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Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
tesi di dottrina della razza, uscita all’inizio del 1941, 111 letta nell’ago sto successivo da Mussolini, il qua le, colpito dalle idee espresse in quel testo, sembrò destinare ad esso un ruolo guida, un nuovo punto di ri ferimento per il razzismo italiano. Fra gli obiettivi politici che il grup po di Evola e di Preziosi si propo nevano i più importanti riguarda vano: 1 )una revisione del manifesto del la razza del 1938; 2) un unico ufficio razza che unifi casse tutti gli organismi al momen

to suddivisi fra vari ministeri (del- l’inierno, della cultura popolare) sotto il controllo di un ’autorità politica; 3) 1 ’insegnamento delle dottrine razziste nella università; 4) leggi più severe e criteri più ri gorosi nei confronti degli ebrei, ’meticci’, ‘sanguemisti ’. La rivista che si faceva portavoce di questi punti programmatici era la Vita Italiana, da sempre impegna ta in una feroce lotta antiebraica. Fra le pubblicazioni editoriali pro mosse da questa corrente, si segna lano le diverse

edizioni dei Proto colli dei Savi Anziani di Sion, il celebre falso che tratta del “mito della cospirazione mondiale ebrai ca”. In questo periodo diversi organismi sembrano contribuire alle iniziati ve di questo gruppo come la Scuo la di Mistica Fascista di Milano, sorta nel 1930 ecfora legata ad Evola e come i Centri per lo Stu dio de! Problema Ebraico nati fra il 1941 e il 1943 strettamente connes si con Luchini e Preziosi. Un parziale compimento di alcuni punti de! programma polìtico della corrente

esoterico-tradizionalista sembra verificarsi nella Repubblica Sociale, quando Preziosi unificò i due uffici dedicati alla razza in un unico ‘Ispettorato’, ma le vicende belliche impedirono fortunatamen te, la piena realizzazione delie ini ziative concrete. SCUOLA M MISTICA FASCI STA Fondata a Milano nel 1930, la Scuola di Mistica Fascista si distin se per la sua posizione antigentilia- na. Alla fine degli anni Trenta diventò uno degli attori di quella organizza zione totalitaria della vita sociale a cui

puntò il Regime per garantirsi il consenso. La politica razzista trovò i compo nenti della Scuola pronti a farsi pro motori di numerose iniziative sui temi della razza: corsi per insegnan ti, convegni sui problemi razziali dell’Impero, concorsi per una mo nografia sul tema “la mistica del razzismo fascista”. Oltre a numerose pubblicazioni, la Scuola diffondeva un periodico dai titolo Dottrina fascista fra i cui re dattori in materia di ‘razzismo fa scista’ si distinse Julius Evola, la cui influenza

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Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
d’Italia col titolo II fasci smo e i problemi deila razza. Comparso inizialmente anonimo e poi successivamente attribuito ad un gruppo di dieci ‘scienziati’, era stato in realtà concepito dallo stes so Mussolini che fin dal febbraio 1938 si era valso della collabora zione del giovane antropologo Gui do Landra, mentre gli altri, firmatari diedero il loro avallo scientifico, condividendo peraltro la responsa bilità etica e politica dell’intera ope razione. E proprio partendo dalie afferma zioni contenute

in quel testo (“Il concetto di razza, è puramente bio logico” punto 3, “La questione del razzismo in Italia deve essere trat tata da un punto di vista puramen te biologico, senza intenzioni filo sofiche o religiose”, punto 7) pos siamo affermare che inizialmente il razzismo ufficiale, sostenuto da Mussolini, era un razzismo biolo gico. Fra gli intellettuali che sosteneva no questa impostazione segnaliamo l’antropologo Lidio Cipriani, il giornalistaTelesio Interlandi e il suo collaboratore Giorgio

Abiurante, lo scrittore Guido (fogni, il medico Lino Businco. L’organo di questo gruppo e por tavoce delle sue teorizzazioni era la. rivista La. Difesa della Razza, il periodico più celebre del razzismo italiano che iniziò a uscire il 5 ago sto 1938. A livello istituzionale, l’appoggio a queste iniziative era garantito dal l’Ufficio Razza del Ministero della Cultura Popolare, creato nell’ago sto del 1938 e affidato alla direzio ne di Guido Landra, che conservò fino al febbraio del 1.939. IL NAZIQNAL

-RAZZISMO 11 gruppo nazional-razzista, inne standosi su una tradizione intrisa di nazionalismo e di eugenetica pre sente già da lungo tempo in Italia, insiste sulla valorizzazione della ‘razza italiana’ sia dal punto di vi sta teorico, rivendicando il legarne degli italiani contemporanei con le genti protagoniste di un nobile pas sato che trovava il suo culmine nella Roma imperiale; sia nella pratica, proponendo la realizzazione di pra tiche igienico-sanitarie intese al miglioramento della ‘stirpe

’, termi ne che di solito veniva utilizzato a preferenza di ‘razza.’. 1.1 suo esponente teorico più noto fu probabilmente Giacomo Acerbo, la cui pubblicazione piu importan te, nel 1940, potè fregiarsi del tito lo I fondamenti della dottrina fasci sta della, razza. Altri importanti esponenti di que sto grappo furono Vincenzo Maz ze!, professore di Scienze Politiche a Roma e Aldo Capasse, uno dei più decisi sostenitori dell’identifi cazione fra nazione e razza. Molto influenti erano due dei firmatari del

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Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
to di Liberazione, Mi Istituto Regionale “Parri”, Bologna Istituto Scienze Religiose, Bologna Istituto Storia del Movimento di Li berazione, Ts Istituto Storico della Resistenza, Cuneo Istituto Storico della Resistenza, Modena Istituto Storico della Resistenza, Novara Ministero degli Affari Esteri, Roma Museo del Risorgimento, Bologna Museo del Risorgimento, Milano Museo del Risorgimento, Trento Museo dell’Illustrazione, Ferrara Museo Storico della Radio, Bolo gna istituto per i beni artistici culturali

