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Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2011)
Ladinia : revista scientifica dl Istitut Ladin Micurà de Rü ; 35. 2011
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Page 160 of 427
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 419 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: ALD-II: 7. Arbeitsbericht (2010 - 2011) / Hans Goebl ..., 2011</br> Bernardi, Rut: Frühe ladinische Texte aus Col/Colle Santa Lucia / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2011</br> Borghi, Guido: Possono i toponimi Fursìl, Fèrsina, Festornìgo, Fodóm risalire all'indoeuropeo preistorico attraverso il sostrato preromano venetico? / Guido Borghi, 2011</br> Casalicchio, Jan: ¬L'¬ uso del gerundio con i verbi di percezione gardenesi / Jan Casalicchio, 2011</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 6</br> Piazza, Sabine: Armenfürsorge in der Gemeinde St. Ulrich : eine mikrogeschichtliche Untersuchung mit Fokus auf das 19. Jahrhundert / Sabine Piazza, 2011</br> Principali risultati delle ricerche archeologiche nei siti della recente età del Ferro di Ortisei (Ciamp da Mauriz, Via Roma, Col de Flam) / Umberto Tecchiati ..., 2011</br> Verdini, Massimiliano: ¬Lo¬ Zibaldone poetico di Alessandro Goglia : plurilinguismo letterario a Gorizia tra XVIII e XIX secolo / Massimiliano Verdini, 2011</br> Zanello, Gabriele: ¬Il¬ vocabolario della lingua friulana di Giorgio Faggin : 25 anni dopo / Gabriele Zanello, 2011
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/35(2011)
Intern ID: 563400
; V on M ailly 1990, 114. 11 Linguista, docente di glottologia a Firenze (*Trento 1882 - -(-Firenze 1977). Fu direttore della biblioteca di Gorizia e fondatore, nel 1923, della rivista “Studi goriziani” di cui fu anche primo direttore.

ponenti erano per la maggior parte nobili ed ecclesiastici, ma non erano esclusi eminenti esponenti della classe borghese; l’arcadia favorì indubbiamente mag giore sviluppo culturale e apertura letteraria di Gorizia al mondo, gli stessi arcadi donarono quasi cinquemila volumi alla Biblioteca Comunale di Trieste (dove la colonia si sarebbe in seguito trasferita nel 1783 ed estinta nel 1809 9 ). Gorizia fu il cuore pulsante della cultura friulana e della cultura in Friuli per quasi tutto il XIX secolo

; qui vi trovarono ospitalità e asilo molti uomini illustri come Lorenzo Da Ponte, Carlo Goldoni, Giacomo Casanova e persino l’ex re di Francia Carlo X. 10 Dello Zibaldone poetico se ne occupò per primo Carlo Battisti 11 , il quale appuntò in un foglio, che ora si trova allegato all’interno del manoscritto, le caratteristiche principali dell’opera e che mi sembra doveroso riportare poiché ci forniscono le prime informazioni indispensabili sul lavoro di G oglia descrivendo la costi tuzione del

; II, 102). Anche il foglio aggiunto (p. 190), contenente una traduzione in friulano di Hagedorn portava la paginatura 41, 42. Aggiunto un foglietto di formato minore (p. 189). Le carte [1] e 60 sono doppie per un’errata impaginazione: si è provveduto a segnalare il doppione con le lettere a e b accanto al numero delle suddette pagine. Mancano (stracciati) i fogli 128, 129, 130 e 176. 9 A ntonini 1865, 406-408. 10 Cf. D i B razzà 2008, 398; D ella B ona 1856, 200-208; V olpato 2010, 10-11, 20-21, 141

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Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Page 176 of 242
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/29(2005)
Intern ID: 402742
la base per l’argomentazione del presente contributo: da parte della romanistica, l’importanza della zona bilingue della Gallia settentrionale per i fenomeni linguistici di contatto (cf. carta II), e dunque per lo sviluppo particolare del romanzo di questa zona, è stata rivalutata in questi ultimi tempi. 84 L ange , da parte della germanistica, si riferisce alle stesse realtà extralinguistiche per spiegare lo sviluppo particolare del germanico della stessa zona, sostenendo, con argomenti validi

, che questo contatto abbia causato la nascita di innovazioni linguistiche. 85 Visti i nuovi risultati a proposi to delle palatalizzazioni franconi è anche lecito considerare come svalutata l’ipotesi proferita da W artburg 1950, 57s. e da C arton 1974, 154 secondo la quale un con tributo francone avrebbe piuttosto impacciato che rinforzato la PKA galloromanza. 86 Gli argomenti di L ange ci consentono di stabilire una palatalizzazione di lat. [ka] dovuta al contatto linguistico a seconda della

ad uno sviluppo tipico dell’antico francone occid., quello di /lak-jan/ > /*lakkjan/, che diventa poi /*lak-kjan/. 87 Così - nel V/VI sec. - una forma del lat. volg. come /*lekkare/ poteva svilupparsi verso la forma francoromanza/pro- tofrancese nel seguente modo: 84 Cf. P fister 1998, H aubrichs /P fister 1998 ovvero per un riassunto J odl 2004, 9s. 85 Questo fattore starebbe dunque alla base della “Zweite hochdeutsche Lautverschiebung”, cf. L ange 1998, 2001 ovvero 2003b. L ange cerca il motivo per

cui [k] germanica cambi, nell’antico alto-tedesco, in [kx] nella sinergia dei seguenti fattori: a. la palatalizzazione romanza delle consonanti velari, soprattutto quella seconda, pan-romanza di [k/e,i] in combinazione con b. una tendenza germanica occidentale di palatalizzare [k] sotto certe circostanze, cf. L ange 2001, 151. Anche l’indagine dell’origine della palatalizzazione delle consonanti velari avvenuta nell’inglese, nei dialetti del Kent e nel frisone, apporta scoperte utili

, cf. I d . 1998, 51. 86 Sono anche le realtà linguistiche della Vallonia orientale (e della Lorena) che contraddicono l’opinione di W artburg e di C arton , basata sul fatto che il romanzo della Piccardia, formatosi sotto una forte influenza francone, non è molto incline alla PKA: Come si vedrà sotto, la palatalizzazione delle consonanti velari davanti a vocali velari nella Vallonia orientale (e anche nella Lorena) - cf. carta I, 2 - è particolarmente ben sviluppata e supera addirittura quella della Francia

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2011)
Ladinia : revista scientifica dl Istitut Ladin Micurà de Rü ; 35. 2011
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Page 161 of 427
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 419 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: ALD-II: 7. Arbeitsbericht (2010 - 2011) / Hans Goebl ..., 2011</br> Bernardi, Rut: Frühe ladinische Texte aus Col/Colle Santa Lucia / Rut Bernardi ; Paul Videsott, 2011</br> Borghi, Guido: Possono i toponimi Fursìl, Fèrsina, Festornìgo, Fodóm risalire all'indoeuropeo preistorico attraverso il sostrato preromano venetico? / Guido Borghi, 2011</br> Casalicchio, Jan: ¬L'¬ uso del gerundio con i verbi di percezione gardenesi / Jan Casalicchio, 2011</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 6</br> Piazza, Sabine: Armenfürsorge in der Gemeinde St. Ulrich : eine mikrogeschichtliche Untersuchung mit Fokus auf das 19. Jahrhundert / Sabine Piazza, 2011</br> Principali risultati delle ricerche archeologiche nei siti della recente età del Ferro di Ortisei (Ciamp da Mauriz, Via Roma, Col de Flam) / Umberto Tecchiati ..., 2011</br> Verdini, Massimiliano: ¬Lo¬ Zibaldone poetico di Alessandro Goglia : plurilinguismo letterario a Gorizia tra XVIII e XIX secolo / Massimiliano Verdini, 2011</br> Zanello, Gabriele: ¬Il¬ vocabolario della lingua friulana di Giorgio Faggin : 25 anni dopo / Gabriele Zanello, 2011
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/35(2011)
Intern ID: 563400
ai dati di Battisti la data del 10 giugno 1822, giorno in cui venne ultimata la trascrizione della Satira prima di O razio (cc. 61-65). Egli precisa in un piccolo appunto, già presente a margine del foglio del Battisti, dei dati su Antonio Comini rimandando al numero 1268 della Bibliografia dei Friulani del Valentinelli (cf. quivi nota 111). S pessot (prete, insegnante, canonico del capitolo di Gorizia, bibliotecario del Seminario di Gorizia), nell’articolo del 1933, edita alcune poesie a titolo

