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Category:
Economy
Year:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Page 5 of 48
Author: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Place: Trento
Publisher: Tipogr. Tridentum
Physical description: 41 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Location mark: III 96.585
Intern ID: 243371
aderire tutti gli enti, ie organizzazioni economiche e turistiche e anche singole im prese aventi sede nella Provincia, conta presentemente i se guenti soci: 1.) Amministrazione della Provincia di Trento; 2.) Comune (li Trento; 3.) Camera dì Commercio ed Industria del Trentino - Ro vereto. 4.) Camera di Commercio ed Industria di Bolzano; 5.) Comune di Rovereto; 6.) Cassa di Risparmio di Trento; 7.) Banca Mutua Popolare di Rovereto; 8.) Commissione Movimento Forestieri di Bolzano; 9.) Istituto per

ad ore 9 coll'intervento di S. M. il He, segnerà il nostro ingresso nella schiera della mostre campionarie regionali. In tale occasione il Comitato escmitivo è lieto (finvitare i Tridentini a intervenire numerosi, al fine di dimostrare al l'Italia e all'Estero che l'orgoglio della Jtegione non viene meno, quando è impegnato il benessere e la. grandezza della Patria. p. il Comitato Esec. Prov. Chiaromonte La trasformazione del Comitato Esecutivo Prov. in Consorzio ec. a g. 1. La partecipazione della

nostra regione alla Fiera di Milano del 1924 è stata curata dal Comitato Esecutivo Provin ciale, il quale è stato sciolto, in seguito alla trasformazione dello stesso, in un. Consorzio economico registrato a garanzia limitata con sede a Trento. Tale trasformazione è stata deliberata il giorno 20 gen naio 1925 dall'assemblea costitutiva, riunitasi in Trento (Pa lazzo Provinciale). I soci del Consor zu 11 Consorzio per l'esercizio del Padiglione della Venezia Tridentina, al quale possono tuttora

4 IL PADIGLIONE TRIDENTINO Società Bancaria Viennese Bolzano L. 1.000; Comunità di Fiemme Cavalese L. 1.000; Comune di Levico L. 1.000; Banca Mutua Popolare Rovereto L. 1.000; Banca Cooperativa Trento Tj. 500; Banco Merkur Merano L. 500; Comune di Borgo L. 500; Comune di Cavalese L. 500; Comune di Predazzo L. 500; Comune di Cles L. 500: Comune di Arco L. 500; Comune di Dobbiaco L. 500: Società Acque Minerali e Grandi Alberghi Roncegno L. 500; Comune di Brunico L. 500; Comune di Colle Isarco

L. 300; Comune di Sesto L. 300; Comune di Mez zolombardo L. 300; Comune di Pergine L. .300; Comune eli Canazei L. 250; Comune di Mezzocorona L. 200; Banca Calde- rari & Moggioli L. 200; Hotel Carezza al Lago L. 200; Federaz. Industv. della Yen. Trid. Trento L. 200; Mulino Vittoria L. 200; Società Grandi Alberghi Mendola L. 200: Comune di Villabassa (Pusieria) L. 100; Comune di Campotures L. 100; Comune di Ziano L. 150; Comune di Tesero L. 150; Comune di Ala L. 200; Società Concorso Forestieri

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Category:
Economy
Year:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Page 41 of 48
Author: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Place: Trento
Publisher: Tipogr. Tridentum
Physical description: 41 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Location mark: III 96.585
Intern ID: 243371
apparecchi radio-elettrici, la quale ha già un importante stabilimento a Trento, mentre sviluppatissima è la lavorazione del legno con importanti falegnamerie a Trento, Bolzano, Val di Fiemme, Borgo ecc. Le piccole industrie La piccola industria è diffusissima nella regione tri dentina. In questa branca dell'attività regionale predomina la lavorazione del legno. I lavori d'intaglio costituiscono una fonte cospicua di guadagno e vengono prodotti in. molte zone della regione. Sono notevoli in proposito

i mobili arti stici e gli intagli in legno di Trento; inoltre il mobilio in tagliato di Primiero, Tesero, le statue sacre, i giocattoli di Val Gardena e di Predazzo e le galanterie in legno d'olivo di Arco e Riva. Nella regione tridentina sono pure molto sviluppate le industrie del ferro e rame battuto, dei merletti, pizzi e rica mi e in misura notevole anche quello delle ceramiche. Un'industria caratteristica della regione è poi quella dei manichi da frusta; inoltre quella dei zoccoli di legno e dei

40 IL PADIGLIONE TRIDENTINO In questa branca dell' industria tridentina merita pure menzione quella delle acque minerali, con le fonti di Levico- Vetriolo, Roncegno, Rabbi, Peio e le terme di Cornano. L'industria metallurgica, alimentare e tessile L'industria metallurgica non ha grande importanza, però attualmente possiede un numero notevole di stabili menti a Trento per la produzione del filo di ferro, brocami; inoltre esiste uno stabilimento per riparazione di materiale ferroviario a Rovereto

inoltre importanti nastrifici. A Trento sta però ora sorgendo un importantissimo stabilimento per la produzione di tessuti, destinati ad essere successivamente impiegati nell' industria dei prodotti di gomma. Altre industrie L'industria della carta ha nella regione alcuni impor tanti stabilimenti: importante quello di Rovereto, di Lana e quelli di Varone s/G.; a Bressanone, esiste inoltre una fabbrica molto importante per la produzione della pasta di legno. Un' industria nata di recente è quella degli

un lontano ricordo del suo splendore come lo attesta lo scarso successo della sua recente manife stazione in regime comunista. Non è da credere che le Fiere vivano ed operino soltan to durante il periodo della loro apertura; esse —. che sono le organizzatrici delle gare nel campo della lotta economica — vivono tutto l'anno nella mente di coloro che le amano e, ali ozioso spirito contemplativo, sostituiscono il senso della vita pratica moderna, la quale attraverso queste imponenti manifestazioni

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Category:
Economy
Year:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Page 4 of 48
Author: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Place: Trento
Publisher: Tipogr. Tridentum
Physical description: 41 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Location mark: III 96.585
Intern ID: 243371
di Trento e Bolzano - i delegati degli Enti per il Concorso Forestieri di Trento, Bolzano, Merano - la Società degli Alpinisti Tridentini - là Sezione di Bolzano del C.A.I. In seguito a tali elezioni, nella riunione convocata il giorno 5 ottobre 3923 dal Gav. Umberto Bonapace, presso la Camera di Commercio e Industria di Rovereto, vennero desi gnati i membri del Comitato Esecutivo Provinciale (suddi viso in tre sezioni), il quale risultò, originariamente, cosi composto: Presidente: Comm. Michele

, la partecipazione venne però rimandata all'anno 1924. Il Comitato d'Onore e quello Esecutivo In una successiva riunione, tenuta a Trento il giorno 25 settembre 1923, venne eletto il Comitato' d'onore e quello ese cutivo, i quali risultarono composti come segue: Comitato d'onore Comm. Ginseppe Guadagnini - Prefetto di Trento; Senatori del Regno: Enrico Conci, Valeriano Malfatti, Ettore Tolomei e Vittorio Zippel. Comitato esecutivo Amministrazione Provinciale - Camere di Commercio di Bolzano e Rovereto

