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Category:
Linguistics
Year:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Page 82 of 90
Author: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Place: Trento
Publisher: Marietti
Physical description: 85 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Subject heading: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Location mark: II 89.165
Intern ID: 165420
APPENDICE. Del castello di s, Pietro di Mezo scrive il D.r Giusto De Vigili, il quale si occupa con grande amore delle notizie storielle della sua patria, che non era sul poggio della Por reseli a, e nemmeno sul colle di s. Pietro, ma sibbene sul dosso Serafino precisamente nel luogo del presente castello di Mezolombardo (Archivio Tren tine i, Vili, I, p. 67). Poi, che Mainardo investì del castello di Àltmetz (Mezolombardo), che riteniamo essere il suddetto, nel 1294 Pirico figlio di Orai andò

di Salorno, come da relativo documento esistente nell' archivio del castello di Mezolombardo (hi, p. 74), e che nel 1335 Wolcmaro di Burgstall, Signore del castello di Sporo Minore, fu investito di esso castello di Metz (Mezolombardo) e della Signoria di Fai, come risulta da documento come sopra (ivi, p. 65). Che questo Wolcmaro, essendosi estinta la famiglia dei Signori di Sporo, fu investito dei loro beni e che fu lo stipite dei presenti conti Spaur, e che egli nel 1333 ricevette ordine dal conte del

Piroio Enrico, di cui era capitano provinciale e bur gravio, di fabbricare un castello sul dosso fra il Ponte Alpino (oggi ponte di s. Cristoforo, detto così dall' ospizio e dalla chiesetta un tempo ivi esistente della quale già si parlò) ed il castello Visione (costrutto dai Phurm era in questo tempo in mano di Wolcmaro e rimase ai suoi discendenti gli Sporo, finché lo dovettero cedere, come si dirà più avanti) e di fortificare la chiusa. In fine che Wolcmaro, potente Signore di Spor Minor (castello

1
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Year:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Page 137 of 200
Author: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Place: Trento
Publisher: Scotoni e Vitti
Physical description: 200 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.579
Intern ID: 330479
— 139 — ciaure: darla da intender canzonando;' cè, cè: prendi, eccoti eccoti (ecce). Notizie di Castello e di quel Comitato. Castello è villaggio a due kilometri a libeccio, di Cava lese sulla sinistra dello stradale che conduce in Lungad^ige, e su quello che porta nelle Valli di Cembra e di Pine. E cosi chiamato dal Castello di cui più volte abbiamo parlato in que ste memorie, e che sormontava il colle che a guisa di cono si erge a mezzodì del villaggio e la cui base è lambita dalle acque

abbia avuto lo stesso ambito che ebbe dopo. Come Co mitato perdurò fino allo spirare del secolo passato. Esso Comitato o Giurisdizione di Castello, costituito come Gabbiani già descritto altrove in queste Notizie, fu dai Conti aggregato, alla loro Signoria di Enn-Caldif, la quale — al meno nei secoli a noi più vicini — oltre che Castello compren deva Egna, Montagna, Ora, Rronzollo, Aide in, Redo in ed Ante rivo formando in tutto cinque Quartieri, dì cui uno Castello- Anterivvv. — Fino dal principio

del 14.° secolo troviamo che i Conti avevano costituito in Castello un foro regolare per 1 am ministrazione della giustizia resa da un Vicario subalterno del gastaldione dì Egna. Per lungo tempo* essa venne resa dietro norme consue tudinarie tradizionali. Tuttavia già da antico tempo si regi strarono talune norme giuridiche e specialmente tasse che si dovevano pagare. Cosi Panno 1293 fu determinato e notato quale tassa doveasi pagare per ' crimini perpetrati in Castello ;

2
Books
Year:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Page 55 of 200
Author: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Place: Trento
Publisher: Scotoni e Vitti
Physical description: 200 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.579
Intern ID: 330479
di Fiemme « congregati more solito » sotto il porticato di 8. Ma ria di Fiemme fecero un laudo riguardante i boschi ed i de gnami della Valle 1 ). Or bene coiai con chi uso benché r iter un tesi alla semplice e pura amministrazione economica di Fiemme fu placidato e ratificato da Delaido di Castello « Beg.ano ». Co me ciò? Castello come Deg anato formava una Signoria appar tenente a quest’ora, senza dubbio, al Conte del Tirolo, Capo o Rappresentante di essa Signoria, come altrove si disse — era

il così detto Degano; epperò se esso qui comparisce a ratificar il conchiuso fieni mese non può 'essere stato che qual rappre sentante del Conte, e non di Castello come facente parte della Comunità di Fiemme, poiché ad esso con chiuso eran presenti altri rappresentanti di Castello come parte della Comunità ; e del resto Castello come tale non aveva diritto speciale a rati ficar i laudi di quella. Per la qual cosa non v’ ha dubbio che il conte a quel tempo tenesse la Valle sotto controlleria

. Ai 4 giugno del 1276 dopo diuturne molestie ed attentati ai diritti vescovili da parte del Conte sia sotto il Vescovo Egnone sia sotto il costui successore Enrico (1274-1289), si venne, fra questo ed esso Conte ad una tregua stipulata al Ponte-Alto im Val di Non, e nel dicembre dello stesso anno fulor dettata' la- pace in Ulma dall' Imperator Rodolfo che ne era stato eletto arbitro supremo. Con essa, fra l’altro, fu disposto che venisse distrutto il castello, di. Fiemme e gli abitanti della Valle: dessero

entro la festa di Risurrezione venti marche d’argento al Vescovo e venti al Conte 2 ). Da ciò risulta che anche dopo il. 1270 Mainacelo dalla sua rocca di Castello aveva continuato a tener Fiemme sotto suo arbitrio; ma/che però, se non avanti, o in occasione della tregua di Pont’Alto o della pace di Ulma aveva promesso di lasciarla in libertà. E perchè la cosa avve nisse di fatto e fosse reso impossibile un ulteriore dominio del Conte si pose qual condizione lo smantellamento della rocca di Castello

