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Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

li; di S. Francesco, presso Trento, 209; dì Gironda, diocesi di Cremona, V. Ab bazie; di S. Giulia in Bre scia, 458; delie Grazie, pres so Arco, V. Vergini; di Gries, presso Bolgiano, 516, e V. Augia; di S. Loren zo, presso Trento, 189, 226, 268, 269, e V, Benedettini e Domenicani ; di S, Marco in'Trento, V. Agostiniani; di S. Maria d'Avanzo, 221 ; di S. Maria delle carceri in Padova, 156; di S. Ma ria del Monte nella Valle Venosta, 184; di S. Maria in Organis in Verona, 288; di s. Maria delle Vergini

Congresso degli Imperiali coi Veneti in Trento, 481. Congresso provinciale, 452. Consiglio del Municipio di Tren to, 114, 145. Consiglio dei Sapienti in Tren to, 47. Consiglio aulico vescovile, 592, 4Ó9, 447. Consiglio supremo della Ger mania, 456. Consiglio secreto del Tirolo, 475, 478, 482. Consiglio Eniponlano, 256,465. Consoli e Consolalo del Muni cipio di Trento, 29, 288, 558, 545, 571, 407, 426, 447, 448, 450, 454, 455, 459, 462. Consorterie d'arti e mestieri in Trento. V. Società

. Conladini (guerra der nel Tren tino, 442, 444-472. Coniarmi Leonardo, arciprete di Lizzana , 559. Coniar ini Zaccaria, 416. Contessa (Nicolò della), capi tano in Trento, 156, 144. Contollo, gastaldo, 86. Contrada del Grano ( Rorn- marzkt) in Bolgiano, 152. Contrade in Trento: dei Bel- lenzani, 572; di Borgonuo- vo, 255; dei Cappellani, 255; dei Coppellali, 105; del Fonte di S. Martino, 254; del Fossato, 224, 552, 554, 575; di S. Francesco, 269; di S. Martino, 546; di S. Pietro, 590; di Porla Oriola

, 54, 58, 79. Conventi o Monas Ieri nella dio cesi di Trento e altrove; degli Agostiniani in Tren to ^ a S. Marco, 150, 151, 155, 250; delle monache a S. Anna di Soprannome, 115, 146; di S. Apollinare presso Trento, 97; di Au gia , poi di Gries, presso Bolgiano, 189, 225, 226, 270, 271, 297; dei Bene dettini in S. Lorenzo, pres so Trento, 15, 22, 50, 94; di S. Benedetto di Padoli- rone, 194; di S. Bernar dino, presso Trento-, 410; di Campiglio, 90, 152, 170, 194, 211, 591.; dei Celestini alle San']ié,'224; delle

mo nache di S. Chiara in Tren to, V. S. Trinità; delle mo nache di S. Chiara in Me rano, 597, 426; di S. Ci priano in Muriano , 194 , 195, e V. Abbazie; dei Ci- slerziesi in Slarnbs, Vedi Stambs ; delle monache di S. Croce e di S. Michele nel sobborgo di Trento, 97, 98, 201, 209, 225; dei Con ventuali minori in Bolgia no, 425, 424; dei Domeni cani e delle Dominicane in Trento, 94, 107, 159, 225, 226, 227, 250, 558; di San- l'Elena di Tessaria, 194, 195; dei Francescani, Vedi S. Bernardino e Conventua

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History

Year:

(1761)

Notizie istorico-critiche intorno al B. M. Adelpreto, vescovo e comprotettore della chiesa di Trento ed intorno ad altri vescovi della Germania, e dell' Italia a tempi dello scisma di Federigo I. imperadore ; Vol. 2

Page 98 of 828

zàj 1HD1C E DE nel Mónifl, di S. Lorenzo 571. 83. Carte del 12,54. e 12.55. per l'ideilo affare _ 575. 84. Carta del 12-56. di Federigo II. Imp. pubblicata nel Canapo Marzio preffo Trento 577. 65. Testamento del 12.41. del Conte Ul rico d' Uken 570. ,86. Statuti del 12.41. dell' Ofpedale di S. Niccolò 87. Carta del 12 .48. del Vcfc. Egno- ne 5^4* 88. Altra del 12.55. dello fteffo 586. Altra del 1255. dello fteffo 637. ßp. Altra del 12.56. intorno al Monift. di Gironda 587. '90. Altra del 12.58

. riguardo a S. Adel- preto Vefe. e Mart. 589, 91. Altra del 12.59. del Vefc. Egnone 593. pz. Altra del 12.66. rapporto alla Braìda prelTo Santo ~4delpreto 595. pj. Altra del 12.^7. spettante al Moni- fiero di Soprammonte 597. 94. Altra del 12.72.. a favore _ dì Fede rigo Parroco di Sarnonico 598. 95. Carte del 12.72.. fu le Monete da batterti in Trento 600. 96. Altre del 12.71. 12.7z. e ^73,, che riguardano la Fondazione del Convento di S. Marco di Tren to 601. 57. Testamento del 1x73. del Vescovo

Egnone <504. 98. Carta del 12,77. di Ridolfo I. Re de Rom. 606. 99. Altra del 12.77. del Vefeovo Enri co II. 608. 100. Altra del 12.79. contenènte un Compromeffo fatto in perfona d'Adalgerio Vefc. di Feltre e di Belluno 610. .ibi. Altra del 1Z79. di folenne Ricon ciliazione 615. [20Z. àltre del 12.79. e 12,80., da cui fi DOCUMEK TI . ha un Sinodo Trentino 616. 103. Lettera del 1^89. di Niccolo IV. Papa al Vefc. di Padova a favor di E Filippo Vefc. di Trento 62.2.. 104. Altra del 12.89. del medesimo