158 I Ladinia XXXV (2011) / Massimiliano Verdini Dalla c. 128 alla c. 130 si trovava il testamento di G oglia andato perduto. Da p. 135 la qualità della carta cambia. Per la legatura venne adoperata parte del ms. originale contenente poesia friulana. Si tratta di una traduzione di parte dell’Idillio di Bione. Questo scritto è stato scartato e utilizzato per rinforzare la copertina cartone dello Zibaldone. Il volu me dello Zibaldone poetico misura 14,5 x 10 x 3,5 cm. II Scrittura : omogenea

speciali : L’autore della parte originale del ms. è probabilmente un Sonziaco (non goriziano stando alla fonetica del dialetto): cfr. p. 88 v.4° “la so polzette dell’Lisunz in rive”. La data 1800 è poco leggibile e non dà sicurezza sull’esattezza dell’affermazione. Sulle presunte “mani” dello Zibaldone poetico ho già affermato che l’autore del ma noscritto è solo G oglia, il quale alterna la sua scrittura posata con una corsiva. 12 Anche sul punto IV di Battisti ho già avuto modo, se non di smentire

di saggio, dichiara di riprodurle inalterate, ma o lui, o il direttore della rivista “Ce fastu?” cambiano la grafia antica friulana con la quale è stato scritto questo Zibaldone con una grafia più moderna di fine XIX e inizio XX secolo. Ad esempio in corpo e al principio di parola si assiste al passaggio <chi> > <ci> (sechis>secis e chiase>ciase) e in fine parola da <g> a <c’> (quang> quanc ’) o <’c> (chisg> chis’c per non crear confusione col digramma <sc> [s]) segnalando un cambio nella fonetica

di Udine e Gorizia avvenuto durante il XIX secolo che ha portato in queste zone l’occlusiva palatale sorda a trasformarsi in affricata postalveolare sorda [c] > [ts]. Questo suono nella nuova grafia ufficiale della lingua friulana ora si rappresenta graficamente con <cj>. Cf. F rancescato 1961, 27-36. 14 Sono riuscito a provare con sicurezza l’origine slava di A. G oglia , che seppur goriziano nato a Gorizia, aveva il padre slavo (Francesco Matteo di Francesco Goglia, dottorato al Collegio veneto

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Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Page 183 of 242
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/29(2005)
Intern ID: 402742
è solo il carattere particolare della PKA nei Grigioni centrali che è servito di argo mento per dimostrare l’inesistenza di un legame genetico tra la PKA francoromanza e quella padano-ladina. In questo contesto, E ichenhofer 1989, 28s. elenca anche il soprasilvano. Ma in tal caso è altrettanto difficile provare la validità dell’ argomento perché in questo idioma la PKA si manifesta, un’ altra volta, in posizioni che non fanno parte della sillaba tonica: lat. volg. mùsca

( m ) dà, in soprasilvano, come nel grigionese centrale, una forma con palatale: mustga. 121 Diamo qui un altro esempio di quest’irregolarità da cui potrebbe risultare che sarà più sicuro ricondurre l’origine della PKA padano-alpina ad un’ importazione dalla Francia piuttosto che cercarla in un’evoluzione autoctona. In questo caso, ci riferiamo a certe forme doppie che nella Ladinia e nell’Italia settentrionale si trovano in abbondanza e ciò all’interno di territori addirittura ristrettissimi. 128 Come esempio abbiamo

scelto le realtà fonetiche della Surselva, quindi quelle della zona che riguardo alla regolarità della presenza della PKA presenta il numero più grande 129 di problemi particolari. Le forme doppie che - come dicevamo - si riscontrano qui nelle più piccole zone parziali potrebbero dare cenni generici a proposito dell’origine della PKA. Facciamo riferimento agli articoli di P. A. W idmer pubblicati su Vox Romanica (= VR) in cui vengono esamina ti gli idiomi di due valli laterali della Surselva

(la valle Medel e il Tujetsch, cf. carta I, 1d) che - riguardo alla presenza della PKA - si distinguono 130 considerevolmente dalla koiné soprasilvana parlata già a partire dal paese vicino (Disentis/Mustér, cf. carta I, 6) che dista solo un paio di chilometri dal Tujetsch e da Medel. A proposito di questa situazione particolare della Surselva citiamo da W idmer 1963, 118-119: 131 121 Si confrontino anche lat. volg. furca ( m ) > surs. fuortga etc. 128 In questo contesto si potrebbero anche elencare

presupporre un’origine lat. volg. degli equivalenti dolomitici e accostarli alle teoria variazionistica stabilita per gli esempi della Surselva (cf. sopra). Esistono anche delle varianti palatalizzate (con significato particolare) nel badiotto e nel gardenese, tocé e tuce, la cui origine non possiamo discutere qui (ringrazio comunque P V idesott per un cenno in merito). 130 Riguardo a questo problema di natura variazionistica cf. J odl 2004, 219ss. 131 In questa sede, la trascrizione è solo semifonetica

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Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2008)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 32. 2008
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Page 187 of 392
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 389 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Bauer, Roland: Pavao Tekavcic und das Rätoromanische : Nachruf und Bio-Bibliographie / Roland Bauer, 2008</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 4</br> Goebl, Hans: ALD-II: 5. Arbeitsbericht (2007) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Fabio Tosques, 2008</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ ethnopolitisch brisanter Brief des Statistikers Carl von Czoernig an den österreichischen Kultusminister Karl von Stremayr aus dem Jahr 1873 / Hans Goebl, 2008</br> Runggaldier, Jürgen: Arbeitsbericht II des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikographische Projekte, Korrektursystem / Jürgen Runggaldier ; Marco Forni ; Paolo Anvidalfarei, 2008</br> Schürr, Diether: Bösaiers haus : eine literarisch-topographische Recherche zum zweiten Winterlied Oswalds von Wolkenstein / Diether Schürr, 2008</br> Solèr, Clau: Spracherhaltung Rätoromanisch - die Quadratur des Kreises? : sprachliche und außersprachliche Aspekte / Clau Solèr, 2008</br> Toso, Fiorenzo: Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia / Fiorenzo Toso, 2008</br> Verra, Roland: ¬Die¬ Entwicklung der drei Schulmodelle in Südtirol seit 1945 / Roland Verra, 2008</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2005 - 2006 - 2007 / Paul Videsott, 2008</br> Videsott, Paul: Jan Batista Alton und die Besetzung der romanistischen Lehrkanzel in Innsbruck 1899 : Quellen zur Geschichte der Romanistik an der Alma Mater Oenipontana / Paul Videsott, 2008
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/32(2008)
Intern ID: 497329
per questi ultimi è difficile, se non impossibile, riconoscersi in un’utopica nazione in virtù della lingua condivisa (P la -L ang 2008, 30). La maturazione di una coscienza etnico-linguistica è dunque fenomeno recente, anche perché la frammentazione dialettale, amministrativa e religiosa (non va dimenticato che nelle valli Pellice, Germanasca e Chisone si pratica la fede valdese) non agevolò mai l’incontro tra le popolazioni delle diverse vallate, favorendo i progressi del piemontese prima

e dell’italiano poi. I primi fermenti “etnici”, legati a forme di rivendicazione culturale risalgono solo agli anni Ses santa e all’associazionismo di stampo felibristico della Escolo dòu Po e poi di Coumboscuro, espressione di un autonomismo cattolico in alternativa al quale, verso il 1968, avrebbe preso avvio uno sfaccettato movimento contiguo piutto sto alle posizioni dell’occitanismo rivoluzionario (cf. P la -L ang 2008, 73-85). Venuta meno la fase più accesamente rivendicativa, tale occitanismo si manife

sta oggi attraverso strutture organizzative che hanno saputo trovare interlocuto ri politici e istituzionali a livello regionale e provinciale, quali la Chambra d’oc ed Espaci occitan (cf. P la -L ang 2008, 85-91), realtà accreditatesi quali gestrici di una specificità della quale promuovono un’immagine accattivante, divulgata attraverso aspetti spiccatamente “suggestivi” (e non di rado commerciali) che non hanno mancato di suscitare la perplessità di molti militanti “storici”: è diventata una