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Trentino orientale ; P. 1 : Val d'Adige inferiore e valli del Brenta e dell'Astico.- (Guida del Trentino ; Vol. 3)
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Page 95 of 486
Place: Bassano del Grappa
Publisher: Pozzato
Physical description: IV, 459 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; f.Führer
Location mark: I 101.436/3
Intern ID: 334153
1, VALLE DELL’.ADIGE. I. 7. panorama ancora piti vasto che alla Madonna; o sj vedono ben 40 villaggi. La rocca di Lizzami (come quella di Pradaglia che le.sta di fronte sull'altra sponda dell’Adige), è forse opera ilei tempi di Augusto (Baroni, Idea deila Storia di Vaile Infa rina, p, 151), eretta dalla patrizia famiglia Licinia, che le diede il nome. Nulla ci dice, la storia però di quel castello sino al 1014, quando vi dimorò l’imperatore Enrico'li (Muratori, A. I, M. E., Dis. XIX). Nel sec

. XII vi troviamo il guelfo Iacopino conte di Li zza n a e signore di Rovereto, che dopo molte guerre e sventure divenne signore di tutta la valle. La sua unica figlia Sofia (che, lui vivo, gli .moriva il figlio Luigi) portò in dote al marito Castelbarco il castello colle dipendenze. Dal sec, XII al XV signoreggiarono qui i Ca stelbarco, sino a quel Guglielmo che nel 1439 vide rovinato il castello, dalle artiglierie di Venezia (Sanuto, e Magata, Cronaca Veronese, P, li, voi. 1, p. 164), che poi

lo distrussero come anche i castelli di Albano e Nomosino. Da quel tempo il castello più non risorse; e non resta che qualche avanzo dell 1 antico mu raglio ne ed una cisterna. Sul colle sorge ora una villa' dei Baroni Lindegg. Guglielmo di Castelbarco, signore di, Lizzana, fu grande amico degli Scaligeri, da Alberto (1301) sino a Can Grande (1329), Guglielmo fu anche nominato podestà di Verona nel 1284-(Dalla ' Corte, Storia di Verona , T. II. Lib. X. p, 50), rieletto nel 1285, confermato nel 1289. Nel 1302

andò a Verona ambasciatore di Filippo P. V..di Trento per far pace con Bartolomeo,-Guglielmo e gli Scaligeri ebbero-, in-seguito continue ami che voti relazioni. Egli inori nei, ,1320 (secondo il. Corte) O' 1319 1 (secondo lo Zoili) a Lizzami; ma il suo corpo fu sepolto a Verona, Visse sempre la. tradizione che Dante abbia dimorato, ospite di Guglielmo, nel -castello di Lizzana.. venutovi da Verona, ove era ospite degli Scaligeri; celie--di lassù abbia vista la mina che-nel fianco tAdif/e percosse

, (Fra I vari ■ lavori scritti sull’argomento- vedi spe cialmente : Giuseppe Telaci, Intorno ' alla dimora di lìmite al castello 'di Lizzana,- Rovereto; Marchesani, 1834; Lettera di Giuseppe Tetani in aggiunta ad altra lettera sita intorno alla dimòra di Dante al castello dì Lizzana;- Id. ib. 1835; Raffaele- Zotti, Sulla.• visita e dimora di Dante nel Trentino; Rovereto, Canino, . 186-4). Il prof.- Lutteri. aveva .scritta questa epigrafe, da iporsi sul -luogo -ove sorgeva il castello: Opra di mano

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Books
Year:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Page 140 of 200
Author: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Place: Trento
Publisher: Scotoni e Vitti
Physical description: 200 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.579
Intern ID: 330479
' — 142 — ^ . V ■ 1605, da esso anno in poi si doveva stare a quello. Tirolese, mentre per l’avanti si ricorreva a quello di Trento. Colla permuta seguita fra l’Arciduca Sigismondo ed i Firmian nell’anno 1473 4 ), questi conseguirono nella Giurisdi- • zione di Castello molte rendite oltre molte altre nella Valle fra cui la metà delle decime che in essa egli godeva, restando però a lui il diritto giurisdizionale del Comitato. Sotto uno dei Principi Cardinali di Trento (die pare sia stato

Lodovico) si.fecero delle trattative per permutar Trodena .con Castello; ma la cosa restò inefettuata. L’Arciduca Ferdinando Carlo trovandosi stretto da ur genti bisogni pecuniari Panno 1648 infeudava della Giurisdi zione-di'Königsberg, Salorno, Enn-Caìdif la famiglia Zenobio veneta, e quindi anche, il Vicariato di Castello passò ad essa. . Coll' art. XIV dell'infausto Trattato dei 24 luglio 1777 fra ària Teresa ed il Vescovo di Trento la giurisdizione di Castello,, sciolta dal vincolo feudale verso

casa Zenobio, venne cessa al Vescovo, e da lui incorporata alla giurisdizion di Flemme. La Sovrana si riservò però « quo ad proprietatem le selve, le case, i fondi ed altre simili cose camerali», beni che ai giorni nostri spettano all’Erario. Nell'atto 24 luglio 1777 era detto solamente che si cedeva Castello coi suoi Nasi; per il che restava dubbio sulla cessione delle altre Ville della Giu risdizione; e però con Atto dei 27 ottobre 1778 il Governo au- striaco-Tirolese dichiarò che nella cessione

del Giudìzio di Ca stello s’intendevano comprese anche le Case Romane, le Ville di Molina, Stramentizzo, Capitana, Valfloriana ed Antefivo con quella parte di Paneveggio che è situata nella Valle di Flemme. Il Véscovo ricompensava l’Austria per la cession di Castello colle giurisdizioni dì Levino e Termeno, e per quella di Ante rivo colia piccola giurisdizion di Grames, di cui erano infeu dati i Signori Barbi di Segonzano, I Zenobio a loro volta pei loro diritti feudali sulla giurisdizion

di Castello vennero rein- / tegrati da Casa d’Austria con Termeno ; la dove ì Barbi conti nuarono a tenere la loro giurisdizione a nome di detta Casa, i) A pag. 46 invece che 1493 leggasi 1473.

