funesta guerra, che pesò assai molesta anche sulla nostra valle. Morto senza figli Carlo 11 d’Austria re di Spagna, s’avvanzarono pretendenti a quel trono i Borboni di Francia (sotto il gran desposta Luigi XIV) l’imperatore Leopoldo I d’Austria e suo figlio arciduca Carlo, il duca di Savoia Vittorio Amedeo; e quindi guerra pressoché eu ropea. Tocchiamone quanto spetta ai lagarini. Due potenti leghe si formarono per sostenere i varii preten denti : la Francia e la Spagna propugnavano i diritti dei
Borboni favoriti dal testamento del defunto Carlo 11, e d’altra parte Ger mania, Inghilterra, Olanda, Portogallo stavano per l’austriaco im peratore Leopoldo. I minori pretendenti si teneano in aspettazione degli eventi ; ma il duca di Savoia s’era intanto messo dalla parte dei francesi, pei quali pur combattevano i Bavaresi. Di primo slancio comparvero in Italia le milizie francesi, ed occuparono il milanese ed altre terre suddite a Spagna, e così fu Italia la prima a saggiare gli amari frutti
di questa guerra suscitata da princi pesche ambizioni. Condottiero de' franco-ispani era il famoso Catinai:, che per prevenire la calata, ben facile a prevedersi, degli Alemanni, difi- lossi sul territorio veneto (col diritto della forza) e da Veronasali per la valle dell'Adige, ponendosi a Rioli per chiudere ogni passo al temuto ed aspettato nemico (1701). Ma un potente conduceva le truppe austriache, l’immortale Eugenio di Savoia, che giù per l’Alpi traendo un agguerrito corpo di 32,000 armati metteva