13 13. di Enrico VII. Imp. 64z,. 113. Carta del 1314. del Vefc. Enrico III. per l'Ospedale d'Albiano646. 114. Altra del 1314. in rapporto a Flemme 647. 115. Altra dei 13 14. fpettante a Gu glielmo di Caftelbarco 650« 116. Altra del 13 15. riguardo a Ber toldo , ed Albertino di Terla,- go 654. 117. Altra del 13 17. a favor delia Val di Flemme 656. 118. Lettera del 132.6. del Vefc. En> rico Ili. in fuflìdio del Monift. di S. Margherita di Trento 658. 119. Carta del 1333., intorno la Con, fecrazione della Chiefa

Pa pa .62.5. 105. Carta del 12.90. delVefcavo & Pa dova _ 6z?» 106. Diplotaa del 12 -96. di Adolfo Re de' Rom. 6 30. 107. Carta del 1300. del Vefc. Filippo pel Monift. di S. Mich. 631, 108. Lettera del 1301. dello fteflo Filip po al Vefc. di Breflanone 632. 109. Lettera del izoz. di Bonifacio Vili. • Papa al Patriarca di Aquil. 63 no. Carta del 1307, del Vefc. Bario» lomnaeo 6 36. Altra del 1307. dello fteflo 6 50. iti. Carte del 1307. e 1308. circa 1' Ospedale di S. Niccolò 640. ili. Diploma del

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 505 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

(Stalo e ducili di), G, 9, 12, 18, 22, 40, 141, 160, 161, 187, 257, 242, 459. Beatrice d'Arco, Y. Arco. — di Beseoo. Y. Beseno. Belforte (contea di), 450. Belitta dei Caslelbarco. Y. Ca- slclbarco. Bella (Enrico e Gherardo del la ), 85. Bella, moglie di Moar ebreo in Trento, 560. Bella-stilla (Qtlobono di), 84. Bellensani , famiglia Iren lina, Guglielmo e Bonaverio, 162; Pietro, 193, 254 ; Bonifacio, 499; Giovanni, 246, 266; Gugliclmina, 266; Rodolfo, 277 , 278. Bellensani (contrada dei), in Trento

, 572. Bellinaccio di Levico, 178. Bellino, vescovo di Padova, 16. BellioUo de' Rubafadis. Y. Bu- bafactis, 154. BellioUo- de' Drobossati. Vedi Drobossali. Belluno, città e vescovato, 20, 178, 181, 241, 505, 506. Belvedere, castello, 19. Benedetto , 8. Benedettini di S, Lorenzo pres so Trento, 45, 22, 50,94, 107, 195, 298. Benedetto, abbate di S. Loren zo, 107, 298, 505, 309, 310, 512, 515, 516, 317, 324, 525. Benedetto XI, papa, 209, 210. — X//, papa, 250. — XIV, papa, 595. — del Laghetto

Bartolomeo detloFrapure,spe ziale, 452, Bartolomeo , frale domenicano, da Trento, 94. Bartolomeo da Bologna, abbate di S. Lorenzo, 268, 269. Bartolomeo (miniera a Santo), 596. Barunheim Giovanni, vicario generale, 596, Baselga, vico e pieve, 59, 60, 109, 110, 222; 466, 479. Basilea (Concilio di), 299, 500, 503, 509, 510, 511, 512. Basilica, villa, 291. Bassano, cillà e vescovato, 410. Bastia nel monte Embolo, 370; bastia di Sloro, 377. Battuti laici (confraternita dei), in Trento, 255. Baviera

di Ca vedine, 550. Benricevulo di Riva, 240. Benvenuto di Albertino di Co- velo, 171. Bevalo e Beraldo di Yanga. Y. Vanga, Berengario, maestro dell'Ospi tale di S. Giovanni, 166. Bergamo , ci Uà e vescovato , 189, 191, 227. Bernardino da Fellre, beato , 559. Bernardino (convento di San to) dei PP. Riformati pres so Trento, 410. Bernardino di Tono. V, Tono. — di Lodrone. Y. La drone. Bernardo , Bnrcardo o Pcrvar- do j vescovo di Trento. V. Vescovi di Trento. Bernardo Clesio, vescovo di Trento. Y. Vescovi

di Trento, Bernardo, vescovo di Padova, 19J, 192. ; Bernardo , duca di Sassonia, 57. — di Giovnnnisio, 502. Bernerio Luigi, 45. Berta , abbadessa di Somien- burgo, 28. Bertoldi Stefano, no laro di Ca- sezzo, 475. Bertoldo di Oes. V. Ctesio. — di Eppan. V. Eppan. — vicedomino. vescovi le, 61.

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Category:

Religion, Theology

Year:

1903

Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche

Page 72 of 160

Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo

Physical description: 135 S. : Ill.

Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte

Location mark: II 102.542

Intern ID: 150490

scampata la peste del 1630, chiesa questa, la quale, benché in origine sia stata dedicata ad altro titolare, più- tardi fu sacra a s. Romedio. 1639. — Cappellano : don Giambattista Hochenhauser da Me rano. Nella chiesa maggiore del santuario di s. Romedio viene se polta la salma della madre del priore Manincor. Nella tomba di sua famiglia, avanti l' altare di s. Caterina nella parrocchiale, vien deposta la salma di Lucrezia Tavonati, 164-0. — Per convenzione fatta col parroco, al primissario fe stivo