, esponente di Valados Usitanos, in: P la -L ang 2008, 172). 20 Su questo sfondo, in un clima di grande conflittualità, anche la scelta della grafia è divenuta un aspetto della contrapposizione che si basa in Italia come in Francia sulla distinzione glottonimica tra “provenzale” e “occitano”, non priva ancora una volta di risvolti ideologici per quanto riguarda la determinazione di un’ap partenenza sopralocale - l’orizzonte della “Nazione Occitana” o quello della Re- 20 L’utilizzo della specificità

“occitana” come elemento di richiamo turistico è risultato evidente, come si vedrà, nelle iniziative legate al cosiddetto “evento di comunicazione ‘Occitan lenga olimpica’”, promos so nel 2006 in occasione dei giochi di Torino, con la partecipazione dell’amministrazione provinciale e i finanziamenti della 482. Con riferimento a Espaci Occitan parla espressamente di “inghiottitoio di denaro pubblico”, di “una struttura burocratica dove la stessa sigla Espaci è un marchio di voluta indeter minatezza, una

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Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Page 159 of 242
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/29(2005)
Intern ID: 402742
lombardischen und rätoromanischen 7 Dialekten noch ziemlich klar zutage tritt [...]; 2. erfaßt die Palatalisierung (mit gleichem Resultat wie vor A) meist auch c,g vor ü 8 (üe, ö, i, e, [...]), 3. ist das vorherrschende Resultat ein Mediopalatal [...]. [La PKA padano-alpina] si caratterizza per tratti fonetici che sono estranei alla PKA fran cese: 1. [Nella zona della PKA padano-alpina] questo cambio linguistico è, originariamen te, legato alla sillaba tonica (c’an ma kaval). Questa condizione

si manifesta fino ad oggi assai chiaramente in singoli dialetti lombardi e retoromanzi [cf. nota 7]. 2. [Nella zona padano-alpina], la palatalizzazione comprende per lo più anche c, g davanti a ü [cf. nota 8] (üe, ö, i, e, [...]), 3. Il risultato prevalente è una mediopalatale [...]. L’esistenza della PKA tanto nella Francia settentrionale quanto nelle zone pada- no-alpine sarebbe dunque il risultato di due sviluppi fonetici l’uno indipendente dall’altro, 9 mentre il nesso più stretto tra la PKA della

pianura padana e quella delle zone alpine non viene confutato. 10 S chmid aggiunge, però, che se mai esi stesse un legame tra la PKA francoromanza e quella padano-ladina si dovrebbe presupporre che il punto d’irradiazione del fenomeno non sia da cercare in Fran cia, bensì nella pianura padana da dove si sarebbe propagato a Lione 11 e da lì al resto della Francia e non viceversa, come sosteneva W artburg, 12 che vedeva un legame geografico diretto dalla Francia alla Rezia e la pianura padana

proferire a proposito della storia della palatalizzazione nell’antichità e nel primo me- 7 In questo caso l’autore intenderà soprattutto il grigionese centrale, cf. S chmid 1956, 56, nota 6, e le zone italiane dell’Ossola e della Valle d’Antrona (AIS 1079 capra, punti 109 e 115), la zona a nord di Chiavenna (AIS 1079 capra, punto 205) e certe regioni del Canton Ticino in Svizzera (AIS 1079 capra, punti 22, 31, 32, 41, 42, 50 e 52), cf. G eisler 1992, 139 e anche carta I, 7b e 7c. E ichenhofer 1989, 28s

. che aderisce alla tesi di S chmid presenta degli esempi dal soprasilvano. Per quanto riguarda il rimando a kaval, come esempio per la restrizione della PKA sulla sillaba tonica che varrebbe per il grigionese centrale, occorre stare attenti perché in questa zona predomina la forma tgaval, cf. sotto a proposito della cosiddetta “legge tgavay”. 8 Cf. nota 23. 9 Cf. S chmid 1956, 75s. 10 Cf. S chmid 1956, 56. 11 È stata proferita da B runot -B runeau (1969 3 , 47), cf. S chmid 1956

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Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2008)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 32. 2008
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Page 186 of 392
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 389 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Bauer, Roland: Pavao Tekavcic und das Rätoromanische : Nachruf und Bio-Bibliographie / Roland Bauer, 2008</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 4</br> Goebl, Hans: ALD-II: 5. Arbeitsbericht (2007) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Fabio Tosques, 2008</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ ethnopolitisch brisanter Brief des Statistikers Carl von Czoernig an den österreichischen Kultusminister Karl von Stremayr aus dem Jahr 1873 / Hans Goebl, 2008</br> Runggaldier, Jürgen: Arbeitsbericht II des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikographische Projekte, Korrektursystem / Jürgen Runggaldier ; Marco Forni ; Paolo Anvidalfarei, 2008</br> Schürr, Diether: Bösaiers haus : eine literarisch-topographische Recherche zum zweiten Winterlied Oswalds von Wolkenstein / Diether Schürr, 2008</br> Solèr, Clau: Spracherhaltung Rätoromanisch - die Quadratur des Kreises? : sprachliche und außersprachliche Aspekte / Clau Solèr, 2008</br> Toso, Fiorenzo: Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia / Fiorenzo Toso, 2008</br> Verra, Roland: ¬Die¬ Entwicklung der drei Schulmodelle in Südtirol seit 1945 / Roland Verra, 2008</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2005 - 2006 - 2007 / Paul Videsott, 2008</br> Videsott, Paul: Jan Batista Alton und die Besetzung der romanistischen Lehrkanzel in Innsbruck 1899 : Quellen zur Geschichte der Romanistik an der Alma Mater Oenipontana / Paul Videsott, 2008
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/32(2008)
Intern ID: 497329
luzione della prospettiva provenzalista, con l’adesione della militanza culturale al concetto sociolinguistico di polinomia , 18 consente di leggere la dicotomia tra occitano e provenzale come un episodio di contrapposizione, comune in tutti i contesti minoritari, tra una standardizzazione che ricomponga la varietà dialetta le, consentendo una più o meno velleitaria concorrenza istituzionale con la lingua di stato, e l’accettazione di condizioni di diglossia che salvaguardino tuttavia

una lunga tradizione: fino a qual che decennio fa la popolazione autoctona di queste valli era priva di ogni coscienza iden titaria e parlava occitano in modo incosciente. [...] Quindi, quella che per alcuni abitanti è vista come una riscoperta, per altri è qualcosa che da sempre esisteva: una cultura basata su di una lingua, delle tradizioni, degli usi e dei costumi tipici della propria gente. Soprattutto putati e degli amministratori locali si è opposta in quell’occasione alla determinazione del

provenzale come “dialetto secondario”, incontrando l’adesione di strati significativi dell’opinione pubblica; la questione è stata risolta ammettendo a tutela “le lingue d’oc”, col ricorso a una forma plurale che tiene conto delle diverse realtà idiomatiche, ma il dibattito ha rivelato le complesse implicazioni politico culturali della realtà sociolinguistica del Meridione francese e delle prospettive di pianificazione legate alle varietà che tradizionalmente vi si parlano. Nel 2002 le associazioni

ossification d’une norme unique, et dont l’existence est fondée sur la décision massive de ceux qui la parlent de lui donner un nom particulier et de la déclarer autonome des autres langues reconnues. Ce mouvement ne fait du reste que reproduire le processus dont sont nées probablement [...] les langues actuellement considérées comme unifiées et normalisées” (M arcellesi 1984, 14). In sostanza, l’accet tazione della pluralità della lingua ne basa la legittimazione sulla base di una sorta di contratto

sociale tra i locutori prima ancora che sulla formulazione di un ruolo istituzionale dell’idioma; di conseguen za, l’esigenza di una norma univoca non viene percepita né come elemento essenziale e fondante della contrattazione col centro politico né come strumento identificatorio della comunità linguistica nel suo insieme, la quale stabilisce democraticamente e autonomamente la validità delle consuetudini idioma tiche dei suoi membri a partire dal riconoscimento della loro appartenenza a una lingua

