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Title A - Z
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Year:
1919
Introduzione storico-geografica.- (Guida dei campi di battaglia); 1)
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Page 100 of 165
Physical description: 159 S. : Kt.
Language: Italienisch
Location mark: II 219.331/1
Intern ID: 402920
combatti m e ti to di nostre retroguardie. Il 29 e il 30 ot tobre il sacrificio della prima Divisione di Cavalleria e del Secondo Gruppo di Bersaglieri ciclisti riusciva a trat tenere alquanto il nemico, lanciatosi attraverso la brec cia, perla strada Udine—Codroipo minacciando i ponti sul Tagli amen to che dovettero essere fatti* saltare sotto il pericolo di un passaggio del nemico a viva forza, Intanto la Terza Armata quasi al completo, «magni fico esempio di compattezza e di forza», passava

il Ta gliamelo. Nelle giornate del 31 ottobre, 1° e 2 novembre, 1 esercito era tutto sistemato sulla destra del Tagl lamen to. Mauel la notte sul 3 riparti austro—tedeschi passava no il Tagl lamento al ponte di Cornino: contrattacchi no stri non riuscivano ad aver ragione del nemico, che si affermava sulla destra del fiume ostacolando il riorganiz zarsi della difesa. Dato allora l'ordine di ripiegamento al Piave, la sera del 3 novembre incominciava anche la ritirata della Quarta Armata, mentre la Seconda

Armata ripiegava a scaglioni dal Tagl lamento al Piave, sotto la copertura immediata di retroguardie e sotto la protezio ne lontana di truppe mobili di cavalleria e ciclisti delle quali S. A. R. il Conte di Tonno aveva ottenuto il co mando per essere al posto del maggior pericolo e del mag giore onore. Il 4 novembre il nemico, irritato dalla no stra difesa che aveva trasformato l insuccesso iniziale in un ordinato ripiegamento, attaccava la linea della Liven- za dando luogo a vivaci scontri a Sacile

e a San Stino di Livenza, mentre il grosso della Seconda e della Terza

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Year:
1919
Introduzione storico-geografica.- (Guida dei campi di battaglia); 1)
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Page 56 of 165
Physical description: 159 S. : Kt.
Language: Italienisch
Location mark: II 219.331/1
Intern ID: 402920
\ — eke nessun gesto poteva riuscire, nel memorabile mo mento storico più rispondente a giustizia del suo, Dove vamo, ad un tempo, sciogliere il voto del compimento del la unita nazionale, sacra eredità trasmessaci dai nostri pa dri, e assicurare le condizioni prime ed essenziali della nostra esistenza come Stato indipendente e perciò sicu ro nei suoi confini: dovevamo al fianco dei popoli ini quamente aggrediti, difendere la liberta di tutti e la giu stizia per tutti contro la violenza

egemonica di un solo; dovevamo insomma rischiare la vita per salvare le ra gioni della vita, sotto pena d'incorrere nella nostra squa- lificazione morale. L mieli ce esito della nostra alleanza colla Prussia nel 1866 aveva lasciato un doloroso artiglio nelle nostre car ni, il saliente tridentino; ed una pesante catena al nostro piede; la Triplice alleanza. Per cinquant anni circa, men tre la perenne minaccia dell uno ed il freno ad ogni no stra aspirazione creato dall altra ostacolarono il libero

sviluppo della fiorente nazione italiana, ali ombra ed ai nostri Janni, la Germania preparava la grande tragedia e 1 Austria, satura d odio per noi, maturava il disegno di una aggressione, L assassinio dell arciduca ereditario d Austria, pri- mo sognatore della nostra rovina, fu soltanto la causa occasione della guerra. L'Italia non volle essere compli ce del misfatto contro Y umanità, e sentì il disgusto dì dover combattere accanto all'implacabile e secolare ne-