1635. — Pinete privato : don Giacomo Gentili. 1636.— Il vescovo di Trento consacra ai 28 maggio la chiesa dell'Inviolata in Riva, e tre giorni dopo consacra anche i quattro altari della stessa, inchindendo in quello di s. Onofrio reliquie dei Martiri Anamnesi. 1637. — Cessa il parroco don Gezzi, e viene eletto Parroco di Sanzeno: don Roniedio Sicher da Core do (?) d'anni 30 d'età, il quale prende possesso della parrocchia ai 17 maggio, mentre il Gozzi riceveva l'investitura della parrocchia

di Tassullo. Si introduce il pio costume di recarsi ogni anno in proces sione nella festa di s. Antonio di Padova dalla nostra parrocchia alla chiesa dei francescani di Cles, dedicata a quel santo. 1638.-—Viene rifatto il coperto della chiesa di Casez. Cappellano: don Giovanni Barisella da Tuenno. Priore di san Romedio: don Nicolò Manincor da Casez. A questo tempo pare si debba assegnare la fabbrica della chiesa delle «Fucine» fra Sacco e Rovereto, fatta a spese dei fratelli Fer rari di Sacco, per aver

di Casez, beneficio probabilmente giusto allora istituito, fu accordato il diritto a ventiquattro pranzi presso il parroco, obbli gandosi però il primissario all' assistenza alle funzioni parrocchiali. — Questa pratica vige anche al presente in forza delle capitolate successive imposte ai curati di Casez. Il maestro intagliatore Simone Lehner lavorò un parapetto per l'aitar maggiore della chiesa parrocchiale, che fu poi dorato dal Bundi. Nella tomba Tavonati, posta nella stessa chiesa, viene deposta

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 163 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

L'anno seguente ottennero ancora l'assenso dei cit tadini , mossi specialmente dalle raccomandazioni del Conte Mainardo. Anzi troviamo due documenti che por tano la donazione di certe case per la costruzione sì della chiesa che del chiostro ; 1 una è del giudice Gio vanni da Cavedine, che assegnò una casetta per la fab brica della chiesa a frate Antonio da Padova, priore; F altra di due case, assegnate per l 'edificazione del monastero da Ghisloldo e Pietro Sejano cittadini di Trento

(1). Si legge del detto anno 1271, che Nicolò di Mentovino di Caldaro, qual procuratore delle signore Ermengarda ed Elisabetta, figlie di Gun toro di Bolgiano, giurò fedeltà al vescovo nostro, in nome di esse, sic come fon li ne gentili della Casa di Dio e di S. Vigi lio (2). Li 2 di marzo di quest' anno fu lasciato un pingue retaggio al Vescovato di Trento da Turpino di Braganze. canonico di Vicenza, mosso a ciò fare, per chè Anselmo suo padre, dalle usure di grosse somme da lui prestate ai vescovi

di Trento, avea ricavato grandi vantaggi. In rimedio dunque dell'anima sua e di quella di suo padre, investì Azzolino di Braganze, suo nipote, ricevente e stipulante in nome del vescovo di Trento, d 1 un suo podere nelle Braganze e in Cai veni, tanto sul monte quanto nel piano, e della sua porzione del castello e dongionc di Braganze, assieme ai vassalli e masnade e loro peeulii e altri beni nell' istrumento no ti) L'ghoìli, Italia Sacra, T. V. Miscellanea Alberti, T. VI, fol 213-219. Bonelli, Notiz

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Category:

Geography, Travel guides

Year:

1891

Brani di storia trentina

Page 104 of 336

Author: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa

Physical description: IV, 335 S.

Notations: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole

Subject heading: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde

Location mark: II 102.539

Intern ID: 336861

la Comunità di Folgaria nella prima settimana di giugno, coli'aggiunta di un Pater e di un' Ave. Per voto antico prati cavasi eziandio di andare processional mente alla Chiesa di Lavarone ai 4 di maggio, per onorare il martire San Floriano, invocato qua! patrono contro gli incendi. Nel 1715 il Comune domandò ed ottenne dalla Reverendissima Curia di Trento di abbreviare quel viaggio, visitando invece la Chiesa di Nosellari : nel 1750 però, mosso da recenti disgrazie di fuoco avvenute su qualche maso

il giorno della natività di Maria, e nel dì susseguente vi si tien fiera nei prati vicini. Frequenti volte poi fra l'anno vi si canta messa per divozione del pubblico o dei privati; e nelle pubbliche calamità viene visitata processionalmente, non solo dalla parroc chia Folgaretana, ma anche dalle limitrofe Comunità. Sta annesso a questa Chiesa il legato Spilzi, fondato nel 1743, ? importante in origine la celebrazione di 202 annue S. Messe. Nel 1837 la famiglia se ne esonerò pagando

un competente capitale, che venne investito presso questo Comune, e cogli annui affitti si fanno celebrare quanto messe si può, parte in giorni feriali, e parte nelle domeniche e feste della stagione estiva. 10. Processioni e Confraternite. Oltre la lunghissima processione, -eli e si praticava intorno alla campagna nella festa di San Marco, e quell'altra alla chiesa di Santa Maria in Volano, delle quali si è fatta più addietro pa rola, aveasi anticamente il costume di visitare processionalmente nella prima

domenica di giugno, ovvero nella prima settimana di questo mese, la chiesa di Santa Maria in Brancafora o Pedemonte, soggette allora alla Diocesi di Padova, offrendo nella stessa occa sione a quell' altare lina piccola torcia di cera. Trovato in seguito quel viaggio di troppa molestia, il Connine deliberò di sgravarsene per sempre, pagando a quella Chiesa fiorini duecento e cinquanta. Ciò fu nel 1738, con. obbligo per altro a quel reverendo Parroco di celebrare ogni anno in perpetuo una Santa Messa per

, voleva ripristinare l'antica pro cessione; ma non ne ebbe licenza, attesoché era generalmente proibito recarsi in tal forma fuori del confine diocesano, e Lava-

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 260 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

giurarono ad esso fedeltà, e in ispecial modo contro il vescovo di Trento, dando a mallevadori Sicco di Ca- slelnuovo e Nicolò d'Arco (]). - Nel 1555 governava la città di Trento, a nome di Lodovico, un Enrico pievano del Tirolo, col titolo di capitano generale del vescovato trentino; e nella stessa città era vicario e giudice pel brandenburgliese un Ec coli no notare di Campo, il quale fece pubblicare il re gistro delle ferie legali, ossìa dei giorni in cui a Trento non si rendeva ragione

