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Religion, Theology
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1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Page 31 of 160
Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 135 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Location mark: II 102.542
Intern ID: 150490
e di Padova. Costui nel 1222 seppe tirar dalla sua i cittadini di Trento. E fu allora che il principe vescovo, vistosi in pericolo, onde trovare una difesa che fosse valida pér il suo stato temporale, dichiarò il conte del vicino Tirolo, Àdalpreto, avvocato e protettore della chiesa di Trento, Tale avvocazia e protezione però a nulla valse, che Ezzelino restò padrone di Trento fino al 1255, e non cessò di turbarne il ter ritorio che alla sua morte, avvenuta quattro anni dopo. signori di Rottenburgo. e nel

1409 alla famiglia Biens o Pens. Nel 1455 poi casi fu rono divisi; parte restò,assieme al « dosso Buseno » a Pietro Pens del fu Bertoldo da Costanza, abitante in Malgolo, e parte passò ai Coredo. Nel 1464, morto senza figli Antonio da Coredo. il feudo cessò perla sua famiglia. Più tardi questa porzione veunn data al comune di Salter e Malgolo, e nel 1825 la curia di Trento cessò di avervi in gerenza. Il colle o ' dosso su cui sorgeva il castello si chiama anche adesso « Dos Casi ir-. < Il Castello

dei Guelfi e dei Ghibellini, giusto allora pullulate a parteggiare chi per il papa, chi per l'impero, i quali si trovavano in lotta. Fortuna volle, che questi partiti, accesi anche fra le nostre montagne, si vennero quietando in causa delle Crociate, cui probabilmente presero parte anche signorotti e altre persone della nostra valle. Ma ecco, poco dopo scendere in campo contro il principato ecclesiastico di Trento Ezze lino da Romano, capo dei Ghibellini in Italia, e tiranno esecrato dì Verona

di Malgolo sorge al disotto del villaggio! omonimo, in bellissima posizione. 11 villaggio e rammentato nei documenti fino dal chiudersi del secolo XIII, e colà i signori di Coredo-Valer verso 1342 godevano in feudo il « maso di Malgolo ». Nel l4'2o questo maso ■ col nome di « torre di Malgolo » passò in fendo ai fratelli Antonio e Gerardo Concini, figli del notaio Enrico da Casez, i quali eb bero anche i campi, i prati e gli orti a quello annessi. Da allora in poi cominciò a chiamarsi il Castel Malgolo

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Category:
Religion, Theology
Year:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Page 70 of 160
Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 135 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Location mark: II 102.542
Intern ID: 150490
Àncora in quest' anno fu perciò fatta e posta la invetriata ed il retino di ferro all' occhio della chiesa, vale a dire al finestrone rotondo che è sopra la porta maggiore. Lo attesta il millesimo ap postovi 1617. - Giusta gli ordini visitali viene cambiata 1' ancona del l' aitar maggiore della parrocchiale ; ma per torre uno sconcio, si fece uno sproposito. Cosa strana infatti ! nella nuova ancona furono rappresentati i santi tre Re, anziché i tre santi Martiri Ànauniesi, ai quali ognuno ben

a s. Romedio e a s. Antonio, 1620. — Colla spesa di 85 ragnesi si fa nella chiesa parroc chiale un nuovo battistero che poi fu cinto, come di regola, di una piccola balaustrata di legno colorito, e adornato ancora d* un qua dro, fatto a Brez per troni 30, il quale avrà probabilmente rap presentato, giusta la prescrizione, il battesimo di Gesù al Giordano. Anche la balaustrata del presbiterio, già ordinata nell' ultima visita vescovile, fu fatta di legno e posta a suo luogo. Dopo forse duecento anni di vita

cessava in quest' anno nella nostra pieve la confraternita del Corpo di Cristo, essendo già fio rente quella del SS. Sacramento, che aveva presso a poco lo stesso fine dell' altra. 16*31. — Col concorso delle ville di Salter, Malgolo, Tavon, Banco e Sanzeno, e con quello della confraternita del SS. Sacramento si paga la spesa incontrata per P invetriata ed il retino del fine strone della facciata della parrocchiale. 163$.— Cappellano: don Giovanni Gentilini dalla Val di Sole. Si fanno i parapetti agli

