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Books
Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 22 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
sussulto passava per il corpo martoriato. Rimase cosi sino a sera. Poi fu slegato e portato nelle celle di punizione. Per tutto il giorno nessuno ebbe il coraggio di passeggiare, come al solito, su e giù. Alla sera ci privammo di parte della nostra razione. Da un pacco potemmo togliere un po’ di pane bianco. Due vecchi operai riuscirono a gettargli nella cella questa poca roba da un finestrino collocato non so dove. Erano vecchi del campo e non era la prima volta che sfidavano le SS per recare aiuto

a un compagno. lì settembre. Nel campo corre voce che presto ci sarà una partenza. Probabilmente stavolta toccherà a noi. Ormai non c’è più speranza che tutto finisca prima della nostra volta. Verso il Brennero il cielo è sempre imbronciato. Alla sera quando il sole tramonta le montagne sembrano una paurosa muraglia rossa di sangue. Di là c’è la Germania di Hitler. Un giovane detenuto ha chiesto oggi ad un operaio addetto ai lavori nel campo se lo avrebbero portato presto in Germania. L’altro gli rispose

: - Imbecille, ci sei già in Germania. 14 settembre. Da parecchi giorni avevo notato una strana figura di detenuto;; Alto, magrissimo, con un paio di pantalóni tutti rotti che gli arrivano alle ginocchia. Sifaggira per il campo appoggiandosi lad liti lunghissimo bastone. Sembra uno squilibrato. Oggi è entrato nel blocco A per parlare al capocampoeParla cóh una distinzione ed un tratto eccezionale. Ho chiesto chi fosse. Era il più noto avvocato di Trieste. Nei primi mesi di detenzione i tedeschi gli facevano

fare dieci giri al giorno intorno al campo con urfijlimtate: sullespalle.iQuanclq cadeva lq Jacqvanó i rialzale a nerbate. IL’hanno ridottdeosi fd .1:5 settembre. : Alle noverò adunata straordinaria. Tutti in fila. Un maresciallo delle SS ha incominciato l’appello. Ci siamo. Vedo parecchi dei miei compagni di viaggio uscire dalle file ed incolonnarsi in fondo al campo. ; 11 generale Tricoli. Ropoio, Lino. I numeri danzano attorno al mio. Finalmente: 3648. Esco camminando a stento, il maresciallo

grida: - Los. los ! - - Tento di correre. Ma non mi è possibile. Siamo circa duecento. C’è anche un avvocato di Cuneo con una larga cicatrice sul capo. E successo nel '22. E Giovanni Campagne. Ora i fascisti completano l’opera. E pieno di coraggiosa rassegnazione. Alle due usciamo tutti incolonnati dal campo dirigendoci verso lo scalo merci. Parecchie persone si fermano a guardarci. Qualcuno ci getta del pane e delle sigarette. Specialmente nei pressi degli stabilimenti Lancia. Alcuni operai

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Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 21 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
. Mi è venuta la tentazione di raccoglierla. Poi ho avuto vergogna della mia debolezza. È passato un po’ di tempo e non ho piu potuto resistere. Stavo per chinarmi a raccoglierla quando un altro passando mi ha preceduto. 7 settembre. Nel campo c’è anche un mio allievo al Liceo. Mi usa tutte le premure. Si chiama Ropolo. Aveva ancora cento lire e le ha divise con me. Mi ha dato anche un fazzoletto. Essendone sprovvisto mi ero tagliato la fodera d’una tasca dei pantaloni. Quando se n’è accorto me n’ha portato

a Mathausen. Un vecchio che è fra ì partenti mi ha chiesto: - Si starà peggio di qui a Mathausen? - Gli ho risposto che non lo so proprio ma che spero di no. Partiranno domattina. Nel campo cerchiamo tutti di aiutare i partenti. Fra questi c’è un giovane tubercolotico che è senza camicia. Gli do la mia. Olivelli sostiene tutti con il suo coraggio, le sue buone parole ed il suo aiuto. Alla sera c’è un’atmosfera di angoscia nell’animo di quelli che partono e di quelli che restano ad aspettar di partire

