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History
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2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 29 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
. 21 gegen Seifert Michael, Bl. 433/a., Procuratore militare della Reppublica ,Bartolomeo Costantini, Nr. 227/99 Registro generale notizie di reato, Verona, 14.8.1999. 10 Relazione e Decreto Presidenziale, 22. 6. 1946, Nr. 4, in: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Nr. 137, Rom, 23. 6. 1946; Relazione e Decreto Legislativo, 29 . 1. 1948, Nr. 28, in: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Nr. 31, Rom, 7. 2. 1948; Relazione e decreto del Presidente della Repubblica, 23. 12. 1949, Nr. 929

, in: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Nr. 296, Rom 24. 12. 1949; Decreto del Presidente della Repubblica, 19. 12. 1953, Nr. 922, in: Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, Ni: 292, Rom 21. 12. 1953. 11 Vgl. Hans Woller, Die Abrechnung mit dem Faschismus in Italien 1943 bis 1948. Quellen und Darstellungen zur Zeitgeschichte, 38. München-Wien- Oldenbourg 1996, S. 383. 12 Vgl. Bartolomeo Costantini, il processo contro Seifert, in: Giorgio Mezzalira/ Carfo Romeo, „Mischa“ l’aguzzino del

gelitten haben!“ 19 Erst am 27. August 2003 genehmigte ein Gericht in Kanada den Auslieferungsantrag von Michael Seifert. Das Urteil könnte ein Ende der lange praktizierten „Schlussstrich-Strategie“ sein und ein wichtiger Schritt in Richtung Auseinandersetzung und Aufarbeitung. 2 Domenico Girardi, Kass. [Kassette] Xb, Trans. [Transkript], S. 9. 3 Vgl. Luciano Happacher, II Lager di Bolzano con appendice documentaria. Comitato provinciate per il 30 0 anniversario della resistenza e della liberazione

. Trento 1979, S. 41. 4 BArchLB: B 162 ARZ 6300004, Bd. 8, Bll. 1511-1513, Zeugenschaftliche Vernehmung von Georg Mott in der Landesstrafanstalt Bruchsal am 28.4.1964, Landeskriminalamt NW - Dezernat 15-Tgb. Nr. 5217/63 -ka/Fo-, 5 BArchLB: B 162 ARZ 6300004, Bd. 14, Bl. 3105, Brief Irma Zinger Möller an den Landgerichtsrat, 29.4.1961. 6 ACICR, B G 3/24b/c, Protokoll der Sitzung vom 26.1.1945, 10.45 Uhr, anwesend: Oberst Bon, Ledere, Hans Bachmann; ACICR B G 17/74: ACICR, B G44. 1 Vgl. Shraga Elam

Lager di Bolzano. Dalle carte del processo a Michael Seifert (Quaderni della Memoria 2/02), Bolzano 2002, S. 12-161, hier: S. 14. 13 Begriff wurde von einem Journalisten geprägt: „Schrank der Schande “. in: ebd., S. 15. 14 Strafverfahren Nr. 227/99 Mod. 21 gegen Michael Seifert, Bl. 138, Deutsches Rote Kreuz, Heimatortskartei für Ortsumsiedler, Kirchlicher Suchdienst - amtlich anerkannte Auskunftsstelle. Russland Bessarabien Dobruschka: An das Versorgungsamt Düsseldorf, 21 . 9 . 1961 . 15 Alto Adige

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Books
Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 84 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
il teologo don Paolo Renner, Silvano Zucal e Luisa Bertolini della facoltà di lettere e filosofia di Trento. „Dallago - spiega Silvano Zucal - era figlio di un commerciante bolzanino e aveva davanti a sé una carriera già sicura. E invece sceglie di tornare alla natura, disertando la via, per lui già segnata, del mercato. Vive tra l’Alto Adige, il Trentino e il Tiralo del Nord. Risiede a lungo a Riva del Garda, a Nago Torbole e a Varena in vai di Fiemme“, Alle radici dell’esigenza di tornare alla natura

TRA INNSBRUCK E IL GARDA. PASSANDO PER BOLZANO Antonio Merlino 0 *%, ari Dallago, l’essenza di un pensiero libero e capace di coniugare coerentemente concezioni poetiche e religiose, morali e politiche, filosofiche e letterarie. La figura di Dallago sarà al centro di un convegno internazionale che si terrà a Bolzano nei giorni compresi tra l’otto e il dieci ottobre: nata dalla collaborazione tra le Università di Trento e di Innsbruck insieme con l’Istituto di Scienze Religiose, la Società

dell’irredentismo trentino, è un precursore dei tempi e coglie i tratti più inquietanti del suo presente, attacca tutte quelle idee che dalla comodità dei salotti conducevano direttamente in trincea. Entra nel giro del Brenner - Kreis di Innsbruck e fa parte della rivista d’avanguardia „Der Brenner“, di cui sarà direttore tra il 1910 e il 1926, coinvolgendo autori come Trakl, Rilke e Kraus. Un personaggio poliedrico e coerente: ad anticipare il contenuto dei quattro giorni dedicati a Dallago sono stati

c'è in qualche modo un rifiuto della modernità, il bisogno impellente di un altro modo di essere e di vivere. Questa esigenza viene espressa nei componimenti poetici, come negli scritti filosofici. Ma oltre a questa concezione poetica incentrata sulla natura, Dallago ha anche una lucida consapevolezza del suo tempo e della storia: „Prevede la tragedia che passerà attraverso l’Alto Adige con l’avvento del nazismo e del fascismo. Di questa devastazione Dallago è un profeta. Inoltre avvia una dura