sapeva che era' dedicata la chiesa e F aitar mag giore. Ma siccome la spesa era sostenuta dalla nobile famiglia de Tavonati, e questa aveva una speciale predilezione per i tre Re, di cui era divotissima, si lasciò il buon senso per non disgustarla. Ep pure i tre Re avevano, da anni ed anni, un altro altare nella stessa chiesa. 1611). — Nella parrocchiale di Fondo per cura di quel parroco^ don Baldassare Endrizzi da Rallo, e a spese della chiesa fu collo cato un nuovo altare laterale, dedicato

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Religion, Theology
Year:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Page 127 of 160
Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 135 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Location mark: II 102.542
Intern ID: 150490
Dagli stessi atti risulta, che le messe d' obbligo per il parroco erano allora le seguenti : Tutte le domeniche e feste per il popolo. — Per i fondatori : nella parrocchiale 61, nella chiesa del Rosario 55, di s. Alessandro 3, di Banco 3, di Piano 3, di Casez 11, di Malgolo 53, di Salter 4, di s. Romedio 2. Per legati privati 319 ; per bene fici: Bertoldi 159, Gentili 184, Busetti 100; Betta 156, Gabardi 110. Trovansi poi nominate le seguenti funzioni particolari della parrocchia: il « Perdono

intimò ai Ì4 giugno una capitolata, tutt' ora in vigore, con cui si troncarono le pretese delle parti, e così, non intervenendo il parroco in persona, il di ritto di stola spetta al curato. Don Luigi Mendini da Sanzeno viene destinato primissario e maestro di scuola di Meano. Don Michele Tavonati da Tavoli sì trovava a Vienna come maestro privato. Don Antonio Donati da Banco passa primissario e maestro a Cloz. 1827. — Nella pieve, giusta il catalogo del clero, esistevano le seguenti chiese

di Sanzeno », il triduo di carnovale e la processione a san Romedio o a Romeno. Finalmente dopo tanto tempo di vacanza venne addì 15 no vembre nominato Parroco dì Sanzeno: don Luigi de Maffei da CI es. 18*26.— Cappellano; don Gaetano Berlasca di Rovereto (in di cembre). Cappellano a san Romedio: don Valentino Bergamo da Taio. Finalmente dopo inutili tentativi di pacificazione tra il parroco e quei di Tavone sui diritti di stola e reciproca relazione fra par roco e cappellano esposto, la Curia di Trento

: a Sanzeno la parrocchiale con le figliali di s. Ales sandro e del Rosario ; a Banco quella di s. Antonio abbate ; a Piano di s. Valentino; a Casez dei ss. Pietro e Paolo; a Malgolo di s. Ste fano ; a Salter di s. Biagio ; a Tavon di s. Sisto ; a san Romedio le solite cinque cappelle. Ài 22 agosto muore in Sanzeno don Giangasparo Ziller, ex frate francescano. Egli ultimamente aveva supplicato di rientrare in con vento, ed i suoi confratelli, quantunque già fosse ammalato e impo tente, avevano

acconsentito di riceverlo e ricoverarlo nell' inferme ria di san Bernardino in Trento, ma fu prevenuto dalla morte. Era zoppo. 1828. — Rosa Staucher da Tavon lascia erede della sua sostanza la primissaria della sua patria.