, Trieste BibliotecaCornunale dell ’Archi- ginnasio, Bologna Biblioteca Comunale Palazzo Sorniani, Milano Biblioteca. Comunale, Udine Biblioteca Comunale, Varese Biblioteca della Camera dei Depu tati, Roma Biblioteca della Cassa di Risparmio, Bologna Biblioteca Marucelliana, Firenze Biblioteca Nazionale Braidense, Milano Biblioteca Nazionale Centrale, Fi renze Biblioteca Statale e Civica, Cre mona Biblioteca Statale e Civica, Gorizia Biblioteca Universitaria, Bologna Biblioteca Universitaria, Genova

e naturali della Regione Emilia- Romagna Soprintendenza per i beni librari e documentari Regione Emilia-Romagna Assessorato alla cultura Comitato Regionale per le Celebra zioni del 50° della Resistenza e della Liberazione Con la collaborazione di Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze Centro di Documentazione Ebrai ca Contemporanea di Milano Istituto Regionale per la Storia della Resistenza “.Ferruccio Parri” di Bologna Organizzazione Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione

Emilia- Romagna Soprintendenza per i beni librari e documentari Giovanni Serpe, coordinamento Isabella Fabbri, ufficio stampa Valeria Cicala, ufficio stampa Antonietta Menetti, servizi tecnici Zeno Orlandi, allestimenti e tra sporti Progetto grafico della mostra Andrea Rauch, Firenze Ditte fornitrici STUDIO 72 di Firenze, realizzazio ne dei pannelli C.P.M. Sistemi di Firenze, struttu re M&M Illuminotecnica di Cesena, forex Ferramenta Rossi di Molinella (Bo), accessori Odes Zerbini di Molinella

. il Re Imperatore per ottenere l’autorizzazione a sposare l’indige na o almeno a convivere con lei”. I giudici speravano che il carcere servisse “a snebbiare il cervello del- Titaliano” ed a separarlo de finitivamente dalla dorma che egli aveva osato “elevare al rango di compagna di vita”. Questa la sintesi di uno delie centi naia di documenti della mostra, or ganizzata dalla Soprintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia-Romagna e dal Centro “Furio Jesi” di Bologna, la prima edizione

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Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 26 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
se forse usciamo un po’dal tema centrale della mostra - chiudere con le parole di chi ha tanto sofferto e vissuto quei giorni terribili. E' banale dirlo, ma la difesa della memoria rimane l'unico modo per evitare che su tutto cada l'oblio. Luca Fregona, Barbara Rottensteiner e1 campo di con ce ntramento di Bolzano si è det to e scritto poco. Eppure vi sono stati internati migliaia e migliaia di uo mini , di dorme, resisten ti per la maggior parte, catturati dai nazisti e dai fascisti repubblichini

nelle città, nelle valla te, nelle montagna. Era un campo di transito (Durchgangslager) , tappa intermedia per un succes sivo avvio ai campi di sterminio di oltralpe. Ma molti degli internati di Bolzano e di Trento furo no tenuti a lungo nel cam po con il proposito di estorcere loro notizie sull’organizzazione clan destina locale. Una volta usciti sono rimasti spes so in silenzio. Ragione di fondo di questa ecces siva riservatezza dei su perstiti ex internati va individuata nella consa pevolezza

, sorta alla li berazione , di una situa zione oggettivamente com plessa , che aveva messo a dura prova le forze poli tiche di richiamo demo cratico , di fronte ai pro blemi fortemente emergenti della minoranza etnica, delie riparazioni da por re in atto, della convi venza . la preoccupazione di fondo che ci animò fu quella di saper inquadra re fatti, esperienze, si tuazioni in un contesto storico che ne chiarisse i rapporti di causa-ef fetto, le rendesse poli ticamente intelligibili. tlon ho dunque

temente sottoposti agli indescrivibili interroga tori nel palazzo del Cor po d’Armata , adibito a sede della G-estapo, e alle torture dei sotterranei. Anch’io non voglio dire le torture che furono pra ticate - tra i compagni di prigionia che più ri cordo - a Rinaldo Del Fab bro , a Ferdinando Visco Gilardi, dirigenti della resistenza a Bolzano, a tanti altri. Io non sono stata torturata : mi hanno solo rotto un timpano nel corso di un a semplice ba stonatura . Mi si consenta di dedicare un semplice

ricordo ai miei più stret ti compagni di campo • Lui gi Emer (Avio), supersti te vivente a Bolzano (*), squassato nel corpo dal- l’esplosione di una bomba in Yal di Flemme , an ch’egli torturato ; Enri co Pedrotti (chi non co nosce il “suo” coro della Sat ) , composto e dignito so senza mai un cedimen to; Senio, di eccezionale forza d’animo e caratte re ; Quintino Corradini di Molina di Flemme, ferito in combattimento, con una gamba spezzata, che gli fasciavo alla meglio quan do lo potevo incontrare

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Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 23 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
Federico Steinhaus Il 12 settembre del 1943, dopo soli quattro giorni dall’assunzione dei pie ni poteri da parte dei nazisti a seguito dell’armistizio firmato dall’Italia, il Brigadefùhrer delle SS Karl Brunner, inviato in Alto Adige da Himmler già nel 1939 quale massimo responsabile delle SS, per coordinare l’opera dei nazisti nel periodo delle opzioni, ordinò ai responsabili locali della Arbeits- gemeinschaft Deutscher Optanten, l’organizzazione che operava per in durre i sudtirolesi

e Trento, mentre di fatto la vita si svol geva prevalentemente nel centro di Merano - era un tempo mollo fiorente, come testimoniano, oltre le istituzioni tipicamente religiose, le numerose fon dazioni benefiche e i’attrezzatissimo ospedale sanatorio Manzoni": così esordisce la relazione-denuncia, inti tolata "Appunti circa gli ebrei di Mer ano in relazione alla occupazione te desca", redatta dalla Comunità stessa ed inoltrata ai comandi del CNL e dei carabinieri nel 1947. E prosegue: "Contava, negli

