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Books
Category:
Arts, Archeology
Year:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Page 12 of 109
Author: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 104 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: II 7.075
Intern ID: 204191
e. POSTINO KR — IL CASTELLO J)RL BUON CONSIGLIO (217) 11 Bibliografia, Nelle opere degli scrittori dei secoli XVI, XVII e XVili, che trattano della storia del principato di Trento, trovansi co piose notizie riguardanti il Castello. Primo fra tutti è il D.r Pietro Andrea Mattioli, botanico e medico sanese che fece una descrizione minuziosa del Castello, la quale però per l’am mirazione soverchia da cui 1' autore era compreso, riuscì al quanto esagerata. È scritta in ottava rima e fu stampata dal

Marcolini in Venezia sotto il titolo : // Magno Palazzo dei Car dinal di Trento, i) Pur troppo di quest’opera non restano che due soli esemplari custoditi 1’ uno a Venezia, l'altro a Parigi. Nel 1858 Tomaso Gar, bibliotecarico civico di Trento ne curò una ristampa dal Monauni in Trento, abbreviando l’ampollosa introduzione dell’originale. Anche questa nuova edizione è or mai esaurita. Merita poi menzione il vecchio maestro di scuola in Trento Magister Johanes Pyrrhus Pincius di Mantova, che nell’anno

1546 scrisse il suo Cronicon Tridentinum, che è la storia dei Vescovi di Trento, fino ai suoi tempi. * 2 3 ) Verso la fine del secolo XVI venne il sassone Lorenzo Schrader a visitare la nostra sede vescovile già dovunque famosa per la esuberanza degli ornamenti e per la sua magnificenza. DÌ essa egli scrive nel suo libro: Menu mentori! m Itaìiae quae nostro saeculo a Chrìstianis posita sunt, libri quatuor. Heìm- stadii 1592: « Arx pulcherrima a Bernardo Clesio Cardinale ad ornamentum magis

et splendorem, quam ad tuendam urbem aedificata. » Per la cognizione del Castello servono assai le opere storiche del Prato , ;! ) éeWIppoIiti, *) del Manci, "') del ') Ambrosi Franorsoo •. Note biografiche, di P. A. Mattioli sanese e del suo soggiorno nel Trentino. — Tronto, Marietti, 1882. 2 ) Fu tradotta in italiano sotto il titolo: Annali, omero Croniche di Trento, e stampata in Trento nel 1648. 3 ) (nnochn'/o Prato (1045-1615) Historia triti enti nan ci vitati». Ms. ■*) Baldkssakiv Hippomti : Compendio

della storia del ducato trim tino sotto i re d’Italia, Longobardi, Franchi c Germani ; o: Compen dium rerum Tridenti ex archi vii.s (lesa in pi a rum. Ms. Sioismondo Manci: Annali di Trento fino al 1804. Ms.

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Page 13 of 109
Author: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 104 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: II 7.075
Intern ID: 204191
12 (218) C. POSTINGER — IL CASTELLO BEL BUON CONSIGLIO Mariani l ) e del minorità Benedetto Boneifi , 2 ) nonché le Miscel lanee raccolte in sette follanti dal Vescovo Francesco Felice degli Alberti (1758-1762) che contengono le copie di docu menti e di altri atti, tratte dall’antico Archivio vescovile. Un po’prima dell’occupazione francese venne a Trento il bolognese Francesco Bartoii che visitò pure il Castello. La descrizione de! suo viaggio data alle stampe nel 1780 col ti tolo : Le pitture

ed architetture della città di Trento e di pochi altri luoghi dei suo Principato t è interessante perchè ci dà una chiara idea della disposizione di ogni parte del Castello e perchè ci dimostra il periodo di decadenza cui ormai si andava incontro, li Bartoii è una delle ultime fonti donde si possa attingere prima della vandalica occupazione francese ; dopo di lui dobbiamo unicamente attenerci ai Diari! del Conte Gra- ziadei e del Pietrapiana che ci narrano con onesta sincerità gli avvenimenti dal 1796 al 1824