7
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Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2008)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 32. 2008
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Page 195 of 392
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 389 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Bauer, Roland: Pavao Tekavcic und das Rätoromanische : Nachruf und Bio-Bibliographie / Roland Bauer, 2008</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 4</br> Goebl, Hans: ALD-II: 5. Arbeitsbericht (2007) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Fabio Tosques, 2008</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ ethnopolitisch brisanter Brief des Statistikers Carl von Czoernig an den österreichischen Kultusminister Karl von Stremayr aus dem Jahr 1873 / Hans Goebl, 2008</br> Runggaldier, Jürgen: Arbeitsbericht II des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikographische Projekte, Korrektursystem / Jürgen Runggaldier ; Marco Forni ; Paolo Anvidalfarei, 2008</br> Schürr, Diether: Bösaiers haus : eine literarisch-topographische Recherche zum zweiten Winterlied Oswalds von Wolkenstein / Diether Schürr, 2008</br> Solèr, Clau: Spracherhaltung Rätoromanisch - die Quadratur des Kreises? : sprachliche und außersprachliche Aspekte / Clau Solèr, 2008</br> Toso, Fiorenzo: Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia / Fiorenzo Toso, 2008</br> Verra, Roland: ¬Die¬ Entwicklung der drei Schulmodelle in Südtirol seit 1945 / Roland Verra, 2008</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2005 - 2006 - 2007 / Paul Videsott, 2008</br> Videsott, Paul: Jan Batista Alton und die Besetzung der romanistischen Lehrkanzel in Innsbruck 1899 : Quellen zur Geschichte der Romanistik an der Alma Mater Oenipontana / Paul Videsott, 2008
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/32(2008)
Intern ID: 497329
“ligure” nelle sue ex frazioni oggi francesi di Piena e Libri, e che il dialetto brigasco risulta impropriamente “occitano” a Realdo e Verdeggia (oltre che in alcune frazioni rimaste alla provincia di Cuneo) 31 e ligure nell’ex capoluogo, oggi francese, di Briga Marittima. L’“occitanità” presunta che viene affermata in territorio italiano implica quindi, potenzialmente, limitazioni anche alla corretta tutela della specificità delle stesse varietà in territorio francese, e rappresenta per certi aspetti

dell’entroterra montano. 29 In realtà negli anni Ottanta il carattere certamente non “occitano” del dialetto di Realdo e Verdeggia era stato certificato da una com missione di esperti su richiesta del comune di Triora, interessato fin da allora a fruire dei benefici legislativi che si andavano profilando: ma di tale parere non si tenne nel debito conto quando, all’indomani dell’approvazione della 482, i consi gli comunali dei due centri deliberarono il carattere “occitano” dei dialetti locali, ottenendo

su incarico del Ministero degli Interni francese da Bernard C erquiglini (2003) reca infatti un capitolo dedicato agli Ilòts liguriens en France curato da Jean-Philippe D albera (D albera 2003). 31 Si tratta dei centri integrati nel già citato comune di Briga Alta. Pur essendo di dialetto brigasco, invece, non fece mai parte dell’ex comune di Briga la frazione di Viozene in comune di Ormea. Per quest’area una denuncia delle motivazioni squisitamente economiche della scelta di dichiararne il carattere

“oc citano” viene persino da ambienti della militanza occitanista: sul periodico “Valados Usitanos” (84, maggio/agosto 2006, 82) Marziano D i M aio parla francamente di una “patente di occitanità” data al comune di Briga Alta “per l’opportunità di fruire di previdenze predisposte dalla Regione Piemonte”.

8
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Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2008)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 32. 2008
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Page 184 of 392
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 389 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Bauer, Roland: Pavao Tekavcic und das Rätoromanische : Nachruf und Bio-Bibliographie / Roland Bauer, 2008</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 4</br> Goebl, Hans: ALD-II: 5. Arbeitsbericht (2007) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Fabio Tosques, 2008</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ ethnopolitisch brisanter Brief des Statistikers Carl von Czoernig an den österreichischen Kultusminister Karl von Stremayr aus dem Jahr 1873 / Hans Goebl, 2008</br> Runggaldier, Jürgen: Arbeitsbericht II des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikographische Projekte, Korrektursystem / Jürgen Runggaldier ; Marco Forni ; Paolo Anvidalfarei, 2008</br> Schürr, Diether: Bösaiers haus : eine literarisch-topographische Recherche zum zweiten Winterlied Oswalds von Wolkenstein / Diether Schürr, 2008</br> Solèr, Clau: Spracherhaltung Rätoromanisch - die Quadratur des Kreises? : sprachliche und außersprachliche Aspekte / Clau Solèr, 2008</br> Toso, Fiorenzo: Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia / Fiorenzo Toso, 2008</br> Verra, Roland: ¬Die¬ Entwicklung der drei Schulmodelle in Südtirol seit 1945 / Roland Verra, 2008</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2005 - 2006 - 2007 / Paul Videsott, 2008</br> Videsott, Paul: Jan Batista Alton und die Besetzung der romanistischen Lehrkanzel in Innsbruck 1899 : Quellen zur Geschichte der Romanistik an der Alma Mater Oenipontana / Paul Videsott, 2008
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/32(2008)
Intern ID: 497329
Un atteggiamento poco conciliante, la cui conseguenza diretta sarà una petizione sottoscritta da 351 cittadini di Resia (che non è poco) per il riconoscimento giuridico della lingua e minoranza resiana attraverso una legge specifi ca e perché la popolazione di Resia non venga riconosciuta come minoranza linguistica slo vena, e pertanto che la lingua resiana non sia inserita nella proposta di legge 205 contenente Norme regionali per la tutela della minoranza linguistica slovena (MV, 17.10.2007

). Insomma, lungi dall’essere pacificati, gli animi si sono surriscaldati: l’8.11.2007 il MV registrava così l’insoddisfazione del consigliere A ltomonte : “siamo sicuri che quegli emendamenti saranno sufficienti a garantire la vera autonomia e la concreta tutela del resiano? Chi sarà garante di un tanto? Perché sono stati bocciati gli emen damenti [...] che chiedevano, concretamente, di normare separatamente la tutela del resiano?”. Epilogo (provvisorio, a fine 2007) della vicenda, l’ipotesi di un ricor

so amministrativo, proposta dalla Lega della Slavia Friulana mediante un appello ai partiti, alle associazioni del territorio, a tutte le persone che si sentono coinvol te dalla problematica, presentato sul MV il 27.11.2007, lo stesso giorno in cui la “Gazzetta Ufficiale” pubblicava il decreto presidenziale relativo ai 32 comuni che beneficeranno della legge 38/2001 di tutela della minoranza linguistica slovena. 5. Glottonimi o etichette politiche? L’esempio dell’occitano Se nel caso dell’area slavofona del

Friuli il problema dell’adozione del glot- tonimo (e dello standard) sloveno si associa non solo a pur sempre rispettabili perplessità di ordine culturale, ma anche a meno limpide diatribe politiche, a maggior ragione l’adozione del glottonimo “occitano” da parte della 482 si è rivelata assai infelice e foriera di divisioni interne (peraltro, ancora una vol ta, già latenti), se non tra la popolazione interessata, almeno tra i militanti e i cultori che si ritengono a torto o a ragione legittimanti

a rappresentarla: a me sembra francamente improprio liquidare come semplice questione “nomi nalistica” (T elmon 2006b) il problema spinoso della scelta tra “occitano” e “provenzale” (già analizzato a fondo da G oebl 1979, 10-13), poiché ad essa soggiacciono evidenti implicazioni di gestione culturale (e non solo) del pa trimonio linguistico minoritario. La definizione di occitano è infatti oggetto di dure contestazioni legate alla valenza fortemente ideologica che soggiace a tale denominazione, e le diàtribe

9
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Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Page 168 of 242
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/29(2005)
Intern ID: 402742
colarmene interessanti sono in questo contesto Cividale 57 e Pavia 58 dove l’elemento carolingio riuscì a stabilirsi con un’intensità tale da spiegare anche mutamenti linguistici: una varietà padano-romanza avvicinatasi al francoromanzo nell’ambito della corte locale di Cividale poteva estendersi nelle altre zone del Friuli per diventare - data la sua situazione geografica - senza ulteriori disturbi extralinguistici il Friulano odierno. 59 La zona di Pavia, invece, fu poi sottomessa ad una

graduale italianizzazione. In effetti, anche questi fatti extralinguistici potrebbero contribuire a chiarire la que stione dell’origine della PKA padano-alpina visto che è stata contestata 60 l’esistenza di centri culturali alpini. È vero che sarebbe forse meglio sostituire il termine “centri franchi” da “nuclei di cultura franca” per non destare un’idea erronea delle “dimen sioni fisiche” di tali stabilimenti. Nonostante ciò, a giudicare dall’influsso esercitato da essi o secondo la loro funzione