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Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 19 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
intrawedo anche delle vi accade. Sento che è un viaggio senza donne. È ripugnante, ritorno. Incomincia a far caldo. I piu giovani 1° settembre. Sono tre giorni respirati® con difficoltà. Il carro è tutto che viaggiamo. La schiena sembra mi si chiuso eccetto due piccoli finestrini in voglia spezzare. Dobbiamo essere oltre alto. I due tedeschi sono soldati anziani Verona. È strano ma non ho fame. [...] della wébrmacht, armati solo di È sera. Siamo fermi ad una Mauser. Tengono la porta rientrante

stazibneiha. Ci fanno scendere ed aperta due dita per respirare. Non hanno incolonnare fra grjda ed intimazioni, l’aria cattiva, specialmente,unori Dopo thezz’órà di strada entriamo in un Devono essere terrorizzati dall’idea che gran cortile in fondo al quale c’è una qualcuno si volatizzi perché ogni cucina da campo. Ci danno della mezz’ora ci contano e ci ricontano. minestra: e del pane.'Mangiamo' 1 Uno, il più rigido, è un austriaco, dal avidamente. Alle dieci ripaniamo, viso legnoso. Sembra il ritratto

. - dellSmbecillità. Appena qualcuno si 2 settembre. Siamo Altre ri' munite un pòco grida come un Trento. Ci fanno scéndere. G’iè un A forsennato: | .Setzen!„Setzen! trasbordo. Pare si tratti di dièci; A ; SAlle due il caldo è insopportabile. chilometrigli..] Due ragazzi sono sdraiati per terra, Ci incamminiamo. Non so corne i madidi di sudore, col volto potrò camminare per dieci chilometri. I pallidissimo. Un uomo anziano si piedi non mi reggono. I tedeschi urlano rivolge ai due tedeschi ed indicandoli come

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Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 53 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
storiche in lingua italiana sul tema („1 fuochi del Sacro Cuore - nella storia del Tiralo tra religione e politica“, Praxis 3), lo studioso ha affrontato con noi l'argomento. Politica e religione: un connubio alla base della devozione al Sacro Cuore. Quali sono i contenuti su cui si snoda questo binomio? Già nel 1796, quando la dieta tirolese sancisce il „Bund“, il Sacro Cuore nasce come una contaminazione della politica nella sfera religiosa. Si tratta di un appello alla compattezza della

società e della politica nei confronti di un nemico esterno, nel caso specifico i francesi. A questo patto verranno attribuiti significati diversi di volta in volta: di unità della fede cattolica rispetto alle minoranze protestanti, di difesa della tradizione e di fedeltà agli imperatori d'Austria quando si tratterà di controbattere i tentativi di penetrazione della Grande Germania. E ancora: nel '900 avrà il significato di spingere tutta la società ad una lotta contro il nemico. Assumerà le sembianze

di ricompattamento della società. In cosa consisteva il Bund del 1796? Il patto consisteva nella promessa da parte della popolazione locale di celebrare ogni anno compatta la festa del Sacro Cuore per ottenere la benedizione e la protezione del Signore contro ogni pericolo. Allora il pericolo erano i francesi: si scontravano due mondi. Da una parte gli „anticristi“ francesi che portavano le idee della Rivoluzione, dall'altra un Tiralo cattolicissimo e conservatore. E' allora che nasce la devozione oppure

esistevano già altre forme di culto? La devozione era preesistente. Risale al Medioevo ed in particolare a correnti mistiche. Successivamente si diffonde soprattutto durante la Controriforma cattolica, quindi tra il 1500 e il 1600. Inoltre è opportuno ricordare che nel marzo del 1793 il Sacro Cuore è anche il simbolo dell'Insurrezione della Vandeqa francese che si batteva per Dio e per il re contro il nuovo potere giacobino. I soldati vandeani portavano cucito al petto il simbolo del Cuore martoriato

di Cristo, un'immagine già largamente diffusa a livello popolare. Tornando a tempi più recenti: che valenza ha assunto la devozione al Sacro Cuore nel corso dell'ultimo secolo? In seguito alla 1° Guerra mondiale il Sacro cuore verrà invocato per il ritorno del Sudtirolo all'Austria. Tre sono i punti su cui faceva perno tale invocazione: prima di tutto l'unità della fede, quindi l'unità politica e il mantenimento dello status quo e infine l'unità geografica. E' interessante a questo proposito rivisitare

