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Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 116 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
22 Provincia di Trento. Roma 1937. Istituto Centrale di Statistica del Regno d’Italia — Censimento generale dell’Agricol tura 19 marzo 1930 - Voi. I Censimento del bestiame — Parte II, Tavole. Roma 1933. H. Wopfner — Bäuerliches Besitzserecht und Besitzverteilung in Tirol - (Distribuzione della proprietà contadina) — « Forschungen und Mitteilungen », IV annata, fasci coli 3 e 4. Vienna 1907. Istituto Centrale di Statistica dei. Regno d’Italia — Catasto Agrario 1929-VIII — Fa scicolo 20 provincia di Bolzano

e Fascicolo 21 Provincia di Trento. Roma 1934. A. Deutschmann — Zur Entstehung des deuischtiroler Bauernstandes in Mittelalter - ( For mazione del ceto contadino nel Medio Evo) — Innsbruck 1913. A. Tille — Die bäuerliche Wirtschafts-Verfassung des Vintschgaues - (Costituzione eco- nomico-agraria della Venosta) — Innsbruck 1895. H. Wopfner — Das Tiroler Bauern-Haus - (Origine e struttura del caseggiato contadino) — Estratto. Innsbruck 1924. Staffler Johan Jakob — Tirol und Vorarlberg-statistisch

Venosta — Parte I e II, Firenze 1938. Prof. Germano Poli — Venezia Tridentina — Collezione « La Patria ». Torino 1927. Prof, Antonio Ziecer — Storia del Trentino e Alto Adige — Trento 1926. X Dott. Giuseppe Ruatti — Rapporti fra proprietà, impresa e mano d’opera nell’agricoltura Italiana ■ III Trentino e Alto Adige — Istit. Naz. di Economia Agraria. Roma 1929. Josef Tarneller — Die Hofnamen im Burggrafenamt und in den angrenzenden Gemeinden - (Toponomastica curtense nel territorio di Merano) — I parte

- Archiv für oest. Geschichte. Voi. 10Ó. Vienna 1911. Josef Torneller — Die Hofnamen in unteren Eisaktal - (Toponomastica curtense del bas so Isarco) — Ibidem - Vienna 1914 e 1921. Dr. Nobert Krebs — Die Ostalpen und das heutige Oesterreich - (Geografia delle Alpi Orientali ) — Secondo Voi, Parte regionale. Stoccarda 1928. Istituto Centrale di Statistica del Regno d’Italia — VII Censimento generale della po polazione 21 aprile 1936-XV — Voi, II. Fascicolo 21 Provincia di Bolzano e fascicolo

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 28 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
seguito alla subentrata capacità di mantenere — per i successivi dis sodamenti — altre famiglie; 4) il tipo slavo , il quale, importato dalle schiatte barbariche provenienti dalla Drava, si affermò — non ostante le assimilazioni verificatesi — per circa un millennio nella Pusteria orientale, dove tracce somatiche e psicologiche segnalano lo stanziamento degli slavi; il tipo scomparve verso la metà del 1700 in conseguenza delle lotte in testine e della guerra mossa dalla burocrazia; constava

della comunio ne di tutti i beni a cui soprastava a vita un capo (denominato cc Vorhauser »); il tipo classico consisteva di caseggiati allineati sui due lati della strada, dietro i quali in forma di lunghe striscie si sten devano le particelle fondiarie; del tipo slavo restano ora appena pal lide tracce attraverso le forme allungate ed allineate dei fondi, men tre i caseggiati si aggrupparono in altri modi. Tra questi tipici sistemi esistono numerose combinazioni che si svolgono, in particolare

sulle zone frutticole, ora in senso dinamico spezzando ogni legame di tradizione o di coltura, e talora verso lo statico irrigidimento, a seconda delPanibiente e dei ceti che gestisco no la proprietà poderale. In genere i contadini (1) tendono a rispet tare i sistemi tramandati, per costrizione di fatti. Poiché l’Alto Adige è il paese classico delle tradizioni ferree sotto ogni aspetto, in seguito a molteplici circostanze. d) - Proprietà impresa e mano d’opera. La superficie territoriale della

