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Year:
1894
Sul conte Giuseppe Forni, ultimo ministro degli affari esteri del ducato di Modena : memorie scritti su documenti
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Page 102 of 227
Author: Ceretti, Felice / Felice Ceretti
Place: Modena
Publisher: Tip. pontif. ed. arcivescovile
Physical description: XII, 215 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.536
Intern ID: 334515
regioni della Germania, o per diporto, o per bisogno di salute. Durante 1’ estiva stagione, per sottrarsi agli eccessivi calori di Bolzano, era usato recarsi a vil leggiare colla famiglia non molto lungi da quella città, presso i conti Khuen, coi quali ave a con tratta la più intima famigliarità. Essi gli aveano ceduto all' uopo parte del loro castello di Gandegg presso s. Michele di Eppan. Ivi trascorrea le più liete giornate in compagnia del conte e della con tessa Teresa consorte del conte Egone

90 quieta e libera da qualunque contatto men gradito che è ormai nei nostri desiderj e nei nostri biso gni (235) ». Per questo Iacea acquisto d'una casa nella stessa Bolzano, che, con somma compiacenza de' suoi, si recava ad abitare, correndo il novem bre del 1878. Di là, a quando a quando, Iacea viaggi ora a Modena, ove lo chiamavano i propri inte ressi, sempre veduto con piacere da quanti lo aveano conosciuto, ora in altre parti d'Italia, e delia Monarchia Austro-Ungarica, ora in varie

, nata con tessa Wickenburg, visitato assai di frequente da parenti e da vecchi amici, coi quali gli era sempre dolce intrattenersi. In ispecial modo poi, durante questi tempi, si compiacque delle relazioni che ave» contratte con principi ed altri illustri perso naggi, a’ quali, come si vedrà, fu sommamente caro. XVII. 17 Imperatore Francesco Giuseppe avea già avuto occasione di conoscere il conte Forni fin da quando tenea il portafogli degli Esteri, e ben sapea quale profonda devozione egli

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Books
Year:
1894
Sul conte Giuseppe Forni, ultimo ministro degli affari esteri del ducato di Modena : memorie scritti su documenti
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Page 188 of 227
Author: Ceretti, Felice / Felice Ceretti
Place: Modena
Publisher: Tip. pontif. ed. arcivescovile
Physical description: XII, 215 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.536
Intern ID: 334515
- 178 lanza. » Il Duca perciò proponeva traslocare i Barnabiti da Massa al detto collegio di Correggio, non che di dar loro il patrimonio del Seminario. (Copia di lettera del marchese mi nistro Giuseppe Molza al Padre Don Carlo Peda generale dei Barnabiti, Modena 14 luglio 1834, Ardi, conti Forili, fase. 10). Furono poi rinnovate le istanze al di lui successore Padre Don Pasquale Mali pierò nel 13 giugno elei successi vo 1835, come da altra copia di lettera dello stesso marchese Molza

, esistente nel fascicolo mentovato. Il Duca volea il trasloca mene dei Barnabiti « e dar loro il tempo da fornir di sog getti bene uno dopo F altro, i loro stabilimenti, e quello di Parma specialmente. » (Lettera al conte Forni, mentre si trovava in missione a Roma, in data del 25 settembre 1836, fase. 10 suddetto). (122) Lettera del Duca allo stesso P. Generale, 13 settem bre 1836, Modena, copia nell’ archivio conti Forni, fase. 10. (123) Lettera del Duca al conte Forni, mentre era in Roma, 13 settembre

1836, fase, suddetto. (124) Lettera del Duca al conte Forni in Roma, 29 set tembre e 6 ottobre 1836, Modena, fase, suddetto.' - Lettera del conte Forni allo zio ministro 3 settembre ed 8 ottobre 1836, Roma, fase. R. (125) Y. De Volo, 1. c. t. I pag. 136. - I beni che appar tennero ai Gesuiti furono indemaniati; e la loro Biblioteca è ora del Liceo di Massa, che prende il nome da Pelle grino Rossi. (126) Lettera al conte Forni in Roma, 13 settembre 1836, Modena, arch. conte Forni, fase. 10. (127

) Lettera al suddetto, 25 settembre, come sopra. (128) Lettera al suddetto, 29 settembre, come sopra. (129) In una lettera del 2 settembre 1834 scritta da Massa allo zio ministro, il conte Forni gli dice: « Domenica poco dopo il mezzogiorno passò di qui Don Michele, che poi passò per Lucca, ove chiese del Duca; ina sentendo ch’era ai ba gni, continuò la sua strada, e, dicesi, che vada a Roma. Esso non si fermò che per cambiare cavalli: in quel frattempo però aprì conversazione coi postiglioni e coi