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Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 57 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
j^| on vi è luogo in Alto Adige che rappresenti meglio l’inestricabile intreccio fra storia e politica di Piazza della Vittoria, e dell’omonimo Monumento, a Bolzano, Normalmente la piazza conduce un’esistenza di sonnolento parcheggio e, il sabato, di vivace mercato rionale. Ma ad intervalli regolari essa sveste i panni di tranquilla piazza di città, per scoprire bruscamente la sua anima di simbolo combattuto ed oggetto di polemica. In quei momenti manifestazioni nazionaliste ed azioni

di protesta, debitamente commentate dalla stampa e dalla politica locale, si contendono in nome della storia - o meglio di una storia - la piazza all’ombra del monumento. La tormentata vicenda di questo luogo ha visto il suo capitolo più recente nel tentativo, promosso dalia giunta di Bolzano, di ribattezzare la piazza in nome della pace, e di farne così l’espressione dal superamento delle contrapposizioni etniche. Questa proposta ha surriscaldato il termometro politico nei capoluogo di provincia

, scatenando una campagna in opposizione a! cambio di nome, e culminando in un referendum cittadino. Il referendum si è tenuto il 6 ottobre dell’anno passato, e ha visto prevalere nettamente i ‘Sì’ che chiedevano di annullare l’iniziativa lanciata dal Sindaco Salghetti Drioli. Prendendo spunto da questo evento abbiamo rivolto qualche domanda a Giorgio Mezzalira, storico e insegnante bolzanino, per parlare della piazza e del suo ruolo di simbolo, delle ragioni del ‘Sì’ e dell’uso della storia in politica

. Abbiamo incontrato il professor Mezzalira nel suo appartamento, che - per un’ironica coincidenza - ss affaccia sulla piazza dal nome conteso. skolast: Cosa significa per Lei essere residente in Piazza della Vittoria, già Piazza della Pace? Giorgio Mezzalira: Mi piace definirmi un inquilino dell’ex Piazza della Pace. Più semplicemente per me significa vivere in centro, in un luogo molto ben dotato di servizi, all’interno di una città, Bolzano, che negli ultimi anni sta - anche se lentamente

- acquistando un suo profilo urbano. ... Dietro questa parola, „urbano“, ci sarebbe un lungo discorso da fare. E' una deile difficoltà di Bolzano quella di diventare a pieno titolo città/capoluogo, di conquistare quella identità cittadina/urbana che le permetta di rimescolare anche le rigidità di quelle identità forti che definiamo „etniche“. Cosa ha pensato quando è stata lanciata la campagna per il referendum sul cambio di nome della piazza, quali erano le Sue speranze? Nel periodo precedente

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Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 58 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
. Se questo referendum ci ha insegnato qualcosa, è che su queste tematiche bisogna lavorare in maniera diversa, senza lasciare che siano le passioni identitarie a decidere. Non è un caso che il tema della toponomastica sia stato una costante delle campagne elettorali del passato, essendo una questione che esercita un grande impatto emotivo, capace di ricompattare i blocchi. Qualche esponente della SVP ha voluto vedere nel referendum un esame di maturità per il gruppo linguistico italiano, e alla luce del

un rapporto conflittuale fra la Provincia e la città di Bolzano? Il rapporto o non-rapporto di Bolzano con il territorio provinciale è una delie tare storiche della città. La politica del ventennio ha trasformato la città in un’enclave italiana, e nel dopoguerra tutti i piani di sviluppo territoriale hanno quasi del tutto ignorato Bolzano. E' stata una risposta a quanto il fascismo aveva fatto, pompando Piazza della Vittoria e il Monumento - qualche cenno storico Il Monumento e la Piazza della Vittoria

rappresentano il perno della riorganizzazione urbana della città di Bolzano voluta negli anni Trenta dal fascismo. Inizialmente Mussolini vuole dedicare il monumento a Cesare Battisti, ma l’incompatibilità di questo personaggio con l’idea assoluta che ha dello Stato il fascismo fa cadere la scelta su quella „Vittoria“ dèi 1918 che „aveva portato l’Italia ai propri confini storici e naturali“. L’opera viene affidata all’architetto di regime Marcello Piacentini, e il valore simbolico della costruzione viene

fianco del popolo sudtirolese, e ne chiedono l’abbattimento, dall’altra chi io esalta quale simbolo dell’unità della Nazione e della presenza dello Stato. La discussione attorno al monumento assume toni particolarmente vivaci in occasione delie-opere di restauro della struttura - rese necessarie anche dalla cattiva qualità dei lavori di costruzione. Nel 1978, a ridosso delle elezioni amministrative provinciali, un attentato dinamitardo provoca delle lesioni al monumento. Nel ‘79 il Ministero dei

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Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 60 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
monumento e l'installazione di un sistema di allarme, L’allora segretario dei giovani.delia SVP Franz Pani inizia un digiuno di protesta chiedendo la revoca delio stanziamento governativo, e scatenando a sua volta la reazione di gruppi neo-fascisti. Nello stesso anno i carabinieri sventano un altro attentato ai monumento, arrestando un giovane di 24 anni. Durante gli anni Ottanta la ricorrenza della festa delle Forze Armate e l’anniversario delia Vittoria continuano ad essere occasioni

di dibattito, ma anche di esternazioni dì stampo nazionalista, soprattutto da parte dei partiti di destra italiani. Nel 1990 la decisione di un nuovo stanziamento da parte della soprintendenza alle beile arti di Verona per il restauro del monumento causa nuove polemiche e prese di posizione. Il 1991 è l'anno della marcia di protesta degli „Schützen“ contro il monumento, mentre anche negli anni successivi lo scontro si riaccende in occasione del 4 Novembre, giornata delle Forze Armate ed occasione

di cerimonie di commemorazione e di proclami nazionalisti. Le numerose tappe della polemica attorno a Monumento e Piazza della Vittoria sono state accompagnate da altrettanti tentativi di „disinnescare“ questi simboli. Alla fine degli anni Settanta il circolo culturale „Pablo Neruda“ di Bronzolo chiede di dedicare il monumento all'amicizia tra i popoli ed alla Pace. NeH’aprìie del 1979 la Nuova Sinistra di Alex Langer propone la trasformazione del monumento in un luogo di testimonianza e ammonimento

