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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Pedagogy, Education
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2004
¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Page 60 of 452
Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
La globalizzazione, la complessità, ravvento di società pluralistiche e multiculturali sono dei processi inarrestabili. Dopo il crollo delLim- pero sovietico, nel mondo post guerra fredda si assiste alla nascita di nuove civiltà non occidentali (Asia orientale, Giappone, stati islami- ci, religione ortodossa). L’inizio del terzo millennio ha confermato il verifiearsi della profezia di McLuhan del 1962, inerente all’avvento del “villaggio globale”: dopo Letà della pietra, del ferro, del bronzo

, inizia l’era della comunicazione globale. L’interdipendenza economica, scientifico-tecnologica, culturale e politica, pur comportando nume- rosi opportunità e vantaggi - come il miglioramento della mobilità di persone, merci e capitali, l’aumento della ricchezza, della salute e dell’aspettativa della vita - implica anche aspetti conflittuali e rischi che investono la persona umana nella sua essenza. Paradossalmente, nell’“era della comunicazione” il crescente bisogno e le opportunità di comunicazione

scaturite dai nuovi scenari - “globalizzazione”, “nuova economia”, “rivoluzioni informatiche” - sembrano essere sempre piú correlati da problemi e conflitti proprio sul piano della comunicazione fra soggetti appartenenti a culture differenti. D’altro canto, nelle società occidentali, la cultura della postmoder- nità sembra promuovere un uomo sempre piu ripiegato su se stesso, sa- turo di atteggiamenti individualisti e narcisisti, autoreferente, orientato verso i beni materiali, alla quantità, a scapito

della qualità, eclettico rispetto ai valori e al sistema 3 . L’elemento essenziale sembra essere la sfera del privato e del personale, dei propri interessi, dei desideri mutevoli, delle soddisfazioni immediate, del proprio benessere psico- fisico, della propria autorealizzazione. La paura del definitivo orienta prevalentemente la vita verso il superfluo e Leffimero, verso la libertà radicale. L’individuo si percepisce come autosufficiente, spinto dalla costante ricerca del piacere e della felicità

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Pedagogy, Education
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2004
¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
di Bolzano-Bressanone, e il Commissario del Governo per la Provincia Bol- zano, Prefetto Giustino Di Santo. Abbiamo messaggi del Presidente On. Sergio Mattarella e della Presidente del Consiglio provinciale, Alessandra Zendron. Ha inviato i saluti TAssessore Provinciale Luisa Gnecchi, qui rappre- sentata dal suo Segretario e le siamo grati. II Rettore dell’Università di Trento. Prof. Massimo Egidi ha inviato come rappresentante la Dott.ssa Luzzi. DalTUniversità di Trento è presente il Prof. Antonio

LUIGI VITTORIO FERRARIS PRESIDENTE DELL’ACCADEMIA Vorrei salutare loro tutti e accennare ai numerosi messaggi di saluto che ci sono pervenuti: tutti attestano come TAccademia di studi di Merano sia conosciuta - conosciuta nel mondo. Abbiamo una lettera a nome della Pre- sidenza della Repubblica che leggo soltanto in parte, “TAccademia svolge un’attività di cui il Signor Presidente della Repubblica è stato informato; il prossimo convegno si presenta interessante, ben strutturato e sono certo che

Scaglia, Preside della Facoltà di Sociologia. UUniversità di Verona è rappresentata dal Prof. Agostino Portera. Saluto il dottore Werner Stuflesser, Presidente delTAccademia Euro- pea di Bolzano, che ha una nuova sede in un edificio bellissimo e persegue obiettivi di rieerca di grande rilevanza; riteniamo che TAccademia Europea sia importante per la Provincia di Bolzano e quindi sono lieto e, non lo nascondo, che la piú piccola e modesta, anch’essa ambiziosa, Accademia di Studi di Merano collabori

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Pedagogy, Education
Year:
2004
¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
ed em- pirico) dispone di uno “sguardo”a trecentosessanta gradi, con il quale è possibile un’interpretazione multidimensionale della vita personale (affettiva, sociale, culturale, cognitiva, valoriale). La Pedagogia non si identifica con una o piú sfere di maturazione della vita personale, ma si propone eome progetto formativo integrale del soggetto-persona, in grado di riannodare - in un quadro sistemico e interrelato - la molte- plicità delle sue dimensioni costitutive. In questa direzione, la Pedagogia

è chiamata a combattere tutto ció che porta a rimpicciolire (perché interpretato unilateralmente) e a de- pauperare (perché non interpretato integralmente) il piano esistenziale della vita personale. Suo compito è quello di preservare ed espandere, in tutta la loro ricchezza, le molteplici sfere della vita personale, assicu- rando loro quella vitalità e quella tensione esistenziale che fungono da “ingredienti” dinamici irrinunciabili per potere combattere e neutraliz- zare ogni forma di cristallizzazione

e impoverimento della personalità dell’uomo e della donna. Tutto questo per dire che la Pedagogia scommette molte delle sue fiches educative sulla roulette della sfera intellettuale ed etico-sociale della vita personale alimentate dalle categorie dell’impegno, della coo- perazione, della solidarietà e della responsabilità. Sono le parole-piü del vocabolario pedagogico, preziosissime per far si che le giovani genera- zioni non si smarriscano (o si perdano) nel cupo tunnel dei disvalori che stanno inquinando