, come abbiamo dimostrato del resto in J odl 2000 e 2004, 182-225, anche se non si può sostenere che fosse lì che nacque la PKA. Essi pote vano, però, svolgere un ruolo mediatore 61 a proposito della propagazione della PKA dalla pianura verso le zone alpine. Condividiamo dunque la posizione di S chmid 1956. Ciò che vi aggiungiamo è l’aspetto che la PKA padana non era un fenomeno autoctono di questa zona ma che era piuttosto stata importata dalla Francia mero vingia e carolingia (cf. sotto e anche

: si tratta della Lomellina dove si riscontrano fin oggi tracce della PKA, cf. carta I, 7e e P ellegrini 1972, 166s. 59 A prescindere da venezianizzazioni e italianizzazioni avvenute in epoche più recenti. 60 Cf. K ramer 1981, 109s. 61 In altre parole - le innovazioni provenienti dai centri franchi della pianura potevano essere accolte prima qui per poi essere diffuse in zone alpine più remote. 62 Cf. J odl 2000 e 2004, 153-255.

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Page 187 of 242
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/29(2005)
Intern ID: 402742
de come limite le invasioni alamanniche in Svizzera e che restringerebbe l’origine della PKA, per esempio in Svizzera, al V sec. non è necessariamente valida. La no stra argomentazione è dunque anche compatibile con i risultati di G latthard 1977. Va notato qui un’altra volta che la concezione di W artburg - dal punto di vista geo grafico - si limitava alla via diretta Francia - Svizzera centrale - Grigioni per cui egli non considerò altre possibilità di spiegare l’origine e la cronologia della

PKA. Come dicevamo sopra, c’è però un modello di spiegazione alternativo. 5. Bibliografia e abbreviazioni AIS = J aberg , K./J ud , J.: Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz, Zofingen 1928-1940, vol. 8. ALF = G illiéron , J./E dmont , E.: Atlas linguistique de la France, Paris 1902-1914, vol. 10. A linei , M.: Il problema dell’etnogenesi ladina alla luce della “teoria della continuità” , in: “Mondo Ladino”, 22, 1998, 459-487. A linei , M.: L’etnogenesi ladina alla luce delle nuove

. Storia e diritto della dominazione carolingia in Italia, Roma 1998. B anfi , E. et al. (eds.): Italia settentrionale: crocevia di idiomi romanzi, Tübingen 1995. B artoli , M.: Alle fonti del neolatino, in: Miscellanea in onore di Attilio Hortis, Trieste 1910, 889-913. B attisti , C.: Questioni linguistiche ladine, Udine 1921. B elardi , W.: Breve storia della lingua e della letteratura ladina, San Martin de Tor 1996. B erschin , H.,/F elixberger , J./G oebl , H.: Französische Sprachgeschichte

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(1997)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 20. 1996
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Page 186 of 276
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 270 S. : Ill., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Angelucci, Diego E.: Nuovi dati sulla preistoria delle Dolomiti : la campagna di scavo 1994 nei siti mesolitici del Plan de Frea (Selva, Val Gardena) / Diego E. Angelucci, 1997</br> Arbeitsbericht 10 zum ALD 1 / Roland Bauer ; Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 1997</br> Berschin, Helmut: Questione ladina, Grundrechnungsarten und Dialektometrie / Helmut Berschin, 1997</br> Craffonara, Lois: Ladinische Beichtzettel aus dem vorigen Jahrhundert / Lois Craffonara, 1997</br> Craffonara, Lois: Rund um Osterbeichte und Osterkommunion im Gadertal / Lois Craffonara, 1997</br> Craffonara, Lois: ¬Der¬ Salzburger Hofmaler Jakob Zanusi (1679? - 1742), ein unbekannter Buchensteiner / Lois Craffonara, 1997</br> Faggin, Giorgio: ¬I¬ verbi "analitici" in friulano / Giorgio Faggin, 1997</br> Gallenmüller-Roschmann, Jutta: Ethnische Identität: Ladiner in Südtirol 1991 und 1994 / Jutta Gallenmüller-Roschmann ; Roland Wakenhut, 1997</br> May, Jürgen: Hans Perathoner und das Leineweberdenkmal in Bielefeld : ein Grödner Künstler im Ravensburger Land / Jürgen May, 1997</br> Muljacic, Zarko: ¬Una¬ menzione del romanzo grigione dell'847 / Zarko Muljacic, 1997</br> Trapp, Eugen: "¬Das¬ größte und schönste Studio von Florenz" : zu Leben und Werk des Bildhauers Giovanni Insom / Eugen Trapp, 1997</br> Trapp, Eugen: Neues zum Werk des Bildhauers Dominik Mahlknecht / Eugen Trapp, 1997</br> Videsott, Paul: Wortschatzerweiterung im Ladin Dolomitan / Paul Videsott, 1997
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/20(1996)
Intern ID: 355181
traduce in tedesco moderno i nomi loro e delle loro sedi. 3) In una nota Hartmann constata: 'Es fehlten die Bischöfe von Straßburg und von Chur' senza addurne le ragioni. Forse il passaggio troppo recente della diocesi di Coira dalla provincia ecclesiastica di Milano a quella di Magonza, come conseguenza del Trattato di Verdun (843), su cui v. Neuenschwander, 1970, 182, non era ancora 'smaltito' dalla burocrazia locale; nel caso di Strasburgo si trattava di una diocesi il cui territorio quasi intero

si era venuto a trovare fuori delle frontiere della Francia orientalis. Ma non è escluso che i due vescovi non poterono mettersi in viaggio per ragioni di salute o per altri motivi prosaici. L'assenza di Essone, vescovo di Coira, è meno importante di un altro fatto: il tenore del 2° canone, votato ad unanimità, dimostra, secondo la mia opinione, che i tredici prelati presenti a Magonza conoscevano bene la situazione etnica a Curia Rhaeticorum. Chi conosce le carte geografiche delle diocesi

a quella di Magonza. Sfortuna tamente il DHGE non è ancora arrivato alla lettera “O”. Se ciò fosse vero, vorrebbe dire che il principio della Chiesa (secondo cui i concili “dettava no legge” soltanto per le diocesi dell’arcivescovato che li aveva orga nizzati) si andava evolvendo a favore del principio statale. Tuttavia W. Hartmann ammette che a Magonza: “... mit Ausnahme der Kirchenprovinz Salzburg war der gesamte Episkopat des Reiches Ludwigs des Deutschen vertreten” (Hartmann, 1984, p. 150). Per

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Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2008)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 32. 2008
/tessmannDigital/presentation/media/image/Page/497329/497329_189_object_5279656.png
Page 189 of 392
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 389 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Bauer, Roland: Pavao Tekavcic und das Rätoromanische : Nachruf und Bio-Bibliographie / Roland Bauer, 2008</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 4</br> Goebl, Hans: ALD-II: 5. Arbeitsbericht (2007) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Fabio Tosques, 2008</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ ethnopolitisch brisanter Brief des Statistikers Carl von Czoernig an den österreichischen Kultusminister Karl von Stremayr aus dem Jahr 1873 / Hans Goebl, 2008</br> Runggaldier, Jürgen: Arbeitsbericht II des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikographische Projekte, Korrektursystem / Jürgen Runggaldier ; Marco Forni ; Paolo Anvidalfarei, 2008</br> Schürr, Diether: Bösaiers haus : eine literarisch-topographische Recherche zum zweiten Winterlied Oswalds von Wolkenstein / Diether Schürr, 2008</br> Solèr, Clau: Spracherhaltung Rätoromanisch - die Quadratur des Kreises? : sprachliche und außersprachliche Aspekte / Clau Solèr, 2008</br> Toso, Fiorenzo: Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia / Fiorenzo Toso, 2008</br> Verra, Roland: ¬Die¬ Entwicklung der drei Schulmodelle in Südtirol seit 1945 / Roland Verra, 2008</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2005 - 2006 - 2007 / Paul Videsott, 2008</br> Videsott, Paul: Jan Batista Alton und die Besetzung der romanistischen Lehrkanzel in Innsbruck 1899 : Quellen zur Geschichte der Romanistik an der Alma Mater Oenipontana / Paul Videsott, 2008
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/32(2008)
Intern ID: 497329
ha contribuito certo a rasserenare il dibattito interno alla minoranza, ponendo serie ipoteche sul futuro delle parlate e sconfessando i principi stessi ai quali si ispira, o dovrebbe ispirarsi, la legislazione nazionale. 6. I paradossi della “zonizzazione”: provenzale e franco-provenzale in Piemonte Le perplessità in merito alla gestione politico-culturale della specificità “occitana” riguardano anche la determinazione dell’area sulla quale la lingua e la cultura “oc citana” stessa si vorrebbero estese

