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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 630 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
6. 1275. 2 decembre. Arrigo II, Vescovo Principe di Trento, investe feudalmente Pinamonte dei Bonaccolsi di Mantova della Corte di Castelbarco .... pag. 226 7. Restitutio Jurium Ecclesiae Tridentinae por Carolum quartum imperatorem, anno Dni 1347 . . . » 227 8. Convenzione dell’ anno 1363 seguita tra Alberto Vescovo di Trento e Rodolfo IV Duca d’ Austria come Conte del Tirolo . » 230 9. Altra del Medesimo Vescovo Alberto o Capìtolo allì Duchi Alberto e Leopoldo d’Austria, come Conti del Tirolo

dell 1 anno 1365 . . , . . . . » 232 10. Federico conte del Tirolo vieta al clero della diocesi di Trento e di Bressanone dì corrispondere con sussìdi ai collettori di papa Gregorio XII .... » 235 11. Serie dei Proyveditori o Podestà o Pretori dì Rovereto » 236 11. ö Frammento anonimo di Canzone, in volgare, d’un con temporaneo al tumulto - avvenuto in Trento nel- l’anno 1435 . , . , . . . . . » 238 12. Serie dei Podestà, Provveditori o Rettori della città di Riva 239 13. 1454. Convenzione

22. Passaggio dolle truppe imperiali comandato dal principe Eugenio per la Borcola, note » 284 23. Patente rilasciata dal principe Eugenio di Savoja ai sudditi dei Quattro Vicariati » 285 24. Lettera del cardinale Cienfuegos ai canonici di Trento concernente 1’ affare dell’ elezione a vescovo di Gio vanni Benedetto Gentilotti , » 286 25. Relazióne dell’Elezzione di Mons. Domenico Ant. dei Conti di Tliunn in Vescovo e Principe di Trento adì 19 giugno 1730 . . . . , . . , » 287

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 110 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
moglie, e con le figlie Adelaide ed Elisabetta *). Ma l’anno seguente (1254) muore il conte senza prole maschile, ed il Tiralo passa in potere di Maìnardo, come marito di Adelaide, figlia del defunto. Il Vescovo volge allora i suoi pensieri al successore di Alberto, e va a Capodistria ad ossequiarlo. Lo investe feudalmente di tutti i beni che i conti Ulrico, Giorgio e Federico di Piano riconoscevano dalla Chiesa di Trento, giurando fedeltà al Vescovo, e di mantenersi verso di lui nel debito

onore e giurisdizione i) ). Egnone n era fiducioso, ma Mainardo più sollecito di sè, che di lui, si teneva in segreti rapporti con Sodegerio e con Ecelino, allo scopo di soverchiare i disegni, che il Vescovo s’impegnava di realizzare, guadagnando alla sua causa le popolazioni occidentali del Trentino, il comune di Trento, e ì suoi cittadini. Ecelino avea in quel tempo riportata la seconda scomunica, ed era distratto nelle cose d'Italia. La città smaniava di togliersi dà un giogo che ogni giorno

le si rendeva più pesante, e Sodegerio, visto come stavano le cose, s’indusse a seguire la corrente. S’ unì ad Azzone e Aldrighetto di Castelbarco ; e in un bel giorno dei primi di aprile 1255 scoppia la rivolta 3 ). Gli Eceliniani sono scacciati, e la città, e le castella ricadono in mano del popolo; cosa che fé’ dire essere stata Trento la prima delle città italiane a scuotere il giogo di Ecelino; la prima, che, come asserisce l’egregio Cav. D. r Ignazio Puecher-Passavalli, fu specchio e grido Perchè

et castra Tridenti « in se contra Dominum Icerinum». Parisii de Cereta : Chronicon Ve ronense in Murat. Rerum Ital. Script. Vili, 636. — « Eodem anno « ( mcclv ) circa principium Aprilis Tridentini gravissimum jagum tyra- « nidis Ecelini a suis cervibus excusserunt» Monachi Patavini: Cronicon in Murat. Opera cit. Vili, 690. i) Puecher-Passavalli: Egnone (Poesie liriche. Ancona, 1884, p, 74 ); L’Egnone 0 sia Trento che si toglie dalla tirannide di Ecelino da Romano, già pubblicato in Trento fino dall