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Year:
1919
Introduzione storico-geografica.- (Guida dei campi di battaglia); 1)
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Page 150 of 165
Physical description: 159 S. : Kt.
Language: Italienisch
Location mark: II 219.331/1
Intern ID: 402920
Sasso Lungo, monte, 22 Sasso di Mezzodì, monte, 554, 559 Sass de Muss, monte, 568 Sasso Rosso, 745 Sasso Rosso, monte : 23, 745, 746 Sasso Rotto, 736 Sasso Staccato, monte, 556 Sasso di Stria, monte, 513 , 552, 554 Satteleberg, 534 Sava, valle della, 36, 37 Sava di Würzen, valle della, 46 Savogna, 158, 286, 288 Savogna, canale di, 285 Schio, 30, 790, 798, 806 Schiern, monte, 22 Schlilza, fiume, 37 Schlitza, valle della, 46 Schluderbach, 33 Schneeberg, monte (v. monte Nevoso) Schober, passo

di, 18 Schönpass, 133 Scion a, 717 Scodovacca, 61 Scur, monte, 92 Scura, valle, 702 Sdobba, porto, 41 Sdobba, punta, 33 Sdraussina, 41, 120, 135, 138 Sdruzzina, 830 Secco, rio, 502 Sedico Bribano, 601 Sedula, 333 Seebach, valle, 320, 364 Sei Busi, monte, 56, 57, 80, 84, 87, 96,98 Scikofl, 540 Segusino, 605, 686 Sella, monte, 22, 843 Selo, 92, 93, 93, 256, 266, 275 Scio, rio, 262, 266 Seluggio, 793 Seluggio, monte, 792 Selva, 672 Selva, cima della, 860 Selva Bellunese, 32, 551 Selva di Cadore, 551 Selva di Piro

(Birnbaumerwald), 39, 46, 236 Selva, rio, 537 Selva di Tarnova, 38, 41, 46, 128, 182 Sei vis, 195 Selz, 61, 78, 84, 87 Semmer, monte, 91, 235 Semonzo, 690 Senica, monte, 261 Senico, 242 Seriis, 429 Sentinella, passo della, 541 Seranta Sellelta, 561 Seren, valle, 707 Sergnana, 915 Serio, valle, 27 Scrmione, 869 Sernaglia, 611, 612 , 677 , 682 Sernaglia, piana di, 112, 619 Sernio, 941 Sernio, monte, 380 Sernio, valle di, 941 Serolo, cima di, 895 Serpenizza, 316, 324 Serpenizza, gola di, 323 Serra, ponte di, 597

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Year:
1919
Introduzione storico-geografica.- (Guida dei campi di battaglia); 1)
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Page 115 of 165
Physical description: 159 S. : Kt.
Language: Italienisch
Location mark: II 219.331/1
Intern ID: 402920
nibilità di uomini fu alquanto laborioso; il materiale e le armi affluirono abbondanti dal Paese; al criterio della difesa si sostituì quello dell'offesa e della manovra: in questo senso 1 Esercito si preparava materialmente e mo ralmente a passare dalla guerra di posizione alla guerra: di movimento. E mentre d accordo con gli alleati si stu diavano azioni parziali intese a tenere impegnate sulla fronte italiana le forze austriache, il Comando Supremo maturava 111 segreto un vasto piano

di manovra da met tersi in atto nel momento in cui 1 istante propizio aves se reso possibile di afferrare la vittoria. Era il tutto per il tutto; uno sforzo tremendo, clic rompendo il fronte nemico e travolgendone 1 esercito, avrebbe deciso defi nitivamente le sortì della guerra, sconfiggendo 1 Austria ed isolando la Germania contro cui si sarebbero gettate tutte le forze dell' Intesa. Il crollo della Iron te balcanica, avvenuto il 30 set tembre, creando una seria minaccia per 1 Ungheria

, se go o il momento favorevole. La manovra offensiva ideata dal Comando Supremo si componeva di due azioni successive e coordinate. La prima, preparatoria, aveva come obbiettivo di separare l'esercito austriaco del Trentino da quello del Piave; la seconda, veramente risolutiva, si proponeva come obiet tivo di separare nel punto di giunzione (ferrovia Spre- siatio—Susegana—Conegliano) le armate austriache Quinta e Sesta ed intercettare la maggiore arteria di comunica zione della Sesta Armata (Vittorio—Sacile