. Come è stato osservato a livello più generale, a seguito della legge 482/1999, molti Comuni, spesso ai margini dell’area di minoranza, quando non addirittura esterni, hanno fatto richiesta di riconoscimento, proponendo una serie di iniziative per dimostrare un sentimento di appartenenza autentico e un attaccamento alle tradizioni, persino, in alcuni casi, in mancanza di parlanti la lingua minoritaria. Eviden temente “vestire” l’identità di minoranza (con attributi culturali non sempre storicamente

fascino esercitato sull’intellettualità locale dalla proposta culturale e politica “occitana” sono probabilmente da ricercare anche nella perdita (o nella storica mancanza) di prestigio delle varietà di contatto piemontesi di fronte alla prospettiva della condivisione di un retaggio culturale percepito oggi come più “nobile” in quanto dotato di tradizioni risalenti all’esperienza trobadorica medievale, all’albigesismo (che pure non ebbe corso nelle valli cisalpine e che sfiorò appena la Provenza

storica) e in fondo alla stessa rinascita fe- libristica dell’Ottocento: da qui l’affermazione di una “occitanità” linguistica presunta che coinvolge oggi come oggi varietà che non presentano affatto tratti galloromanzi. Un fenomeno analogo è stato del resto esaminato da R ührlinger 2005 nel caso dell’indebita estensione della “ladinità” in area bellune se, dove accanto a motivazioni ben più prosaiche emerge certamente una volontà di “nobilitazione” del proprio retaggio idiomatico cadorino attraverso

l’ascrizione alla più prestigiosa matrice ladina. I casi del (neo)ladino bellunese e del franco-provenzale in Francia come lingue “immaginate” o “desiderate” per questioni di prestigio culturale hanno fatto parlare Hans G oebl (2002) di lingue “fantasmagoriche” o “oniriche” (Geister- e Traumsprachen), categorie alle quali l’occitano sembra per molti aspetti affe- rire non meno della più recente lingua “padanese” elaborata in ambienti vicini al movimento politico leghista dell’Italia settentrionale.

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Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Page 170 of 242
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/29(2005)
Intern ID: 402742
regno franco [...], questo presuppone anche in Baviera una lunga tradizione cristiana, [...]. Anche queste Vite sono [...] testimonianze di una concezio ne della vita di tipo nobiliare-monastico, valida per tutta la Francia, e non solo per l’epoca di Arbeone, cioè la seconda metà dell’ottavo secolo, ma già per la fine del settimo secolo, le cui condizioni si rispecchiano [...] anche nelle Vite dei santi. È in grado di capire questo solo chi riesce a liberarsi dalla «leggenda» bavarese e non

sottovaluta l’influsso franco, soprattutto vedendo e riconoscendo i presupposti franchi che sono alla base della più antica storia bavarese (sesto/settimo secolo). Parlando di influssi merovingi sul piano religioso e culturale occorre anche ac cennare al ruolo importante che svolgeva il monastero di Luxeuil 64 come centro d’irradiazione per un’eventuale espansione linguistica dall’area francoromanza a quella padano/-isarco-romanza, cf. carta II e B osl 1976, 166: La Baviera in ogni caso era sotto

il dominio di Dagoberto. Azione missionaria, cattoli- cizzazione e cura pastorale nel sesto/settimo secolo erano in stretto rapporto col re dei Franchi, col duca della Baviera, con l’aristocrazia franca in Occidente e in Oriente, nonché col monachesimo di Luxueil [sic] e col suo spirito improntato alla regola irofranca, in cui avevano avuto parte con la loro iniziativa l’aristocrazia di corte e l’aristocrazia provinciale della Neustria e dell’Austrasia. La posizione del B osl viene confermata da C agol

alle esigenze dei re merovingi, del duca bavaro e della Chiesa romana, le cui intenzioni, pur diverse, potevano incontrarsi nell’azione dei missionari [...]. Questa si colloca nel solco di una consolidata tradizione franco-merovingia, tesa a fare del la chiesa uno strumento essenziale nel controllo politico e militare dei territori conquistati o controllati, fra i quali una posizione rilevante rivestiva il ducato bavaro. 64 Si confronti il ruolo che svolgevano i monaci di Luxeuil a Bobbio che, in età

merovingia, si avviava a divenire uno dei più importanti centri d’irradiazione di influssi franchi nell’Italia settentrionale, influssi che si connessero a quelli della non troppo distante Pavia, cf. J odl 2004, 120ss., 236s. e 243ss. Per ulteriori centri merovingi nell’Italia settentrionale (Piemonte occidentale, Trentino e Verona), cf. anche 153ss.

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Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Page 164 of 242
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/29(2005)
Intern ID: 402742
/k/ + /ü/ dovrebbe essere /tsü/ e non /k’ü/. In molte zone abbiamo però l’esito /k’ü/. 33 Ciò prova che il nesso /k/ + /ü/ fu incluso nella terza palatalizzazione e che il nesso latino <cu>, nell’epoca in cui la seconda palatalizzazione, quella panromanza, era virulenta, si pronunciava ancora /ku/ e non /kü/. Quindi non poteva ancora esistere una /ü/. Come dicevamo, l’argo mentazione di R ohlfs è proprio valida e mette in dubbio l’ipotesi che la terza palatalizzazione, dunque la PKA della pianura padana, fosse

sviluppo /u/ > /ü/ autoctono. È però più probabile (cf. G sell 1996, 576). b.: Anche la /ü/ fu importata dalla Francia nell’Italia settentrionale. In questo caso, l’argomento della propria dinamica di fenomeni importati è particolarmente importante perché in Francia la terza palatalizzazione che scatenò p.e. la PKA, non era più virulenta quando apparve la /ü/, mentre nell’Italia settentrionale, una /ü/ importata dalla Francia abbastanza tardivamente e una terza palatalizzazione importata

precedentemente, ancora virulenta, potevano produrre un risultato diverso da quello della Francia, cioè /kü/ > /k’ü/. 32 Cf. anche R ohlfs 1966, 58s. Dobbiamo mettere in rilievo che può anche essere problematico datare il cambio /u/ > /ü/ troppo tardivamente come propone il R ohlfs (ib.) rifacendosi alle realtà fonetiche delle colonie galloitaliane nell’Italia meridionale e al fatto che /k’ü/ si produce anche con /ü/ secondaria (cf. padanoromanzo /k’ünou/ < cogna to, R ohlfs 1966, 59). Proporremmo qui

un compromesso tra le datazioni estreme come quella di far risalire l’origine di /ü/ in epoca antica (come fenomeno di sostrato) e quella estremamente tardiva sostenuta dal R ohlfs 1966, 58, cf. J odl 2004, 276ss.: l’epoca tra l’VIII e il X sec. Ci rifacciamo in questo senso allo sviluppo analogo in Francia, cf. W olf /H upka 1981, 74, B erschin /F elixberger /G oebl 1978, 167s. ovvero G sell 1996, 576. 33 Cf. G eisler 1992, 139 o P olitzer 1967. Gli idiomi romanzi della pianura padana e della Ladinia

mostrano come esito attuale (per lo più) uno stadio che in Francia non fu che uno stadio intermedio. Ciò non deve svalidare la tesi di un’origine comune delle due PKA: è normale che un’innovazione linguistica che avviene in zone diverse si sviluppi con velocità diverse nelle relative zone come ci fa vedere l’esempio della Val Gardena: Qui, il suono - che in parecchie varietà dolomitiche circostanti (e anche nel grigionese) è ancora una mediopalatale - è già avanzato all’affricata completa