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 178 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
a Trento (20 aprile), arringa il popolo, loda il Comune d avere so stenuti prodemente i suoi diritti in faccia al Vescovo, e promette di volerli proteggere e confermare; assolve i cittadini da ogni imputazione pei seguiti tumulti, e punisce con le confische, le spogliazioni e la prigionia, coloro che per piacere al Vescovo s’erano resi strumenti di tirannide. . Il popolo del contegno del Duca si mostra soddisfatto, e tanto lo esalta da crederlo una specie di liberatore. Grida: viva 'I Buca! con quello

stesso entusiasmo, con il quale poco prima avea invocata la libertà con la morte del tiranno ; e così va con il popolo sempre, pronto a trapassare da un estremo all’altro, senza tanto pensarci. Il Vescovo si stava ancora nel carcere, il Bellenzani si dava premura a reggere la pubblica cosa, e il Duca faceva mostra di zelo per il bene dell’ intero paese. Tratta con il vescovo Giorgio, e lo lìbera dì pri gione a patto che rinunciasse al territorio di Trento verso un’ annua pensione. Il Vescovo promette

(23 aprile), e poi non mantiene la giurata promessa, e continua a mostrarsi restio ai voleri del Duca, per la qual cosa cadde novellamente nello sdegno di Federico, che ridisceso a Trento, lo fa imprigionare e tradurre a BruneL. Il Duca invade allora il castello del Buon Consiglio,, e vi sì fa a spadroneggiare per mezzo de’ suoi delegati. La citta toma a tro varsi in preda alla tirannia : Federico ordina con lettera dei 2 luglio al clero delle due diocesi, di Trento e di Bressanone, di non corri spondere

con sussidj ai collettori di papa Gregorio XII sotto pena 1) HiPPOLiTi Compendium rerum trideniinarmn. MSS. della Com. di Trento,

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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 180 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
cordava al-Duca, in sede vacante, il comando di tutte le castella del principato, onde rimane vuoto anche questo tentativo, e il vescovo Giorgio .lascia Bolzano e ritorna a Trento 1 ); ma non trova la pace che avrebbe desiderata. La sua presenza era ormai divenuta intolle? rabile e il malcontento incominciava ad invadere gli animi dei citta-, dini, Ritorna il Bellenzani, il quale raduna il popolo a parlamento e lo anima alla difesa. Il Vescovo fugge a Caidaro presso il capitano Rottemburgcq

e questi con un grosso corpo di armati muove su Trento. A Porta san Martino (maggio 1410) si viene ad un combat timento -) ; ma i cittadini sono ricacciati nell’interno della città, e battuti su tutti i punti. La città è messa .a sacco ed a fuoco, e Ro dolfo Bellenzani non trova via alla fuga. È preso dal nemico che 10 rimette al carnefice, e sulla piazza maggiore fu all’istante decollato alla presenza del popolo 3 ) che 1’ avea esperimentato zelante difensore della sua causa; causa che nessuno può

condannare, e che soffocata rivive a tutela delle future generazioni 4 ). Federico, alla nuova di questo avvenimento, corre a Trento, 11 Vescovo fugge a Vienna, e il Rottemburgo fa altrettanto,. cer-» caedo salvezza in altro paese. Passato alcun tempo, il Vescovo ripiglia le trattative con il Dnca, ed è costretto di lasciare a lui il ly Die Kirche des heit. Vigilius. Botzen, 1325, 1, pag. 189 0 seg. 2) Alberti: Annali eit. pag. 278. 3 ) Fu detto, che, a perpètua memoria dì questa decollazióne, fosse