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Pedagogy, Education
Year:
2004
¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
“Possiamo ancora essere utili?”. Alla domanda faceva seguire Panalisi di quel momento storico cruciale e l’invito a prendere comunque posi- zione a favore della verità: “Siamo stati testimoni silenziosi di azioni malvagie, ne sappiamo una piu del diavolo, abbiamo imparato l’arte della simulazione e del discorso ambiguo, l’esperienza ci ha resi diffi- denti nei confronti degli uomini e spesso siamo rimasti in debito con loro della verità e di una parola libera, conflitti insostenibili ci hanno

resi arrendevoli o forse addirittura cinici: possiamo ancora essere utili? Non di geni, di cinici, di dispregiatori di uomini, di strateghi raffinati avremo bisogno, ma di uomini schietti, semplici, retti. La nostra forza di resistenza interiore contro ció che ci viene imposto sarà rimasta ab- bastanza grande, e la sincerità verso noi stessi abbastanza implacabile, da farci ritrovare la via della schiettezza e della rettitudine?”. 11 Di fronte alla volontà di dominio che sembra distruggere la resi

- stenza delle coscienze, Bonhoeffer avverte la necessità di una coerenza interiore che si commisuri senza riserve con la verità. Si tratta di una verità esistenziale che supera il piano impersonale della propaganda o della tecnica; una verità che richiede una sincerità senza riserve, proprio perché scaturisce dalla decisione interiore con cui l’uomo si impegna a corrispondere alla decisione di Dio nei suoi confronti. Una decisione, quest’ultima, giova ricordarlo, che chiede all’uomo di raggiungere

la maggiore età, coniugando la fedeltà all’ultimo con l’impegno generoso e senza riserve all’interno del penultimo, ossia all’interno di quella realtà storica in cui è chiamato a vivere. II richiamo alla responsabilità di fronte all’altro rappresenta uno dei temi piú significativi del pensiero di Emmanuel Lévinas, il filosofo ebreo scomparso da quasi un decennio. Nella sua opera piu conosciu- ta, Totalità e Infinito, troviamo fin dalla prefazione la denuncia della violenza della guerra che rischia

di sottoporre le persone al verdetto anonimo della storia: “Non è necessario provare attraverso oscuri fram- menti eraclitei che l’essere si rivela al pensiero filosofico come guerra; e neppure che la guerra lo investe non solo come il fatto piú evidente, ma come l’evidenza stessa - o la verità - del reale. In essa, la realtà fa a pezzi le parole e le immagini che la nascondono e finisce con l’imporsi 77

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Pedagogy, Education
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2004
¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Page 103 of 452
Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
Lévinas intende comunque sottolineare il proprio debito nei con- fronti della ragione filosofica eon riferimento specifico al metodo della fenomenologia husserliana. Tale metodo permette infatti di andare al di là della pura oggettività del conoscere per riscostruire quel mondo- della-vita che appare piu ricco di ogni nostro schema conoscitivo. In Totalità e Infinito si sottolinea che tale metodo consente di riscopri- re una dimensione piú profonda della verità che è data appunto dal rapporto

con l’altro: “In quest’opera, la deduzione fenomenologica riconduce il pensiero teorico sull’essere e Tesposizione panoramica dell’essere stesso ad un significato che non è irrazionale. L’aspirazione all’esteriorità radicale, detta per questa ragione metafisica, il rispetto per questa esteriorità metafisica che bisogna, innanzitutto, “lasciar es- sere” - costituisce la verità. Essa anima questo lavoro e attesta la sua fedeltà airintellettualismo della ragione. Ma il pensiero teorico, guidato

dall’ideale dell’oggettività, non esaurisce questa aspirazione che resta al di qua delle proprie ambizioni”. 16 II piano impersonale dell’oggettività puó essere superato solo nella misura in cui sul piano fenomenologico sono in grado di lasciarmi inter- pellare dal volto dell’altro; in tal modo posso riscoprire la dimensione profonda della verità, al di là degli schemi concettuali della razionalità oggettiva: “II volto d’Altri distrugge ad ogni istante, e oltrepassa l’im- magine plastica che mi lascia

e contenuto [...]. La condizione della verità e dell’errore teoretico, è la parola dell’Altro - la sua espressione - che è già presupposta da ogni menzogna”. 17 La riflessione di Lévinas si rivela particolarmente efficace proprio per il continuo confronto tra il logos puramente filosofico e quello proprio del comandamento biblico. Questa possibilità di parola rappre- senta infatti il significato autentico della verità, in ordine a quel Dire 79

