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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1926
¬La¬ Val Gardena : studi geografici
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Page 106 of 148
Author: Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Place: Gleno
Publisher: Archivio per l'Alto Adige
Physical description: 136 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 4 - 20. - Aus: Archivio per l'Alto Adige ; 19
Subject heading: g.Grödner Tal ; s.Geographie
Location mark: 1175
Intern ID: 184505
ci sono dati vagamente da Tolomeo nella sua Geografia II, 12. Per quanto riguarda il territorio tridentino è quanto mai impreciso. Oggi due punti sono dati per certo quali stazioni militari e doganali fra la Rezia ed il Municipio di Trento (X Regione), e cioè la « Statio Majensis 0 Castrum Majense», l'attuale Maia (Mais) a Merano e Sabiona alla Chiusa di Bressanone. Appare cosi chiaro che il centro della regione atesina faceva parte d'Italia.

98 LA VAL GARDENA inori delle valli montane, senza quelle precise delimitazioni che ì sostenitori della teoria retica vorrebbero ad esso assegnare. Ed allora che cosa rimane della teoria retica? È inutile fermarsi più a lungo nell'esaminare queste idee, nate e create in parte a scopo politico, che ogni giorno più ricevono qualche colpo sinistro dai progressi della glottologia e dalle inda- gini archeologiche. Il periodo Romano. La Gardena, di fronte all'arrivo dei Romani, qualche decennio

avanti all'èra cristiana, era, come si è visto sopra, con scarsissima popolazione e a civiltà etrusco-gallica, certo nelle stesse condizioni etniche del resto della regione e dell'Italia settentrionale. Isarci furono detti le genti dai Romani trovate lungo la val lata dell'Isarco. Come il processo di romanizzazione avvenne, non è facile spiegare. La conquista tendeva, per fini politico-strategici, al possesso delle vie naturali, dei valichi delle Alpi. E con le guerre con ì popoli alpini di Druso

e di Tiberio, Roma arrivava alla catena terminale e la oltrepassava. Nel 15 dopo Cristo le terre conquistate vennero da Augusto erette in provincia imperiale sotto ii nome di v Rezia », tra l a Gallia ed il Norico. Ma gran parte dell'attuale regione tridentina era unita « Municipium Tridentinum », aggregato alla X Regione d'Italia, La provincia della Rezia era essenzialmente a carattere mili_ tare, con lo scopo preciso di guardare le vie naturali fra la pianura padana ed il Danubio. I confini della Rezia

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1926
¬La¬ Val Gardena : studi geografici
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Page 114 of 148
Author: Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Place: Gleno
Publisher: Archivio per l'Alto Adige
Physical description: 136 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 4 - 20. - Aus: Archivio per l'Alto Adige ; 19
Subject heading: g.Grödner Tal ; s.Geographie
Location mark: 1175
Intern ID: 184505
106 LA VAL GARDENA La chiesa, colla sua lingua latina, i suoi sacerdoti indigeni q= delle valli finitime o trentine, contribuì a mantenere ostinatamente tradizioni, carattere e linguaggio. L'elemento ecclesiastico in una valli come la Gardena, povera ed appartata, aveva più importanza dell' elemento feudale o castellano, poiché ben maggiori erano i rapporti e le influenze del primo con la popolazione che non il secondo. La storia della chiesa è infine Tunica storia della valle. E dobbiamo cèrto

all'opera tradizionale ecclesiastica, oltre che al fat tore nazionale, la conservazione delle caratteristiche latinee romane. Nel contempo, nel resto della regione, la latinità veniva per dendo sempre più di estensione e di vigore, di fronte alla pene- trazione ed invasione dell'elemento straniero. Tutte le singole valli: caddero un po' alla volta, ad una ad una. Nella Venosta, che ci tramanda con centinaia e centina di nomi locali la romanità (i), sappiamo da quanto depone Ul rico da Campell, che

il dialetto ladino non era ancora estinto a Parcines in quel di Merano, al principio del xvi secolo, e Mattea Merian nel 1649, asseriva che era ancora lingua usuale. È finita così, da quest'epoca, con la morte del ladino di Ve nosta, ogni vicinanza, poiché il contatto sì può dire cessi colle invasioni barbariche o poco dopo, tra le parlale ladine che all'inì z j 0 di questo capitolo abbiamo detto dei Grigioni e quelle delle Dolomiti. La germanizzazione dell'Alto Adige, nel senso della sostitu zione

o sovrapposizione alla primitiva popolazione romana, s j venne completando dopo il 1400. Il dialetto e la tradizione romana fronteggiarono qui e lì ] a germanizzazione fino all'èra moderna. E nella valle di Funès. (ted. Villnoess) parallela e a nord della Gardena, si può ricordare come il ladino non era ancora spento al principio del |i6oo (2) Ad ogni modo la sola zona dolomitica con le valli di Badìa Gardena e Fassa, Livinallongo, nonché la Valle di Monastero,, l a ! terale alla Venosta, mantennero la parlata