"non ariane", le quali, per sfug gire alle persecuzioni hitleriane comin ciate in Germania dopo il 1933, trova rono rifugio a Merano (attratti, tra l’al tro, anche dalla facilitazione della lin gua tedesca, che qui é quasi general mente compresa). Ma quando il fascismo italiano si mise sulle orme del suo collega d’oltralpe, la popolazione ebraica o di "razza ebraica" presente a Merano si contras se molto rapidamente. Colle leggi antisemite proclamate in tutto il'Regno nel 1938 grandissima parte dei

1 ’8 settembre 1943 circa una sessantina tra ebrei e comunque considerati "non ariani" dal razzismo nazi-fascista si trovano a Merano. Parte di essi, non senza avventurose peripezie, riesce a fuggire: qualcuno attraverso le montagne; diversi rag giungono altre province, dove, per il contegno umano e patriottico della maggioranza della popolazione italia na, avranno pi" probabilità dì nascon dersi che non qui, in mezzo ad lina popolazione tedesca ed hitleriana; al cuni riescono a varcare il confine del

la Svizzera dove vengono internati. Ma 25 di loro cadono in mano alla Gestapo. I nazisti si erano messi im mediatamente all’opera: caccia all’uo mo, rastrellamenti, arresti, maltratta menti, perquisizioni requisizioni e sac cheggi, deportazioni degli infelici nei famigerati campi di concentramento germanici: e - con ogni probabilità, secondo fondate informazioni - l’epi logo della tragedia degli ebrei meranesi porta lo spaventoso nome di Au schwitz, il "campo di annientamento" nelle cui camere a gas essi

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Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 24 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
a Bolzano fu attuata, in quel periodo, la prassi comune nei territori occupati dai nazisti di impiegare "schiavi" come manodopera da sfruttare. (4) Happachcr Luciano, autore de "fi Lager di Bolzano”, Comitato provin ciale per il XXX anniversario della Resistenza e della Liberazione, Trento (5) Liliana Picciotto Largìon, autrice de "Il libro della memoria - Gli ebrei deportati dall’ Italia 1943-45", Mursia (6) 59 di loro superarono la prima se lezione per le camere a gas, ma sola mente 17 tornarono

soché completata un decreto della Re pubblica Sociale si incaricò di far con fiscare tutti i beni agli ebrei(2), ed un ordine emanato dal capo della polizia Tamburini portò allo scioglimento delle Comunità Israelitiche ed al sequestro delle loro proprietà, in quanto consi derate "associazioni pericolose per l’ordine e la sicurezza pubblica". Un successivo progetto di decreto legisla tivo propose la seguente definizione del cittadino di sangue italiano: "Sono di sangue italiano i cittadini

cate gorie razziali. 11 16 aprile del 1945, quando l’Italia era. ormai da conside rare liberata, nel corso dell’ultima se duta del Consiglio dei Ministri della repubblica sociale fu ordinato anche lo scioglimento dell’Unione delle Comunità Israelitiche Italiane. Nella prima metà di luglio 1944, a Bolzano, in via Resia, fu istituito un campo di concentramento - o meglio un campo di transito, se consideriamo la funzione alla quale avrebbe dovuto assolvere. Nei dieci mesi in cui rimase attivo

, vi transitarono 1 1.1 16 fra ebrei, avversari politici, zingari, partigiani, militari italiani, prigionieri, sbandati, disertori, ostaggi, indiziati di reati co muni 2. Fin dal marzo del 1943 il co mandante del Lager di Reichenau, Moti, aveva compiuto alcune ispezio ni per predisporre l’apertura, e la località era stata prescelta dal capo della Sicherheitspolizei e del Sicher- heitsdienst in Italia, Wilhelm Harster. Esso fu allestito in due capannoni del l’esercito abbandonati dopo l’8 settem bre; oltre

. La pulizia, le li ste dei lavori interni ed esterni e l’or dinaria gestione erano affidate al capo campo cd ai capi-blocco scelti fra gli internati. Vi erano anche dei campi-satellite, nei quali i prigionieri lavoravano e sog giornavano: a Sarentino, Merano, Cer tosa, Vipiteno, Campo Tures, Colle 1 sarco, Bressanone, Moso. 11 campo satellite di Sarentino era comandato da un sottufficiale della Wehrmacht, le guardie erano trentine ed SS tedesche e bolzanino, i reclusi erano circa 200; a Merano, in una