5
Books
Year:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Page 24 of 200
Author: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Place: Trento
Publisher: Scotoni e Vitti
Physical description: 200 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.579
Intern ID: 330479
— 26 — aver soggiornato per breve tempo nel luogo che ricevette il suo nome, ! M. r Alberti nella sua Miscellanea ricorda il Breve di fondazione delle Chiese di Caldano, di Termeno e di Castello, che si pretende, osserva egli, con scorate da S. Vigilio, Esso chiaro scrittore non dice qual Castello sia stato quello accen nato dal Breve: il Carperò nell’indice degli «Annali Alberti» lo mette «Castello di Flemme»; per il che si dovrebbe tenere che S. Vigilio sìastato nella Valle e l’abbia

evangelizzata. Ma prima di tutto è da osservarsi che l'Albert! di dette chiese scrive «si pretendono consacrate da S. Vigilio»; non s’appoggia quindi che su una qualche tradizione che io non intendo punto riget tare ; ma l’Alberti e la tradizione a cui s’ appogiò intende pro prio pel detto «Castello» quello di Fiemme? Non consta punto; e non ò neanche possibile che la detta tradizione od asserzione parli della Chiesa di Castello di Fiemme, Se la tradizione avesse accennato a quella Chiesa, essa tradizione

dovrebbe sussistere in Fiemme.; ma .non vi corre punto. Quindi non può essere stata la Chiesa dì Castello di Fiemme la supposta consacrata da 8. Vi gilio, ma sì quella di qualche -altro castello del Trentino. Bel resto ci sa assai improbabile che 8. Vigilio dalla sponda destra dell’Adige sulla quale si sarebbe trovato, oppure anche da Trento siasi portato nella nostra Valle tanto lontana, sì riposta e silvestre senza aver lasciato traccia di se in altre consacrazioni o predicazioni sulla vìa percorsa

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Trentino orientale ; P. 1 : Val d'Adige inferiore e valli del Brenta e dell'Astico.- (Guida del Trentino ; Vol. 3)
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Page 396 of 486
Place: Bassano del Grappa
Publisher: Pozzato
Physical description: IV, 459 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; f.Führer
Location mark: I 101.436/3
Intern ID: 334153
(Bonelli ,, .Notizie eco., II, p. 90), in cui è fra i testimoni un Giorgio. ,d*Ivano,/La. famiglia d’ Ivano andò presto in'deca denza; e nel 1296 il castello era in potere di Rambaldo di Caatelnovo, e nel 1311 dei costui fratello .Biagio I che fu grande partigiano degli Scaligeri. Gli successe, nel 1331, il figlio Antonio, che divenne signore anche eli Strigno e Tesino-; ed a questo il figlio'Biagio li, che, sollevatosi contro Francesco di Carrara signore della Vaisugana, perdette nel 1365

e Castrono, che lo. conservarono anche sotto la si gnoria di Francesco Novello-da Carrara (1402) e- poi -dei. Ve neziani (sino al 1412)..;Nel 1412 il castello passò all'arciduca Federico d’Austria, che ne fu in vestito dal vescovo di ! Feltro. Giacomo 1 Trapp nel 1455, per- danari prestati all’arciduca Sigismondo, ottenne, in pegno il castello d’Ivano, che nel 1487 venne, poi occupato dai ■Veneziani, che lo ri perdettero nel 1488. Il castello ritornò allora all’arciduca Sigismondo ; e nel .1496, • per

. danari prestati all’ imperatore Massimiliano, passò alla famiglia dei baroni Wolkenstein-Eodenegg. Nei 1509 vi dormimna notte l’imperatore Massimiliano, diretto a Padova. Al tempo della ribellione dei contadini (1525) Giorgio Puhler, crudele capitano del castello, fu assalito, con 15 dei suoi, presso la Chieppena -dai sollevati, ed ucciso con un’ archi bu giata, da certo Mengarda di Samone, 11 castello fu messo a sacco. Narra il 'Gastelrotto che il Cadavere del Puhler fu portato sotto l’olmo.della

piazza di Strigno accanto alla pietra, chia mata -fin.,verso da fine del secolo XVII del mal consiglio , e che--tutti ì capi di-famiglia gli. diedero uno schiaffo sul volto, tranne certo. Niccole'tti d’Ospedaletto, suo compadre; che; - per essersi ■rifiutato,, ottenne poscia e per se e per tutta-la'' sua discendenza (che nel 1790 1 si era già'propagata in -12 famiglie), ampia facoltà .di pescare,. cacciare e portar- armi. —- Do mata la ‘ rivolta, il castello 1 tornò ai Wolkenstein-Eodenegg (che