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¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Page 403 of 452
Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
è certo qui possibile ripercorrere le lucide analisi del filosofo tedesco riguardanti la trasformazione delYoperari avvenuta in seguito al cam- biamento epocale della comprensione dell’essere, vale a dire alla fine della metafisica. Appare tuttavia necessario tenere a mente alcuni punti fondamentali, da cui dipenderà la disamina della formazione nell’età della produzione. 1) Innanzitutto cessa la commisurazione dell’uomo ad una immagine divina, che fungeva da modello per una imitazione

personale o per immettere tracce del divino nelle istituzioni sociali; l’uomo contemporaneo dà forma alle cose esclusivamente seguendo la propria volontà. 2) Le istituzioni sociali quindi sembrano caratterizzate da una estrema motilità, esse non sono altro che passaggi senza fine nel processo essenziale della storicità dell’uomo. 3) La coppia dialettica lavoro-dominio nell’epoca della produzione svincolata viene a legarsi in maniera sempre piu inscindibile, cosi che il potere si identifica con Yoperari

, attraverso cui accade la comprensione dell’essere, è quella formata dalla coppia lavoro-dominio, ciò vale a dire che l’uomo seopre il mondo che lo eirconda (e quindi interpreta gli enti e l’ente stesso che egli è) secondo la maniera in cui questi due fenomeni fonda- mentali dell’esistenza portano alla luce l’ente. È bene notare però che Fink non fa mai della questione della tecnica un problema distinto dalla dialettica lavoro-dominio. La tecnica al contrario, nel sempre crescente dispiegamento della sua

potenza, appare strettamente legata a tali due fenomeni fondamentali. Detto ciò, la storia della filosofia mostrerebbe chiaramente, a pa- rere di Fink, il mutamento epocale che si ripercuote sulla idea di for- mazione. Se per gli antichi Greci all’educazione alla vita sociale e politica, in vista di un comportamento indirizzato alla felicità, erano 379

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Pedagogy, Education
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2004
¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Page 83 of 452
Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
consumi e dei relativi modelli di vita collettiva. In particolare, questi ultimi stanno sempre piú riducendo le cifre della “singolarità ,, che identificano il soggetto-persona. II solo capace di ergersi da antagonista irriducibile dell’ “altra” (mostruosa) faccia deirumanità: il soggetto- massa (manipolabile e omologabile dai dispositivi di modellamento esistenziale in possesso della globalizzazione culturale). E sul palcoscenico della globalizzazione culturale che intendiamo rivolgere

il nostro sguardo. Impugnando questa tesi. Uedncazione dispo- ne di un balcone interpretativo nevralgico per l’umanità che abita i vil- laggi planetari delEinformazione massmediologica ed elettronica. Come dire. Siamo convinti che Veducazione - se diffusa sulEodierna società della conoscenza (capillarmente mediatica) e se fatta valere come una “sfida” esistenziale e culturale - possa fungere da regolatore esistenzia- le. Contribuendo sia a ridisegnare una cultura di massa accettabile sul piano

dell’obiettività dell’informazione e della qualità artistica, sia ad educare a una diffusa personalizzazione delle conoscenze veicolate dai massmedia come dai personalmedia. In quanto “sfida” verso gli attuali processi di globalizzazione culturale, Veducazione (a patto che indossi abiti “copernicani”) puó fungere da dispositivo di difesa del soggetto- persona. Quindi, capace di favorire questa diffusa presa di coscienza: il massmedia e il personalmedia possono lasciare “via-libera” all’avvento

- esistenzialmente devastante - di un soggetto-massa. Ad un uomo e ad una donna modellati e standardizzati (l’uomo “utile”, in serie) nei loro comportamenti quotidiani: affettivi, cognitivi, sociali, valoriali. I tamburi del duemila annunciano con insistenza Eavvento di un millennio alternativo. La sua promessa è un po’ questa. Sta albeggiando all’orizzonte un mondo nuovo che si fa carico di un salto di qualità per la sua filosofia della vita. Un salto possibile con un modello di “società” rispettoso dei valori

della libertà, della giustizia, della diver- sità, della pluralità. È un’alternativa che potrà diventare realtà soltanto andando oltre: trascendendo il modo di essere di questa nostra società “modernista” (ideologica e discriminatoria). È un orizzonte possibile. A patto di inaugurare - anche con il concorso di una educazione diffusa - la stagione “postmodernista” delle grandi scelte democratiche: civili, culturali, valoriali. \2educazione fa tutt’uno con Eintegralità dellaper- 59

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Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
Sullo scenario della “condizione umana” non prevale alcun sa- pere/disciplina, ma solo l’attitudine aIVinterpretazione, che ci aiuta a rifuggire dall’illusione di un completo coglimento della realtà. L’interpretazione (ermeneutica filosofica) denuncia il limite o la valenza riduttiva della definizione (Vapofansi) e introduce il senso e il valore del colloquio, colto nella sua dimensione vitale, col quale la ricerca di risposte alle proprie domande, “che ciascuno conduce assieme agJi altri