- Consiglio Agrario Provinciale - Con sorzio della Provincia e dei Comuni - Federazione Pro vinciale dei Sindacati Nazionali - un delegato dell'Associa zione Ingg. Architetti Italiani, del Consorzio Edile di Trento, del Consorzio dei Carpentieri di Trento, dell'Associazione degli Ingg. Italiani, Bolzano, del Prefetto di Trento, dei Co muni di Trento, Rovereto, Bolzano, Merano, Riva - i diret tori degli Istituti per le Piccole Industrie di Rovereto e Bol zano - i direttori delle Scuole industriali

di creazione del Padiglione. Ecco l'elenco degli oblatori: Consorzio della Provincia e dei Comuni L. 50.000; Pro vincia di Trento L. 30.000; Camera di Commercio Rovereto L. 10.000; Camera di Commercio e Ind. Bolzano L. 10.000; Banca Cooperativa - Trento L. 5.000; Banca Cattolica - Trento L. 5.000; Comune di Rovereto L. 5.000; Comune di Merano L. 5.000; Comune di Trento L. 4.998; Cassa di Risparmio Trento L. 3.000; Cassa di Risparmio e Prestiti Merano L. 3.000; Co mitato di Cura Merano L. 3.000; Cassa

Ö*S-rvVUWA< ORIGINI E SCOPI L'idea di erìgere un Padiglione regionale alla Fiera Campionaria di Milano, venne lanciata dal Prefetto di Trento, Comm. Giuseppe Guadagnini, in una riunione tenuta il giorno 16 febbraio 1923 presso il Comune di Trénto, pre senti i delegati degli enti e delle organizzazioni economiche e turistiche regionali, i quali non solo riconobbero l'opportu nità, ma la necessità che la nostra regione sia rappresentata alla Fiera di Milano. Per ragioni tecnico-finanziarie

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Category:
Economy
Year:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Page 40 of 48
Author: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Place: Trento
Publisher: Tipogr. Tridentum
Physical description: 41 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Location mark: III 96.585
Intern ID: 243371
lottare contro molteplici difficoltà in seguito allo spostamen to nei confini politici nella regione tridentina, non è più cosi redditizia come lo era nel periodo anteguerra. Altro ramo importante dell'agricoltura della Venezia Tridentina è quello dell'allevamento del bestiame bovino, con circa 240.000 capi, il quale oltre a fornire un contin gente di circa 15 mila capi all'esportazione verso le regioni dell'Italia settentrionale, ha reso possibile lo sviluppo del l'industria casearia, oggidì molto

fiorente nelle zone alpine della provincia di Trento. La frutticoltura è pure fonte di benessere e dà una produzione media di 350.000 quintali annui; questi prodotti del suolo vengono in gran parte esportati verso l'Olanda, Inghilterra, Danimarca ecc. dove sono apprezzate special mente le mele trentine della Valle di Non e quelle dell'Alto Adige. Un altro fattore importantissimo dell'economia agrico la tridentina è costituito dalla selvicoltura, la quale dà una produzione annua di circa un milione

di dislivelli e di corsi d'acqua prodotti dallo scioglimento delle nevi che coprono, durante tutto i! eorso dell'anno, gli im mensi ghiacciai alpini, la regione si presenta oltremodo adatta per lo sviluppo dell'industria idroelettrica. Circa 100 mila IIP vengono attualmente utilizzati nella regione mediante i suoi impianti idroelettrici, mentre circa I.200.000 HP potranno ancora venir convenientemente sfrut tati. (v. Annali del Consiglio Superiore delle Aeque). Fra gli impianti idroelettrici della regione

meritano speciale menzione quelli del Sarca costruiti dalla città di Trento con 36 mila IIP e aventi una errogazione annuale di il8.000.000 Ivwli; inoltre quello di Pine (il quale entrerà in funzione fra qualche mese) con una potenzialità di 15.000 IIP e una produzione media annuale di 25.000.000 Kwh. Quanto prima, entrerà hi esercizio anche rimpianto idroelettrico di Marlengo (Merano) avente una potenzialità di 40.000 IIP. Importanti sono pure le centrali idroelettriche esercite dalla « Etschwerke

e la industria elettro metal lurgica, di cui esiste già uno stabilimento a Tel presso M'erano per la produzione del ferro-silicio. L'industria elet tro-chimica avrà fra breve un' altro stabilimento, attual mente in costruzione per opera della Società « Montecatini » a Sinigo, (Merano) per la produzione dei concimi azotati (calciocianamide). Altre industrie elettrochimiche sorgeranno a Trento utilizzando l'energia, di supero della centrale del Sarca e già. sono ili corso i lavori per uno stabilimento per

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Category:
Economy
Year:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Page 25 of 48
Author: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Place: Trento
Publisher: Tipogr. Tridentum
Physical description: 41 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Location mark: III 96.585
Intern ID: 243371
dare elle un'idea ri stretta della propaganda svolta nella sezione turistico-alber- ghiera della mostra tridentina. Per comprenderne la vastità si l'anno perciò qui seguire i nomi delle località illustrate mediante quadri fotografici, diorami, cartelli, plastici, eoe. Trento (trittico fotografico raffigurante il monumento a Dante, il Castello del Buon Consiglio e Piazza del Duomo) — Riva (strada del Penale) — Riva (il porto) — Riva (il. 2 vedute panoramiche) — Lago di Garda (veduta) — Arco (ve duta

24 IL PADIGLIONE TRIDENTINO Gli espositori In questa sezione dai In mostra hanno esposto: Associazione Mov. For. «Trento Nostra» ■ Trento Commissione Movimento Forestieri - Bolzano Comitato ili cura - Merano Fonti Acque Minerali - Levieo-Vef riolo in Levito. Società Aeque Minerali - Roncegno Consorzio Turistico «Alta Anaunia » - Cavarono Comitato Movimento Forestieri - Riva s/G. Ufficio Comunale Movimento Forestieri - Arco Società (l'Abbellimento - Lavarone Giovanni Ronca « Hotel Stivo » - Cei

Associazione Movimento Forestieri « Pro Roncone » - Roncone Hotel Carezza al Lago - Carezza al Lago Sindacato Alberghi Alpini - Merano Stabilimento Terme di Coniano Associazione Movimento Forestieri - Vigo ili Fassa Filovia Zambana-Fai - Trento Società Alpinisti Tridentini - Trento Società Grandi Alberghi - Memlola Hotel Pinzolo - Pinzalo Comitato Movimento Forestieri - Bressanone Nanni Gadcnz - S. Martino di Castrozza. Ccmitstc di Cura - Habbi. MATERIALE DI PROPAGANDA L'elenco degli espositori non può

generale) — Arco (n. 2 vedute panoramiche) —■ Merano (diorama) — Merano (u. ì vedute panoramiche) — Merano (n. 2 vedute della teleferica di Avelengo) — Bolzano (carta topografica ad olio raffigurante la zona settentrionale della provincia di Trento) — Bolzano (fotografia raffigurante la zona settentrionale della provincia in rilievo) — Colle Isar- co (veduta) — Mendola Cu: 4 vedute panoramiche) — Alta Anaunia - Malosco - Cavareno (il. 13 vedute) — Dolomiti di Primiero (Monte Pavione) — Dolomiti

- Campani! di Val Brenta Alta - Crozzon di La res e Presanella - Punta Ideale — Fai (Hotel Dolomiti di Brenta) — Molveno (Lago e dintorni) — Cima Fargorida (Adaniello) — Le Lobbie (Adamello) — Gruppo dell'Ortles (Panorama) — Penegai luna veduta) — Pozza Tramontana del rifugio della Tosa - La Tosa - Cima del Vallou della Tosa - TI Daino della Forcolata - La Presena dal Tonale - Croz dell'Altissimo - Rifugio delle Vaneze di Bon- done - Lago di Cei (Hotel Stivo) — Lavarone e dintorni - Roncegno (Veduta

