¬L'¬ educazione nel nuovo millennio in prospettiva europea: la complessità, i valori, la conoscenza scientifica : atti del XXVI Convegno Internazionale di Studi Italo-Tedeschi, Merano, 11 - 13 ottobre 2002
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Author:
Internationale Tagung Deutsch-Italienischer Studien (26 : 2002 : Meran) ; Akademie Deutsch-Italienischer Studien (Meran) / Accademia di Studi Italo-Tedeschi, Merano. Con la collab. del Centro Studi Interculturali dell'Università di Verona. [Sotto la direzione di Roberto Cotteri]
Place:
Meran
Publisher:
Accademia di Studi Italo-Tedeschi
Physical description:
422 S.
Language:
Deutsch; Italienisch
Notations:
Parallelsacht.: ¬Die¬ Erziehung im dritten Jahrtausend im Blick auf Europa: Komplexität, Werte, Wissenschaft
Beitr. teilw. ital., teilw. dt.
Literaturangaben
Subject heading:
g.Europa ; s.Erziehung ; f.Kongress ; g.Meran <2002>
Location mark:
II Z 759/26(2002)
Intern ID:
611992
La globalizzazione, la complessità, ravvento di società pluralistiche e multiculturali sono dei processi inarrestabili. Dopo il crollo delLim- pero sovietico, nel mondo post guerra fredda si assiste alla nascita di nuove civiltà non occidentali (Asia orientale, Giappone, stati islami- ci, religione ortodossa). L’inizio del terzo millennio ha confermato il verifiearsi della profezia di McLuhan del 1962, inerente all’avvento del “villaggio globale”: dopo Letà della pietra, del ferro, del bronzo
, inizia l’era della comunicazione globale. L’interdipendenza economica, scientifico-tecnologica, culturale e politica, pur comportando nume- rosi opportunità e vantaggi - come il miglioramento della mobilità di persone, merci e capitali, l’aumento della ricchezza, della salute e dell’aspettativa della vita - implica anche aspetti conflittuali e rischi che investono la persona umana nella sua essenza. Paradossalmente, nell’“era della comunicazione” il crescente bisogno e le opportunità di comunicazione
scaturite dai nuovi scenari - “globalizzazione”, “nuova economia”, “rivoluzioni informatiche” - sembrano essere sempre piú correlati da problemi e conflitti proprio sul piano della comunicazione fra soggetti appartenenti a culture differenti. D’altro canto, nelle società occidentali, la cultura della postmoder- nità sembra promuovere un uomo sempre piu ripiegato su se stesso, sa- turo di atteggiamenti individualisti e narcisisti, autoreferente, orientato verso i beni materiali, alla quantità, a scapito
della qualità, eclettico rispetto ai valori e al sistema 3 . L’elemento essenziale sembra essere la sfera del privato e del personale, dei propri interessi, dei desideri mutevoli, delle soddisfazioni immediate, del proprio benessere psico- fisico, della propria autorealizzazione. La paura del definitivo orienta prevalentemente la vita verso il superfluo e Leffimero, verso la libertà radicale. L’individuo si percepisce come autosufficiente, spinto dalla costante ricerca del piacere e della felicità