Provincia di Bolzano abbraccia 708.549 ettari, di cui coltivati risultano a norma del Catasto Agrario circa 89.131, cioè il 13 per cento; e di tal contingente i seminativi oc. cujjano il 35, i prati permanenti il 52 e le colture legnose specializ zate il 13 % (di cui il 6 a vite ed il 7 % a meleto). Notevole si pa lesa il distacco colturale rispetto all’attigua provincia di Trento. (Il II termine di contadino — il Bauer — suona dal lato economico e sociale diver samente dall’uso adottato in parecchie

regioni d’Italia, cioè di lavoratore agricolo e di reto fra i più bassi della società: il Bauer è il proprietario-imprenditore-lavoralore di un podere di discreta ampiezza e gode fra i ceti sociali di una considerazione pari a quella di qualsiasi industriale o libero professionista; anzi l’appartenenza al cosidetto Bauernstand (ceto dei contadini) rappresentò sempre un titolo di orgoglio e di onore sociale, partico larmente se il podere venne trasmesso in linea familiare integralmente per alcune gene

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Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 23 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
a mezzo di con tratti enfiteutici (3), dai quali prese le mosse la formazione della pos sidenza contadinesca poiché l’impresa poderale — per quanto sog getta a prestazioni di ogni genere e vincolata alle indivisibilità — venne in potere per intero degli imprenditori-contadini a titolo per- (1) Dal lato politico notasi che il territorio atesino sottostava ai vescovadi di Coira, Bressanone (con sede nei primi tempi a Sabbiona) e di Trento. Coira dominò sull'intera Venosta fino al 1655 raggruppando

per buona parte in tale epoca (1). L’assoggettamento si rallentò e si sciolse per gradi in seguito ai riscatti avvenuti nel XIII e XIV secolo, evoluzione questa provocala dai privilegi concessi alle città, dove non vigeva la servitù della gleba, ed agevolata da deprezzamenti monetari e dallo svilimento dei pro dotti agricoli, ciò che incideva sulle finanze dei ceti nobiliari (2). Le signorie passarono nel XIII e XIV secolo -— in surrogazione delle servitù della gleba — alla cosidetta sudditanza

espansione. Tuttavia le zone ladine circostanti alle Dolomiti mantennero attraverso la do minazione vescovile il proprio linguaggio ladino e gli adeguati costumi. Trenlo, che teoreticamente dominava su Merano e Bolzano, subì nella pratica la su premazia dei Conti di Castel Tirolo e quindi degli Asburgo che nel 1363 subentrarono in qualità di avvocati delle diocesi di Trento e di Bressanone ai teste citati conti. Degno di menzione è il fatto che mentre nel Trentino ebbe sempre vigore il sistema notarile

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Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 49 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
b) Caratteristiche delle zone frutticole (1). Il fondavalle e le plaghe in genere sulle quali la frutticoltura tro vasi in fase di attivo sviluppo palesano una struttura particolare, ri spetto alle restanti zone; per quanto i dati statistici possano solo par zialmente prospettare la effettiva situazione estendendosi sovente i Comuni sui fianchi montagnosi e collinari, credesi opportuno di rife rire alcune cifre. L’area lavorata comprende il 24% della superficie territoriale (in confronto del

13% della provincia), ma giunge al 40% nei din torni di Bolzano. La ripartizione colturale segna le seguenti oscilla zioni: il 57% di prato permanente nella Venosta ed il 29% di se minativo; viceversa nella zona di Merano dove il meleto specializzato occupa la maggior parte del prato permettendo una discreta valoriz zazione foraggera, l’area prativa scende al 27% ed al 15% a Bolza no; in corrispondenza scema il seminativo che raggiunge appena il 15% a Merano ed il 23% a Bolzano; nella conca

di Bressanone l’esten sione prativa si equilibra con la seminativa, ciò che rispecchia resi stenza della struttura autositica. Di pari passo si svolge la consistenza zootecnica. Sulle zone frut- (1) I comuni aggruppati sono i seguenti: Zona della Venosta: Sluderno, Lasa. Silandro, Laces, Castelbello-Ciardes, Naturno, Plaus, Parcines; Zona di Merano: Lagundo, Merano, Tirolo, Rifilano, Scena, Marfengo, Cermes, Lana, Postai, Gargazzone, Tesimo; Zona di Bolzano: Nalles, Terlano. Appiano, Caldaro, Vadena, Laives