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Category:
Economy
Year:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Page 10 of 48
Author: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Place: Trento
Publisher: Tipogr. Tridentum
Physical description: 41 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Location mark: III 96.585
Intern ID: 243371
e la sistemazione di questa sezione è stata curata con il valido concorso dei direttori degli Istituti per le Piccole Industrie di Rovereto e Bolzano, Ingegneri Guido Monauni e Spiro Nachich, e del delegata per la Fede razione Industriale di Trento Sig. Fortunato Slomp. Durante il periodo d'apertura il Padiglione era diretto dal Dott. Cornelio Condini, coadiuvato dal sig. Guido Torboli. In questa sezione, a cura della direzione, funzionò un ufficio vendite e commissioni, per conto degli espositori, dando

risultati notevoli. Gli espositori In questa sezione della Mostra — della quale seguono illustrazioni e notizie dettagliate su ogni singolo espositore — hanno esposto le seguenti ditte della Provincia: Industria del ferro, rame e bronzo Alessandro Peter & C. - Industria del rame, Trento Luigi Taddei - Officina artistica, Borgo (Valsugana) Luigi Farina - Industria del rame battuto, Riva s IG. Cesare Fcdrizzi - Officina artistica, Trento Pietro Dorner - Officina artistica, Monguelfo (Pusteria) Giovanni

Colbacchi™ - Bronzi artistici, Trento Camillo Chier - Officina artistica, Trento Mario e Attilio .Taddei - Officina artistica, Borgo (Valsugana). Ermanno Val lazza - Officina artistica, Ortisei (Val Gardena) Industria del legno. Francesco Tomasini - Mobilio intagliato, Trento Cav. Carlo Pancheri - Sculture sacre in legno, Ortisei (Val Gardena) Silvio Calza - Galanteria in legno d'olivo, Arco Albino Doliana - Mobilio intagliato, Tesero (Val di Fiemme) Giuseppe Schieder - Sculture in legno, Chiusa

giovane ditta si è rapidamente sviluppata, tanto da acquistare ben presto, nel suo genere di produzione, un indiscutibile primato nella città di Trento. Senza trascurare il perfezioniuriento dei prodotti, il titolare della Ditta, sebbene molto giovane, rivolse ogni sforzo per dare alla propria industria la massima capacità di produzione; questa ditta è diventata così, nel volgere di pochi anni, la sola nel Trentino che possa ora assumere for niture su larga scala, non solo di attrezzi casalinghi

in rame e materiale per la produzione di questi, ma anche di oggetti decorativi artistici in ferro e rame battuto, per la esecuzione dei quali, la ditta A. Peter & C. possiede una maestranza provetta e scelta e uno stabilimento attrezzato con criteri tecnici molto moderni oltreché una fonderia per il rame. ÄJa il merito di questa ditta è inoltre quello di aver, per così dire, industrializzata e meglio coordinata la produ- del Rame, Trento. Deposito in Milano, zione artistica del ferro c rame battuto

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 69 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
Veneto confine». Ad assecondarli il governo fece un primo tentativo nel dicembre del 1758 intimando al paron A. Benvenuti di Pescantina « acciò non dovesse picare cosa alcuna nella terra di Sacco per trasportarla a quella parie ». Il 13 giugno in fine il Principe Vescovo di Trento pubblicava un editto con il quale stabiliva c e e barche di Pescantina «non possano approdare alle Rive dell Adige con qua sivo fe ia merce e particolarmente con grani che nelle parti superiori alli contini Veneti ossero

recarsi in Verona, al così detto «Ponte delle Navi», perchè quivi era Io scalo ai hurdu che salivano o discendevano 1 ’ Adige per ricevere il carico da trasportare. Naturalmente essi dovevano venire con i loro barconi, e con un dato numero di cavalli per potere effettuare il traino nella ascesa del fiume (1). Uit « sovrano decreto » del 1622 (2) acco gliendo le insistenti suppliche dei burchieri di Pescantina, concesse la costituzione di essi in corporazione. Con il riconoscimento ufficiale

di detta arte, veniva pure assegnato con tale decreto il percorso per la navigazione dal Ponte delle Navi di Verona fino sopra Trento ( 3 ). La grande affluenza di merci dalla Germania e dagli altri Stati della Europa Occidentale faceva si che il centro fluviale ove sorgeva detta arte divenisse assai fiorente e difatti la posizione di Pescantina nel XVI, XVII e XVIII secolo è importan ìs sima. Per potere regolare meglio i suoi trasporti sull Adige essa aveva stabi ito ungo il corso del fiume proprie

. Ma sei’istituzione di questa nuova corporazione veniva a portare nuovi vantaggi al traffico fluviale in generale, l’Arte di Pescantina invece ricevette un orte anno a causa di questa limitazione. Il peggio avvenne quando, più di un secolo opo,^ 1 ui chìeri di Trento ebbero In animo di attuare per loro vantaggio anche la navigazione dalla loro città fino ai confini veneti e di togliere a quelli di Pescantina « 1 ’antica non mai contesa libertà^di far qualunque carico o sopra carico lungo l Adige anco uon del

un ulteriore tracollo passando la maggioranza delle merci per il Lago di Garda. Quelle che provenivano infatti da Verona erano portate sino a Riva, indi nuovamente su carri fino a Trento, le merci invece della Lombardia navigavano indubbiamente il lago da Peschiera o Salò fino a Riva e successivamente a Trento come le altre. Non risulta però che la via del Lago fosse la più economica, anzi questa era la più costosa dell’altra e più scomoda e per i continui carichi e scarichi, e poi perchè più difficile

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Books
Category:
Economy
Year:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Page 32 of 48
Author: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Place: Trento
Publisher: Tipogr. Tridentum
Physical description: 41 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Location mark: III 96.585
Intern ID: 243371
- Rovereto (marmi trentini) Miniere ili Calceraniea - Sede in Padova. - Direzione in Cai- coranica (piriti) Società Atesina per Esplorazioni Minerarie - Sede in Roma Ufficio Suec. Sarentino (Bolzano) (blenda e galena) Museo Civico di Storia Naturale - Trento (minerali vari) R. Thaler - Cavalese (alabastri e gesso). Industria del legname Istituto Piccole Industrie - Rovereto (campionario legnami trentini). Amministraz. foreste demaniali - Cavalese. Industria radioelettrica S.T.A.R.E. -apparecchi

radioelettrici - Trento. F.lli Grassi - apparecchi radioelettrici - Trento. GLI IMPIANTI IDROELETTRICI DI FIES E DI DRO eserciti dall'Impresa dei Pubblici Servizi di Trento. (Dati desunti dall'opuscolo: „Gli Impianti Idroelettrici della Città di Trento' L'Impianto di Fies Nel 1886, per iniziativa del benemerito Podestà Paolo Oss-Mazzurana, la città di Trento deliberava la eostruzione di un impianto idro-elettrico, fra i primi in Europa, sul tor rente Fer.sina, della potenzialità, allora considerevole, di 500