. La Biblioteca civica di Trento, che di buon grado si apre alle ricerche degli studiosi, possiede altri lavori di scrittori an tichi e moderni, che trattano del Castello e della città di Trento ; ma di massima importanza sono i documenti originali che ri guardano la fabbrica del palazzo, e gli inventari che fanno parte dell’antico Archivio vescovile, custodito ora nell'Archivio di Stato dell’ 1. R. Luogotenenza in Innsbruck, Avendo otte nuta la liberale licenza di esaminarli, ho potuto accennare in questo

lavoro a molte circostanze finora poco note. Le due vedute più antiche del Castello disegnate da Al berto Dtìrer (Durrero) si conservano nell' I. R. Biblioteca di Corte a Vienna (una si riproduce alla Tav. I), e rappresen tano il Castel vecchio con le loggia prospettanti la città. Fuor della cinta delle mura, dove oggi sta il bastione di mezzo, sorgeva in quel tempo una torre rotonda, robusta e bassa che fiancheggiava V ingresso al primo cortile. Un* altra veduta del *) Michelangelo Mariani ; Trento

con il sacro Concilio oc! altri notabili. — Trento, 1673, 1. voi. ') Bknkortto Bgnblli* Monumenta ccclcsìae indentiti ae. — Trento, 1760-1768, 4 voi, in 4,®

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Page 36 of 109
Author: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 104 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: II 7.075
Intern ID: 204191
i . l'i i>tiN i• r.i; — u. > astki.i.u I»I-'.I. ui'un eu.NsKU.in successori non ismentirono la fiducia in essi riposta, restarono sempre fedeli alia causa ghibellina, accompagnarono l’Impera tore nei suoi viaggi a Roma, e ne ebbero in compenso mai sempre la grazia e la protezione imperiale. Nel 1220 il Vescovo Alberto III di Ravenstein accompagnò a Roma Federico II, lasciando intanto l’amministrazione temporale del vescovado, durante la sua assenza, all’avvocato della Chiesa di Trento, il Conte

Alberto III del Tirolo. Ben presto la benevolenza imperiale piegò, per i vescovi di Trento, alla peggio. Ritornato che fu Federico II dalla cro ciata nel 1228, si riaccesero le lotte con le città lombarde. All’Imperatore premeva che i valichi delle Alpi, tanto necessari per le calate dalla Germania, fossero aperti ed affidati ad una mano forte e fedele. Aldrighetto di Castel Campo in Giudicane, eletto Vescovo nei 1232, era uomo energico ed ancora devoto al partito imperiale, ma si temeva già che

la prossima ele zione avesse potuto dare un’altra piega alle convinzioni poli tiche del successore. Si veniva ormai formando una corrente contraria alla sovranità territoriale del Vescovo, certamente per gli influssi di Ezzelino da Romano, e forse anche del Conte del Tirolo che procurandosi di continuo infeudazioni nei vesco vadi di Bressanone e di Trento, era divenuto un potente dinasta, ed avvocato arrogante insieme anzicchè sommesso, dei Principi Vescovi. Cosi avvenne che Federico li nell’Aprile del

1236 nomina Governatore imperiale a Trento il Conte del Tirolo, ed ai 12 di Agosto di quell’ anno stesso nega al Vescovo in presenza dei fratelli Ezzelino ed Alberico da Romano e di Alberto Conte del Tirolo il diritto di infeudare, vendere o di mettere a pegno i beni del Principato, <) stacca il principato di Trento dall’Im pero germanico e lo incorpora con la Marca Trivigìana. Nel 1237 venne come giudice imperiale a Trento un tal Rolando, nel 1238 gli sussegui Lazzaro de Lucca, e nel 1239

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Page 9 of 109
Author: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 104 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: II 7.075
Intern ID: 204191
8 (214) C, POSTINOER — II- CASTELLO BEL BUON CONSIGLIO Quell’ombra di poter temporale che ancora restava si di leguò del tutto all’ingresso in Trento dì Napoleone I, nel Set tembre del 1796, dopo che l’ultimo dei Principi e Vescovi di Trento, Pietro Vigilio dei Conti di Thun, nella notte dei 20 Maggio di quell’anno, era fuggito a Passavia. I vincitori sban darono per la città e per il castello, nel quale si piantò il quartier generale francese: si penetrò in ogni canto dell’edificio mettendo

i Francesi; Trento cadeva così in potere or dell’una or dell’altra fazione, finché poi nel 1803 in appendice alla pace di Lune vii! e (1801), tutto il Vescovato venne secolarizzato ed incorporato alla Contea del Tirolo. 3 ) L’ archivio vescovile ri posto in 16 casse venne trasportato nel Luglio del 1803 a innsbruck. 4 ) La guerra fu indi ripresa, ma già nel Dicembre del 1805 si venne alla pace di Presburgo per la quale il Tirolo ') Le argenterie, proprietà del Vescovo, erano già state messe al sicuro

