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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 69 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
di detta arte, veniva pure assegnato con tale decreto il percorso per la navigazione dal Ponte delle Navi di Verona fino sopra Trento ( 3 ). La grande affluenza di merci dalla Germania e dagli altri Stati della Europa Occidentale faceva si che il centro fluviale ove sorgeva detta arte divenisse assai fiorente e difatti la posizione di Pescantina nel XVI, XVII e XVIII secolo è importan ìs sima. Per potere regolare meglio i suoi trasporti sull Adige essa aveva stabi ito ungo il corso del fiume proprie

stazioni di « attiraglio » con cavalli e buoi ( 4 ), 1 organizzazione dei trasporti mediante questi provvedimenti si poteva quindi dire quasi perfetta. Nel 1685 , vedendo di quale traffico godeva l’Arte di Pescantina, il Governo di Trento emanava un decreto, dietro insistenze degli abitanti, con il quale autorizzava a costituzione di una nuova arte assegnandole per la navigazione il tratto sul _ ume a Trento in su ed inibendo ai burchieri di Pescantina di oltre passare il Vo di quella città

. Ma sei’istituzione di questa nuova corporazione veniva a portare nuovi vantaggi al traffico fluviale in generale, l’Arte di Pescantina invece ricevette un orte anno a causa di questa limitazione. Il peggio avvenne quando, più di un secolo opo,^ 1 ui chìeri di Trento ebbero In animo di attuare per loro vantaggio anche la navigazione dalla loro città fino ai confini veneti e di togliere a quelli di Pescantina « 1 ’antica non mai contesa libertà^di far qualunque carico o sopra carico lungo l Adige anco uon del

Veneto confine». Ad assecondarli il governo fece un primo tentativo nel dicembre del 1758 intimando al paron A. Benvenuti di Pescantina « acciò non dovesse picare cosa alcuna nella terra di Sacco per trasportarla a quella parie ». Il 13 giugno in fine il Principe Vescovo di Trento pubblicava un editto con il quale stabiliva c e e barche di Pescantina «non possano approdare alle Rive dell Adige con qua sivo fe ia merce e particolarmente con grani che nelle parti superiori alli contini Veneti ossero

un ulteriore tracollo passando la maggioranza delle merci per il Lago di Garda. Quelle che provenivano infatti da Verona erano portate sino a Riva, indi nuovamente su carri fino a Trento, le merci invece della Lombardia navigavano indubbiamente il lago da Peschiera o Salò fino a Riva e successivamente a Trento come le altre. Non risulta però che la via del Lago fosse la più economica, anzi questa era la più costosa dell’altra e più scomoda e per i continui carichi e scarichi, e poi perchè più difficile

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Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 35 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
in seguito a decreto dell’Imperatore del 1182 era passata dal Comune di Trento ad esclu- sivo beneficio del Principe Vescovo (1). Un secondo dazio, in questa parte del corso, doveva esser pagata a Sacco, località situata sulla sinistra dell’Adige poco dopo Ala; il dazio era quivi importante ed antico e riguardava principalmente il legname, che « colle Zatte si conduce per il fiume a Ve rona » (2). A testificare quanto abbiamo detto, v’è una tariffa rinvenuta negli Atti dei Rettori Veneti

(3) che qui riproduciamo. Da un interrogatorio fatto ad alcuni radaroli di Verona nel 1417 veniamo a cono scere il dazio pagato dai legnami a Sacco : le piane (sic) di larice di qualsiasi dimensione e similmente i travi di pezo (sic), i planconi, i cantieri, le antenelle, le tavole, le borre grandi e piccole e tutti gli altri legnami «che vengono condotti dalle parti d’Aia sopra Trento per l’Adige con Zatte», pagavano consuetudinariamente «sei inarchetti per ogni remo esistente sopra le zatte» e due

al Vescovo di Verona, fra l’altro, il ripa tico dell’Adige in città. Su ciò, noi siamo informati, da un resoconto di un processo intentato al Vescovo nel 1388 dal Giudice dei dazi, dal Sindaco del Comune etc., per impedirgli l’esercizio delle Mude e dei ripatici. «Non è certo causale — dice il Si- meoni — questo ripetersi dello stesso fatto. Come all’ inizio della Signoria Scaligera . abbiamo avuto il processo contro i Visconti (7), cosi ora ali’ inizio di quella Viscontea, (1) Il Ducato di Trento nei

secoli XI e XII. - Trento, Stabilimento Tip. Lit. G, B. Mo- nauni, Ed. iS68, pag. 27. (2) Notizie antiche e moderne della Valle Lagarina ecc., in «Supplemento alle Memorie antiche di Rovereto del chiarissimo Tartarotti ». - Verona 17S7, pag. 29. (3) Antichi Archivi Veronesi - Atti dei Rettori Veneti - voi, XIII - c. 356. (4) Il Leno sbocca in Adige poco sotto a Sacco. (5) Marchesini - Commercio dei Veneziani nel territorio di Verona , pag. 19. (6) SiMEONi - Dazi e Tolonei di Diritto Privato

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Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 28 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
da Verona, ma | anche dalla Germania e da altre città della terra ferma, e, dai documenti, sappiamo di i balle portate da Vicenza a Brescia e dalla Germania per la valle dell’Adige a Verona e quindi ad Ostiglia ». Le relazioni commerciali di Trento con Venezia, per la via di Verona, sono nume rose in quest’epoca, oltre avere un commercio d’esportazione proprio, di cui oggetto era specialmente il legname; la sua grande importanza era anche per il forte commercio di * transito, poiché come già vedemmo

