccola. (b) Avverto, che per maggior distin zione ho prefisso il numero aciafcheduno Statuto, benché non fi trovi nella Carta LXXXVII. , 248. Egnone Vejcovo di Trento dai ISLobiii dì Wanga ricupera un Feudo z di cui erano flati ìnveftiti da Alberto, 0 fia Adelpre- to 111. juo

5Z4 D 0 C U m ftefia una Sentenza emanata da Bzrto- lorameo d' Alba Podestà di Trento a no me di Sodcgem da Ti co per Federigo Im- peradore. (b) li morbo della lebbra, famigliare agli Orientali, fi attaccò anche a' nostri Europei ne f ecoli XI., e XII., o con tratto dalla frequenza , e commercio de gli Ebrei , o portatovi piuttosto da'Cro ciati nel ritorno dalle loro spedizioni militari nella Siria , come penfa il P. Agostino Caìmet To. I. part. z. Comment, in S. Script. Difquifit. de natura

Tredeceffore ec. U Ißrumento originale fi conferva mit Archìvio del C aft e ilo dì Trento. L. ^ S. A Nno D«i Millefimo Ducentefìmo ( Ä ) Z\ Indift. VI. die Veneris XIIII. exeunte Aprili. In Tri- dento in Panama Epatus .PrefentibusDfìis Gotzalcho Decano. Alrico Arcidiacono. Olrico Curienfi.Hufone. Adelpretto. Henrico Paparoto Canonicis Tridentinis. Januario Priore Sanfte Marie Coronate (b) : Vigilio Capellano. Bono de Montorio Judice. Olrico Anceria de Archo . Got- tofredo de Porta. Trintino Rubeo

& c auf fit Leprae. (e) Veggafi (òpra pag. 2 .Z.Z. not. n. {A) Laciniofim , Laciniatutn neII' Amai- the a Onom. fi (piece per amplum , ftp fum, cioè pieno dì falde. e a' r i (e) Nel Gl offa rio del Cangio per Roftra calceonm s' intendono Acumina ccdceorum, e fi osserva , che ita Scrip tor es- vocant prominentes , & ultra pedum long;- tudinem profiliertes extremas calceorum par tes, in acumen qmddam definentes. Veg- gafi S. Pietro Damiano 2*. z. Oper. Omn, Opufc. 42.. cap. 7. • (/) Può vederli il tic

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(1760)

Page 199 of 503

di niun conto , e „ carattere. Finalmente era caufa d' un Vefcovo Fermano, un Vefco- 3, vo di Trento giudicava; almeno vi apparile un Principe Tede fco per „ Teftimonio. Se l'Abbate D. Luca Antonio. Gentili, che gli mandò 3, il Documento del. 1164., gli aveffe mandato l 'altro del 1165. , che ,3 pure ha -qualche figura di creare un Conte/*; , il Muratori lo ftam- 3, pava pel concetto, eh aveva del Gentili, il quale in verità era va-» lentuomo in lettere. „ Ottone Morena da Lodi trovoffi nella guerra

la loro 'finccrità. Dio buo- 3, no ! Il Muratori 5 che tanto ha criticato il Baronie , S. Pier Damia- ,3 no, S. Antonino, e tanti altri Storici, ed ha creduti falli tanti D q . ,, cimenti, pure non ha criticato il mio del i t £ 4 , 5 e T ha ftampato 3, nelle fue Differì. Italic, med. oiev. To. 1. Aveva pure ftampato il 33 Muratori un alti a. Sentenza del 1183. nella DiJJeft. 14. 5 la cui for* „ mola ha una figura di fentenza . E come potè dare'il titolo dì „ Sentenza al noftro Documento del 1164

i6o Notizie Ißorico-Crit. del B. lAMß. Teftimonj tanti Terrazzani, o Villani, concie vediamo eifere flati tari« „ ti Uomini privati notati per Teftimonj. V. P. ha miglior critèrio „ di me ec. „ XXIV. Finalmente in data da Fano 23. Settembre 1758. fi com piacque di così fcrivermi quefto incomparabil Signore, gloria ed orna mento della Città di Fano : „ Sempre più mi riconofco obbligato a 33 far ciò, che conviene ad Uomo onefto. Debbo refutare due Docu- 3 , menti da me ftampati fenza efame fopra