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1926
¬La¬ Val Gardena : studi geografici
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Page 22 of 148
Author: Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Place: Gleno
Publisher: Archivio per l'Alto Adige
Physical description: 136 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 4 - 20. - Aus: Archivio per l'Alto Adige ; 19
Subject heading: g.Grödner Tal ; s.Geographie
Location mark: 1175
Intern ID: 184505
20 LA VAL GARDENA WEBER G. B. -— Saggio sulPorìgine dei popoli Trentini e sui loro costumi avanti l'èra volgare, con prove dei diale ili di Predazzo, Gardena e Badia, Trento, Marietti, 1871, pag. 78. WEINGARTNER JOSEF, — Die Kunstdenkmäler Sudtirols, II Band, pagg. 287-314, Wien, 1923, Hölze! e C ù Ed. Lavoro molto accurato d'illustrazione storico-artistica d'ogni monumento, chiesa ed oggetto notevole. Alla Gardena sono dedicate 27 pagine, WOLF KARL FELIX, — Wie schreiben wir rhätoromanische

der ladini* sehen und deutschen Dolomitenbewohner , 2 0 Auf., 1914, Lipsia, S. Hirzel. Caratteristici racconti leggendari sulle Dolomiti e le popolazioni ladine, in parte attinti alla tradizione locale, ma in gran parte rifatti coi» materiale punto indigeno ; più d'uno si riferisce a Val Gardena, — Die Ladiner und die Ortsnamenfrage in Tirol , in «Mitteilungen d. D, u. Oe. A. V. », 1916, pag. 157. — Guida pratica della Val di Gardena. Redazione italiana dal tedesco di T. Zulberti, G. Ferrari

. Ed., Bolzano, 1924, pag. 60. Facile volumetto di orientazione sommaria per il forestiero, ricco di nitide illustrazioni : il testo non va esente da appunti di vario genere. WOLF KARL FELIX e CIRAOLO CLARA. — I monti pallidi Leggende delle Dolomiti , Casa Ed. S. Poetzelberger, Merano, 1922, Sono i racconti del sopracitato volume presentati in veste italiana dalla si gnorina Ciraolo, con poche pagine di prefazione. ZORZI FRANCESCO, — Le scuole professionali di Fai Gardena, in •«StrennaTrentina1924, Trento

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1926
¬La¬ Val Gardena : studi geografici
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Page 109 of 148
Author: Viesi, Carlo / Carlo Viesi
Place: Gleno
Publisher: Archivio per l'Alto Adige
Physical description: 136 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 4 - 20. - Aus: Archivio per l'Alto Adige ; 19
Subject heading: g.Grödner Tal ; s.Geographie
Location mark: 1175
Intern ID: 184505
STUDI GEOGRAFICI 101 'nord, l'altra a sud dell' Eno (Inn) o dei monti bavaresi, la latinità era ormai diffusa. Come dimostrò recentemente il Battisti (i ), la romanizza zione avvenne con lenti « compromessi con le civiltà preesistenti, rappresentate da due substrati etnici che continuano ad affermarsi negli usi e nei nomi retoetruschi (nel significato di etruschi mon tanari) e dei galli ». La toponomastica, nel caso nostro, poco o nulla aiuta a com pletare il quadro della penetrazione della

è ritenuto nome storico. E tra Sublavione e Laiano non è azzardato supporre qualche relazione di dipendenza geografica e linguistica per la posizione dell' uno rispetto all' altro : specie se si identifica Sublavione con l'odierno Ponte all'Isarco, poco sotto Laiano (Sub-Lavio). Quanto all'estensione della romanizzazione, sempre per la poca popolazione, non fu certo molto grande. Essa fin alla metà del quarto secolo era relativamente, poco progredita e ricevette forte impulso soltanto con la diffusione

del Cristianesimo. Sabiona, il colle che sovrasta la Chiusa, fu sede dei primi predicatori del Cristianesimo atesino. E la leggenda, più che la storia, ricorda San Cassiano, fondatore dell'attuale Diocesi di Bres sanone, costruttore della prima chiesa a Sabiona dove era il tempio romano dedicato ad Iside Mirionima. È da questa vecchia sede vescovile che parte, per secoli, la cristianizzazione e la romanità. (1) Carlo Battisti, Studi di storia linguistica e nazionale del Trentino , 192.2, pag

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