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Year:
1894
Sul conte Giuseppe Forni, ultimo ministro degli affari esteri del ducato di Modena : memorie scritti su documenti
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Page 148 of 227
Author: Ceretti, Felice / Felice Ceretti
Place: Modena
Publisher: Tip. pontif. ed. arcivescovile
Physical description: XII, 215 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.536
Intern ID: 334515
l'inestimabile ambascia, ponendo in opera tutto ciò che possono suggerire insieme squi sitissima gentilezza, amorevolezza sincera, e cri stiana carità » ( 267 ). Non minore affetto portò egli verso i due figli deir illustre estinto, i marchesi Gherardo C 68 ), e Camillo dianzi ricordati, non che 5 verso il loro fratello, il p. Ugo, esimio religioso della Com pagnia di Gesù, e che, giovinetto, solea chiamare il suo tigone ( 2G9 ). Egli fu loro in ogni tempo, me glio che cugino, amico sincero, perchè

ne divideva i sentimenti, e perchè apprezzava le loro egregie qualità. Fin da quando era nelle Spagne, scrivendo allo zio, li ricordava, e da quelle lontane regioni mandava loro spessi e sonori baci C 70 ). Anche per il conte Giacomo Molza di lui cognato, perchè gli era consorte la marchesa Bianca Cambiaso sorella della moglie sua, ebbe speciale affezione; ed era ben fortunato quando potea ricevere le loro visite. Ne pianse la perdita quando lo seppe morto nel 30 gen naio 1882. Nè meno predilesse il conte

Claudio e la contessa Margherita Bentivoglio nata contessa Boschetti suoi stretti parenti. Nell’amicizia poi il conte fu fedele e costante; soprattutto poi con quelli coi quali divideva i sen timenti. L 5 amicizia per lui non era un nome, ma

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Year:
1894
¬Una¬ gloriosa pagina di storia patria coll'appendice delle feste patriottico-dinastiche celebrate in Innsbruck nei giorni 28, 29 e 30 settembre 1893
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Page 100 of 125
Author: Armani, Bartolomeo / Bartolomeo Armani
Place: Trento
Physical description: 125 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 105.276
Intern ID: 347736
101 In possesso del monte Isel, il campo di gloria del paese, dovette anzi tutto farsi vivo nel reggimento il desiderio di erigere qui un monumento ai loro antenati nella persona del loro propugnatore e condottiero. L’idea dell’ erezione di questo monumento fu presa dal corpo degli ufficiali del reggimento neiranno 1880, l’impulso ad eseguirlo fu promosso con entusiasmo dalle Diete d’Inns- bruck e di Bregenz, come pure dall’ intera popolazione. Il comandante del reggimento d’ allora

e povera popolazione montana; specie il Tirolo ed il Vorarlberg contribuirono con le loro o- blazioni al monumento. Il monumento fu eseguito dal patrio artista Enrico Nat- ter con vero patriottismo ed animato da quell’ amore che è pronto al sagrifizio; ma dalla provvidenza non gli fu con cesso di vedere compiuta L’ opera sua. Il monumento non ci mostra che il più eminente di que gli eroi, Andrea Hofer soltanto; ma egli è per noi il simbolo dei sentimenti che in quei giorni tempestosi infiammavano tutto

il popolo; egli è per noi il simbolo della vera rassegna zione in Dio, dell’ incrollabile attaccamento alla Casa Impe riale e della fida comunanza coi paesi fratelli dell’ Impero. E per attestare che questi sentimenti continuano sempre a vivere nel popolo, ha mandato qui i suoi rappresentanti, alla solennità dello scoprimento. Ma la vera consacrazione a questa festa la dà 1’ altissi ma presenza di Vostra Maestà. Questo favore e questa gra zia sono non solo un segno di riconoscimento dei meriti dei

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Year:
1894
¬Una¬ gloriosa pagina di storia patria coll'appendice delle feste patriottico-dinastiche celebrate in Innsbruck nei giorni 28, 29 e 30 settembre 1893
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Page 42 of 125
Author: Armani, Bartolomeo / Bartolomeo Armani
Place: Trento
Physical description: 125 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 105.276
Intern ID: 347736
XXXIII. Indrea lofer attacca il generale Deroy. Battaglia sul monte Isel. Ai 25 maggio Hofer co’ suoi passiriani, coi tiratori del la valle dell’ Adige, della valle dell’ Eisack, nonché con 800 soldati austriaci, in tutto 6000 uomini passando per Wippthal si avanzò verso il monte Isel, ove tosto venne impegnata una violenta battaglia, che a lungo rimase indecisa. I bavaresi ■effettuavano degli assalti valorosi, ma non di meno non riu scirono a prendere le alture, . e d’ altro canto i tirolesi

non si azzardavano di seguire il nemico al piano mancando loro ar tiglieria e cavalleria. Il combattimento continuò nella notte, però i tirolesi ripiegarono verso Matrei. Nei susseguenti gior ni 27 e 28 maggio, entrambe le parti ebbero dei rinforzi, co sicché ai 29 maggio, giorno destinato a novello cimento, si sta vano di fronte circa 9000 combattenti per parte. La batta glia sul monte Isel fu accanita, disperata, sterminatrice. I tiro lesi quantunque fossero armati a casaccio fecero prodigi

di coraggio e di valore. Le donne tirolesi ed i loro figli ancorché in tenera età diedero prove di eroismo spartano perché avva lorati dal più vivo ed infuocato amor patrio, sfidando imperter riti la fitta tempesta delle palle nemiche per combattere aneli’ es si a sassate rotolando dalle alture grossi macigni che piom bavano fra la file nemiche devastandole. Le donne poi erano in gran faccenda a dispensare munizioni ai mariti, ai padri che decimavano i nemici a fucilate. A mezzodì il nemico era già

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