, mentre nell’autunno dello stesso anno il sindacato di artisti SI AB A indice un concorso per ripensare il monumento in chiave artistica (alcuni dei 140 progetti pervenuti al concorso sono stati usati per la veste grafica di queste pagine). Nel giugno del '94 la giunta comunale di Bolzano riesuma l’idea del cambio di nome della piazza, unendola a quella di collocare una targa di carattere storico ed esplicativo davanti ai monumento. Come tutte quelle che la hanno preceduta, anche questa iniziativa

naufraga, non per ultimo per la difficoltà di accordarsi sul testo da apporre alla targa commemorativa. La proposta avanzata recentemente dalla giunta Salghetti, e fallita a causa del referendum del 6 ottobre 2002, si inserisce dunque in un ricco filone di idee e progetti per estromettere la piazza ed il monumento dall’agone politico, e per riassorbirli nella storia. Per il momento tuttavia questi simboli continuano ad occupare un loro posto, per quanto scomodo, nella sfera della politica sudtirolese

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Category:
Pedagogy, Education
Year:
2003
Ein-/um-/aus-/un-/glatteis-Bildung = in-/de-/con-/mal-/tras-formazione.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,1)
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Page 31 of 102
Author: Putzer, Klaus [Red.] / [Red.aktionskollektiv; Klaus Putzer ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 98 S. : Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: s.Bildung ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Südtirol ; s.Bildung ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,1
Intern ID: 331961
Eduardo Galeano La macchina ha girato per il golpe che ha cercato di rovesciarlo. Non per il suo stile messianico, né per la sua tendenza alla logorrea, ma per le riforme che ha proposto e le er esie che ha commesso. Chavez ha toccato gli intoccabili. Gli intocca bili, padroni dei mezzi di comuni cazione e di quasi tutto il resto, hanno lanciato grida al cielo. In tutta libertà, hanno denunciato lo ster minio della libertà. Dentro e fuori le frontiere, la macchina ha trasfor mato Chavez

in un «tiranno», un «autocrate delirante», un «nemico della democrazia». Contro di lui si è mossa «la cittadinanza». La campagna mediatica è stata de cisiva per la valanga che è sfocia ta nel colpo di stato, programm ato da molto tempo contro una dittatura tantoferoce da non avere un solo prigioniero politico. Quin di un impresario ha occupato la presidenza, votato da nessuno. Democraticamente, come prima misura di governo, ha dissolto il parlamento, e il giorno seguente la borsa è salita. Nel frattempo

un altro votato da nessuno, pervenuto al potere anche lui con un colpo di stato, sfoggia con successo il proprio nuovo look: il generale Pervez Mus- harraf, dittatore militare del Paki stan, trasfigurato dal bacio magico dei grandi mezzi di comunicazio ne. Musharraf dice e ripete che non gli passa minimamente per ia testa l'idea che la sua gente possa vota re, lui però ha fatto voto di obbe dienza alla cosiddetta „comunità internazionale" e nell'ora della ver ità questo è l'unico voto che conta davvero

, in fin dei conti. Chi ti ha visto e chi ti vede: ieri Musharraf era il miglior amico dei suoi vicini, i taleban, oggi si è trasformato nel «leader liberale e coraggioso della modernizzazione del Pakistan». E con tutto questo continua la mat tanza dei palestinesi, che le fab briche dell'opinione pubblica mondiale chiamano «caccia ai ter roristi». Palestinese è sinonimo di terrorista, aggettivo che mai si co niuga all'esercito di Israele. I teri- tori usurpati dalle continue inva sioni militari

si chiamano sempre «territori contesi». Nel dizionario della macchina, si chiamano «contributi» le tangen ti ricevute dai politici e «pragma tismo» i tradimenti che commet tono. Le «buone azioni» non sono nobili gesti del cuore ma quelleben quotate in Borsa, e nella Borsa ac cadono le «crisi dei valori». Dove si dice «la comunità internaziona le esige», sostituire con «la ditta tura finanziaria impone». «Comunità internazionale» è inol tre lo pseudonimo che progette le grandi potenze nelle proprie ope