”, assume un rilievo maggiore rispetto a qualsiasi impalcatura argomentativa o a qualsiasi procedura regolamentativa. Nello spazio vivente del colloquio (anche tra i saperi) si apre quell’arte della phro- nesis, per cui attraverso l’uso del giudizio e della misura è possibile un avvicinamento reciproco. Se nel destino dell’Europa è stata Vepisteme la forma di conoscenza misurativa e calcolante ad essere divenuta domi- nante (con la conseguente egemonia della divisione/eontrapposizione), non ci si puó

dimenticare che qui è fiorita anche la leggerezza dell’ar- monia e della proporzione, nella libertà sottesa ad ogni ragionevole applicazione di regole. Nell’epoca àeAYoikoumene [vedi Gadamer, L’Europa e l’oikou- mene] è fondamentale che il misurare ritrovi il proprio equilibrio nel senso della misura. Se è stata proprio la metafisica dell’Occidente a introdurre la scissione come sostiene Heidegger, che denuncia la perdita della differenza ontologica e il destino della tecnica, è oggi necessario risalire

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Page 164 of 452
Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
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Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
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Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
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Location mark: II Z 759/26(2002)
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irripetibile), in virtü del quale ogni persona è una personalità; e lo è non meno di quelle individualità storicamente maturate e determinate che sono quelle comunità umane variamente indicate come “nazioni”, popoli, etnie, portatrici appunto della propria cultura, della propria civiltà, nelle espressioni della propria lingua, della propria visione del mondo earica di significati, dell’arte, del pensiero, della morale, della spiegazione scientifica, della tecnica, soprattutto della religione, in cui

si assomma Luniverso dello spirito umano, mente e cuore, cielo e terra”. Se non sembra ancora chiarito il problema della prevalenza dell’es- sere biologico (F. Remotti parla di essere biologicamente carente) su quello psichico o su quello culturale - capitolo sul quale getta nuova luce il recente saggio di Steven Pinker dal titolo “The blank slate. The modern denial of human nature” - è da ritenere che l’idea di diversità, come molti riconoscono, sia un costrutto culturale e come tale vada accettato

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Physical description: 422 S.
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Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
disgiunzione tra la cultura umanistica e quella scientifica delineatasi nel XIX secolo e aggravatasi nel XX; b) la sfida sociologica, che riguarda il ruolo dell’informazione e della conoscenza; c) la sfida civica, che riguarda la caduta del senso della responsabilità con l’indebolimento della percezione globale dei problemi, e il conseguente deficit demo- cratico crescente a fronte dell’appropriazione da parte degli esperti, degli specialisti, dei tecnici, di un numero crescente di problemi vitali. Weber

definirà ció Burokratisierung; d) la sfida paradigmatica (sfida delle sfide), non programmatica, che riguarda finalmente la costituzione di quel paradigma del pensare che svegli, solleciti la nostra attitudine a organizzare la conoscenza 2 . Ma, in tutto questo qual è il ruolo della filosofia vista in un’ottica paradigmatica, capace di porre e vincere le sfide del nostro tempo? La domanda ci riporta inevitabilmente nel cuore di uno dei nodi piíi qualificanti della cultura occidentale/europea

e costringe a intraprendere un cammino a ritroso che conduce a scoprire la radice del pensiero europeo che, nel suo svolgimento, si muove da pensiero dell’unità a pensiero della divisione e della separatezza (qui è richiesto un lavoro “filologico”!). Per ricostruire questo itinerario appare produttivo ripercorrere l’an- damento della filosofia occidentale, che è come dire riscoprire e ri- prendere la storia della ragione occidentale, che secondo la nostra tesi fa tutt’uno con la scoperta e la storia del

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Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
degli uomini tra di loro e del concetto di bene comune, con la conseguente assunzione da parte dell’uomo di com- portamenti sempre piú arbitrari nei confronti della realtà. II risultato di questa “perdita” si fa sentire nella doppia direzione della ridefinizione della filosofia che tende sempre piú a strutturarsi come strumentario razionalistico, come sistema rigoroso e internamente coerente con fun- zione essenzialmente tecnica, se non chiuso in uno sterile solipsismo (ragione tecnica); e della

concezione del mondo che da ambito dei bi- sogni pratici dell’uomo, che in essa e di essa vive, si trasforma a luogo di esercitazione di formulazioni concettuali astratte, ultimo esito della volontà di “dominio” della ragione 3 . Entriamo nel vivo della prospettiva europea e del dibattito che da qualche tempo la coinvolge, ma senza indugiare piú di tanto nel frastuono che ha accompagnato la nascita delEEuropa, con l’ancora non soddisfatta domanda della dimensione etico-politica. Ed è qui che si gioca

tutta Eimportanza di una paideia in grado di recuperare sia pure all’interno della rivoluzione introdotta dalla globalizzazione, dal- la complessità e dalla crisi dei valori, la tradizione culturale veicolata dalle scienze umane. Quando si invocano le radiei culturali e spirituali dell’Europa, inevitabilmente siamo costretti a interrogare i saperi che sono stati all’origine del continente e dell’occidente, colti, come dice- vamo, nella loro unità ed interdipendenza. Siamo chiamati a reinterpretare

