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History
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[ca. 1900]
Saggio sullo stato e costituzione politico-civile-amministrativa della Val di Fiemme dagli antichi tempi fino al XIX secolo
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Page 17 of 50
Author: Del Vai, Giorgio / [Giorgio Delvai]
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 46 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Fleimstal ; z.Geschichte
Location mark: I 101.891
Intern ID: 229904
Bcario era quello di sedere ai Banco della Rosòn, eoo quattro compagni chiamati „Giurati del Banco", per assistere e controllare il Vicario nell’ amministrazione della giustizia, e qualche volta dare il suo voto (1). Unitamente ai Re golami di Comune aveva la podestà giudiziaria in prima istanza su tutte le divergenze che in sorgevano fra vicini per beni comunali. Come pure unitamente a detti Reggiani fissava le tasse di tutti i commestibili che venivano venduti nella Valle, e dei vini che

vi si introducevano, e faceva osservare tutti i Regolamenti del Libro de Colmine. Lo Bcario doveva essere non solo vicino di Flemme ed abitare nella giurisdizione di Fi em me, dalla quale era escluso Castello, ma ben anco figlio di padre vicino. Egli 'durava in ca rica un anno, cioè dal primo maggio d’un anno al primo maggio del consecutivo. La di lui elezione veniva fatta nel modo seguente. Il primo giorno di maggio di ciascun anno, dopo assistito alla Messa nella Pieve, lo (1) Banco della Resoti (della Ragione

) era ordina riamente detto il luogo in cui si amministrava pubbli camente giustizia dal Vicario unitamente allo Scario. II che comunemente veniva fatto nella casa della Co munità, detta Lozza, (Loggia), ora distrutta, posta sulla'Piazza di - Cavalese alquanto sopra ' il Palazzo Ve scovile. Ma dieevasi anche « Banco della Reson >> il luogo qualunque dove sedea lo Scario senza il Vica rio, per trattare la vertenze'o della Comunità o dei singoli vicini nei pubblici Comizi. Dal che si compren de che

il Banco della Resón, ossia il render ragione (amministrar giustizia) era una cosa inerente allo Sca rio più che non al Vicario, e che perè detto ufficio era di competenza essenziale ed originaria dello Scariafcoì OsULIYUl

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Category:
History
Year:
[ca. 1900]
Saggio sullo stato e costituzione politico-civile-amministrativa della Val di Fiemme dagli antichi tempi fino al XIX secolo
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/229904/229904_41_object_5411957.png
Page 41 of 50
Author: Del Vai, Giorgio / [Giorgio Delvai]
Place: Trento
Publisher: Monauni
Physical description: 46 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Fleimstal ; z.Geschichte
Location mark: I 101.891
Intern ID: 229904
Proferita la sentenza dal Vicario e consì glio dei Giurati, e messa dal Rotaie in iscritto, veniva pubblicata al Banco della Resòn al suo no della campana della Comunità, detta Peri glierà, posta sul Campanile $i 8, Sebastiano, ed ora su quel dello Spedale di Tesero. Quindi si passava all’ esecuzione della sentenza, la qua le, oltre alla prigionìa, infliggeva le seguenti pene (Cap. 15, de Crini.): ,, tagliar la testa, „appiccare, squartare, metter in ruota, abhrug- „ giare, fustigare

e qualsivoglia altra sorte di „sentenze corporali effeMive“ le quali venivano - eseguite dal Ministro della Giustizia (Carnefice, Boia). La pena del capestro si eseguiva ai così detto „Dos della Forca“ fra Cavalese e Castello,, ove.pure si squartava e si metteva in ruota,* sopra il „Dos delle Streghe“ oltre Cavalese si tagliava la testa e si abbracciava; la frusta, o scopa si dava principiando al Banco della Re sòn ed andando al Capitello di Manaiò], e da questo alla Cappella di S. Leonardo, con più o meno

viaggio a seconda della sentenza ; la berlina al Banco della Resòn; la corda pubblica una volta nel Revelli no (cortile del palazzo ve scovile) in seguito sulla piazza di Cavalese ; la corda segreta nel palazzo vescovile. Altro modo di punire i delinquenti era la prigionia. ÀI Vi- / cario toccava far eseguire P arresto, ma F aprir le prigioni era dello Scario, che ne custodiva ■le chiavi. li quale non- era tenuto ad aprirle,/ se prima non era informato delle cause richie denti la prigionia, e se non

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