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Religion, Theology
Year:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Page 136 of 160
Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 135 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Location mark: II 102.542
Intern ID: 150490
Dal giorno 15 fino ai 26 agosto fu predicato nella parrocchiale dai padri gesuiti Secondo Franco, Antonio Banchich e Pietro Gasoli un corso di sante Missioni. In questa circostanza fu eretta sul piaz zale fuori del presbiterio una gran croce, e da Roma si ottenne una indulgenza di cinque anni da lucrarsi da chi recitasse innanzi la stessa tre Pater ed Ave; ed una di 100 giorni per chi la baciasse,, o la venerasse da lontano. Un certo Angeli aveva lasciato un capi tale di fiorini 500 perchè ogni

da Rumo (14 ottobre). 1870. — Fu provveduta per la parrocchiale la statua della Ma donna del s. Rosario, che era nella chiesa di Caldaro, e se la bat-

cinque anni venissero date le Mis sioni a Sanzeno. 1805. — Cappellano: don Bernardino Gius da Malosco (17 luglio). Ai 13 agosto il vescovo Benedetto de Riccabona apre la visita canonica nella pieve. Vi trovava i seguenti preti : Parroco : don Andrea Dusini da Oles. Cappellano : don Bernardino Gius da Malosco. Curato a Casez : don Vigilio Janes da Rama di Castelfondo.. Primissario curato dì Malgolo : don Venanzio Ziller da Sanzeno. Curato a Salter : don Davide Marinelli da Casez. Cappellano esposto

a Tavon : don Camillo Lorenzoni da Cles.. Piore a san Romedio : don Giambattista Canestrini da Revò. Ai 15 agosto il vescovo consacra la nuova chiesa di Tavon,. nella quale mancava ancora il battistero. Quei di Casez e Malgolo supplicano il Vescovo, perchè volesse accordare, che i loro preti potessero fare anche agli adulti la dot trina nelle loro rispettive chiese, cosa reclamata da tempo dalla popolazione, ma avversata fino allora dal parroco, per tema di ve dere abbandonata per questo la chiesa

parrocchiale. Il parroco pubblica durante F anno in Trento la sua operetta » Cernii storici intorno ai Martiri anauniesi e a s. Romedio ». Vicario esposto di Tavon : don Luigi Caldana da Coredo (23 ottobre). 1846. — Don Carlo de Tavonati da Tavon, lasciata la curazia di Bozzana, va cappellano a Torra, 1867.— Cappellano: don Angelo Ferrari da Verona, france scano della soppressa provincia veneta (6 dicembre). Don Carlo de Tavonati passa da Torra cappellano a Mori, 1869. — Cappellano: don Giovanni Martinelli

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Category:
Religion, Theology
Year:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Page 96 of 160
Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 135 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Location mark: II 102.542
Intern ID: 150490
Parroco di Sanzeno : don Giuseppe Antonio Maffei da Cles. Costui era stato ordinato sacerdote in Augusta, e venne dalla parrocchia di Bleggio verso il termine dell' anno. Cappellano ; don Gioacchino Romedio Maffei da Cles, fratello del parroco. Si fa un gonfalone per la confraternita del Rosario. li83. — Prete a Casez: don Antonio Concini da Casez. Nella chiesa di Piano viene fatto un repositorio per la reliquia di s. Sebastiano. 1784« —- Vicepriore di san Romedio : don Girolamo de Sluca

. Ai 12 ottobre visita il santuario di s. Romedio il celebre giu reconsulto Antonio Roschmann, prefetto della biblioteca d' Innsbruck, proarchivista aulico, ed istoriografo provinciale. Egli aveva conce pito il desiderio di scrivere un' opera sul santo Eremita, cosa che anche fece. Si riformano gli statuti della confraternita del SS. Sacramento. 1785. — Don Stefano Bonaventura Pollini, ancora primissario della parrocchiale, fonda con ragnesi 32 un legato per la celebra zione di due messe annue nella chiesa

Bonaventura Pollini da Tavoli (in no vembre) pure primissario come prima. Chierici teologi: Romedio Concini e Gioacchino Lodovico Con cini da Casez e Giangasparo Ziller da Sanzeno. Vigilio Prati da Cles costruì in legno gli altari di s, Stefano e di s. Caterina per la parrocchiale. La ancona di quest' ultimo è opera del pittore Dallatorre, Demolita la vecchia e brutta sagrestia della medesima chiesa, ed un volto attiguo, sulF area rimasta libera ne viene costruita una nuova, nella quale, a vero decoro

di Tavon. 1736, — Giusta ordine ricevuto vien chiusa con muro la porta che dalla sagrestia della chiesa del s. Rosario metteva ad un attìguo granaio. Vien pure abbassato il lavabo della stessa sagrestia, e si rinfrescano i quadri della chiesa. 1737 . — Prete novello: don Gioacchino Concini da Casez. 1738* — A questo tempo si deve porre la erezione del beneficio primissariale di Malgolo. Infatti troviamo quale primo Primissario di Malgolo : don Giovanni Donato Bott da Malgolo. Cappellano : don Stefano