nel pomeriggio riparte con la scorta. 12 settembre. Stamane un detenuto ha tentato di fuggire. È un ragazzo di diciott’anni ed ha agito come un pazzo. Faceva parte d’una squadra di lavoratori che scavavano ima galleria nelle vicinanze del campo. Improvvisamente se l'è data a gambe per i campi. I tedeschi gli hanno scaricato le armi addosso senza colpirlo. Quando i suoi compagni sono ritornati nel campo la notizia si è diffusa in un baleno. Tutti pensavano che non poteva riuscire, ma pregavano Dio

perché lo aiutasse. Le ore passavano lente. Le motociclette delle SS andavano e venivano ininterrottamente. Improvvisamente, verso le cinque, un camioncino è entrato nel campo e ne è sceso il fuggiasco complètamente nudo e pieno di lividi. Le SS lo sospingevano fra uria e staffilate. Era un ragazzo di media statura molto magro. 1 tedeschi piantarono un palo in mezzo al campo e ve lo legarono con le mani unite alla sommità in modo che toccasse terra solo con la punta dei piedi. Lo . 2003 SKOLAST 21

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Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 41 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
“Lager”, Un titolo scarno ed essenziale, nell’esigenza di arrivare al dunque senza fronzoli retorici, senza sbavature enfatiche. Un tìtolo in cui c’è già molto dei brano teatrale sui campo di smistamento di via Resia scritto da Andrea Felis, prodotto .dai Teatro Stabile di Bolzano e diretto da Marco Bernardi nel ’38, Abbiamo intervistato Fautore del testo, Andrea Felis, professore dì storia e filosofìa ai Liceo classico Carducci, Intervista: Stefano Gelmini skolast: Com’è nata l’idea

di un lavoro teatrale sul lager di Bolzano? Andrea Felis: Era un po’ di tempo che avevo incominciato ad interessarmi di teatro e ad impilare qualche foglio nel cassetto. Stavo anche scoprendo l'opera di Peter Weiss, drammaturgo tedesco considerato l’erede di Brecht nel campo del teatro storico. A parte le affinità di carattere politico culturale che ci legano, il mio interesse per Weiss sì concentra soprattutto sul suo peculiare approccio alle tematiche storiche, che supera il didascalismo del maestro

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Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 20 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
zucchero. Giro per il campo ed incomincio ad informarmi. Il triangolo rosso indica i detenuti politici, quello rosa i «liberi» lavoratori, il giallo gli ebrei. Non riesco a capire perché a noi non sia stato dato il triangolo. Sarà un buono o un cattivo segno? Guardo con angoscia le montagne che circondano tutta la conca di Bolzano. Non sono molto diverse da quelle che circondano il paese dove sono nato e dove mio padre e mia madre vivono ignari della mia sorte. Da Bolzano a casa mia non ci sono più

. Ho conosciuto Olivelli. Ne avevo sentito parlare dai comunisti del blocco A. Faceva parte di nn movimento democratico cristiano di resistenza molto attivo nel bresciano. Catturato venne condotto a Fossoli. Una sera gli ebrei uscirono con picchi e pale. Àrea dove sorgeva il Lager, oggi con palazzi stomaco. Non sono più che un animale affamato. 4 settembre. Nel campo circola la voce che gli Alleati sono entrati nel territorio tedesco. Anche in Italia avanzano. Tutti si scambiano queste notizie con

trepidazione e speranza. Alla nostra sinistra c’è il blocco E. Sono i più allegri. Alla sera cantano e durante il giorno giuocano con una palla. Dopo il loro blocco c’è quello delle donne. In gran parte sono ebree. Le altre sono madri, sorelle e mogli di partigiani. Le SS di guardia non hanno Olivelli intuì che scavavano anche per lui. Al mattino mancava al tragico appello. D’accordo con alcuni compagni si era nascosto sotto un enorme mucchio di paglia in un angolo del campo. Costoro si privavano ogni

giorno di parte della loro razione per fargliela avere. Le ricerche si facevano sempre più attive. Parecchi non ebbero più il coraggio di portargli i viveri. Nel campo già troppi lo sapevano. Solo due vecchi operai comunisti continuarono a sfidare la morte pur di non abbandonarlo. Erano già due mesi che la cosa andava quando i tedeschi lo scopersero. Chissà perche non lo fucilarono. Ora è qui, fra la vita e la morte. Lo sa ma non trema. Passa tutto il giorno a prestare aiuto a questo ed a quello