ai primi di Giugno del 1796 dalla Reggenza insediata du rante l’assenza del Vescovo. Tuttavia in Castello era ancor rimasta qualche suppellettile d*argento che ì Francesi assieme ad altri og getti di valore trasportarono a Verona. (Vedi Diario del Piotrapiana 3 Luglio e fi Settembre 1796. Ms. Biblioteca C. T.) -) Vi grande interesse per la storia di Trento durante le guerre francesi sono le Memorie storiche, o Cronaca della città di Trento dal 1796 al 1824 del O.tc Girolamo Grazi a, lei che fu Podestà

di Trento dal 1810 al 1812. 3 ) Convenzione tra l’ Imperatore Francesco I e la Repubblica francese del 6 Dicembre 1802. (Nota del Traduttore), '•) Per le ulteriori vicende dell' Archivio veggasi : Schonhcrr D.r Davide: Die Archi ve von Tyrol, nelle Mittheilungoo der k. k. Centralcommission, Vienna, Anno XI, 1885.

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Year:
1898
¬La¬ più antica veduta di Trento : acquarello di Alberto Dürer ; note e confronti
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Page 17 of 31
Author: Alberti, Giuseppe / Giuseppe Alberti
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 28 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 103.964
Intern ID: 351965
sappiamo pur troppo anche qui quando fu terminato il campanile della chiesa, che nella veduta del Durerò si vede benissimo colle sue finestre bifore costruito di fresco ed incompleto. Esso figura però assieme alla Torre Verde munito del suo tetto aguzzo nella citata Pianta topografica di Trento del 1581 e sarà stato, coni’ è probabile, ri vestito nello stesso torno di tempo di quelle « tegole o laste verdi » di cui fa parola il Mariani -) nel descrivere il « furioso incendio » che di strusse il coperto

Durerò, a destra del campanile di S. Pietro, che pare contornato dall’alta costruzione della chiesa, si scorge una larga e merlata parete nera e siccome verso l’Adige non vi erano mura di sorta, così crediamo riconoscervi quella vecchia-torre, posta nella via S. Pietro in casa Rella, che fu venduta dalla Mensa Vescovile al Mu nicipio dì Trento nel 1492 e destinata per breve tempo all’uso di pub blico macello 1 * 3 ). — Si ravvisa più avanti facilmente la vetusta Torre Grande in piazza del Duomo

di Trento. — Archivio Trentino. Voi. XIII pag. 83. -) M. A. Mariani. — Trento con il Sacro Concilio. — Trento, 1673 pag. 1 22 e 333. 3) F. Alberti. — Annali del principato ecclesiastico di Trento. — Trento, Mollarmi 1860, pag. 390.

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Page 35 of 109
Author: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 104 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: II 7.075
Intern ID: 204191
34 (240) C. POSTINGER — ir, CASTELLO del buon consiglio dopo la regolazione dell’Adige venne a trovarsi sulla sponda sinistra, mentre ancora nel secolo scorso a ragione si poteva dire vicino al Doss Trento. Fin verso la metà del secolo XIII non vi è documento attendibile che accenni ad un Castello sulla riva sinistra del l’Adige; appena nel 1250 si ha una investitura con cui il podestà Sodegerio de Tito « tanquam Rector et Provìsor Epi- scopatus Tridenti, in Domo nova Domini Imperatoria

» investe d’un pezzo di terra il Magister et Physicus Spinello. <) Fabbrica del Castello del Buon Consiglio. Da un documento redatto quattro anni dopo, cioè ai 2 di Gennaio dei 1254, nel quale Sodegerio de Tito viene dalla città di Trento investito per sè ed eredi della casa nuova sul Dosso del Malconsiglio, -) si può argomentare che questa sia la domus nova Imperatoria ; tuttavia non è lecito di escludere ogni dubbio. Una sola cosa è certa, che cioè la casa di Sode gerio, descritta nella investitura

del 1254 come domus nova in ci vi tate Tridenti, in contratti S. Martini super Dossum po sila juxta murum civitatis, qui vocatur Dossus de Mai Consilio, è il Castello del Buon Consìglio. Per viemmeglio comprendere la personalità di Sodegerio de Tito, ed il suo titolo fastoso, mi sia lecito di scorrere suc cintamente la storia del Principato di Trento. L’Imperatore Corrado II, separata la Contea di Trento dalla Marca di Verona, l’aveva data al fedele e valoroso Udal- rico II Vescovo di Trento (1027