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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Pedagogy, Education
Year:
2004
¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Page 67 of 452
Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
ammonta a circa 2.200 miliardi di dollari (circa il 40% del Pil dei PSA), pertanto le loro poche risorse sono spesso impiegate per il pagamento degli interessi maturati nel corso degli anni, anziché per il nutrimento della popolazione locale o per lo sviluppo del proprio paese. A tutto ció si aggiungono gli squilibri demografici fra i paesi ricchi e quelli piu poveri (pressione demografica differenziale). La cosiddetta seconda transizione demografica, che caratterizzerebbe i paesi postin

- dustriali, si manifesta nell’abbassamento del livello di fecondità, nella tendenziale decrescita della popolazione e nell’aumento degli anziani, nella costituzione di “nuove” famiglie (spesso scevri da legami stabili e assiologicamente incerte), e nell’aumento dei flussi migratori. Nella fattispecie, il confronto tra lo sviluppo demografico dell’Europa e quello dell’Africa del Nord mostra una crescita incessante della po- polazione nelle zone piú povere, controbilanciata da una allarmante riduzione

delle nascite e dall’invecchiamento della popolazione nei paesi ad alto sviluppo (piú di tutto in Italia). Negli ultimi 40 anni la vita si è allungata piú che nei duemila anni precedenti, e si prevede che nel 2010 le persone con piú di 60 anni rappresenteranno circa un quarto della popolazione europea, con le notevoli implicazioni che ció comporta a livello della ripartizione delle risorse, del funzionamento del mercato del lavoro, delle politiche sociali e della vita relazionale a livello

individuale e familiare 11 . Pertanto anche nel prossimo futuro è improbabile un arresto dei flussi migratori “Non è realistico concepire un mondo globalizzato dal movimento sempre piú veloce di capitali, di informazioni, di turisti ed aspettarsi che la gran massa degli esseri urnani smetta di praticare la mobilità, che è una costante millenaria” 12 . A1 contrario, a fronte della diminuzione della popolazione attiva locale e la crescente richiesta di servizi da parte degli anziani, tali spostamenti

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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Pedagogy, Education
Year:
2004
¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Page 324 of 452
Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
la realtà. Ha ragione Richard Grathoff a parlare della “semplicità dei sistemi e della molteplicità del mondo della vita”. Sulla molteplicità si erano orientati Durkheim, Simmel e Toennis, piú tardi anche Max Weber, Norbert Elias, Theodor Geiger. Nel campo delle scienze sociali, tali autori conoscono oggi una rinascita e una nuova applicazione, per esempio nel “dibattito sulla globalizzazione”, i cui principali topoi sono: società aperta, stato di diritto, costituzione di dominio, potere

sociale, cambiamento sociale, intreccio, catene funzionali, lavoro formalmente libero, umanizzazione e altri. L’atmosfera che si respirava negli stati nazionali delTOccidente alla fine del XIX secolo - in quelli che in Germania vengono chiamati i “Gründerjahre” - dinanzi al fenomeno della complessità, che fece temere ai critici della cultura e alle cassandre Timminente “declino del- TOccidente” e il suo naufragio nella “società di massa” - tale atmosfera non è dissimile a quella odierna

, caratterizzata dal fenomeno complesso della globalizzazione, anche se ció forse appare solo in considerazio- ne della confusa opinione pubblica e pubblicata su tale fenomeno in quanto evento che coinvolge Tintero globo. Oggi, tuttavia, gli epitheta ornantia sono altri: americanizzazione, neoliberismo, principio della potenza, discriminazione delle minoranze, disoccupazione di massa, povertà mondiale e di massa, antagonismo di classe nel rapporto di 20 a 80. Un recente titolo della rivista “Der Spiegel

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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Pedagogy, Education
Year:
2004
¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Page 42 of 452
Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
posta il problema della condizione umana. Tutto ció deve contribuire alla formazione di una coscienza umanistica ed etica di appartenenza alla specie umana, la quale puó essere completata solo dalla coscienza del carattere materno della terra (la madre terra di Franceseo d’Assisi!) per la vita, e della vita per l’umanità. Tutto ció deve concorrere anche alTabbandono del sogno prometei- co della conquista/sottomissione dell’universo e di dominio della natura, espresso da Bacone, a Cartesio

, a Buffon, e che ha animato l’avventura conquistatrice della tecnica occidentale. Ma ció richiede un nuovo impegno del pensiero, e in particolare del pensiero filosofico, come pensiero della totalità (e perció pensiero rigoroso), per definire una nuova antropologia, che è come dire, aprire un nuovo accesso alla “condizione umana”, proprio attraverso Tinizia- zione alle nuove scienze, che ricordano anche alla cultura umanistica la situazione dell’essere umano nel mondo minuscola parte del tutto, ma che

, teologicus. La sociologia si dovrebbe indirizzare verso il nostro destino sociale, l’economia verso il nostro destino economico, la religione verso il destino trascendente dell’essere umano. II contributo della storia alla conoscenza della condizione umana 18