, a Trento si biforcavano le due vie commerciali se- j guile dai tedeschi ; una, quella dell’Adige, che passava per Verona, 1 ’ altra che piegava | per la Valsugana dirigendosi a Treviso. Abbiamo ragione di credere che se il traffico j per le altre vie era rilevante, per quella<di Verona non doveva essere certamente minore I e di ciò ci danno conferma i numerosi lavori di apprestamento come porto fluviale, a j cui fu soggetta Verona e le organizzazioni mercantili, come la corporazione dei nauteri

, f. quella più vecchia dei radaroli, ed altre. Noi vedremo poi, nei secoli successivi, col do- j minio della Repubblica Veneta, tutti i molteplici provvedimenti in questa materia e sulle j dogane e tariffe emanate da essa; provvedimenti che dimostrano come di un commercio '1 assai rilevante fra Venezia e i paesi del nord, fosse mezzo il nostro fiume. ] Intorno alle merci su cui verteva il traffico fra Trento e Verona, sappiamo che ! I I veronesi esportavano particolarmente olio ( 5 ) e di ciò abbiamo

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Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 46 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
corporazioni dovevano eseguire i ira- sporti in concorrenza fra loro e senza curarsi delle altre. À tutte queste controversie si potè porre riparo con lo stabilire per ciascuna il tratto di navigazione, sicché prima del 1635 il corso navigabile dell’Adige era suddivìso in tre parti (2). Per le comunicazioni fra Venezia e Badia, serviva l’Arte di Badia, per quelle con Verona, l’Arte di Verona; dal Ponte delle Navi di Verona fino a Trento, il compito del trasporto era esclusivamente riservato a quella

, dalle 22 alle 25 nel corso inferiore; quello delle barche, nel primo tratto varia dalle io alle 13 tonnellate (200 a 260 quintali metrici), dalle 15 alle 18 nell’altra parte. Esse discendono da Trento a Verona in circa 24 ore, giungono nel terzo giorno a Venezia. Nel rimontare vengono rimorchiate da cavalli impiegando coll’alaggio da 8 a 16 giorni da Ve-' nezia a Verona, da 5 a 7 da Verona a Trento. Le zattere sono più veloci assai delle barche, ma il loro uso è limitato allo scendere a seconda

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Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 68 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
1’ Arte dei burchieri di Trento. Ignoriamo, come già si disse, l’anno di fondazione dell’Arte dei burchieri di Radia; certamente questa corporazione non deve essere sorta che tra il finire del secolo XVI e i prima del XVII, ma già da molto tempo prima si esercitava in questo centro la navi gazione. I numerosi documenti consultati non ci danno però la data del riconoscimento ufficiale dell’arte da parte della repubblica : da questi però si viene a conoscere come sul tratto da Badia a Venezia il diritto

o da questa destinati nei paesi delia Germania e della Lombardia, però, per quelli diretti in Germania, TArte dì Pescantina aveva il compito di trasportarli fino sopra Trento. La corporazione di Verona era assai numerosa; in essa facevano parte a seconda dell’ epoca nn numero variabile di persone, e dai pro cessi numerosi deli’ Archivio dei Burchieri, sappiamo come s’ aggirasse intorno ai, set tanta od ottanta « paroni ». Fino al 1622 i burcbieri di Pescantina, non erano ancora costituiti in propria arte

distinta, ma unicamente dipendevano dall’ Arte di Verona, per mezzo dei quali questa aveva potuto così effettuare il trasporto dei carichi per la Germania fino sopra a Trento. Da documenti del 1540 (3) si viene a conoscere come i burchieri di Pescantina, dovevano (i) Ministero dei Lavori Pubblici - Aiti della Commissione per la Navigazione Interna . 12) Ant. Ardi. Ver. Archivio dei Burchieri - Processi. (3) Ibidem. A

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Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1925
¬La¬ navigazione sull'Adige in rapporto al commercio Veronese.- (Quaderno mensile ; 40) - .- (Bollettino dell'Istituto Statistico-Economico di Trieste ; 4. 1925, 4)
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Page 29 of 136
Author: Zamboni, Carlofilippo / Carlofilippo Zamboni
Place: Venezia
Publisher: Ferrari
Physical description: 108 S. : Ill., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Etsch ; s.Binnenschifffahrt ; z.Geschichte
Location mark: II 8.257
Intern ID: 84057
quelli del Vescovado di Brixen, la si incontra in una convenzione doganale del marzo 1202, conclusa dal Vescovo di Brixen col Vescovo Cor rado di Trento ». Su queste fiere, dice ancora lo Schaube, si parla poi in un’ordinanza del Conte del Tirolo del 24 luglio 1234, nella quale, fra l’altro-, si fa obbligo ai cittadini di Bolzano di servirsi dell’antica canna bolzanese e non della corrispondente misura tri- dentina ( 1 ). Un documento del 1274, indica la data in cui si.tenevano tali fiere e cioè

disposizioni erano emanate in tempi di queste fiere, a Verona, per rendere sempre più agevole questo commercio di transito. Se le fiere di Bolzano diedero forte impulso alla navigazione commerciale» sull’Adige, come si legge nei vari documenti esistenti nell’Archivio di Sanità posteriore al ’5Q0, non meno importanti e non minore influenza avranno esercitato i famosi mercati di Merano e di Trento. La mancanza di fonti alle quali attingere, per quanto riguarda tali fiere, ci induce solamente a citarli

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