stata coniata in bronzo la medaglia Petro Balani ano, che ha nel su diritto una testa assai rilevata con berretto e capelli lunghi, e nel rovescio un teschio umano con il moto : Nulla est redenciu. Ne parlarono affer nativamente il Gèntilotti (righelli Italia sacra , V, 628), e il Giovaneti' {Zécca trentina, pag. 53 e 120 ; il p.‘ Giuseppe Ippóliti (Dissertazioni istorico-critica sopra la trentina medaglia di Pietro Balans ano MsVr della Bibi. Com. di Trento, N. 273) ne provò il contrario, e in fine

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 136 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
allora nel recare al tribunale del nuovo Pontefice le loro pretese * ma il più astuto la vinse. Maìnardo ottenne che fosse rimessa la cosa ad una delegazione composta di prelati tedeschi, vale a dire di Volfango vescovo di Augusta, e di Corrado abbate di Wiltau Questi nel mese di gennaio 1295 intimano al decano della cattedrale di san Vigilio, ed al preposito di san Michele all’Adige -di citare ìl Conte ed il Vescovo a comparire nel duomo di Trento nel giorno decimoquinto dalla datta della citazione

. Vi compare il Conte (12 feb braio), ma non il Vescovo, il quale inviava un suo procuratore con la facoltà di appellare, e non di prestare mallevarla. Il Conte pro mette di consegnare ai delegati ogni cosa che appartenesse al ve scovato di Trento, e se ne obbliga per sè e i suoi figliuoli. Enrico di Rottemburgo ed Enrico di Gerenstein, suo cognato,' se ne costitui scono garanti ; e fatto ciò, e ricevuti dai delegati in pegno conven zionale i castelli di Thaur, di Friedenberg, di Ombres e di Rottem burgo

, condannano in contumacia il Vescovo, ed assolvono il Conte i vassalli, ì sudditi ed i fautori, da ogni censura di scomunica, anatema e interdetto 3 ). Maìnardo n’ usciva vittorioso; ma della vittoria potò godere poco Nello stesso anno 1295, in nome suo, fu fatta dal suo vicario Cale pino di Fiavò la legale designazione dei boschi delle Fenestrelle e dei monti del Comune di Trento e delle ville esteriori 4 ); e fu ultimo atto dell’autorità esercitata da lui sul principato trentino. Reduce' egli

di Carinzia cadde infermo gravemente nel castello di Greifen burg, e presenti molti prelati e uomini d’armi, fatti venire a sè i SUq j tre figli, Ottone, Lodovico ed Arrigo aggiunse al suo testamento due codicilli, comandando con il primo la restituzione di tutti i beni tòlti alla Chiesa di Trento, e con il secondo, provvedendo all’ indennità di Jacopo Vitagnone di Bolzano, a cui erano stati usurpati parecchi 9 Alberti : Annali cit. pag. 194. 3 ) Alberti: Annali cit. pag. 194. 3 ) Alberti : Annali citati

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 179 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
della sua indignazione e della condanna nel quadruplo l ) \ i suoi de legati imprigionano, fanno tanagliare, torturare, e mandano alle forche quanti erano avversi alla causa del loro padrone, e ciò si dimostra da una minuta di conto fatta da Antonio di ser Francesco di Mol- venó, che fu massaro della Curia Tridentina pel Duca Fedèrico si gnore di Trento nelle cose temporali 2 ). Il Vescovo era ancora a Brunek, e vi rimase sino al giorno 25 luglio, nel quale ricuperò la perduta libertà per

interposizióne del duca Ernesto, fratello di Federico, e la promessa di consegnare Pergine, Riva, Tónno e Ledro. Non fe’ ritorno a Trento, ma si diresse alla volta di Vienna, dove fu di nuovo posto in prigione, per ordine del duca Leopoldo. E mentre il Vescovo era colà, Enrico di Rottemburgo, dèlegàto ducale, faceva imprigionare Rodolfo de’ Bellenzani allo scopo d* impedire che si facesse in città, Una novella sommossa. Sé non ché Pietro di Sporo, e i suoi figliuoli si mettono di mezzo, e gli ottengono

