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Books
Category:
History
Year:
1920
¬La¬ passione del Tirolo innanzi all'annessione : con l'aggiunta del progetto d'autonomia presentato al governo italiano dalla Lega Tedesca (Deutscher Verband)
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Page 136 of 192
Author: Grabmayr, Karl ¬von¬ / C. di Grabmayr
Place: Milano
Publisher: Vallardi
Physical description: 189 S.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Südtirol ; z.Geschichte 1918
Location mark: II 102.148
Intern ID: 420137
razione di poeti che si raccoglie attorno a Beda Weber di Lienz, professore a Merano, Giuseppe Streiter, avvocato di Bolzano, e Giovanni Schüler di Matrei, professore a Innsbruck e che costituisce un gruppo romantico tirolese, cosciente di sè e della propria patria. Streiter pubblicò la prima annata dell’almanacco s AIpenblumen aus Tirol » (Fiori alpini del Tirolo 1828-1830) e vi contribuì con la prima parte del suo dramma s Oswald von Wolkenstein », la novella « Attori ». e la graziosa

leggenda «Tallilie»; l’eccellente orientalista meranese Pio Zingerle vi pubblicò delle belle liriche di paesaggio, e un racconto arabo sul te ma della ((malleveria». Schüler contribuì all’almanacco con il racconto in forma epistolare, caldo di sentimento, in titolato « Pazzia d’amore » e Weber vi diede sei liriche ele vate di inspirazione schilleriana. La seconda annata di que sta pubblicazione, curata maggiormente, sotto la direzione di Schüler, ottenne, con la di lui novella « Il fabbricante

di violini di Absam », un successo ancor maggiore. Weber si abbandona nelle sue idealistiche fantasie ad una pretta tendenza romantica. Collaborano con eccellenti liriche profane e sacre, rispettivamente, S. Strobl e P. Zingerle. Nella terza annata il Weber continua il suo contributo di prosa epica. Streiter ottiene con lo scherzo a La finestrel la » miglior successo che con il dramma « La sposa del cac ciatore ». L’almanacco però fu costretto a sospendere le pubblicazioni per mancanza di acquirenti

e la calma rientrò nel nostro Parnaso tirolese. Il versatile Beda Weber si de dicò allora a studi su Oswald von Wolkenstein, di cui per primo pubblicò le poesie, e sui manoscritti allora trovati di Titurel e dei Nibelunghi e scrisse quelle sue guide sulla Passiria e sul Tirolo che ancora oggi sono assai apprezzate. Nei suoi <( Liedern aus Tirol » (canti Tirolesi) si ammira una vigorosa fantasia e una non comune forza di rappre sentazione, unite a un fervido amore per la sua patria e

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