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Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Trentino orientale ; P. 1 : Val d'Adige inferiore e valli del Brenta e dell'Astico.- (Guida del Trentino ; Vol. 3)
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Page 180 of 486
Place: Bassano del Grappa
Publisher: Pozzato
Physical description: IV, 459 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; f.Führer
Location mark: I 101.436/3
Intern ID: 334153
-in cucina. — l J er salire sulla torre si superano dapprima alcune strette sca lette di legno che le girano attorno, finché essa resta rinchiusa fra le pareti del Castello, e che si internano quindi ripide 6 strette in essa, quando -questa sormonta il Castello, e do mina libera qualsiasi altro fabbricata della città. Alla ter razza superiore, circondata da alta merlatura,, si giunge spin gendosi per angusta e stretta porticina; e di lassù si ab braccia con uno sguardo la città, i colli che la allietano

verso oriente,, ed i monti che, come scenari di teatro, si dilungano verso N e S, fiancheggiando la valle dell’Adige (Vedi: N. N., Il Castello del Buon Consiglio di Trento, VI Ann., p. 198 ; -— Francesco' Melzi d’ EHI, Il Castello di Trento, in Ateneo Ligure, Anno XII, Luglio Ottobre 18-89. Nello stesso numero dello stesso periodico- è pure stampato tutto il poemetto di Andrea Mattioli: Il Magno Palazzo del Cardinale dì Trento), A NO del Castello, in capo alla Via S. Martino, e non, lungi dall

’ alveo antico dell'Adige, sorge la Torre Verde, Essa era unita in antico- al Castello mediante un braccio di mura. E a pietre a bugnato corrose dal tempo, ed à una singolare forma semicilindrica. E coperta da un tetto aguzzo a tegole verdi e gialle, d* effetto strano e pitto resco. Una tradizione,, che la vuole, più antica della torre d'Augusto, narra anche che essa era luogo di supplizio per i condannati, i quali, introdotti in, essa per certa porticina, precipitavano in un trabocchetto, pieno

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Category:
Linguistics
Year:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Page 12 of 90
Author: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Place: Trento
Publisher: Marietti
Physical description: 85 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Subject heading: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Location mark: II 89.165
Intern ID: 165420
ai suoi successori la stessa corona de Mes sotto la stessa pena, se per loro negligenza avessero a perderla. Il Vescovo promette ai fratelli Arnoldo, Anselmo e Eodogerio che nella suddetta co rona de Mez non porrà senza il loro consiglio nessun castellano, e che non porrà nella casa che vi ha nessun gastaldione, nè alcun altro per custodire detta corona, che loro possa arrecar danno (Kink, p. 51). Questi due documenti ci portano la certezza che il castello in parola, la corona cioè di Mezo

od il castrum Mezi è tutto una cosa, e che da corona fu generato il nome che si diede a quella parte dell’ abitato che si trova e si trovava dispersa in masi e casali sulla sinistra del Kos, dominata dal castello (dalla corona) collocato a grande altezza nella parete del monte soprastante, poi che questa parte dell' abitato, al basso dove erano i due ca sali, comincia a portare o portava appunto il nome di Corona di Mezo, ove il Vescovo aveva pure la sua casa nella quale era solito mettere il gastaldione

. Da ciò risulta dunque ancora cbe la sede del gastaldo od il centro della gastaldia, e quindi la suc citata canipa erano veramente in Mezocorona. Donde dunque questa denominazione? Non certo da altro che dalla corona o dal castello soprastante a Mezo, alla pianura, il quale castello o corona non era cbe quello che si trova tuttodì come annidato nel masso, ed ora è detto di s. Gottardo. Il vocabolo latino corona con verbo relativo significa cin ger all’ intorno,. e si dice per lo più per assediare

, corona par lando di mura, è il risalto col quale si ornano e muniscono i bastioni e baluardi, corona è quindi un luogo fortificato, circon dato da muro all’ in giro, in fine un castello. Chi osserva anche da lontano il luogo dove è collocato il castello di s. Gottardo non può dubitare cbe sia stato quasi inaccessibile corrispondente all’ idea di corona ; chi poi volesse portarsi fin lassù, cbè la fa tica dell’ ascesa sarebbe rimunerata da una bellissima vista, ve drebbe che dalla parte esterna lungo

9
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Category:
Linguistics
Year:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Page 20 of 90
Author: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Place: Trento
Publisher: Marietti
Physical description: 85 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Subject heading: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Location mark: II 89.165
Intern ID: 165420
castello di s. Pietro di Mezo. Nella citata vita di Egnone (Zeit- schrift cit. p. 83) si dice che Egnone investì in questo anno, ai 20 marzo, Wolfelino di Sebriach, plenipotenziario del conte Mai- nardo del Tiralo, a nome di questo del castello dì s. Pietro di Mezo, morto essendo Àdelpreto del fu Vaia di Mezo. Che il ve scovo Egnone infeudò de castro s. Petri in Metz il maestro della Curia di Mainardo, Wolfelino a nome di quegli si riporta anche altrove (Bep. 21,2 e Begesti citati

, N. 96). Ci troviamo dinanzi ad un nuovo castello, posto a Mezo s. Pietro. La sua posizione non è accertata. Del resto nelle carte medioevali si fa presto a chiamar castello anche un abitato che non aveva 1’ aspetto che noi sogliamo attribuire ad un castello. In ogni modo questo ca stello è pure a Mesa, che è pur sempre la denominazione comune, per tutto il piano. 1 Una più importante notizia ci porta lo stesso anno 1271, dalla quale si perviene alla prima, chiara ed indiscutibile sepa razione della pianura e dell

dall'Adige fino alla sommità del monte e dalla chiusa di Mezo all’ ingiù (il suddetto Punchelmandel), e poi tutto quello che hanno in Cortineg (Cortina), col patto che in detti 1 Di questo castello e dei suoi giurisdicenti v. in fine 1’ Appendice,