il veleno pel suo avversario e la sua gente, ed ogni più lontana speranza dì concilia zione rimase dileguata e distrutta. Giorgio ricorre alla protezione dei duca Ernesto, e non ha ascolto, va a Bolzano, ed ivi ritenta di trattare con Federico, mostrandosi dispósto di concedere tutto ; ma nel corso delle trattative sorge Enrico di Rottemburgo a protestare, quale capitano della Chiesa di Trento, contro la concessione che ac- 9 Vedi Appendice, N. 10. 2 ) Hippoliti Monum. Eccl. Trid. MSS. della Bibl. Com

. di Trento, M, 18, pagi 268. — Orsi (D.r Paolo) Nuovo documento sul BèUénzani, itoma» Archiv, stor. per Trieste ecc. Ili, pag. 93 , ‘

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 134 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
minarlo, ed a consacrarlo vescovo di Trento, fu papa Nicolò IV, che era tenerissimo di que' frati e zelante sostenitore della sacra. Inquisizione *)• Ma Filippo, che più temeva da Mainardo che dagli eretici, non vuole entrare nella sua diocesi, se prima non fosse assi curato d’ una solida difesa; ed a questo fine ricorre al patrocinio della Santa Sede. Il papa indirizzala Bernardo vescovo, di Padova, all’ abbate di Pedolirone, e al primicerio di san Marco di Venezia una bolla, con la quale

di Ricovrando, bergamasco, in loro procuratore; e-questi, prestato il giuramento nelle mani del vescovo padovano, mosse alla volta di Trento, recando seco i monitorj, le citazioni ed altro. Dovea fare l’intimazione prescritta al Conte del Tirolo, ai baroni, ai soldati © a tutti i detentori di beni spettanti a quella chiesa 4 ) ; ma Mainardo avvertitone, se ne risente e invia per mezzo d’ Ivano Veronese suo procuratore, un atto ampolloso di appellazione (3 marzo 1290) a l vescovo di Padova. Se.non che

quell’alto non poteva apportargli che conseguenze funeste; onde s’affretta a ripararvi, segnando an cora entro il marzo un mandato di procura a Corrado di Schroven- stein, perchè fossero tosto riconsegnati in nome suo al Capitolo; ©d alla Chiesa di Trento, la città, il borgo di Riva, 1 castelli di Tenno di Stenico e di Volsana, le valli di Non e Sole, le Giudicane e Fiemine * e poi ordina al suo capitano di Trento, Federico di Trebensteìn al podestà di Riva, ai capitani di Tenno, di Stenico e di Volsana

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 94 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
di piacere al popolo con l’apparato della sua mu nificenza. Era splendido nella sua sede, largo in donazione ai templi, agli ospizj, agli spedali ; amante del lusso e decoro della sua città, e tutto fervore nell’arricchirla di grandiosi monumenti. Egli condusse a termine la fabbrica del castello vecchio di Trento, chiamò presso di sè il Comacino Maestro Adamo d’Arogno, ed affidò a lui ed ai suoi figliuoli il compimento di certe parti, e gli abbellimenti che rendono mirabilmente stupenda la cattedrale

dalle nuove emergenze dei tempi 3 ). Diede un maggiore sviluppo alla zecca tren tina, ristaurandola, o costruendola a nuovo 4 ) ; e fu primo de’ vescovi trentini, che assumesse il titolo di Principe 5 ), ed acquistasse il do minio temporale della città di Trento, mantenendovi però “ in vigore „ l’ordine ed una parte della primiera autorità del Comune, che ,, continuò a rappresentarsi nel suo civico Magistrato, e che nelle risoluzioni più gravi s’ abbia a richiedere l’assenso dello stesso

