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Title A - Z
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Books
Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 87 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
Trento ed il Trentino cotesto Aliprando, inspiratore di versi tanto pietosi e gentili da meritare d’essere tramandati fra i secoli, di generazione in generazione. Alla morte del principe vescovo Carlo Emanuele — quello stesso coinvolto nella pietosa leggenda di Claudia Particella e di Castel Toblino — ultimo di casa Madruzzo, la proprietà del castello rimasto feudo della Mensa vescovile di Trento passo per trattative alla lorenese Carlotta di Lenoncourt: indi da questa alla famiglia del

Carretto da Finale — che ne vendette, dodici anni or sono, gli avanzi ad un signore di Trento, il dott. Francesco Larcher. Quale fosse questo antico castello, per tante ragioni rammentato nella storia del Trentino, ancora due o tre secoli or sono, vai la pena di trascriverlo da ciò che ne riferisce il crona chista Mariani, in un brano curioso del suo: Trento con-il sacro Conalio. « Castel Madrutio — scrive il Mariani — è posto sul sentiero del monte che domina « vai di Cavedine. È di fabbrica in isola

. «Sotto il castello verso ostro sta il.-villaggio Madrutio, che dipende; et a ponente « sta in declivio un gran parco piantato d’alberi, che per essere cinto di mura, serve non « men di serraglio per la caccia. Nel resto il castello ha il suo recinto con balouardi; è pro- « visto di pozzo e cisterna, d’acqua et ha un molino da mano. Si come nell’arsenale stanno « varie armature di guerra et alcuni pezzi di cannone, non essendovi più quel grande detto « la Madrutia, al peso di 7500 libre, il tutto

s’è devoluto questo castello, per linea « femminile ne’marchesi di Lenoncourt che lo ritenevano dallà Mensa Episcopale di Trento, « Patrona del dominio diretto. Cosi un castello stato per. tanti anni da fama e il fasto de’Ma- « drutiani Principi, e dove soggiornarono i figli dell’imperatore Ferdinando primo, in tempo che '« il baron Giovanni Gaudentio Madrutio fu loro aio, al presente non tiene altro di Madrutio « che il nome. Tanto , è vero, che Omnia oria occidunt, et aucta senescunt, dice

Sallustio. » E con questo di casa Madruzzo e del suo castello, per ora, basta. Nei dintorni di Vezzano si mostrano due dì quei pozzi glaciali, simili, à. quelli che già vedemmo sulla strada di Nago e di Loppio, detti «marmitte dei giganti». Uno di essi e il più notevole, detto dalla gente del paese buco di Maria la morta, fu scoperto dal chiaro geologo

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Books
Year:
1889
Italia Irredenta : paesi - storia - impressioni
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Page 182 of 379
Author: Chiesi, Gustavo / Gustavo Chiesi
Place: Milano
Publisher: Aliprandi
Physical description: 374 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: III 79.502
Intern ID: 333735
Ma anche senza cercare tanto alto, fino a Noè ed al diluvio, il Bondone ha la sua storia. I Madruzzo, dal loro vicino castello, da Calavino e da Cadine, venivano a farvi brillanti partite di caccia. Ed il Mariani, già tante volte citato, nel suo libro « Trento, il sacro Concilio e cose notevoli » narra che l’imperatore Carlo V, nel 1530, lo percorse in ogni senso cacciandovi ogni sorta di selvaggiume, sia di volatili che di quadrupedi. Il disboscamento sacrilego e venale, che come tanti altri

il quale il 17 feb- braio 1647 furono decapitate ed abbruciate, perchè dopo lè più atroci prove della tortura si erano dichiarate convinte di stregoneria, cinque donne di Villa r e dei dintorni, restando questo di Nogaredo uno dei più mostruosi processi eretti dall’idiotismo e dalla superstizione umana, che la Storia rammenti. Infine Nomi è uno dei paesi più antichi del Trentino: la sua chiesa esisteva già nel 1185: ed il suo castello ha forse origini romane. Fu tenuto a vicenda dai Castelbarco e dai

Busio : anzi lino di questi, Pietro Busio, durante la guerra rustica, scop piata nei Trentino sul principio del secolo XVI, fu, nel castello di Nomi, assalito dai suoi vassalli ed abbruciatovi vivo. È questo uno degli episodi caratteristici di quella breve, ma feroce jacquerie di cui allora fu teatro il Trentino. La valletta di Cei si apre sul fianco del Bondone, fra la Becca ed il Cornetto: ad oltre

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