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Literature
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1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 8 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
1964 1965 1966 1968 1968 1969 1970 1973 1975 1977 1980 1982 1983 1983 1986 1986 1986 1964 1965 1966 1968 1968 1969 1970 1973 1975 1977 1980 1982 1982 1983 1983 1986 1986 1986 VI CELEBRAZIONI ORGANIZZATE DALLTSTITUTO Galileo Galilei nel IV centenario della nascita (pubblicato negli ATTI del VII convegno internazionale di studi italo-tedeschi - 1971) Dante Alighieri nel VII centenario della nascita Gottfried Wilhelm Leibniz nel 250. anniversario della morte (pubblicato negli ATTI del VII convegno

internazionale di studi italo-tedeschi - 1971) Giambattista Vico nel III centenario della nascita Johann Joachim Winckelmann nel II centenario della morte Nicolò Machiavelli nel V centenario della nascita Georg Wilhelm Friedrich Hegel nel II centenario della nascita Alessandro Manzoni nel I centenario della morte Michelangelo Buonarroti nel V centenario della nascita Benedetto Croce nel 25. anniversario della morte Andrea Palladio nel IV centenario della morte Publius Vergilius Maro nel bimillenario della

morte Raffaello Sanzio nel V centenario della nascita Karl Jaspers nel I centenario della nascita Donatello nel VI centenario della nascita Principe Eugenio di Savoia nel 250. anniversario della morte Johann W. von Goethe nel 200. anniversario del viaggio in Italia VOM INSTITUT ORGANISIERTE EHRUNGEN Galileo Galilei (zur 400. Wiederkehr des Geburtstages) (veröffentlicht 1971 in den Akten der VII. internationalen Tagung Deutsch-Italienischer Studien) Dante Alighieri (zur 700. Wiederkehr

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Literature
Year:
1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 24 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
lità di tutti gli effetti futuri delle azioni, sta questa distinzione fra due idee possedute dalla mente; e l’idea della giustizia, sottolinea il Man- zoni servendosi di alcune involontarie confessioni degli stessi utilita- risti, è ben presente anche alla mente di questi. La giustizia poi è defi- nita in modo squisitamente rosminiano: «una legge de’ voleri e delle azioni, fondata nella natura degli esseri»; per Rosmini infatti agire moralmente significa riconoscere praticamente ogni ente

secondo il grado della sua entità. La confutazione manzoniana dell’utilitarismo si fonda in radice su questa distinzione di idee e di essenze oggettive, è fondata sulla natura dell’essere, e attinge perció Íl suo ultimo vigore ad un livello metafisico, e non a livello di una pura considerazione pratica della imprevidibilità della somma degli efífetti di un’azione. Nella confutazione dell’utilitarismo, i piú alti vertici sono toccati là dove il Manzoni attinge le essenze metafisiche della giustizia

e dell’uti- lità, le distingue rigorosamente l’una dall’altra, e cerca poi di istituire un rapporto fra di loro. Questo sostrato metafísico dell’ingegno man- zoniano è una componente della sua personalità che segna la sua impronta anche nella sua inventività di artista. La semplicità e familia- rità dello stile manzoniano, la chiarezza e la nitidezza con cui egli deli- nea i suoi personaggi, i suoi paesaggi, tutte le immagini della sua fanta- sia, si riconducono, a guardar bene, ad una straordinaria

attitudine nel cogliere l’«essenziale» in ogni cosa. Lo stile manzoniano è uno stile essenziale. Le sue immagini, di persone, di situazioni o di cose, sono tutte essenzializzate. Questa attitudine ad essenzializzare è appunto un’attitudine metafisica, non essendo altro la metafisica che la perce- zione dell’essenza al di sotto dell’apparizione fenomenologica. Se si condivide questo concetto della metafisica, e se si è convinti che nell’opera d’arte abita l’intiera persona dell’artista, e perció in primo

del vol. II). Scrive il Manzoni: «Par- lano, è vero, di giustizia; ma cosa intendono, poi, per giustizia? Null’altro che il godimento de’ beni temporali ugualmente diviso». Colui che per primo, nella storia delle nostre lettere, elevó a dignità let- teraria i poveri e gli umili, non difettava certo del senso della carità e della fraternità cristiane. Ma anche qui scavando a fondo in una dot- trina e mettendone in luce l’essenza sottostante, il Manzoni non puó, 8 —