, Bolzano; Zona dell Isarco: Laion, Chiusa, Bressanone, Varna, Quasi identico sviluppo di Bolzano si verifica sui territori dei Comuni vallivi del Man damento di Egna (Salorno, Egna, Termeno. Magre-Cortaccia, Ora, Bronzolo), i quali gravitano dal lato economico più su Bolzano che su Trento, L’intensità frutticola ed il congegno poderale differiscono solo in minima misura dai tipi esistenti nei dintorni di Bolzano. Appartenendo però il mandamento di Egna alla Pro vincia di Trento, credesi opportuno

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Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 10 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
montana è dominata dai prati, dai pascoli e dai boschi, fra i quali risaltano gli ultimi cascinali ed i più elevati seminativi (pa tate, segale, orzo). Questi fatti rappresentano la risultante dei vari fattori climatici, cioè della temperatura, dei venti e delle precipitazioni. In genere nelle zone centrali ed occidentali predominano gli inverni miti e le estati temperate, come le prossime cifre dimostrano: anzi Merano e Bolzano tradiscono una situazione più favorevole di Trento. Perfino Silandro nel

schizzo sono segnate schematicamente le zone climatiche, come risul tano dalla diffusione delle principali ipiante di interesse agricolo. La vite, il castagno, il fico sono i tipici rappresentanti della zona mediterranea, sulla quale nelle posizioni riparate crescono i cipressi, il mirto, l’alloro, il leccio e perfino (negli angoli più tiepidi di Bolzano e di Merano) taluni esemplari di ulivo. Vivo contrasto solleva, nel cuore delle Alpi, la visione del Pinus pinea che lancia la superba chio

ma verso il Catinaccio ovvero verso le nevi della Venosta. Sul semi nativo prevale sovente il mais. I fruttiferi delle più svariate specie e varietà coprono quivi le estensioni vallive. Nella zona submontana il prato si alterna col seminativo, sul quale il frumento, la segale, Forzo, la patata ed il mais predominano in proporzionali rapporti (compreso il saraceno in seconda coltura); i fruttiferi diradano ai margini inferiori, giacche la zona supera per fino i mille metri in talune vallate. La zona

centro della Venosta a circa 790 metri, dove la media ZONE CLIMATICHE HP- / °*axéa CEVEDAIX ZONA MEDITERRANEA ZONA SUBMONTANA I 1 ZONA MONTANA Ispettorato provinciale dell’Agricoltura - Bolzano

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 98 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
tazione personale del Dott. Kurt Rosenberger (1) risulterebbero ir rigui circa 15,890 ettari nelle zone della Venosta e di Merano, e cir ca 1.800 ettari nei restanti settori della provincia di Bolzano, L’imponenza delle opere appare dimostrata, in riassunto, dalle ci fre del precedente specchietto sulla consistenza degli acquedotti ; nelle zone della Venosta e del Meranese esisterebbero complessivamente 383 acquedotti, i quali avrebbero una rete di canali per una percorrenza di 965,6 chilometri