(2). Avendo nel maggio del 4356, Enrico, pievano ti rolese e capitano generale pel conte del Tirolo, stretto di assedio con forte esercito il castello di Pergine, la Comunità di quel luogo, impotente a resistere, si diede al marchese di Brandenlmrgo, il quale le promise la esenzione per dieci anni da tutti i balzelli. Francesco da Carrara, signore di Padova, a cui spettava il dominio di quel paese e della Valsugana, nell'ottobre dello stesso anno fece cessione al suddetto marchese e conte del Tirolo

di tutti i diritti suoi sulla Valsugana e sul ca stello di Pergine (5). Nel 1557 la Comunità di Pincto (Pine), trovando incomoda allo sviluppo della sua libertà la esistenza del castello di Roccabruna, non molto discosto da No- gareto, sui confini del Perginese, la comprarono per (1) Hippoliti, op, cit. (2) Hippolili, op. cit. (5) Monlebello, Notizie isteriche della Vakugana, pag. 79. Append., pag. 62-67.

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 206 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

— \m — lungo V adempimento della sua parola. Così passarono parecchi anni senza profitto. Neil* aprile del 1291, in noch dì Odorico e Jacopo canonici di Trento e del Conte Mainavdo, fu fatta da IS ascimi) eno no taro di Castello una intimazione agli uo mini di Pinzolo e di Baldino, per cui si inibiva, sotto pena di lire 200, di molestare i frati di Campiglio ; ma colla libertà di produrre, nel termine di otto giorni, quanto avessero a loro discarico, sicuri di essere ascol tati e di ottenere

giustizia (1 ). Il vescovo nostro, provvisto dalla Sede Apostolica dell'amministrazione del monastero di S. Benedetto di Indolirono, [li 21 maggio 1293 instituiva abbate di S. Cipriano in Mimano fra Morandino priore di S. Fermo in Leonico. E li 10 luglio dello stess'anno, Alberto abbate di S. Cipriano rinunciava la detta abbazia nelle mani di Mauro abbate di S. Maria di Pratalia, nella diocesi di Padova, e di Morandino priore dei Ss. Fermo e Rustico di Leonico, nella diocesi di Vicenza, procu ratori

speciali a tale effetto costituiti dal vescovo Fi lippo, quale amministratore del monastero suddetto (2). Li 8 ottobre del 1294, il medesimo vescovo, col con senso del Capìtolo generale, unì e sottopose la chiesa col monastero di S. Elena di Tessaria e la chiesa di Cava so ga al detto monastero di S. Cipriano di M uria no. Ed anco dopo la di lui morte si fa onorevole menzione del nostro prelato in un istrumento, in cui Azzone di (i) Miscellanea Albcrli,. T. VI, fol. 217. >2) Misceli. Alberti

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 542 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

Padova, ci Uà c vescovato, 4, 16,-129, 151, 158,175, 176, 191, 192, 194, 224, 238, 240, 245, 248, 256, 275, 274, 335, Palanco (Giuliano di), 199. Palassi vescovili, 70, 100,101, 147, 158, 160, 172, 181, 186, 214, 579, 592, 485. Palazzo del Comune di Tren to, 70, 572. Palazzo del Comune di Riva, 4 i *J i * Palio arcivescovile, 592, Palmera di Oloradino di Cor redo , 55. Palmeria, abbadessa, 98. Palù , comune, 465. Palude (castello di), 252. Panceria o Panciera ci' Arco. Y. Arco. Panone, villa

, 421 , 445. Paolo II, papa, 554, 357, 559. — Ili, papa, 595, 481, 485. — di I.odroue, 257. V. La drone. Paolo di Liechtenstein, signore di Caslelcorno. V. LieclUen- s lein. Paolo de Fatis di Tcrlago. V. Fatis. Paolo di Oliano, podestà di Trento, 576. Paolo (chiesa e comune di San), presso Eppan, 178. Paradiso (poderi al), presso Trento, 296. Paride o Parisio e Par mollo di Lodronc. V. Lodrone. Parisi Giovanni, 449, 450. Parisio di Castelromano, 577. — di Madruzzo, 221. V. Madruzzo. Parisio

di Cerreto, 129. Parma , citlà e vescovato, 6, 229, 288. Paroehie nella diocesi Trenti na: di Arsio, 265; di Boi- giano , 265; di Calciavo, 265 ; di Castelfondo , 265 ; di Eppau, 265; di Flavone, 265; di S. Gencsio, 167; di Giovo, 585; di Lana, 265; di Loroaso, 506; di Marlinga (Marling), 265; di Mellen, 265; di Mezzolom bardo, 265; di Mezzotede sco, 525; di Montagna, 265; di Movateutonica, 265; di Passaier, 265; di Pine, 19; di Rendcna, 519; di Salor- no, 205; di Sarnlhcin, 265; di Schennao Scheunen,263

; di Sporo, 262; rli Tarier, 107; di Tcraieno, 265; di Thisens o Tisens, 167, 265; di Trento: S. Maria Mag giore, 226, 250; S. Maria Maddalena, 519; S. Pietro, 416; di Oca. 265; di Vil la nders, 265. E vedi: Chiese. Partenopeo Marsilio, 175, 176. Pasollo di Linztma, 551. Pasquale Jf, papa, 10. Pasqualiciò, priore di S. Maria d'Avanzo, 221. Passaier (parodila di), 265. Passavia ,città e vescovato, 296, 524 , 355. Palorcllì Matteo, 417. Patriarchi d'Aquileia, 5, 14, 18,185, 229, 238,504, 577. Paungorla

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Category:

History

Year:

(1761)

Page 542 of 828

di Garda, il dell'Archivio del Castello di Trento, quale allora era occupato da Turifendo (») In qualche Copia autentica qui tro-' Cittadino Veronefe, benché poscia ricu- vai! il Monogramma fimile a quello , peraco dal medesimo Augusto. In una che fi vede presso l'Ughelli To. <$.col. 796. Lolla dEugenio 111. del 1145. fi nomina (0) Quefto dono dunque di Garda fat-^ to al-

