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Title A - Z
Title Z - A
Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 49 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
13% della provincia), ma giunge al 40% nei din torni di Bolzano. La ripartizione colturale segna le seguenti oscilla zioni: il 57% di prato permanente nella Venosta ed il 29% di se minativo; viceversa nella zona di Merano dove il meleto specializzato occupa la maggior parte del prato permettendo una discreta valoriz zazione foraggera, l’area prativa scende al 27% ed al 15% a Bolza no; in corrispondenza scema il seminativo che raggiunge appena il 15% a Merano ed il 23% a Bolzano; nella conca

di Bressanone l’esten sione prativa si equilibra con la seminativa, ciò che rispecchia resi stenza della struttura autositica. Di pari passo si svolge la consistenza zootecnica. Sulle zone frut- (1) I comuni aggruppati sono i seguenti: Zona della Venosta: Sluderno, Lasa. Silandro, Laces, Castelbello-Ciardes, Naturno, Plaus, Parcines; Zona di Merano: Lagundo, Merano, Tirolo, Rifilano, Scena, Marfengo, Cermes, Lana, Postai, Gargazzone, Tesimo; Zona di Bolzano: Nalles, Terlano. Appiano, Caldaro, Vadena, Laives

, Bolzano; Zona dell Isarco: Laion, Chiusa, Bressanone, Varna, Quasi identico sviluppo di Bolzano si verifica sui territori dei Comuni vallivi del Man damento di Egna (Salorno, Egna, Termeno. Magre-Cortaccia, Ora, Bronzolo), i quali gravitano dal lato economico più su Bolzano che su Trento, L’intensità frutticola ed il congegno poderale differiscono solo in minima misura dai tipi esistenti nei dintorni di Bolzano. Appartenendo però il mandamento di Egna alla Pro vincia di Trento, credesi opportuno

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 40 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
CAPITOLO SECONDO Le piantagioni frutticole a) La diffusione della frutticoltura. Piante provenienti da climi diversi, scriveva lo Staffer, cresco no sulle colline moreniche di Caldaro-Appiano, dove la vite, il fico, il cipresso ed il mandorlo — accanto al melo, al pero, ai peschi, ai castagni ed ai cotogni — trovano l’ambiente confacente; e perfino i melagrani, a titolo di rarità in qualche giardino, vegetano nelle pla ghe riparate di Bolzano; ed albicocchi, susini, nespoli sono piantati sul

tipo industriale di Caldaro e di Bolzano passa per gradi a quello di rifornimento locale ed ai margini più elevati al semplice fabbisogno delle più fortunate aziende. Com plessivamente esistono circa 5.247 ettari a coltura specializzata e cir ca 1.200 ettari a coltura promisca. Notevoli estensioni vignate pos sedevano nel medioevo, sul territorio di Merano e di Bolzano, le chiese di Salisburgo, Ratisboma, Augusta, Coira ed altri enti per il proprio fabbisogno. Lo sviluppo frutticolo, con caratteri

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 10 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
schizzo sono segnate schematicamente le zone climatiche, come risul tano dalla diffusione delle principali ipiante di interesse agricolo. La vite, il castagno, il fico sono i tipici rappresentanti della zona mediterranea, sulla quale nelle posizioni riparate crescono i cipressi, il mirto, l’alloro, il leccio e perfino (negli angoli più tiepidi di Bolzano e di Merano) taluni esemplari di ulivo. Vivo contrasto solleva, nel cuore delle Alpi, la visione del Pinus pinea che lancia la superba chio

montana è dominata dai prati, dai pascoli e dai boschi, fra i quali risaltano gli ultimi cascinali ed i più elevati seminativi (pa tate, segale, orzo). Questi fatti rappresentano la risultante dei vari fattori climatici, cioè della temperatura, dei venti e delle precipitazioni. In genere nelle zone centrali ed occidentali predominano gli inverni miti e le estati temperate, come le prossime cifre dimostrano: anzi Merano e Bolzano tradiscono una situazione più favorevole di Trento. Perfino Silandro nel

centro della Venosta a circa 790 metri, dove la media ZONE CLIMATICHE HP- / °*axéa CEVEDAIX ZONA MEDITERRANEA ZONA SUBMONTANA I 1 ZONA MONTANA Ispettorato provinciale dell’Agricoltura - Bolzano

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