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Year:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Page 47 of 200
Author: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Place: Trento
Publisher: Scotoni e Vitti
Physical description: 200 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.579
Intern ID: 330479
1 rapporti però degli appartenenti al Comitato o giuri sdizione di Castello sia riguardo ai Dinasti sia fra loro, non erano punto eguali, ma vanii. Oapriana, Yalfloriana e 8tramen- tizzo erano in tutto dipendenti dai Dinasti e possedevano' le pro prie terre a titolo enfiteutico ; ed in via econoinico-amministra- tiva non avevano punto a che fare coi nominati villaggi. Gli Arimanni abitanti nel raggio della Comunità all' incontro non dipendevano dai Dinasti che per riguardo alle prestazioni

do vute e, per riguardo giuridico, per quel tanto che toccava i loro beni enfiteutici od arimanici, mentre sotto aspetto econo mico amministrativo godevano in tutto e per tutto le preroga tive della Comunità. Gli abitanti della Regola di Castello non Arimanni dinastiali sottostavano ai Dinasti per l’amministrazione della giustizia; nel rimanente godevano come i primi i privilegi della Comunità; e per questo essa tenne sempre nella Regola di Castello un regolano che la rappresentasse *). Dissi che

' i dinasti costituirono pel Comitato di Castello una specie di amministrazione giudiziaria; ma — nell'epoca in discorso — con essa piu che render giustizia pare abbiano avuto di mira impor e rascuotere pene e inulte, dovendosi credere che le cause siano state petrattate dai giurati e Scario per gli Arimanni che appartenevano alla Comunità, e per gli altri dal Dogano e dai loro giurati o Sacramentali. — Con questa istitu zione giudiziaria per gli appartenenti alla Comunità vennero lesi i Patti-Gebardini

, poiché in forza dì essi l’amministrazione della giustizia doveva farsi dallo Scario e Giurati coll’assistenza del Gastaldione, Ciò non per tanto sia i Castellani sia gli altri Arimanni della Comunità dovettero concorrere ognora al paga mento delle arimanìe vescovili. Nè fu solo in questo che i di nasti violarono ed ebbero in non caie i Patti, ma come già al trove si osservò aggravarono ben presto la loro gente, anche quella di essa che apparteneva alla Comunità e quelli della Re gola di Castello che

non erano punto Arimanni, di imposizioni ed angherie 2 ). Solo si astennero da imporne pel titolo diretto D I rapporti come gli abbiamo esposti degli appartenenti al Comitato di Castello ci appariscono propriamente tali e quali dal principio del 14.° se colo in poi; ma non v’ lia dubbio che erano gli stessi anche pei* F avanti. a ) Doc. del 1293.

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Trentino orientale ; P. 1 : Val d'Adige inferiore e valli del Brenta e dell'Astico.- (Guida del Trentino ; Vol. 3)
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Page 75 of 486
Place: Bassano del Grappa
Publisher: Pozzato
Physical description: IV, 459 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; f.Führer
Location mark: I 101.436/3
Intern ID: 334153
J/. Zvfjn.a (ni. 1858). Le vecchie case salgono a scalea su pei* il monte ; e sur uno sperone di esso ir un rudero di vecchia torre. Nel 1857,. negli, sterri per i lavori della ferrovia,, si scavarono qui molte tombe dell'epoca romana. Nel 1255 il vescovo Eguone concedeva Sur rovai! e ai Castel bar co . clic vi erigevano un castello 1 contro Medino (Bottelli, Notizie sitjriche, II, p. 586). Come indica il nome, il castello serrava la ralle, in relazione audio col castello di 8. Giorgio sulla d. dei fiume

4 sull' Al tissimo). A, SO 1 del paese, su in a Do, sorgono le rovine del castello di 8. Giorgio, ed ai. piedi di osso la frazione di Vil letta (e. 36 ; ab, 148), presso cui resta ancora un pezzo del ni tira gl ione che scendeva sino al fiume pei" chiudere la valle. A Chizzoia (il cui noine è una corruzione di clusoria - elusola " piccola chiusa) si scoprirono, in varie epoche, monete ed altre antichità romane (Orsi, Topografìa, eco., prig. 9). Nel 1.162 i fratelli. Bartolomeo e-Nicolò 1 Sajaiii

, venduto ai conti d"Arco il cartèllo ili Drena, vennero a ritirarsi nel castello ili 8. Giorgio (detto dal volgo Castel fajori) ili Chizzoia (Zolli, \. Lagarina, 1, 73). Nel .111)0 anello ì signori, eli Chizzoia si trovano, assieme con altri dinasti della valle, al seguito dLEn* vico VI. Sul principio del sec, XV il. castello era già diroccato, • Dopo la chiusa di Serravalle-Chizzola la valle si allarga: 0*1 i campi che .nc coprono.il fondo .portano ancora ì mesti, segni delie ultime inondazioni doli

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Category:
Linguistics
Year:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Page 51 of 90
Author: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Place: Trento
Publisher: Marietti
Physical description: 85 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Subject heading: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Location mark: II 89.165
Intern ID: 165420
al castello di Mezo Corona, significhi appunto dinasti ; fin ad ora abbiamo ri scontrato il titolo di dominus preposto al nome personale, non al castello, per il che si ha a ritenere che i Mezocorona, o meglio tradotto ora in tedesco Cronmez (come appare anche dalla sud detta lapide) abbiano avuto la giurisdizione, per cui il nome di Mezocorona viene a significare ora, non più soltanto 1’ antico ca stello, la villa, il casato antico dei Mez, ma anche la giurisdi zione che si estendeva, dal castello alla

che in questa investitura del 1391 i feudi locali sono detti di Mecio s. Tetri e di Mezio Corona . Dal grande numero di beni feudali sparsi per tutto il paese si dimostra che potente era il casato dei Mez o Cronmez, il quale ci vìen nominato d’ ora in poi sempre con questo ultimo nome. Un Giorgio, altrove Gasparo, Schenk era nipote del ric chissimo Nicolò Vintler, il possessore del noto castello di Rungel- stein (Zeitschrift cit. del 1866) ; nel 1400 Nicolò Vintler comperò per sè e per suo nipote

Giorgio una porzione del castello Formi- 1 Pubblicata in fotografia nelle Notizie eco., e riprodotta nel testo tedesco e volgarizzato negli Schiarimenti eco, p. 104, 2 Vedi anche la carta geogr, delfini eh.