, sono posti due armadi in noce con intagli e figure, opera del soprannominato Prati.

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Category:
Religion, Theology
Year:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Page 139 of 160
Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 135 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Location mark: II 102.542
Intern ID: 150490
. Il cappellano don Luigi Gallina va curato ai Ronchi di Ala. 1885. — Cappellano : don- Celeste Corradini da Rallo. Ai 12 maggio muore don Andrea Dusini, parroco emerito di Sanzeno. Fondò nella chiesa di Plano una messa perpetua. Il laico cappuccino fra Giuseppe (Sisinio) Bonadiman da Piano, sempre affezionato, anche stando lontano nel convento del suo Ordine in Roma, alla poverissima chiesetta del natio villaggio, s' industriò con gran zelo presso pie persone a raccogliere per la stessa elemo sine, paramenta

lampadario uscito dal negozio Zucchelii in Trento, come pure una pisside ; si fanno inoltre inargentare dodici candelieri, e cinque lampade, e dorare un calice. Viene fatta una nuova edizione degli « Atti di s. Romedio > del padre Bonelli,

Signore del Sacro Cuore di Gesù. Don Floriano Ricci parte da Malgolo e va primissario a Nanno. Primissario curato a Malgolo: don Carlo de Tavonati da Ta- von (17 settembre). 1887. — Il cappellano don Corradini in ottobre è mandato vi cario parrocchiale a Cloz, e di là passa curato a Tregiovo. Così la cappellania di Sanzeno resta vacante. Il vicario di Tavon don Anesi parte nell' ottobre e quindi resta vacante anche quel posto. Si provvede per la chiesa parrocchiale con fiorini 135 un gran dioso

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Category:
Religion, Theology
Year:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Page 90 of 160
Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 135 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Location mark: II 102.542
Intern ID: 150490
Guglielmo Busetti da Rallo. Chierico teologo: Donato Giuseppe Donati da Banco. Fu provveduto un calice per la chiesa del s. Rosario. Nel dicembre di quest' anno moriva nel convento di s. Bernar dino in Trento il padre Bonifacio (Carlo Lodovico) de Betta da Mal- golo dei Minori riformati, nato ai 9 genn. 1643, vestito dell' abito religioso in Cles ai 2 maggio 1662. Da giovane fu alla visita dei santuari di Assisi, e nel 1695 fu anche a Napoli. 1718. — In quest'anno con bel pensiero fu unito al beneficio

primissariale domenicale, fondato da Gasparo Gentili, il beneficio primissariale festivo fondato dalla vedova Oliana Gentili e così si rese più facile trovare ricorrenti a quel posto. L' amministrazione però di quelli si tenne sempre separata, e giustamente, perchè il primissario festivo doveva celebrare in certi giorni nella chiesa del santo Rosario, mentre il primissario domenicale, in forza di fonda zione doveva provvedere — come lo deve anche al presente — la messa prima in parrocchia. Primissario

domenicale e festivo di Sanzeno: don Stefano Bo naventura Pollini da Tavon, Il sarto Glacomantonio Segna da Sanzeno lascia con testamento un pezzo di terra «alla Torra» di stai a uno, coli'obbligo di tener ben coperto e dipinto un tabernacolo (capitello) dedicato alla Ma donna del Carmine « ai Casalini » vicino alla strada fra Sanzeno e Malgolo. Lo stesso sarto lascia inoltre un suo orto « al Dos » per chè fosse debitamente tenuto un altro tabernacolo, posto ivi stesso,, e che era dedicato ai Martiri

Ànauniesi. È regolarmente istituita in Sanzeno la congregazione del terzo Ordine di s. Francesco. Mimarìo di Piano: don Camillo Sammartino da Belluno.