DEL 111. s E C O L 6. 445 Salisburgo inviato allò Nello Im per adore ; Caftrum quod dicitur Turrh. Le reliquie di ed in Comma iti tener i fuoi Feudatarj, tal forte Rocca apparifeon tutt' ora. e Vassalli in dovere , onde nulla mac- ( l) Verdenfis dee leggerfi , non Verdu- chinar potessero contra Imperium & Eccle- nenfis ,oVirdunenfìs, o Verdinenfis. Edi fatto e quindi il fuo Stato fi mantenesse dal Muratori negli Annali dì Italia all'Anno fafao honore Imperii & Eccle fi e &c. > conforme MCLXVII

L. x. c. 71., ed in un Diploma efpreflamente,ed in appresso ripettfi:^»/ del udì. presso il Magero De otivocatk nunc eft, e non già : qui hìc eft, il che fi- , cap. 9. fol. 412.. per tacere più altri . gnificherebbe perdonale presenza. Eziandio- presso il Baluzio fi legge Ver- (g) Alcune Copie, anche antiche,ban- denßs. Ed a vero dire il Verdenfìs dal no •• qpti nunc erunt, ma il fenfo porrà : Firdunenfìs Èpifcopus tanto fra loro fi dimo ri non erunt , e così intendeva Federigo, ttraron distinti nel Conciliabolo d'Erbipo

- come per appunto nimico giurato de' li del 1165., quanta v' ha differenza tra •Lombardi Veronefi, quai congiurati con- uno Scismatico, ed un Cattolico Vefcovo. tra i Imperio. Il gran divario che passa tra Verden e Ver ify 11 non erunt Lonbardi de Verona , dun può vederli presso il Lexicon Geograpbi- deefi intender di quelli, che dimoftrati cum di Filippo Ferrano accresciuto nell' eranfi infedeli all'Imperio medefirao; ogni Edizione di Padova del 1675. e appo il ragione volendo , che fottintendanfi

ec- Beyerlinck, che dà la Serie de' Vefcovi ce ' u3tl i fedeli. Massimamente che ciò di Verden To. 5. Theat. Fit. Hum. fol. 15.5. voieaii unicamente osservato ad majorem e la Serie de Vefcovi di Vir dun fol. Z.71. cautelarti. Quindi è, che Acerbo More- ( m ) L' Udo Èpifcopus Citenfis leggefi in- ju erma bensì, che Veronenfes, & Ta- tervenuto al Diploma Cefareo del 117^. auani at que Vicentini, caeterique de illa Mar- presso l'Ughetli To. 4. Jtal. fac, col. 164. cbta j Imperatori fe oppofmrunt, ma non

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Year:

1858

Vita di Alessandro Vittoria, sculture trentino composta dal Conte Benedetto Dei Giovanelli.- (Biblioteca trentina o sia raccolta di documenti inediti o rari relativi alla storia di Trento ; 1)

Page 59 of 145

Author: Giovanelli, Benedetto ; Gar, Tommaso [Vorredner] ; / rif. e accresciuta da Tommaso Gar

Physical description: 139 S.

Location mark: II 103.172

Intern ID: 330382

Andrea Palladio , quando andò a Trento dal reveren dissimo Cardinale » ; clic ora appunto il Cardinale Cri stoforo. Por le quali considerazioni amiamo accostarci piniIosto ali opinione dì quel!'erudito, clic il disegno della nuova fabbrica del Castello del Buon Consiglio attribuisce a Giammaria Falconetto, architetto ancor esso assai distinto. Cotesto artista, per avere seguito le parti doli* imperai ore Massimiliano I e tratto a tale sen timento buon numero di veronesi e ottenuto provigione

c privilegio dal principe per aver dipinto sopra tutti gii edifìci! pubblici gli stemmi imperiali, tornata la città di Verona sotto gli antichi signori, fu costretto a partirsi per sicurezza della persona, seguendo le schiere imperiali che nel 1517 si ritrassero a Trento, ov' egli per qualche anno esule dimorò, e fu caro al principe vescovo Bernardo desio. E pare clic appunto il Clesio rassettasse dipoi al Falconetto lo cose sue colla Re pubblica Veneta, per mezzo del cardinal Bembo, ch'era del Clesio

amicissimo. Perleche da Trento il Falconetto passò a Padova, ove sì fermò, siccome a confine sta bilitogli dalla Signoria; e, come dice il Vasari, godette sempre il favore del Bembo e del nobile veneto Luigi Cornare). Non mancò per altro chi la fabbrica del Castello attribuisse al Sammicheli ; ma una sola occhiata sulle fabbriche erette da quest'insigne veronese basta a con futare siffatta credenza. Ben era disegno di lui la bel lissima ed elegante facciala della casa già Sardagua, ora Ciani, rimasta per

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History

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(1760)

Page 106 of 503

Physical description: XVII, 462 S. : Ill.