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Year:
1919
Introduzione storico-geografica.- (Guida dei campi di battaglia); 1)
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Page 101 of 165
Physical description: 159 S. : Kt.
Language: Italienisch
Location mark: II 219.331/1
Intern ID: 402920
Armata giungeva suìla destra del Piave e vi iniziava la sistemazione a difesa. Nella regione montana il ripiega mento procedeva in armonia alla ritirata nella pianura. Il sacrifìcio degli ultimi scaglioni delle troppe di Zona Carnia raggruppati intorno ai resti della Trentasei esima Divisione ritardava al nemico l'avanzata dall alta valle del Taglia men to. Il giorno 13, dopo aver, m cento scon tri, contenuto e ributtato le avanguardie nemiche, anche le truppe della Quarta Armata raggiungevano

la linea tra Brenta e Montello raccordante la difesa del Piave a quel la dell altopiano di Asiago convenientemente raccorciata. La ritirata era compiuta! Il dolore della patria inva sa e dei sacrifici d'uomini e materiali era in parte miti gato dall'avere fermato il nemico con le sole nostre for- ' ze, dall' esser riusciti a salvare 1 esercito e con questo d aver aperta la via della riscossa che non sare bbe cer to mancata. D) LA RESISTENZA ITALIANA AL PIAVE (novembre-d i ceni b re 1917). Il superbo

e baldanzoso ne mico che dalle valli alpine era riuscito ad affacciarsi alla pianura con l'intenzione di distruggere 1 esercito italiano ed annientare 1 Italia, venne invece a trovarsi dinnanzi ad una nuova linea di difesa guardata da un esercito né vinto ne distrutto, pronto a difendere fino all' ultimo il sacro suolo della Patria, deciso a non cedere fino a quan do 1 1 Ita! la non avesse avuto ì suoi naturali confini e la buona causa non avesse trionfato. In mezzo ali apparente

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Year:
1919
Introduzione storico-geografica.- (Guida dei campi di battaglia); 1)
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Page 114 of 165
Physical description: 159 S. : Kt.
Language: Italienisch
Location mark: II 219.331/1
Intern ID: 402920
ni ico aveva conquistato nel primo impeto dell attacco. Monte di vai Bella e Col d' Eckel e soli altopiano di Asiago vennero ripresi: furono migliorate le nostre po sizioni alle porte di Sal ton e al Roccolo nella regione del Grappa; infine il nemico clic occupava il delta del Piave da Intestadura alla foce, venne sloggiato da quelle posi zioni con aspra lotta durata dal 2 al 6 luglio e chiusa con la conquista della linea del Piave Nuovo. Ve nti quattro mila prigionieri e cmqueeentoventiquat

- tro ufficiali, settanta cannoni, settantacinque bombarde, milled uecentotrentaquattro mitragliatrici, centocinquan ta un lanciafiamme e trentasettemila fucili sono stati il trofeo della nostra bella vittoria, frutto di salda prepa razione di animi e di fede incrollabile nei destini della Patria immortale, C) LA GRANDE OFFENSIVA ITALIANA - LA BATTAGLIA DI VITTORIO VENETO (24 ot tobre— 4 novembre 1918). La situazione creata dalla vittoriosa battaglia difensiva sul Piave importava da par te nostra

un completo sfruttamento della vittoria stessa, mediante un offensiva a fondo cbe avesse portato la so luzione definitiva. Ma il Comando Supremo si trovava dinanzi a sene difficoltà; lo sforzo compiuto aveva sottoposto l'esercito italiano a dure prove; urgeva un radicale lavoro di ri costruzione ed il Coniando vi si accinse immediatamente. Il completamento delle unità a causa della scarsa dispo-

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Year:
1919
Introduzione storico-geografica.- (Guida dei campi di battaglia); 1)
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Page 117 of 165
Physical description: 159 S. : Kt.
Language: Italienisch
Location mark: II 219.331/1
Intern ID: 402920
impedirne lo sfondamento. Contemporaneamente la Deci ma Armata s impadroniva felicemente delle Grave di Pa- padopoli sul Piave: azione preparatoria della massima importanza per il successivo svolgimento delle operazioni Ja quella parte. La notte sul 26, la Dodicesima e 1 Ottava, forzato il passaggio del Piave in condizioni difficilissime di corren te e sotto violento fuoco di artiglieria, assalivano di fronte le forti posizioni delle colline di Valdobbiadene e le linee della piana di Sernaglia

riuscendo a stabilirvi te ste di ponte. Il nemico resistette accanitamente su tutta la fronte e reagì sulla destra con violenti contrattacchi in corrispondenza della testa di ponte da noi stabilita nei pressi di Falzè. Nello stesso tempo la Decima Armata pas sato il Piave alle Grave di Papadopoli, superate le due linee di trinceramento che munivano le isole, attaccava e sfondava le fascie successive di difese organizzate sulla sinistra del fiume. Il Quattordicesimo Corpo d Armata brittanico