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Year:
1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 36 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
di un linguaggio che contemperasse in perfetto equilibrio le esigenze della fedele rappresentazione del vero (cioé, nel suo caso, dell’ispira- zione poetica personale, per la quale poesia è uguale a verità) e quelle della comunicazione sociale. Risultato di esso fu Tedizione definitiva dei Promessi sposi, che costituisce, insieme con la Divina Commedia e YOrlando furioso, una delle prove supreme dhnvenzione linguistica e stilistica della letteratura italiana. Per la sua prosa il Manzoni non

Conciliatore. II tipo a cui piú naturalmente poteva riallacciarsi il Manzoni era quest’ultimo e, al di là di esso, data la sua mentalità e la sua educazione intellettuale, quello della prosa illuministica, influenzata dal modello francese. La situazione culturale e linguistica francese è il continuo punto di riferímento delle sue riflessioni sulla lingua, e il francese modella in misura notevole le sue strutture espressive. Abbiamo in proposito due caratteristiche testimonianze. II canonico Tosi scrive che

il Manzoni «pensava in francese e scriveva in italiano»; e il Tommaseo: «quel fran- cese che gli occupa tutte le celle della memoria ed è il termine di tutti i suoi paragoni» - «il Nostro pensa in francese la sua prosa italiana». E diffícile tuttavia precisare la natura e i limiti dell’influsso del francese, al di là del richiamo a certe generiche qualità: chiarezza, logica, natura- lezza. II rapporto con la sintassi e lo stile del francese è evidente nelle prose di riflessione, come le Osservazioni

moduli di prosa francesizzante a moduli nuovi risulta da un’altra testimonianza del Tommaseo: «quando scrisse della Morale cattolica, teneva che l’italiano dovesse accostarsi al francese, e s’accorse della sconvenienza e della impossibi- lità appena prese a namre qualcosa e adoperare II linguaggio de’ collo- qui familiari e del cuore; non poteva in un tratto acquistare il possesso di una nuova lingua, cioé rifare di subito l’anima propria». 20 —

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1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 21 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
manzoniano è infine rappre- sentato dalla vigorosa affermazione della irriducibile singolarità dell’opera d’arte, dal non potersi cioé ricondurre ia sua «eccellenza» a regole universali, dal possedere Popera qualcosa di proprio ed esclu- sivo, una sua individualità non plasmabile secondo regole prestabilite. Considerazioni assai interessanti al riguardo (e, come ognun vede, anche dal rapido cenno fattone, vivamente moderne) si leggono in una lettera a Diodata Saluzzo del 16 novembre 1827: considerazioni

con- cernenti i componimenti letterari e in particolare i poemi, ma la cui validità è owiamente universale, per ogni forma d’arte. Nel pensiero estetico manzoniano sono dunque rawisabili, da una parte una risentita coscienza di artista, che reca a consapevolezza riflessa il senso delPoriginalità irripetibile, della individualità, meglio ancora della singolarità di ogni opera estetica; dalPaltra parte, queilo che egli manifestava fin dal giovanile carme per Plmbonati, il culto del vero, culto che

Pincontro con la filosofia rosminiana non potrà che rendere sernpre piu ardente e piú riflessamente consapevole; e, con- nesso con questo, il senso della intrinseca moralità dell’arte, che non ne viola Pautonomia, ma la immette nalla integralità della vita spiri- tuale; quell’integralità che un filosofo contemporaneo, lo Sciacca, ha posto come Pessenza stessa della vita spirituale. E già il romanzo respira in questo culto, in questo sacro amore del vero, e in questa intrinseca animazione morale della

narrazione; già il romanzo rivela in qualche modo una predisposizione ad accogliere una filosofia che non solo ricerchi la verità, ma faccia della verità stessa il punto da cui si dirama tutta la vita spirituale; una filosofia che ponga inoltre la moralità come sintesi di questa stessa vita; questa filosofia Manzoni la troverà in Rosmini. Prescindendo ora dagli spunti di estetica sopra toccati, si puó dire che il Manzoni comincia realmente a pensare, cioé a guardare a fondo con la riflessione nell’abisso