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Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 17 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
Durante ii periodo dell’occupazione nazista, dal ’43 al ’45, Bolzano divenne il capoluogo òeW’Operationszone Alpenvorland, la zona operativa prealpina. In quest’epoca, più precisamente dalla primavera del '44 al 3 maggio ’45, la città ospitò anche il più grande campo nazista di prigionia in Italia, un centro di smistamento con una capienza dì 3 mila prigionieri. Dei circa 11 mila deportati che vi passarono, oltre 7 mila proseguirono il loro viaggio verso le tragiche mete dei lager d’oltralpe

, incontrando il loro destino a Mauthausen, Flossenburg, Dachau, Ravensbruck o Auschwitz. Non ci è dato di conoscere la storia di tutte le vittime che hanno attraversato il lager di Bolzano. Ne tantomeno di comprendere cosa questo luogo, quasi inesistente nella memoria storica di noi che gli siamo lontani nel tempo, ma cosi vicini nello spazio, abbia rappresentato per le vite che vi si sono incrociate. Quello di Bolzano non era un campo di concentramento. Ma era comunque parte integrante di quel percorso

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Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 42 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
stato fornito dal circolo culturale dell’ANPI, di cui faccio parte, inoltre all’inizio degli anni ’90 erano state pubblicate alcune lettere inedite, scritte dal lager di Bolzano. L'idea di Bernardi era proprio quella dì lavorare a stretto contatto con l’ANPi, anche perché conosce molto bene Andrea Mascagni, il leader della resistenza in Trentino. Sua moglie passò per il campo di via Resia. Torniamo a Weiss. C’è una sua opera in particolare cui ti sei ispirato? Sì. La sua “Istruttoria” era

la pratica sul campo di via Resia, raccogliendo nuove testimonianze che hanno permesso l’individuazione di Seifert e Sein. Purtroppo d un racconto come quello ire e delia sua bambina quando scrissi il mio testo non ne era ancora stato pubblicato niente. Hai lavorato per un paio di mesi su testimonianze a dir poco sconvolgenti. E’ stata dura? Beh, direi di sì. Quando ti trovi di fronte ad un racconto come quello della morte di una madre e della sua bambina handicappata, prese a secchiate d’acqua gelida

, sei sconvolto come uomo e in difficoltà come scrittore. Poi lavori totalmente immerso nelle ultime parole lasciate da persone che poi si sa che fine hanno fatto. Ma è ancora peggio quando bisogna fare i conti con chi queste parole non le ha potute nemmeno lasciare, come la maggior parte dei prigionieri ebrei transitati nel campo. E’ un silenzio tremendo che non ho voluto riempire, ma che ho dovuto far percepire in tutta la sua terribilità. Raccontare la shoà è stato un compito che ha causato

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Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 108 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
/1) Nazionalismo e storiografia/Nationalismus und Geschichtsschreibung (1996) „Rassismus“ Wiener Zeitschrift zur Geschichte der Neuzeit 1/03. M. Sebastian, H. Torres, W. Schmale (Hrsg.) ■®îE!i Wiener Anthropologie vor 1938. Momentaufnahmen Zeitgeschichte 3/03 bücher / libri , (Pietro Chiodi 53®rìfW*p*»'V Un uomo di lettere vive ....l’esperienza della lotta antifascista, diventa partigiano, viene catturato e deportato nel campo di Bolzano e quindi in campi di lavoro in Austria. Poi, per aiterne vicende, viene

1943-1945 Margareth Lun Von September 1943 bis Mai 1945 gehörte Südtirol zu der im Zuge des Zweiten Weltkrieges und der politischen und militärischen Umwälzungen in Italien durch Führererlass errichteten Operationszone Alpenvorland. Dieser Zeitraum wurde in den Darstellungen der Südtiroler Zeitgeschichte bisher kaum näher. „Mischa, l’aguzzino del campo di Bolzano“. Dalle carte del processo a Michael Seifert Giorgio Mezzalira e Carlo Romeo QUADERNI DELLA MEMORIA 2/02. Anpi 2002. @

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