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Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Page 172 of 242
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/29(2005)
Intern ID: 402742
[...] sono presumibilmente immigrati nel Friuli - in un numero considerevole - individui dal nord [cf. nota 65]. Ciò si può constatare (benché per questa zona i documenti storici dei primi tempi manchino come in Liguria) perché le Annales regni Francorum ci dicono - a proposito della repressione dell’insurrezione di Rotgaudo - che Carlomagno dispo suit omnes per Francos. Le fonti storiche narrative rappresentano, per giunta, i margravi [del Friuli] provenienti dal nord, come Erico, Cadolao

= francoromanzo”, cf. sotto). Le conseguenze per la PKA erano le stesse. 4. Modello integrativo per la ricostruzione dell’origine della PKA nella Romània settentrionale (zone francoromanza e padano-alpina) Per spiegare ora più dettagliatamente il presunto legame genetico esistente tra la PKA francese e quella padano-alpina torniamo al lavoro di V idesott 2001. Benché esso si intenda come contributo tipologico, 68 fornisce anche degli spunti per stabi lire questo nostro modello integrativo a proposito della

nascita della PKA nelle due Gallie: “[la PKA è] dovuta alla continuazione delle stesse [V idesott 2001, 42 si riferisce qui alla Gallia transalpina] condizioni protoromanze.” Chiediamoci dunque come si potrebbero specificare le “stesse condizioni pro toromanze”, presenti tanto nella Gallia cisalpina quanto in quella transalpina. Nella 67 Cf. J odl 2004, 226ss. 68 Cf. V idesott 2001, 43, nota 46 (messa in italiche da V idesott ): “Ultimamente sono state avanzate due nuove teorie per l’origine della

palatalizzazione: la palatalizzazione sarebbe dovuta ad un influsso di superstrato del francone (cf. J odl 2000) risp. ad un influsso di superstrato slavo (A linei 1998, 2000). Essendo però il nostro punto di vista tipologico, la questione genetica della palatalizzazione è di importanza secondaria.” Cf. anche J odl 2000, 132-134.

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Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Page 165 of 242
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/29(2005)
Intern ID: 402742
aus der Francia wahrscheinlicher als autochthone Parallelentwicklun gen beiderseits der Alpen; [...]. Così, ci avviciniamo alla datazione di V idesott 35 che ci sembra quella più proba bile. Teniamo un’altra volta presente che non è dunque il modello di espansione geografica della PKA padano-ladina proposto da E ichenhofer 36 che andrebbe ri visto. Il problema è piuttosto la questione se l’origine della PKA padano-ladina possa davvero essere spiegata come fenomeno autoctono della pianura padana. Giungiamo

palatalizzati di /k/ + /ü/ sono quelli della terza palatalizzazione e non quelli della seconda, cioè /k’ü/ invece di /tsü/. 3. L’apporto delle scienze storiche a proposito dell’origine della PKA in specie nella Ladinia dolomitica e nel Friuli A questo proposito si oppongono ancora due posizioni antagonistiche che potreb bero essere riassunte come segue: a. A linei 1998 e 2000: la popolazione italoide dell’Italia settentrionale avreb be, ca. 3000 anni prima di Cristo, assunto la PKA nel suo idioma dai vicini

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Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Page 160 of 242
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/29(2005)
Intern ID: 402742
esperti 13 come quella più probabile per l’origine del fenomeno della palatalizza zione nordromanza 14 cui appartiene la PKA. Lo scopo del presente contributo, invece, è quello di mostrare che ci sono cenni affidabili per cercare l’origine della PKA padano-alpina nella parte centrale/ nord-est della Francia settentrionale del primo medioevo: da parte della germa nistica è sempre di nuovo stato accennato alla possibilità che nell’antico fran- cone, lingua di contatto del latino parlato della Gallia

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Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2008)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 32. 2008
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Page 185 of 392
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 389 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Bauer, Roland: Pavao Tekavcic und das Rätoromanische : Nachruf und Bio-Bibliographie / Roland Bauer, 2008</br> Eichenhofer, Wolfgang: Bemerkungen zu diversen Etymologien im NVRST / Wolfgang Eichenhofer ; 4</br> Goebl, Hans: ALD-II: 5. Arbeitsbericht (2007) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl ; Fabio Tosques, 2008</br> Goebl, Hans: ¬Ein¬ ethnopolitisch brisanter Brief des Statistikers Carl von Czoernig an den österreichischen Kultusminister Karl von Stremayr aus dem Jahr 1873 / Hans Goebl, 2008</br> Runggaldier, Jürgen: Arbeitsbericht II des Istitut Ladin Micurà de Rü: lexikographische Projekte, Korrektursystem / Jürgen Runggaldier ; Marco Forni ; Paolo Anvidalfarei, 2008</br> Schürr, Diether: Bösaiers haus : eine literarisch-topographische Recherche zum zweiten Winterlied Oswalds von Wolkenstein / Diether Schürr, 2008</br> Solèr, Clau: Spracherhaltung Rätoromanisch - die Quadratur des Kreises? : sprachliche und außersprachliche Aspekte / Clau Solèr, 2008</br> Toso, Fiorenzo: Alcuni episodi di applicazione delle norme di tutela delle minoranze linguistiche in Italia / Fiorenzo Toso, 2008</br> Verra, Roland: ¬Die¬ Entwicklung der drei Schulmodelle in Südtirol seit 1945 / Roland Verra, 2008</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2005 - 2006 - 2007 / Paul Videsott, 2008</br> Videsott, Paul: Jan Batista Alton und die Besetzung der romanistischen Lehrkanzel in Innsbruck 1899 : Quellen zur Geschichte der Romanistik an der Alma Mater Oenipontana / Paul Videsott, 2008
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/32(2008)
Intern ID: 497329
non solo dialettale, ma anche dell’uso letterario e delle tradizioni connesse; storie di verse e tradizioni culturali specifiche dividono poi i “Paesi d’oc” facendone entità geografiche e antropiche profondamente differenziate. Dal punto di vista politico culturale infine, se con l’Ottocento e in particolare con l’attività di Frédéri Mistral e del felibrismo, il provenzale si dotò di una nuova lingua letteraria basata sul dia letto della valle del Rodano, l’esportazione dell’associazionismo

irruenti, che pro poneva una rilettura della storia del territorio come continua decadenza a partire dalla crociata contro gli eretici Albigesi, che a partire dal 1208 avrebbe distrutto una florida civiltà autoctona (anche se l’albigesismo fu circoscritto in realtà alle regioni sudoccidentali) attraverso l’annessione allo stato francese. Questa frammentazione politica e culturale può essere vista come un elemento di debolezza per lo sviluppo delle rivendicazioni legate al patrimonio linguistico del

meridione francese; e tuttavia l’occitanismo ha acquisito nel secondo dopo guerra una discreta visibilità, accreditandosi come interlocutore dei poteri politici centrali ed emarginando progressivamente l’associazionismo politico-culturale di ispirazione felibristica: il principio dell’unitarietà della lingua “occitana” gode così di un certo credito in molti ambienti istituzionali, e l’esistenza di una sorta di “lobby” occitana capace di influenzare le scelte di politica linguistica a livello nazionale

viene denunciata da molti osservatori (B lanchet 2004). Tale dato di fatto è peraltro bilanciato dall’orientamento di molte amministrazioni, che, anche per il timore di vedere delegittimati i fondamenti identitari e territoriali delle isti tuzioni locali, si oppongono alla logica omologante in favore della promozione e valorizzazione delle singole varietà linguistiche d’oc; 17 al tempo stesso, l’evo- 17 Nel 1998 l’annuncio da parte del governo dell’imminente sottoscrizione della Carta Europea delle