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Year:
1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 31 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
. E resta cosi confermata la definitiva, totale, entusia- stica adesione del Manzoni alla filosofia rosminiana. L’itinerario spe- culativo del Manzoni pensatore si conclude e si esalta in questo perso- nale eppur fedelissimo ripensamento della filosofia del suo maestro ed amico. Questa finale adesione senza riserve alla filosofia rosminiana, espli- cita, a livello di pensiero riflesso, le inclinazioni native piú profonde dell’ingegno manzoniano; essa non è altro che una presa di coscienza riflessa

di quei valori che sono al centro della stessa sua ispirazione poe- tica. II primato della verità, l’ordine motale eome ordine fondato sulla verità stessa dell’essere, la dignità della persona umana, sono presenze intime sia all’arte che al pensiero del Manzoni, e sono presenze squisi- tamente rosminiane. L’incontro intellettuale del Manzoni col Ro- smini e il lungamente meditato, ma poi felicemente raggiunto con- senso del primo col secondo, non costituiscono un fatto accidentale, ma sono il prodotto

di una componente essenziale della personalità manzoniana. II rosminianesimo del Manzoni illumina, anche erme- neuticamente, tutta la sua attività di scrittore, cosi nelle opere d’arte come in quelle di pensiero. Entrambi, Manzoni e Rosmini, sono stati, in modi diversi, paladini di quella verità delVessere, che era per loro il fondamento della cultura e della civiltà, e la cui perdita significa il perdersi stesso dell’uomo in una rinnovata barbarie. Per questo motivo, il Manzoni, col suo linguaggio

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Year:
1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 35 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
MARIO PUPPO ISPIRAZIONE POETICA E INVENZIONE LINGUISTICA IN ALESSANDRO MANZONI II problema della lingua sorge nel Manzoni inizialmente come pro- blema di carattere artistico personale, nel momento in cui lo scrittore decide di comporre i Promessi sposi. In seguito, per la natura dello spi- rito manzoniano, assume un piu generale interesse, non solo letterario, ma politico e sociale. Nascono cosi gli scritti di argomento linguistico, legati alla «questione della lingua», sui quali troppo, per

molto tempo, si è polarizzata Pattenzione degli studiosi, e che hanno influito anche sull’elaborazione della lingua e dello stile del romanzo. II problema della lingua e dello stile in Manzoni non è un fatto pura- mente soggettivo, ma unisce intlmamente i due aspetti, individuale e sociale, dell’espressione. Esso si collega alla sua poetica del vero, che esige il rispetto della fisonomia oggettiva delle cose e dei sentimenti e Puso di un mezzo espressivo che limiti al massimo ogni possibilità

di equivoco fra autore e lettore, che consenta una piena comunicazione (lett. a Fauriel del 3 nov. 1821). L’esigenza si fa sentire piú acuta e la possibiiità di soddisfarla nelle condizioni della lingua e della letteratura italiana appare in tutta la sua difficoltà, quando la poetica del vero tenta la sua piú piena e coerente realizzazione: il romanzo, cioé un’opera intesa a rappresentare realisti- camente la vita in tutti i suoi aspetti, anche i piu umili e quotidiani, e rivolta, non a un pubblico piú

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Year:
1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 25 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
da un punto di vista cristiano, accettare una concezione della giustizia che faccia perno sui beni temporali. Poiché lo scrivente non possiede il dono della divinazione, non puó naturalmente sapere quale sarebbe stato l’atteggiamento pratico del Manzoni verso il socialismo, se fosse vissuto oggi. II suo atteggiamento teorico, è quello sopra accennato. II dialogo DelFinvenzione, del 1850, fu definito da un filosofo non certo sfornito di finezza speculativa, Carlo Mazzantini, «gioiello della

nostra letteratura filosofica» (II dialogo «DelVinvenzione», in «Rivista di filosofia neoscolastica», sett. 1941). Ciononostante, esso è pressoché ignorato dai signori filosofi, probabilmente perché il suo contenuto speculativo puó apparire come una semplice ripetizione della filosofia rosminiana. Quanto ai letterati, uno di essi, Carlo Curto, ha rilevato che il dialogo, in quanto dialogo, è opera non riuscita (Cfr. recensione all’ediz. del De Giuli, in «Giornale storico della letteratura italiana

che già inconsapevolmente si sa. II Rosmini espone cionullameno il suo pensiero in un linguaggio tecnico e in una forma sistematica. II Manzoni, che non è un filosofo di professione, trae invece da questa radicale umanità, da questo, per cosi dire, «essere alla mano» della filosofia, un modo di ripensarla e di — 9