Co- : ■ «rane ,,®); cosa che sembra avvenuta non prima dell’anno 12 io, nel qualé i Trentini, visto l’esito infelice dell’ultima rivolta, s’accon ciarono spontaneamente ai voleri del loro Vescovo. Nell’anno I2i3 il vescovo Federico riceveva da Federico re de’ Romani e di Sicilia, eh’era allora in Ratisbona, l’insigne diploma, 1) Kink; Codex cit., pag. 209. — Bonelli: Notizie cit., II, pag, 524. 2 ) Kink : Codex cit., pag. 441 e seg. 3) Kink ; Codex cit., pag. 450-454. 4) (Fazzoletti : Della zecca di Trento

ecc., pag. 33. s) Giovanelli : Zecca trentina ecc., pag. 38. — (Fazzoletti : Zecca ■ cit., pag. 32. s) Cuesseri ; Ricerche storiche riguardanti l’autorità e giurisdi zione del Magistrato consolare di Trento , pag. 38.

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 84 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
dall’imperatore Federico una. sentenza, in forza della quale veniva assoggettata al di lui dominio la città di Trento, che per lo addietro si governava a popolo, e senza riconoscere la sovranità del vescovo. In essa si decretava, che a sollievo e a lustro del vescovato trentino avessero per sempre a cessare in Trento i consoli, non po tessero i Trentini più erigere torri e fortilizj senza il permesso del vescovo, o del di lui Avvocato, distruggessero le fortificazioni esistenti e cessasse perii loro Comune

il diritto di regolare e fissare i pesi e le misure, d’imporre collette, di stabilire il pontatico, di coniar mo nete, di ricettare fuorusciti e di costringere i nobili ad abitare j n città ; diritto che dal Comune dovea passare al Vescovo come a solo legittimo sovrano 2 ). La sentenza era diretta a rilevare e rinvigorire la scaduta podestà de Vescovi Principi ; e nonostante il Comune di Trento continuò, ad avere i proprj consoli, e ad essere in possesso d’ una gran parte della sua giurisdizione 3 ). Gli

stato stabilito, che i Comuni della Lega potessero far uso dei diritti sovrani dentro le mura della loro città; di praticare i diritti signorili nel distretto alla maniera conferita loro dall’abitudine e dalla pre scrizione ; di levare milizie, di amministrare la giustizia e di fare !) Alberti : Arinoti ecc., pag. 28-29. ; ri Ughelli Italia Sacra. V, col. 600-61. 3 ÌAlberti : Annali ecc,, pag. 29. 4 ) Il conte B. Giovanilli (Bell'antica Zecca trentina, pag, 75) è di parere, che Trento nel 1182

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 215 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
Poniarolo e 1’ altro di fronte a Calliano vi mantengono aperte le comunicazioni. Parea che la mossa fosse diretta su Trento, ed il Vescovo, che nel frattempo era ritornato da Roma, preso da spavento, fa venire a sè Giorgio Pietrapiana, illustre soldato nelle guerre fiamminghe, e Federico Kampeller eh’ era rimasto indietro dall esercito passato in Germania, e commette loro le proprie milizie. Indi promette al popolo, perchè vi presti mano, ricompense fran chigie indulgenze, ed egli stesso in veste

che vi s era accalcata, e i soldati, che rimangono addietro sono colti dai nemici, e restano o morti 0 prigioni sul campo (io agosto). È detto, che diecimila v’ avessero lasciata la vita, e che di questi settemila perirono , affogati nell’Adige 2 ). Grande fu lo sgomento de’ Veneziani, e grande il tripudio dei vincitori. Questi s’ affrettano a spogliare il campo ne mico, e rinvenuto il cadavere di Sanseverino, lo trasportano a Trento insieme a quello di Giovanni Francesco da Tolentino, eh’ era

. , 2) Statuto di Trento citato , pag. 52. — Bar: Statuti della citta dì Trento , pag. 96. 3 ) Cavioei Bellum Róbor et anum nella storia cit. I, pag- 488. 4 ) Borelli Monumenta etc. pag. 165.