. L’origine risale a lontani secoli; e la persistenza della nomen clatura latina in materia irrigua fa supporre che i latini abbiano introdotta una razionale organizzazione giuridica e tecnica nella re gione (2). (1) Dott. Kurt Rosenberger — Die künstliche Bewässerung in oberen Etschgebict — Stuttgart 1936 (XXXI voi. 4 fascicolo della raccolta a Forschungen zur deutschen Laudes- und Volkskunde »). L’indagine sull’irrigazione alto-atesina è condotta con diligenza e con oggettività (salvo qualche inciso

od apprezzamento di secondaria portata). Le valutazioni personali, in una materia così elastica possono dar luogo a qualche notevole oscillazione, ad onta della piu rìgida scrupolosità e metodicità. I rilievi del Dott. Rosenberger si dimostrano, in genere, corrispondenti alla realtà. Furono omessi gli acquedotti con portate inferiori ai 20 litri al secondo ed i canali inferiori ad un Km di percorrenza. (2) Fra i termini più usuali si notano, JVani (da «quale) acquedotto, Waaler sorve gliante dell'acquedotto

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 80 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
mareggiate economiche, infiltrandosi nella sicurezza di « collocare « i propri capitali e di ritrarre un corrispondente red dito; e solo in susseguenti tempi si accorgono del « cattivo » affare dopo investimenti costosi e lavori eseguiti dalle persone competenti . Nell’Alto Adige, dove il livello della vita risulta elevato e le piantagioni vengono eseguite di ordinario a <c regola d’arte » (sog getti robusti di 3-4 anni e laute concimazioni), rimpianto di 100 piante a 10x10 metri (un ettaro) costa circa

2.000 lire, le susse guenti lavorazioni e concimazioni fino all’epoca della iniziale produ zione — sui 16-13 anni per la rosa mantovana — Importano, in re gime capitalistico, circa 15 lire all’anno per pianta, cioè complessi vamente 22.500 lire ad ettaro. Perciò, senza computare gli interessi annui, all’inizio della produzione sui 18 anni una piantagione di rosa mantovana costerà circa 24.500 lire ad ettaro. Dal momento in cui le piante entrano in produzione fino al com pimento del ciclo produttivo

, cioè verso i 90 anni (1), subentrano le (1) Nelle plaghe acquitrinose la vitalità della rosa mantovana risulta alquanto accor ciata, viceversa si protrae talora oltre ai 100 anni su terreni fenili e permeabili. In gran de media dopo i 60 anni comincia il declivio più o meno tento, a seconda della natura dei terreni. Si trovano degli esemplari, a 90 anni, assai rigogliosi e produttivi, nelle località

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Books
Category:
History
Year:
1940
Accordi fra l'Italia e la Germania relativi al trasferimento di allogeni e cittadini germanici
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Page 15 of 84
Author: Italia / Ministero degli Affari Esteri / Ministero degli Affari Esteri
Place: Roma
Publisher: Tipogr. del Ministero degli Affari Esteri
Physical description: 83 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol / Option <1939> ; f.Quelle
Location mark: II 107.152
Intern ID: 105887
Bolzano, Merano, Bressanone, Brtinico, Vipiteno e da istituirsi eventualmente altrove. A Bolzano Ira sede l’Ufficio principale delle « A. D. E. u. R. St. » ; da esso dipendono tutti gli Uffici secondari. 6. - Per i cittadini germanici la scelta della resi denza nel Reich è libera. Per gli allogeni tedeschi è prevista una sistema zione possibilmente unitaria nel Reich. 7, - Il rimpatrio dei cittadini germanici si effet tuerà in massima entro tre mesi a partire dal giorno della pubblicazione

delle presenti norme. I cittadini germanici possidenti emigreranno dopo avere realiz zato in Italia i loro beni. 8, - L’emigrazionedegli allogeni tedeschi che in tendono trasferirsi in Germania e acquistare la cit tadinanza germanica avverrà pure dopo che sarà stato pagato in Italia il ricavo della vendita del loro patrimonio. Tale emigrazione dovrà effettuarsi entro il termine massimo del 81 dicembre 1942. Tutti gli allogeni tedeschi originari dei Territori dell’Ac cordo dovranno entro

il 31 dicembre 1939 presen tare al Comune di origine una dichiarazione con la quale liberamente e spontaneamente si impegnano - in forma assolutamente definitiva - o a voler con servare la cittadinanza italiana o a voler acquistare la cittadinanza germanica e a trasferirsi nel Reich.* La mancata presentazione della dichiarazione in tempo utile da parte degli allogeni tedeschi resi denti nel Regno varrà come definitiva espressione della loro volontà di conservare la cittadinanza italiana. 9. - Gli allogeni