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Category:
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Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
La memoria pubblica in Italia ha sempre negato e spesso continua a negare il carattere barbaro della propria impresa coloniale africana, sentita e presentata come diversa, umana, ‘■bonaria’. Per comprendere invece il feno meno delPimperialismo nel suo complesso (e il colonialismo italia no rientra pienamente in questa ca tegoria, almeno per quanto riguar da gli effetti sulle popolazioni do minate), è indispensabile liberarsi dai pregiudizi assolutori, conside rando come inseparabili la giustifi

prima e dopo di essa; le rappresagl ic squadristichc compiute dai civili italiani di Addis contro la popolazione indigena, in seguito all’attentato al viceré Oraziani; le condizioni di vita nei campi, di concentramento per op positori in Somalia; questi i quat tro avvenimenti che si è scelto di documentare. Non ci pare casuale che il ricono scimento della gravità di questi eventi, in Italia, incontri ancora oggi forti resistenze. IL RAZZISMO COLONIALE DI STATO In questa sezione è documentata

la nuova fase del razzismo coloniale fascista, varata a partire dalla con quista dell’Etiopia (1935-1936) e dalla proclamazione dell’impero. Nel corso di questi anni viene in fatti applicata (e proposta come ‘coscienza nazionale’) una ‘politi ca della razza’ che avrebbe impo sto una netta separazione tra la co munità bianca e quella di colore, condotta sul piano legislativo, giu ridico, urbanistico, fino alle pieghe più minute della vita sociale, del la voro e del tempo libero. Anche il colonialismo

dellTtalia ‘li berale’ e dei primi anni de! fasci smo non era rimasto immune dalle pratiche razziste. Ma la codificazione del 1936-1941 rappresenta una svolta profonda nei confronti del precedente periodo, un salto di qualità attraverso cui il razzismo implicito nella pratica di ogni colonialismo diviene legge dello stato e cardine per la costru zione di una ‘nuova, società colo niale’, fondata programmatica mente sul discrimine di razza. Sulla scorta della esigua, biblio grafia esistente e in seguito

a. talune verifiche d’archivio, si è scelto di suddividere la sezione in tre parti, ben sintetizzate dalle tre copertine tratte da La Difesa del la Razza. La prima mostra l’offensiva del. re gime contro le ‘unioni miste’ (così venivano definite le unioni tra ita liani e africani) e contro i ‘metic ci’ nati da tali unioni (quello che allora fu definito “Il problema del meticciato”). Il meticcio divenne simbolo nega tivo della promiscuità tra bianchi e neri e come tale osteggiato e nsospinto nella società

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Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
sizioni; lo zelo con cui singoli fun zionari o anche semplici impiegati, applicarono le direttive emanate, ri levato nei documenti qui presenta ti, non può essere imputato a sem plice automatismo burocratico, poiché spesso assume coloriture di vero e proprio antisemitismo. Inol tre, non pochi italiani, più o meno direttamente, concorsero alla diffu sione della prassi persecutoria. Essa non costituisce quindi un episodio 1 imitato e circoscritto ma una spe cifica dimensione della realtà italia

valutare in quale misura, tali incidenti siano il prodotto di un reale antisemitismo diffuso tra la popolazione o se deb bano attribuirsi essenzialmente ad azioni di fanatici 'fascisti.. Certo è il carattere capii lare assunto dalla di scriminazione antiebraica., che ar rivò a coinvolgere ampi settori delia società civile predisponendo la po polazione all’accettazione della persecuzione, se non addirittura ai consenso e alia partecipazione at tiva. Da numerose testimonianze dell’epoca è possibile

antisemita per petrate ne! periodo 1938-1943, poi ché molto più complesso sarebbe stato fornire testimonianze materiali delle razzie e degli eccidi compiuti, durante il governo della. RSI e l’oc cupazione tedesca. Centinaia sono infatti gli ebrei che trovarono la morte in circostanze diverse dalla deportazione in Italia a causa della oppressione antisemita, uccisi da fa scisti o tedeschi; ci riferiamo ai ca duti nelle stragi di Ferrara, del Lago Maggiore, delle Fosse Ardeatine, di Forlì, di Cuneo - per

citare solo le più note - ma anche alle persone che si diedero la morte per non ca dere nelle mani dei persecutori e agli ebrei deceduti perché non fu rono in grado di affrontare la detenzione o la vita clandestina: 303 ulteriori vittime deila per secuzione antiebraica. L’istituto dell’internamento è un provvedimento restrittivo della li bertà personale, una misura di si curezza. interna e militare, che, in caso di conflitto, ogni stato ha il potere di attuare nei confronti di cittadini di nazioni

, allo scoppio della seconda, guerra mon diale, fu esteso anche e soprattutto nei confronti di cittadini italiani ri tenuti pericolosi per le loro idee po litiche contrarie al regime. Il 17 set tembre 1940, infatti, con l’articolo l de! DL n. 1374 venne stabilito che, alle stesse misure previste per i residenti stranieri di stati nemici, potessero essere sottoposte le per sone ritenute pericolose per la si curezza pubblica, per le quali, era. prevista l’assegnazione al confino di polizia ai sensi

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Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
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Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
i cui strumenti dovevamo essere proprio noi. Eoi ad uccidere noi stessi, a soffocare con la faccia immersa in un secchio d’acqua il fratello, il compagno. E tutti i giorni dai for ni crematori si levavano spirali di fumo? erano i nostri compagn8i decedu ti sotto le frustate, de ceduti di sfinimento, mor ti ai piedi della scala della morte. Questa scala. Si doveva con un pesante masso sulle spalle salie re, cinque , dieci volte, finché non cadevamo esau sti. Ed era la morte, al lora. Scavata nella

riempita zeppa di carne nostra ancora vivente e poi lasciata andare a fra cassarsi in fondo al fos sato, da dove partiva la scala della morte. Ma sono ancora vivo. Con la vista annebbiata, le ossa ricoperte di pel le, il cervello spento arrivammo al 5 maggio. Golpi di cannone, confu sione nel campo. Qualcuno impazzi. Gli americani. Yi ringrazio ° vi ringra zio di una sola cosa. Quando sento dire che il sacrificio dei morti e degli scampati all’inferno dei vivi no è stato, non sarà vano. Questa

pericolosi che per punizione venivano appunto allogati in quel in quel piccolo inferno. Quel che si svolse nelle tragiche celle non ha nulla da in vidiare alle infamie com messe dai nazisti nei loro lager, sebbene, quantitativamente, in mi sura ridotta, llon dimen tichiamo che il campo di Bolzano era riservato allo smistamento e al eonvogliamento nei campi di eliminazione “specia lizzati” di Lachau e di Mauthausen . Ben poco pos siamo dire di quello che avvenne nel blocco infame dal giorno della costitu