13
Books
Year:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Page 59 of 200
Author: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Place: Trento
Publisher: Scotoni e Vitti
Physical description: 200 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.579
Intern ID: 330479
dal fabbricacene ; e lo fece « prò graiuitis serviciis nobis per » dictos homines et comunitatem impensis » 1 2 3 ). Lo stesso Ot tone, probabilmente nel medesimo anno 1310, che fu l’anno di sua morte, per grazia speciale assolse ed esonerò Flemme dalla corresponsione di 75 Marche veronesi annue che doveva al Di nasta di Castello. Ed essendoché la Regola di Castello continuò a pagare la sua quota di 100 lire veronesi anche in seguito, essa ne fu esonerata dal Conte Enrico con atto dei 12 marzo

1329 2 ). Da quanto abbiamo più sopra esposto pare che nei primi anni del dominio del Conte nella Valle egli vi sì abbia fatto rappresentare dal JDegano di Castello ed in seguito da propri Capitani 0 Gastaldioni ivi residenti; ciò che fecero poi anche i di lui tìgli* Nel 1303 — quindi durante il dominio tirolese — abbiamo un atto speciale del Vescovo Bonacolsi riguardante .Flemme, ■come tutto il Principato: una imposizione cioè di 40 soldi per foco; per sopperire così alle strettezze finanziarie

Chiesa di Trento » accampavano delle pretese sui monti di Flemme e molestavano perciò i valligiani. Contro; tal « gente maligna » i Fiemmesi fecero ricorso al Ve scovo di Trento Enrico, il quale fatte esaminare parecchie per sone di elevato rango, e di buona fede, le quali confermarono con giuramento che molte alpi, boschi e montagne appartene vano già da 200 e più anni agli abitanti della Valle, con Atto dei 2 Aprile 1313 dato nel Castello del Buon Concilio di Trento ne contìnuo a quella e ratificò

il possesso nel modo più ampio 1) Doe.ti dell’Arch. della Comunità. 2) perg. dell 1 A.veli, di Castello. 3) Boneìlì M. E. T, p. 82.

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Category:
Linguistics
Year:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Page 29 of 90
Author: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Place: Trento
Publisher: Marietti
Physical description: 85 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Subject heading: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Location mark: II 89.165
Intern ID: 165420
Àdelpreto di Mezo appunto il castello di Mezo e di Corona di Mezo, per 150 marcile nel 1293 (ivi), ed inoltre tutti i suoi diritti in Castelcuco 1 e Castellano (Duine 1. c. p. 115). Questa sarebbe la prima notizia dell’ esistenza del castello posto ai piedi dell' an tico castello Corona, cbe oggi è castel Firmian. 2 Sembra che Mai- nardo abbia poi, come soleva con feudatari da cui comperava, dati ancora ai Mez dì due castelli, perchè li troviamo in pos sesso degli stessi, 3 ma non più come

sudditi diretti del Principe di Trento, ma del Conte di Tirolo, e da quest 1 epoca Mezo Corona cominciò a germanizzarsi. Mainardo II morì nel 1295 e gli successero i suoi figli Ottone,-Luigi ed Enrico, l’ultimo fu quello che sopravvisse agli altri. Al loro tempo fioriva nel 1305 un Nicolò pievano di Mezo, perchè la residenza della parecchia col cambiamento del Signore feudale del castello o dei due castelli, non si cambiò, nè 1’ alta dipendenza di Mezo Corona per il feudo comunale dal Vescovato

questo castello non fu mai ente feudale durante il tempo elio lo ebbero i Mez. "V. anello " Schiarimenti „ eco. p, 97, ove esso apparisce come possesso allodiale della famiglia dei Mez e poi Firmian, per le disposizioni di carattere pri vato fattevi da Dorotea di Mez e da Nicolò Firmian. 3 Un Arnoldo, figlio di Ugone o Utone di Mez, era capitano in castel Porgine por Mainardo nel 1291 (Doc. di Pine).

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Category:
Linguistics
Year:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Page 85 of 90
Author: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Place: Trento
Publisher: Marietti
Physical description: 85 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Subject heading: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Location mark: II 89.165
Intern ID: 165420
m MEZ0C010NA 81 la regolaneria maggiore, e che questa passasse coi suoi feudi a Wolcmaro ed ai suoi successori è cosa usuale ed ovvia. Il titolo di Burgstall che porta Wolcmaro e che conserva rono i suoi successori (signori di Sporo e di Burgstall) non deriva in origine per quello che loro spettava come feudo in Mezolom- bardo, per il dosso cioè del Castelaz (detto in tedesco Burgstall) coll'annessa, limitata, giurisdizione sull’antico castello di s. Pietro di Mezo, ma da altro Burgstall di cui

sotto. Ma sta a vedere se il presente castello di Mezolombardo sorga veramente sui ruderi dell’ antico, e sul dosso del Castelaz. Sappiamo soltanto che nel 1609 c’ erano i ruderi dell’ antico e che del presente castello solo ima torre è di natura feudale; occorrerebbe conoscere la storia della sua costruzione. Il risultato di ulteriori ricerche sul dosso detto il Castelaz ci allontana dall’ammettere che l’ antico castello sia stato su uno dei tre colli suddetti, e ci in ver te con vera sorpresa l’an

ed altri oggetti. Del dosso quasi intieramente spianato non esiste ora che ima piccola parte verso sera, lungo la strada. La sua posizione non è però tanto rialzata e non soddisfa all’idea che ivi sia stato collocato un castello, a meno che il paese di Mezo s. Pietro non si estendesse anticamente a settentrione dei Castelazi, nel luogo detto la Calcara, come asserisce in più luoghi il D.r G. De Vigili, e a mezzodì degli stessi nel luogo detto le Nogarolle, ove quando -si costruirono i nuovi argini del