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 65 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
nel 1936 e nel 1938, cioè le oscillazioni si veri ficarono con sbalzi del 233% fra l’una e l’altra alternanza. La Renetta del Canadà, che sulle conoidi impermeabili della Venosta offre frutti serbevoli e pregiati, segna a qualche distanza le incrinature della cal villa: la media risulta di 1.25 lire al Kg., ma la minima scende a 0.80 lire nel 1934 e la massima si eleva a 1.80 nel 1938 in seguito alla scar. sita della merce disponibile (gelate primaverili). Il Belfior giallo se gue le oscillazioni

della Renetta in senso quasi parallelo, cioè oscillan do fra 0.70 lire del 1932 e 1934, e 1.50 line del 1938, anno questo di massima puntata anche per tale varietà, in seguito alla deficente di sponibilità. Alquanto più movimentati risultano i rapporti fra le tre varietà di mele della zona di Merano : la Rosa mantovana subì degli sbalzi as sai disformi oscillando del 424 % fra il 1930 (Lire 1,40) ed il 1934 (0,33 lire al Kg.); anzi i prezzi realizzati nel 1934 risultano inferiori alle spese unitarie

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 7 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
si spinge in senso obliquo verso Vipiteno, incuneandosi fra le rocce porfiriche e scistose; ■3) della piattaforma porfrica che copre il nucleo centrale del la provincia di Bolzano e s’estende nel Trentino fino al torrente Fer- sina; dal livello dell’Adige (circa 260 metri) e dell’Isarco si elevano, scarse di vegetazione, le pareti rossigne fino a circa 1200^ metri, alla quale altezza si trasformano negli ondulati pianori di^&an-Genesio, del Renòn e della Val d’Ega; vi scarseggiano le acque

di origine glaciale, i cui depositi mo renici modellarono larghi tratti lungo la Rienza, l’Isareo e l’Adige e crearono l’ambiente adatto per la viticoltura intensiva, come avviene sui colli di Caldaro, Appiano, ecC. ; 6) dei terreni alluvionali di recente formazione in seguito al l’azione fluviale e torrentizia; costituiscono l’intero fondovaile del l’Adige e le grandiose conoidi della Venosta e le restanti plaghe di deiezione in corrispondenza dei torrenti che scendono dai fianchi mon tagnosi

; contengono sabbie silicee e micacee e detriti ciottolosi della più svariata specie, i quali, sbarrando sovente il corso dei fiumi, crea-

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 86 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
tiparassitarii che dipendono per Buona parte dalle vicende della frut ticoltura (1); e le società assicuratrici contro i danni della grandine risentono pure l’influsso diretto dello svolgimento stagionale. Il perno londamentale — qualora riesca la produzione sia dal lato quantitativo che qualitativo — poggia sull’immagazzinaggio del raccolto. Nella provincia di Bolzano esistono circa 36 magazzini, di cui 12 di carattere sociale-condominale, cioè di proprietà dei produttori me desimi

, e 24 di proprietà dei ceti commerciali ovvero di produttori- commercianti capitalistici all’ingrosso (2). Il prodotto è venduto talora a forfait sull’albero in pronti con tanti, talora a Kg. per consegna del prodotto sullo stabile al commercian te, che assume il trasporto a proprio carico mediante gli automezzi di cui dispone, od infine per consegna al magazzino dell’acquirente. Il pagamento del prodotto avviene mediante una caparra all’atto del contratto e per il rimanente importo all’atto della consegna

e di anlicrittogamici ; e la crisi si ripercosse nel 1939 parzialmente sul consumo dei concimi minerali. (2) Alcuni altri spettano alle singole aziende coltivatrici, che immagazzinano il pro prio raccolto. Trattasi di piccole quantità, rispetto alla massa generale, elaborate e smer ciate dai possidenti medesimi. I magazzini soeiali assorbono circa un terzo della com plessiva produzione. — 84