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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Pedagogy, Education
Year:
2004
¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Page 400 of 452
Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
A partire da questa interpretazione (che qui si è sintetizzato in maniera forse fin troppo schematica, ma che Fink argomenta con raf- finata puntigliosità) sono tre i presupposti problematici della metafisica dell’educazione platonica ed aristotelica con i quali è necessario fare i conti per giungere a porre la domanda su quale sia l’essenza della paideia oggi. Tali presupposti sono rinvenibili come inespressi, come modelli operativi all’interno del pensiero dei due grandi della filosofia

. II primo consiste in una modalità di espressione ed in un orientamento entrambi teologici. Sia l’idea del bene che il motore immobile mostra- no innanzitutto Fancoramento a modelli mitici di pensiero, ancor piú evidente se si riflette sulla costruzione formale del cosmo, con una architetfura dell’essere delle cose, che parte dalla sordità della materia priva di coscienza, per giungere alla piena consapevolezza degli déi riguardante la struttura del cosmo e quindi loro stessi. L’uomo in questa scala

gerarchica è colui che si trova nel mezzo, con la possibilità di volgere lo sguardo verso la pienezza delFessere, verso ció che rappre- senta la fortezza dell’essere e la verità, cercando di liberarsi dai ceppi che lo costringono nella caverna ad osservare e a prendere per veri esclusivamente i simulacri delle cose 8 . II secondo presupposto che appare problematico al fenomenologo tedesco è Faccento lasciato cadere esclusivamente sulla forma delFente. Vi è senza dubbio una preminenza della determinazione

figurativa, con Fintelligibilità dell’ente a partire dalla sua costituzione in una forma, rispetto alForiginaria materia formanda. Ció che risulta sovrappotente allora è la figura che dà struttura alla materia amorfa. L’idea o Yousia risultano i corrispettivi della vittoria degli déi olimpici sulle forze cto- nie come i Titani: la verità filosofica si ammanta ancora di sembianze mitologiche 9 . II terzo presupposto consegue ai primi. Se la costituzione del mon- do si dispiega in questa distinzione

di gradi, in una differenziazione di rango dell’essere, ció accade esclusivamente per lo svuotamento del- Fessere stesso, della luce delFidea che brilla anche se nelle apparenze delFombra. La domanda, eui tale approccio ontologico idealistico non risponde, è il perché (ontologico e non psicologico) dell’abbrutimento della luce che è chiara a se stessa. La devalorizzazione delFessere che 376

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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Pedagogy, Education
Year:
2004
¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Page 433 of 452
Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
del prigioniero platonico: egli è ormai non già un immobile attore affa- cendato intorno alle parvenze di enti mai toccati con mano, ma il cieco funzionario della loro pura gestibilità - ora in quanto consumatore, ora in quanto risorsa produttiva, ora in quanto elettore, ora in quanto agente della divulgazione, ecc. Qual è, peró, il senso di tale mutamento? Nella notte, il modo in cui l’uomo cieco, ossia privo di vista not- turna 12 , incontra le cose, e partecipa alle sfere di senso che

(che non è un ente, ma un volto della sfera della verità) non restituisce. Nell’elemento notturno - o di assenza del senso -, il rapporto (del- l’uomo cieco) con l’ente è dunque mantenuto, per un verso, a forza di impatti vissuti; tale rapporto perverte lo statuto delfente nella misura in cui, nelPimpatto, Pente stesso non sussiste in quanto tale (ossia: nel concreto di una nascosta nettezza - o di una schietta parola), ma quale detrito della notte non vista 13 . Tuttavia, tale rapporto ha anche

, e simultaneamente, un altro ver- sante (genituralmente piu antico). Per poterlo scorgere, dobbiamo porre attenzione alla seguente circostanza: la notte che si instaura in seguito al crollo dei valori, si nasconde alla vista comune in una luce che non è piú la luce del sole (una luce, cioé, che dona, al contempo, vista e visibilità). Tale luce non piú solare - che possiamo ehiamare “luce d’im- pegno” - prende campo facendo apparire gli enti nelPesigenza esclusiva della loro fattibilità e gestione fattiva, ovvero

nel segno delPesplicito e durevole differimento - o ancora: delPoblio - delPistanza del senso, e dunque della verità e della sua genesi. Gli enti di questa luce sono collo- cati in una visibilità, o forma-luce, costituita dal differimento che mette in campo, c]uale riferimento-guida per Puomo, solo problemi operativi e di calcolo formulati nel vorticoso orizzonte del controllo (o pilotaggio) dell’ente. Possiamo chiamare format tale forma-luce, in cui si genera 409