Kw. Insufticente però quest'impianto ai nuovi bisogni, la cit ta di Trento decise la costruzione di un alt.ro grande im pianto elettrico da 6.000 Kw, sul corso inferiore del fiume Sarca, impianto che venne poi denominato di Fies, entrato in funzione con una disponibilità massima, di 3.000 Kw nel 190!). Tale energia fu in breve completamente impegnata dal la città di Trento e in parte dalle città e borgate trentine e dalla iramvia elettrica Trento-Male. Nel 1913 quest'impianto venne portato alla sua massima

di integrarne la portata. Con l'aggiunta di questo impianto, la cui potenza è di 120 mila Kw, dal 188C a questa parte l'energia elettrica an nuale a disposizione della città di Trento e di altri utenti allacciati alle reti comunali passò dalla cifra iniziale di 2 milioni di Kwh, con una potenza di 500 Kw a 500 Volts, a quello attuale di Kwh 98 milioni con una potenza di 22.750 Kw a 70 Volts. L'utilizzazione dell'energia elettrica II consumo annuale di energia elettrica prodotta dagli impianti del Fersina

■t &, l (V^ l 7//^n^.'^V^l7/4*^ r V^^VA*VV/i'lVlh' 1,, ' l ^-M(?/ , ''l wv ^»' LA SEZIONE INDUSTRIA IDROELETTRICA, MINERARIA, DEL LEGNAME, ECC. Scopo di questa seziono della Mostra tridentina fu sopratutto illustrativo, mirando ossa a ilare una visione sintetica, specialmente sulle risorse naturali della regione ed inoltre su quelle attività che per il loro recente sviluppo meglio si fossero prestate n dimostrare il progresso indu striale della nostra regione neg'li ultimi tempi. Gli espositori

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 31 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
che si trovassero ad Egna o a Trento richiesti dai tedeschi di trasportare rami od altro, dovessero fare la vettura in comune senza frode. Disposizione questa che, oltre a fissare un equa ripartizione fra i soci dei guadagni, dovea certo favorire i mercanti stessi, offrendo loro più facili i mezzi di trasporto. E a questo proposito si può ricordare il Cap. 79 del Libro I degli Statuti della Domus secondo il quale il podestà deve cercare di impedire che i mercanti tedeschi, o forestieri, vengano

zattere ; per entrarvi si doveva pagare una tassa di quaranta soldi, tassa che rimase invariata anche nella riforma stessa e cosi pure per ciò che riguarda il diritto del figlio legittimo di poter essere inscritto senza pagamento alcuno, purché però si fosse inscritto subito all’ invito del Gastaldo, altrimenti anche lui era obbligato al pagamento dei 40 soldi. Come in tutte le altre arti a reggere il mestiere v’era un Gastaldo assistito da altri officiali quali il Massar, il Fideiussore

, e i Consiglieri, che venivano eletti tutti da tre fiduciari scelti a sorte (art. 4). Nella riforma tale articolo è omesso, ma esso trovasi nello Statuto della Domus III p. 49. Pure abolito nella compilazione 1319 fu il salario che spettava al Gastaldo, ed anche agli officiali venne tolto il diritto al terzo dei bandi e delle giudicature, che invece lo statuto del 1260 stabiliva agli art. 5 e 6. I notai ave vano trenta soldi ma i viatori che erano uomini « probabilmente obbligati a stare sugli scali, perchè

portati sull’altra riva dell’Adige, allo pcopo che tutti debbano venire a Verona con le loro mercanzie. L’ articolo 41 (i)' ci dà notizia di un patto stretto fra le due Arti dei Radaroli e dei Brentari, a proposito dei monti trentini e di quelli di Vallarsa in ispecie, che da tutti i guadiati dovea esser osservato. Non ne conosciamo purtroppo il tenore, ma è facile capire che dovea riguardare lo sfruttamento dei boschi trentini e che avea lo scopo di tutelare gli interessi delle due Arti. L’ Arte del

resto, avea molta cura che i suoi rapporti commerciali col Trentino non venissero danneggiati in qualsiasi modo, e uno dei primi obblighi che imponeva ai suoi iscritti era di non far alcun patto di legname, o pegola con qualche persona del Trentino, il quale potesse tornare a disonore, ossia a svantaggio del Comune di Verona o del mestiere. In questo caso la multa veniva lasciata all’arbitrio del Gastaldo e dei suoi consiglieri (40)». Non si capisce il motivo dell’ ommissione negli Statuti del 1319

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Books
Category:
Economy
Year:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Page 8 of 48
Author: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Place: Trento
Publisher: Tipogr. Tridentum
Physical description: 41 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Location mark: III 96.585
Intern ID: 243371
. LA RIAPERTURA DEL PADIGLIONE TRIDENTINO E I GIUDIZI DELLA STAMPA 11 giorno stesso dell'inaugurazione della V .T. Piera Cam pionaria di Milano, e precisamente ii 12 aprile ad ore 10, è stato riaperto al pubblico anche il Padiglione Tridentino. L'affluenza di pubblico — numeroso durante tutto il pe riodo d'apertura — iniziava alle; 0 del mattino, e durava — con brevi intervalli — fino alle 22. L'affluenza massima si è avuta nella domenica di aper tura e nei tre ultimi giorni della fiorii: affluenza che

decorativa e del turismo alla Fie ra di Milano, così scriveva il Popolo d'Italia in data 17 apr.: a Nei padiglioni delle Marche e della Venezia Tridentina <■-non si contano le cesellature, le incisioni in rame, le piccole a sculture in bronzo, le decorazioni in ferro battuto, che for- ■,< n (.crebbero la delizia dì case ben arredale e di lusso. <; Nella mostra del turismo ove sono esposti modelli di «stazioni balnearii di alberghi di lusso, paìtoranii e rilievi c fotografici del mare e dei monti

t i numerosi e incantevoli « Eden distribuiti nella -nostra bella Italia, il visitatore sogna ci godimenti ch'egli potrà procurarsi in arret/ire e anticipa e progetti, speranze, desideri.» Più diffusamente si occupò VAmbrosiauu, il quali? in oc casione della riapertura ufficiale del Padiglione Tridentino, alla (piale era stata invitata tutta la stampa milanese, così scriveva in data. Iti aprile: « Stamatie, alla Fiera Campionaria., con una cerimonia <■ intima, alla quale era stata invitata la staimi

un vero successo per la regione. Oltre all'alto onore della vìsita Keule, il Padiglione del la Venezia TYidentina. è stalo visitato da numerose persona lità del mondo politico, commerciale e industriale, fra cui molti stranieri. Un carattere alquanto diverso da quella del 1!)24 assunse — come si vedrà — la mostra Tridentina del la quale era suddivisa come segue: a) sezione prodotti artistico-deeorativi; b) sezione di propaganda turistica; c) sezione industria idroelettrica, mineraria, del legname, ecc

culminò la domenica 20 aprile 192f>, con circa 25.1)110 visitatoli (50 per sone per minato primo). Numerose personalità del mondo politico, commerciale r industriale hanno visitato il Padiglione Tridentino, fra cui S. K. il Ministro Feilerzoai e S. K Sen. Nava e i vnpprcseìi- tanti di tutta la stampa milanese, la quale si è fatta anche interprete del successo della mostra tridentina. Ecco quanto scriveva in proposito il Corriere della Sera in data li) aprile lfl2ä: < Vmi delle caratteristiche più