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 89 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
lombarde, continuava a manifestarsi in Trento, e nel rimanente principato trentino. In esso veniva ordinato, che nessun potesse edi ficare od erigere torri senza permesso del vescovo Corrado, e dei suoi successori ; che le torri esistenti potessero venire devastate ad arbitrio di lui, e che nessuna società o congregazione si avesse da fare senza che il vescovo non desse licenza *). E con questo decreto, e con le concessioni ottenute dall’ Imperatore Federico I, confidava di potere esercitare piena

autorità anche sul Comune di Trento, che più di qualsiasi altro sapeva mantenersi libero dalla soggezione episcopale. Ma non ci riesce; e sempre concitato per nuove discordie, tenta pacificarsi con i Castelbarco, che al tempo di Adalpreto li furono contro il vescovo nel difendere i diritti dei liberi Comuni ; e cerca un appoggio nel Comune di Riva contro i signori d’Arco, che aveano pervertito il carattere di amici e-difensori della Chiesa trentina. Con cede perciò ai Rivani il diritto di trasporto sul

di Trento tentano ;<T insorgere ( 1200 ); onde avvenne, che quel tentativo di sommossa fu presto soffocato, ma non lo spirito che lo. animava, il quale rimase più vivo di prima, e fu cagione, che non tardassero a farsi palesi nuovi .guai, e quei dissensi, che trassero il Vescovo à nuove angustie. '11 Comune di Trento s’ accorda con i Veronesi, Odelrico d’Arco ne : segue 1’ esempio, e tutti d’ accordo brigano contro il potere del Ve scovo ; il quale, impotente a resistere, s’ affretta ad acconciarsi alla

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1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 530 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
210 Thurm, v. — 1874 Federico (Friccio) di Castel Tlumn, v. — 1374 Giovanni Salgardo di Feltre, v. — .1376 Tramontono di Città di Belluno, v. — 1377 Giovanni Salgardo di Feltre, v. — 1378 Dedo de Dedis di Feltre, v. — i33o Giovanni de Strata di Padova, v. — i38i Giovanni de Pugnis di Parma, v. — 1387 Antonio di Trento v. — 1391 Antonio di Dasindo, v. — 1891 Antonio di Bergamo, v. — 1392 e 1394 Antonio de Temici di Levino, v. — 1395 Giovanni de Capitani di Bologna, v. — 1399 Alessandro dei

Gerio dì Monte- catino di Ferrara, v. 1432 Antonio de Tosabecchi di Pavia, v., . poi arcidiacono di Trento., — 1433 Giacomo Orsolini qui Bonoria di Tossignano, v. — 1485 Lodovico de’ Calvi di Bologna, v. — 1442 Giuliano Coccapani di Carpi, v. — 1443 Melchior Facini di Padova, v. — 1450 Bonamente Aliprandi di Mantova, v. — 1453 Giacomo de Gazio, v. ■— 1455 Lanfranco de Oriano di Brescia, v. e podestà. — 1457 Melchior Facini di Padova, podestà. — 1460 Cristoforo Lan- franchini di Verona, podestà

. — 1518 Antonio de Cappo di Man tova, p. — 1518 Antonio Cardellini di Bassano, p. — 1521 Girolamo Romagnano di Trento, p. — 1522 Nazzaro Scopoli di Mantova, p. — 1523 Pietro Petrelli di Parma, p. — 1524 Giovanni Castelvetro di Modena, p. — 1525 Giovanni Francesco Bebio di Reggio, p. — 1528 Alfonso. Rossetti di Ferrara, p. e poi vescovo di Comacchio. — 153,0 Bernardo Nuvoloni di Mantova, p. — 1534 Giambattista Scopoli di Mantova, p. — 1537 Pietro Petrelli .di Parma, p. — 1541.