zione del campo, fino al nostro arrivo avvenuto nel dicembre del 1944. Coloro che non furono assegnati alle celle furono avviati alla volta della Germania ove sopravvissero nella .ridotta misura del 10 per cento. Possiamo però ben dire ad alta voce quello che abbiamo visto, udito, sofferto, noi sopravvis suti che avemmo la sorte di essere liberati dopo cinque mesi di cella iso lata, possiamo ben dire ad alta voce l’orrore di quei 14 assassinii com piuti nelle celle nel modo più infame e di cui fummo

crea tura; la sua agonia era la nostra agonia. E non siamo diventati paz zi nemmeno quando “Otto”, la belva numero uno, pas sava uscendo dalla cella della morte, davanti alle nostre cantando e fi schiando per andare a la varsi le mani intrise di sangue. Ci si chiedeva perché uc cidevano . Eon occorreva un perché, bastava essere antipati- ci a qualcuno di loro , bastava essere un ebreo od un partigiano, bastava un sospetto formulato come accadde per due poveri partigiani emiliani accu sati di essere

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Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 6 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
della sua strategia propagandistica: la creazione di s t e re o t i p i i co nogra fi c i so c i a 1 men te riconosciuti doveva far associare in modo initiesso pregiudizi c reazioni di paura e ripulsa alla sola vista dei ‘non-ariani’. Scelte che si inserì va no non solo ne!l’ideologia razzista ufficializzata ne! 1938, ma anche nelle linee-guida d’ima tecnica manipolatoria che coll’avanzare del conflitto puntava sempre più sulla presa emotiva, irrazionale, nel ten tativo, coerente con certe premes

, sia fisici (la tradizionale ‘masche ra’ fisionomica tipica delle carica ture antìsemite) che morali (avari zia, avidità, doppiezza, crudeltà et'c.f Invece alla collettività degli ebrei viene sistematicamente attri buita l’abilità ‘ancestrale’ nell’ac cumulazione dell’oro, il controllo della finanza, la. volontà di domina re il mondo con il complotto, (sono frequenti le allusioni o il reimpiego drammatico dei Protocolli dei Savi di Sion) che ordiscono con alleati eterogenei, per lo più il Bolscevi

smo e l’Anticristo. Non manca il tradizionale tema dei deicidio: mol te di queste opere risentono del l’ideologia cattolico-reazionaria se condo la quale gli ebrei, agenti del la modernità, corrompono una si tuazione ideale che somiglia più ad una teocrazia cattolica che al pur celebrato fascismo. Insieme ai prodotti della letterami ra popolare italiana ed alle tradu zioni, troviamo opere che danno conto delia ’evoluzione’ antisemita e razzista di Giovanni Papini, allo ra autore di successo

, soprattutto come punto di riferimento etico ed intellettuale per una parte consi stente del mondo cattolico. Nelle sue opere le rappresentazioni raz ziste di neri ed ebrei, incarnano ri spettivamente barbarie e corruzio ne in una concezione reazionaria del inondo moderno. Tutti i personaggi, di questi roman zi rientrano in una ripartizione ge rarchica che distribuisce differenti ruoli, descrizioni e psicologie a se conda della ‘razza’ d’origine. In questa scala gli italiani sovrastano tutte le ‘razze’ non

co adulto che ‘traducono’ per l’in fanzia atteggiamenti razzisti della loro produzione ‘maggiore’, trovia mo qui alcune opere inserite per fascistizzare la diffusa collana. Salali! “Biblioteca dei miei ragaz zi”, spesso sulla base di dettagliate richieste del MinCulPop. L’autore che più si prestò a questo compito fu Gino Chelazzi, giornalista e nar ratore per l’infanzia, cattolico rea zionario, violento antisemita e dal razzismo paternalistico. Per opera sua e di U. Scotti Beimi, l'uccisio

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Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 3 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
, zwischen Rassengesetzen und De portation, sichtbar. Diskriminierung druck desselben menschenverach tenden Weltbildes. Questo numero speciale di Skolast esce in occasione dell’allestimento a Bolzano della Mostra "LA MENZOGNA DELLA RAZZA". I testi d’introduzione alla mostra (pg2-pgl5) sono stati curati dal Centro "Furio Jesi". La traduzione in lingua tedesca è di Jochen Pichler. Da pag. 16 a pag 17 i etsti riprodotti ssono stati estratti dalle seguenti pubblicazioni: stiirzfliige Nr 15716, Mai/August '86; skolast

3/4 1995; Alto Adige 25.4.1995; PERCHE',, pubblicazione dell’AN PI di Bolzano, 1946; La Meritoria e la storia, pubblicazione dell’ANPT di Bolzano, 1991; Sotto gli occhi della Morte, di Aldo Pantozzi, 1946. L’ASUS-SH ringrazia per la preziosa collaborazione la Comunità Ebraica di Merano, l’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, la Sovrintendenza per i beni librari e documentari della Regione Emilia Romagna. In particolare si ringraziano per la pazienza e la disponibilità: Andrea e Nella Mascagni

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Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 30 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
famiglie intere, dai bambini che appena sanno muovere i primi pas si ai vecchi ormai sul l'orlo della tomba. A noi non importano le privazioni, la prigionia ma fremiamo di sdegno al vedere le sofferenze dei nostri compagni. Ci sono madri che rischiano fru state per portare al fi glio affamato un boccone di pane ; ci sono ammalati privi di ogni cura, co stretti a interminabili adunate anche col tempo cattivo, mentre bruciano dalla febbre e i compagni vicini lì sostengono. Gi sono ciechi, monchi, sce

e una misera pa gnotta al giorno » Ilei po chi minuti di libertà nel cortile essi si slanciano contro i reticolati senza curarsi della frusta del sorvegliante, per avere dai più fortunati qualche boccone di pane avanzato ai tedeschi o qualche pa nino regalato da un auda ce passante» E veramente audaci sono alcuni ita liani di Bolzano prima fra tutti una donna che, per corsa e buttata a terra da un soldato, sebbene incinta, per aver dato del pane ai detenuti, riuscì a strappargli la frusta