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Year:
1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 14 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
(che è invenzione) è verosimile e quindi storica essa stessa perché «possibile» o tipica del Seicento. IIproblema della lingua viene risolto nella stesura definitiva del romanzo sce- gliendo la hngua parlata dalle classi colte di Firenze («risciacquatura in Arno») come modello autorevole e vivo; soluzione che conferisce alla lingua manzoniana una notevole omogeneità,fa del romanzo «una delleprove supreme di invenzione linguistica e stilistica della letteratura italiana», della lingua il primo

modello narrativo della prosa moderna. 3) La critica letteraria tedesca concorda con la critica italiana, riconosce i menti delVinsegnamento dello scrittore che «ci aiuta nelVapprendimento di buoni pensieri» (Manzoni hilft uns zu guten Gedanken), colloca ilsuo romanzo nella «Letteratura umversale» (Weltliteratur) grazie al riconoscimento del Manzoni come scrittore «classico», tanto è vero che lo stesso Goethe diffonde la gloria di Manzom nei Paesi tedeschi e in Europa per mezzo della sua rivista «Uber

Kunst und Altertum»,facendo altresi tradurre i «Promessi Sposi» e traducendo egli stesso «II cinque maggio», traduzione che «testimonia l’armonia spirituale dei geni ita- liano e tedesco davanti allo spettacolo della grandezza storica e del naufragio umano di Napoleone». Le traduzioni dei «Promessi Sposi» si moltiplicarono dal 1828 al 1960, benché le intenzwni stilistiche e le sfumature del romanzo abbiano messo in dijfcoltà i traduttori incliniforse ad ottenere una versione tedesca buona. Merano

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Year:
1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 27 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
, Primo risponde: «Sono le care insidie della verità» (n. 62). Sono parole in cui si awerte come un tremito di commozione, la commozione di un’anima innamorata della ricerca della verità. Ma particolarmente notevole è un passo, che val la pena di riferire per intero, che mostra quanto autentico in Manzoni fosse il senso, non di una verità bell’e fatta in cui bearsi, ma del filosofare come tensione verso questa con- templazlone, e della verità come un tutto organico, le cui parti, riman- dando I’una

in tante questioni; questo vedere come tante verità nella verità che è una, e in tutte vedere la mancanza, e insieme la possibilità, anzi la necessità d’un compimento: questo spin- gerci, lasciatemi dire ancora, che fa ognuna di queste verità verso dell’altre; questo ignorare, che pullula dal sapere, questa curiosità che nasce dalla scoperta, come è I’effetto naturale della nostra limitazione, è anche II mezzo per cui arriviamo a riconoscere quell’unità che non possiamo abbracciare» (nn. 69-70). Chi

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1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 38 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
espressione nella forma chiusa del verso. Significativa a questo proposito è la testimonianza del Tommaseo: «Prima ancora che scrivesse contro la mescolanza della poesia con la storia diceva a me nel vensette che la poesia contata per numero di sillabe doveva fmire, rimanendo eterno il suo spirito nella prosa». Lo «spirito» della poesia, passando nella prosa, è accompagnato anche dalla «tecnica» della poesia. Ecco alcuni aspetti del fenomeno: a) i versi nella prosa dei Promessi sposi piu volte rilevati

, e non solo in passi d’intonazione, diciamo cosi scopertamente poetica, come YAd- dio ai monti: il Petrini nota la frequenza di decasillabi («il rumore d’un passo aspettato», «il sospiro segreto del cuore»); l’Angelini registra numerosi endecasillabi («alla quiete solenne della notte», «come branco di pecore pascenti», «nell’afa che precede la burrasca», «livide tutte, e sulla punta nere»). b) la componente letteraria, lungo una linea di continuità fra italiano e latino; anche su questo abbiamo

me, è il primo che abbia introdotto nello stile poetico italiano una parte delle bellezze dello stile poetico latino»). Ecco qualche esempio della presenza infusa, dissimulata di Virgilio nella prosa dei Promessi sposi: XIII, 18: «la macchina fatale» = fatalis machina (Eneide, II237); XXXIV 50: «disse le ultime parole [la madre di 22 —