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Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
Dati tecnico-economici su alcune aziende agrarie tipiche della Val Venosta
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Page 6 of 78
Author: Ente Nazionale per le Tre Venezie / Ente Nazionale per le Tre Venezie
Place: Bolzano
Publisher: SITE, Società Italiana Tipogr. Ed.
Physical description: 80 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Vinschgau;s.Landwirtschaft
Location mark: II 107.551 ; II 115.504
Intern ID: 189630
560 mm, Nella stessa parte alta di Resia la media annua non sorpassa gli 800 mm. Le pioggie più frequenti si hanno in luglio-agosto, favorite dalle numerose formazioni temporalesche. Il periodo più asciutto è quello inver- . naie, relativamente scarso dii precipitazioni e di nevi. La temperatura, come già la piovosità, è influenzata dalla disposizione della vallata che in complesso, considerata l’altezza, gode di un clima tem perato. La media temperatura invernale è di 0° - 2° C, quella estiva

di 14° - 18° C. Notevoli sono gli estremi di temperatura in estate che raggiun gono i 28® C (in Bolzano e Merano 30® C). Il risveglio della vegetazione si verifica nella seconda metà d’aprile mentre si protrae a tutto ottobre il periodo vegetativo. Tra le manifestazioni metereologiehe sono da ricordarsi le brinate fra cui quelle tardive primaverili particolarmente dannose ai fruttiferi. Le condizioni climatiche naturalmente variano con l'aumentare delle altezze e con la diversa esposizióne e questo sopra tutto nelle

vallate secon darie dove il periodo agrariamente utile è di minor durata. AMBIENTE AGRARIO Da quanto esposto risalta il particolare ambiente agrario della Val Venosta caratterizzato da terreni leggeri, di grande permeabilità e dalla scarsa piovosità cui si aggiunge l’azione dei venti asciutti. E’ facile quindi intuire come lo sviluppo di una agricoltura intensiva sia strettamente subordinato alla possibilità di un largo esercizio della irri gazione. Questa infatti è largamente praticata in tutta

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 16 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
Tipico caseggiato del contadino atesino (Merano) Fot. ltuatti Circostanze ambientali, consuetudini giuridiche, differenze etni che e vicende storico-economiche portano a spiegabili differenziazioni che si esplicano nei numerosi settori della vita sociale (1). Aggiungesi che il tenore di vita delle popolazioni altoatesine ri sulta, in generale, superiore a quello praticato nel Trentino, sia per quanto riguarda Talimenlazione, il vestiario e mobilio, quanto Tat- trezzatura agraria ed i caseggiati

-373 della Relaziono jinalc della Inchiesta sulla piccola proprietà coltivatrice formatasi nel dopoguerra (Istit. Naz. di Economia Agraria, Roma 1939). Le zone altoatesine, su cui predomina il maso chiuso, segnano una notevole eccedenza di nati sulle adiacenti vallate trentine a tipo fram mentato e polverizzato, prendendo per base il numero dei nati vivi per ogni IDOO abitanti. Tale constatazione elimina perciò l’obbiezione ogni qual tratto emergente, che cioè il sistema del maso chiuso sia

da ritenersi per la specifica causa della minore pressione demografica nell’Alto Adige.

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 118 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
Lo spopolamento montano in Italia - III La Alpi Trentine — Voi. I e 2. Doti. Cibo Mosiìk: Alto Adige Occidentale; Prof. Rolando Toma: Valli dell’Adige, Sarentina e d’Ega; Dott, Leone Eniirizzi: Posteria; Dott. Pina Viiiesott: Val di Badia — Ist. Naz. di Economia Agraria. Roma 1935. Dott. R. Toma — Sviluppi sulla battaglia del gratto in Alto Adige — Trento 1932. Dott. G. C. Faccini — Bilancio della produzione agricola dell’Alto Adige nel quadro del l’autarchia nazionale — Bolzano. il bacino