, fu mandata a mori re in cella perché la sua tosse non disturbasse una spia tedesca. Ma più straziante fu il caso della famiglia Vogherà: una figlia fu messa a morire in cella perché guercia e rachiti ca non piaceva alla sor vegliante. Fu lasciata senza coperte seminuda di gennaio e le fu versato addosso un secchio di ac qua gelida e siccome tar dava a morire , sebbene avesse un ascesso in gola fu infine strozzata da un tedesco. Quando finalmente morì si chiamò la vecchia madre a godere lo spetta colo

. Poi aneli 'essa ìu lasciata morire di fame. Scene dì tal genere devo no accadere di frequente nelle celle dove uomini e donne sono lasciate in balìa di due ucraini ar restati per aver violato e seviziato una donna, in una notte di ubriachezza. Ma tutta la verità non si sa e forse non si saprà mai perché i pochi che riescono a uscire da quel le tombe non possono rac contare che di urli e di rantoli uditi nella oscu rità della notte. Compagni, pensate a que ste agonie che durano set timane e mesi

, a queste torture che si accrescono ogni giorno e siate spro nati più che mai all’azio ne . Dite alle nostri madri, ai nostri fratelli, alle nostre mogli, ai nostri figli che non ci piango no , ma che prendano il nostro posto perché il nostro maggior dolore e di non poter essere al vo stro fianco sui monti, nelle città, dovunque si combatte contro i tede schi . Compagni, non compiange teci, noi sopportiamo tut to volentieri perché sia mo certi della vittoria che si avvicina col ritmo travolgente delle

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Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 29 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
si trattava di noti zie politiche alle quali era in un certo s e .ri s o 1 e g a t a a 11 a n o -- stra sorte , ma anche bella pagò il fio del la sua audacia « fu mandato a Mauthausen da dove non fece piu ritorno. E come non ricordare . . .. té x coraggiosi scopi“ ni” che facevano la spola ira 1’interno e l’est e imo de 1 blocc o celle? Tutto il campo era mobilitato p e r soccorrere i iratel- no ammassati patrioti, partigiani , magnifiche figure della lotta clan destina , gettati in cella in lurida

promiscuità ac canto a losche figure di traditori , spie nazifasciste e delinquenti comuni . In “castelli2 a due posti venivano stipa ti fino ad otto - dieci in una sporcizia spaven tosa , malati, feriti gra vi , congelati, partigia ni con le ferite ancora aperte, torturati ancora sanguinanti, buttati l’uno sull’altro a marcire e morire di fame . Soltanto i “pericolosi” sotto in chiesta, erano soli in cel la , nella terribile soli tudine della segregazio ne , senza poter scambiare una parole di confronto

ed in completa balia del le due belve. Ecco il triste privilegio di un tavolaccio intero a propria disposizione . per mesi e mesi vivemmo con l’esterno solo per mezzo li delle e elle , l’ i — jjjjl schiandò a n c he ..L 3 vita. A 1 1 ’ in i’ e r m e r i a e r a he era an- una nobile gara, idra i me — gosciosamente atteso per ore e ore nella più spa ventata allucinazione cau sata dalla fame e che con duce ai limiti della ra gione . E chi può narrare di quel terribile inverno 1944-45? Le pareti della cella era

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Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 27 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
il male che mi fanno. Io che avrei bisogno di essere un al tro» di non ritrovarmi più» mai più e che certe parole non vorrei nemmeno udire per mera combina zione. Perche oltre il giorno» la notte. Io sono sempre nel Ìager . Mangio e il cibo ha il sapore della brodaglie di rape» dormo» mi sento dormire» un morto accanto, e il fe tore insopportabile dei morti d’ire e di due tre giorni fa. Qualche volta a colazione a pranzo» spio il mio vicino » ne seguo i movimenti e quando quegli indugia nel portarsi

ci riu scii. E il terno della ma ledizione e della morte non s i a r r e s t ò che a Mauthausen. Ci dovettero slegare. Mi ero dimenti cato di dirvi, che ci ave va n o legat i :mani e pie di » e dovemmo percorrere set te chilometri sotto la t o rme n t a . Sfiniti., allucinati o Osse ssiotie . - Inutile fuggire, o ten tare di fuggire ™ ci dis se un polacco» in italia no ~ morireste tutti e s ub i t o . G o ri que s to vi a t i c o e b b e inizio .1 a, v x t a n e 1 lage r. A p p r e s i •H 1 c l'Il