. , dove non V è fottoferi» ,, zione del Giudice, non vi è pena al trafgrefTore, non vi è nota del „ Regno d' Italia, nè dell' Imperio, non vi c narrativa del fatto, non „ vi è decifione del Giudice ? In fomma poteva eflferc la aftratta nar- 5 , razione del giudicato in fuccinto, o fia memoria femplice , 0 noti- 5, zia dell'Atto, ma non mai poteva dargli il titolo di Sentenza . Nè „ ad un Atto pubblico , fatto avanti ad un Imperadore , poteva fup* „ porfi, che per Teftimonj vi doveflfero effere tanti

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(1761)

Page 687 of 828

di fìeffa noüra Cattedrale ;• GLQMQSQRVM : SanBi nella Lamina fepolcrale. L'altro- MARTÌRVM SIBILÌI ET ^éDELT RETTI titolo poi di Marrìris nelle Giunte con- t A tr O^OKVM '^IQSTWSVM. Sc temporanee ai Calendario Udalriciano. Chiefa di Trento ha dato al nofìco' Qua! Padrone ed Avvocato delia Chi e- preto il titolo di Martire, convien dire che. fa di Trento era dipinto anticamente ne avelie un grande motivo ; wevrre „ fatto il volto del Coro della Cattedrale come qui vien in accoucioii ripetere, noli

5» fiaccato delle ingiurie del tempo i ed al- ^idelprctù ojldslprettù } qual Martire me£- tresì il filo nella parte superiore , da cui fo a morte da più antichi Persecutori qùefta Membrana fem'ora } che üeße ap- della medeftma. Chiefa.. Ciò vieppib di* pefa in luogo pubblico. . mostra la unione ed accoppiamento d'am^ (b) Il nome di Mdprettì cok tkob bidue, come per appunto Vefcovi e Mar- di viri Beati, fi ravvifa tutt' ora nei. tiri.» e però Avvocati e Tutelari della Dittico ; e di ^delpreù col titolo

hujufmodi elemofine ma nu m pietatis porrexerim ipfis Sororibus & ef ( e arum ) Nunciis. XX° dies Criröinallum». Lc centum Venìaliura de injurà. lege peniteatia niù fericordirer in. Dflo relaxamus. Dat. Bouzani. curretite Anno Dni Milllmo- dueemlrao quiiiquaginao odavo Indici, prima die Lune YIIIL infrante De cembri. (c) ^KK&T t A TL-1QHI- %a) HpUttavia veggonfi i fili ài feta on- mento delta Chiefo di Trento ; fiafi à» X de pendeva il Vefcovile Sigillo,di- vocato con 5. vigili o anche il noßro

di Trento con 5. Figilio, prima dell' al- lo accordò già ai Santi Fratelli d! 5- Vigi- tirno rinnuovaraento. Quindi v'ha tue- Contuttoché riconosciuti dalla meàUrng. ìa la r^Aione di credere, che qui da! veri Martiri di defiderio, e &P'° atl teb,- VefcovD Egmne , contra la perfccuzione ben per difpofìzione divina lAM morti s d Ex,dim- di Romano nuovo Eretico Ar- con effblui, Nèfi dica, che w venera- naldiüa , a* danni, «d all' ultimo difoia.- to qual Martire giufìa gU abfl J l de moli. h%rbA-

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(1761)