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Category:
Economy
Year:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Page 9 of 48
Author: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Place: Trento
Publisher: Tipogr. Tridentum
Physical description: 41 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Location mark: III 96.585
Intern ID: 243371
artistici lavori in ferro battuto, in rame <i cesellato e sbalzato di Borgo Valsugana, di Trento — che « espone anche dei magnifici bronzi — di Bolzano, della Pu- « steria; i prodotti in legno (Volivo, frutto di un'industria « particolare del bacino del Garda; le p-roduzioni in onice di « Vipiteno e della Val di Fiemme; i bellissimi stipi intarsiati, s i cofanetti artistici e gli scrigni uso antico, industrio par- « ticolare della città di Trento. « Di grande effetto i pizzi a « punto ombra

alle industrie turistiche e minerarie. « Alle pareti figurano riuscitissimi ingrandimenti foto- « gràfici, che illustrarlo le più ridenti località del Trentino « e dell'Alto Adige, le più belle vallate e le più rinomate sta- «zióni climatiche; Trento, Riva, Arco, San Martino di Ca- « strozza^ il Gruppo di Brenta, (un trittico di particolare ef- « fetto, eseguito da audaci alpinisti), le Dolomiti, la Val Giu- « dicarie, il Lago di Carezza, Merano (rappresentata in un «bel quadro ad olio), gli Alberghi alpini

dell'Alta Valle di « Non, di Bolzano, del Passo della Mendola, di Bomeno, del- « l'ardita ferrovìa elettrica che da Dermulo conduce alla « Mendola. « Vi sono pure — raccolti in grandi armadi e scansie « i campioni delle piriti di Viarago, di Calceranica, della « blenda e della galena di Rabensteini della lignite di Monte- « civerone in Valsugana; delle venti qualità di marmo di e Trento, di Cast-ione e Folgaria; le illustrazioni delle foriti «d'acque minerali e delle terme di Levico e Vetriolo, di Ron

mira- « bile, che alimenta le più floride speranze sull'avvenire delle « vallate italiane più belle e più care al nome della Patria. » La notizia della riapertura del Padiglione Tridentino è stata data anche dalla Libertà di Trento in data 17 aprile, la quale così scriveva: « Il Padiglione Tridentino fu regolarmente aperto al « pubblico domenica 12 corrente. « No7iostante la coincidenza dell'apertura con le feste Pa ti squali si è avuta e continua, una notevole affluenza di pub- « blico, il quale

non manca di ammirare specialmente il ca- « rattere austero della mostra tridentina. » Notizie sulla riapertura del Padiglione e sul carattere della mostra tridentina vennero date anche dal Sole, dulia Sera, dall'Italia e da altri giornali milanesi e trentini. In occasione della visita di S. E. Federzoni e di S. E. Nava al Padiglione Tridentino avvenuta il giorno 27 aprile, così scriveva La Libertà di Trento, in data 28 aprile 1925: « L'ultima giornata, della Piera ha avuto una grande <; affluenza

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 68 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
1’ Arte dei burchieri di Trento. Ignoriamo, come già si disse, l’anno di fondazione dell’Arte dei burchieri di Radia; certamente questa corporazione non deve essere sorta che tra il finire del secolo XVI e i prima del XVII, ma già da molto tempo prima si esercitava in questo centro la navi gazione. I numerosi documenti consultati non ci danno però la data del riconoscimento ufficiale dell’arte da parte della repubblica : da questi però si viene a conoscere come sul tratto da Badia a Venezia il diritto

è quella di Verona : questa univa a sè tutti gli inscritti dei vicini paesi che esercitavano questo genere di mestiere. 1 capitoli dell’Arte dei burcbieri di Verona che non avevano subito nessun cambiamento, come vedemmo, nella riforma del 1493, pure in quella del 1711 rimasero completamente, intatti, e questi, com’ era facile prevedersi, erano poi stati applicati alle altre arti sorte nei centri minori. Il monopolio del trasporto fluviale apparteneva a questa per i carichi diretti da Verona a Venezia

distinta, ma unicamente dipendevano dall’ Arte di Verona, per mezzo dei quali questa aveva potuto così effettuare il trasporto dei carichi per la Germania fino sopra a Trento. Da documenti del 1540 (3) si viene a conoscere come i burchieri di Pescantina, dovevano (i) Ministero dei Lavori Pubblici - Aiti della Commissione per la Navigazione Interna . 12) Ant. Ardi. Ver. Archivio dei Burchieri - Processi. (3) Ibidem. A

CAPITOLO IV. SOMMARIO' : L’ organizzazione dei trasporti fluviali nel secondo periodo — Le arti naviganti — Regolamenti e tariffe. Abbiamo veduto, come la riforma del 1493 effettuata sotto la Repubblica Veneta non avesse per nulla mutato gli articoli dello statuto dei uauteri di Verona; col secolo XVI le condizioni della navigazione subiscono variazioni. La navigazione discendente diventa attivissima mentre quella ascendente rimane molto attiva solamente fino a Verona, acquistando così uno

spiccatissimo carattere locale per queste città e per quelle con la «Veneta Lombardia» (1). Nel 1500 adunque, con l’ampliarsi dei centri sull’Adige, essi tendono ad avere anche per loro riconosciuto un esclusivo diritto di navigazione sul fiume per poter ottenere dei vantaggi dall’ esteso traffico fluviale. Si assiste così verso la fine di questo secolo e nella prima metà dì quello successivo al sorgere di tre arti naviganti: l’Arte dei burcbieri di Badia, l’Arte dei burchieri di Pescantina e da ultimo

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Books
Category:
Economy
Year:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Page 42 of 48
Author: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Place: Trento
Publisher: Tipogr. Tridentum
Physical description: 41 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Location mark: III 96.585
Intern ID: 243371
di linee architettoniche). Norme per l'ammissione alla mostra dei prodotti industriali, nel Padiglione Tridentino alla Fiera Campionaria di Milano, nell'anno 1926 (12-27 aprile) 1) Nella sezione riservata alla mostra dei prodotti net Padi glione della Venezia Tridentina alla Fiera di Milano, sono ammesse tutte le industrie della provincia di Trento, escluse quelle artistico-decorative e quella del mobilio, per la mostra del quale sarà riservata una. annata successiva. 2) Per l'esposizione dei prodotti

del Consorzio circa le dimen sioni del mobile, presentando anche il relativo schizzo. 4) Le adesioni alla mostra dovranno pervenire al Consorzio per il Padiglione d'ella Venezia. Tridentina alla Fiera di Milano, iu Trento, via Paolo Oss-Mazzurana, 10 (presso la Federazione Industriale), entro il primo novembre 1925. e ciò per facilitare una. equa assegnazione, ad ogni singola industria, dello spazio disponibile, il quale è molto limitato. 5) Tutte le disposizioni concernenti il termine di consegna

, Svizzera, Ungheria, Uruguay, Columbia, Congo, Egitto, Grecia, Rus sia, Canada, Sud Africa, Nigeria, Danzica; oltre quattro co lonie italiane: Somalia, Eritrea, Cirenaica e Tripolitania. Un altro indice molto suggestivo dell'importanza della Fiera di Milano è dato dalle cifre degli affari conclusi: 1920 Lire 288.547.672.— 1921 » 393.320.500.— 1922 » 502.372.297.— 1923 » 742.267.495.— 1924 » 817.440.155.— 1925 » 1.067.000.000.— Ancora un altro indice del silo successo è dato dalla folla imponente

di visitatovi, clie ogni anno satura, in tutta la sua estensione questa importante rivista del progresso economico. La Fiera del 1925 lui visto circa 2 milioni di vi sitatori. La mostra del turismo Le moderne Fiere hanno visto sorgere e rapidamente svilupparsi nel proprio seno una nuova forma di propagan da: le mostre del tvrisnm, le più importanti delle quali furo no aperte a Gothenburg nel 1923 e all'Esposizione Imperiale di Weinbley (Londra) nel 1924. Meglio sistemata in un ampio Padiglione, nel 1925