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Year:
1898
¬La¬ più antica veduta di Trento : acquarello di Alberto Dürer ; note e confronti
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Page 11 of 31
Author: Alberti, Giuseppe / Giuseppe Alberti
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 28 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 103.964
Intern ID: 351965
chiaritesi nelle acque del fiume, mentre ad onta delle accennate imper fezioni risulta veritiera e fedele nelle linee che contornano i monti, minuta ed esatta nei elettagli di molti edifici, cosicché nel suo insieme l’effetto generale della prospettiva, arieggiata e piena di sfondo, e buono e soddisfacente. Giova poi rammentare, che senza tener conto delle Piante topografiche di Trento, che ritraggono la città a volo d uccello, la più vecchia delle quali, assai bella ed esatta, ricopiata

mezzo; mentre il Pinalli ), ed il Perini °ì trovavano più bella e ricreante la veduta del « semi cerchio occidentale dei caseggiati lambiti dall’onda cristallina del fiume » presa dallo stesso ponte o dalle falde del Doss Trento e PHartwig'*) preferiva la prospettiva che si gode dal convento di S. Bernardino, il Durerò invece, imitato poi tante volte da altri, avendo giudicato più caratteristico e pittoresco il nostro Lungadige settentrionale, che ancora nella prima metà del nostro secolo

Kempensis, 1583. *) G. Pinalli — Trento c sue vicinanze — Trento, Marietti, 1836 pag. 28. 3 ) C. Perini — Trento e suoi contorni. - Guida del viaggiatore — Trento, Seiser, 1859 Pag- ZI- 4 ) C. Hartwig — Briefe ans und über Tirol. — Berlin, 1846. *-) Anonimo — Das Land Tirol — Innsbruck, Wagner. 1837-38 Voi. II. pag. 495

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Books
Year:
1898
¬La¬ più antica veduta di Trento : acquarello di Alberto Dürer ; note e confronti
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Page 28 of 31
Author: Alberti, Giuseppe / Giuseppe Alberti
Place: Trento
Publisher: Zippel
Physical description: 28 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 103.964
Intern ID: 351965
zione del vetro'} nel 1491 e della tessitura di seta nel 1499, mentre le arti ed i mestieri andavano riorganizzandosi nelle loro corporazioni con nuove leggi e nuovi statuti e sollecitavano la conferma dei loro antichi privilegi. Un grande risveglio negli studi si notava pur allora in Trento, un rinnovamento generale si compiva nella vita e nelle istituzioni cit tadine e ciò non solo per 1' introduzione dell’ arte della stampa, che comincia con un libro tedesco (1475-76-82), ma perchè oltre

, liberi sempre d'andarsene in tempo di guerra, di peste o di altre malattie. Nè la coltura superiore dei cittadini era certo deficiente, poiché in questo secolo riuscimmo a contare in tanta ristrettezza di notizie alle Università") di Bologna, Padova, Pavia e Ferrara un numero no tevole di studenti e di lettori della sola città di Trento, dove del resto nel 1454 aveva aperto una Scuola di giurisprudenza ') il celebre giu reconsulto Not. Calepino dei Calepini, del quale si ammira nel nostro Duomo

il bel monumento, che gli fu eretto nel Luglio 1495. ‘1 Archivio Vescovile di Trento. — Codex Clesiano Voi. IX fol. 147. 2 ) Mss. Arch. Cons. X. 3547. 3) Mss. della Biblioteca di Trento N. 426 e 432. *) G. A. Grammatica. — loc. cit. *) Vss. Arch. Cons. N. 1071. 6 ) G. Suster. — I Trentini all' Università di Bologna nei secoli XVI e XVII, Xell’Arch. per Trieste, l’Istria e il Trentino. Voi. Ili pag. 101 - 102. C. de Festi.— Studenti Trentini alle Università italiane. Nell’Arch. cit. Voi

. IV. ') G. Papaleoni. — Gicmanni Inganno. - Nell’Aichivio Trentino. — Trento, Ma rietti, 1886 Voi. V pag. 81.

