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Books
Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 147 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
dei monti di Lavorone e di Folgaria, ai piedi dei quali stanno i laghetti di Caldonazzo e di Levico: vista incantevole oltre ogni dire. Il castello di Pergine appartiene al primo periodo del medioevo: si ritiene opera dei Longobardi, che lo avrebbero eretto in luogo del fortilizio antichissimo di I enna, opera romana distrutta, sembra, dai Franchi nel sesto secolo, e della quale oggi non si hanno più vestigia. Fino al secolo XI il castello di Pergine fu tenuto da signori feudali, per lo più

messi dagli imperatori tedeschi nei loro passaggi, o calate in Italia: signori generalmente stranieri e tirannici. Contro uno di costoro, Gundibaldo di Baviera, i perginesi, stanchi delle . vessazioni continue che loro erano imposte, si ribellarono chiamando l’aiuto di Vicenza. Fra le varie vicende sue, il castello di Pergine conta pur quella di essere stato impegnato dal vescovo guerriero Egnone, abbisognevole di danaro per le sue guerre, ad Albredo dei signori di Mezzacorona, per mille e duecento

lire piccole. Nel secolo XIII passò ai conti del Tirolo, che vi posero dei loro ufficiali con truppe tedesche, dopo che per opera di Siccone da Caldonazzo, militante pel marchese di Brandeburgo, n’ebbero cacciati i Carraresi di Padova, che v’avevano piantato dominio. Il cardinale Bernardo Clesio, cedendo certi diritti della Chiesa tridentina su Bolzano, lo ebbe in compenso dall’arciduca Ferdinando d’Austria: e da quel momento il castello di Pergine restò sotto la giurisdizione dei principi vescovi

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