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Books
Category:
Law, Politics , Religion, Theology
Year:
1997
¬La¬ menzogna della razza : documenti e immagini del razzismo e dell'antisemitismo italiano.- (¬Der¬ fahrende Skolast ; 1997, Sondernummer)
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Page 4 of 32
Author: Benvenuti, Giuliana ; Südtiroler Hochschülerschaft / organizzata da SH-ASUS Region/e Emilia-Romagna Centro Furio Jesi. [Comitato Scientifico: Giuliana Benvenuti ...]
Place: Bozen
Publisher: Südtiroler Hochschüler/innen/schaft
Physical description: 32 S. : Ill.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Text dt. und ital.
Subject heading: g.Italien ; s.Faschismus ; s.Rassismus ; f.Aufsatzsammlung<br />g.Italien ; s.Faschismus ; s.Antisemitismus ; f.Aufsatzsammlung
Location mark: III Z 342/41(1997), Sondernr.
Intern ID: 331945
lo negativo. Nei fumetti comici invece, la. neces sità di un’estrema semplificazione, domita all’età ridotta dei lettori, fa si che l’antisemitismo non sia un elemento all’interno di una com plessa strattura già preesìstente, ma costituisca il fulcro narrativo della storia costruita su. di lui. I due sono generi diversi, e se la figura dell’ebreo emerge in manie ra differente non è perché uno sia più o meno antisemita dell’altro, ma significa soltanto che ognuno ha una sua logica interna: nel fumetto

campionatura è stata sud divisa in tre sottosezioni. Nella pri ma, Insulti al nemico, si può notare la. presenza di sentimenti razzisti in aggiunta al consueto scherno del nemico in tempo di guerra, che si realizzano per mezzo di una paro dia grossolana del trattamento che i fascisti imponevano ai loro oppo sitori politici e attraverso crudi ri ferimenti ai supposti legami tra gli africani e il mondo animale. Il tema della “missione civilizzatrice”, ostentato motivo per giustificare l’invasione

Medica, ed il Resto del Carlino lo segnalava in un trafilet to elogiativo; l’indomani il giorna le cattolico L’Avvenire d’Italia esprimeva caute riserve, mentre L’Assalto, organo fascista locale, gli dedicava quasi tutta la seconda pagina: N. Cardini ne illustrava la rilevanza ideologica, A.B, riferiva soddisfatto l’entusiasmo del pubbli co bolognese, Enzo Biagi lo defi niva “esaltazione e illustrazione intelligente della, campagna, razzia le”. A Trieste, già colpita da. ripe tute ondate di azioni

antisemite, T8 settembre 1941, durante la proie zione, furono lanciati tra gli applau si una cinquantina di manifestini, con la scritta “Morte agli ebrei”. Per qualche giorno gli agitatori prose guirono in parallelo alla program mazione della pellicola: TI 1 furo no trovati altri manifestini antisemiti. Pochi giorni dopo scop piarono gravi incidenti. MANIFESTI E VOLANTINI Sui muri immagini e parole d’ordi ne monopolizzate dal fascismo non suo ruolo nel modellare l’opinione riodici per ragazzi

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Law, Politics , Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1997
Südtirol-Handbuch.- Stand: Jänner 1997.- (Sonderdruck zur Informationsschrift des Landtages und des Landesausschusses)
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Page 214 of 219
Author: Garavelli, Iris [Red.] ; Bozen <Provinz> / [hrsg. von der Südtiroler Landesregierung. Red.: Iris Garavelli ...]
Place: Bozen
Publisher: Autonome Prov. Bozen
Physical description: VI, 230 S. : Ill., graph. Darst., Kt.. - 16., überarb. Aufl.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Politik ; f.Verzeichnis<br />g.Südtirol ; s.Landeskunde<br />g.Südtirol ; f.Statistik
Location mark: II Z 1.665/1997
Intern ID: 192458
Schober, Richard: Storia della Dieta Tirolese 1816-1918, Trento 1987 Sensenig, Gene R. (Hrsg.): Von der Alttiroler Bergbautradition zur m° dernen italienischen Montanindustrie - Eine Sozialgeschichte, Salzburg 1990* Siegler, Heinrich: Österreichs Weg zur Souveränität, Neutralität, Prosperität 1945-1959, Bonn-Wien-Zürich 1959 Sinnacher, Franz: Beiträge zur Geschichte der bischöflichen Kirche Säben und Brixen in Tyrol, 9 Bde., Brixen 1821-1835, unveränderter ND Brixe 1993 Solderer, Gottfried

Italico, di Vito Fumagalli, Torino 1978. Voi. 17:1 Ducati padani, Trento e Trieste, di Lin Marini, Giovanni Tocci, Cesare Mozzarelli, Aldo Stella, Torino 19' Storie del Tiralo - Note sulla mostra a Castel Tiralo, Provincia Autonoma di Bolzano (editore), Bolzano 1986 Stuhlpfarrer, Karl: Die Operationszonen “Alpenvorland” und “Adriatische 5 Küstenland” 1943-1945, Wien 1969 Stuhlpfarrer, Karl: Umsiedlung Südtirols. Wien-München 1985* Tinkhauser, G. und Rapp, L.: Topographisch-historisch-statistische

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Law, Politics , Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1997
Südtirol-Handbuch.- Stand: Jänner 1997.- (Sonderdruck zur Informationsschrift des Landtages und des Landesausschusses)
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Page 210 of 219
Author: Garavelli, Iris [Red.] ; Bozen <Provinz> / [hrsg. von der Südtiroler Landesregierung. Red.: Iris Garavelli ...]
Place: Bozen
Publisher: Autonome Prov. Bozen
Physical description: VI, 230 S. : Ill., graph. Darst., Kt.. - 16., überarb. Aufl.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Politik ; f.Verzeichnis<br />g.Südtirol ; s.Landeskunde<br />g.Südtirol ; f.Statistik
Location mark: II Z 1.665/1997
Intern ID: 192458
Eisterer KJaus/Steininger Rolf (Hrsg.): Tirol und der Erste Weltkrieg (Innsbrucker Forschungen zur Zeitsgeschichte, 12), Innsbruck-Wien 1995* Erhard, Benedikt: Bauernstand und Politik. Zur Geschichte des Tiroler Bauernbundes (Schriftenreihe der Michael-Gaismair-Gesellschaft Bd. 1), Wien 1981 Faustìni, Gianni : Trentino e Tiralo dal 1000 al 1900. Breviario storico deH’Autonomia (1985) Faustini, Gianni: Storia delPAutonomia del Trentino-Alto Adige, Trento 1996* Felice, Renzo de: Il problema

dell’Alto Adige nei rapporti italotedeschi dal!”’Anschluß” alla fine della seconda guerra mondiale, Bologna 1973 Fenz, E.: South Tyrol 1919-1939. A study in asstmilation. Ph. D. University of Colorado 1967 Ferrandi, Mario: L’Alto Adige nella storia, Galliano 1972 Feuernacht, Südtirols Bombenjahre. Ein zeitgeschichtliches Lesebuch, Bozen 1992* Finsterwalder, Karl: Tiroler Familiennamenkunde. Sprach- und Kulturgeschichte von Personen-, Familien- und Hofnamen (Schiera seli riften 284), Innsbruck 1990