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Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Page 198 of 633
Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
CAPO XXII. Il vescovo Giorgio (II) Hack e i nuovi accordi con il Conte del Tirolo. (1445 — 1464). Il Capitolo della Chiesa di Trento, alla morte di Alessandro, seguendo le norme del concilio di Basilea elesse vescovo Teobaldo diVolkenstein, canonico della cattedrale. Ma papa Eugenio vi s’op pose, e nominò vescovo Benedetto, dì patria trentino e abbate di san Lorenzo fuori le mura. C’ erano perciò due vescovi, ciascuno sostenuto da un certo numero di partigiani. Lo scisma era bello e formato

un male peggiore. Concede a Federico re del Romani, con sua bolla del 1445 , vita sua durante, il diritto di no minare il vescovo nelle future vacanze della Chiesa dì Trento, di Bressanone, di Gurk, di Trieste e di Coira, esempio, che fu poi se guito anche dal pontefice Pio II, che con bolla del 1459 confermo la precedente. E quasi contemporanea alla sua bolla è la concessione fatta al Vescovo da lui creato della facoltà di consegnare all’Arci duca per cinque anni in custodia il castello del Buon

Consiglio con tre altre rocche per sicurezza e quiete, com’ egli diceva, della Chiesa 41 Trento E cosi andarono le cose sino all anno 1446, nel qual© Sigismondo, blandendo i popoli e i cittadini, si fa consegnare la città, le fortezze e le terre del vescovato per il corso di cinque anni, pro mettendo di corrispondere le rendite, sottratte le spese e i soliti stì- pendj, al vescovo che verrebbe eletto, o alla Camera vescovile, I due vescovi, stanchi finalmente della loro anormale posizione, si ritirano

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Books
Year:
1887
Commentari della storia trentina : con un'appendice di notizie e documenti
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Author: Ambrosi, Francesco / Francesco Ambrosi
Place: Rovereto
Publisher: Sottochiesa
Physical description: 317 S. : Ill.
Language: Italienisch
Location mark: II 102.611
Intern ID: 350295
bassava l’uomo alla condizione delle cose. Non così era nel principato trentino, dove il regime feudale continuava a mantenersi inviso alle popolazioni, elle, flagellate in ogni senso, irrompevano sovente contro le nequizie degli oppressori. 11 Vescovo di Trento a dì 7 agosto 1488 prese possesso della sua Chiesa; nell anno susseguente rinnovò all’arciduca Sigismondo la convenzione seco stipulata subito dopo la sua elezione, e in se guito ad essa ricevette da lui le valli di Non e Sole, e dall

’ imperatore Federico III, nel suo passaggio per Trento, rinvestitura del temporale e le regalie (21 giugno 1489). Ma la questione dei cinquecento scudi tornava allora a rivivere. Nell’anno 1490 l’auditore papale Matteo degli Ubaldi, trovando il Vescovo renitente lo dichiara interdetto, e la cosa sarebbe andata molto innanzi, se 1’ Imperatore e Massimiliano suo figlio non si fossero posti di mezzo per finirla. Quest’ ultimo avea in quel tempo conseguita la contea del Tirolo dall’ arciduca Sigismondo, che

al vescovo di .Treviso conforme al! articolo decimo della pace del 1487. Nel 1492 la città di Trento otteneva da Massimiliano, come Conte del Tirolo, ampia conferma de suoi privilegi e statuti 2 ) ; e nello stesso anno cessava di vivere (25 luglio) papa Innocenzo, a cui succedeva Roderigo Borgia, nipote di Callisto III, che prese il nome di Alessandro VI. Il nostro Vescovo invece viveva, e s’ occu pava nel riparare agli sconcerti recati all’ erario vescovile dalla lite sostenuta contro le pretese dei

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