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Category:
Religion, Theology
Year:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Page 138 of 160
Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 135 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Location mark: II 102.542
Intern ID: 150490
riportata a Legnano dai Lombardi su Federico Barbarossa, recan dosi il popolo con i vescovi e numerose associazioni a venerare le reliquie dei Martiri . Ànauniesi nella basilica di s. Simpliciano. Ai 2 settembre il vescovo Giovanni Haller, coadiutore del tri dentino, amministra nella chiesa parrocchiale il sacramento della cresima a numerosa gioventù. In ottobre parte da Malgolo quel primissario curato, don Bordati. 1877. — Vicario primissario a Malgolo : don Giambattista Onestinghel

da Spormaggiore. Essendosi ritirato da Casez don Luchini, viene eletto in suo luogo Beneficiato curato di Cases don Luigi Zanon da Campo Denno, rimanendo così vacante la espositura di Tavon. 1878. — Cappellano esposto di Tavon: don Carlo de Tavonati da Tavon (25 settembre). Cappellano : don Bartolomeo Graziola da Pedersano (7 die.). Ai 22 settembre viene benedetto un nuovo cimitero a Banco. Don Giovanni de Manincor da Casez, professore nella scuola reale elisabettina di Rovereto, riceve la pensione

, continuando a di morare in quella città. Il priore di s. Romedio, don Bernardino Gius, pubblica in Ala coi tipi dei Figli di Maria gli « Atti dei santi eremiti anauniesi Ro medio, Abramo e Davide » del francescano padre Benedetto Bonelli 1879. — Cappellano : don Luigi Gallina da Pellizzano (26 agosto). Avendo don Carlo Tavonati abbandonato il suo posto per re carsi primissario a Cavareno, viene nominato Vicario esposto di Tavon: don Vigilio Martinelli da Rumo, (6 nov.) al quale, rimasto ivi sole tre

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Category:
Religion, Theology
Year:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Page 17 of 160
Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 135 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Location mark: II 102.542
Intern ID: 150490
. Sulla piazza sorge una statua in marino di s. Giovanni Nepomuceno, Da Casez uscirono vari illustri uomini, appartenenti alle nobili famiglie de Concini e Manincor. MALGOLO. Forma parte questo villaggio del comune di Salter, e conta 20 case con circa 300 abitanti. Sta a nord di Sanzeno, sullo stradone che porta a Fondo, ed ha vicini il bosco di Salter e la selva di Casez e Dambel. La chiesa con tre altari, dedicati a s. Stefano, a s. Maria Maddalena e all' Addolorata, è posta nella parte più bassa

llosehel, altro casale di Banco, ; Ilorz, nome corrotto da « Vorz », gruppetto di case a breve distanza da Banco. Trasse da questo nome il suo predicato la nobile famiglia Gentili dì Sanzeno. Anche Borz aveva una chiesa dedicata a s. Gregorio, e altra volta nominata a s, Grisogono ; ma abbandonata sui primi del secolo XIX, andò in ruina. CASEZ, Villaggio di 50 case con oltre a 500 abitanti. Forma comune da se, ed è posto in ameno pendio, rivolto a sera e a mezzodì, fra San zeno, Banco e Malgolo

del pae sello, ed è ora dedicata al Santo protomatire, La regge un beneficiato primissario curato, e ne è patrona la comunità. Presso il villaggio, là dove si apre una valletta, si trova la Torre di Malgolo, chiamata co munemente il Castello, di cui parlerò più avanti. In esso trovavasi una cappella pubblica dedicata a s. Giuseppe, la quale andò in rovina. SALTER. Villaggio di 20 case con presso a 300 abitanti, il quale unita mente a Malgolo forma un sol comune. Giace su di un colle alto assai