(=Schlern-Schriften 302) Innsbruck 1996* Gelmi, Josef: Die Brixner Bischöfe in der Geschichte Tirols, Bozen 1984* Gelmi, Josef: Kirchengeschichte Tirols. Innsbruck-Wien-Bozen 1986* Geschichte Tirols - Zur Ausstellung auf Schloß Tirol, Autonome Provinz Bozen (Hrsg.), Bozen 1986 Gleirscher, Paul: Die Rater (Chur: Rätisches Museum 1991)* Goder ; Aido: Spuren der Geschichte. Menschen und Landschaft in Südtirol (Isegni della storia. Übersetzt von Hartmann Gailmetzer), Trient 1983* 220 Im Buchhandel

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Law, Politics , Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1997
Südtirol-Handbuch.- Stand: Jänner 1997.- (Sonderdruck zur Informationsschrift des Landtages und des Landesausschusses)
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Page 204 of 219
Author: Garavelli, Iris [Red.] ; Bozen <Provinz> / [hrsg. von der Südtiroler Landesregierung. Red.: Iris Garavelli ...]
Place: Bozen
Publisher: Autonome Prov. Bozen
Physical description: VI, 230 S. : Ill., graph. Darst., Kt.. - 16., überarb. Aufl.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Politik ; f.Verzeichnis<br />g.Südtirol ; s.Landeskunde<br />g.Südtirol ; f.Statistik
Location mark: II Z 1.665/1997
Intern ID: 192458
Südtirol - Wirtschaft Alto Adige in cifre 1992, Istituto provinciale di statistica (editore), Bolzano 1992 Annuario Demografico della Provincia di Bolzano 1991, Istituto provin ciale di statistica (editore), tomo 2, Bolzano 1991 Annuario Statistico delia Provincia di Bolzano 1992, Istituto provinciale di statistica (editore), Bolzano 1992 Arbeitsmarkträume und funktionale Kleinregionen. Hrsg, vom Landesamt für Statistik und Studien, Bozen 1985 Conti economici e attività produttiva in provincia

di Bolzano 1980-1990, Istituto provinciale di statistica (editore), Collana Astat n. 33, Bolzano 1992 Il conto economico della provincia di Bolzano 1975-1982 (= Collana Astat - 6) Bolzano 1984 Il conto economico della provincia di Bolzano 1983-1986 (= Collana Astat - 21) Bolzano 1988 Demographisches Jahrbuch für Südtirol 1991, hrsg. vom Landesinstitut für Statistik, Bd. 2, Bozen 1991 Fausiini, Gianni: L’economia dell’Alto Adige tra le due guerre, Trient 1985* Fiebiger, Herbert: Bevölkerung und Wirtschaft

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Law, Politics , Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1997
Südtirol-Handbuch.- Stand: Jänner 1997.- (Sonderdruck zur Informationsschrift des Landtages und des Landesausschusses)
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Page 200 of 219
Author: Garavelli, Iris [Red.] ; Bozen <Provinz> / [hrsg. von der Südtiroler Landesregierung. Red.: Iris Garavelli ...]
Place: Bozen
Publisher: Autonome Prov. Bozen
Physical description: VI, 230 S. : Ill., graph. Darst., Kt.. - 16., überarb. Aufl.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Politik ; f.Verzeichnis<br />g.Südtirol ; s.Landeskunde<br />g.Südtirol ; f.Statistik
Location mark: II Z 1.665/1997
Intern ID: 192458
in Nordtirol von 1918 bis 1936, Diss., Innsbruck 1984 Happacher, Luciano: II Lager di Bolzano, Trento 1979 Hartung v. Hartungen, Ghristoph/Staffler, Reinhold: Geschichte Südtirols. Das 20. Jahrhundert: Maferialien/Mintergründe/Quellen/Dokumente, Lana 1985 Heuberger-Hardroß , Adelheid: Volkstumsprobleme im Spraeh-Grenzgebiet des Bozner Unterlandes. Innsbruck 1964 (Tiroler Wirtschaftsstudien 24) Holzer, Anton: Die Südtiroler Volkspartei, Kulturverlag, Thaur-Tirol, 1991 Hüter, Franz (Hrsg.): Südtirol

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Books
Category:
Geography, Travel guides , Law, Politics , Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1997
Südtirol-Handbuch.- Stand: Jänner 1997.- (Sonderdruck zur Informationsschrift des Landtages und des Landesausschusses)
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Page 202 of 219
Author: Garavelli, Iris [Red.] ; Bozen <Provinz> / [hrsg. von der Südtiroler Landesregierung. Red.: Iris Garavelli ...]
Place: Bozen
Publisher: Autonome Prov. Bozen
Physical description: VI, 230 S. : Ill., graph. Darst., Kt.. - 16., überarb. Aufl.
Language: Deutsch
Subject heading: g.Südtirol ; s.Politik ; f.Verzeichnis<br />g.Südtirol ; s.Landeskunde<br />g.Südtirol ; f.Statistik
Location mark: II Z 1.665/1997
Intern ID: 192458
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