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Title A - Z
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Books
Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 671 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
24 settembre 1945, archivio provinciale di Bolzano 15 Scritto del commissario straordinario all'ONAIR di Bolzano del 2 luglio 1946, archivio provinciale di Bolzano 16 Scritto dell'ONAIR di Bolzano all'ONAIR di Trento del 30 maggio 1946, archivio provinciale di Bolzano 17 Scritto del commissario straordinario dell'ONAIR al comune di Lagundo del 2 luglio 1946, archivio provinciale di Bolzano 18 Rapporto dell’ONAIR di Trento del 19 maggio 1947, archivio provinciale di Bolzano 19 Delibera del consiglio

comunale di Lagundo del 29.9.1949 20 Rapporto finale della maestra Marcoiina Perini Travanut, luglio 1956, archivio provinciale di Bolzano 21 Rapporto della direttrice dell'ONAIR di Trento del 7 ottobre 1 955- archivio provinciale di Bolzano 22 Rapporto della direttrice dell'ONAIR di Trento del 23 dicembre 1 953. archivio provinciale di Bolzano 23 Delibera del consiglio comunale di Lagundo del 19.6.1958, archivio comunale di Lagundo 24 Scritto del sindaco Gamper all'ONAIR di Trento del 26 agosto 1958

, archivio provinciale di Bolzano 25 Scritto del 27 giugno 1959 del presidente dell'ONAIR al comune di Lagundo, archivio provinciale di Bolzano 26 Scritto del 28 agosto 1959 dell'ONAIR di Trento alla direzione regionale dell'ONAIR, archivio provinciale di Bolzano 27 Delibera del consiglio comunale di Lagundo del 19.12.1962, archivio comunale di Lagundo 28 ibid. 29 Festschrift Schulzentrum Algund del 30.10.1983, senza impaginatura 30 »Dolomiten« 21./22.723.4.1973 n. 93 1 Schöne, 1969, pag. 8 2 Zieglauer

Moosbrugger, 1982, pag.io 3 »Der Burggräfler« 12.2.1921 n. 35 4 Bonfioli, Rita, direttrice del l'ufficio regionale dell'ONAIR, Trento, lettera del 11.10.1927 al segretario generale dell'ONAIR 668

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 95 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
Lxg'undo primA di LAgundo Un tempo il „Bischofskofel" (cima del vesco- vo), sul monte San Vigilio, segnava i confini tra le diocesi di Coira e di Trento. Qui oggi confinano i comuni di Lagundo, Parcines, Lana e Marlengo, le cui iniziali sono stote incise intorno alla croce di demarcazione solo in epoca piü recente. metä del V secolo. II momento preciso, in cui la Venosta ed il Burgraviato entrarono a far parte di questa diocesi, come anche la storia politica, e ancora tema di discussione tra

di Milano, iniziö, ad orientarsi proprio in quest'epoca verso l'occidente franco, e nel corso del IX secolo venne assegnata alla provincia ecclesiastica di Magonza. 39 Qualunque fosse la situazione, a partire dall'inizio del IX secolo la diocesi di Coira giungeva fino a Merano, dove confinava con la diocesi di Trento. Ancora oggi sul monte San Vigilio si trova una pietra di demarcazione che porta eloquentemente il nome di "Bischofskofel" (dosso del vescovo); essa separa i comuni di Lana, Marlengo

e Parcines, e, segnava il confine tra le diocesi di Coira e di Trento fino al 1907. Da li i confini diocesani correvano lungo la linea che separa Marlengo da Foresta, giü fino al castello di Foresta, ai piedi del Monte Marlengo. La linea seguiva poi il corso dell'Adige fino alla confluenza col Passirio, il cui corso, a sua volta segnava, lungo tutta la val Passiria, il confine ecclesiastico tra la diocesi di Coira e Trento. 40 Cosi fu per un millennio, fino al 1807, quando il governo bavarese procedette