16
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Category:
Linguistics
Year:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Page 86 of 90
Author: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Place: Trento
Publisher: Marietti
Physical description: 85 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Subject heading: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Location mark: II 89.165
Intern ID: 165420
Quel dosso poteva in questo caso portare un castello che custodisse la via. Queste circostanze, la mantenuta denominazione popolare del Castelaz, come la rinvenimmo nel 1517 ed anche poi, indi il significato della parola tedesca di Purgstall, che vuol dire sito ove sorge un fortilizio o castello, ed in fine 1’ esser quella località passata e posseduta fino ad oggi dai discendenti- degli Sporo sono argomenti non ispregievoli per ritener quel luogo come punto ove sorgeva l’antico castello di Mezo

). Il dosso del Castelaz, che aveva riscontro nel dosso di Cantatone e nella collina di Grumo, per il successivo alzarsi del suolo scomparve quasi nel piano, come anche questi due ul timi ora di poco lo sovrastano. Anche a Fai esiste un dosso detto il Castelaz, che può esser stato V antica residenza del dinasta, ma che non può aver che far nulla col castello di Mezo s. Pietro. Per Wolcmaro di Burgstall, capostipite degli Spaur (an ticamente Spore), stralciamo dalla monografia di lui scritta dal

P. Ladurner (Archiv fur Gesch. u. AUerth. Tiróls , Innsbruck, 1865, p. 134-180) le seguenti notizie. Fu oriundo del villaggio di Piroio e sembra esser stato imparentato colla famiglia tirolese dei no bili di Rovina. Prese attiva parte agli avvenimenti del paese e fu favorito di Enrico conte di Piroio, duca di Carinzia ed ex re di Boemia, il quale gli affidò nel 1312 la custodia e la giurisdi zione del castello di Sporo (minore), o di 8. Anna, detto in do cumenti del 1385 ed altrove castrum Spuri Rovinae

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Books
Category:
Linguistics
Year:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Page 88 of 90
Author: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Place: Trento
Publisher: Marietti
Physical description: 85 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Subject heading: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Location mark: II 89.165
Intern ID: 165420
di Sporo che dopo il 1371, quando si estinse intieramente quella degli antichi nobili di Sporo. Lo dovico dì Brandenburgo aveva fatto occupare dopo la morte di Wolcmaro tutti i suoi feudi : Molten, Visione, la Rocchetta, Sporo, Valer; Molten e Visione ottenne Corrado di Schemi a ; più tardo però, dopo il 1346, ottenne Baldessare eastel Sporo e gli altri feudi di ritorno, non più però 1’ avito castello di Burgstall vi cino a Molten. Può essere che per ricordare 1’ avito castello sia stato dato il nome

di Burgstall a quello che era stato il castrum s. Petri de Mezo ? Ma dove questo era precisamente, come si è detto, noi non sappiamo ; se al Castelaz, sul dosso di s. Pietro, su quello della Porr escila o sul dosso Serafino, 1 ove sorge il moderno castello di Mezolombardo. 1 II citato documento del 1517, il cui testo ci fu gentilmente co municato all’ ultima ora, conferma che 1’ antico castello era sul dosso Se rafino. Riproduciamo quello che in proposito abbiamo chiesto, cioè i, confini del dosso ove

fu il castello : “ .... Dicimus et pronuntiamus : Dossum buschìvum dictum et no minatum el Castelaz, quod lingua Alemanica appellatur Pufgstol, ut con stat in investitura eiusdem, in quo alias fuit certum castrum situm in pertinentiis villae Mecii saucti Petri infra hos confines; videlicet versus, mane apud viam eomunum, que tendit usque ad iufrascrìptos terminos terminantes infrascriptum casale nominatum el casal de Seraphin; versus meridiem apud quendam tor.entem seu alveum, per. quem aliquando dis currit

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Books
Category:
Geography, Travel guides
Year:
1891
Trentino orientale ; P. 1 : Val d'Adige inferiore e valli del Brenta e dell'Astico.- (Guida del Trentino ; Vol. 3)
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Page 375 of 486
Place: Bassano del Grappa
Publisher: Pozzato
Physical description: IV, 459 S. : Ill.. - 2. ed.
Language: Italienisch
Subject heading: g.Trentino ; f.Führer
Location mark: I 101.436/3
Intern ID: 334153
castello, ancora maestoso e pittoresco nelle sue rovine. È ri tenuto di origine romana ; e vi si «trovarono infatti diverse monete imperiali. Distrutto dai Franchi nel 590, venne in seguito, a quanto c redesi, rifatto dai Longobardi. Il più an tico documento che parli di esso non è però che del 1331, Venne preso e rovinato dagli Scaligeri nel 1385, ma ben presto rifatto. I signori di Castelnovo tennero qui sede e giurisdi zione sino al 1412, nel qual anno Federico, duca d’ Austria e conte del

Tirolo, venne a porvi l’assedio. Lesina, moglie di Giacomo da Castelnovo, li ; -15 Agosto dovette,- arrendersi. Il duca vi tenne giurisdizione col mezzo di capitani, uno dei quali, Baldassare di Welsperg, signore di Primiero, nel 1465 lo ottenne in:pegno dall 1 arciduca Sigismondo, La.casa'giurie- dicente Welsperg dopo il 1500 vico strusse il castello, ren dendolo più grande, forte e decoroso di prima; ed angariò la Comunità in mille maniere. Casa d’Austria ricuperava tale giurisdizione nel 1632