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Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
2003
Ein-/um-/aus-/un-/glatteis-Bildung = in-/de-/con-/mal-/tras-formazione.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,1)
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Page 45 of 102
Author: Putzer, Klaus [Red.] / [Red.aktionskollektiv; Klaus Putzer ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 98 S. : Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: s.Bildung ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Südtirol ; s.Bildung ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,1
Intern ID: 331961
la scorsa primave ra il giornale de! „Sudtiroler Wirtschaftsring" abbia rilevato senza mezzi termini i vantaggi che una for mazione davvero bilingue potrebbe apportare all'e conomia, spronando l'Svp a mutare rotta verso oriz zonti più flessibili. E questa non è la voce ingenua di sprovveduti idealisti. E' quella dell'economia, che - come diceva qualcuno - sembra muovere il mondo. 3) I linguisti lo ripetono da anni: l'apprendimento in più lingue non comporta una perdita di consapevo lezza della propria

alla re visione delle fondamenta. Sembra strano, ma deve avere una sua logica profonda. fessioni lo richiedono; è questo il caso della scuola per Infermieri Claudiana. Ma se una scuola per in fermieri propone lezioni bilingui, perché non lo può fare anche una scuola commerciale? Il convegno organizzato dall'associazione „Convivìa" e le recenti polemiche sulla proposta di originali test d'ingresso per accedere all'asilo hanno riacceso nu ovamente il dibattito. E tornando a monte l'etica della

convinzione ha esaurito le sue argomentazioni. Ora la parola passa all'etica della responsabilità, a coloro che non possono limitarsi a dire quello che pensano ma devono tener conto di una strategia in vista di un obiettivo concretamente realizzabile. Alla politica di mestiere, cui tocca l'onere di inge gnarsi per reperire alla svelta un nuovo progetto di sperimentazione, ennesimo passo lungo la tortuosa via della convivenza reale. Ma senza perdere di vista l'obiettivo e ben consapevoli della direzione

fondamentali, vale a dire la libertà di scelta. Alcune stime parlano di un 15 % della popolazione altoatesina che appar tiene a famiglie bilingui, alle quali viene im posta la scelta tra una scuola italiana o te desca. In tempi in cui persino la SVP pro- Forse, un domani, chissà. ((petérisènsìfieF, .ham|urg"

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Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
2003
Ein-/um-/aus-/un-/glatteis-Bildung = in-/de-/con-/mal-/tras-formazione.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,1)
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Page 44 of 102
Author: Putzer, Klaus [Red.] / [Red.aktionskollektiv; Klaus Putzer ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 98 S. : Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: s.Bildung ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Südtirol ; s.Bildung ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,1
Intern ID: 331961
SKOLAST di Antonio Merlino e David Unterholzner „li ponte - die Brücke" nasce dall'insurrezione intel lettuale di un gruppo di studenti, di lingua italiana e tedesca: una decina di giovani che nella primavera del 2001 si sono riuniti per dare voce a un sogno e a un tumulto. Il tumulto riguardava le contraddizioni di un sistema scolastico incompleto, ancora fondato sulla separazione tra i gruppi linguistici. Il sogno stava nell'opporre una voce contro questa situazione di fatto. Le pagine della

la migliore soluzione possibile. Il giornale voleva insinuare un dubbio tra gli studenti altoatesi ni. Volevamo dire: „Siamo stati abituati così, ci ten gono a distanza di sicurezza, ma non è detto che questo sia l'unico sistema possibile". E insieme af frontare tematiche di attualità, dall'attacco degli Stati Uniti in Afghanistan al volto inquietante della nuova destra europea, dal fenomeno naziskin alle rivendi cazioni del movimento No global. Il tutto basandoci sulle nostre sole forze, magari

commettendo errori grossolani, frutto della nostra scarsa esperienza e anche della visuale che di certi temi può avere un ra gazzo/una ragazza tra i 16 e i 24 anni. Nel maggio del 2002 la stampa incomincia ad inter essarsi del fenomeno „Brücke". Un convegno intito lato „II futuro della scuola in alto Adige" rinnova il dibattito sulla scuola bilingue. Oltre ai giornali, se ne interessano anche i partiti. La destra italiana e I' Svp sembrano parlare la stessa lingua, uguale anche se di segno opposto

ni, ma la banalità di slogan che fanno presa come luo ghi troppo comuni tra chi teme di essere fagocitato dal vicino. Diceva un linguista in uno dei recenti con vegni sul futuro della scuola locale: „Se avessi davve ro una mia identità e fossi conscio della sua valenza, allora non avrei paura di perderla al confronto con gli altri". Risuona l'eco lontana de! „più ci incontreremo, più ci conosceremo". Ma tornando ai luoghi comuni e alle posizioni di comodo (nel senso che fanno co modo per nutrire la logica alla

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Books
Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 85 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
Battisti e l’irredentismo trentino, contro quell’intellighenzia politica che manda al macero la gente. Anche nei confronti della Chiesa cattolica indirizza dure critiche: la polemica è contro quella Chiesa che si allea con i potenti e che reprime ìa dimensione vitale: è un tema caro al „Der Brenner“. Riecheggia in Dallago !’ influenza di Nietzsche, la constatazione della morte di dio e della necessità di una dimensione vitalistica, in grado di accettare l’esistenza nella sua interezza

così l’opera e il pensiero di una figura di grande interesse, un intellettuale a tutto tondo, capace di esprimere il meglio della cultura mitteleuropea dell'epoca, a cavallo tra Innsbruck e il Garda. „L’altro giorno ho sfogliato le pagine di un'enciclopedia filosofica - racconta don Paul Renner, direttore dell’istituto di Scienze Religiose e membro del comitato organizzatore del convegno - e sono rimasto deluso nel constatare l’assenza dello scrittore di origini bolzanine. Credo sia il momento

