Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
mal provveduta di viveri e di denaro, sollecitava 1’ abbandono di quel misero paese, Ogni cosa era stata distrutta, e nell’ andarsene, appiccò il fuoco al castello ed alla terra di Rovereto. I Veneziani riebbero tosto ogni terra perduta (25 luglio) ; ma, o ebrezza di vittoria, o desiderio di conquista, s’ avvanzano con la metà del loro esercito oltr' Adige e prendono il castello di Nomi, e con 1’ altra metà asse diano quello della Pietra, distendendosi sino a Mattarello. Due ponti, uno sopra
stato ucciso presso a Castel Beseno 3 ). Ivi ambedue furono sepolti con isplendida pompa, il primo in Duomo, ed il secondo nella chiesa di san Francesco fuor delle mura Q • e intanto che ciò seguiva, il conte Giulio Rossi, che avea avuta parte nel comando dell’ esercito veneto, .raccoglieva intorno a sè gli scarsi avanzi della strage subita, rientrava in Rovereto,- e si disponeva alla difesa. Ma era tempo che avesse da finire questa guerra fratricida. ut) Frapporti : Opera citata , pag. 513