è stata allerta anche la Mostra del Turismo della Fiera di Mi lano, ed oggidì essa, può considerarsi un modello nel suo genere. I padiglioni regionali Una caratteristica tutta... provinciale della Fiera di Milano è quella dei Padiglioni regionali. Oltre a. quello della nostra Provincia, sono stati eretti i seguenti padiglioni: Umbria, Friuli, Sicilia, Lombardia, Molise, Toscana, A brìi-/^ zo, Sannio, Marche, Puglie, Romagna e Piemonte (quest'ulti mo è stato costruito quest'anno con molto sfoggio

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Books
Category:
Economy
Year:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Page 14 of 48
Author: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Place: Trento
Publisher: Tipogr. Tridentum
Physical description: 41 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Location mark: III 96.585
Intern ID: 243371
IL PADIGLIONE TRIDENTINO 13 GIOVANNI COLBACCHINI, Fonderia campane e bronzi artistici, Trento L'arte del fonditore di campano, elle per oltre 230 anni viene tramandata di padre in figlio, rappresenta ormai una tradizione nella famiglia di Colbaceliini, i quali hanno cosi acquistata una larga notorietà, non solo nella regione ma anche fuori. Il Signor Giovanni Colbaceliini, dopo aver trascorso molti anni nell'azienda paterna, fondò nel ]923 un'impresa propria, alla quale ha dato anche

nelle principali botteghe d'arte de corativa di Jlilano, Firenze, Roma, Venezia, Parigi e Londra dove hanno incontrato la critica più favorevole. Una riproduzione in bronzo della tavola clesiana, olle un Comitato dei Comuni della Valle di Non presentò nel mese di febbraio a S. M. il Re, è stala fusa nella fonderia del Sig. Giovanni Colliacchini, il quale ha saputo imprimere alla sua produzione artistica, anche le doti del suo temperamento. Nella Mostra Tridentina alla. Fiera di Milano, dove que sta

un indirizzo nuovo. Ammiratore dell'arte classica, pensò subito a. completa re la sua. Fonderia di campane con. una sezione per la fusione di bronzi artistici, fra i quali tengono il primo posto i vasi in istile romano, etrusco, ecc. e le statuette, che attingono le loro forme all'antica arte greca e romana. Rapidamente questi oggetti ornamentali si sono imposti oltreché per la loro artistica esecuzione, anche perchè rie vocano nella forma più perfetta i pregi dell'arte classica. Oggidì essi si trovano

ditta espose un pregevole campionario dei suoi oggetti, non mancò il favore e l'ammirazione dei visitatori più com petenti. Ecco quanto si leggeva in proposito nello scorso aprile in ina importante rivista milanese di Belle Arti: «La Ditta Giovanni Colbacchini di Trento, espone nel « Padiglione della Venezia Tridentina un mirabile campio- < nar.io di bronzi artistici di sna creazione. II successo le ar- s ride fin dal primo giorno, giacché tali bronzi s'impongono e alla generale ammirazione

, e dinotano, nella ditta, peregri- r ne doti (li capacità e di genialità. Il Colbaceliini infatti è cnn artista ardito e originale; persegue un suo alto sogno di carte, e si sforza di dare alla sua produzione una caratteri- « stica impronta di perfezione e di bellezza. Certo egli cou- « corre ad accrescere l'importanza delle industrie artistiche <- trentine. Aggiungiamo in tine che la stessa Ditta da tempo «si è brillantemente affermata nell'arte campanaria coi suoi «magnifici concerti, come si rileva

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Books
Category:
Economy
Year:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Page 3 of 48
Author: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Place: Trento
Publisher: Tipogr. Tridentum
Physical description: 41 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Location mark: III 96.585
Intern ID: 243371
Prefazione /// LANDESBIBLIOTHEK „DR. FR. TESSMANN' BOZEN Lfd. Nr.: 4^°^ Slg ; JINKS' IL PADIGLIONE DELLA PROVINCIA DI TRENTO Questo è il nome che, a mio giudizio, designa con più precisione roggetto e lo scopo,al quale esso deve servire. La Venezia Tridentina, mi sembra un' entità astratta, facilmente confondibile con altre; La Provincia di Trento è una cosa concreta ben definita e perfettamente delineata. Non si vede proprio l'opportunità che essa possa confondere o fondere il suo nome con

altre regioni, che, se ci sono assai care, sono però ben distinte dalla nostra. Ma Questo non è il luogo per le discussioni scientifico- geografiehe. Piuttosto queste sono le pagine che diranno quanto il Trentino ha fatto, quanto esso farà. La nostra gente produce e lavora con assidua tenacia, talvolta con meticolosità. Procede forse■ con passi di piombo mfl non ritorna mai sui suoi passi. Il Padiglione della Provincia di Trento, nelle sue linee cinquecentesche, svela la purità della sua origine

, anche al profano. Chi infatti abitò Trento, sia pure per pochi giorni, non può dimenticare lo stile delle nostre case più signorili. Arieggia in esse il cinquecento, il secolo glorioso in cui l'Italia., apparentemente divisa, viveva unita nello splendore delle Arti belle e nel cuore delle masse. Il Padiglione, opera che venne vivamente caldeggiata dal Prefetto Comm. Guadagnimi, e validamente appoggiata dal Presidente della Commissione Reale della Provincia Comm. Òhiaromonte, sorse con il contributo

della Provincia, dei Comuni e delle Istituzioni economiche. La ristrettezza del tempo disponibile per l'erezione del fabbricato (appena dite mesi!) fece si che le spese sorpassas sero il preveduto, anche perchè si volle erigere un'opera sta bile, costruita con scelto materiale trentino, e in modo che 1 le offese del tempo. Non è, il Padiglione, una delle consuete costruzioni in gesso od in calcestruzzo, che fanno bella mostra di se nelle Fiere Campionarie, ma è una sicura opera d'arte, di solida

muratura, di magnifici marmi. Nei due anni, dacché sorse, fu facile constatare quale grande vantaggio abbia portato all' economia del nostro paese. Poiché lo ha fatto conoscere, poiché ha reso popolari le sue bellezze naturali, poiché ha fatto sapere che il suo sot tosuolo nasconde dei tesori e che le sue acque produrranno energie per V industria. Ha dimostrato la. preparazione dei suoi industriali, dei suoi agricoltori, del suo artigianato. Che più? A chi ebbe orecchi per udire il Padiglione gridò