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1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 39 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
... ma i pensieri della guerra esser piu pressanti» (che traduce letteralmente la fonte, il Ripa- monti: «sed belli graviores esse curas»). La componente Ietteraria e poetica non agisce mai in direzione di un effetto di «indefinito» o di «pellegrino» o di «raro», «vago», come in Leopardi. II Manzoni mira in ogni caso alla chiarezza e alla precisione. In una lettera al Fauriel ironizza sul «bel principio» secondo il quale «tutto ciò che è vago, incerto, favoloso, confuso è poetico». Le tre dire- zioni

fondamentali della ricerca stilistica manzoniana sono: a) l’evi- denza e la concretezza della rappresentazione sensibile; b) la preci- sione della definizione psicologica e morale; c) il rilievo imitativo- espressivo del ritmo. Per la prima direzione, agli esempi già citati se ne potrebbero aggiun- gere molti altri; mi limiteró a ricordare il bellissimo «tremolare e ondeggiar leggero della luna». Uno dei fatti linguistici piu caratteristici in questo senso è l’uso abbondante dei sostantivi frequentativi

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1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 59 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
duttori di Dante: Streckfuss, Witte, F.X.Kraus, Vofiler, Palgen. A codesti si aggiungano coloro che consideravano un loro compito particolare quello di diffondere la conoscenza della letteratura italiana in Germania: PaulHeyse e Karl Hillehrand. A questi si associano i pionieri degli studi d’italiano: C.M.Sauer e O.Bulle. Si aggiunga qualche nome di poeta: Tieck e Hoffmannstahl. E del M. parlano naturalmente le storie della letteratura ita- liana, da Ad. Wolff(1850) fino al Palgen (1949

). Si tenga conto inoltre delle prefazioni alle traduzioni e degli scritti commemorativi. Tutto sommato, perb, non si trascendono i limiti di notizie hiografiche e di esposizioni elogia- tive. Non pertanto spiccano alcuni contrihuti di maggior mole e di maggior peso critico. II Sauer diede un apprezzamento estetico, escludendo del tutto Vaspetto hiografico. II Bulle fu ilprimo a segnalare e a spiegare Timportanza del contrihuto manzoniano alla creazione della nuova lingua nazionale. II Kraus diede

di linguistica, e per quanto riguarda la letteratura, solo intesa allo studio delle letterature medioevali, mentre le letterature moderne non erano ritenute degne di studi accademici. Malgrado tutto questo, il romanzo del Manzoni ha mantenuto la suaposi- zione nella coscienza delpuhhlico colto quale una delle opere maggiori della let- teratura mondiale. 43

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1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 37 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
tempo fa sentire la necessità di forme piu ampie e com- plesse, di registri piú vari per accogliere integralmente l’ispirazione manzoniana. Nelle tragedie già certe parti si awicinano per l’intona- zione al livello di certe parti della prosa (Addio aimonti). Inversamente il romanzo, in piú ampie misure, conserva la frattura franta, non anali- tica, mobile dello stile in versi. Si verifica nella prosa del romanzo la frantumazione del periodo oratorio-umanistico di tipo ciceroniano, che ama il giro

artista). II Mazzamuto rileva la tecnica della segmenta- zione, come in questi passi: «Quella valle famosa, della quale aveva sentito raccontar tante storie orribili, esserci dentro» - «que’ famosi uomini, il fiore della braveria d’Italia, quegli uomini senza paura e senza misericordia, vederli in carne ed ossa». La sintassi narrativa del Manzoni è una sintassi liberissima e mobilis- sima, sia nei legami fra le varie parti del periodo, sia nei rapporti dei tempi, che non ubbidiscono a ragioni