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Category:
Arts, Archeology
Year:
1898
¬Il¬ castello del Buon Consiglio
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Page 40 of 109
Author: Wözl, Alois / Luigi Wözl
Place: Rovereto
Publisher: Grigoletti
Physical description: 104 S. : Ill.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Atti dell'I. R. Accad. di scienze, lettere ed arti degli agiati, ser. 3, vol. 4, fasc. 3.4.
Subject heading: g.Trient / Castel del Buonconsiglio
Location mark: II 7.075
Intern ID: 204191
c. posTingur — 11 castello pel fi don consìglio (24 d) 39 di questi due scrittori. Si è già prima accennato a quello che fece Giovanni de Hinderbach per abbellirlo. II Palazzo desiano. Come lo dice il nome, è sorto per opera del Principe Ve scovo e Cardinale Bernardo 11 desio, uomo geniale ed appas sionato dell’arte, il quale dopo la morte di Giorgio di Neudeck (1505-1514) fu dal Capitolo eletto Vescovo di Trento ai 12 di Giugno 1514, ed immesso nel potere temporale dall’ Impera tore

Massimiliano quale Conte del Tiro lo, dopo di aver rinno vate le Compattate. Bernardo era dell’Anaunia, dove tuttora trovasi il Castello degli avi suoi, il padre suo Àliprando fu prode guerriero ai servigi dei duchi d’Austria e morì di peste nel 1509 come Capitano di Trento. Disposato a Dorotea Fuchs, ne ebbe sette figliuoli, i quali vissero sempre in perfetta ar monia ed a questo vincolo volle alludere Bernardo, il mezzano dei sette, scegliendo per sua impresa un fascio di sette verghe che egli fece poi

collocare ovunque, sulle sue fabbriche, e sugli arredi da lui commessi. >) Bernardo desìo. lì nuovo Vescovo aveva 29 anni, ed era dottore in teologia ed in diritto romano, Consigliere dell’Imperatore Massimiliano e Protonotario apostolico. Fece il suo solenne ingresso a Trento in mezzo ad elette festività che furono descritte dal Pincio nel libro 9 dei suoi Annali. Quantunque Vescovo, Bernardo desio accudì pur sempre agli affari di Stato presso la Corte impe riale. Nel 1518 intervenne alla Dieta

d* Augusta, e dopo la morte di Massimiliano I fu membro della Reggenza fino all'ar rivo dei nipoti imperiali Carlo e Ferdinando. Alla Dieta di Fran coforte appoggiò calorosamente la elezione di Carlo Imperatore e nel 1527 presenziò come Presidente del Consiglio segreto ') Pinci us : Annali ovvero Croniche di Trento, I. 8, p. 182.

16
Books
Year:
1898
¬La¬ guerra rustica nel Trentino nel 1525
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Page 42 of 89
Author: Grandi, Luigi / Luigi Grandi
Place: Cles
Publisher: Visintainer
Physical description: 87 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.586
Intern ID: 315463
, poiché dai documenti che possediamo apparisce chiaro che poche volte ì consoli ed i 16 andarono intesi. Lo Stelli mauro poi ag giunge che furono eletti ((consentientibus Arciduci A.ustriae et Ducis Tridentini praefectis » 3 4 ), che tratto in buon volgare vuol dire : il v escovo e 1’ arcidu ca hanno fatto mostra d' n- d eri re alle idee popolari, per poter poi reprimerle più facil mente. Non mi so persuadere che i sedici fossero i rappre sentanti delle diverse classi sociali di Trento, perchè allora

non si potrebbe spiegare lo sdegno del popolo, perché 4 erano nobili. Invece si deve ritenere che questo consiglio dei 16 fu un vero consiglio repubblicano, che ci rappresenta l’in dirizzo dato alla rivolta nella città di Trento, egualmente come quello che fu istituito nella città al tempo del Be- Jenzanì l ). Questo consiglio popolare si radunò poscia coi consoli ed il Castellalo nella casa del capitano di Trento per deli berare sul da farsi, poiché nel frattempo V insurrezione s’era dilatata

in tutto il principato ed alcune torme dì contadi]]! sollevati a' erano avvicinate alla città. Si decise perciò di mandare due ambasciatori agli insorti per sentire con che intenzioni si avanzassero, ed a loro annunziassero, che Trento era «apparecchiata de far tutte le cose licite et honeste et de star al ben et al mal cum tutto el conta de Tyrol ». li- letti a portare l’ambasceria furono Gerolamo Toner e Tomaso Perenstetter 5 ), i quali dovevano andare in Bolzano presso i sollevati (che avevano

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