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Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2005)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 29. 2005
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Page 181 of 242
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 236 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Goebl, Hans: ALD-II: 2. Arbeitsbericht (2004) / Hans Goebl ; Edgar Haimerl, 2005</br> Goebl, Hans: ¬Der¬ "Sprechende" Ladinienatlas : Vorstellung des akustischen Moduls des ALD-I samt Hinweisen zur Installation und Benützung der beiliegenden DVD / Hans Goebl ; Roland Bauer, 2005</br> Jodl, Frank: ¬L'¬ origine della palatalizzazione di [k,g/a] nel romanzo dell'Italia settentrionale, del Ticino, dei Grigioni e della Ladinia dolomitica / Frank Jodl, 2005</br> Kostner, Barbara: Cantare a più voci in Val Badia : ruoli, regole e significati della polivocalità di tradizione orale in una valle ladina dolomitica / Barbara Kostner ; Paolo Vinati, 2005</br> Pausch, Oskar: Am Beispiel Brioschi: Dolomitenlandschaft als Bühnendekoration / Oskar Pausch, 2005</br> Ponticelli, Loredana: Paesaggio e linguaggio: pratiche di relazione / Loredana Ponticelli, 2005</br> Tecchiati, Umberto: Sistemi insediativi ed organizzazione del territorio nel Bronzo recente dell'Alto Adige / Umberto Tecchiati ; Massimiliano Di Pillo, 2005</br> Thiele, Sylvia: Quersprachig denken : zum Umgang mit lexikalischen und anderen Lücken beim Fremdsprachenerwerb / Sylvia Thiele, 2005</br> Videsott, Paul: Dolomitenladinische linguistische Bibliographie 2002 - 2003 - 2004 / Paul Videsott, 2005
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/29(2005)
Intern ID: 402742
dobbiamo aggiungere la posizione postconsonantica tonica come * toccàre > surm. totgier, peccàtu ( m ) > surm. putgea. Abbiamo visto sopra che nella Gallia setten trionale erano anche due le posizioni che svolsero un ruolo decisivo per lo scaturire della PKA: appunto la sillaba postconsonantica, anche quella atona, e quella della posizione iniziale tonica, prima in sillaba aperta. Ciò significherebbe che in epoca merovingia l’evoluzione di [ka] verso la palatalizzazione partisse dalle posizioni

a Lantsch 117 , dà casti oppure lat. volg. caténa ( m ) > surm. cadagna 118 etc. Anche le realtà fonetiche del pa radigma verbale che sono spesso state presentate come esempi per la regola secondo la quale nel grigionese centrale la PKA si manifesterebbe soltanto in sillaba tonica non sembrano essere argomenti che valgano senza alcuna restrizione: all’esempio classico di surm. /cantar/ versus /el tganta/ si oppongono casi come /tutgiér/ e /el tót- ga/. È difficile sostenere che la non-validità della

regola nell’ultimo esempio sia da spiegare tramite un’analogia all’infinito perché una tale analogia si sarebbe potuta produrre anche nel primo caso. Se /el tótga/ non può quindi essere spiegato come formazione analogica ma piuttosto come uno degli esempi che mostrano che nel grigionese centrale la PKA in posizione postconsonantica, anche atona, è generi- ca 119 la sillaba tonica non deve necessariamente essere stata l’unico motore per la nascita della PKA. 120 Anche in questo rispetto, il paese

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Linguistics
Year:
(2003)
Ladinia : sföi culturâl dai Ladins dles Dolomites ; 26/27. 2002/2003
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Page 348 of 433
Place: San Martin de Tor
Publisher: Ist. Ladin Micurá de Rü
Physical description: 431 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Deutsch; Italienisch; Ladinisch
Notations: Bauer, Roland: Dolomitenladinische Ähnlichkeitsprofile aus dem Gadertal : ein Werkstattbericht zur dialektometrischen Analayse des ALD-I / Roland Bauer, 2003</br> Chiocchetti, Fabio: Osservazioni morfosintattiche sul plurale femminile nel ladino fassano / Fabio Chiocchetti, 2003</br> Coray, Renata: Rätoromanische Mythen im öffentlichen Diskurs : die Stellung des Bündnerromanischen in der Schweizer Sprachenpolitik / Renata Coray, 2003</br> Forni, Marco: Norma e componente psicolinguistica in un progetto lessicografico : Wörterbuch Deutsch - Grödner-Ladinisch ; Vocabuler Tudësch - Ladin de Gherdëina / Marco Forni, 2003</br> Ganzoni, Annetta: Zur Spurensicherung eines Polit-Krimis : Anmerkungen zum literarischen Nachlass von Jon Semadeni / Annetta Ganzoni, 2003</br> Goebl, Hans: Zur Dynamik des dialektalen Sprachwandels in den Zentralalpen : ein Vergleich der Lautgestalt der Daten von Ettmayer 1902 und des ALD-I / Hans Goebl, 2003</br> Grünert, Matthias: Pressesprache und Standardisierung: Engadin und Surselva im 20. Jahrhundert / Matthias Grünert, 2003</br> Grzega, Joachim: Aus der etymologischen Werkstatt : zwei Projekte und die dolomitenladinischen Bezeichnungen für "häufig" und "Furunkel" / Joachim Grzega, 2003</br> Gsell, Otto: Formen der Negation im Dolomitenladinischen / Otto Gsell, 2003</br> Kaiser, Georg A.: ¬Die¬ Verb-Zweit-Stellung im Rätoromanischen : ein typologischer Vergleich / Georg A. Kaiser, 2003</br> Liver, Ricarda: Wortgeschichte und Wortgeschichte : Prolegomena zu einer historischen Beschreibung des bündnerromanischen Wortschatzes / Ricarda Liver, 2003</br> Mischì, Giovanni: ¬Der¬ Wortschatz im heutigen Ladinischen und das Dilemma mit seinem Ausbau: freier Lauf oder gezielte Planung? / Giovanni Mischì, 2003</br> Pianca, Barbara: ¬La¬ politica linguistica in Friuli e le istituzioni scolastiche / Barbara Pianca, 2003</br> Riatsch, Clà: Zu Poesie und Mythos bei Andri Peer / Clà Riatsch, 2003</br> Rührlinger, Brigitte: ¬Die¬ sprachlichen und kulturellen Identitätsgefühle der (Neo)Ladiner in der Provinz Belluno : einige ausgewählte Resultate aus einer Felduntersuchung / Brigitte Rührlinger, 2003</br> Solèr, Clau: Gesteuerte und spontane Spracherneuerung : das Bündnerromanische im Alltag / Clau Solèr, 2003</br> Thiele, Sylvia: Didaktisch-methodische Überlegungen zur Lyrik im (Fremdsprachen-)Unterricht / Sylvia Thiele, 2003</br> Vicario, Federico: ¬Il¬ friulano dei giovani nel Comune di Reana del Rojale (Udine) / Federico Vicario, 2003</br> Videsott, Paul: Onomatometrie Ladiniens / Paul Videsott, 2003
Subject heading: g.Ladiner ; f.Zeitschrift<br />g.Ladinisch ; f.Zeitschrift
Location mark: II Z 1.092/26-27(2002-2003)
Intern ID: 355258
DTA II = Battisti, C. / Montecchini, M.: I nomi locali della Pusteria, Firenze 1938. DTA III, 1 = Battisti, C.: I nomi locali delle valli di Badia e Marebbe, parte I, Firenze 1940. DTA III, 2 = Battisti, C. / Da Massa, T.: I nomi locali delle valli di Badia e Marebbe, parte II, Firenze 1944. DTA III, 3 = Battisti, C.: I nomi locali della comunità di Cortina d’Ampezzo, Firenze 1947. DTA III, 4 = Pel l egrini, G. B.: I nomi locali del Medio e Alto Cordevole, Firenze 1948. DTA III, 5 = Pal

l abazzer, V. : I nomi di luogo dell’Alto Cordevole. Vol. I: I nomi di luogo di Colle Santa Lucia e di Selva di Cadore, Firenze 1972. DTA III, 6 = Pal l abazzer, V.: I nomi di luogo dell’Alto Cordevole. Vol. II: I nomi di luogo di Pieve di Livinallongo del Col di Lana, Firenze 1974. DTA III, 7 = Pel l egrini, S.: I nomi locali della Val del Bióis, Firenze 1977. DTA V, 1 = Lun, L.: I nomi locali del Basso Isarco (da Velturno a Vanga), Firenze 1941. DTA V, 2 = Battisti, C. / Gerola, B. / Morandini

, F.: I nomi locali del Basso Isarco (dal rivo di Eores al rivo di Gardena), Firenze 1943. DTA V, 3 = Battisti, C. / Gori, L. / Piacenti, A. M.: I nomi locali del Basso Isarco (dal rivo della Gardena alla Bria), Firenze 1943. Durand, J.P: Notes de philologie rouergate (suite), in: “Revue des langues romanes”, 33, 1889, 47-84. Gartner, T.: Viaggi ladini, fatti e narrati da T. G., con un saggio statistico ed una carta geografica, Linz 1882. Goebl, H.: La dialectométrie appliquée à l’ALF (Normandie

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