sull' estrema falda del monte Roven, ed ha dalla parte di mezzodì le

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Category:
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Year:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Page 119 of 160
Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 135 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Location mark: II 102.542
Intern ID: 150490
Ai 22 aprile, martedì di pasqua, con pompa e solennità si portò processionalmente dalla parrocchiale alla chiesa di Tavon il SS. Sa cramento, e da quel giorno in poi In ivi conservato perennemente. In memoria di questo fausto avvenimento si introdusse di far ogni anno in quel villaggio festa di devozione nel martedì di pasqua. 1784, — Prete a Malgolo : don Pietro Visentin. 1785.— Il beneficio curato di Tavon con decreto del governo, 22 gennaio, fu elevato al grado di espositura. Cappellano

a Cavedago.. 1787, — Con decreto del governo, 24 ottobre, tutti gli incerti di Tavon fino allora spettanti al parroco furono assegnati al cappel lano esposto del luogo, il quale ricevette anche la delegazione una volta per sempre in tutti gli affari di cura d'anime. 1788. — Cappellano: don Giuseppe Pedrotti (in agosto). Prete a Casez: don Alessandro Manincor da Casez. Prete a Malgolo: don Marco Zadra. Fuori della pieve erano allora i seguenti sacerdoti nati in essa : don Luigi Francesco Ziller da Sanzeno

a Trento; don Gasparo Ziller da Sanzeno ad Innsbruck ; don Alessandro Sisinio Martirio Parol ini da Roschel cappellano a Mezocorona ; don Giuseppe Manin- cor da Casez curato a Cavedago; don Romedio Concini da Casez primissario ai Masi di Vigo ; don Gioacchino de Betta da Malgolo a san Paolo d' Eppan ; don Faustino Gabardi da Salter a Venezia. 1789, — Viceprimissarìo di Sanzeno : don Tommaso Casari da Smarano, il quale nell' agosto denn nominato anche Cappellano, Beneficiato Bertoldi: chierico

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Year:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Page 95 of 160
Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 135 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Location mark: II 102.542
Intern ID: 150490
s. Croce che si custodiva nella parrocchiale, e per essa si fa fare dal l' intagliatore Betta di Fiemme un tabernacolo. Viene ristaurato con indorature 1' altare di s. Croce in Casez. Ai 19 luglio muore in patria don Gioseffantonio Concini, prete privato, d'anni 70. Prete a, Casez: don Giambattista Bertoldi da Casez. 1731. — Nel mese di giugno morirono a Sanzeno 21 soldati del reggimento Starenberg ivi di guarnigione, nelP agosto altri 23, e nel settembre 2. Il barone Bartolomeo Clesio lascia in favore

, dove ebbe a mostrarsi eruditissimo non solo, ma anche pieno di zelo per il bene delle anime. Ivi morì ancor giovane di anni, ma pieno di meriti e in odore di santità. Era fratello di Francesco Gentili, consigliere del principe vescovo di Bressanone, ed insigne benefattore della chiesa parrocchiale di Sanzeno. Cappellano: don Antonio Bartolomeo Gabardi da Salter, (in luglio), il quale pare sia rimasto ancora Beneficiato curato eli Salter. 1730. — Viene riconosciuta e autenticata la reliquia della

dei poveri della Pieve un legato di fiorini 100. Finalmente anche a Malgolo, in grazia dì certi legati, si potè costituire un beneficio semplice, al quale viene nominato Beneficiato in Malgolo: don Giuseppe Betta da Castel Malgolo. 1732. — Il parroco Bonelli, il quale oltreché vicario foraneo delle due valli del Nosio, per le sue doti esimie fu fatto anche esa minatore prosinodale e cappellano cesareo, mediante la permuta della parrocchia, passava a quella di Bleggio nelle Giudicarie, ove morì

