to da noi prigioniero, e a Trento fucilato, in base alla legge statale. Anche per l'avvenire così succe derà con tutti quelli che abbandonarono la nostra Patria per tradirci». Seguono alcune fotografie di monumenti e ricordi marmorei eretti a D. Chiesa e a Fabio Filzi: busti sul Pincio, busto a Fabio Filzi nel Ginnasio di Rovereto, monumento a Fa bio Filzi ad Arzignano. Parete di fronte (Nord). Ai lati della porta due ingrandimenti fotografi ci, al naturale, dei sottotenenti Damiano Chiesa
e Fabio Filzi (quest'ultimo da una fotografia fatta ai Toldi in Vallarsa, dopo la cattura, il 10 luglio 1916); quadro con veduta panoramica della Vallar sa, Forte Pozzacchio, Gruppo Col Santo-Pasubio. Fabio Filzi. Fabio Filzi nacque a Pisino nel 1884, da madre istriana e da padre roveretano. Compì gli studi medi a Rovereto, quelli superiori a Trieste (Scuo la Commerciale Superiore) e a Graz, ove si laureò in legge. Fu attivo irredentista, tanto che, per un discorso pronunciato a Rovereto, al Congresso
de gli Studenti nel 1903, ebbe un processo, con accusa di alto tradimento. L'accusa sfumò, ma egli fu tro vato indegno di portare la divisa d'ufficiale au striaco e degradato. Nell'agosto 1914, fu richiama to sotto le armi dall'Austria, come semplice solda to. Ottenuta una breve licenza, preparò a Rovere to, aiutato da amici, la sua fuga in Italia, compiu ta felicemente attraverso il passo della Rorcola. Nell'ottobre 1915 entrò nell'Esercito Italiano, co me sottotenente del (j.o Reggimento Alpini