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Books
Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 104 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
, a vicenda, tra di loro. Cosicché s’apre invece un fra. Aprisi o patere ch’è, appunto, lo spazio. Ma se questo qui è lo spazio astratto, esiste allora anche uno spazio immediato? Deve cioè venir anche concepito lo spazio, per dir così e secondo il comune significato della parola, concreto? Per completezza potremmo forse considerare lo spazio concreto (che non è certo la geometria euclidea) l’immendiato intendere l’ostacolo, dicontro al mio altrettanto immediato tendere a. 4. Se la scultura è la negazione

dell’astratto essere a sé o materia (—»A, II), e citare il nonfinito michelangiolesco pare quasi banale, la pittura (ma chi studia tutt’il giorno filosofia, a questo punto, già un po’ se lo sarà aspettato) altro non può esprimere se non il pero fine (—>A, ili), ora slacciato d'ogni estrinseca necessità: cioè il per libero, la finalità non necessitata, in età contemporanea spintasi fino all’estremo della mera libertà astratta: come capita col futurismo o colla tecnica dell'incollaggio o con quant’altro

poeta epico è (come tanto bene s’espresse il Vico) un intero popolo poetante, ma persino dove un singolo poeta epico pare sognare una totalità storica ormai al tramonto. 6. Dice: „La lirica esprime la soggettività semplice di questo particolarissimo io“. Ma se davvero è con la soggettività, ch’abbiamo qui a che fare, non si tratta forse della soggettività d’un io a sé, il quale, dal suo starsene tutto per se, viene appunto tratto fuori e strappato via? Giacché I’ amore ch’altro fa esso, se non

strapparmi dal mio a me, come capita, per dire, in Saffo (piuttosto che in Catullo piuttosto che nell’ultimo Pavese piuttosto che in chi volete voi). E non si può forse dire il medesimo della Povertà di Cecco oppure d’Ipponatte; o dell’esilio di Teocrito invece che d'Orazio? 7. La tragedia, infine, è da considerare filosoficamente (in qualsiasi modo le cose vadano geneticamente e storicamente) come sviluppo della lirica. Il semplice, talvolta addirittura indeterminato, tender a, del lirico, diviene

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Category:
Pedagogy, Education
Year:
2003
Ein-/um-/aus-/un-/glatteis-Bildung = in-/de-/con-/mal-/tras-formazione.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,1)
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Page 64 of 102
Author: Putzer, Klaus [Red.] / [Red.aktionskollektiv; Klaus Putzer ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 98 S. : Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: s.Bildung ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Südtirol ; s.Bildung ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,1
Intern ID: 331961
Chiara Acciarini (Ds): «La cosa più ROMA Chiara Acciarini è stata la relatrice di minoran za per i Ds durante la discussione della riforma Moratti, ma ha anche trascorsi lavorativi nella scuola (era preside), e quindi la sua reazione al l’approvazione della riforma Moratti è partico larmente allarmata: «Spero che nessuno vada in giro a dire che ce qualcosa da salvare. Que ste è una legge tutta da rifare». L’Ulivo ha annunciato che troverà il modo di sollevare eccezione di costituzionalità sulla leg

ge. Quali sono i punti? Siamo convinti che questa legge presentì dei profili di incostituzionalità. Innanzitutto sulla questione più grave, che è anche quella che avrà un effetto immediato, e cioè la cancella zione dell’obbligo di Istruzione. L’articolo 34 della costituzione, infetti, parla di istruzione obbligatoria per almeno 8 armi. Moratti sosti tuisce al concetto di obbligo di istruzione il di ritto-dovere all’istruzione e alla formazione, e tra l’altro nel testo sì sostiene di «ridefinire

e ampliare» il concetto espresso dalla costituzio ne. Ora, io non ho mai viste una legge ordinaria che ridefinisce i concetti costituzionali, se fosse così staremmo freschi, E poi c’è l’articolo 81 «Il ministro Moratti landa oggi un messaggio molto forte di seiezione sodale. Alla sinistra il compito di creare gli anticerpi culturali per difendere la scuola» della costituzione, l’aspetto cioè della copertura finanziaria del decreto, che non esiste. E, infine, l’assoluta nebulosità dei principi direttivi

, in pa lese contrasto con l’articolo 76 della costituzio ne. E non parlo di nebulosità tanto per dire. So no rimasta molto colpita dagli annunci televisi vi del ministro, che promette la reintroduzione del maestro prevalente. Nel testo non ve n'è gen die Unterrichtsministerin nicht zu irritieren. Gemäß einer Prioritätenliste entwarf Moratti das de taillierte Verzeichnis der Stellen, die dem Sparstift zum Opfer fallen sollen. Von den Einsparungen tan giert sind Ganztagsschulen