Location mark: III 103.346/1

Intern ID: 337105

Tercgrinits ^Aquile jenßs Tatriarcba cum Fratribus Suffragando inter/ut, & conjenß , e dopo la lunga raffegna di più altre limili fo fra zioni d'Arcivefcovi j e Vefcovi, e fino de'Re à'Ungheria (&), Dani marca , Boemia , e del te Uè mentovato ^reivefeovo e Duca di Tolonia ; regiftrati fuor di luogo i Vefcovi di Trento, di Padova ec. Epijcopus T ri dentimi s > E pifeopus Taduanus &c. Quafi che quefti flati non foflTero Suffragane» dì Pellegrino Patriarca d'Aquile/a, e non fi fapeffe da Ot tone Morena

Capo Quinto. 67 ragguardevoli aderenti all 'Antipapa, che pretende dìchiaratifi a favore di lui non che nel Pavefe Conciliabolo, ma ben anche nel Lodigiano (a). Che il Duca di Polonia t tempi di Federigo I. fiafi fatto conofcere poco divoto all' Imperio, -lo attefta Radevico L. 1. c.%. Nella Labbea- na Collezione di tutti i Concilj To. 13. col 113. v* ha una Lettera d*Aleffandro III. indiritta DileBo filio Nobili fir0 Caßmiro Duci Tohniae. E però leggo nella Vita, d* vAkffandrò Terzo , che

pubblicò il Loredano, alla pag. 121* >> ^ on un efempio di veneranda memoria a i pofterì 3, Cafrmiro Re di Polonia , volendo far' 1 alcune Coftituzioni a benefit „ zio del fuo Regno, ne fupplicò prima con la miflione de'Noncij la eonfermatione del Pontefice. Aleflandro ammirando , e lodando la „•bontà di (juefto Prcncipe, cb' era ßato fcmpre coflante nell' alterazione „ della Cbiefa , gli -confirmò quanto defiderava. „ XVI. Impoftura fcfta il vederli dopo la prima fofcrizione cosi con- ceputa : Ego

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History

Year:

(1760)

Page 121 of 503

Physical description: XVII, 462 S. : Ill.

Location mark: III 103.346/1

Intern ID: 337105

Imperador Federigo prin cipalmente premeva, che violati non foflcro que' temporali diritti, che pretendeva annefli alla fua Imperiale Corona , quindi feguì pofeia con la mediazione de' Principi Rainaldo Eletto di Colonia , Eberardo Vc fcovo di Bambergs, e di più altri ( fenza però 1' intervento del noftro Vcfcovo e Principe di Trento ) la Concordia tra lo ftelfo Augufto ed »1 medefimo Giovanni Vcfcovo Padovano , tuttoché quelli rimaneffe Cattolico. Si legge la Carta autentica nel To. fi. Antiquität, med

g z Kot: zie 1/Iorico - Crit. del B. Adelp. fcovo di Salisburgo Eberardo z Romano Vefcovò di Gurcfc preffo 1' Hanfizio To. 2. pag. 258. , ove accertali , non pure che a Gradenfì Tatrianba & fuis Suffragane is Ozi avi anus excommuntcatus e/7, ma che in oltre multi E pifcopi noltmt recipere OElaviamim, videlicet Veronenßs , 7a- dttanus , & ahi qui timent Deum. Qui pure abbiamo i Vefcovi di Ve rona, di Padova, e più altri, non già Scifmatici, ma veri Cattolici, che ricufano d' accettar I* Antipapa

, e di predargli ubbidienza. XXIII. Quanto a Volderko , o fia Udalrico, o Ulderico Ve fcovo di Trevigi, confederato col nofìro Adelpreto, non può non riputarli fi-, milmente Cattolico , avvegnaché o annoverato , 0 inrrufo nella fuddet- ta lunga raffcgna; mentre pre/Io lo fteffo Ughdli To. 5. col. 525. ri- cordanfi come a lui iodiritte Alexandri III. Litterae , quihus fignificat fe Romae optimi exctptum ejfe, ibtque Tontißcium munus exercere, atque borta- tur, ut conßans fit contra Scbifmaticos . Ciò parmi

efler debba avvenuto nell'anno 1165., quando dopo la Fetta di S. Cecilia, arrivò felice mente in Roma Papa Aleffandro, e ni cor fero a venerarlo i Senatori Ro mani con gran folla di Chierici e di Laici , e gli preftarono la dovuta ub bidienza , come al detto anno leggo negli Annali d' Italia del Sig. Mu ratori. Se il Papa così ragguagliò Folderico , Voldrico , o fia Odolrico 3 Vcfcovo di Trevigi , e lo efortò a efler cortame , non fu dunque quelli Scifmatico, ma bensì vero Cattolico. E cosi

Cattolico vero for za è di credere altresì il noflro Adelpreto , che fu molto fuo amico, conforme conila non folo dal Diploma pubblicato prima dello Sci fina nel 1157. prelfo 1* Ughelli To. 5. col. 524-, ma ancor da altra Carta autentica, che poc' anzi accennammo. XXIV. Non può non crederli del pari Cattolico anche Giovanni Vcfcovo di Padova; certa cofa eflendo , fecondo che nel precedente Capo ofTcrvammo, che rimafe pofeia nel Conciliabolo Lodigiano fof- pefo. Ma febben fofpefo, perchè però air

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Religion, Theology

Year:

1860

Page 204 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

—■ m -- niiorìi. le citazioni, i precelli ed altro, riferendo la ve rità; dopo il quale giuramento, il vescovo di Padova gli ingiunse d'intimare subito un monitorio al Gonio del Tirolo, ai baroni , ai soldati e agli altri detentori dei beni della Chiesa di Trento in suo nome, dichiarandosi giudice perpetuo, e di consegnare a quelli le lettere che li obbligavano a restituire al vescovo Filippo la città di Trento, i castèlli, le ville, le terre e lutti i di ritti usurpati (1). Formato dal

suddetto vescovo di Pa dova un regolare processo in colesla vertenza (2), il Conte del Tirolo ne fu scosso ma non emendato. Giac ché li 5 marzo del seguente anno 4290, il Conte Mai- nardo fece presentare da un certo Ivano veronese, suo procuratore, al vescovo Bernardo un atto ampolloso di appellazione (3), Ma poi, prevedendo le sinistre conse guenze di questo passo, nello stesso mese di marzo segnò due atti che accennavano alla sua disposizione di adempir la promessa. Il primo di questi fu un mandalo

di pro cura a Corrado di Schrovensteih , onde assegnare in suo nome al Capitolo e alla Chiesa di Trento, la città di Trento, il borgo di Riva colle sue rocche, i castelli di Telino, di Slenico e di Volsana, le valli di Annone e di Sole, delle Giudicane e di Flemme» colle posses sioni, diritti e giurisdizioni che s'aspettavano al Vesco vato (4). L' altro fu un ordine perentorio dato da lui (1) Bonelli, Nolìz. islor. cri-I., pag. 627. (2) Miscellanea Alberti, T. VI, fol. 171. (5) Misceli. Alberti, VII