Page 578 of 828

ve- derss il P. Filippo Bonanni nella parte Pfim a del Catalogo degli Ordini Religiofi nur«. LXX. Fu fondato per dare Ofpi- Äo a' poveri Pellegrini. I Religiofi del m edefimo appellavanfi Crociferi , perche Portavano per infegna una Croce. Ne Voìurm Secondo. parla ancora il Librò MS. intitolato ; La Hißoria della Religione Crociera ( di •quella cioè, che eüinfe Alessandro VII. . da diverfe ant kbit adì , et approbatiffirai tutori fedelmente raccolta per il ?. Mar cantonio Boldìi Feneto fuo humile

dell'anno 1173,, in virtù di cui furono Cotto la protezio ne della fanta Sede accettati : la qua! Bolla, come attesta il foprallodato Sig. Biancolini, tuttavia confervar/i in Vero na nella Chiefa di S. Luca. (/) Con ciò fi vuole rifervata al folo Vefcovo l'Avvocazia di tal Luogo Pio. (m) Daquesta Carta non rilevali quel lo narra del nostro Salomone 1' Ughelii, cioè, che Cruciferis Ecclefìm attribuit, cui aegrotorum antea domicilii cognomen erat, appellabaturqus de S. Cr me &c. ; ma ben sì , che accordò

- no folto il B. tAdelpreto. (c) Questo Gompo, o fia Compone, co me figliuolo del q. Giovanni Zuko dal Dojfo, e molto diverta da Gompone di Madruz- %o. Leggali Zukß in luogo di Zuleo, an che fopra pag. 302,. not. 318. id) Quindi riluce la pietà del mede fi mo Gompo. (e) Già dunque era in efiere a' tempi del Vefcovo Salomone la Cbiefa di S. Mi• chele , poco lungi da cui eretto venne lo spedale di 5. Croce. La Chiefa di 5. Mi chele fu data nel Secolo appresso alle Mo nache, di S. Chiara, e la Chiefa

di S. Croce circa il fine dei Secolo XVI. a' PP. Cappuccini. (f) Sussìsteva altresì la Chiefa di s. Bartolomeo di Villazzano, Teneva dunque allora l'acqua del la perfino, una via molto diverta dalla prefente, e (correva presso la Città. (h) Da qui abbiamo un contrassegno degli ottimi sentimenti, che nodriva il nalìro Vefcovo Salomone, Lo flesso con ferma 1' üd honorem Dei & receptaculum pauperm, che leggeraffi più fotto. (i) Di quest' Ordine di Crociferi in Italia a' tempi d' ^{lejfandro 111. può

Trofejfa MDLXX1. Vien riferito dal celebre P.Zac caria nel Fol. 1. Excurfus Litterarii per Italìam pag. 50. e fegg., ove alla pag. 41. tra' luoghi posseduti dalla detta Religio ne in Terra Todefca fi annoverano S.C ra ce di Trento, e S. Leonardo dal Borghetto. Veggafi ancora il Sig. Biancolini nelle ^otizJe Storiche delle Chief e dì Ferina L. 3. pag. 46. e feg. ÓQ I detti Crociferi adunque vivevano fotto Regola, come veri Religiofi. Ri cevettero Bolla da lAleffandro 111. Ponte fice a' iz. di Gennajo

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Geography, Travel guides

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1891

Brani di storia trentina

Page 176 of 336

Author: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa

Physical description: IV, 335 S.

Notations: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole

Subject heading: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; <br />g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; <br />g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde

Location mark: II 102.539

Intern ID: 336861

stavano annessi diritti di deci ma, e di Regola, usufruiti in vari tempi da varie famiglie. Yiculzano, oggi Yigalzano . era certamente castello più antico dei sopra nominati, e sembra probabile, che ivi sia stata eretta una fabbrica già al tempo dei Romani per proteggere la strada, che per la Yalsugana conduceva da Trento nella Venezia. SijäT-,, geva sulla falda del colle a fianco del lago Pudro (putrido ora 'asciugato),, è precisamente ove adesso sta il paesello di Yigalzano; se ne scorge alcuna