, 1 Undicesimo e il Diciottesimo Corpo d'Ar mata italiano, dilagando per la breccia aperta, raggiun gevano ad oriente la linea del Monticano ed oltrepassa vano a nord la ferrovia di Susegana acquistando cosi il dominio dell importantissimo sbocco dei ponti della Priu- la. Questa prima manovra, spezzando lo schieramento avversano minacciando di aggiramento il tratto setten trionale, tenacemente aggrappato alle colline che scendo no al Piave nei pressi di Valdobbiadene e Susegana, co strinse gli austriaci

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Year:
1919
Introduzione storico-geografica.- (Guida dei campi di battaglia); 1)
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Page 62 of 165
Physical description: 159 S. : Kt.
Language: Italienisch
Location mark: II 219.331/1
Intern ID: 402920
te, ci diede notevoli vantaggi, fra 1 quali vanno ricorda ti il completo possesso della vai di Ledro colla conca di Bezzecca, delle ultime propaggini di Zugna Torta, di im portanti posizioni di vai Sugana, e, particolarmente, la completa occupazione del Col di Lana, Siili Isonzo, fu conquistata Zagora ed ampliata la testa di ponte di Pia va, mentre sulle alture ad ovest di Gorizia, a prezzo di gravi sacrifìci, si riusciva ad occupare in parte alcune alture, oltrepassandole in qualche punto. Sul

Carso, espu gnato il Costone di Peteano, fu portata la nostra linea presso le cime del monte San Michele e le case di San Martino, mentre al centro fu vinto un vero groviglio di poderosissimi trinceramenti e più ad oriente si ampliava la occupazione sul monte Sei Busi, D) L'INVERNO. Giungeva intanto l'inverno; le particolari condizioni del terreno nei vari nostri teatri d operazione, di per sé aspro, elevato ed impervio ed il rapido abbassarsi della temperatura, aumentarono note volmente

le difficoltà, ma ancora una volta la fede nel la vittoria quadruplicò le energie di tutti e rese possibi le una completa organizzazione atta a rendere meno cru di i rigori dei luoghi e della stagione. Le linee di difesa furono rafforzate e munite di protezioni contro le intem perie; lungo le trincee furono preparati ricoveri per le truppe non impiegate in servizio di vigilanza, furono pre disposti opportuni baraccamenti che sorsero a decine di migliaia provveduti del necessario riscaldamento e dei più

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Year:
1919
Introduzione storico-geografica.- (Guida dei campi di battaglia); 1)
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Page 50 of 165
Physical description: 159 S. : Kt.
Language: Italienisch
Location mark: II 219.331/1
Intern ID: 402920
C) COMUNICAZIONI ATTRAVERSO ALLE ALPI GIULIE. Partono dalla fronte Cividale-Udine — Cervignano e portano a quella di Kranj (Kraimburg) — Lubiana — Reifnitz. Da Cividale parte una rotabile che rimonta dappri ma la valle del Natisene, attraversa il passo di Staraselo e scende a Caporetto sull Isonzo, la cui valle risale fino a Plezzo; da qui procedendo verso nord, segue la valle della Coritenza, che rimonta fino al passo di Predi 1, oltre passato il quale, entra nella valle dello Schlitza e tocca

Tarvis, dove s incontra colla Pontebbana. Per la valle della Sa va di Würzen, raggiunge Kranj e Lubiana. Que sta linea è m comunicazione colla precedente per mezzo di comunicazioni in parte carrarecce in parte rotabili che, scavalcate le Alpi Giulie alle selle di Carni zza, Nevea, Somdogna, percorrono rispettivamente le valli di Resia— Raccolana e Dogna. A Caporetto, dalla linea precedente se ne stacca una seconda che scende lungo 1 Isonzo, e tocca Tolmino; a Santa Lucia imbocca e risale la valle

dell Idna, che la scia poco a sud di Circhina; tocca questa località, entra nella valle dello Zejer e raggiunge Kranj. Da Udine, un ottima rotabile si dirige verso est—sud est, tocca Corraons e Gorizia, corre lungo le falde me ridionali della Selva di Tarnova, raggiunge il nodo stra dale di Aidussina, attraversa la selva di Piro, tocca il nodo di Longatico, quindi Nauporto e Lubiana. Questa linea è collegata colla precedente mediante tre traili di

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