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Category:
Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Pedagogy, Education
Year:
2004
¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Page 96 of 452
Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
a favore di una riforma interna all’anglicanesimo. Ne è testimonianza YApologia pro vita sua, opera di singolare efficacia e vigore, con la quale intese una buona volta uscire allo scoperto e ripercorrere tappa dopo tappa l’intero cammino della sua formazione e in particolare quel decennio all’incirca in cui era diventato tra i capifila di quel Movimen- to. Fin dalla prefazione, richiama il eriterio che lo guida in questa sua difesa: “Qualunque sia l’opinione che i miei lettori si saranno fatta

alle teorie e agli argomenti dei suoi avversari; [...] ehe non ha mai esitato a confessare una colpa quando si rendeva conto di averla commessa; che ha sempre pensato agli altri piú che a se stesso; che ha rinunziato a molte cose che amava e apprezzava e che avrebbe potuto conservare se non avesse amato la rettitudine piú della fama e la verità piú degli amici per quanto cari”. 1 Newman vuol sottolineare fin dall’inizio la sincerità della sua con- versione, una conversione che conclude un cammino

di ricerca che si era avviato fin dai primi anni della sua formazione; ricordando Fauto- biografia di Thomas Scott, nella quale questi descriveva il suo passag- gio dal razionalismo unitariano ad un fervente calvinismo, il Nostro sottolinea Fimpronta che lasciarono nel suo animo giovanile alcune espressioni quali “la santità piuttosto che la pace” e “la crescita è la sola dimostrazione della vita”. 2 Se teniamo presente il celebre Saggio sullo sviluppo della dottrina cristiana, che doveva costituire

la premes- sa teologica della sua conversione, cosi come Fimpegno generoso e senza riserve profuso nel Movimento di Oxford, riusciamo a percepire Fimportanza di quelle espressioni nel coniugare insieme convinzione personale e ricerca della verità. Riprendendo le proprie affermazioni in uno dei celebri Tracts attraverso i quali il Movimento aveva diffuso le nuove idee di riforma, Newman ribadisce Fimportanza che le idee 72

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Pedagogy, Education
Year:
2004
¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Page 193 of 452
Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
società rigidamente stratificata, la cui economia si regge sul lavoro schiavile. La cultura di élite è in questo senso un processo di autoaf- finamento o di “coltivazione di sé”, che presuppone per il suo pieno dispiegarsi una situazione di privilegio oggettivo per pochi, i vertici della società costituiti dagli aristoi o optimates, lontani da ogni perico- lo di contaminazione manuale ed estranei al destino e alla condizione dei poiloi, ossia della grande maggioranza delle persone, considerate

umane da un punto di vista meramente zoologico nei tempi piu recenti, ma ancora considerati non uomini, ma andràpoda, o “piedi di uomo”, in Platone, “strumenti parlanti” in Aristotele, e ancora, piú tardi, servi della gleba o “anime morte”. II limite invalicabile della cultura di élite di ascendenza classica e per definizione minoritaria è da vedersi nella sua congenita incapa- cità di capire gli altri, uscendo da sé e comprendendo il diverso da sé come base e occasione per comprendere se stessa

, secondo il processo dialettico che lega identità e alterità e che, storicamente, dà conto del fatto di per sé inquietante, ma istruttivo, che i Greci acquistano ia piena consapevolezza della propria identità solo a contatto con i non-Greci, con i “Barbari”, cosi chiamati per la loro incapacità di parlare, ma solo, al piú, di “balbettare” la lingua greca. Rispetto alle esigenze funzionali del mondo industriale tecnicamente progredito, la cultura di élite non tarda a rivelare le sue aporie e antinomie

. Nel momento in cui vive e trae i suoi mezzi di sussistenza dal lavoro schiavile, non ne riconosce Lapporto, tanto meno la dignità. Autonominatasi depositaria esclusiva dei valori nobili, non riesce poi a sfuggire alla suggestione agostiniana di considerare l’uomo-massa e in generale la cultura di massa come l’attributo vergognoso e vile della “massa lutei”, ossia della massa di fango e di peccato. In altre parole, nel momento in cui afferma valori che si suppongono universali, manifesta una

difficoltà psicologica e concettuale ad ammettere il diritto di eguaglianza e il principio del- l'unità del genere umano, non riesce ad accettare come regola etica universale la semplice proposizione che “tutti gli esseri umani sono esseri umani”. Nessuna meraviglia che la cultura di élite finisca poi per offrire il suo appoggio alle posizioni piú retrive deiretnocentrismo, della 169

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Cultural history, Ethnology, Music, Theatre , Pedagogy, Education
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2004
¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Page 148 of 452
Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
che portano verso il mondo esterno, e piú invece come condizioni ac- cessorie, che garantiscono la possibilità di vivere in sicurezza i vantaggi che derivano dal nucleo centrale delle relazioni primarie. Una indiretta conferma di ció ritrova nel fatto che la Religiosità è all’ultimo posto della gerarchia valoriale, per altro deprivata della sua connotazione pro- pria di valore ecumenico ma interiore. Una conferma piu diretta viene invece dairosservazione dei cambiamenti che stanno intervenendo

nel costume sociale. Infatti nel tempo si fa sempre piú evidente la tendenza dei giovani a permanere neH’ambito della famiglia, anche quando hanno acquisito una propria autonomia economica, e poi a spostare in avanti il tempo del matrimonio, a dilazionare il momento della assunzione di responsabilità genitoriali, a limitarne il carico, etc. Certamente su ció incidono i condizionamenti della congiuntura economica, ma chi, da un punto di vista sociologico, ha potuto osservare le variazioni avvenute

o insegnanti. Infatti, si tratta di porre un freno a questa deriva individualistica, in parte riproponendo con convinzione all’attenzione dei giovani quelli che sono chiamati i “grandi ideali”, ma in parte maggiore improntando il proprio costume educativo a richiedere e confermare i comportamenti ispirati ad un’etica della responsabilità, e non solo a rispondere alla domanda della protezione e della rassicurazione, cui pure i giovani hanno legittimamente diritto. 124