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Books
Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 42 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
stato fornito dal circolo culturale dell’ANPI, di cui faccio parte, inoltre all’inizio degli anni ’90 erano state pubblicate alcune lettere inedite, scritte dal lager di Bolzano. L'idea di Bernardi era proprio quella dì lavorare a stretto contatto con l’ANPi, anche perché conosce molto bene Andrea Mascagni, il leader della resistenza in Trentino. Sua moglie passò per il campo di via Resia. Torniamo a Weiss. C’è una sua opera in particolare cui ti sei ispirato? Sì. La sua “Istruttoria” era

il modello che avevo in mente mentre scrivevo il testo di “Lager”. Sì tratta di una pièce „Quando ti trovi di fronte a della morte di una mao handicappata, prese a set sconvolto come uomo e in molto particolare, quasi un oratorio, recitabile anche da una voce sola, che racconta il processo ad alcuni industriali tedeschi del complesso IG- Farben, accusati di complicità nel genocidio degli ebrei. Il testo è costruito tutto con materiali tratti dagli atti del processo, che Weiss si limita a tagliare

la pratica sul campo di via Resia, raccogliendo nuove testimonianze che hanno permesso l’individuazione di Seifert e Sein. Purtroppo d un racconto come quello ire e delia sua bambina quando scrissi il mio testo non ne era ancora stato pubblicato niente. Hai lavorato per un paio di mesi su testimonianze a dir poco sconvolgenti. E’ stata dura? Beh, direi di sì. Quando ti trovi di fronte ad un racconto come quello della morte di una madre e della sua bambina handicappata, prese a secchiate d’acqua gelida

di pochi attori e di un set teatrale piuttosto spoglio. Era comunque nostra intenzione essere il più sobri possibile nel numero degli attori e nella messa in scena. Ho pensato fosse opportuno semplificare la rappresentazione anche perché ritengo che la retorica sia micidiale quando si parla di eventi già di per sé così immani, come il genocidio degli ebrei o anche le sole violenze perpetrate nel lager di Bolzano. Anche per questo motivo ho ritenuto opportuno utilizzare soltanto voci reali, quelle della

letteratura memorialistica, anziché adottare uno sguardo esterno, che rischia sempre di enfatizzare ciò che vede. Il filtro della testimonianza è fondamentale, perché rende umano ciò che ci apparirebbe altrimenti disumano, improbabile, virtuale e alla fine irreale. Ecco perché il documentario girato da Lanzmann dal 74 ali’ 80 e basato esclusivamente su interviste ai sopravvissuti, è giudicato uno dei migliori documentari suH’argomento. E’ implicita l’ammissione che di fronte allo sterminio di sei milioni

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Books
Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 7 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
loschi) giochi: ma non basta, c’è dell’altro: sembra proprio che qui, nella nostra provinciale provincia, ci sìa il microclima ideale per un’ossessione, che consiste nell’articolare la'politica attraverso la storia; di usarla come strumento ed arma. ci siamo chiesti: ma proprio ogni conflitto politico deve essere ornato di un po’ di storia, che sia esclusiva e di parie? da quando mai il fine della politica è quello di elencare ed attribuire reciprocamente ingiustizie storiche subite e commesse

? di mettere il dito nella piaga, perché faccia male e s’infiammi? Servono esempi? possiamo offrire il menu dei giorno: piazza della pace/ della vittoria, topo(li)nomastica, il fascismo dei presunti antifascisti, il revisionismo „seppiano“, l’az/onismo di qualche giovane, cambia il modo, resta uguale il metodo, cioè quello, un po’ arbitrario e selettivo, di fare una cernite delle storie buone, e di scartare quelle cattive... poco tempo fa infatti l’SVP ci ha dilettato con lo spettacolo della storia

-spettacolo multimediale, è stata un successo, questa storia (grazie per il buffet! il vino però non era poi quel granché) che idea! la storia del nostro successo (sudtirolese), ovvero la favola d’origine e di salvazione do it yourself, stampo SVP (il musical lo state già preparando?) sembrava un brindisi alla fine della storia (farcito con un sano jodler), anche se, dobbiamo dirlo, pure in questa storia, c’è posto solo per ciò che conviene, che si presenta bene o paga elettoralmente. che fare allora

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Books
Category:
Pedagogy, Education
Year:
2003
Ein-/um-/aus-/un-/glatteis-Bildung = in-/de-/con-/mal-/tras-formazione.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,1)
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Page 34 of 102
Author: Putzer, Klaus [Red.] / [Red.aktionskollektiv; Klaus Putzer ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 98 S. : Ill.
Language: Deutsch
Subject heading: s.Bildung ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Südtirol ; s.Bildung ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,1
Intern ID: 331961
- „qual siasi servizio che non sia fornito su base commerci ale o che non sia in competizione con uno o più for nitori..." - che l'eccezione dell'articolo 1.3b po trebbe risultare insignificante ai fini di una difesa di un qualsiasi servizio pubblico. I vari governi nel mondo hanno introdotto - per pro pria iniziativa o a volte per le condizioni dei programmi di aggiustamento strutturali del FMl e le indicazioni della BM - legislazioni che hanno destrutturato e pri vatizzato sia i modi

ha sopportato questa stra tegìa senza tener conto degli influssi sugli indicato ri della salute. Purtroppo un approccio commercia le nelle politiche sanitarie rischia di porre spesso gli indici economici al di sopra di quelli della salute. Per esempio, il 75% dei progetti della BM nell'Africa sub-sahariana miravano al recupero dei costi trami te il ricorso di pagamento delle prestazioni nella sa nità di base, mentre la mortalità materna ed infan tile cresceva. Questa scelta politica da parte dei FMl e della