di Trento anche dopo il 1816. II XX secolo portö con se profondi mutamenti nella configurazione politica del la zona centrale del le Alpi; alla fine del la I guerra mondiale, il sud del Tirolo fu ceduto all'ltalia insieme alle zone di lingua italiana dell'lmpero Asburgico. L'importanza assunta nel frattempo dai confini per una vera delimitazione di territori e genti, e testimoniata dal fatto che ora risultava quasi impossibile amministrare una diocesi posta al di fuori dei confini statali. I confini

diocesani dovevano, corrispondere a quelli politici: cosi mezzo secolo piü tardi, nell'anno 1964, la parte tedesca del la diocesi di Trento, cui apparteneva anche Lagundo, fu assegnata alla neo-costituita diocesi di Bressanone e Bolzano. Ma torniamo ancora una volta al primo Medioevo. Nella cristianizzazione e nella germanizzazione abbiamo individuato le premesse del la storia medievale. Questi due fattori sono in stretto rapporto con la nascita del feudalesimo, quell'aspetto eco- nomico-politico che

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 129 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
LAgundo nel Medioevo Santo di Merano (Leitered Ebeneichner), 107 che era stato non solo fondato, ma anche riccamente dotato dal principe territoriale. Signori fondiari furono inoltre alcuni membri delle famiglie ministeriali dei Tarand e dei Milser (Oberlechner e Unterlechner), 108 che erano al servizio dei conte di Tirolo e dunque anch'essi nelle grazie dei principe territoriale. Sembra dunque giu- stificato il sospetto che i principi tirolesi abbiano ceduto parti degli antichi feudi

esteso, col quäle i Conti di Tirolo aspira- vano a raggiungere una posizione di predominio politico nell'area centrale delle Alpi. Ripercorrendo le vicende dei conti tirolesi fino a questo momento, vediamo che erano comparsi sulla scena politica come una di quelle famiglie nobiliari che aveva assunto dall'XI secolo in poi cariche e uffici in qualitä di conti 0 balivi al servizio dei vescovi della zona centrale dell'arco alpino (quelli di Bressanone, Trento e Coira). Per raggiungere queste posizioni

assai ambite dovettero sbaragliare concorrenti di altre stirpi nobiliari, quali i conti di Andechs, di Morit-Creifenstein 0 i conti di Eppan. In val Venosta, allora parte della diocesi di Coira, i Tirolesi erano titolari Sin da lla prima metä dei XII secolo dei diritti comitali in nomedel vescovo di Trento, al quäle erano stati conferiti nel 1027 daH'imperatore Corrado II. In Venosta e nel Burgraviato, il vescovo di Coira vantava, a sua volta, numerose proprietä e diritti provenienti dall'antico

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 729 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
, nell'aprile 1962 una nuova legge edilizia riguardante le chiese, che prevedeva una sovvenzione sotto forma di contributo interessi a lungo termine, fece nuovamente sperare nel necessario contributo statale. Un caso fortunato volle che all'epoca il vescovo di Bressanone, dott. Josef Gargitter, che Chronst conosceva bene, fosse nominato amministratore apostolico dell'arcidiocesi di Trento. Chronst riusci a convincere il vescovo Cargitter a porre il progetto di Lagundo al primo posto nel la lista del

le prioritä; nel frattempo lavoro febbrilmente per terminare i progetti prima del 30.3.1963, termine ultimo per la presentazio- ne. I primi due uffici statali, l'ufficio del Genio Civile di Bolzano e il Provvedi- torato alle Opere Pubbliche di Trento, approvarono il progetto senza grandi difficoltä. Piü volte il corpulento parroco si recö a Trento con la sua Vespa, nell'intento di accelerare personalmente Liter burocratico. Ma questa corsa ad ostacoli si interruppe definitivamente a Roma: nel periodo

della Misericordia .Maria Salus Popoli Romani', pro- fondamente commosso per il suo palese aiuto e ringraziai di tutto cuore.'' 37 II 16 maggio 1965 giunse in visita a Lagundo il vescovo Josef Cargitter. L'8 agosto 1964 la parte tedesca della diocesi di Trento, cui apparteneva anche Lagundo, era stata annessa al la neocostituita diocesi di Bolzano-Bressanone, che sostituiva Lantica diocesi di Bressanone, e ora il vescovo Cargitter visi- 726

