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Books
Category:
Technology, Mathematics, Statistics
Year:
1914
¬Le¬ miniere argentifere di Trento
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Page 7 of 55
Author: Mons Argentarius <Trento> / Mons Argentarius, Società a g. l. in Trento
Place: Trento
Physical description: 41 S. : Ill., grpah. Darst., Kt.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; s.Silberbergbau
Location mark: III 109.821
Intern ID: 93028
CAPITOLO I. Cenni storici sulle antiche miniere argentifere di Trento N elle vite dei santi di fra Bartolameo, agiografo trentino che scrisse verso la metà del 200, si legge un’interessante digressione a proposito dell’etimologia della città. Trento egli dice deriva il suo nome da tre monti, di cui due ricchi di boschi e di pascoli, mentre dal terzo, quello settentrionale, si cavano vene d’argento; d’onde anche il motto che circonda l’antico sug gello civico, che suona: .Montes Argentum mihi

dant, nomenque Tridentum.“ Questo passo di fra Bartolameo non è però il più antico ricordo delle miniere argentifere. Ben più importanti documenti custodiscono gli archivi di stato di Vienna ed Innsbruck e quello cit tadino, pubblicati parte nel codice Vanghiano ed altri in patrie riviste 1 ). 11 documento più antico è del 1189: un diploma col quale Federico I imperatore concede in perpetuo a Corrado, vescovo di Trento, l’investitura su tutte le miniere esistenti e future del Principato, diritto

, di regola, riser vato all’impero. Ancor prima di quest’anno dunque è provato che esistevano miniere, le quali dovevano essere discretamente sviluppate, se Trento poteva già nel 1182 veder riconfermato l’an tico previlegio di una zecca, alla quale lavorarono anche artefici Fiorentini come quel tal Belioto dei Rubafadi che è nominato in un documento nel 1272. Le miniere di Trento devono essere quindi più antiche. Se si pensa che Fornace, ove si ve dono tuttodì grandi depositi di scorie, è nome d’origine

romana citato assieme ad altri luoghi vicini nel documento che ricorda il placito tenuto a Trento nell’845 da Garibaldo messo di re Lo dovico II e se si considera che il diploma di Federico I si richiama evidentemente ad antichissimi diritti del Principato, non si avrà poi difficoltà ad ammettere che, pur perdendosene le origini nei primi secoli del più buio medio evo, le nostre miniere furono probabilmente conosciute già dai romani e continuate sotto i Longobardi. Questo intanto è certo, che

le miniere presero un grande sviluppo col principio del duecento, quando il Vescovo Vanga chiamò minatori dalla Germania e precisamente, come pare, dalla Fran- b Dott. Giov. Battista Trener — Le antiche miniere di Trento. In „Annuario della Soc. Alpinisti Tridentini pel 1896-98.“ Trento, Scotoni & Vitti. Pag. 26-89, con bibliografia storica e geologica. — Vedi anche: Perini — Stati stica del Trentino. Trento 1852. Dorr. G. B. Trener — Notizie sulle antiche miniere di Trento. „Tridentum“ Rivista di studi

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