J^avione . ricordato pur esso nella Carta del 1215, giusta l'indicazione di questa, dovea esistere sul margine opposto del palude, e nelle vicinanze di Canale; si nomina in quella Carta il prato e la fontana di tal Castello ; era anch' esso fabbrica dì poca entità, e non jie.JrjOTamp.4?accia. Il signor Monti- seller lo colloca nella valle interna del Fersina tra Viarago e S. Orsola, ingannato da somigliante denominazione di un luogo ivi esistente. Boccabruna era chiamato un piccol forte eretto

a cavallo di due punle ™ar 'quel colle, che si distacca dal monte tra le ville di Nogarè e di Bus; qualche pezzo di muraglia ne ricorda l 'esistenza e i 1'~ sito' : pfu tardi era divenuto feudo di altra nobile famiglia. Castel]ire era una torre munita, che su un ridosso appiè del monte, che divide la valle di Pissol dal rivo di Serso, domi nava larga porzione del territorio ~pergihèse ; si indica' qualche avanzo, e il luogo ne conserva il nome. Documenti posteriori ci informano, che a questo fortilizio

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Natural sciences, Agriculture, Domestic economy , Pedagogy, Education

Year:

1886

Relazione sull'attività spiegata dall'Istituto Agrario Provinciale in S. Michele a. A. Tirolo : dall'anno della sua fondazione 1874 al 1886

Page 15 of 112

Author: Istituto Agrario Provinciale <San Michele, Adige>

Physical description: 106 S.. - 2. ed.

Subject heading: c.San Michele <Etsch> / Istituto Agrario;z.Geschichte 1874-1886

Location mark: II 108.493

Intern ID: 154383

dall’Eccelsa Dieta aggiunto (ad personam). Il medesimo insegna nella scuola gli ele menti di fisica ed inoltre mineralogia e petrografia. 7. Il ragioniere e cassiere. Come tale funge fino dall’erezione dell’I stituto il sig. amministratore Carlo de Gramatica, al quale incombe anche di vendere i prodotti del podere dell’ Istituto. 8. Quale docente di .selvicoltura funse dall’ anno 1874 al 1882 il già i. r. Ispettore ed ora Consigliere forestale in Trento sig. Giovanni cav . Rieder, al quale successe nell

docente ausiliario per la bachi - ed apicoltura funge dal no vembre 1880 il sig. Francesco cav. de Gerloni, già Direttore della sta zione bacologica in Trento. 11. Il servigio medico nell’Istituto viene disimpegnato dal medico condotto del luogo sig. D.r Carlo Meggena. 12. Sopraintendenfi ai lavori: a) Al posto di cantiniere-bottaio fu as sunto fin dalla fondazione dell’Istituto Antonio Holgherr, il quale istruisce gli alunni nei lavori da bottaio, ed invigila le loro manuali prestazioni in cantina

’ anno 1882 (però solo quale docente nel corso d’istruzione forestale di 8 settimane) il sig. Commissario forestale Leone Noriller , ed a questo nell’anno 1883 e 1884 l’inallora Assistente, ed ora Aggiunto forestale sig. E. Eggel, e dal novembre 1884 in poi 1 ’ i. r. Aggiunto dell’Ispezione forestale in Mezzolombardo sig. Giuseppe Remoli 9. Quale docente ausiliario per la veterinaria funge fin dall’apertura dell’ Istituto il sig. Carlo Rizzoli i. r. Veterinario distrettuale in Trento. 10. Quale

, b) Il posto di praticante di economia rurale , al quale incombe, sotto la direzione dei docenti, l’immediata sorveglianza degli alunni nei lavori pratici campestri, del frutteto, e dei vigneti, venne in via normale occu pato da alunni che assolsero gli studi nell’ Istituto o da alunni straordinari, che furono in ordine cronologico : Holger Albino , Holger Enrico , Venturi Carlo, Becke Arnoldo, degli Avancini Vittorio ed Onorati Enrico, c) Oltre a ciò nei lavori pratici degli scolari, a seconda del bisogno

, vengono benanche occu pati Ì capo-operai ed il personale stabile addetto all’azienda rurale, cioè: Il casaro, il giardiniere } il castaido del podere in S. Michele, il castaido sul inaso Togo, lo stalliere, il cocchiere e la guardia boschiva e campestre. Vi sono inoltre speciali capo-lavoratori stabili pei vigneti e pei vivai pomologici. 13. Pel vitto degli scolari, come pure per la pulizia e l’ordine nei locali di scuola, viene provveduto dalle reverende Suore della Misericordia

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(1761)

Page 600 of 828