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Category:
Literature
Year:
1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 23 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
confutazione dell’utilitarismo si intitola, com’é noto, Del sistema che fonda la morale sull’utilità, e fu pubblicata, come appendice al cap. III, nella seconda edizione, 1855, della Morale Cattolica. La tesi che sul concetto di utile si possa fondare una morale, viene confutata dal Man- zoni particolarmente mostrando come, per poter sapere se l’interesse individuale si accordi, nel singolo caso specifico, con l’interesse gene- rale, o con quello del maggior numero, esclusa l’idea di giustizia

, occorrerebbe conoscere tutta la somma degli effetti che da quella azione deriveranno, cosa impossibile. L’utilità awenire, sia indivi- duale, sia generale, è una cosa «di mera congettura»: non puó quindi offrire alcun fondamento saldo alla moralità. Già il Rosmini (come ha opportunamente notato Romano Amerio nella sua edizione della Morale cattolica, Napoli, 1965, vol. I, p. CXVIII), nella Breve esposizione della filosofia di Melchiorre Gioia, aveva rilevato che il sistema utilitari- stico è impraticabile

piace- voli dell’animo» (pp. 340-341 dell’ediz. Amerio). L’utilità e la giustizia sono dunque due concetti, due idee, irriduci- bili l’una dall’altra. Lo spirito umano possiede queste due idee, come quelle di due diverse essenze, di due oggetti intelligibili. A1 di sotto del discorso sull’inapplicabilità della legge dell’utilità per l’imprevedibi- — 7

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Year:
1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 29 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
L’elogio della filosofia rosminiana prosegue per parecchie pagine (v. partic. nn. 139-140; 143-145; 173; 182); ma è sufficiente questo passo, mi sembra, a mostrare come il Manzoni fosse pervenuto ad una ade- sione senza riserve alla filosofia del Roveretano. Perché qui non siamo in presenza semplicemente di elogi generici. La filosofia rosminiana è presentata, in sostanza, come la filosofia. Essa permette di giudicare, dall’alto della verità conquistata, i «diversi e piu celebri sistemi filoso

vi siano stati alcuni studiosi i quali hanno ritenuto non piena l’ade- sione manzoniana alla filosofia di Rosmini, e in particolare hanno pensato che egli non sia mai giunto a riconoscere ed ammettere l’idea innata dell’essere. Certo il Manzoni, come ogni mente veramente filosofica, non poteva aderire subitaneamente e senza riserve ad un determinato sistema di pensiero; la sua adesione al sistema rosminiano fu conqui- stata a poco a poco dall’intimo della sua intelligenza e della sua medita- zione

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Year:
1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 74 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
in edizioni ahhastanza notevoli, come lapnma di D. Lefmann nella Bihlioteca Universale «Reclam» e una delle ultime, quella di A. Lernet-Holenia, nella Bihlioteca della Lettera- tura Universale «Manesse». Alcune di queste traduzioni saranno esaminate criticamente, non nelsenso di una verifica di una „esattezza Iinguistica” pedantescamente intesa, ma secondo criteriprecipuamente estetici e teoretici. Naturalmente non verra tra- scurato ilprohlema fino a che punto i traduttori padroneggiassero la lingua

itahana e non si potrà tralasciare la questione se essiforse abhiano arhitraria- mente accorciato o interpolato il testo o la questione della loro dipendenza da traduzioni precedenti. Piu importanti però sono le questioni seguenti: è riu- sato il traduttore a cogliere nel dettaglio le intenzioni stilistiche delManzoni e a tenerne conto nel renderlo in tedesco ? Vuole egli dare «veste tedesca» alMan- zoni, oppure rendere evidente al iettore la particolantà nazionale delVautore italiano f Che cosa èpiü

importanteper lui: un «buon tedesco», oppure ilman- temmento delle sfumature semantiche dell’originale? Fino a che punto le tra- duzionipiu recenti tengono conto delfatto che i «Promessi Sposi» sono un testo della pnma metà del 19° secolo con caratteristiche stilistiche e lessicali corri- spondenti f Infine, sulla base di queste questioni e delle concezioni di teoria della traduzione di Ortegay Gassetsi discuterà ilproblema se HManzoni sia poi «traducibile». 58 —

