11 6, il 1° a Bolzano, il 11° a Neumarkt (Egna). Il 7, il 1° a Neumarkt (Egna), il II 0 a San Michele. L’8, il 1° a San Michele, il 11° a Trento. Il 9, il 1° a Trento, il II 0 a Levieo. IMO, il 1° a Pergine, ed il 11° a Borgo di Valsugana. Una compagnia del 1° andò a Garzano e due a Levieo. * LTl restarono due compagnie del II 0 , con lo stato maggiore a Borgo, due a Strigno, una a Telve ed una a Scurelle. Lo stesso giorno andò la compagnia dei cannonieri da Rovereto a Trento. Il 12 sì riunì

» («Die Heimat. Blätter fürtirolische Heimatkunde, herausgegeben von Dr. Franz Innerhofer ». Merano, annata 1914/1915, fase. 3°, pag. 58). (1) Il Morelli era stato capitano di una compagnia di « sizzeri ». Schmelzer lo ricorda a pag. 232 del suo libro «Andreas Hofer und seine Kampfgenossen. Ein Jugend- und Volksbuch. Innsbruck 1900, Wagner», quale comandante della compagnia di Pergine che dal 22 agosto 1809 prestava servizio ai confini.

ciarono a cedere; in fine battuti e dispersi lasciarono 11 morti, (1) fra i quali un ufficiale (2), sui quali sì trovarono delle carte, che il colonnello spedi subito al generale, comandante della divisione. 1 dalmati ebbero 4 morti ed 8 feriti, tra i quali il sergente maggiore Bustaia, un giovine che sì era sempre distinto in tutti gli affari nei quali si era trovato. II comandante del primo di linea disse al colonnello di avere avuto 3 morti e 16 feriti. Verso le 4 ore pomeridiane

il colonnello spedì due compagnie di volteggiatori, una del battaglione dalmata, l’altra del primo di linea, per fare una ricognizione dei boschi sulle montagne, ove si erano ritirati i tirolesi. ÀI loro ritorno, gli ufficiali, che le comandarono, riferirono che avendo perlustrato tanto la montagna che il bosco, non videro alcuno.. (1) Le perdite dei tirolesi nel manoscritto del «Reggimento dalmata» corrispondono perfettamente con quelle registrate nel libro dei morti della parrocchia di San Genesio. A pag

Ü giorno 20 (a pag. 46) nota: «ein Franzose, beym untern «Wirth an ein Plessür gestorben.» Queste indicazioni vennero pubblicate dal prof. Franz Sylvester Weber col titolo «Aus den Kirchenbüchern der Pfarre Jenesien ob Bozen», a pag. 328 della rivista «Der Schiern», Monatsschrift für Heimatkunde, anno IV, fase. 10, Bolzano, ottobre 1923; ed ancor prima dal P. Martino Kiem, Decano del convento di Gries, nello scritto «Die Gefechte in Terlan, Jene sien und am Sinach vom 17. 23 November 1809» L’articolo

del P. Kiem venne ristampato a pagg. 216-237 del volume: «Tirolensien III., Separat abdrücke aus Artikeln des «Tiroler Volksblatt», Jahrgang 1890-91. Bozen 1892, Druck und Verlag von J. Egger, vorm. J. Wohlgemuth». (2) Pietro Thalguter, nato il giorno 1 luglio 1776 a Lagundo. Ai 25 maggio combattè sul monte Jsel presso Innsbruck, nel centro sotto Eisen- stecken, e il 29 maggio agli ordini del padre Haspinger e del conte Hendl sull’ala sinistra, alla testa della compagnia bersaglieri di Lagundo