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Books
Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 103 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
/' ontologia della libera individualità sociale, nella stringata versione da me pubblicata nel 2002, si chiudeva con le seguenti, lemmaticissime, parole: “La tradizione alta delia filosofia ha presentito, sempre, come occorra diffidare delle forme della cultura, E però come in esse debba venir ritrovato, e quasi covi, il suo medesimo oggetto. Se tale duplice intuizione fosse davvero corretta, tuttavia, si dovrebbe pur riuscire a portarne una dimostrazione discorsiva discorsiva, senza

accontentarsi di frasi allusive o di intuizioni sul vago. Con quel che s’è finora succintamente scrìtto, potrebbe esserci arrivato, a quanto pare, di gettarne le basi. ” il bisogno di discutere tra di noi (ancor prima dell’uscita d’un mìo ampio scrìtto al proposito) almeno alcune delle tesi d’estetica che dall’ontologia della libera individualità discendono, m’ha convinto dell’utilità di fornire, fin da subito, una pur sommaria panoramica delia filosofia dell’arte. Mi sono così ingegnato d’illustrare

s’abbia da fare con l’astratto sparir nel nulla. Ma, se tutto ciò non è sbagliato, la musica, secondo la sua essenza, partecipa della verità 20i > SKOLAST !! 103

17
Books
Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 43 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
evento ha lasciato nel loro animo. Il problema diventa a questo punto il valore della testimonianza... Già, innanzitutto perché dobbiamo pensare che ì pochi superstiti all’esperienza del lager oggi ancora in vita, erano ai tempi ragazzi poco più o poco meno che ventenni, che avevano davanti a loro una vita intera. Furono costretti, per sopravvivere, a rimuovere il più possibile il loro ricordo del lager, fonte di umiliazione e senso di colpa. Dopo mezzo secolo di rimozione diventa difficile

presenti sulla scena parlano ognuno con voci di testimoni diversi. I nomi dei personaggi non vengono quindi citati. No, a parte quelli dei morti, il cui nome pronunciato assume un valore diverso, e quelli dei colpevoli. Che impressione ti hanno fatto questi ultimi? Condivido la tesi della Harendt sulla banalità del male. Questi mostruosi aguzzini erano solo dei poveri idioti, come se ne vedono in giro ancora molti, che nelle condizioni in cui si sono trovati a vivere hanno tirato fuori il peggio che

lo spettacolo e le emozioni, non banali, che siamo riusciti a trasmettere. Erano Il filtro della testimonianza è fondi rende umano ciò che cì appariti disumano,, improbabile , virtuale e mientaSe, perché ìbbe altrimenti aria fine irreale, che fu soltanto un campo di smistamento (passarono circa diecimila prigionieri). In un campo di annientamento è purtroppo ovvio che si proceda all’eliminazione dei prigionieri e azioni mostruose diventano gesti meccanici, un’orribile routine. Nel lager di via Resia invece

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Books
Category:
History
Year:
2003
Schnee von gestern : che storia.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 2003,2)
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Page 108 of 110
Author: Harder, Philipp [Red.] / [Redaktionskollektiv ; Philipp Harder ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 109 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. dt., teilw. ital.
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/2003,2
Intern ID: 331963
/1) Nazionalismo e storiografia/Nationalismus und Geschichtsschreibung (1996) „Rassismus“ Wiener Zeitschrift zur Geschichte der Neuzeit 1/03. M. Sebastian, H. Torres, W. Schmale (Hrsg.) ■®îE!i Wiener Anthropologie vor 1938. Momentaufnahmen Zeitgeschichte 3/03 bücher / libri , (Pietro Chiodi 53®rìfW*p*»'V Un uomo di lettere vive ....l’esperienza della lotta antifascista, diventa partigiano, viene catturato e deportato nel campo di Bolzano e quindi in campi di lavoro in Austria. Poi, per aiterne vicende, viene

liberato e rispedito in Italia dove riprende il suo posto nella Resistenza. Anpi, Alba 1946. Einaudi, Torino 1975 108 2003SKOLASTi Storia della questione altoatesina, seine besonderen Auswirkungen irn Dall’annessione agli anni Settanta regionalen Rahmen. G. Delle Donne , StudienVIg., Innsbruck 2000. Circolo Universitario Cittadino, 1985 _ Handbuch des österrreichischen Rechtsextremismus DOW Stiftung Dokumentationsarchiv des österreichischen Widerstandes (Hrsg.) - Aktualisierte und erweiterte Neuausgabe

1943-1945 Margareth Lun Von September 1943 bis Mai 1945 gehörte Südtirol zu der im Zuge des Zweiten Weltkrieges und der politischen und militärischen Umwälzungen in Italien durch Führererlass errichteten Operationszone Alpenvorland. Dieser Zeitraum wurde in den Darstellungen der Südtiroler Zeitgeschichte bisher kaum näher. „Mischa, l’aguzzino del campo di Bolzano“. Dalle carte del processo a Michael Seifert Giorgio Mezzalira e Carlo Romeo QUADERNI DELLA MEMORIA 2/02. Anpi 2002. @

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