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 47 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
Trento, ricordata in moltissimi documenti, poi Trento stessa e da ultimo Sacco, pure esso molte volte citato, che trovasi sulla destra dell’Adige, dirimpetto a Rovereto. I centri importanti dal lato commerciale luogo il corso del fiume, discendendo l’Adige dopo Sacco, erano Pescantina, un dì fiorente per industrie e traffici, oggi non più che una grossa borgata, sede di un’arte navigante numerosa, e dove si costruivano, come pure ancora prima della recente guerra ed anche presentemente, delle

eseguire lo scarico dei colli di mercanzie erano adibiti i facchini della Dogana dipendenti dallo Scaricatore (3), ma di essi poi troviamo una fraglia, nella prima metà del XVIII secolo, presso la Dogana del Ponte delie Navi. Gli altri centri dopo Verona, che continuano a godere anche in questo secondo periodo di grande floridezza commerciale, sono Porto Legnago e Porto Badia, quest’ul timo divenuto sede di una numerosa arte di burchie«. La navigazione discendente era evidentemente favorita dalla forza

barche di grande portata che, per distinguere il tipo, hanno preso il nome dal luogo d’origine. 11 porto fluviale piu importante era Verona. Quivi facevano scalo tutte le mercanzie delle diverse provenienze per essere smistate ed inviate per le rispettive direzioni. La Repubblica Veneta vi aveva fatto sorgere durante il AVI secolo delie dogane: principale la dogana d’Isolo (1), dove le merci provenienti dalla Fiandra e dalla Germania erano sottoposte al pagamento del famoso Dazio della Stadella

o Stadera, dazio che pure doveva essere pagato all’altra Dogana sui fiume, la Dogana del Ponte delle Navi dalle mercanzie che provenivano da Venezia. Anche l’organizzazione portuale aveva raggiunto un alto grado di perfezione; esi stevano ampi magazzini per il deposito delle merci di transito presso queste Dogane. Per effettuare le spedizioni esisteva un consorzio di speditori (2) ; essi si trovano citati già sul principio del secolo XVII, ma non vennero mai a formare una speciale corpora zione. Per

della corrente, ma per quella ascendente l’alaggio animale era necessario, alaggio che effettuavasi me diante corde dalla riva (4). Seguiva infatti il corso del fiume una via alzata da dove i cavalli ed i bovi eseguivano il traino delle barche, e lungo di essa trovavansi le stazioni per il cambio degli animali, Partendo da Venezia un burchio andava a rimorchio fino a Ghioggia e poi a Brondolo, quivi un cavallo effettuava il traino fino alla Cavanella, indi dopo averlo cambiato proseguiva fino alla

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 46 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
corporazioni dovevano eseguire i ira- sporti in concorrenza fra loro e senza curarsi delle altre. À tutte queste controversie si potè porre riparo con lo stabilire per ciascuna il tratto di navigazione, sicché prima del 1635 il corso navigabile dell’Adige era suddivìso in tre parti (2). Per le comunicazioni fra Venezia e Badia, serviva l’Arte di Badia, per quelle con Verona, l’Arte di Verona; dal Ponte delle Navi di Verona fino a Trento, il compito del trasporto era esclusivamente riservato a quella

Belviglieri nella Grande \ Illustrazione del Lombardo-Veneto ossia storia della Città dei Borghi, Comuni, castelli fino ai tempi moderni, per cura di C. Cantò. Voi. IV, pag. 574, Milano, 1859, « L’Adige è navigabile, e fu via fluviale importantissima, tanto per l’interno della Venezia, toccandone quattro pro- vincie, come pel Tirolo. Comincia a potersi navigare a Brancoli [Bronzolo], poco sotto Bol zano, con zattere e barche. Al di sopra di Verona il carico delle prime varia dalle 15 alle 17 tonnellate

Con la istituzione di tutte queste arti, sorgeva anche fortissimo, come è evidente, un contrasto d’interessi, la vecchia Ars Nauteriorum di Verona, che già vedemmo, non poteva più godere del monopolio della navigazione, ma doveva permettere che anche le altre arti potessero esercitare questo genere di lavoro. I numerosi processi dell’Archivio di Ve rona (1) riportano ampiamente tutte le questioni sul percorso da navigare di ciascuna arte, perchè a quanto pare, all’ inizio tutte queste

di Pescantiua. Si era giunti così ad una suddivisione dei tratti di navigazione, che oltre ad impedire la concorrenza nei trasporti, faceva sì che ogni arte potesse liberamente esercitare del suo diritto. Mal grado però questa stabilizzazione le controversie succedevano assai di sovente ( 3 ), perchè ogni corporazione tendeva ad ampliare la sua sfera d’influenza. La navigazione sul fiume stando ai documenti sì effettuava con barconi di grande portata, i burchi; infatti nel 1629 sappiamo come un burchio solo

questo fosse il porto d’imbarco per le mercanzie provenienti in questa città, perchè raramente in esse si caricavano) ; il secondo luogo era Igne o Igna (così chiamato in passato) oggi Egri a, situata prima di (1) Ant. Arcb. Ver. Archivio Burchieri, Processi. (2) -Ardi, dei Frari, Venezia. Cinque Savij alla Mercanzia , Serie diversorum B. 364, n. 31. (3) Antichi Archivi Veronesi. Archìvio Burchieri. Processi. (4) Ant. Arch. Ver. Ibidem. Sulla navigazione 7 del fiume Adige ecco quanto' scrive Carlo

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 35 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
in seguito a decreto dell’Imperatore del 1182 era passata dal Comune di Trento ad esclu- sivo beneficio del Principe Vescovo (1). Un secondo dazio, in questa parte del corso, doveva esser pagata a Sacco, località situata sulla sinistra dell’Adige poco dopo Ala; il dazio era quivi importante ed antico e riguardava principalmente il legname, che « colle Zatte si conduce per il fiume a Ve rona » (2). A testificare quanto abbiamo detto, v’è una tariffa rinvenuta negli Atti dei Rettori Veneti

al Vescovo di Verona, fra l’altro, il ripa tico dell’Adige in città. Su ciò, noi siamo informati, da un resoconto di un processo intentato al Vescovo nel 1388 dal Giudice dei dazi, dal Sindaco del Comune etc., per impedirgli l’esercizio delle Mude e dei ripatici. «Non è certo causale — dice il Si- meoni — questo ripetersi dello stesso fatto. Come all’ inizio della Signoria Scaligera . abbiamo avuto il processo contro i Visconti (7), cosi ora ali’ inizio di quella Viscontea, (1) Il Ducato di Trento nei

secoli XI e XII. - Trento, Stabilimento Tip. Lit. G, B. Mo- nauni, Ed. iS68, pag. 27. (2) Notizie antiche e moderne della Valle Lagarina ecc., in «Supplemento alle Memorie antiche di Rovereto del chiarissimo Tartarotti ». - Verona 17S7, pag. 29. (3) Antichi Archivi Veronesi - Atti dei Rettori Veneti - voi, XIII - c. 356. (4) Il Leno sbocca in Adige poco sotto a Sacco. (5) Marchesini - Commercio dei Veneziani nel territorio di Verona , pag. 19. (6) SiMEONi - Dazi e Tolonei di Diritto Privato

(3) che qui riproduciamo. Da un interrogatorio fatto ad alcuni radaroli di Verona nel 1417 veniamo a cono scere il dazio pagato dai legnami a Sacco : le piane (sic) di larice di qualsiasi dimensione e similmente i travi di pezo (sic), i planconi, i cantieri, le antenelle, le tavole, le borre grandi e piccole e tutti gli altri legnami «che vengono condotti dalle parti d’Aia sopra Trento per l’Adige con Zatte», pagavano consuetudinariamente «sei inarchetti per ogni remo esistente sopra le zatte» e due

sottoposti i trasporti fluviali delle merci, si trovava nel giugno del 1325 alla Chiusa, che veniva pagato a Federico della Scala. I veneziani si lamentavano e in proposito scrive il Marchesini : « Gli Scaligeri si scusavano che questo dazio non era del comune di Verona, al che il Doge rispondeva che la Chiusa era nel distretto veronese, che i patti imponevano ai veronesi di dover tener sgombro da dazi tutto il loro territorio, e che quel d«zio i vene ziani non lo avevano mai pagato e non lo volevano