, e nel 1653 la dava al barone Michele Fedrigazzi (in cambio di Nomi) che la restituiva nel 1659. Nel 1661 l’ebbero in pegno i conti Giacomo e Marino Natali di Venezia, che la ritornarono nel 1662, L’arciduca. Ferdinando Carlo la conferì in feudo pignoratizio al barone Giovanni Andrea. Giovane]!!,, la cui famiglia nel 1679 la ottenne in feudo ereditario anche per le femmine, Nel 1788 il comune divenne padrone del castello, dando in cambio al conte Giovanelli il soppresso convento delle Clarisse

'(v. p, 350); ed .il castello venne allora, per la massima parte, diroccato a furore di po polo, il quale temeva che il Giovanelli avesse a pentirsi dello scambio fatto, e volesse ripiantare.;colassi! la sede della aia giurisdizione,. Quanto di esso restava,, divenne in seguito pro prietà privata. Nel 1831 il Giovanelli .rinunziò al governo anche, la giurisdizione feudale, ir- Castel. di S. Pietro, detto,.comunemente Castello dei Tre Comi, in causa di tre brani di mura che ancora sussistono. Sorge- sulla

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Books
Category:
Linguistics
Year:
1891
Toponomastica storica di Mezzocorona
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Page 15 of 90
Author: Reich, Desiderio / Desiderio Reich
Place: Trento
Publisher: Marietti
Physical description: 85 S.
Language: Italienisch
Notations: Aus: Archivio Trentino ; 10,1
Subject heading: g.Mezzocorona ; s.Ortsnamenkunde
Location mark: II 89.165
Intern ID: 165420
staldione ed il campano ed anche quelli sui quali aveva diretto dominio feudale, o gli uomini patrimoniali in Mese, che è anche qui nominato per 1’ abitato sottostante alla corona od al castello. L’ esser stato questo saccheggiato ci induce a credere che i ca stellani tennero però, malgrado il bando avuto, le parti del Ve scovo. Di questo stesso anno 1210 il Repertorio dell' archivio vescovile ci istruisce {Bei). 28,9) che, forse subito dopo la guerra, furono manifestati i beni ed i diritti del

Principe vescovo in Mez, e non dicendosi niente altro che ne aveva anche in Mez “ dalla parte verso Corona „ anche qui è da ritenersi il Mez per denominazione generica per tutto il piano, che sembra quindi (almeno fino a quest 1 epoca) avere formato un complesso di abi tato senza altra determinazione che quella di Mez, il piano cioè, verso il castello o la corona, ove era, dal detto di sopra, la gu stai dia e la canipa vescovile. 1 Però (jRep. ivi) è nominata allo stesso anno 1210, una 1 La gastaldia

e la canipa non potevano essere nella Corona, es sendo ciò evidentemente impossibile per la postura e la ristrettezza del luogo. Si ritiene così anche dal Thtinn, che la canipa sia stata nei fab bricati che si trovano ai piedi della Corona vale a dire nelle antiche can tine Firmian, passate ai Chini, poi Thunn ed ora Martinelli, che sono di costruzione antichissima anteriore al sesto acuto, quindi forse del secolo X al XII, o forse in quella piccola parte dell' odierno castello Firmian che mostra

costruzione del medio Evo con grosse muraglie, cioè le cantine e gli avvolti del piano terra (Thunn). V. a proposito Schiarimenti alle No tizie della Chiesa di Mezzotedesco dello stesso autore don C. ZATJOLLO, Ala, 1890 : a p, 87 e 96. A p, 99 inette come probabile sede di uno dei suddetti casali 1’ antico caseggiato o castello alle Tre Torri, ora palazzo Thunn. A settentrione di dette Caneve, fra esse ed il moderno castello Firmian, passava 1’ antica strada che saliva rasentando 1' altura posta sotto

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Books
Year:
1891
Notizie storico-statistiche sulla Val di Fiemme
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Page 141 of 200
Author: Delvaj, Giorgio / Giorgio Delvaj
Place: Trento
Publisher: Scotoni e Vitti
Physical description: 200 S.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.579
Intern ID: 330479
finché la cessero ai Zenobio die la congiunsero al Giudizio di Königsberg. 11 Vescovo prese possesso della novella Giurisdizione nel 1779 a mezzo del Commissario Alberti.- Così Castello venne a formare da allora in poi un corpo solo colla Comunità di Fiemme non solo per riguardo economico, ma anche per ri guardo giudiziale. Colia nominata cessione esso correva però pericolo di perdere i suoi privilegi come membro della Comu nità, ma Maria Teresa con Sovrana risoluzione dei 26 Aprile e 6 Maggio

, 1779 volle che gli fossero conservati l ). Nota. È da notarsi che quantunque i Conti del Tirolo colla fine del 13? e col principio del 14? secolo siansi tro vati in possesso di tutti i beni della Valle che furono dei Si gnorotti laici, tuttavia per riguardo economico non li concen trarono tutti nella Signoria di Castello; ma gli unirono con diversi rapporti alla Signoria principale di Enn; epperò tro viamo che si pagavano canoni a Castel S. Giorgio, a Castel Enn, a Castel Caldiff, al Manajol

di Cavalese, il quale negli ultimi tempi spettava ai Zenobio; e ciò probabilmente fecero secondo l'originario dominio che ebbero su detti beni. Castello ha una popolazione di .1000 anime, e forma un Comune con Molina-Predaja. È Curazia di 1° ordine, ed ha fi gliali le Espositore dì Molina-Predaja, di. S, Lugano e di. Stra- mentizzo. Da diversi lustri vi risiede un Medico condotto per esso Castello, per Molina, per 8. Lugano e Trodena. Vi si tiene un mercato ai 18 marzo, ed un altro ai 12 e 13 dicembre

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