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Year:
1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 19 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
rito manzoniano, opera segretamente anche alfinterno delle inven- zioni artistiche, come vi opera tutto quel modo squisitamente manzo- niano di vedere e di sentire f uomo nel suo rapporto con Dio, che è ben presente anche nei suoi scritti di pensiero, e in questi si esprime sovente in «stile», uno stile che richiama spesso da vicino, in un inciso, in una frase, in un periodo, quello del romanzo. Pensiero e arte sono dunque due facce della stessa personalità, e funa riflette la sua luce

sulfaltra. Lo scopo di questo mio breve discorso sul Manzoni pensatore non vuol essere un’esposizione in qualche modo compiuta delle idee filo- sofiche del Manzoni, ma piuttosto un tentativo di cogliere, attraverso alcuni nuclei particolarmente rilevanti del suo pensiero, quei tratti, quei lineamenti essenziali della sua personalità di pensatore, che val- gono a recare qualche luce sulla sua personalità intera di scrittore, che costituiscono come f innervatura profonda e sottostante a tutta la sua

implicitamente contenuta quella filosofia rosminiana cui il Manzoni aderirà in seguito: contenuta in quanto il mondo del romanzo già respira entro quei valori che la filosofia rosminiana in modo partico- lare colloca, sul piano della riflessione, in vividissima luce. II Manzoni, come pensatore, produsse vari scritti in cui viene delineata la sua «poetica». Talvolta si parla, e a pieno diritto, di un’«estetica» manzo- niana, ma occorre precisare che quegli scritti sono, per la massima parte delle idee ivi

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Year:
1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 20 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
fondersi nella delucidazione di alcuni punti della filosofia rosminiana, e quindi il suo effettivo assunto non si puó considerare estetico. Tuttavia, anche negli scritti di poetica affiorano talune idee che spa- ziano nel piú vasto campo di una considerazione propriamente specu- lativa dei componimenti letterari, idee facilmente estensibili all’arte in generale. Le varie considerazioni manzoniane che possono configu- rarsi come un corpus di idee propriamente estetiche, mi sembrano rac

- cogliersi, riconducendovisi, in quattro nuclei essenziali. Nella Letire à M. Chauvet viene teorizzata una sorta di catarsi este- tica, come scaturente dall’essenza stessa della tragedia (ma il discorso, per analogia, si puó estendere ad ogni forma artistica): quando l’autore tragico (ma, possiamo aggiungere, l’artista in generale) assurge ad una «contemplazione disinteressata» delle passioni (e l’arte, soggiunge- remo ancora, come espressione dell’integralità dell’uomo, ha sempre un riferimento anche

dell’arte è per il Manzoni il «vero», come scrive nella Lettera sulRomanticismo; ma non potendo essere il vero positivo, si tratta di un vero speciale, che, nella stessa Lettera sul Romanticismo, il Manzoni dichiara esser difficile esattamente definire. E questo è un secondo nucleo, il piu rilevante a nostro awiso, del pensiero estetico manzo- niano; che potrebbe essere definito un'estetica delvero. La verità costi- tuisce il valore centrale della vita spirituale, e non puó non esser pre- sente, in una

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1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 40 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
dell’impressione. Si è ripetuto spesso, sulla scia di un giudizio del Petrini, che lo scrittore della redazione ultima dei Promessi sposi, di fronte a quello del Fermo e Lucia, é, anche nella lingua, meno «roman- tico», meno preoccupato di colorismi e di tecnicismi, piú classica- mente temperato. Si sa che valore abbiano definizioni e contrapposi- zioni di questo genere; ma, per quel che possono valere, e con tutte le precauzioni del caso, si può dire che il Manzoni ultimo, se è meno «romantico

», è piü «impressionista» dei primo. Lo scrittore di Fermo e Lucia non ha ancora ascoltato il «gorgoglio dell’acqua rotta tra le pile del ponte», né il calpestio dei «passini frettolosi» di Menico, né lo scampanio festoso dei villaggi perla visita del Cardinale, né il mugolio lamentevole e minaccioso dei cani contro Renzo in fuga; non ha contemplato il «minuto polverio» sollevato dai goccioloni della pioggia sulla strada arida, né il «brulichio dell’erbe e delle foglie, tremolanti, gocciolanti

e alle azioni, ma crea il ritmo drammatico degli eventi e ne sottolinea il senso pro- fondo. Si confironti l’inizio del cap. XXXI nell’edizione defmitiva e nella prinntiva redazione: «una notte, verso la fine d’agosto, proprio nel colmo della peste, tornava don Rodrigo a casa sua, in Milano... Camminando peró, sentiva un malessere ecc.» - «Una sera, verso i! 24 —