- (Assortimento frutticolo per la Venosta I a Jahrbuch für Geschäft und Wirtschaft » annata 1939. Bolzano 1938. Dr. K. Rosenberger — Die künstliche Bewässerung im oberen Etschgebiet - ( L'irriga zione artificiale nell’Alto Adige) — 4 fascicolo della raccolta « Forschungen zur deutschen Landes-und Volks-Kunde ». Stoccarda 1936. Prof. G. Lorenzoni — Inchiesta sulla piccola proprietà coltivatrice formatasi nel dopo guerra — Relazione finale - Istillilo Nazionale di Economia Agraria. Roma 1939.

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 21 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
mente, nei limiti imposti dall’econotma chiusa , un confortevole mi glioramento che con ritmo più accelerato si svolgerebbe se la defi- cente viabilità non comprimesse la vita rurale, segregando dal mondo civile uomini, animali e prodotti (1). Anche la frutticoltura penetre rebbe in zone più elevate se i trasporti risultassero meno disastrosi. La viabilità è ottima lungo il corso dei principali fiumi, cioè dell’Adige, dell’Isarco e della Rienza ■— tratti questi già percorsi dalle vie romane

da nord-ovest (passo di Resia) lasciarono tracce della loro permanenza; ed assimilazioni e fusioni delle svariate schiatte etniche rivelano i rinvenimenti cranologici ed etnologici. Difatti, provenienti dalla pianura padana, si stanziarono nelle conche di Bolzano, Merano, Bressanone e di Bruni co nel neolitico schiatte preindoeuropee, alle quali si sovrapposero nel periodo del bronzo, giungendo dalla Posteria, gli libri che si spinsero fino nella Venosta e nella Valle di Non; e quindi sopravvennero

di poderi), dotando di appropriati nomi le particelle fon diarie ed i singoli poderi (3), finché verso il 580 d. C. sopraggiun- (1) Particolarmente le donne, confinate fra i proverbiali tre «K» (Kirche chiesa. Küche cucina e Kinder figli) risentono gli effetti dell’isolamento, discendendo esse ta lora sul piano solo per brevi istanti in occasione della cresima e del viaggio di nozze. La tenacità delle tradizioni è per buona parte riferibile all'elemento femminile trattenuto sulle isolate aziende

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Books
Category:
Natural sciences, Agriculture, Domestic economy
Year:
1940
¬L'¬economia frutticola in Alto Adige
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Page 43 of 122
Author: Ruatti, Giuseppe / Giuseppe Ruatti
Place: Roma
Publisher: Federazione Nazionale dei Consorzi Prov. tra i Produttori dell'Agricoltura, Settore della ortofrutticoltura
Physical description: 117 S. : Ill., graph. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Notations: Literaturverz. S. 115 - 117
Subject heading: g.Südtirol;s.Obstbau
Location mark: III 1.372
Intern ID: 231099
di continuità dopo aver tagliati gli alberi ed estirpate le ceppaie. Lavoro silenzioso, questo, e paziente che dura ininterrottamente da oltre mezzo secolo senza va lutare la convenienza economica: solo i contadini, non badando a fa tiche e non calcolando l’impiego della mano d’opera familiare, riu scirono a strappare all’acquitrino notevoli estensioni ed a dotarle del la occorrente viabilità in direzione degli antichi villaggi, ai margini dei quali sorsero le nuove costruzioni; poiché sui nuovi terreni

scendevano sui beni comunali lungo l'Adige le pecore di Val di Fiennne. Altri comuni godevano di tali di ritti, nella Passiria, a Sarentino. nella Valle di Senales e perfino nella Valle di Non, sul piano dell’Adige. (3) Ling. Passetti, della Direzione dei Lavori di Venezia (l’attuale Magistrato alle acquei, inviava a Vienna verso il ]845 una concisa relazione sulla sistemazione dell’Adige: fra il resto rilevava l'opposizione delle popolazioni che, prevedendo la scomparsa dei cariceti, sarebbero state

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