Regione dell'Ortler.- (Guida dei monti d'Italia ; [31]).- (Alpi Centrali ; Vol. 2)
REGIONE DELL' ORTLER — Sottogruppo del Cristallo 81 una cengia quasi sempre nevosa - evidentissima dal Ponte di Pecenaccio - corrente a destra (E.) finché un canale pure di neve, quasi una gola, di sensibile inclinazione nell'ultimo tratto ove si allarga, sale parte in direzione N-E al valico. 16.) *Cime di Campo (o Cime del Cristallo) x - p- Centrale m. 3480 (c. I. e c. A. S.) - p. N. O. m. 3460 c. - p. S-E m. 3460 c. M. 3478,75 A al segnale, cfr. I. G. M. Elem. geodetici, p. 8. Le quote 3456
, 3460 P. sono indicative pei dislivelli relativi (cfr. prefaz.). Dai cui calcoli si dovrebbe desumere che la punta N-0 è c. m. 3460, la S-E m. 3453 c. ; cioè che la prima è più alta della seconda. - Niepmann e Pogliaghi sostengono il contrario - sarebbe interessante appurare la realtà. TOPOGRAFIA : Difficile è stabilire quale delle due dizioni (Cime di Campo o del Cristallo) sia da preferirsi. - La prima, quasi esclusivamente in uso da noi, è andata man mano cedendo il posto a quella adoperata dai
tedeschi di Cime del Cristallo, pur essa giustificata, essendo la montagna la più importante ed elevata di tutta la catena del Cristallo. D'altra parte, essendo delle tre vette due, di cui la mag giore e la seconda, completamente in Italia e salendosi la N-O, l'unica sullo spartiacque, dal Passo di Campo, è forse preferibile quest'ultima denominazione, per cui essa ha qui la precedenza. La dizione è inoltre motivata dalla valle di Campo, limitata dal contrafforte sul quale le cime si innalzano
, occupata nella parte più alta dalla Ve dretta di Campo e che sbocca in Val Zebrù in faccia alle Baite di Campo. La quota 3462 della Carta A. V. è da attribuire alla vetta N-O. Le carte Galli, A. V., T. C. I., A. segnano la p. 3480 là dove trovasi invece la p. N-O. La dizione Wildhorn attribuita una volta alla vetta N-O è andata completamente in disuso. Le ultime elevazioni ad oriente della lunga catena del Cristallo : constano di tre vette di cui quella Nord-Ovest, unita per cresta al passo di Campo
, è alta quasi come la S-E ; la centrale è la maggiore. Corazzate di ghiaccio sul lato Nord precipitano verso la Val Zebrù con imponenti pareti rocciose, solcate da profondi orridi canaloni racchiusi fra costole di roccia, formanti la selvaggia sponda settentrionale della valle e che destano lo stupore, specialmente nel tratto tra la Baita del Zebrù e quella di Prato Beghino. Tra la vetta orientale e lo sperone Sud della Trafoier Eiswand si strozza la Vedretta di Campo rompentesi verso valle