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2004
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Page 94 of 452
Author: Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place: Meran
Publisher: Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
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FERDINANDO LUIGI MARCOLUNGO VERITÀ E AUTENTICITÀ Nel mondo contemporaneo prevale spesso un concetto funzionale della verità. II modello sembra essere dato dal carattere operativistico delle scienze, che si dichiarano in grado di assicurare un continuo pro- gresso nei diversi campi deil’esistenza umana. Tale modello comporta tuttavia una spersonalizzazione progressiva ai piú diversi livelli, sper- sonalizzazione che rischia di ingenerare una sorta di automatismo che si illude di risolvere sul

piano tecnico tutti i problemi senza un ricorso alla comprensione dei contesti di riferimento. In netto contrasto con tale concezione impersonale della verità ritro- viamo, sul versante opposto, la rivendicazione dei diversi particolarismi, con riferimento alle radici culturali dei diversi popoli; tali particolarismi rivendicano la loro legittimità in nome dell’appartenenza culturale, che si vuole titolo sufficiente a giustificare le piú diverse posizioni. II destino stesso dell’Occidente passa

attraverso la soluzione di tale contrasto, che rischia di minare le basi della convivenza eivile: in un mondo in cui la tecnica sembra essere in grado di annullare tutte le distanze, ci troviamo nell’impossibilità di comunicare gli uni con gli altri proprio per l’incapacità di rieostruire orizzonti comuni di rife- rimento. Alle volte Tincomprensione è degenerata in conflitto, con il risultato che l’utilizzo indiscriminato degli stessi mezzi della tecnica ha portato i contendenti a distruzioni

inimmaginabili anche nel piú recente passato. Dal punto di vista della riflessione filosofica, occorre riprendere alle radici il problema, a partire dalle nozioni stesse di verità e di au- tenticità che sarebbero alla base dei diversi conflitti. Occorre riscoprire, da una parte, che la verità non è qualcosa di impersonale, quasi un puro strumento tecnico che puó essere utilizzato indifferentemente per scopi diversi. Dall’altra occorre riconoscere che al concetto di verità appartiene anche la dimensione della

ricerca, dell’apertura, della di- sponibilità a lasciarsi interrogare. Una verità mai posseduta pienamente non puó essere subordinata alla manipolazione della tecnica, ma apre 70

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Page 226 of 452
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Physical description: 422 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft Beitr. teilw. ital., teilw. dt. Literaturangaben
Subject heading: g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark: II Z 759/26(2002)
Intern ID: 611992
Riassunto in Mngua italiana HELMWART HIERDEIS SULLA FUNZIONE DI ALIBI DELLA FORMAZIONE UNIVERSITARIA Nel corso dei duecento anni della sua storia come istituzione pubbli- ca, FUniversità ha soddisfatto il compito della trasmissione del sapere, incentrata sulla qualificazione e sulla formazione, (compito assegnatole accanto a quello della ricerca) con notevoli squilibri. Quando Wiihelm von Humboldt, nel 1810, fondó l’Università prussiana, pensava esclu- sivamente alla sua funzione formativa

: alcuni giovani dovevano avere la possibilità di occuparsi ad ampio raggio, e senza fini specifici, di questioni scientifiche, in particolare di problemi filosofici, filologici e storici, per comporre, in tal modo, in un intero l’insieme delle loro forze spirituali e intellettuali. Quanto piú cresceva, nella società, il bisogno di uomini dotati di una formazione scientifica e quanto piu nell’assegnazione di determinate posizioni passava in secondo piano la rilevanza della provenienza sociale

, lasciando il posto ai diplomi scolastici e universitari, tanto piú fortemente 1’UnÍversità prendeva a trasformarsi sotto la pressione delle aspettative che la società le rivolgeva. Nominalmente, la libertà della ricerca e quella didattica restavano politicamente garantite; tuttavia, soprattutto con le riforme della seconda metà del XX secolo, iniziava un processo, tuttora non concluso, che mostra le seguenti caratteristiche essenziali: - L’Università si apre, in linea di principio, per la società intera

. - La libertà di ricerca diventa soggetta a un’aspettativa di efficienza da parte della società. - La libertà didattica trova i propri limiti nei piani di studio appro- vati a livello statale. - La didattica, originariamente orientata dalla ricerca e dalla siste- matica delle diverse scienze, si lascia sempre piú guidare dalle esigenze di qualificazione del “mercato”. 202

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