r A Stazione per la Carnia, che è all* incrocio del Fella col Tagliamento, durante la guerra italo-austriaca ferveva un attività militare intensissima. Ivi esistevano, oltre che ma gazzini e baracconi per Io scarico del legname e degli al tri materiali da trincea e da ricoveri di montagna, veri e propri villaggi di legno per dar riposo alle truppe alpine. Le case erano di color grigio e disposte con simmetria a ridosso della montagna. Gli alpini avevano dato ai villaggi il loro nome, divi
dendoli in tante vie e contrade. Ogni reparto poteva go dere di un certo spazio, compresa qualche piccola piazza, con panchine e giardino, ma non penetrare nelle contrade e piazzette di altri. Moggio Udinese (7 - 46,7) Moggio ebbe origine da un castro o vedetta romana, a difesa della valle. Da Cacelino, conte palatino di Gorizia, partendo egli per la Palestina, fu ceduta a Fe derico, Patriarca di Aquileia, suo congiunto. L'abbazia di Moggio, per le sue ricchezze, destò sempre le cupidigie del Pa pato
di leone, mano di acciaio - che se ne era impadronita, la vendette per ottantamila ducati (erano ormai i tempi della deca denza) a due ricche famiglie: i Leoni di Venezia e i Mangilli di Odine. Grosso paese di circa 4500 abitanti, situato a circa millecinque cento metri dalla strada, solla sinistra. E diviso in due borgate: Mog gio di Sotto e Moggio di Sopra. Ha cartiere, mulini, fabbriche di gesso. C' è discreto movimento e continuamente, se pure adagio, cre- - 356 - L