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History

Year:

(1761)

Page 120 of 828

dunque nel la Ch.iefa di Trento fuvvi il pru rito di moltiplicar indebitamente i Santi ? A que lìa oifervazione ve ne aggiungerò un' altra , ed è, che febbene il noftro Aßero può cre derli intervenuto al predetto Con cilio d'Aquileja del 381., non v'ha però motivo di crederlo intervenu to al Concilio Sardicenfe del 345. 'avvegnaché si 1' uno, che 1' altro fi congregò contra gli Ariani , c IDALRICIANO ° 2.5 nel Codice di Teodoro Diacono Scrittor contemporaneo, dopo Luci* Vefcovo di Verona

di Trento intervenuto al pre detto Concilio Aquilejele del 381., come niuno intervenne al prefato Sardicefe del 345., e ciò a moti vo ,che neppur nel medefimo Aqui-» lejefe vi fi vede comparto alcun Vefcovo nè di Verona, nè di Vi cenza, nè di Padova, é quindi fo- fpettaffe doverli correggere la le zione del Tridentinus o eoi Terge- ßinus 3 o Truentinus &c. , afrefe 1q molte trasformazioni fatte da' Co- pifti, lafcierei fu di quello punto ognuno opinare , come maggior mente gli aggrada, purché V auto

rità rifpettabile del noftro Dittico venga a falvarfi. (13) Qui deefi leggere non già in meritis , come Ielle il Sig. Apo logià, ma non meritis , perchè in tutto lo stellt Melfale Udalriciano fi esprime fenzq abbreviatura 1 '-in; laddove per lo contrario iì nòn vieti fig ni-

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History

Year:

(1761)

Page 721 of 828

prefente (olempni- „ ter publicetis. vel publicari Le legi fa- „ ciatis per alium &c. », Efeguiron pun- tualincnte la loro incombenza i prefatì Mefli. Ma che ì Sebben prefentaron le dette Lettere nelle mani del Conte , c Duca Mainardo, questi però col mezzo di due Uomini armati, da' quali li fece fcortarc , operò in guifa , che non pote rono consegnare le altre al Decano dì Trento; lo che eglino lenificarono ai Vefcovo Delegato in Padova , nella dì lui Camera , in pretensa di testimoni s in giorno

6-4 DOCUMENTI iAnno vien datò il giuramento al detto Facino de' Pultroni Mantovano, ed anche a Tane fino dì Pavia, onde fedelmente efec- ciuno il loro uffizio di Nunzj , col por tare e confcgnar in mano dell' Illustre Mainardo Duca di Carintia , e Conte del Tiralo, le Lettere Pontificie, e del Vescovo Delegato. La Lettera di quefto comincia; ' 9i Illuiìri ViroD. Maynardo CarinthieDu* ci Tyrolenfi & Goricie Corniti Vernar- >} das miferatione Divina Paduanus Epus ,3 Dni Pape Delegatus una cum

dì Giovedì 2,2* di Dicembre del io fkffo anno» CIV.

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Religion, Theology

Year:

1860

Page 168 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

— m — sotto pena della devoluzione al Vescovo di Trento (1). Nello-stess'anno, Egnone accordava la locazione per petua di una terra arativa giacente nella pieve di Ter- meno, dal Rio sino alla strada, rinunciatagli da Conzio Smi t di Ter meno, ad Uberto figlio di Benedetto sar tore di Egna, verso V annua retribuzione di due orno di vino (2), Evvi di questo stesso anno un documento, dal quale apparisce clic un Nicolò di Castello di Ter ni eno ed altri uomini della Cappella del detto luogo ad una

voce si dichiararono, che Y investitura dei beni comunali e del bosco, giacenti alla Chiusa di Term eno sino ai vignali di Caklaro sopra la strada, accordata dal vescovo Egnone a Regina moglie di Mainardo II, era seguita di loro pieno consenso ; approvando nello stesso atto i confini designati (3). Ritrovasi pure che in questo medesimo anno il vescovo Egnone donò la chiesa parochialc in Mais, colle sue figliali, ai frati del monastero di Stambs, nella diocesi di Bressanone ; colla riserva

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History

Year:

(1760)

Page 496 of 503

Physical description: XVII, 462 S. : Ill.

Location mark: III 103.346/1

Intern ID: 337105

?. S; Felice di Gardumo 383. e fegg, 438. Ferrari ( Filippo ) Suoi Cataloghi di San- * 11 3)?' * fegg. 166. 40 6. Ferrata polla innanzi la Tomba del B. Adelpr. Zp*. e iegg, Fefta d Ogniffanti quando, e da chi ifti- ; tuita 32,2« in not. Fezio (Donato) da Tcrmenago 3x3. e'feg. Fiamma Galvaneo 57. 135. Filippo Eletto di Mantova 145, Filippo Vele, di Trento zìi. di S. Fiorano Carlo O'mfeppe 59. di Flavòn ( Eberardo ) Conte 20j. Fleury Claudia 40. 445. Florio Frane. 141. 158. Fontanini Giußo 16. Z3. ziz

anticamente Ti tolari del Duomo di Trento 398. Giordano di Gando 208. in not. B. Giordano Generale de' PP. Domeni cani Z47. Giorgi Domenico 430. Giovanni da Parma Gan. di Trento zìi, 318. 337. 354. 433. .ce. Giovanni Diacono Veron. Tref. 317, 422. Giovanni Vefc. di Brefcia np. Giovanni Vefc. di Faenza nj. B. Giovanni Vefc. di Mantova , poi di Vicenza 147. martirizzato per la Li bertà Eccl. ìkS , 405. 42p. 437. Giovanni Vefc. di Padova 73. 80. 86. Giovio Taolo 443. S. Giuliano Prece 273. 323. e fegg

