¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
CAPITOLO Ql. Sommario : Il traffico con la Germania ed il Fondaco dei Tedeschi in Venezia — Merci e loro provenienza — Relazioni commerciali con le Fiandre e fra Venezia, Verona e Trento — Trattati commerciali — Le fiere di Bolzano. Passiamo ad esaminare, ora, il traffico sull’Adige durante il periodo del primato italiano (1) sul commercio mondiale. Veramente, le fonti di quest’epoca sono scarsissime, sicché ci è impossibile di trattare, piuttosto ampiamente, questo argomento. È questo il tempo
, scendendo a Venezia, vi importavano tutti i prodotti fabbricati nei loro paesi. Il luogo ove si faceva con maggiore attività il commercio di scambio trai due paesi era il Fondaco dei tedeschi in Venezia. « La Repubblica aveva messo a disposizione del commercio tedesco e dei suoi agenti, vasti locali contenenti alloggi per le persone e magazzini per le mercanzie; ed i mercanti di Ratisbona, di Norimberga, di Augusta, di Ulina, di Gostanza, dell’Austria e delle Provincie Renane ne approfittavano
largamente. Essi portavano i prodotti dell’ industria delle miniere ed altri articoli del loro paese e li vendevano a Venezia, ove venivano consumati o imbarcati su navi, che, partendo per il Levante, cercavano un carico ; in cambio, compravano volentieri o i prodotti dell’ indu stria veneta, o le spezie, gli aromi, le materie da tintura, le seterie portate dall’Oriente dalle galere venete. Dal cortile del Fondaco dei tedeschi — scrive 1’Heyd (2).— parti vano per la Germania un numero incalcolabile