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 130 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
torneremo piü avanti. La scelta dell'ubicazione del castello della dinastia dei Tirolesi sembra non essere stata casuale. II Burgraviato sul quäle troneggia il maniero, continuava ad essere zona di confine anche nel pieno Medioevo. Qui si incontravano le diocesi di Coira e di Trento, ma anche le contee della Venosta e di Bolzano. 114 Agli ambiziosi Tirolesi questo punto nevralgico situato tra i diversi organismi politici ed ecclesiastici della zona, dovette apparire particolarmente importante, visto che

essi aspiravano ad imporsi in ognuno di essi: ad ovest si apriva la via verso la Venosta; a nord, superato il passo Ciovo, si giungeva nei territori brissinesi ai quali i Tirolesi guardavano con particolare interesse, e a sud si apriva la val d'Adige che porta a Trento, dove i Tirolesi erano titolari del baliato. Da castel Tirolo inoltre si dominavano „a vista" i castelIi del le famiglie concorrenti quali i conti di Eppan e di Morit-Greifenstein. La valenza strategica del castello rimase tale anche

cinquant'anni dopo, quando all'inizio del XIII secolo, Alberto III di Tirolo era riuscito a crearsi una posizione in tutti e tre i vescovadi (quello di Trento, di Bressanone e di Coira) che non aveva ancora portato ad un consolidamento istituzionale della sua dinastia, ma che, gli garantiva una certa stabilitä grazie alle sue abilitä in campo politico e politico-familiare. Se il convento di Maria Steinach della dinastia dei Tirolo, situato a breve distanza dal castello Tirolo, venne fondato proprio nel 1241

assunto, oltre alla carica di balivo di Trento, anche quella di balivo di Bressanone, era entrato ben presto in conflitto con il vescovo brissinese, suo nuovo signore feudale. Alberto non 127 LAgundo nel Medioevo

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Category:
Geography, Travel guides , History , Südtiroler Dorfbücher
Year:
2005
1000 anni di Lagundo
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Page 87 of 810
Author: Kiem, Maria / [Autori: Maria Kiem ...]
Place: Bolzano
Publisher: Athesiadruck
Physical description: 801 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Mille anni di Lagundo Dt. Ausg. u.d.T.: 1000 Jahre Algund
Subject heading: g.Algund ; z.Geschichte 1002-2002<br>g.Algund ; s.Heimatkunde
Intern ID: 609844
, nell'anno 784 il duca bavareseTassilo seppe difend- ersi, anche se per l'ultima volta, con successo a Bolzano, da un attacco del franco Hrodbert, allora duca di Trento. Ma quando, tre anni piü tardi, Pipino, re d'ltalia e figlio di Carlo Magno, giunse a Bolzano, il duca bavarese dovette sottomettersi al potere dei Franchi per terminare la sua vita in convento, come giä aveva fatto il re longobardo Desiderio. Cosi la zona centrale del le Alpi si trovö per la prima volta daIla fine dell'lmpero Romano

d'Occidente, sotto un unico dominio. Le associazioni politiche esistenti non vennero sciolte, ma continuarono ad esistere anche sotto il dominio dell'lmpero franco. Per la prima volta, dopo l'istituzione del le contee, nell'anno 806 si riescono a individuare confini territoriali ben precisi. Trento, che apparteneva al regno franco-longobardo, arrivava fino a Marlengo sul lato destro delI'Adige, mentre l'altro lato del la valle rimase al ducato bavarese; la conca di Merano fino al Passirio faceva ora parte

del la Raetia Curiensis franca e del la diocesi di Coira. Ora siamo in possesso del primo punto di riferimento sicuro per delimitare i confini nella conca di Merano. In effetti in essa si individuano facilmente i confini tra le diocesi di Trento e di Coira, cosi come rimasero fino al 1807. Ma se, giunti a questo punto, diamo un breve sguardo al passato, dobbiamo

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