Bozzo fuo Miniftrd ; éd i-Magontini per avergli trucidato l'Arcivefc. Ar- . noldo 240. Non pfende però alcuna vendetta degli ucciloti del B.Adelpre- to ivi. Proccura dall'Antipapa Pafqua- le Culto pubblico all'Imp. Carlo Ma gno z8<. in not ' Dal Concilio Late ran. der '<*7- viene {comunicato , e depofto 10 ^* Detefta lo Scifma 190. Su di che feri ve ad Ugone Abb. 4i Buone Valli 21p. Sua folenne Ri conciliazione col Papa Alejflandrò III. feguita in Venezia 28. Federigo II. Imp. 7. 10. 255

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Geography, Travel guides

Year:

1891

Brani di storia trentina

Page 92 of 336

Author: Bottèa, Tommaso / offerti dal sacerdote Tomaso Vigilio Bottèa

Physical description: IV, 335 S.

Notations: Enth.: Cronaca di Folgaria. Memorie di Pergine e del Perginese. Storia della Val di Sole

Subject heading: g.Folgaria ; s.Heimatkunde ; g.Pergine Valsugana ; s.Heimatkunde ; g.Sulzberg <Talschaft> ; s.Heimatkunde

Location mark: II 102.539

Intern ID: 336861

investiture date dai Vescovi di Trento ai Signori di Beseno. Il che dimostra, non essere mai stati ben conosciuti e disegnati i luoghi in discorso, e perciò neppure i confini delle due Diocesi. Sarebbe quindi cosa opportunissima e facile, ora che i territori apparten gono al medesimo Principe, che fra i Vescovi interessati si venisse ad una chiara determinazione dei rispettivi circondari ; e potrebbe assumersi anche, per riguardo spirituale, quella linea, che dal 1844 ili qua costituisce

il confine tra il Comune di Folgaria e gli altri Comuni Vicentini, non meno che fra il Dominio del Tiralo e la Provincia di Vicenza, e che per consuetudine sembra ornai adottata. In quanto poi alle famiglie, che sin da tempo remoto abita vano nel basso della valle lungo l'Astico, quantunque quelle a destra di esso spettassero alla giurisdizione del Comune di Folgaria. come il maso Busati, Tamburinari, Montepiano, ecc., tuttavia non furono mai riguardate come parte di questa Parrocchia; bensì erano

nelle carte antiche qual confine fra i due Comuni era tutt' altra da quella attualmente usata. Andava alle lunghe siffatta vertenza, senza che mai si venisse ad una decisione; nel 1752 fu rimessa ali' arbitramento dei parrò chi di Calceranica e di Brancafora. La sentenza, che essi avranno probabilmente pronun ziata, non esiste fra queste carte; potrebbe però trovarsi negli Archivi di Trento o di Feltre. Certo però è, che le predette fa miglie furono ritenute alla Cura d'anime di Lavarone, e si prese

a confine una linea, che dalla strada rasente il lago di Lavarone discende rettamente nella valle dell' Asti co, tagliando circa per metà lo spazio che esiste tra la Chiesa di Nosellari ed il Dazio. Nel 1763 fu mosso qualche contrasto col parroco di Bese- nello per la giurisdizione su poche famiglie al maso Onderthol; ma venne presto sopita, attenendosi anche per lo spirituale al con fine dei Comuni, come poco dopo si fece con Terragnolo.

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 285 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540

tiitori pel mantenimento' delle .mura, delle piazze, dei ponti, delle vie e delle case (1), Nel 1404, il vescovo Giorgio accordò generosa mente ai fratelli Vinciguerra ed Antonio d'Arco la fa coltà di riedificare il castello di Spineto nelle Giudi- carie, feudo di quella casa, il 'quale era stato recen temente demolito dalle genti del vescovo nella guerra che per cause a noi ignote i suddetti fratelli gli mos sero (2), Nel maggio del medesimo anno fu conchiuso in Riva un accomodamento tra

Francesco da Carrara, signore di Padova, e il vescovo nostro, per la libe razione di Siccone da Caldonazzo, che era stato dal vescovo, per le sue iniquità, tenuto da varii mesi prigione (3). Il vescovo Giorgio nel suddetto anno ebbe il contento di veder ritornare nel grembo della Chiesa di Trento la Comunità di Tignale, che per anni 55 aveva ubbidito ad altro padrone. 11 popolo di Tignale fu in epoca a noi più vicina levato per la seconda volta dalla sudditanza della Chiesa-di Trento, che og gidì

riconosce nel solo spirituale; rimanendo nel tem porale soggetto alla Repubblica di Venezia (4). E qui non sarà fuori di luogo l'accennare alle influenze po litiche che subirono in quel torno di tempo alcuni paesi più meridionali del Principato Trentino. Estinta nel 1575 in Cansignorio la linea legittima degli Scaligeri, su- (1) Ugelli, Italia Sacra, T. V. Bonelli, T. Ili, pag. 243. (2) Boiiclli, Mommi. Eccl. TrkL, pag- 121. (5) Monlebeìlo, Noli:., islor. della Vahugana. App., pag. 83. (4) Miscellanea

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Category:

Religion, Theology

Year:

1860

Page 236 of 828

Author: Degli Alberti, Francesco Felice ; Gar, Tommaso [Vorredner] / compilati sui documenti da Francesco Felice Degli Alberti. Reintegrati e annotati da Tommaso Gar

Notations: Statuti della città di Riva : 1274 - 1790 / con un introd. di Tommaso Gar e un discorso di Simone Cresseri. - 1861

Subject heading: g.Trient <Hochstift> ; z.Geschichte 1022-1540