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1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 22 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
continuare ad aderire a quella parte delle dottrine ideologiche che non contrastavano direttamente col Cristianesimo, senza vederne la sotterranea repugnanza ad accordarvisi. D’altra parte, la Lettera al Cousin, del 1829, testimonia soltanto la sua accettazione della meto- dologia storiografico-filosofica del pensatore francese, non segna una adesione al complesso del suo pensiero teoretico, su alcuni temi del quale egli conduce anzi una serratissima critica. La Lettera al Cousin non costituisce una

trattazione organica come la confutazione dell’utilitarismo e il dialogo DelVinvenzione, che restano i due capolavori dell’ingegno filosofico manzoniano. Ma piu ampia- mente che nei frammenti pubblicati dal Bonghi e nelle postille a let- ture filosofiche, essa è documento della potenza critica e logica dell’in- gegno manzoniano. Questa criticità e questa logicità dell’ingegno manzoniano sotto- stanno anche alle sue creazioni artistiche. Non solo nella prosa del romanzo, e nelle poesie, e nelle tragedie

, si rinviene una precisione concettuale che è forse unica, dopo Dante, nella storia delle nostre let- tere; non solo questa precisione concettuale è parte essenziale e non sopprimibile dello «stile» manzoniano, e dunque della sua arte; ma sia il romanzo, sia le poesie, sia le tragedie sono rischiarate da quelle cer- tezze critiche e logiche di cui dicevamo. I temi religiosi ed umani che innervano di sé le creazioni artistiche manzoniane sono «certezze», non fideistiche e sentimentali, e perció indefinite

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1986
Alessandro Manzoni : 1785 - 1873 ; 1973 - Celebrazioni nel I. anniversario della morte.- (Studi italo-tedeschi ; 7 )
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Page 26 of 92
Author: Deutsch-Italienisches Kulturinstitut in Südtirol (Meran)
Place: Merano
Publisher: Accad. di Studi Italo-Tedeschi
Physical description: 72 S.
Language: Deutsch; Italienisch
Notations: Beitr. teilw. ital., teilw. dt. mit jeweils dt. oder ital. Zsfassung. - Literaturangaben
Subject heading: p.Manzoni, Alessandro ; f.Kongress ; g.Meran <1973>
Location mark: II 128.055
Intern ID: 62094
dal di dentro, si ripresenta integralmente col volto del «senso comune», emerge da una necessità logica intrinseca alla mente umana. Ció che nel Rosmini è ragionato sistematicamente, qui è rivissuto, attraverso la sapiente maieutica che lo trae alla luce, nel suo carattere di immediatezza umana, in quanto risponde alle spontanee e non coercibili inclina- zioni dell’intelligenza, e rappresenta, per cosi dire, il fiore dell’umanità pensante. Alcune dottrine centrali della filosofia rosminiana, qui

illu- strate, lo sono in modo identico eppur diverso che in Rosmini, e acqui- stano una nuova purezza e un nuovo splendore. Questo modo di ripensare Rosmini, conferendo al suo pensiero un volto semplice e familiare, e facendone qualcosa di immediatamente connesso con le piu semplici e spontanee inclinazioni mentali dell’uomo, costituisce la vera originalità del dialogo; la cui sostanza è rosminiana, ma la forma (la forma non in senso retorico, ma come modo di atteggiarsi della sostanza stessa

) è tutta manzoniana. II dialogo si svolge, come già ho accennato, fra due personaggi, denominati Primo e Secondo, in presenza del Manzoni stesso che non interloquisce. È chiaro peró che le parole di Primo riflettono il pen- siero dell’autore. Credo che l’interpretazione esatta della funzione dei due interlocutori nel dialogo sia quella datane da Stefano Stampa (in A.M., Lasuafamiglia. 1suoiamici, Milano, 1889), secondo il quale i due personaggi riflettono due momenti diversi nello svolgimento intellet

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