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Year:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Page 140 of 160
Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 135 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Location mark: II 102.542
Intern ID: 150490
1888. — Cappellano: don Giambattista Bertoldi da Fondo, Cappellano esposto di Tavon: don Pietro Valcanover da Ca stagne (12 febbraio). Don Carlo de Tavonati lascia Malgolo, e va, ili luglio, curato a Mollaro. Così quel posto di primissario resta vacante. Ai 28 settembre veniva benedetto in Tavon il simulacro della Madonna del Carmine, opera dello scultore Moroder di Gardena, donato a quella chiesa da Giovanni Vielmetti 1889.— Prete a Sanzeno: don Luigi Mendini, emerito curato di Scurelle

ì simulacri dell' Immacolata e di s. Luigi. La chiesa poi fu rinno vata da capo a fondo : di fatto furono rìnovate le pareti, che mi nacciavano rovina ; fatto nuovo il pavimento del presbiterio, messa al medesimo una balaustrata di pietra, fatti nuovi i banchi e la porta. Di più furono provvedute due lampade di metallo inargentato, quattro eandellieri, sei cuscini, un intiero paramento sacerdotale, ed una to vaglia con pizzo finissimo. Anzi, essendosi rottala campana, ne furono in suo luogo provvedute tre

. E queste spese, che oltrepassarono la somma di fiorini 2500, le sostenne in gran parte del suo il buon curato; il resto fu offerto generosamente e volontier! da quei della villa, e da altri benefattori. La cordialissima festa fatta al zelante don Vigilio per le sue nozze d' argento sacerdotali fu ben meritata. Durante 1' anno moriva in Roma il cappuccino fra Giuseppe Bonadiman da Piano, benemerito della chiesetta della sua patria. 1890. — Prete a Malgolo: don Carlo de Tavonati, pensionato, che

supplisce ivi da primissario. Si provvede per la parrocchiale un veto umerale del costo di fiorini 130. Bortolo Visentin con un capitale di fiorini 120 fonda un legato di quattro inesse annue da dirsi in Tavon, e Orsola de Tavonati con fiorini 105 ne fonda uno di una messa all' anno da celebrarsi pure in Tavon.

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Books
Category:
Religion, Theology
Year:
1903
Eco delle feste del decimoquinto centenario dei SS. Martiri Anauniensi : la pieve di Sanzeno ; notizie topografiche, civili ed ecclesiastiche
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Page 87 of 160
Author: Morizzo, Marco / raccolte e compilate da Marco Morizzo
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 135 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Nonsberg ; s.Märtyrer ; <br />g.Sanzeno ; z.Kirchengeschichte
Location mark: II 102.542
Intern ID: 150490
— eg li santuario dì s, Romedio aveva cinque cappelle : di s. Giorgio, di s. Michele, della Deposizione dalla croce — detta la chiesa grande —, di s. Nicolò, e la più in alto quella di s. Romedio. — La sagrestia era ben fornita di sacri arredi, e aveva cinque calici. In essa poi, sotto di un tavolo coperto da drappo, stava la cassetta di legno in cui nel 1695 erano state collocate le ossa trovate nell' edicola dietro F altare di s. Romedio, e che — a detta del priore Tevmi — « si sup ponevano

a strepitare, ed uno specialmente assalì con tanto impeto detta cassa, ancor che fosse coperta sotto il tappeto della mensa dove hora è riposta, che tentò sino di aprirla coi denti, come tutt' hora possono vedersi le impressioni dei denti. » Il vescovo visitatore, come domandava la prudenza, nulla de cise in quel riguardo, solo ordinò, che la cassetta fosse munita di serrature, e chiusa quindi con chiave. Riguardo alla rendita annua del priore si riduceva allora a circa staia 70 di grano e ad una porzione

di decima in Termeno di tanto grano e vino per l' importo complessivo di fior. 15. Il priore però, come egli stesso ebbe allora a dichiarare, non avrebbe avuto obbligo di residenza. E questo è ben strano ; mentre tale obbligo ascendeva nientemeno che all' anno 1529. Il concorso al santuario doveva essere in quel tempo assai grande, dal momento che il priore manteneva allora nell' eremo un vicepriore. La rendita poi della chiesa di s. Romedio e della fabbrica del santuario si fondava sopra il capitale

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