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Books
Category:
Economy
Year:
1925
¬Il¬ padiglione tridentino alla fiera campionaria di Milano nell'anno 1925
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Page 26 of 48
Author: Condini, Cornelio [Hrsg.] / a cura di Cornelio Condini ...
Place: Trento
Publisher: Tipogr. Tridentum
Physical description: 41 S. : Ill.
Language: Italienisch
Subject heading: c.Mailand / Mailänder Messe <1925>;g.Trentino-Südtirol
Location mark: III 96.585
Intern ID: 243371
di forestieri: la ardita funivia Trento-Sardagna e (lucila Zambana-Fai. Al turista viene così offerta 11011 solo la possibilità di visitare le pregevolissime opere d'arte della città di Trento e i luoghi che segnarono l'ultima tappa del nostro riscatto, ma anche il modo di spendere bene il tempo in emozionanti escursioni, quali la salita in funivia a Sardagna, la quale porta rapidamente il visitatore a circa SOO metri su di un piccolo altipiano, dove l'occhio può spaziare su di un vasto e magnifico panorama

e quella mediante la filovia Zambana- Fai, disfante pochi chilometri da Trento, la quale porta il turista ai piedi della Paganella ed in vista del superbo gruppo di Brenta. Non .sono però question soltanto le attrattive che la città offre, essendo essa pure base di partenza per molte altre escursioni, quali: Cascata di Ponte Alto (altezza della Ca scata metri 50), Lag'hi di Caldonazzo (S. Cristoforo), della Serrai a di Pine, di Castel Tobliuó, di Molveno, di Lavarono, di Cei ecc. Oltre alla recente

riapertura dell'ufficio del Comitato Provinciale Movimento Forestieri funziona, per soddisfare ai bisogni dei visitatori, l'Associazione Movimento Forestieri «Trento Nostra» avente sede in Via Alfieri, 1, la quale, da qualche anno, svolge un'opera efficace diretta a valorizzare sempre maggiormente l'industria turistica anello a Trento. Padiglione truienlinn (Mosti-fi turistici!) — Velluti! di lìivu sul G;inl;i. RIVA SUL GARDA Situata sul magnifico Lago di Garda, questa antica eil- naturale di confluenza

Pndifrliont! Indentino (Mostra turistica) — Trittico l'olografico di Trento. TRENTO L'importanza. di Trento anelli; dal limilo turistico Ila subito, specie ili (]uesti ultimi anni, un incremento notevo lissimo. Senza dire elle questa città è diventata la meta di un continuo pellegrinaggio da parte desìi italiani, clic vendono a visitare i luoghi consacrati dai grandi Martiri dell'ultima, guerra, Trento ha realizzato, proprio ora, due iniziative, elle non mancheranno di intensificare l'afflusso

di alcune importanti vallato trentine ladina, possiede già una larga fama oltre che per la sua in- e inoltre il capolinea più notevole della navigazione lacustre cantevole posizione geografica, anche perchè essa è. il centro del Benaco.

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Books
Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 20 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
nella prima metà del secolo XIII partecipava anche attivamente alle famose e lontane fiere della Sciampagna ; lo Schaube, dice infatti, «noi abbiamo imparato a conoscere Verona come punto di partenza di un considerevole trasporto di merci verso la Sciam pagna » ( 1 ). . Altra fonte di lucro per il commercio Veronese era la grande quantità di legname che veniva esportato e dal suo territorio, e da quello Trentino che veniva trasportato a Verona stessa (2) dove faceva sorgere l’industria della

fabbricati in un anno sommano a 1QÖ89. Siccome però due panni bassi si calcolano come uno degli alti, così la somma di questo (1) Schaube - op. cit,, pag. 449 . ( 2 ) SiMEONi - IL Commercio del legname fra Trento e Verona nel secolo XIII in Atti dell’ I. R. Accademia di Scienze Lettere ed Arti degli Agiati in Rovereto - Serie III, Voi. XIII, Fase. II, 1907 . (3) Simeoni - Gli Antichi Statuii degli Arti Veronesi secondo la Revisione Scaligera del ijig - Edita a cura della R. Deputazione Veneta di Storia

lavorazione del legno ed a Ve nezia per Ja costruzione delle navi. Già fin da prima dei 1260 esisteva 1’ arte dei Rada- roli (3) che aveva esclusivamente il monopolio di questo commercio. Pure sviluppata era pure l’industria dei molini, numerosissimi, a forma di natanti nel corso dell' Adige, specialmente cittadino, e trattenuti dalla corrente' mediante funi alla riva. Fra la fine del XIV e l’inizio del XV secolo una nuova industria (4), s'intro dusse a Verona, l’industria del setificio, che assunse fino

alle officine. Allora la desolazione divenne completa ( 6 ). Non ci fermiamo sulle riforme, attuate da Gian Galeazzo, negli Statuti di Verona e nelle arti perchè dì lieve importanza. Sottentrata nel 1405 nella dominazione di Verona la Repubblica Veneta, si mutarono alquanto le sorti ed i traffici tornarono a rifiorire (7). L’industria della lana però, che vedemmo cosi fiorente nei secoli antecedenti, comin ciava a decadere dinnanzi all’ industria della seta, che diveniva sempre più rigogliosa e eoi

consolidarsi del dominio Veneto ebbe un grande svolgimento, tale che nel 1555 fu istituita la relativa confraternita. Sulla produzione dei panni Veronesi, abbiamo alcuni dati statistici trovati in una relazione, scritta nel 1478, da un tal Giorgio Sommariva della quale riproduciamo qui ciò che ci interessa : « Nell’ anno 1475, cominciando dal 1 Agosto, si fabbricarono in Verona panni alti 9597, a tutto il mese di Luglio 1476, e panni bassi in tutto il dello periodo N. 492; per cui tutti i prodotti panni

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1925
Merano : guida tascabile = Taschenführer = Meran
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Page 59 of 101
Author: Murè, Umberto [Hrsg.] / ed.: Umberto Murè
Place: Merano
Publisher: Pleticha
Physical description: 36, 37 S.
Language: Italienisch; Deutsch
Notations: Wendebuch
Subject heading: g.Meran;f.Führer
Location mark: I A-36.114
Intern ID: 510718
10 Chiesa (Salita alla) nella frazione di Maia Alta ; sopra la chiesa di S. Giorgio fra Josefsheim e Hotel Bavaria verso Piazza Fontana. 11 Christomannos (Via) nella frazione di Maia Alta; prolungamento della via Carlo Teo doro che sbocca presso l'ufficio postale di Maia Alta in piazza Fontana. 12 Circonvallazione (Via) nella frazione di Maia Bassa ; dalla via Defregger passando le officine del gas e via Marlengo fino al ponte della ferrovia. 15 Clemente (Via) nella frazione di Maia Alta

; incomincia dal ponte del Castello Ramefz e termina nella via di S. Valentino. 14 Corse (Via delle); dalla piazza Vittorio Emanuele fino alla porta di Val Venosta. 13 Defregger (Via) nella frazione di Maia Bassa; dirama dalla via Nazionale passando presso la pensione Nuova Merano, e sbocca in via Circonvallazione. 16 Etschmann (Via) nella frazione di MaiaBassa ; dirama dalla via Nazionale presso l'al bergo Ressmayr passa per l'Etschmannhof e sbocca presso il Siegler in Turm. 17 Fhggi (Via) nella frazione

di Maia Alta; dirama dalla via Knillenberg e sbocca nella via Lunga presso la pensione Aders. 18 Fontana (Piazza) nella frazione di Maia Alta ; ultima fermata del tram in mezzo ai castelli Reichenbach, Rosenstein e Rundegg. 19 Giardini (Via ai) dirama dalla piazza della Rena verso est e sbocca sulla passeggiata d'inverno oggi Regina Elena.

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